Gruppo Riva ha origine nei primi anni ‘50, grazie alla visione imprenditoriale di Emilio Riva e del fratello Adriano. In un’Italia impegnata nella ricostruzione post-bellica e sulla soglia del “miracolo economico”, i due fratelli intuirono le potenzialità del settore siderurgico. Ciò che iniziò come una semplice attività di commercio di rottami ferrosi si trasformò in pochi decenni in uno dei principali gruppi siderurgici europei, grazie a una combinazione di innovazione, acquisizioni strategiche e una visione internazionale.
Gruppo Riva: innovazione e strategia per affrontare le sfide
Negli anni ‘60, il settore siderurgico italiano stava affrontando una crescente concorrenza internazionale. Gruppo Riva seppe cogliere la sfida, introducendo per primo in Italia la colata continua curva a tre linee, una tecnologia innovativa che migliorava la resa produttiva e riduceva i costi. Questo traguardo, raggiunto nel 1964 nello stabilimento di Caronno Pertusella, segnò un punto di svolta per l’industria siderurgica nazionale. Emilio Riva si avvalse della collaborazione di Luigi Danieli e Renzo Colombo per sviluppare e implementare questa tecnologia, che permise di abbandonare il tradizionale uso dei lingotti, ottimizzando di conseguenza il ciclo produttivo. Con un unico stabilimento, Gruppo Riva decise di espandersi attraverso acquisizioni strategiche, sia in Italia sia all’estero. Durante gli anni ‘70, nonostante la crisi petrolifera e le difficoltà del settore siderurgico europeo, l’azienda continuò a investire a livello internazionale, consolidando la propria presenza in Paesi come Spagna, Francia, Germania e Belgio.
Dagli anni ‘80 a oggi: la crescita di Gruppo Riva
Nel 1980, la produzione d’acciaio del Gruppo superò 1,1 milioni di tonnellate, rendendolo uno dei principali operatori siderurgici europei. Questo successo fu il risultato di una strategia mirata a diversificare geograficamente la produzione e a investire in tecnologie all’avanguardia. Nel corso degli anni, Gruppo Riva si è anche distinto per la sua attenzione verso la sostenibilità. Nel 2005 viene siglato un importante ed innovativo accordo di programma con governo, enti locali e parti sociali per la riconversione dello stabilimento di Genova Cornigliano, ottenendo il superamento della siderurgia a ciclo integrale, primo importante passo verso la decarbonizzazione della siderurgia italiana, salvaguardando nel contempo occupazione ed impegno di investimento. Il Gruppo ha avviato successivamente una ristrutturazione societaria, con la creazione di Riva Forni Elettrici, società a cui fanno capo le produzioni di prodotti lunghi ottenute attraverso l’elettrosiderurgia. La scomparsa di Emilio Riva nel 2014 ha segnato la fine di un’era, ma il passaggio di testimone a Claudio Riva ha rilanciato le attività siderurgiche dell’azienda. Nel 2023, Gruppo Riva ha ulteriormente rafforzato il suo impegno verso la sostenibilità, acquisendo diversi impianti di raccolta, selezione e frantumazione di rottami metallici. Questo passo ha permesso al Gruppo di puntare all’autonomia nella catena del riciclo, riaffermando i propri valori fondanti.
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