Alessandro Benetton: “Quella che ho visto è stata una grande giornata di sport in una Cortina davvero in forma, che si conferma essere un luogo perfetto per ospitare questi grandi eventi”.
Alessandro Benetton: un’emozione incredibile tornare a Cortina per un grande evento dopo due anni dal Mondiale
Per dieci giorni ritorna ad essere la capitale mondiale degli sport invernali: Alessandro Benetton, alla guida della Fondazione che si occupò di organizzare i Mondiali di Sci Alpino nel 2021, non poteva mancare a Cortina d’Ampezzo dove dal 20 al 22 gennaio si sono disputate le tre gare della Coppa del mondo femminile (due discese libere e un SuperG). Ma non è stato l’unico appuntamento: nel fine settimana successivo la Regina delle Dolomiti ha ospitato due gare di SuperG Maschile e in contemporanea una tappa di Coppa del Mondo di snowboard cross a Socrepes, dopo quella di dicembre sullo spettacolare tracciato della pista Tondi in Faloria. Ritornare “per un grande evento, finalmente aperto al pubblico” è stata “un’emozione incredibile”, scrive sui suoi canali social Alessandro Benetton ricordando anche il forte impegno nell’organizzazione dei Mondiali 2021. Una grande sfida: sono stati i primi in epoca Covid-19 ma altrettanto rilevante è stato il successo. Nessun intoppo e a beneficiarne, in termini di visibilità agli occhi del mondo, non solo il territorio ma l’Italia intera: “Il periodo del Mondiale è stato un momento intenso e bello. Ora che non faccio più parte dell’organizzazione, guardo con orgoglio a quello che abbiamo fatto e lasciato al territorio e con fiducia agli anni a venire, facendo il tifo per il team di Fondazione e per chi si occuperà delle Olimpiadi del 2026”.
Alessandro Benetton: in “La Traiettoria” il profondo legame con Cortina
Come sottolinea Alessandro Benetton, Cortina si conferma un “luogo perfetto per ospitare questi grandi eventi” dimostrando “ancora una volta che in Italia è possibile fare grandi eventi che siano contemporaneamente sostenibili, non solo a livello ambientale ma anche economico e sociale”. Il profondo legame con Cortina emerge anche nelle pagine de “La Traiettoria”, la sua autobiografia: “La frequento da quando sono nato. Non appena l’età me l’ha consentito ho cominciato ad andarci per conto mio, o con la sola compagnia di mio fratello Mauro. Spessissimo in corriera, a volte invece riuscivo a scroccare un passaggio ai genitori di amici. Negli anni non ho mai rinunciato a trascorrervi le vacanze. D’inverno o d’estate”. Alessandro Benetton la definisce “una città incantevole con un passato di gloria: i Giochi olimpici invernali del 1956, i primi trasmessi in televisione, lo stadio del ghiaccio e il Trampolino Italia, lo stesso da cui si lancia Roger Moore nel suo rocambolesco 007 del 1981, Solo per i tuoi occhi”. È da leggere anche in quest’ottica l’impegno in Fondazione 2021: “L’imprenditore che riesce bene nel suo lavoro deve avvertire a suo avviso l’obbligo e il piacere di fare tutto ciò che è in suo potere per esercitare un’influenza positiva sulla comunità a cui appartiene. Per migliorare la vita degli altri, oltre che la propria”.
Nessun commento:
Posta un commento