Sono passati ben 20 anni da quando Terna, società leader nella gestione della rete elettrica italiana, è stata quotata in Borsa: da allora, il valore dei titoli è aumentato di più di quattro volte, con una capitalizzazione di circa 15 miliardi di euro. Merito, come evidenziato dall’AD e DG Giuseppina Di Foggia, degli investimenti infrastrutturali volti a implementare la transizione energetica.
Le performance finanziarie di Terna a un ventennio dalla sua quotazione in Borsa
Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale italiana, celebra il ventennale della sua quotazione in Borsa, avvenuta il 23 giugno 2004. In questo periodo, il valore delle azioni del Gruppo è cresciuto significativamente, passando da 1,7 euro a 7,6 euro per azione, con un picco massimo di 8,2 euro a marzo 2022: un incremento significativo che ha portato la capitalizzazione di mercato a superare i 15 miliardi di euro. Il Gruppo, guidato da Giuseppina Di Foggia a partire dal 9 maggio 2023, ha attirato un notevole interesse da parte degli investitori istituzionali esteri che, attirati dalle prospettive di rendita a basso rischio e alta visibilità, detengono ora oltre il 50% del capitale.
Il ruolo degli investimenti nella crescita di Terna: il commento di Giuseppina Di Foggia
Gli ambiziosi piani di investimento di Terna sono stati fondamentali per la sua crescita: nel nuovo piano industriale 2024-2028, il Gruppo ha previsto investimenti record di 16,5 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi solo nel 2024, per rafforzare e modernizzare la rete elettrica nazionale in una direzione sostenibile. Gli interventi mirano infatti a rendere la rete più flessibile e capace di integrare le fonti di energia rinnovabile, che a maggio 2024 hanno coperto il 52,5% della domanda energetica nazionale. L’AD e DG Giuseppina Di Foggia ha dichiarato: “La performance del titolo Terna in questi 20 anni evidenzia una crescita significativa del Gruppo che, tuttavia, non è avvenuta solo nei dati finanziari, ma anche e soprattutto negli investimenti a favore di infrastrutture strategiche al servizio del Paese e della sua sicurezza e indipendenza energetica”.
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