mercoledì 31 maggio 2023

Banca Generali, risparmio privato: diversificazione e professionalità le chiavi per il futuro

Risparmio privato, un alleato contro la crisi: se n’è discusso a Milano durante il Salone del Risparmio 2023. Tra gli ospiti Andrea Ragaini di Banca Generali, partner dell’evento.

Banca Generali

Banca Generali: in Italia crescono risparmio privato e consapevolezza dei risparmiatori

Come investire in modo consapevole in un contesto di cambiamento? Quali le opportunità per il risparmio privato? Sono i temi affrontati durante la 13esima edizione del Salone del Risparmio. L’evento, organizzato da Assogestioni, si è tenuto al Centro Congressi MiCo di Milano dal 16 al 18 maggio. Tra i partner anche Banca Generali, leader in Italia nelle soluzioni e nella gestione del risparmio privato, che anche quest’anno ha deciso di prendere parte al più importante evento italiano dedicato al mondo della finanza e degli investimenti. “Il risparmio oltre la crisi” è il titolo scelto per la manifestazione, che ha visto la partecipazione di oltre 22mila tra visitatori, investitori privati e addetti ai lavori. Numeri record che testimoniano la crescita dell’industria del risparmio gestito, i cui prodotti oggi sono diventati i veri protagonisti dei portafogli delle famiglie italiane. Rispetto a dieci anni fa, i risparmi investiti dagli italiani nei fondi e nelle gestioni patrimoniali sono amentati dell’85%, passando da circa 1,2 a 2,2 miliardi. Merito, secondo Banca Generali, soprattutto della maggiore consapevolezza di consulenti e risparmiatori, che stanno gradualmente abbandonando “l’era dei Bot people” per orientarsi sempre più verso fondi e gestioni patrimoniali.

Banca Generali: risparmio privato, gli effetti della diversificazione e della consulenza professionale

Il motivo connesso al nuovo trend del risparmio privato, in Italia tradizionalmente legato ai conti correnti e ai titoli di stato, va ricercato secondo l’Istituto nella maggiore diversificazione. Un portafoglio adeguatamente diversificato consente di essere meno esposti al rischio. La crisi del 2008, poi il default della Grecia e più recentemente pandemia e conflitto russo-ucraino, spiega Banca Generali, sono stati tutti eventi imprevisti che hanno portato i risparmiatori a comprendere le opportunità di investire il proprio risparmio privato in classi di attività differenti e in un’ottica di medio-lungo termine. E soprattutto a capire l’importanza di affidarsi ai professionisti del settore. Non a caso il sottotitolo del Salone di Milano quest’anno è stato “Accompagnare il risparmiatore nelle scelte consapevoli”. Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali e tra i relatori della conferenza inaugurale, ha dichiarato: “La fiducia è sempre al centro del nostro settore. La fiducia che i clienti ripongono nel private banking e nelle reti di consulenti finanziari, che li accompagnano verso scelte di investimento consapevoli. La consulenza, così come l’educazione finanziaria – conclude – aiutano a pianificare il proprio futuro e a realizzare i propri progetti di vita”.

martedì 30 maggio 2023

Luca Dal Fabbro: il ritratto professionale del Presidente di Iren

Luca Dal Fabbro è un ingegnere chimico e manager italiano esperto in ambito ESG: alla guida di Iren S.p.A. con l’incarico di Presidente, porta avanti l’impegno per la sostenibilità e l’economia circolare.

Luca Dal Fabbro: formazione e primi incarichi professionali

Luca Dal Fabbro consegue la laurea in Ingegneria Chimica presso l’Università La Sapienza di Roma. Il suo percorso di studi prosegue successivamente con un Master in Politica Internazionale presso ULB al Centre des Etudes Internationales et stratégiques di Bruxelles e, nel 2011, con l’Advance Management Program del MIT Sloan School of Management di Boston. Grazie alle competenze acquisite, Luca Dal Fabbro avvia la sua carriera come Business Developer e Direttore Marketing di diverse realtà importanti quali Procter & Gamble, CTIP, Tenaris Group ed Enron Capital & Trade. Entra in Enel nel 2001: ricopre incarichi di crescente responsabilità che lo portano a diventare Amministratore Delegato di Enel Energia. È solo l’inizio di un percorso professionale di ampio respiro che lo vede impegnato sia in ambito industriale che accademico e istituzionale.

Luca Dal Fabbro: l’impegno in ambito ESG

Conclusa l’esperienza in Enel, Luca Dal Fabbro passa in E.ON Energia come Amministratore Delegato e, in seguito, come AD di Gruppo E.ON Italia. Dopo aver ricoperto ruoli apicali in Domotecnica, Domoenergia, Electro Power System, Terna, GRT Group, Tamini Trasformatori e Buzzi Unicem, dal 2018 è Presidente di Snam e Amministratore Delegato di INSO. Prima di entrare in Iren, Luca Dal Fabbro ha ricoperto l’incarico di Presidente Esecutivo per Renovit, piattaforma italiana nata dall’iniziativa di Snam e CDP Equity per promuovere la transizione energetica e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese. Da giugno 2022 è Presidente del Gruppo Iren, si pone come figura centrale e di riferimento per quanto riguarda le tematiche ESG. Attualmente è anche Vice Presidente di Utilitalia con delega alla Sostenibilità/ESG, nonché Presidente dell’ESG European Institute e Vice Presidente del Circular Economy Network. In ambito accademico, Luca Dal Fabbro è Adjunct Professor presso l’Università LUISS e Professore Straordinario presso l’Università LUM. Ha pubblicato due libri, il primo nel 2017 e il secondo nel 2022: “L’economia del Girotondo” (Tecniche Nuove) e “ESG - La Misurazione della Sostenibilità” (Rubbettino).

Enrico Vita, l’AD di Amplifon a colloquio con “Repubblica”: “Nel 1° trimestre fatturato a +9%”

Enrico Vita guida Amplifon dal 2015 e oggi il Gruppo, nonostante il periodo complesso, punta ad un altro anno da record dopo i 2 miliardi di ricavi del 2022. I dettagli in un’intervista rilasciata al quotidiano “Repubblica”.

Enrico Vita

Enrico Vita: “Investiti 40 milioni in quattro mesi. Acquisizioni? Dipenderà dalle opportunità

Il contesto globale caratterizzato da inflazione, rialzo dei tassi e tensioni geopolitiche non ha frenato la crescita di Amplifon, che dopo aver chiuso il bilancio 2022 con oltre 2 miliardi di ricavi si prepara ad un nuovo anno da record. Nel primo trimestre 2023 il Gruppo guidato da Enrico Vita segna infatti un +9% sul fatturato, con il titolo in Borsa che alla notizia dei risultati è salito oltre i 35 euro, guadagnando un +7% in un’unica seduta. “Siamo contenti dei numeri dei primi tre mesi – ha dichiarato il CEO di Amplifon in una recente intervista pubblicata sul quotidiano “Repubblica” – perché su una crescita del fatturato del 9 per cento, oltre sette punti sono arrivati da una crescita organica, il resto dalle acquisizioni”. Acquisizioni che, aggiunge Enrico Vita, fanno da sempre parte del DNA di Amplifon, come testimoniano anche i 40 milioni investiti dal Gruppo da inizio anno a oggi per rilevare un totale di 100 negozi distribuiti tra Francia, Germania, Usa, Canada e Cina. Ed è proprio sui mercati di Stati Uniti e Cina che Amplifon intende concentrare la sua attenzione sul fronte acquisizioni: “Abbiamo molta flessibilità finanziaria, possiamo investire fino a un miliardo senza problemi. Ne abbiamo già fatte di grandi nel 2018 in Spagna e nel 2021 in Australia. Dipenderà dalle opportunità”.

Enrico Vita: “Forza di Amplifon sarà sempre la crescita. Con il digitale vogliamo migliorare l’esperienza

Stati Uniti e Cina oggi sono i mercati che meglio stanno reagendo alle difficoltà del 2022, mentre la ripresa appare più lenta in Europa, nonostante Paesi come Italia, Spagna e Germania stiano mostrando i primi segnali: “Il periodo è complesso – ha commentato Enrico Vitaarriviamo da un anno con una inflazione molto importante e con le banche centrali che stanno cercando di ridurla, alzando i tassi. Sono ottimista, perché ci siamo tutti abituati a gestire situazioni difficili e ad uscirne con una velocità più rapida del passato”. Scenario che non ha impedito ad Amplifon di guadagnare quote di mercato e consolidare la propria posizione a livello globale: “Puntiamo a un altro anno record con un target di fatturato tra i 2,3 e i 2,35 miliardi e un Ebitda tra i 570 e i 585 milioni di euro. Il nostro dividend pay out storicamente è intorno al 35%, ma la nostra forza sarà, come sempre, la crescita”. Tra le priorità del percorso portato avanti dal CEO Enrico Vita anche l’integrazione delle nuove tecnologie digitali, grazie alle quali, conclude, Amplifon è in grado di conoscere meglio clienti ed esigenze e soprattutto di “rafforzare la relazione con i pazienti in modo che l'esperienza non si esaurisca in negozio”.

venerdì 26 maggio 2023

Risparmio privato: la performance di Banca Generali nel primo trimestre 2023

Banca Generali si conferma leader nel risparmio privato con risultati solidi anche nel primo trimestre 2023: in crescita l’utile netto consolidato che raggiunge gli 83,1 milioni di euro, in aumento del 22% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio.

Banca Generali

Risparmio privato: Banca Generali cresce nel primo trimestre 2023

“Siamo molto soddisfatti del risultato che evidenzia ancora una volta la nostra capacità di crescita in ogni contesto”: lo ha evidenziato Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, commentando i risultati consolidati raggiunti alla data del 31 marzo 2023. Performance che segnala un trend in continua crescita per l’Istituto, confermandone la posizione di leadership nel settore del risparmio privato. “Siamo al massimo storico di portafoglio clienti, con oltre il 70% di questi che generano commissioni ricorrenti”, ha specificato l’AD e DG di Banca Generali, aggiungendo come “la richiesta di servizi di investimento a maggiore valore aggiunto tocchi nuovi record con Gestioni Patrimoniali e Consulenza a pagamento che complessivamente superano i 17 miliardi”. Anche per quanto concerne la raccolta, “il dato del primo trimestre risulta in aumento, con un grande contributo dei consulenti in struttura, a conferma della qualità dei nostri professionisti e del crescente bisogno di consulenza da parte della clientela di alto standing”.

Banca Generali, leadership nel settore del risparmio privato

Nel primo trimestre 2023 ammonta a 83,1 milioni di euro il valore dell’utile netto consolidato, in crescita del 22% rispetto ai 68,3 milioni di euro totalizzati nel corrispondente periodo dello scorso anno. Performance che Banca Generali ha ottenuto nonostante un contesto contraddistinto da forte volatilità e incertezza macroeconomica e geopolitica, come evidenziato anche da Gian Maria Mossa. “In un periodo caratterizzato da persistente volatilità e complessità dallo scenario dei tassi, abbiamo registrato con le nostre attività ricorrenti di business il miglior utile trimestrale della nostra storia”, così l’AD e DG esaminando i risultati: “Le commissioni ricorrenti hanno tenuto piuttosto bene anche grazie alla creazione di valore sul mondo amministrato che ha raggiunto un picco storico in linea con il ciclo di politica monetaria”. Guardando al futuro, Banca Generali è “fiduciosa di poter continuare a crescere in linea coi target del piano forti di un posizionamento unico e di un livello di servizio sempre più riconosciuto e apprezzato dalla clientela”. Efficacia che da sempre fa perno sull’elevata qualità della rete di professionisti dell’Istituto, oltre che su un’ampia diversificazione di prodotti e servizi, posizionando l’Istituto in un ruolo di leadership nel settore del risparmio privato.

SACE, Alessandra Ricci firma accordo con la Serbia: “Opportunità per il Made in Italy”

Tra gli obiettivi l’incremento dell’export in Serbia. Alessandra Ricci: “Nostre aziende potranno contribuire anche in settori di frontiera”.

Alessandra Ricci (Sace)

Alessandra Ricci: da SACE un impulso alle relazioni commerciali con la Serbia

Questa firma rappresenta un passo importante verso una collaborazione che, siamo certi, porterà opportunità concrete e di sviluppo a lungo termine sia per le imprese italiane sia per la Serbia”. Sono le parole pronunciate da Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE, in occasione del Memorandum of Understanding siglato lo scorso 21 marzo a Belgrado tra il Gruppo assicurativo-finanziario controllato dal MEF e il Governo della Repubblica Serba. L’accordo, firmato dalla manager e dal Ministro del Commercio Interno ed Estero Serbo Tomislav Momirovic, nasce con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione commerciale tra i due Paesi. Annunciato durante il Business Forum Italia-Serbia, il Memorandum prevede una maggiore condivisione di informazioni sulle opportunità di business e l’identificazione, con il supporto attivo di SACE, di soluzioni assicurativo-finanziare per fornire ulteriore impulso all’export delle aziende italiane in Serbia. Oltre a migliorare il posizionamento delle imprese italiane nelle catene di fornitura serbe, il Gruppo guidato da Alessandra Ricci si occuperà di organizzare anche eventi di Education e Business Matching coinvolgendo realtà italiane e serbe.

Alessandra Ricci: “Know-how e innovazione i punti di forza delle aziende italiane”

Oggi l’Italia è il terzo partner commerciale della Serbia, con l’interscambio di beni che nel 2022 ha superato quota 3,7 miliardi di euro registrando una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. La quota delle esportazioni italiane è cresciuta del 14,8%, merito soprattutto del settore tessile e abbigliamento (+31,6%). “L’accordo – ha commentato Alessandra Riccipromuoverà il nostro export in un Paese con grandi potenzialità con importanti progetti non solo in ambito infrastrutturale ma anche in settori di frontiera dove le nostre aziende, con le loro tecnologie e know how, possono offrire il loro contributo e fare la differenza”. L’accordo con il Governo Serbo è in linea con gli obiettivi contenuti nel Piano industriale di SACE presentato recentemente da Alessandra Ricci con il nome di “Insieme2025”: 111 miliardi di investimenti sostenuti, progetti supportati e liquidità garantita alle imprese italiane per raggiungere 65mila PMI servite e rafforzare il sostegno all’export e all’internazionalizzazione.

martedì 23 maggio 2023

Nasce “Noi2” di A2A: la presentazione dell’AD Renato Mazzoncini

Mentre l’Unione Europea è al lavoro per creare un marketplace dedicato all’energia rinnovabile, A2A ha lanciato la nuova offerta “Noi2”. Ne parla Renato Mazzoncini in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: “Decarbonizzazione possibile solo se aziende e cittadini condividono la stessa visione”

Nonostante il deciso calo registrato negli ultimi mesi, i prezzi dell’energia sono destinati a rimanere oltre i livelli del 2019. Una proposta innovativa per avere un prezzo contenuto l’ha presentata Renato Mazzoncini che è stato intervistato dal “Corriere della Sera”:  l’Amministratore Delegato di A2A ha spiegato “Noi2”, la prima soluzione di fornitura di energia elettrica 100% green rivolta anche a coloro che non possono installare impianti fotovoltaici nella propria abitazione grazie al “Virtual Innovative Panel”, capace di sfruttare il mix produttivo generato da impianti eolici e fotovoltaici di A2A. “Partiamo con un'offerta limitata a diecimila persone – ha sottolineato Renato MazzonciniProponiamo un'alleanza basata sulla fiducia reciproca; il passaggio a un'economia decarbonizzata è realizzabile solo se aziende e cittadini condividono la stessa visione di sviluppo sostenibile”.

Renato Mazzoncini: con “Noi2” un cambio culturale che coniuga vantaggi economici e sostenibilità

Rispetto alla maggioranza dei contratti di fornitura di energia, che oggi hanno una validità massima di due anni, “Noi2” di A2A prevede una durata di dieci anni: “Questo perché il costo di produzione dell'energia generata grazie a sole e vento è noto e non condizionato dalle oscillazioni di mercato”. Nel dettaglio, il prezzo fisso verrà applicato ad una quota pari al 70% dei consumi degli ultimi 12 mesi, mentre la parte variabile si baserà sul PUN (Prezzo unico nazionale): “Con questa offerta i clienti del settore energy avranno più certezza su quanto spenderanno nel lungo periodo, senza doversi preoccupare dei rinnovi. Un cambio culturale che coniuga vantaggi economici e sensibilità green”. Nel frattempo la Life Company, quarto player italiano nelle rinnovabili con 2,5 GW di capacità da eolico, solare e idroelettrico, prosegue nello sviluppo di impianti per la produzione di energia green. Quest’anno entrerà in funzione il parco eolico di Matarocco in Sicilia (30 MV), mentre nel 2024 toccherà al Friuli-Venezia Giulia con un campo fotovoltaico da circa 60 MW. L’obiettivo di A2A è raggiungere una capacità rinnovabile da 5 GW entro il 2030 e gli investimenti andranno avanti nonostante il rialzo dei tassi di interesse e il conseguente aumento dei prezzi “Il costo delle materie prime è salito e i pannelli solari si pagano il 20% in più rispetto a un anno fa. Un campo solare oggi deve poter remunerare di più e quindi l'energia prodotta avrà ragionevolmente un prezzo più alto, ma comunque più conveniente di quella prodotta da gas”, ha concluso Renato Mazzoncini.

Alessandro Benetton su LinkedIn: lavorare per obiettivi, non per orari

Smart working, le riflessioni di Alessandro Benetton“Abbiamo imparato che esiste un equilibrio nella vita di ognuno di noi che passa anche attraverso la riscrittura dei flussi e degli spazi di lavoro”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: smart working, si accende il dibattito

Lavorare per obiettivi, anziché per orari. Su LinkedIn Alessandro Benetton spiega quanto e come lo smart working abbia impattato nelle nostre vite a partire dal 2020 per poi interrogarsi su una delle questioni più dibattute oggi: è la fine del lavoro da remoto? “Di recente ho letto molti articoli che parlano della fine dello smart working. Ho anche notato che la conversazione, soprattutto qui su LinkedIn, si è accesa molto sul tema. Ed è giusto, tutto sommato, che il dibattito si sia infiammato. È incredibile pensare come alcune aziende, in Italia e all’estero, abbiano dimenticato con così tanta facilità l’esperienza della pandemia” scrive Alessandro Benetton. “Intendiamoci, sono un amante delle relazioni professionali in presenza. Tuttora credo che lavorare gomito a gomito abbia un valore inestimabile per la coesione di un team, e dunque per la crescita di un’azienda. Quello che non comprendo è il desiderio di distaccarsi da questa opzione” spiega nel post parlando di “distacco anacronistico, se me lo concedete”: basterebbe pensare che esiste “un segmento del business che lavora principalmente usando il computer e ha dimostrato per anni di riuscire a operare in questa modalità, del tutto o parzialmente da remoto”.

Alessandro Benetton: l’importante, come sempre, è restare aperti al cambiamento

Per Alessandro Benetton sono diversi gli insegnamenti che lascia lo smart working: “Abbiamo imparato che si può lavorare per obiettivi, anziché per orari. Abbiamo imparato che la flessibilità del lavoro consente ai collaboratori di gestire meglio i diversi impegni di vita, compresi quelli personali, e questo aumenta la soddisfazione. Abbiamo imparato, insomma, che esiste un equilibrio nella vita di ognuno di noi che passa anche attraverso la riscrittura dei flussi e degli spazi di lavoro”. Il dibattito resta oggi “ancora acceso ed è giusto che sia così: stiamo tutti studiando, ancora oggi, sia i benefici del lavoro da remoto sia quelli del lavoro in presenza”. L’augurio di Alessandro Benetton quindi è che la conversazione possa proseguire in modo aperto e sereno: “Non esistono assoluti e la formula ideale avrà sempre di più un aspetto ibrido. L’importante, come sempre, è restare aperti al cambiamento”.

martedì 16 maggio 2023

Amplifon, Enrico Vita: “Nostra visione è fare leva su tecnologie digitali”

Enrico Vita: “Grazie al digitale possiamo conoscere meglio le esigenze dei clienti e personalizzare l’esperienza. Amplifon? Un gruppo di persone che lavora con talento e passione”.

Enrico Vita

Enrico Vita: Amplifon App e Amplifon X, uno sguardo ai nuovi strumenti digital

Sfruttare le potenzialità del digitale per offrire un servizio sempre più innovativo e in linea con le esigenze dei clienti. Ad illustrare il nuovo corso di Amplifon è l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Enrico Vita. Sotto la sua guida, il leader globale nell’hearing care ha più che raddoppiato il fatturato, passando da poco più di un miliardo di euro nel 2015 agli oltre 2 miliardi del 2022. Un’evoluzione frutto anche dell’attenzione dedicata alle nuove tecnologie, che ha permesso ad Amplifon di costruire un’esperienza unica e personale. Tra i primi strumenti sviluppati dal Gruppo l’Amplifon App, che consente di regolare le funzioni dei dispositivi acustici, ricevere dati in tempo reale sul loro utilizzo e ottenere assistenza continua. A inizio 2022 è stata la volta di Amplifon X, la nuova struttura organizzativa dedicata allo sviluppo di applicazioni mobile e software con oltre 60 esperti impegnati quotidianamente nella creazione di soluzioni digitali innovative. Due gli obiettivi che Amplifon intende raggiungere facendo leva sulle nuove tecnologie, spiega Enrico Vita: “Conoscere sempre meglio i nostri clienti tramite l’utilizzo dei dati e personalizzare ed arricchire ancor di più l’esperienza con nuovi servizi”.

Enrico Vita: le iniziative di Amplifon che mettono al centro sostenibilità e persone

La nuova visione portata avanti da Amplifon non si limita tuttavia al miglioramento dei servizi ma si estende anche alle innovazioni di prodotto. Tra le novità introdotte dal Gruppo guidato da Enrico Vita i dispositivi acustici ricaricabili, che oltre a rendere più semplice la gestione nel solo 2022 hanno permesso di risparmiare circa 194 milioni di batterie e sostanzialmente raggiungere l’ambizioso obiettivo di oltre 200 milioni entro il 2023. Inoltre, in alcuni Paesi in cui Amplifon è presente, i punti vendita fungono oggi anche da centri di raccolta per le batterie usate degli apparecchi non ricaricabili. La riduzione dei rifiuti non è tuttavia l’unico obiettivo di sostenibilità di Amplifon, con l’azienda che si è impegnata entro la fine dell’anno a coprire almeno il 70% del fabbisogno energetico di uffici e negozi attraverso l’utilizzo di energia elettrica rinnovabile. Risultati possibili grazie soprattutto al lavoro dei circa 19.400 dipendenti e collaboratori, aggiunge Enrico Vita: “Ho la fortuna di guidare un gruppo di persone di talento che condividono valori estremamente semplici ma anche molto forti – ha commentato l’AD – che perseguono un progetto con la passione per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi e soprattutto che hanno il piacere di lavorare insieme con le giuste dinamiche di team”. Da sempre Amplifon è consapevole dell’importanza di un ambiente di lavoro sempre più equo e inclusivo, in grado di valorizzare la crescita personale e professionale dei dipendenti. A testimoniarlo anche la certificazione come Top Employer ottenuta dal Top Employers Institute per il secondo anno consecutivo.

Gianni Vittorio Armani, la carriera del manager alla guida del Gruppo Iren

Focus sul percorso professionale di Gianni Vittorio Armani, esperto di energia e infrastrutture oggi a capo del Gruppo Iren.

Gianni Vittorio Armani (Iren)

Gianni Vittorio Armani: formazione e primi incarichi

Telecom, Terna, Anas, A2A: un curriculum di tutto rispetto quello di Gianni Vittorio Armani, l’ingegnere e manager alla guida del Gruppo Iren. La sua carriera ha inizio nel 1995: dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Elettronica presso “La Sapienza” di Roma, entra a far parte della Divisone Clienti privati di Telecom Italia. In quegli anni prosegue gli studi ottenendo anche un Master in Business Administration in Gestione finanziaria presso la MIT Sloan School of Management di Cambridge. Tre anni più tardi è in McKinsey & Company come consulente strategico. Nel 2003 passa a GRTN Gestore della Rete Elettrica Nazionale, dove resta fino al 2005, anno in cui, a seguito della fusione, fa il suo ingresso in Terna. Ed è proprio in Terna che Gianni Vittorio Armani arriva a ricoprire incarichi di crescente responsabilità. Entrato come Direttore Pianificazione e Sviluppo Rete, in breve tempo assume il ruolo di Direttore Operations Italia, per poi essere nominato Amministratore Delegato di Terna Rete Italia S.p.A., società del Gruppo che si occupa dell’esercizio, della manutenzione e dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale.

Gianni Vittorio Armani: l’esperienza in Anas e l’ingresso nel Gruppo Iren

L’esperienza in Terna si conclude nel 2015, quando Gianni Vittorio Armani decide di accettare la nomina a Presidente e Amministratore Delegato di Anas S.p.A. con il compito di rinnovare il management, lanciare un piano di investimenti pluriennale e guidare il conferimento dell’azienda al Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Dal 2016 al 2019 è anche nel CdA di F2i SGR come Independent Board Member, mentre nel 2019 è Executive Board Member della startup Green Energy Storage nonché senior advisor per il fondo d'investimento Azimut. L’ultimo incarico prima dell’ingresso in Iren vede Gianni Vittorio Armani nelle vesti di Direttore Strategia, Regolatorio e Business Development del Gruppo A2A, dove ha contribuito alla realizzazione del nuovo Piano industriale. Nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren nel maggio 2021, sotto la sua guida la multiutility ha lanciato il suo primo piano industriale decennale puntando su transizione ed economia circolare.

Paolo Gallo: Italgas cresce in doppia cifra nel 1° trimestre e accelera sui gas rinnovabili

Investiti 175 milioni di euro da inizio anno. Paolo Gallo: “Cresciuti sia sotto il profilo delle performance che dello sviluppo delle attività”.  

Paolo Gallo (Italgas)

Il commento dell’AD Paolo Gallo sui risultati del 1° trimestre 2023 di Italgas

I risultati ottenuti nel primo trimestre ci permettono di inaugurare anche il 2023 all’insegna della crescita sia sotto il profilo delle performance che dello sviluppo delle attività nei Paesi in cui operiamo”. Così Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, in merito ai risultati consolidati al 31 marzo approvati dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo. Nei primi tre mesi dell’anno tutti gli indicatori economici di Italgas hanno registrato un incremento a doppia cifra. Rispetto allo stesso periodo del 2022, l’Ebitda segna un deciso +18,9%, raggiungendo quota 297,2 milioni di euro; cresce anche l’utile netto (+16,5%), che ammonta a 103,6 milioni, così come i ricavi (479,9 milioni, +35,6%). Numeri possibili grazie soprattutto agli importanti investimenti realizzati dal Gruppo guidato da Paolo Gallo sul fronte della digitalizzazione di asset, processi e persone e al contributo delle attività in Grecia e della ESCo.

Paolo Gallo: i risultati di Italgas su sostenibilità e digitalizzazione

Nel 1° trimestre di Italgas forte impulso anche sul fronte degli investimenti tecnici, che da inizio anno hanno già raggiunto quota 175 milioni di euro. Risorse che, spiega Paolo Gallo, hanno permesso al Gruppo di accelerare il percorso di trasformazione digitale del network. L’obiettivo, ricorda l’AD, è rendere le reti pronte ad accogliere gas rinnovabili come biometano e idrogeno: “Tali gas sono strategici per una transizione ecologica che garantisca, in coerenza con gli obiettivi UE, la sicurezza energetica e la competitività sul piano dei costi per i cittadini e le imprese”. L’impegno di Italgas verso un’economia decarbonizzata si riflette anche nei risultati conseguiti in riferimento agli obiettivi di sostenibilità. Da gennaio a marzo la società è stata in grado di ridurre i consumi netti di energia del 17,3%, così come le emissioni climalteranti Scope 1 e 2 del Gruppo (-6,4%) e le emissioni fuggitive (-21,8%): “Grazie all’impegno delle donne e degli uomini del Gruppo Italgas lavoriamo per fornire alle comunità un servizio sempre più efficiente con tecnologie all’avanguardia – ha dichiarato Paolo Galloquelle stesse che abbiamo posto alla base del nostro percorso verso un’economia decarbonizzata”.

lunedì 15 maggio 2023

Gian Maria Mossa: il patrimonio degli italiani motore di crescita, intervista all’AD

Gian Maria Mossa, sul “Corriere della Sera” la vision dell’AD di Banca Generali: “Nel nostro settore, la differenza la fanno i professionisti con cui si lavora, e sono davvero onorato di guidare un team così capace”.

Gian Maria Mossa (Banca Generali)

Gian Maria Mossa: l’intervista all’AD di Banca Generali

L’AD Gian Maria Mossa, intervistato dal “Corriere della Sera”, ha parlato delle sfide a cui Banca Generali e le altre realtà del settore devono far fronte oggi: “Negli ultimi tre anni è successo di tutto, e dopo il Covid abbiamo avuto a che fare con una politica monetaria molto espansiva. La guerra ha causato uno shock inflazionistico enorme a cui, per reazione, si è risposto con la più grande stretta monetaria sincronizzata della storia. Tutti questi avvenimenti hanno creato una situazione senza precedenti, che ha complicato alla Banche Centrali il perseguimento degli obiettivi di stabilità dei prezzi e di stabilità finanziaria”. In questo scenario “con l’inflazione che non molla, i risparmiatori continuano a chiedere solo una cosa: protezione”, ha spiegato Gian Maria Mossa: “Oggi la propensione a prendersi dei rischi è al minimo, per cui la cosa più semplice è offrire cedole, con titoli governativi o soluzioni obbligazionarie”.

Gian Maria Mossa: vorrei riuscire ad amplificare la portata della figura del consulente finanziario in Italia

Gian Maria Mossa, nell’intervista pubblicata lo scorso 8 aprile, traccia un bilancio dei suoi dieci anni d’attività all’interno dell’Istituto: “Siamo riusciti a posizionare Banca Generali sul podio dei gruppi con le maggiori masse gestite nel private banking, e questo è un risultato importante, insperabile all’inizio del mio percorso nel gruppo, ma che ha portato grande soddisfazione”. La differenza, ha spiegato inoltre l’AD Gian Maria Mossa, “nel nostro settore la fanno i professionisti con cui si lavora, e sono davvero onorato di guidare un team così capace”. Ed è su di essi che Banca Generali continuerà a investire e puntare sempre più anche nei prossimi anni: “Guardando avanti, vorrei riuscire ad amplificare la portata della figura del consulente finanziario in Italia, soprattutto attraendo i nuovi talenti e centrando gli obiettivi del nostro piano industriale”.

lunedì 8 maggio 2023

Innovazione, l’intervento di Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, durante l’Innovation Day

Luca Dal Fabbro ha maturato una consolidata carriera in ambito energetico ed ESG: in qualità di Presidente di Iren ha presenziato all’Innovation Day organizzato dal Gruppo nello scorso aprile.

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren

Luca Dal Fabbro all’Iren Innovation Day

Una grande opportunità: così Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha definito l’innovazione durante il suo intervento in occasione dell’Iren Innovation Day, evento che si è svolto a inizio aprile presso il Museo del Risorgimento di Torino. “Ci focalizziamo sull’opportunità data dall’innovazione per creare un modello di business più resiliente, di fronte a scenari evolutivi sempre più incerti e di cambiamento”. Luca Dal Fabbro ha sottolineato come l’innovazione renda possibile trovare nuove soluzioni in merito ai grandi problemi di oggi, spiegando che Iren investe ormai da anni risorse, tempo ed expertise dei dipendenti in questo campo. Durante la giornata sono state premiate le startup internazionali più innovative, ma anche le iniziative più meritevoli di alcuni dipendenti del Gruppo.

Luca Dal Fabbro: la carriera dal respiro internazionale, l’expertise in ambito ESG

È cruciale, per un’azienda che vuole essere competitiva, sviluppare l’innovazione. Noi lo facciamo attraverso il concetto di open innovation, e lo abbiamo dimostrato oggi: i lavori servono ad acquisire idee sia all’interno dell’azienda che all’esterno”, ha dichiarato Luca Dal Fabbro in occasione dell’Innovation Day. L’obiettivo è guardare sia alle nostre competenze che all’estero per rendere il sistema italiano più resiliente e sicuro. Iren punta a diventare “leader nell’innovazione in Italia, nel mondo dell’energia, dell’ambiente e della sicurezza energetica”. Il Presidente Luca Dal Fabbro, dalla lunga esperienza internazionale nel settore industriale, energetico e della sostenibilità, vanta una carriera dedita proprio a questi importanti argomenti. Oltre all’impegno in ambito accademico e istituzionale, il Presidente di Iren ha pubblicato due libri: “L’economia del Girotondo” (2017) e “ESG - La Misurazione della Sostenibilità”, edito da Rubbettino nel 2022.

giovedì 4 maggio 2023

Fintech: Banca Generali punta sull’innovazione, dall’AI alla cybersecurity

Banca Generali: il Fintech “un’opportunità per le banche perché può aiutarle a innovare i propri processi e le modalità di relazione con i clienti”.

L'AD di Banca Generali Gian Maria Mossa

Banca Generali: Fintech e intelligenza artificiale, rischi e opportunità

Nella vision di Banca Generali il Fintech si traduce in “un’opportunità per le banche perché può aiutarle a innovare i propri processi e le modalità di relazione con i clienti”. Lo ha spiegato in diverse occasioni anche l’AD Gian Maria Mossa. Ecco perché intuirne la portata significa anche promuoverne il valore: l’Istituto leader nel private banking lo ha fatto sostenendo diverse iniziative. Da Edufin 3.0 al blog “Protezione & Risparmio”, sono numerosi i progetti lanciati di recente da Banca Generali per avvicinare le persone al mondo del risparmio e informare sull’importanza di una gestione consapevole e intelligente su cui oggi arrivano a impattare inevitabilmente le nuove tecnologie e l’AI. Lo spiega anche l’Istituto in un articolo sul suo blog: “L’intelligenza artificiale (AI) sta crescendo esponenzialmente, tanto da essere oggetto di massicci investimenti e numerose implementazioni a livello globale”. Per chi guarda al Fintech come motore di crescita è impossibile non tenerne conto.

Banca Generali: la centralità del Fintech nel blog “Protezione & Risparmio”

L’expertise nel Fintech di Banca Generali emerge anche nell’articolo in cui, attraverso la voce del responsabile Gestioni Patrimoniali attive Corrado Cominotto, ci si propone di analizzare rischi e opportunità dell’AI per il settore finanziario. “Difficilmente l’intelligenza artificiale potrà avere l’intuito e la rete di conoscenze di cui dispone un gestore e che si rivelano spesso cruciali per gli investimenti più redditizi. L'AI non avrà probabilmente mai le cosiddette soft skills, sempre più richieste nel mondo del lavoro e della finanza. La differenza la farà la qualità dei dati che vengono quotidianamente dati in pasto ai modelli per addestrarli” si legge nell’articolo pubblicato sul blog di Banca Generali che, a riprova dell’attenzione che riserva a queste tematiche, ha sviluppato anche Digital Minds, programma pensato per aumentare le skills dei dipendenti interni e portarli ad approfondire le competenze strategiche per il futuro come Fintech, artificial intelligence, blockchain, cybersecurity, advanced analytics ed experience design.

Iren, focus sugli investimenti al 2030: i progetti del Gruppo presieduto da Luca Dal Fabbro

Come evidenziato da Luca Dal Fabbro a “Il Giornale d’Italia”, la transizione energetica è un aspetto di grande centralità poiché “è una grande occasione di sviluppo industriale per l’Europa e per l’Italia”.

Il Presidente di Iren, Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: investimenti di Iren su acqua, energia fotovoltaica e gestione dei rifiuti

Economia circolare, transizione e sicurezza energetica, indirizzi industriali per l’Italia nei prossimi 10-20 anni: ha affrontato questi argomenti l’intervista rilasciata da Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, a “Il Giornale d’Italia”, occasione per illustrare alcuni dei punti su cui il Gruppo è maggiormente focalizzato nel medio-lungo periodo. Progetti che prevedono investimenti pari a 12,3 miliardi di euro entro il 2030, come sottolineato dal Presidente. “La transizione energetica è ovviamente uno degli aspetti più importanti, perché è una grande occasione di sviluppo industriale per l’Europa e per l’Italia”, così Luca Dal Fabbro nell’intervista: “Il Gruppo che presiedo sta investendo molto sulla transizione energetica, abbiamo 12,3 miliardi di euro al 2030 investiti tra acqua, energia fotovoltaica, gestione dei rifiuti”. La vision è delineata su due grandi direttrici: la prima, la transizione energetica, e la seconda, la transizione circolare e “quindi l’economia circolare. Le terre rare sono un elemento fondamentale per la transizione sia energetica che digitale. I nostri fotovoltaici, le batterie, sono pieni di terre rare: il tungsteno, il tantalio, il gallio, sostanze di cui si parla poco ma sono vitali per l’economia”, ha dichiarato il Presidente nell’intervista.

Recupero delle terre rare e delle acque: il punto di Luca Dal Fabbro

Proseguendo sul tema delle terre rare, Luca Dal Fabbro ha rimarcato come un terzo del PIL nazionale ne sia direttamente o indirettamente impattato, cioè è funzione dell’importazione delle terre rare”. Il Presidente ha inoltre aggiunto che oltre il 90% della gestione – ovvero estrazione, raffinazione e commercializzazione – è “in mano a un unico Paese, che non è né in Europa né in America. È ovvio che questa leadership nell’approvvigionamento delle terre rare fa sì che l’Europa avrà bisogno di recuperarla e pian piano garantirsi delle direttrici di approvvigionamento preferenziali”. Come evidenziato da Luca Dal Fabbro, alcuni progetti di Iren stanno coinvolgendo proprio il recupero delle terre rare, con investimenti cospicui e già un impianto in costruzione ad Arezzo specifico per il settore. In un’ottica di economia circolare, il Gruppo è inoltre attivo nel recupero e nella valorizzazione delle acque: “Una delle grandi opportunità che ha l’Italia è quella di recuperare le acque reflue, ad esempio, le acque meteoriche, e su questo vanno fatti investimenti importanti. Di 100 gocce che cadono sul territorio italiano, forse 8-9 vengono raccolte, il resto viene disperso”. Si tratta di “una ricchezza importante che non possiamo più permetterci di perdere, quindi dobbiamo trattenerla e valorizzarla”, ha specificato il Presidente in conclusione.

Claudio Descalzi: Eni, il valore della prima trimestrale 2023 nelle parole dell’AD

L’AD Claudio Descalzi: “Eni ha conseguito eccellenti risultati operativi e finanziari nonostante l’indebolimento dello scenario”.

Eni, i numeri del primo trimestre 2022: l’analisi dell’AD Claudio Descalzi  

Riprendendo le parole di Claudio Descalzi, il 2023 per Eni si è aperto con “eccellenti risultati operativi e finanziari nonostante l’indebolimento dello scenario”. Sottolineando il valore della performance al 31 marzo, l’AD ha rimarcato in particolare la solidità del settore E&P “che evidenzia il recupero della produzione d’idrocarburi” e il risultato “di assoluto rilievo” del settore Gas/LNG: “Considerato anche il contributo delle bioraffinerie e della rete commerciale e la continua crescita del settore Plenitude & Power, il Gruppo ha realizzato €4,6 miliardi di utile operativo adjusted e €2,9 miliardi di profitti netti”. Nel trimestre, ha aggiunto l’AD Claudio Descalzi, il flusso di cassa rettificato prima dell’assorbimento di circolante è stato di 5,3 miliardi di euro, ampiamente superiore al fabbisogno per gli investimenti organici pari a 2,2 miliardi e al pagamento dei dividendi: “Punto fermo della nostra azione è la disciplina finanziaria, condizione imprescindibile per affrontare allo stesso tempo le sfide del mercato dell’energia e creare valore per i nostri azionisti. Sulla base di tali risultati, confermiamo le previsioni 2023, e grazie alla solida posizione finanziaria e alle nostre flessibilità operative, siamo nella posizione di poter confermare alla prossima Assemblea annuale degli azionisti di maggio il piano già annunciato di incremento del dividendo 2023 a €0,94 per azione e l’avvio del programma di buy-back da €2,2 miliardi”.

Claudio Descalzi: Eni, nel trimestre progressi sostanziali nell’attuazione del piano industriale  


L’AD Claudio Descalzi, nell’esaminare i risultati registrati da Eni al 31 marzo, ha ricordato anche i “progressi sostanziali” compiuti nel corso del trimestre “nell’attuazione della nostra strategia e del piano industriale”. Basti pensare a Sustainable Mobility, il “più recente esempio del modello satellitare Eni” che “è diventata operativa integrando l’attività in crescita della bioraffinazione e la estesa rete di vendita dei prodotti”. La crescita nei biocarburanti verrà potenziata ulteriormente “grazie all’accordo relativo alla bioraffineria di St. Bernard in Louisiana, il cui avvio è programmato a breve”. L’AD ha parlato anche di Plenitude che “ha incrementato la capacità rinnovabile a 2,3 GW e sta procedendo come pianificato per raggiungere l’obiettivo annuo di oltre 3 GW, mentre Versalis ha appena finalizzato un accordo strategico per l’acquisizione del 100% di Novamont, leader nel settore della chimica verde”. Iniziative che confermano “i progressi del nostro percorso di decarbonizzazione”, ha rimarcato Claudio Descalzi. L’AD si è poi soffermato sull’impegno che Eni porta avanti dallo scorso anno per garantire la sicurezza energetica e accrescere la disponibilità di gas naturale: “Abbiamo definito un accordo di vasta portata con la società di Stato libica NOC per lo sviluppo delle Strutture A&E e abbiamo rafforzato la nostra posizione in Algeria attraverso l’acquisizione degli asset di bp”.

martedì 2 maggio 2023

Il senso di giustizia nelle nuove generazioni: l’intervista a Paola Severino

Di ritorno dal Festival dei Giovani di Gaeta, Paola Severino è stata intervistata dal “Corriere della Sera” su alcuni progetti dell’Università Luiss Guido Carli dedicati ai giovani e incentrati sul valore della giustizia.

Paola Severino, Vicepresidente Luiss

Cultura della legalità: l’intervista a Paola Severino

Dialogare con i giovani e scoprire che “hanno un fortissimo senso della giustizia e dell’ingiustizia”: è necessario, pertanto, “trasformare il pensiero critico in pensiero più profondo. E far capire perché le scorciatoie sono effimere e la giustizia ha un senso. In questo si impara reciprocamente”. A sottolinearlo è la giurista Paola Severino, Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli e Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, nonché ex-Ministra della Giustizia nel Governo Monti, che ha condiviso il suo punto di vista in una recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. Occasione per evidenziare anche alcuni importanti progetti della Luiss per diffondere la cultura della legalità nelle nuove generazioni. “Vedere migliaia di giovani seguire con attenzione e grande interesse un incontro sui temi della giustizia e del carcere, scambiandosi opinioni e idee, è qualcosa che mi sorprende e mi emoziona”, ha dichiarato nell’intervista, “ma mi fa anche capire che sui temi della concretezza gli adolescenti ti seguono”. Ambiti, ad esempio, come quelli del digitale e della cybersicurezza, ma anche punti più strettamente etici come il senso di giustizia e i valori. “Il modello che si radica nel tifo sportivo e nei disvalori dell’aggressività, esiste”, ha specificato Paola Severino, “ma quando dialoghi con loro scopri che hanno un fortissimo senso della giustizia e dell’ingiustizia”.

Paola Severino: grande insegnamento dai detenuti ai giovani

Come evidenziato da Paola Severino, in un discorso del genere è importante “accendere la miccia”: “Poi sono i giovani con la loro vitalità e creatività a delineare le progettualità”. Lo dimostrano anche alcune iniziative sviluppate dall’Università Luiss, come il progetto “Legalità e Merito”. “Otto anni fa, quando abbiamo iniziato il progetto Luiss rendendo studenti volontari ‘ambasciatori della legalità’ nelle carceri avevamo solo otto volontari”, ha evidenziato, aggiungendo: Adesso sono 140 e fanno nascere iniziative bellissime. Come lo sportello counseling in cui danno piccole, grandi, indicazioni ai detenuti, su lavoro e reinserimento sociale”. Esperienze che rendono i giovani “più maturi, più consapevoli. La carcerazione, vista da un ragazzo che per la prima volta si sente limitato della libertà, ha un’altra prospettiva”. Paola Severino ha poi parlato di “Rebibbia lockdown”, un docufilm “realizzato sull’esperienza dei nostri ambasciatori di legalità in carcere”, nel quale “si vede il momento in cui per la prima volta i detenuti riparlano, via IPad, con i familiari dopo la sospensione dei colloqui per la pandemia. I ragazzi del Festival erano molto impressionati”. Una domanda, infine, sull’importanza del confronto con i detenuti: cosa può insegnare questo alle nuove generazioni? “Molto”, ha puntualizzato la Professoressa, raccontando come una volta chiesi a un giovane in carcere cosa significasse per lui la legalità. Mi rispose: ‘È stare in pace con sé stessi e con gli altri’. La sensibilità ferita di chi ha capito di aver sbagliato è un grande insegnamento”.

Cristina Scocchia (Illycaffè): crescere oltre la crisi, l’intervista ad “Avvenire”

Crisi e opportunità, il messaggio di Cristina Scocchia: “Quando il mare è piatto, siamo capaci tutti di navigare. Ma quando il mare è agitato, un capitano deve fare la differenza”. L’intervista dell’Amministratore Delegato di Illycaffè su “Avvenire”.

Cristina Scocchia (Illy Caffè)

Visione, innovazione e valori: per Cristina Scocchia principi fondanti

Se è vero che, soprattutto nei momenti di crisi, “siamo tutti sulla stessa barca”, è altrettanto vero che chi riesce a fare la differenza è in grado alla lunga di trasformare una difficoltà in occasione di rilancio, differenziandosi. In questo si rispecchia anche la capacità dei manager di traghettare aziende e team oltre la tempesta, per raggiungere la crescita anche nei periodi più critici. Cristina Scocchia ne ha parlato con “Avvenire” sintetizzando i principi con cui oggi è impegnata a guidare Illycaffè, leader globale nel caffè di alta qualità sostenibile, puntando verso obiettivi di notevole portata, come la quotazione in Borsa. Per farlo, la manager fa leva su elementi che le hanno permesso anche in passato di far crescere aziende di varia tipologia e grandezza: fattori quali visione, innovazione e integrità nei valori. “All’orizzonte vediamo scenari difficili, ma credo che, come mi ha insegnato la saggezza dei miei nonni, tanto più è dura la salita tanto più devi accelerare per scollinare”, spiega nell’intervista, facendo riferimento a una complessità generalizzata che contrassegna la realtà delle famiglie e delle imprese. Il presente, però, può essere motivo di rilancio traendo forza dalle giuste componenti: “Bisogna rivedere le proprie strategie e mantenere tre stelle polari”, evidenzia Cristina Scocchia: “Una, la visione, sapere dove si vuole andare; due, investire in innovazione, trasformazione digitale e sostenibilità; tre, la più importante: si deve avere un compasso morale forte”.

Cristina Scocchia: la vision per il futuro di Illycaffè

Nell’intervista, Cristina Scocchia ha parlato anche degli attuali impegni alla guida di Illycaffè: come raccontato, si tratta di un percorso che punta all’espansione nel mercato nazionale e internazionale con l’obiettivo di consolidare ulteriormente la leadership nel settore del caffè di alta qualità sostenibile. A tal proposito, l’AD ha dichiarato come l’intenzione sia “lanciare un nuovo ciclo di crescita” per “un’azienda sempre più globale e visibile, raddoppiando la nostra presenza negli Stati Uniti. Vogliamo che diventino importanti come l’Italia, il ‘secondo mercato domestico’, come ci piace definirli”. Anche in ambito digitale l’obiettivo è crescere: “Puntiamo a raddoppiare la presenza nell’e-commerce: siamo al 15%, vogliamo che aumenti di peso e importanza”, così Cristina Scocchia nell’intervista. Tutto ciò è portato avanti insieme a una particolare attenzione nell’etica professionale e promuovendo la responsabilità sociale d’impresa. Valori che l’AD di Illycaffè, nell’intervista, ha posto in relazione con il manifesto della 54esima edizione della Barcolana, la storica regata velica del Golfo di Trieste: “Sono le correnti valoriali che possono aiutarci a uscire dal periodo che abbiamo vissuto e dai nuovi timori che minacciosi si addensano all’orizzonte. Sono quel compasso morale che fa la differenza”, ha specificato l’AD in conclusione.

Risparmio privato: Banca Generali, a Milano l’orientamento degli studenti LIUC

Cosa c’è alla base del risparmio privato? Come creare valore sostenibile nel tempo? Sono i temi discussi dai manager di Banca Generali in un incontro dedicato agli studenti della LIUC.

Banca Generali: risparmio privato, un pilastro sociale basato sulla fiducia  

Avvicinare il risparmio privato all’economia reale, promuovere gli investimenti sostenibili e puntare su innovazione e nuove tecnologie per migliorare e personalizzare i servizi. È l’impegno portato avanti da Banca Generali e ribadito anche in occasione del recente incontro con gli studenti dell’orientamento fintech della LIUC - Università Cattaneo tenutosi presso il Training & Innovation Hub di Milano. Presente all’evento anche l’Amministratore Delegato di Banca Generali Gian Maria Mossa, che rivolgendosi ai giovani ha ricordato che private banking significa affiancare i clienti nel raggiungimento dei loro progetti di vita. E alla base del risparmio privato, ha aggiunto, c’è la relazione banker-cliente. Un patto di fiducia che l’Istituto reputa centrale, soprattutto in un contesto di sostanziale omogeneità nella value proposition dove a fare la differenza sono le modalità di erogazione dei servizi. Oltre a Gian Maria Mossa, all’incontro hanno preso parte anche i manager Carmelo Reale, Riccardo Renna e Michele Seghizzi, intervenuti rispettivamente in merito a investimenti sostenibili ESG, ruolo della tecnologia e strategie di comunicazione.

Risparmio privato, il contributo del modello targato Banca Generali

Se è vero che, come sostiene l’AD di Banca Generali, oggi il risparmio privato rappresenta “la vera colonna sociale del Paese” – circa 2mila i miliardi di giacenze in liquidità – allora aggiornare e valorizzare le competenze dei propri consulenti si rivela sempre più strategico. Così come aprirsi ad una nuova generazione di professionisti in grado di intercettare le esigenze dei futuri clienti private. Ne è un esempio “Progetto Giovani”, il recente piano di ingresso riservato agli under 35. In questo modo Banca Generali continua a rinforzare le basi del suo modello di consulenza assicurandosi un network di esperti con competenze aggiornate in materia di risparmio privato, investimenti sostenibili ESG e fintech. Professionisti che, di fronte agli shock sempre più frequenti dei mercati, assolvono sempre più una funzione sociale indispensabile per creare e garantire valore sostenibile nel lungo periodo.