Luca de Meo è intervenuto all’ultima edizione del Festival dell’Economia di Trento. Il CEO di Renault Group ha parlato del bisogno di una strategia industriale europea per tutelare il settore dell’automotive nella transizione all’elettrico, e dei rischi della normativa Euro 7.
Switch verso l’elettrico, il punto di Luca de Meo
L’attuazione della proposta Euro 7 comporterà un serio rischio per la tenuta dell’industria automobilistica europea, che oggi è alle prese con gli investimenti nell’elettrico e la competizione cinese. Serve invece una nuova strategia industriale che tuteli uno dei settori più rilevanti a livello europeo. È il messaggio lanciato da Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente di ACEA, nel suo intervento al convegno “Nascita della nuova industria dell’auto” organizzato in occasione del Festival dell’Economia di Trento. Quello dell’automotive è un settore che, secondo gli ultimi dati, contribuisce all’8 del Pil europeo, con circa 13 milioni di persone occupate, più di 1 lavoratore su 10. La sua leadership a livello mondiale, che dura da oltre un secolo, è testimoniata dai grandi marchi tedeschi, francesi e italiani e dal surplus di 100 miliardi di euro sulla bilancia internazionale. Un primato che va difeso, ha ribadito Luca de Meo, soprattutto ora che l’industria ha bisogno di concentrare tutte le sue risorse nello switch verso l’elettrico e recuperare il ritardo con la Cina: “Mi auguro che ci sia una revisione da parte della comunità europea sulle condizioni per portare l’Euro 7”, ha commentato il Presidente di ACEA.
Luca de Meo: senza una nuova strategia industriale l’Europa rischia di dipendere dalla Cina
Il passaggio verso l’elettrico, che necessita di investimenti ingenti e soprattutto di materie prime ai semiconduttori, sta creando alcune difficoltà al settore: “I cinesi controllano la parte alta della catena del valore e sono partiti prima – ha spiegato Luca de Meo – in Europa si vendono 1 milione di auto elettriche l'anno mentre in Cina 6-7 milioni”. Con la normativa Euro 7 i produttori sarebbero costretti a distrarsi dalla missione di trasformare l’industria, aumentando così la già evidente disparità con i concorrenti cinesi, pronti a varcare la frontiera europea, senza dimenticare anche quelli statunitensi e realtà come Tesla. L’Europa, ha concluso Luca de Meo, deve farsi carico della sfida proponendo una nuova strategia industriale a livello comunitario, a partire dal fabbisogno di materie prime e semiconduttori sofisticati.
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