Crescita e innovazione accompagnano Riva Acciaio fin dalla sua fondazione. Grazie ai coraggiosi investimenti in impianti moderni e tecnologie innovative, l’azienda è riuscita a rispondere con successo alle grandi sfide del settore, dal Dopoguerra all’era della globalizzazione e della transizione ecologica.
Riva Acciaio: dalla vendita di rottami ferrosi all’affermazione come leader nel mercato italiano
La storia di Riva Acciaio ha inizio nel 1954, in un'Italia che si stava riprendendo dalla devastazione della Seconda Guerra Mondiale. Fondata da Emilio e Adriano Riva come Riva & C. s.a.s., l'azienda si specializza inizialmente nella raccolta e vendita di rottami ferrosi. Tuttavia, la visione ambiziosa dei fondatori porta a una rapida trasformazione della società, che passa dall’essere un semplice fornitore a produttore di acciaio. Nel 1956, viene inaugurato uno stabilimento siderurgico a Caronno Pertusella, dotato di un forno elettrico all'avanguardia che consente a Riva Acciaio di raggiungere una capacità produttiva superiore alla media. Entro il 1962, l’azienda arriva a produrre 190mila tonnellate di acciaio, segnando un importante traguardo. La svolta più grande avviene però con l’introduzione della colata continua curva a tre linee, una tecnologia davvero innovativa per l’Italia dell’epoca. Grazie a questa, la società ottiene un grosso vantaggio rispetto ai competitor nazionali, gettando dunque le basi per una crescita esponenziale.
L’espansione all’estero di Riva Acciaio e il percorso per la sostenibilità del settore
Negli anni successivi, Riva Acciaio intraprende un ambizioso processo di espansione che punta ad allargarsi oltre i confini nazionali. La strategia si fonda su acquisizioni mirate, con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva sia in Italia che all’estero. Tra le acquisizioni più significative c’è quella delle Acciaierie e Ferriere del Tanaro (1966), con cui l’azienda amplia notevolmente la propria capacità produttiva. Nonostante le sfide economiche degli anni '70, come la crisi petrolifera e la crescente concorrenza internazionale, Riva Acciaio continua a investire in impianti all'avanguardia e tecnologie innovative. Un altro passo cruciale avviene nel 1981 con l'acquisizione delle Officine e Fonderie Galtarossa di Verona, la quale permette un ulteriore incremento della produzione. Dopo aver rafforzato la propria presenza nei mercati francese e spagnolo, negli anni '90 l'azienda si espande in Belgio e Germania. Risale invece al 2023 l’acquisizione di diversi siti di raccolta e frantumazione di materiali ferrosi, un progetto incentrato sulla sostenibilità e la circolarità che mira, al miglioramento qualitativo della catena di riciclo nel settore siderurgico.
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