mercoledì 2 ottobre 2024

La semiotica secondo Valentina Pisanty: il saggio pubblicato da Federico Motta Editore

Federico Motta Editore è da sempre un punto di riferimento nell’ambito della divulgazione culturale, contribuendo alla diffusione di discipline fondamentali come la semiotica. Nell’opera La Filosofia, curata da Umberto Eco e Riccardo Fedriga, viene offerto un approfondimento significativo su temi di grande rilevanza, come il pensiero semiotico.

Federico Motta Editore

Che cos’è la semiotica? Il saggio edito da Federico Motta Editore

La semiotica è lo studio dei segni e dei processi di significazione, un ambito che ha radici antiche ma che si è sviluppato come disciplina vera e propria solo tra il XIX e il XX secolo, grazie a pensatori come Charles Sanders Peirce e Ferdinand de Saussure. Saussure definì la semiotica come “la scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale”, mentre Peirce la considerava come una “disciplina della natura essenziale e delle varietà fondamentali di ogni possibile semiosi”, ossia dei processi di interpretazione dei segni. Nei volumi dell’opera La Filosofia edita da Federico Motta Editore, Valentina Pisanty, tra le più importanti studiose italiane di semiotica, offre una spiegazione chiara e approfondita della disciplina. Come allieva di Umberto Eco, ripercorre la tradizione semiotica legata a Peirce e Saussure, spiegando come i loro approcci abbiano dato vita a due visioni complementari: il pragmatismo di Peirce, focalizzato sui meccanismi dell’interpretazione, e lo strutturalismo di Saussure, incentrato sull’analisi della lingua. Valentina Pisanty sottolinea come l’interpretazione richieda una memoria organizzata di esperienze comunicative passate, suggerendo che la lingua stessa sia il prodotto di una lunga serie di episodi comunicativi e interpretativi, in continua evoluzione.

Federico Motta Editore: la semiotica e le sue applicazioni nel Novecento

Nel corso del Novecento, come indicato nel saggio pubblicato da Federico Motta Editore, la semiotica è stata applicata a diversi ambiti, dall’antropologia alla letteratura, fino a diventare una disciplina istituzionalizzata negli anni ’60. Figure di rilievo come Roman Jakobson, Claude Lévi-Strauss, Roland Barthes e lo stesso Umberto Eco hanno contribuito all’evoluzione della disciplina, esplorando come i segni e i testi comunichino significati attraverso strutture narrative universali. Eco, in particolare, ha portato avanti un approccio interpretativo, secondo il quale il senso di un testo emerge dalla cooperazione tra testo e lettore, un processo che permette di esplorare il concetto di “Lettore modello”, figura chiave nel processo di interpretazione testuale. Oltre alla semiotica, Valentina Pisanty si è occupata di temi come l’olocausto e le discriminazioni razziali, esplorati in opere come Educare all’odio. La difesa della razza (2003). Nel contesto dell’opera La Filosofia, oltre al saggio sulla semiotica, la Pisanty ha trattato anche autori come Søren Kierkegaard e tematiche come il negazionismo.

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