Alessandro Benetton all’Istituto Italiano di Cultura di New York in occasione dell’uscita di “My Trajectory”. “Voglio che venga trasmesso solo questo messaggio: a un certo punto, ognuno troverà il proprio spazio, la propria traiettoria”, ha detto l’imprenditore nel corso della presentazione del libro.
Alessandro Benetton: “La Traiettoria” arriva negli Stati Uniti, la soddisfazione dell’imprenditore
Alessandro Benetton ha presentato “La Traiettoria” all’Istituto Italiano di Cultura di New York. In uscita in questi giorni negli Stati Uniti con il titolo “My Trajectory”, l’autobiografia è disponibile nelle librerie Hudson, in particolare nelle città di Boston, Atlanta, Chicago, Washington, Los Angeles e New York, e online. “A 50 anni avevo la sensazione di non avere più una passione. Ho cominciato a circondarmi di giovani per rinfrescarmi: nuovi argomenti, idee diverse. A uno di questi feci leggere un manoscritto con alcuni pensieri e aneddoti sulla mia vita e mi spronò a scriverci un libro perché, dalle esperienze che avevo vissuto, molte persone si sarebbero sentite corrisposte”, ha raccontato Alessandro Benetton nel corso dell’incontro. Da quel momento sono passati circa dieci anni: “Almeno cinque per finirlo e altrettanti per sponsorizzarlo. Ogni volta che provavo a metterci un punto mi sembrava che mancasse qualcosa perché succedeva sempre altro che avrei voluto raccontare”.
Alessandro Benetton: l’importanza di investire su se stessi e seguire le proprie passioni
Nel libro Alessandro Benetton racconta l’esperienza negli Stati Uniti, ad Harvard, l’intuizione di 21 Invest ma anche le passioni per il business, per lo sport e per le nuove generazioni a cui “My Trajectory” si rivolge. “Voglio che venga trasmesso solo questo messaggio: a un certo punto, ognuno troverà il proprio spazio, la propria traiettoria”, ha ribadito parlando con le persone presenti in sala. “Bisogna riuscire a sfruttare le opportunità che si presentano e sperimentare. Non escludere a priori certe situazioni perché più uno rischia, più comincia a conoscersi, più certe dinamiche della realtà piano piano corrispondono alle proprie caratteristiche. La traiettoria si chiarirà poi da sola”: facendo il paragone con un’attività, “l’andamento a volte non cresce in modo lineare, ma rimane stabile a lungo per poi subire un’impennata positiva”. Il messaggio che Alessandro Benetton intende trasmettere con “My Trajectory” è che “bisogna avere la pazienza di investire su se stessi e seguire le proprie passioni”.
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