mercoledì 30 aprile 2025

Enrico Vita confermato CEO di Amplifon: guiderà il Gruppo per altri tre anni

Amplifon rinnova il suo Consiglio di Amministrazione confermando la leadership del CEO Enrico Vita, che resterà alla guida del Gruppo per un altro triennio.

Enrico Vita

Amplifon: Enrico Vita confermato CEO

CEO dal 2015, Enrico Vita ha contribuito a trasformare Amplifon in un player globale nel settore dell’hearing care, triplicando i ricavi e portando il valore di Borsa a livelli quasi quadruplicati rispetto all’inizio del suo mandato. Un percorso di crescita continua che ora proseguirà con una nuova fase di sviluppo. Il rinnovo del CdA, a cui sono state presentate due liste, prevede una composizione di nove membri, confermando la strategia di continuità e innovazione che ha contraddistinto Amplifon negli ultimi anni. Il nuovo board manterrà inalterata la presidenza di Susan Carol Holland e accoglierà due importanti novità: Nicola Bedin, manager di lunga esperienza nel settore sanitario, e Nina Cortese, che incarna la terza generazione della famiglia fondatrice. Biotecnologa con specializzazione nella ricerca oncologica e attualmente impegnata in un programma di sviluppo manageriale allo Sda Bocconi, Nina Cortese (nipote del fondatore Algernon Charles Holland) rappresenta il ponte tra la storia di Amplifon e il suo futuro.

Dalla laurea ai vertici in Amplifon: la carriera del CEO Enrico Vita

Laureato in Ingegneria Meccanica all’Università degli Studi di Ancona, Enrico Vita esordisce professionalmente nel 1995 in Indesit Company, allora conosciuta come Merloni Elettrodomestici. Nel corso di 20 anni di attività nel Gruppo, ricopre ruoli di crescente responsabilità sia in Italia sia all’estero, tra cui Plant Manager in Turchia, Direttore Ricerca e Sviluppo della divisione Cooling e, successivamente, Supply Chain Officer. Nel 2007, si trasferisce nel Regno Unito come Managing Director per le attività commerciali di UK e Irlanda, per poi rientrare in Italia nel 2010 come Chief Commercial Officer e, successivamente, Chief Operating Officer del Gruppo. Nel 2014, entra in Amplifon in qualità di Executive Vice President per l’area EMEA, venendo poi promosso nel 2015 a Chief Operating Officer con responsabilità estese alle regioni America, APAC e alle principali funzioni corporate. Nell’ottobre dello stesso anno, Enrico Vita viene nominato Amministratore Delegato di Amplifon, guidando una fase di forte espansione e crescita internazionale. Dal 2018, è anche membro indipendente del Consiglio di Amministrazione di Ariston Thermo S.p.A.

Gian Maria Mossa: innovazione bancaria, AI e nuove generazioni nella vision di Banca Generali

Banca Generali: l’AD Gian Maria Mossa risponde alle domande di un gruppo di ragazze e ragazzi under 25 anni nel corso del programma di Class CNBC “25x25: il futuro al quadrato”.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa a Class CNBC: la crescita di Banca Generali e la risposta alle nuove sfide del settore

“Il nostro modello è centrato sul professionista, il nostro cliente è il banker, che ha una relazione di lungo periodo basata innanzitutto sulla fiducia e sulla professionalità con dei clienti, spesso imprenditori”: l’AD Gian Maria Mossa lo ha spiegato al gruppo di ragazze e ragazzi under 25 anni intervenuti nel corso del programma di Class CNBC “25x25: il futuro al quadrato” durante il quale è stato intervistato da Andrea Cabrini. Il mondo dell'innovazione bancaria, il risparmio privato e le priorità per il futuro ma anche le nuove sfide legate all’AI e il ruolo delle nuove generazioni nel disegnare il futuro del settore: numerose le tematiche su cui l’AD di Banca Generali è stato invitato a esprimersi. Inevitabile, inoltre, qualche considerazione sui risultati record registrati nel 2024: un anno “storico” anche per il successo con cui si è conclusa l’operazione su Intermonte, come evidenziato dall’AD Gian Maria Mossa ricordando che oggi Banca Generali gestisce asset per oltre 100 miliardi di euro e si avvale di più di 2.300 i banker con un patrimonio medio al vertice del settore (oltre 45 milioni di euro pro-capite).

Intelligenza Artificiale e umana: il doppio motore del futuro secondo Gian Maria Mossa

Tante le direzioni in cui si muove Banca Generali, ha spiegato Gian Maria Mossa: “Gestiamo il patrimonio finanziario del cliente, creiamo un network di relazioni e partnership per mettere in condizione il cliente di occuparsi anche della parte non finanziaria del patrimonio come real estate e corporate; e infine mettiamo in relazione patrimonio e famiglia parlando di family protection e passaggio generazionale”. Mai come oggi, ha proseguito l’AD, è necessario avvicinare il risparmio privato all’economia reale, ad esempio riducendo l’impatto fiscale degli investimenti nelle PMI: “Il nostro Paese ha tanta ricchezza in queste piccole imprese, dovremmo chiederci perché non si quotano. Dobbiamo accendere la miccia lì. Poi se riuscissimo a convogliare il risparmio privato anche in grandi progetti sarebbe molto sano, ma dobbiamo partire dalle realtà più piccole e vicine a noi. Il private banking può aiutare ad andare in questa direzione, dialogando con l’imprenditore quando questi si trova nelle fasi di discontinuità, illustrando i vari scenari e come accedere al capitale del mercato. E anche indirizzando l’imprenditore a investire la valorizzazione del suo patrimonio d’impresa nell’economia reale. Un circolo virtuoso”. Sollecitato poi dalle domande dei ragazzi, molto interessati all’impatto della AI nel settore bancario, Gian Maria Mossa ha sottolineato inoltre come “abbiamo già una cinquantina di progetti che vanno in questa direzione e che riguardano tanto la sfera banca, con l’efficienza operativa e l’ottimizzazione di processi e informazioni, quanto la sfera dei singoli momenti di attività del private banker”. Secondo l’AD, però, se da un lato l’AI sarà sempre più importante nelle fasi più standardizzate dell’attività di consulenza, come la gestione di piani di risparmio e portafogli ordinari, dall’altro “tutto ciò che richiede personalizzazione e una importante relazione di fiducia con il cliente rimarrà in capo all’Intelligenza umana ed emotiva del consulente”.

Pasqualino Monti: “Il piano industriale 2025-2029 rappresenta un punto di svolta per Enav”

L’AD di Enav Pasqualino Monti, dopo l’approvazione del nuovo piano industriale: “In un contesto di trasformazione del settore dell’aviazione, puntiamo a rafforzare il posizionamento dell’Italia come hub strategico dell’industria aeronautica e ad incrementare il valore per gli azionisti. Inoltre, ci proponiamo di diventare un attore di primo piano nell’ecosistema dei velivoli a pilotaggio remoto”.

Pasqualino Monti

Pasqualino Monti: il 2024 è stato un anno da record per Enav

Di recente, è stato approvato il nuovo piano industriale di Enav che prevede, per il periodo 2025-2029, investimenti per 570 milioni di euro. Nel 2024, la società guidata da Pasqualino Monti ha registrato un livello di Ebitda mai raggiunto prima, a quota 311 milioni, ricavi in crescita del 3,7% a 1,037 euro e un utile netto di 125,7 milioni, in aumento dell’11,5%. Oltre a una maggiore efficienza della gestione, a spingere questi numeri è stata anche la crescita sostenuta del traffico aereo. Il traffico di rotta ha segnato un aumento del 10,5%, contro una media europea del 6,5%, mentre lo scalo di Fiumicino ha assistito a un incremento del 20,8% del traffico di terminale. “Il 2024 – ha confermato l’AD – è stato un anno da record. Il volume di traffico aereo sull’Italia, la performance sui mercati esteri e una gestione finanziaria attenta ci hanno fatto raggiungere i risultati più alti nella storia della società”. Il nuovo piano di Enav supporterà la modernizzazione delle infrastrutture di controllo del traffico aereo, attraverso l’introduzione di nuove piattaforme digitali per la gestione del traffico. Investimenti previsti anche in ambito ICT e nei sistemi operativi per poter sviluppare delle soluzioni orientate al cloud e all’Intelligenza Artificiale. Inoltre, si proseguirà con il processo di trasformazione dei centri di Brindisi e Padova in hub per la gestione da remoto delle torri di controllo degli aeroporti a basso traffico. L’obiettivo è remotizzare 26 torri di controllo entro il 2033.

Pasqualino Monti: Enav pronta a sviluppare un ecosistema di servizi avanzati

Dalla costituzione di una “Energy Service Company” alla creazione di una piattaforma “drones as a service”: sono diverse le novità relative al mercato non regolato, nel quale la realtà guidata da Pasqualino Monti punta ad espandersi, partendo dall’apertura, entro il 2026, di tre sedi in Brasile, India e Arabia Saudita. Enav sta inoltre pensando a una serie di servizi di efficientamento energetico indirizzati al mercato aeroportuale, ma non solo, da offrire mediante una nuova “Energy Service Company” e a una piattaforma con cui gestire per conto terzi l’ispezione di impianti o infrastrutture utilizzando i droni. “L’obiettivo – si precisa in una nota diffusa – è sviluppare un ecosistema di servizi avanzati mediante droni, integrando soluzioni intelligenti per il monitoraggio, l’ispezione, la raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale, al servizio di ambiti strategici e ad alto impatto operativo”. Viste le prospettive, Enav non esclude possibili acquisizioni. Stando a quanto dichiarato, sarebbero “in corso di valutazione, tra le diverse opzioni, alcune realtà che operano nel settore droni con servizi verticali e altre nel settore della tecnologia utilizzata nel controllo del traffico aereo”. Come evidenziato dall’AD Pasqualino Monti, il piano industriale 2025-2029 rappresenta dunque “un punto di svolta per Enav, delineando un percorso di crescita orientato all’innovazione, alla sostenibilità e al rafforzamento della competitività internazionale”. “La nostra strategia – ha aggiunto il manager – si fonda su investimenti mirati in tecnologie avanzate e capitale umano, con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza del traffico aereo e consolidare la sicurezza operativa”.

martedì 29 aprile 2025

Susanna Esposito inaugura la prima Scuola di Alta Formazione sulla Telemedicina di DIGICARE

DIGICARE (DIGItal Technology and Telemedicine for healthCARE) ha lanciato una nuova Scuola di Alta Formazione dedicata alla sanità digitale per la medicina personalizzata. Il progetto, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo, è stato presentato da Susanna Esposito, Professoressa Ordinaria di Pediatria all’Università di Parma, Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Pietro Barilla e della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’ateneo parmense.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: il progetto della nuova Scuola di Alta formazione di DIGICARE

Vorremmo che le nostre Scuole di Alta Formazione non forniscano soltanto conoscenze teoriche, ma permettano di acquisire anche competenze pratiche, che possono essere utili per tutti coloro che lavorano nell’ambito sanitario, in area clinica ma anche amministrativa di supporto”, ha dichiarato Susanna Esposito in occasione della presentazione. Grazie alla sua profonda esperienza nel campo pediatrico, la Professoressa curerà una lezione dedicata all’impiego della telemedicina nei bambini affetti da pneumopatie croniche. Attraverso casi studio, verranno illustrate le buone pratiche di utilizzo delle tecnologie digitali, con un focus particolare su malattie come l’asma bronchiale e la fibrosi cistica, la malattia genetica più diffusa tra la popolazione caucasica. L’obiettivo è dimostrare come, grazie alla telemedicina, sia possibile monitorare i pazienti da casa, individuando precocemente eventuali riacutizzazioni e riducendo così gli accessi ospedalieri.

Susanna Esposito: un nuovo approccio formativo

“Nel nostro Paese ci sono numerose esperienze sull’uso della telemedicina con software che, come nel nostro caso, abbiamo ottimizzato anche grazie al contributo dei pazienti e dei loro familiari”, ha ribadito la Professoressa. All’interno del nuovo percorso formativo, ampio spazio sarà dedicato anche alle problematiche psicologiche e psichiatriche in età pediatrica e adolescenziale. Una sezione specifica sarà infatti focalizzata sulla gestione a distanza dei bambini con ansia lieve-moderata, tema oggi di crescente rilevanza. “Le fragilità psicologiche nei più giovani sono una realtà conclamata — ha fatto sapere Susanna Espositoed è fondamentale saper fornire un supporto concreto alle famiglie”. Il corso si concluderà con una panoramica sugli ultimi aggiornamenti della sanità digitale e una sintesi degli studi nazionali e internazionali più recenti, offrendo ai partecipanti una visione chiara dei futuri sviluppi nel settore.

Screening gratuiti e prevenzione: l’iniziativa HOPE raccontata da Daniele Ragone

In occasione dell’evento HOPE, che si è tenuto in Piazza Duomo a Milano in collaborazione con la Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi, Daniele Ragone è stato ospite di Radio Deejay. Durante la trasmissione, i conduttori Andrea e Michele hanno sottolineato l’importanza di questo progetto di screening, mettendo in luce il valore della salute e della prevenzione per il futuro di tutti.

Daniele Ragone

Daniele Ragone e Progetti del Cuore: prevenzione e screening gratuiti in Piazza Duomo

A fine dicembre scorso, Daniele Ragone si è fatto promotore di un’iniziativa significativa grazie a Progetti del Cuore. L’evento ha visto il taglio del nastro ufficiale in Piazza Duomo alla presenza del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Domani in Piazza Duomo a Milano, in occasione dei 40 anni della Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi e del suo prossimo 95° compleanno, organizzeremo una giornata di prevenzione. Dalle 9:00 del mattino fino alle 18:00 saremo presenti con i nostri ambulatori mobili, nei quali le donne di Milano potranno sottoporsi gratuitamente a visite senologiche per la prevenzione del tumore al seno. Offriremo anche ecografie e mammografie, senza alcun costo”, aveva dichiarato l’Amministratore Unico di Progetti del Cuore.

Daniele Ragone: un tour della salute con screening gratuiti

Progetti del Cuore e l’iniziativa HOPE mirano a portare la prevenzione su tutto il territorio italiano. Come confermato da Daniele Ragone, dopo la tappa di Milano, il progetto continuerà in altre città italiane: “Giriamo varie tappe, siamo presenti in tutta Italia. La prossima settimana saremo a Bari, dove parteciperemo al Villaggio della Salute, promosso dal Ministero della Sanità e della Salute, con il ministro Orazio Schillaci. Ma continueremo a toccare tutte le piazze italiane e le città italiane nel corso dell’anno con le nostre iniziative”, ha fatto sapere il manager. Fare prevenzione è la chiave per combattere malattie gravi come i tumori, e iniziative come queste rappresentano un passo importante per garantire a tutti l’accesso a screening gratuiti e a cure tempestive.

lunedì 28 aprile 2025

Pier Silvio Berlusconi: MFE chiude il 2024 con risultati solidi e visione europea

Il CdA di MFE - MEDIAFOREUROPE ha approvato i dati economici relativi al 2024, presentando ricavi in crescita del +4,9% e utili al +27,2%. Per il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, i risultati consentono di proporre la distribuzione di un dividendo di 0,27 euro ad azione (+8%).

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: approvati dal CdA i risultati 2024 di MFE

Guidata dal CEO Pier Silvio Berlusconi, MFE - MEDIAFOREUROPE registra risultati estremamente positivi nel 2024. Il Gruppo prosegue così lungo la scia della crescita che, nel corso degli ultimi cinque anni segnati anche da pandemia e tensioni globali, ha permesso di distribuire circa 1 miliardo di dividendi agli azionisti. È quanto emerge dalla seduta del CdA che ha approvato i risultati economici 2024, evidenziando un incremento del 4,9% nei ricavi, arrivati a 2,9 miliardi di euro, e un aumento degli utili del 27,2%, pari a 266 milioni. La proposta per il dividendo è di 0,27 euro ad azione, in crescita dell’8%. Rilevante anche l’andamento della raccolta pubblicitaria nel 2024: +4,7% complessivamente nei mercati chiave di Italia e Spagna. In Italia, in particolare, MFE ha registrato un incremento del 6,8%, superando il mercato e consolidando la propria quota al 40,9%, un livello record rispetto al 38,3% del 2019.

MFE, l’obiettivo di Pier Silvio Berlusconi per la crescita in Europa

Per quanto concerne il mercato pubblicitario spagnolo, il settore ha avuto un avvio più contenuto nel primo trimestre, anche per via del confronto sfavorevole con lo stesso periodo del 2024 che aveva registrato un +8% sul 2023. Nonostante ciò, si osserva un “graduale recupero all’interno del trimestre, pur rimanendo nel complesso ancora in territorio leggermente negativo”. Il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi registra a livello complessivo una raccolta pubblicitaria nei primi tre mesi del 2025 sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente. Quanto al futuro, pur in un clima di instabilità e incertezza nell’economia globale, “non vediamo nel breve termine alcun impatto negativo sulla raccolta pubblicitaria per il Gruppo”. In ambito tedesco, invece, i vertici di MFE hanno reso noto che il lancio dell’OPA su ProsiebenSat.1 è previsto a maggio: “Abbiamo fatto l’offerta per guadagnare flessibilità su Prosieben”, ha evidenziato il Direttore Finanziario Marco Giordani in conference call con gli analisti. Già nei giorni scorsi MFE ha aumentato la propria quota nella società tedesca superando il 30% di partecipazione, in occasione della temporanea discesa del valore delle azioni di ProsiebenSat.1 sotto il prezzo dell’OPA fissata a 5,74 euro ad azione, riguadagnando successivamente i 6 euro. Per MFE, l’obiettivo dichiarato da Pier Silvio Berlusconi rimane sempre quello della crescita oltre i confini nazionali per giungere alla nascita del primo vero broadcaster continentale.

La quotazione all’Euronext di Comtel, Fabio Lazzerini: un passo decisivo per l’azienda

Il 19 febbraio 2025, Comtel ha debuttato all’Euronext Growth Milan. Fondata negli anni ’90, la società è oggi leader nell’integrazione di sistemi ICT: le parole del CEO Fabio Lazzerini in occasione della quotazione.

Comtel logo

Comtel quotata all’Euronext Growth Milan

Lo scorso 19 febbraio, Comtel ha fatto il suo debutto all’Euronext Growth Milan, con una raccolta complessiva di 4.852.800 euro, azioni collocate a 2,40 euro per unità e flottante del 10,98%. La realtà guidata da Fabio Lazzerini nasce nei primi anni ’90 come spin-off di Alcatel. In principio lavorava con i centralini, oggi sostituiti da tutto ciò che è il mondo IP. Seguendo questa evoluzione tecnologica, Comtel si presenta ora come una società di telecomunicazioni specializzata nell’integrazione di sistemi ICT, un system integrator che collabora con i grandi del settore come Huawei, Microsoft, Alcatel e Oracle. Sono quattro le aree in cui opera: Customer User Interaction, Infrastructure Technology, Network & Security, Audio & Video. La vera forza di Comtel sta però nella sua capacità di connettere, motivo per il quale ha anche lanciato l’hashtag, divenuto presto il motto aziendale, “We Connect”. “Colleghiamo persone e cose attraverso 5G, fibra ottica, rame, satelliti e ponti radio – ha spiegato il CEO in un’intervista rilasciata a Class NBC poco prima della quotazione in Borsa – Siamo in grado di realizzare connessioni su tutti i livelli, il che ci distingue da altre aziende. Ce ne sono molte che offrono connettività, ma ognuna ha le proprie specializzazioni. Noi, invece, possiamo collegare il mondo a seconda delle esigenze del cliente”.

Gli obiettivi della quotazione in Borsa di Comtel

È sempre Fabio Lazzerini a raccontare come il processo di quotazione abbia portato a rivedere la mission e la visione dell’azienda. “Comtel non ha software o hardware proprietari, il nostro asset principale sono le persone e le loro competenze. Quando ci sediamo di fronte a un cliente, cerchiamo di capire le sue esigenze e utilizziamo le suite già presenti sul mercato. Prendiamo la tecnologia dei nostri partner e confezioniamo una soluzione che include hardware, software e servizi di manutenzione”. Tornando alla quotazione, il CEO aveva dichiarato come questa avesse due obiettivi principali: “Innanzitutto, modernizzare l'azienda. Il processo di quotazione richiede di superare una serie di filtri molto rigorosi che costringono l'azienda a organizzarsi bene. In secondo luogo, ci permette di raccogliere capitali per supportare lo sviluppo. Abbiamo un piano industriale di crescita molto aggressivo, sia organica che inorganica”. Già qualche giorno dopo l’ingresso in Borsa, Comtel ha annunciato l’acquisizione della maggioranza di Novanext, azienda con oltre 35 anni di esperienza nel settore ICT, con la quale la società guidata da Fabio Lazzerini intende espandere la propria presenza in ambiti chiave quali Enterprise Networking, Cyber Security, Internet of Things, Data Center & Cloud e Digital Workplace.

Cristina Scocchia è la prima donna nella classifica Top Manager Reputation

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, ha raggiunto il 13° posto nella Top Manager Reputation di marzo, diventando la prima donna in classifica: “Sono contenta di essere tra le prime donne che hanno rotto anche questo piccolo soffitto di cristallo, presto ne arriveranno altre”. 

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: prima donna nella Top Manager Reputation di marzo

L’AD di Illycaffè Cristina Scocchia è salita al 13° posto nella classifica Top Manager Reputation di marzo, diventando la prima donna nella graduatoria stilata da Reputation Manager S.p.A., la società di riferimento in Italia per l’analisi, la gestione e la costruzione della reputazione online che ogni mese pubblica la lista dei Top 100 Manager con la migliore web reputation. L’analisi, realizzata dall’osservatorio Top Manager Reputation, ha rivelato che l’AD dell’azienda triestina del caffè ha guadagnato terreno nell’ambito della reputazione online, riuscendo a scavalcare Marina Berlusconi, Presidente di Fininvest e della Arnoldo Mondadori Editore, che è scesa al 14° posto. “Sono contenta di far parte di questa classifica e di essere tra le prime donne che hanno rotto anche questo piccolo soffitto di cristallo – ha commentato Cristina Scocchia Sono certa che presto ne arriveranno tante altre perché il merito, l’impegno e la passione per il proprio lavoro non hanno genere”.

Cristina Scocchia tra dazi, iniziative e riconoscimenti

Di origini sanremesi e con una carriera costruita all’interno di importanti realtà multinazionali come L’Oréal e KIKO Milano, Cristina Scocchia è attualmente alle prese con la questione dazi. La manager sta infatti monitorando la situazione per valutare l’eventuale trasferimento di una parte della produzione negli Stati Uniti così da proteggere il proprio business nel mercato americano, il quale rappresenta il 20% del suo export. A contribuire ai risultati raggiunti dall’AD di Illycaffè in termini di reputazione sono state anche le sue iniziative imprenditoriali, tra cui il lancio della nuova Illy Art Collection, la partnership con Lilt per finanziare 1.580 visite oncologiche “sospese” e, infine, il lancio delle nuove capsule X Caps nel flagship store di Monte Napoleone, a Milano. Di recente, è stata inoltre ospite dello Zonta Club Ventimiglia-Bodighera, dove ha ricevuto il “Yellow Rose Recognition”, attestato legato al raggiungimento di quegli obiettivi di crescita personale e realizzazione professionale per i quali Zonta da sempre si batte.

giovedì 24 aprile 2025

Transizione energetica, Paolo Arrigoni: “Gas strategico, ma il futuro è con rinnovabile e nucleare”

Il tema dei costi energetici in Italia, del ruolo delle fonti rinnovabili e delle strategie future è stato al centro dell’intervento di Paolo Arrigoni, Presidente del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), in un’intervista rilasciata a “Energia Italia News” in occasione dell’Assemblea nazionale di A.R.T.E.

Paolo Arrigoni

Paolo Arrigoni: “Italia penalizzata dal mix energetico”

Secondo Paolo Arrigoni, l’Italia sconta uno svantaggio strutturale rispetto ad altri grandi Paesi europei come Francia e Germania. “Il nostro svantaggio deriva principalmente dal diverso mix energetico – ha spiegato – La Germania utilizza ancora una quota significativa di carbone, che ha un costo inferiore rispetto al gas, ma non è un modello da seguire poiché la decarbonizzazione è in corso. La Francia, invece, ha prezzi dell’energia nettamente inferiori: nel 2024, l’Italia ha registrato costi superiori dell’87% rispetto alla Francia, che beneficia di un mix energetico in cui il nucleare rappresenta due terzi della produzione. Questo è un aspetto fondamentale da considerare”. Il Presidente ha confermato come il Governo italiano stia comunque facendo passi avanti importanti: “Come GSE, lo stiamo supportando attivamente: nel 2023 sono stati installati 7,5 gigawatt di nuova potenza rinnovabile, avvicinandoci all’obiettivo del 2030”.

Paolo Arrigoni: “Gas e nucleare restano essenziali”

Esistono diversi strumenti gestiti dal GSE, con contingenti significativi, che rendono il traguardo del 2030 assolutamente raggiungibile”, ha fatto sapere Paolo Arrigoni. Attraverso strumenti come i contratti di lungo termine, ad esempio, il GSE intende accelerare il disaccoppiamento tra i costi energetici e le fonti fossili, sostenendo un percorso di sviluppo sostenibile. Nonostante ciò, “tecnologie come il fotovoltaico e l’eolico non sono programmabili e necessitano di un carico di base garantito attualmente dalle centrali a gas”. Parlando del futuro mix energetico nazionale, il Presidente è stato chiaro: “Nel breve e medio termine il gas continuerà a essere una fonte strategica. L’abbandono dei fossili dovrà partire dalla dismissione del carbone, ma il gas resterà fondamentale per accompagnare la transizione”. Sul lungo periodo, però, sarà inevitabile una svolta e puntare sul nucleare sarà una scelta obbligata. “La decarbonizzazione sta rilanciando il nucleare a livello globale e il nostro Governo sta giustamente percorrendo questa strada – ha quindi concluso Paolo Arrigoni – Considerando l’esperienza francese, diventa chiaro che un mix energetico equilibrato è fondamentale per garantire sicurezza energetica, costi sostenibili e sostenibilità ambientale”.

Gruppo Danieli: welfare, formazione e inclusione tra le priorità aziendali

L’impegno di Gruppo Danieli verso iniziative per la gestione dei collaboratori e delle collaboratrici negli ambiti del welfare e nella crescita professionale è stato premiato con il riconoscimento Top Employer per il quarto anno consecutivo. Il Gruppo ha progetti attivi anche in ambito sociale, sanitario, dell’istruzione e sportivo.

Gruppo Danieli logo

Gruppo Danieli eletto Top Employer per il quarto anno consecutivo

Gruppo Danieli è stato eletto per il quarto anno di fila Top Employer, per le sue pratiche e iniziative nella gestione delle risorse umane, del welfare e della crescita professionale. Alcune iniziative coinvolgono sia l’ambito sociale che quello della sostenibilità, come l’orto solidale. Un progetto che “offre opportunità lavorative a persone con disabilità attraverso la coltivazione di un orto biologico, in alcuni terreni a Buttrio” — ha affermato il CEO Giacomo Mareschi Danieli — i cui ortaggi raccolti vengono usati nella mensa aziendale. Per premiare gli obiettivi e l’impegno dei collaboratori e delle collaboratrici, nell’anno fiscale attuale sono previsti 13 milioni di euro per il bonus personale e, in aggiunta, “saranno circa 700 i nuovi ingressi nel Gruppo tra Italia ed estero”. Per quanto riguarda la crescita professionale, Gruppo Danieli può vantare la Danieli Academy, che con il contributo di docenti interni, universitari e istituti di formazione esterni” valorizza “i dipendenti attraverso professionalizzazione e lavoro di squadra”.

L’impegno di Gruppo Danieli negli ambiti istruzione, sanità e sport

Un altro fiore all’occhiello per i collaboratori e le collaboratrici di Gruppo Danieli è il polo d’istruzione integrato, fondato nel 2009, che comprende asilo nido, scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. “L’offerta integra un programma bilingue con il metodo CLIL (Content and Language Integrated Learning), oltre a corsi di coding e robotica”. Inoltre, con il concorso “Fabbricando” coinvolge le scuole nazionali e orientare gli studenti verso le discipline STEAM (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics). Gruppo Danieli è molto attivo sul territorio con diversi tipi di iniziative. Nell’ ambito sanitario, ha avviato un progetto di “riqualificazione delle sale operatorie e di “installazione dell’angiografo per il reparto di ematologia all’ospedale di Udine”. L’impegno del Gruppo si estende anche al sostegno dello sport locale, con una somma di 200.000 euro l’anno, oltre ad essere sponsor ufficiale di FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico).

Antonio Rota: un percorso tra tecnologia, management e formazione accademica

Amministratore Delegato e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Vidierre S.r.l., azienda di Assist Group, dal 2022 Antonio Rota è anche Consigliere Delegato di Assist Future S.r.l., dove si occupa della gestione operativa e delle relazioni con i clienti.

Antonio Rota

La formazione e i primi incarichi professionali di Antonio Rota

Originario di Matera (classe 1977), Antonio Rota consegue il diploma al Liceo Scientifico “Dante Alighieri” nel 1996. La passione per la tecnologia e i sistemi complessi lo porta a intraprendere gli studi universitari in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dove si laurea nel 2004. Lo stesso anno, supera con successo l’esame di Stato per Ingegneri Gestionali presso l’Università di Bologna, consolidando le sue competenze nell’ambito della progettazione e dell’organizzazione industriale. La sua carriera prende avvio nel 2001, quando entra in Assist Data S.r.l. (oggi Vidierre S.r.l.) in qualità di Database Manager e Project Manager. In questa prima fase si occupa dello sviluppo di progetti legati all’implementazione di software e al trattamento dei dati, un’esperienza che gli consente di sviluppare una conoscenza approfondita dei processi aziendali e delle tecnologie a supporto del business. Tra il 2004 e il 2005, Antonio Rota assume la direzione del settore informatico dell’azienda, occupandosi di audit interni, sistemi informativi e controllo di gestione.

Antonio Rota tra leadership, visione strategica e impegno accademico

Antonio Rota viene nominato Amministratore Delegato di Vidierre S.r.l. nel 2007, ruolo che ricopre tuttora. Alla guida dell’azienda, contribuisce in maniera determinante allo sviluppo e al consolidamento delle attività di data intelligence e media analysis, integrando approcci innovativi e strumenti avanzati per l’analisi dei dati. Nel corso della sua carriera, ha saputo interpretare i cambiamenti del mercato e le nuove esigenze delle aziende, dando vita a progetti di grande impatto strategico e operativo. Parallelamente, dal 2018 è Consigliere di Amministrazione di Formula 12 S.r.l., società della quale è stato anche Amministratore Delegato fino al 2021. Accanto all’attività imprenditoriale, ha sempre mantenuto un forte legame con il mondo della formazione e della ricerca accademica. È stato docente e relatore in numerosi corsi e master presso prestigiose università italiane, tra cui la LUMSA di Roma, la IULM di Milano, l’Università di Modena e Reggio Emilia e la Scuola dello Sport del CONI. Antonio Rota tratta argomenti di grande attualità quali monitoraggio media, sponsorizzazioni sportive, product placement, ambush marketing, investimenti pubblicitari, data visualization, big data, Media Intelligence, Intelligenza Artificiale e smart venue. Il ruolo di membro del Comitato di Indirizzo del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia conferma la sua competenza e il suo contributo alla crescita accademica.

mercoledì 23 aprile 2025

Valentina Pellegrini: l’impegno solidale della Vicepresidente del Gruppo Pellegrini

Attraverso azioni concrete come il ristorante solidale Ruben, nel quale le persone in difficoltà possono cenare con un solo euro, Valentina Pellegrini si impegna a restituire dignità ad alcune delle fasce più deboli della società favorendo l’inclusione.

Valentina Pellegrini

Valentina Pellegrini: favorire le ripartenze tra dignità e solidarietà

Fin da quando è entrata a far parte del Gruppo Pellegrini, Valentina Pellegrini ha lavorato alla trasformazione del concetto di “welfare” in un percorso basato sulla dignità e sull’inclusione, con una visione che rimette al centro il valore di ogni individuo e che ha trovato la propria espressione in una serie di azioni concrete come l’apertura del ristorante solidale Ruben. Qui, gli ospiti possono accedere a menu curati da chef e nutrizionisti che garantiscono, ogni sera, la possibilità di cenare con piatti sani ed equilibrati. Un luogo in cui i pregiudizi lasciano spazio a relazioni autentiche, di cui il cibo diventa veicolo, e dove ogni persona può sentirsi parte integrante della comunità. Il tutto al simbolico contributo di un euro. Un’altra iniziativa sostenuta da Valentina Pellegrini è quella legata al progetto “Futuro Prossimo”, un sostegno per le famiglie che si trovano in situazioni particolarmente fragili. Grazie all’impiego di tutor dedicati e all’erogazione di servizi connessi alla salute, al supporto familiare e ambientale, il progetto mira a restituire a 30-50 famiglie il tempo e le energie necessarie per intraprendere un percorso di rinascita personale e professionale.

Valentina Pellegrini: altri progetti per la comunità

Nel 2024, i ritratti di 100 volti di Ruben tra commensali, operatori e volontari hanno costituito l’installazione artistica ideata da Riccardo Bagnoli che, nell’ambito del progetto “DiVisi”, è stata allestita alla Triennale di Milano. L’idea del fotografo era quella di creare un’opera che rendesse immediata la non riconoscibilità delle persone in stato di fragilità: si trattava solo di visi tra i visi. Durante il convegno a cui aveva preso parte anche Valentina Pellegrini si era parlato inoltre dei prezzi sempre più alti delle case. Sotto la supervisione della Vicepresidente del Gruppo Pellegrini, qualche anno fa è stata condotta una sperimentazione che ha dato vita a un circolo virtuoso. Dopo aver ristrutturato cinque case popolari, gli alloggi sono stati trasformati in un’opportunità di formazione per alcuni utenti che hanno acquisito competenze poi spese per trovare lavoro. Gli alloggi sono poi diventati case temporanee per altri assistiti.

Transizione energetica, Paolo Gallo: “Servono innovazione e neutralità tecnologica, non ideologie”

“Fuori dal labirinto. Innovazione, tecnologia e i pregiudizi sulla transizione energetica” è il nuovo libro firmato da Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas. Un testo che affronta con profondità e chiarezza il complesso tema della transizione energetica, smontando le semplificazioni ideologiche e promuovendo un approccio pragmatico e tecnologicamente neutrale. In un mondo in rapida trasformazione, il manager invita a riflettere senza pregiudizi e a orientarsi tra le diverse opzioni disponibili per un futuro più sostenibile.

“Fuori dal labirinto” di Paolo Gallo

“Fuori dal labirinto”: Paolo Gallo sulla transizione energetica

La transizione energetica non è un sentiero lineare né tantomeno univoco: lo spiega chiaramente l’AD Paolo Gallo nel suo ultimo libro “Fuori dal labirinto. Innovazione, tecnologia e i pregiudizi sulla transizione energetica”, edito da Luiss University Press. Attraverso una narrazione lucida e documentata, l’Amministratore Delegato di Italgas smonta l’illusione che esista una soluzione semplice alla decarbonizzazione, evidenziando come ogni scorciatoia ideologica rischi di farci smarrire in un labirinto di false promesse. Il libro di Paolo Gallo invita ad abbracciare la neutralità tecnologica e a valorizzare tutte le soluzioni disponibili, dall’Intelligenza Artificiale ai biocarburanti, dall’idrogeno al sector coupling tra reti elettriche e del gas. Una bussola per orientarsi in un percorso fatto di complessità e innovazione, con l’obiettivo di raggiungere un futuro sostenibile senza cadere nei tranelli dell’indecisione e dei dogmi.

Il profilo manageriale di Paolo Gallo

Ingegnere aeronautico e manager di lungo corso, Paolo Gallo è oggi Amministratore Delegato e Direttore Generale di Italgas, azienda leader nella distribuzione del gas naturale in Italia e tra i maggiori operatori in Europa. Nato a Torino nel 1961, ha iniziato il suo percorso professionale in Fiat Avio, per poi specializzarsi nel settore energetico, contribuendo alla nascita di Fiat Energia. Tra le tappe più significative della sua carriera i ruoli di vertice in Edison, Edipower, Acea e Grandi Stazioni. Dal 2016 è alla guida di Italgas, protagonista della trasformazione digitale e sostenibile della rete di distribuzione del gas. Parallelamente, Paolo Gallo ha ricoperto importanti incarichi nel contesto europeo, come la presidenza di GD4S (Gas Distributors for Sustainability). Alla sua attività manageriale si affianca quella accademica: è infatti docente presso la Luiss Business School e autore di pubblicazioni sull’innovazione nei settori energia e infrastrutture.

martedì 22 aprile 2025

Riva Acciaio: il rispetto delle migliori tecniche disponibili per la protezione dell'ambiente

A dimostrare l’impegno di Riva Acciaio verso la sostenibilità ambientale dell’attività produttiva vi è l’adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT) per i propri stabilimenti fin dal 2007 e l’applicazione della certificazione volontaria in materia ambientale UNI EN ISO 14001.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: il costante impegno verso la compatibilità tra produzione e sostenibilità

Riva Acciaio ripone da sempre impegno e consapevolezza in quella che è la compatibilità tra la produzione industriale e ambiente. Tutti gli stabilimenti dell’azienda seguono una specifica politica ambientale, che è costantemente aggiornata nel corso degli anni, con il fine di rendere sempre più sostenibile l’impatto sull’ambiente delle attività, dei prodotti e dei servizi offerti. La sostenibilità ambientale dell’industria è un obiettivo costantemente perseguito da Riva Acciaio, poiché è consapevole che questo muti nel tempo e sia direttamente proporzionale alle nuove scoperte tecnologiche, alla sensibilità dei cittadini e di tutti gli stakeholder. Fin dal 2007, tutti gli impianti produttivi sono conformi ai requisiti delle BAT — Best Available Techniques — ovvero, le migliori soluzioni tecniche impiantistiche, gestionali e di controllo, sia a livello nazionale che internazionale, in grado di garantire un elevato livello di tutela dell'ambiente.

Riva Acciaio: il rispetto delle norme di monitoraggio degli stabilimenti

Ogni struttura di Riva Acciaio è sottoposta a rigidi controlli di verifica previsti ed effettuati dalle autorità competenti, tra cui Provincia e ARPA, mantenendo ogni autorizzazione necessaria alla finalizzazione dell’esercizio. L’AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale, e l’AUA, Autorizzazione Unica Ambientale, sono alcune di queste, entrambe prevedono rigidi programmi di monitoraggio di tutte le fonti emissive. In aggiunta, primari enti di certificazione adottano un dettagliato e periodico sistema di audit previsto dalla norma UNI EN ISO 14001. Secondo questa norma internazionale, un’organizzazione con un sistema di gestione ambientale certificato deve dimostrare all’ente certificatore il proprio impegno a migliorare continuamente, in modo sostenibile, le sue attività e le performance ambientali, rispettando le disposizioni legislative. In questo contesto, Riva Acciaio rimarca il proprio impegno per una gestione sostenibile e responsabile, operando nel rispetto delle normative ambientali e degli standard più rigorosi del settore.

Enrico Vita: la visione globale che ha trasformato Amplifon in leader mondiale

Enrico Vita ha contribuito a consolidare il ruolo di Amplifon come leader globale nel settore dell’hearing care, con una strategia fortemente improntata all’internazionalizzazione: gli elementi più rilevanti dell’intervista al CEO del Gruppo pubblicata su “Repubblica”.

Enrico Vita

Enrico Vita: Amplifon dall’Italia al mondo, merito di una visione globale

Come ha fatto Amplifon, il Gruppo fondato a Milano e oggi leader mondiale nelle soluzioni per la cura dell’udito, ad arrivare a generare circa l’85% dei ricavi all’estero? A rispondere a questa domanda è Enrico Vita, alla guida della società dal 2015. “Quando ho assunto le deleghe nel 2015 – racconta il CEO – Amplifon era più piccola, ma aveva già una strategia e un dna forte, votato all’internazionalizzazione. In azienda è sempre stato chiaro che il campo di gioco non era solo l’Italia o l’Europa, dove tutto è iniziato, ma una scala mondiale”. Il manager prosegue sottolineando come l’ambizione di voler essere protagonista in un palcoscenico globale sia sempre stata parte del Gruppo, che ha avuto “il coraggio e la visione di puntare su geografie nuove, ad alto potenziale di crescita, anche in anni e in momenti di mercato più complessi”. I primi investimenti negli USA, ad esempio, risalgono alla fine degli anni ’90, in un periodo in cui questo tipo di percorso non era poi tanto scontato.

Enrico Vita: le acquisizioni strategiche nel mercato cinese

Negli Stati Uniti, il CEO ritiene che ci sia ancora spazio per consolidare la propria leadership, nonostante sia il primo mercato per fatturato di Amplifon. “Vediamo ancora interessanti prospettive di crescita – afferma Enrico Vitacon la generazione dei baby boomers che progressivamente si avvicina all’età matura. Anche negli USA l’ambizione è raggiungere una scala e una quota di mercato a due cifre nel lungo termine, come quella che abbiamo in altre geografie strategiche”. Dopo aver conquistato la leadership in Australia, grazie a un’importante acquisizione, adesso il Gruppo guarda con determinazione a un altro Paese chiave: la Cina. “Abbiamo mosso i primi passi nel 2018, investendo con un approccio umile e selettivo, partendo da una jv con un partner locale, siglandone una seconda, e gradualmente ricomprando le quote dei nostri soci – evidenzia il manager – Non potendo conquistare un Paese che è grande come un continente, abbiamo selezionato solo determinate regioni, che consideriamo strategiche, dove il contesto economico e l’età anagrafica media offrivano interessanti opportunità”.

lunedì 21 aprile 2025

Pasqualino Monti: Enav ha tutti gli strumenti per crescere sul mercato non regolato

Enav mira a espandere la propria presenza internazionale, non solo nel mercato regolato ma anche in quello non regolato. L’AD Pasqualino Monti è intervenuto alla conferenza stampa dopo la presentazione del nuovo Piano Industriale: “Ci sono tutti gli strumenti possibili per crescere anche sul mercato non regolato”.

Pasqualino Monti

Pasqualino Monti alla presentazione del Piano Industriale 2025-2029 di Enav

Il Piano Industriale 2025-2029 rappresenta un punto di svolta per Enav, delineando un percorso di crescita orientato all’innovazione, alla sostenibilità e al rafforzamento della competitività internazionale”, così l’Amministratore Delegato Pasqualino Monti alla presentazione del nuovo Piano Industriale, approvato lo scorso 31 marzo dal Consiglio di Amministrazione della società. Tra gli obiettivi ci sono il rafforzamento del posizionamento dell’Italia quale hub strategico dell’industria aeronautica e l’incremento del valore per gli azionisti. In aggiunta, la società è intenzionata a diventare “un attore di primo piano nell’ecosistema dei velivoli a pilotaggio remoto”, non soltanto come provider di servizi per droni ma anche mediante l’integrazione di tecnologie all’avanguardia nelle operazioni aeronautiche. “La nostra strategia – ha rimarcato il manager – si fonda su investimenti mirati in tecnologie avanzate e capitale umano, con l'obiettivo di ottimizzare l’efficienza del traffico aereo e consolidare la sicurezza operativa”.

Pasqualino Monti: puntiamo sul mercato estero

Se da un lato Enav punta a crescere nel mercato regolato, con il potenziamento delle infrastrutture e l’implementazione di tecnologie avanzate per il controllo del traffico aereo come le torri di controllo digitali gestite da remoto, dall’altro mira a espandersi nel mercato terzo, ampliando l’offerta di prodotti e servizi digitali, entrando in nuovi mercati, consolidando il posizionamento internazionale e sviluppando nuove linee di business a partire dai servizi con i droni. “Sul mercato estero ci puntiamo molto. L'azienda ha un livello di tecnologia, di conoscenze e valore davvero straordinario – ha affermato Pasqualino Monti nel corso della conferenza stampa – Dobbiamo immettere nell'organizzazione aziendale la convinzione che non si vive solo di mercato regolato. Ci sono tutti gli strumenti possibili per crescere anche sul mercato non regolato. In azienda c’è una tecnologia importante da utilizzare anche all’estero ma questo non vuol dire gestire gli aeroporti”. Nel nuovo Piano sono previsti, infine, investimenti in soluzioni digitali e green per la decarbonizzazione del settore.

Luca Dal Fabbro: collaborazione tra istituzioni, industria e popolazione per gestire l'acqua

Secondo Luca Dal Fabbro, l’acqua è necessaria per l’agricoltura, l’industria, la popolazione e la rivoluzione digitale. È fondamentale una strategia per ridurre gli sprechi e le perdite, raccogliere più acqua meteorica e sensibilizzare la popolazione e l’industria.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: la strategia per gestire l’acqua e diminuirne gli sprechi

In concomitanza con la giornata mondiale dell’acqua 2025, Luca Dal Fabbro, Vicepresidente di Utilitalia, federazione che riunisce le aziende speciali attive nei servizi pubblici dell'acqua, dell'ambiente, dell'energia elettrica e del gas, è stato intervistato sullo spreco e la gestione dell’acqua in Italia. Gli investimenti degli operatori privati e pubblici sono in aumento, ma la strada da percorrere è ancora lunga. “L’acqua è fondamentale per l’agricoltura e noi siamo la seconda potenza agroalimentare d’Europa. È fondamentale per l’industria, noi siamo la seconda potenza industriale d’Europa. È fondamentale per gli abitanti ed è fondamentale nella rivoluzione digitale di data center che consumeranno sempre più acqua”, ha ribadito Luca Dal Fabbro. È necessario sviluppare una strategia nazionale industriale per l’acqua, che passa per tre aspetti: diminuire le perdite nelle tubazioni, che oggi in media ammontano al 42% ; sviluppare una strategia sugli invasi, dato che dei 300 miliardi di metri cubi di acqua meteorica disponibile ogni anno ne viene raccolta solo il 11%; infine, aumentare la sensibilizzazione verso la popolazione e l’industria, affinché “recuperino l’acqua che usano nei loro cicli industriali e riutilizzarla”.

Luca Dal Fabbro: garantire il diritto alla qualità dell’acqua

“L’acqua non va sprecata perché è un bene preziosissimo e che diventerà sempre più prezioso. È un diritto di tutti, va salvaguardato perché, oltre a garantire la vita, garantisce l’agricoltura e l’industria”, ha rimarcato Luca Dal Fabbro. Di cruciale importanza è pensare a un piano per diminuire gli sprechi, prima, e poi eliminarli; in combinazione ad un piano per ridurre le perdite e investire nell’aumento della qualità dell’acqua. Secondo il manager, non persiste solo il problema della quantità, che si manifesta in momenti in cui alcuni territori sono colpiti dalla siccità, “ma c’è anche un tema di qualità dell’acqua che va attenzionata”. Utilitalia si sta muovendo in questa direzione, “perché noi dobbiamo avere il diritto dell’acqua in termini di quantità — ha aggiunto Luca Dal Fabbro — ma anche garantire alla popolazione la qualità dell’acqua giusta”. L’Italia è ricca di acqua, ma questa va raccolta, salvaguardata e limitata negli sprechi, “ma c’è bisogno della collaborazione istituzionale, industriale e della popolazione”.

Terna investe nel sociale: via alla Fondazione per creare valore condiviso

Terna, il gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale, compie un nuovo passo verso la creazione di valore condiviso con la nascita della Fondazione Terna, un’iniziativa che punta a rafforzare la responsabilità sociale del Gruppo.

Terna logo

Terna: inclusione, consapevolezza e lavoro per una transizione energetica a misura di persona

In linea con gli obiettivi del Piano di Sostenibilità, la Fondazione nasce per favorire una maggiore inclusione attraverso l’accesso equo e diffuso al mondo dell’energia, sia in termini di conoscenza e consapevolezza, che di opportunità lavorative. “La Fondazione Terna, con i suoi progetti, conferma e valorizza il nostro approccio socialmente responsabile”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna, nonché Presidente Onorario della Fondazione. A guidare il nuovo ente sarà invece il Presidente Igor De Biasio, che ha sottolineato come “la transizione energetica non può e non deve essere solo una sfida tecnologica, ma anche una sfida sociale”.

Twin transition giusta e inclusiva: Terna punta su istruzione, pari opportunità e un comitato scientifico d’eccellenza

La Fondazione si inserisce nel contesto della twin transition, ossia la doppia transizione energetica e digitale, con l’ambizione di renderla giusta e inclusiva, senza lasciare nessuno indietro, ha spiegato l’AD e DG Giuseppina Di Foggia. Tra le priorità della fondazione figurano la promozione dell’istruzione, la lotta alle diseguaglianze e la creazione di pari opportunità nel mondo del lavoro, con progetti concreti e tangibili che possano avere un impatto reale, al pari delle infrastrutture sviluppate dal Gruppo Terna. A confermare l’autorevolezza della nuova realtà è la composizione del comitato scientifico, che annovera figure di eccellenza come Paolo Menanti (Professore alla Pontificia Università Gregoriana), Simona Onori (Professoressa associata presso la Stanford University) e la Rettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto.

Cotral: il piano industriale 2023-2027 previsto da Manolo Cipolla, tra innovazione e sostenibilità

Efficientamento energetico, idrico e sostenibilità ambientale al centro del nuovo stabilimento di Cotral inaugurato a Monterotondo. Il Presidente Manolo Cipolla ha previsto altri lavori per le sedi dei Comuni laziali, investimenti che fanno parte del piano industriale 2023-2027.

Nuovo deposito Cotral

Cotral: inaugurato il nuovo deposito innovativo e sostenibile di Monterotondo

Il nuovo e innovativo stabilimento di Cotral a Monterotondo, Comune in provincia di Roma, è stato presentato al pubblico lo scorso 4 aprile e all’inaugurazione è intervenuto anche il Presidente Manolo Cipolla, insieme a figure istituzionali della Regione. La società di trasporto pubblico extraurbano del Lazio si impegna costantemente per l’efficientamento e la sostenibilità ambientale nei servizi che offre e anche il nuovo impianto di Monterotondo riflette questi valori. Sviluppato su un’area di 20.000 mq, il nuovo deposito di Cotral è dotato di soluzioni per il risparmio idrico ed energetico, attraverso un’infrastruttura di recupero per le acque piovane di lavaggio, un pozzo per la diminuzione di acqua industriale e un impianto fotovoltaico da 100 KWp. In aggiunta, all’interno del nuovo deposito è inclusa un’officina per la manutenzione degli autobus, un distributore di benzina e un impianto di lavaggio. L’investimento per la realizzazione della struttura è stato di circa 7 milioni di euro.

Cotral: 15 milioni di investimenti per nuove sedi e un hub intermodale

L’intervento di Cotral è stato cruciale anche per l’urbanistica di Monterotondo, ottimizzando la viabilità e la qualità di vita del centro storico e liberando gli spazi cittadini dal traffico pesante. La società guidata da Manolo Cipolla è ancora una volta protagonista della mobilità sostenibile: nel nuovo stabilimento inizierà la sperimentazione dei mezzi elettrici, che diventeranno presto operativi sulle tratte suburbane dell’area a nord di Roma. Questo intervento nel Comune di Monterotondo, insieme al rinnovamento dell’hub di Velletri, fa parte del piano industriale 2023-2027 di Cotral, che prevede investimenti pari a 15 milioni di euro, grazie a cui nel 2025 saranno terminati anche i lavori delle sedi di Valentano, Civitavecchia e Viterbo. A Rieti è attesa inoltre la realizzazione di un hub intermodale. Sono in atto, infine, le progettazioni esecutive per le sedi di Subiaco, Castel Madama, Castel Gandolfo e Segni-Colleferro.

BV TECH: tecnologie AI al servizio della sicurezza delle reti

Alla quarta edizione di CyberSEC, BV TECH ha raccontato in quali modi le tecnologie avanzate, tra cui IA e Machine Learning, possano efficientare i processi aziendali e migliorare le soluzioni di sicurezza informatica e la gestione degli incidenti.

BV TECH

BV TECH: focus su IA e Cybersecurity al CyberSEC

Si è tenuta a Roma, lo scorso marzo, la quarta edizione di CyberSEC, la conferenza internazionale promossa e organizzata dal giornale “Cybersecurity Italia”, dal titolo “AI, Crittografia Post-Quantum, Spionaggio e Geopolitica: il Nuovo Mondo della Cybersecurity”. Anche BV TECH è intervenuta agli eventi e Lino Gambella, Head of Cloud and Enterprise Security, ha parlato del ruolo dell’IA e di come stia trasformando la sicurezza informatica. In BV TECH sono state implementate tecnologie di IA e Machine Learning con il fine di supportare diverse strutture, poiché aiutano i processi aziendali, i team di cyber security e aumentano “la forza che noi abbiamo nel gestire gli incidenti, nel gestire le implementazioni e nell’andare verticali su tutte le soluzioni che integriamo”.

La leadership di BV TECH nella sicurezza informatica

BV TECH è un sistema integrator che lavora a livello internazionale, quindi avere il supporto dell’IA ci aiuta in tantissimi ambiti e in tutti i livelli di supporto che diamo ai clienti”. Tra le altre tematiche affrontate nel dibattito che ha avuto luogo al CyberSEC vi è quella dell’attendibilità delle soluzioni offerte dall’Intelligenza Artificiale e con quali modi affrontare queste criticità. Da sempre impegnata nell’ambito della sicurezza informatica, l’azienda è leader nel settore ICT e nella Sicurezza delle Reti e dei Sistemi e delle informazioni, sia a livello nazionale che internazionale. BV TECH ha stretto partnership con le più importanti realtà industriali del Paese, tra cui Difesa e Spazio, Sicurezza dello Stato, Pubblica Amministrazione, Sanità, Industria, Mobilità, Telecomunicazioni, Finanza ed Energia. Per quanto concerne progetti di Digital Transformation, l’azienda ha collaborato con i principali attori mondiali e questo le ha permesso di sviluppare competenze avanzate in infrastrutture di rete, gestione sicura e intelligente dei dati, Cloud ed Edge Computing e comunicazioni sicure.

venerdì 18 aprile 2025

L’evoluzione di Gruppo Riva spinta da innovazione, qualità e crescita

Principale operatore siderurgico in Italia e tra i leader nel settore dell’acciaio a livello europeo, Gruppo Riva viene fondato nel 1954 da Emilio Riva e dal fratello Adriano: l’evoluzione del colosso italiano dell’acciaio.

Gruppo Riva

Qualità, innovazione e crescita: le costanti nel percorso di Gruppo Riva

La storia di Gruppo Riva è contraddistinta da un costante impegno verso l’innovazione e la qualità, valori che hanno permesso all’azienda di diventare un punto di riferimento per i comparti più esigenti, come l’automotive e il movimento terra. Già nei suoi prima anni di attività, il Gruppo ha dimostrato una chiara visione strategica, puntando su tecnologie all’avanguardia per la produzione di acciai “lunghi” tramite l’uso di acciaierie ad arco elettrico. Questo approccio ha consentito di mantenere la leadership in un settore caratterizzato da una competizione sempre più agguerrita. Nel corso degli anni, l’azienda ha ampliato la propria presenza in diversi Paesi europei, tra cui Francia, Germania, Belgio e Spagna, avviando operazioni pure in Canada. L’espansione internazionale è stata accompagnata da continui investimenti che hanno migliorato la qualità, la sicurezza e la sostenibilità ambientale dei prodotti e dei processi produttivi. Guidato dal 2014 da Claudio Riva, il Gruppo non ha mai smesso di impegnarsi nel campo dell’innovazione e della ricerca e il Laboratorio di Lesegno ne è la dimostrazione. Tra gli articoli realizzati negli stabilimenti di Gruppo Riva ci sono i trafilati, i pelati e i rettificati, derivati dall’ulteriore lavorazione a freddo dei laminati.

Le radici storiche di Gruppo Riva

L’idea di costituire Gruppo Riva prende forma in un contesto economico e sociale particolarmente favorevole: l’Italia del dopoguerra. Nel 1957, con l’apertura del primo stabilimento a Caronno Pertusella, Emilio Riva rende operativo un forno elettrico ad arco con una capacità di 25 tonnellate, superiore rispetto alla media italiana dell’epoca. Una mossa che segna l’inizio di un’era di sviluppo accelerato per l’industria siderurgica nel Paese. Negli anni ’60, l’azienda introduce l’innovativa tecnica della colata continua che rivoluziona il processo produttivo, consentendo di aumentare significativamente le capacità di produzione. La crescita del Gruppo non si limita solo all’Italia, dove acquisisce importanti realtà come le Acciaierie e ferriere del Tanaro a Lesegno (provincia di Cuneo), ma si estende anche all’Europa, affermandosi nei mercati di Spagna, Francia, Belgio e Germania. Tra le operazioni di rilievo più recenti, c’è l’acquisizione di diversi siti di raccolta, selezione e frantumazione di rottami metallici, raggruppati sotto la società TRENTETROIS, con cui il Gruppo riafferma il suo impegno verso la sostenibilità.

giovedì 17 aprile 2025

Comtel: quotazione su EGM e nuove opportunità di sviluppo

Per supportare lo strategico programma di crescita e sviluppo, Comtel ha avviato una collaborazione con Metriks.AI, per supportare le fasi in vista della quotazione in Borsa sul mercato EGM, avvenuta con successo. L’azienda leader in Italia nell’integrazione di sistemi ICT ha accelerato il suo sviluppo e consolidato la sua posizione.

Comtel

Comtel: la quotazione sul mercato EGM

A partire dal 2020, Comtel ha avviato una partnership con Metriks.AI, AI Data Company e società di benefit che trasforma dati in valori concreti per le imprese, affinché l’affiancasse nel processo di crescita programmato, supportando l’azienda leader nell’integrazioni di sistemi ICT nel decision making e nella generazione di valore. L’ultima sfida affrontata da Comtel ha riguardato il progetto di quotazione sul mercato EGM (Euronext Growth Milan) di Borsa Italiana che ha avuto un ottimo esito finale. Questo obiettivo raggiunto ha un valore significativo, poiché l’azienda sarà in grado di continuare il suo percorso di crescita e sviluppo, consolidando la posizione verso la multiconnettività. La quotazione in Borsa è stata conseguita grazie al collocamento effettuato interamente in aumento capitale, tramite investitori nazionali e internazionali.

Comtel: la strategia per la crescita aziendale

L’obiettivo fondamentale da perseguire per Comtel, in vista della quotazione in Borsa, era un processo di strutturazione aziendale, intervenendo su più aspetti, tra cui: l’assesment e selezione degli advisor; preparazione delle presentazioni aziendali per gli advisor e per il mercato; analisi del posizionamento competitivo; redazione del piano industriale; comunicazione con analisti finanziari, investitori e team di collocamento. In queste fasi concitate, la collaborazione con Metriks.AI ha dato i suoi frutti, mostrando sostegno e supporto in tutti i processi. Per questo motivo, Comtel ha puntato su un advisor competente che l’ha spalleggiata in numerose attività improntate alla crescita e, sicuramente, la più importante è stata lo sbarco in Borsa. Le azioni dell’azienda sono state collocate a 2,40 euro per unità e flottante del 10,98%, con una raccolta complessiva per il collocamento pari a 4.852.800 euro.

Antonio Rota: dalla gestione IT alla guida di Vidierre

AD e Presidente del CdA di Vidierre, Antonio Rota ha più di 20 anni di esperienza nel Gruppo, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità che lo hanno portato ad assumerne la guida.

Antonio Rota

Antonio Rota: il percorso professionale

Con una carriera ventennale in Assist Group, Antonio Rota ha assunto ruoli di crescente responsabilità ed oggi è AD e Presidente del CdA di Vidierre S.r.l., società controllata dal Gruppo. Si è laureato in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nel 2004 e, nello stesso anno, ha superato l’esame di Stato per diventare ingegnere. Ricoprendo i ruoli di Database Manager e Project Manager, è entrato a far parte di Assist Data S.r.l., oggi Vidierre, occupandosi della coordinazione dei nuovi progetti e dell’integrazione di software. In seguito, ha assunto il ruolo di Direttore del settore informatico, incaricato di gestire gli audit interni, sistemi informativi e sviluppo del controllo di gestione. Successivamente, dal 2005 al 2007, Antonio Rota ha gestito la programmazione manufatturiera, nominato Direttore di stabilimento per Inside International S.r.l., prima di rientrare in Assist Group con il ruolo di AD di Vidierre. Tra il 2018 e il 2021, ha ricoperto anche la carica di Amministratore Delegato di Formula 12 S.r.l., divenendone dal 2018 Consigliere di Amministrazione, incarico che ricopre tutt’ora.

Antonio Rota: gli incarichi accademici

Oltre alle sue mansioni da manager, Antonio Rota è anche attivo nell’ambito istituzionale e di formazione accademica. Le sue lezioni sono focalizzate su argomenti come: Big Data, Intelligenza Artificiale, monitoraggio e Media Intelligence, sponsorizzazioni, investimenti pubblicitari, product placement, ambush marketing, data visualization, smart venue. Tiene i suoi corsi per importanti istituti nazionali quali l’Università IULM di Milano, l’Università LUMSA di Roma, l’Università di Modena e Reggio Emilia e la Scuola dello Sport del CONI. Antonio Rota è stato eletto, inoltre, membro del Comitato di Indirizzo del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Nuove agevolazioni sui pedaggi, Gianantonio Arnoldi: CAL e APL premiano gli utenti abituali

Dal 1° marzo 2025, viaggiare sulla Tangenziale di Varese (A60) è diventato più conveniente per gli utenti abituali, grazie a un’iniziativa che prevede uno sconto del 50% sui pedaggi. Il commento di Gianantonio Arnoldi, Amministratore Delegato di Concessioni Autostradali Lombarde.

Gianantonio Arnoldi

Gianantonio Arnoldi: un aiuto concreto per pendolari e lavoratori

Il provvedimento è frutto della collaborazione tra Regione Lombardia, Concessioni Autostradali Lombarde (CAL), guidata dall’Amministratore Delegato Gianantonio Arnoldi, e Autostrada Pedemontana Lombarda (APL). L’agevolazione è pensata per chi utilizza frequentemente l’arteria stradale, garantendo un risparmio significativo a partire dal decimo giorno di transito mensile. Il meccanismo dello sconto è stato studiato per premiare gli utenti abituali: la riduzione del 50% viene infatti applicata in modo retroattivo su tutti i pedaggi del mese, a condizione che i pagamenti siano effettuati tramite Telepedaggio o Conto Targa. “Siamo una terra dinamica, che si muove per lavorare e generare benessere: come Regione dimostriamo con i fatti un impegno costante a favore del territorio riuscendo ad attivare, come in questo caso, misure in grado di offrire benefici tangibili anche sul tema cruciale delle infrastrutture e della mobilità”, ha fatto sapere il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, mettendo in luce l’importanza della misura per il benessere dei cittadini e la crescita economica locale. Anche l’Assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Claudia Maria Terzi ha evidenziato gli effetti positivi della misura, in particolare per i Comuni interessati dal traffico legato alla chiusura del viadotto di Vedano per lavori straordinari.

Gianantonio Arnoldi: “Un’iniziativa a beneficio del territorio servito

“Abbiamo promosso con forza la sperimentazione – ha commentato l’AD Gianantonio Arnoldi – perché riteniamo che una rimodulazione del pedaggio, come quella studiata insieme ad Autostrada Pedemontana Lombarda, possa incentivare l’utilizzo della Tangenziale di Varese da parte di chi si sposta quotidianamente per lavoro, incrementando la funzionalità dell’infrastruttura a beneficio del territorio servito”.  La sperimentazione durerà un anno e prevede un reset automatico del conteggio alla fine di ogni mese. Rimangono invece in vigore le agevolazioni esistenti per i mezzi pesanti (classi 3 e 4), che continueranno a beneficiare di uno sconto del 20% a partire dal sesto giorno di transito.

mercoledì 16 aprile 2025

Fabio Fritelli: il nucleare come soluzione stabile alle rinnovabili discontinue

Fabio Fritelli, AD di NEXTCHEM, ha sottolineato come l’energia nucleare garantisca zero emissioni e una maggior continuità produttiva rispetto alle rinnovabili intermittenti, abbattendo il costo degli investimenti. Per questi motivi è stata avviata una trattativa di negoziazione con Newcleo.

Fabio Fritelli, NEXTCHEM

Fabio Fritelli: in fase negoziale con Newcleo per una produzione industriale alimentata con il nucleare

Il Gruppo MAIRE sta spingendo per l’uso di energia nucleare nei propri processi industriali e, per questo, è impegnato ad avviare una collaborazione con Newcleo, startup attiva nella produzione di energia nucleare pulita e sicura, per rinnovare la produzione industriale. Fabio Fritelli, AD di NEXTCHEM, controllata del Gruppo, ha dichiarato che “siamo ancora in fase negoziale con Newcleo”. La collaborazione tra le due realtà rappresenterebbe un balzo in avanti cruciale, poiché sarebbe “il tassello di un processo industriale basato sull’elettrone e non sulle risorse naturali o catturare CO2”. Un nuovo processo che consentirebbe di ottenere “lo stesso beneficio a emissione zero”, ha specificato Fabio Fritelli. Un ciclo di produzione industriale alimentato interamente da fonti rinnovabili rischia di creare problemi di discontinuità e invece, attraverso le nuove centrali nucleari è possibile raggiungere gli stessi vantaggi e a un costo di gran lunga inferiore.

Fabio Fritelli: la carriera dell’AD di NEXTCHEM

Fabio Fritelli si è laureato in Economia Aziendale presso l’Università di Roma, consolidando le proprie competenze e la sua formazione con il conseguimento di un Executive Master in Business Administration presso l’INSEAD in Francia. Ha avviato la sua carriera professionale ricoprendo incarichi di rilievo per istituzioni finanziarie e aziende multinazionali, negli ambiti di corporate finance e sviluppo del business. Queste esperienze hanno aumentato le sue competenze in materia di gestione strategica e finanziamento di grandi opere infrastrutturali. Per il Gruppo MAIRE ha svolto attività di pianificazione strategica, strategie finanziarie ed esecuzione di progetti su vasta scala, assumendo precedentemente il ruolo di Chief Financial Officer e di Chairman di MET Development. Grazie al suo know-how e ai traguardi raggiunti in ambito internazionale, Fabio Fritelli è stato nominato AD di NEXTCHEM, controllata di MAIRE.

martedì 15 aprile 2025

Alessandro Benetton: quando l’imprenditore partecipò a “Passa dal BSMT”

Alessandro Benetton: “La mia fiducia nei giovani nasce anche dal fatto che sono molto più neutri rispetto ai messaggi che ricevono, hanno molti meno pregiudizi e questo mi incoraggia a pensare che saranno capaci di gestire meglio di noi i nuovi media e le nuove tecnologie”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: l’intervista a “Passa dal BSMT”

Troppe volte i grandi dimenticano come si sentivano da giovani”: Alessandro Benetton lo aveva sottolineato parlando con Gianluca Gazzoli della sua autobiografia “La Traiettoria” quando uscì nel 2022. Nella lunga chiacchierata per il podcast “Passa dal BSMT”, l’imprenditore aveva spiegato come l’idea del libro, oggi diffuso a livello internazionale, gli fosse arrivata alla soglia dei 50 anni “ed è maturata con l’uso dei social, con tanti giovani che mi chiedevano consigli per aiutarli ad interpretare la loro traiettoria”. È quindi pensando ai suoi figli e in generale alle nuove generazioni che ha scritto la sua autobiografia: “Nel raccontare la mia storia personale ho pensato di dover essere generoso non solo nei dettagli ma anche descrivendo le emozioni che ho provato. Ho raccontato con trasparenza anche i momenti di paura e di insicurezza, e soprattutto i fallimenti”. Due le parole chiave: discontinuità e cambiamento. “Quando si tratta di raccontare i propri insuccessi i grandi sono poco generosi, ma non bisogna avere timore di dire che in quel momento ti sei sentito perso o se hai avuto paura: è quello il momento in cui capisci che puoi crescere e superare le difficoltà trasformandole in una nuova versione di te, migliore di quella precedente”, ha ribadito Alessandro Benetton ai microfoni di “Passa dal BSMT”.

Alessandro Benetton: la fiducia nelle nuove generazioni

Non solo nel podcast: in più occasioni Alessandro Benetton ha speso parole per le nuove generazioni sottolineandone il valore. “La mia fiducia nei giovani nasce anche dal fatto che sono molto più neutri rispetto ai messaggi che ricevono, hanno molti meno pregiudizi e questo mi incoraggia a pensare che saranno capaci di gestire meglio di noi i nuovi media e le nuove tecnologie”: parole che nel corso degli anni si sono tradotte in iniziative concrete. È sempre pensando a loro infatti che di recente ha ridato vita a Unhate Foundation: nata nel 2011, si apre ora a una nuova fase coinvolgendo i giovani in occasioni di crescita e sviluppo del proprio potenziale, promuovendo solidarietà, inclusione sociale e sostenibilità attraverso progetti innovativi. “Abbiamo dato vita a un comitato scientifico la cui età media è 30 anni, coinvolgendo diversi ventenni. Da loro mi aspetto passione, creatività, voglia di costruire esperienze positive per i loro coetanei. Noi lavoreremo al loro fianco, insieme ai professionisti che hanno voluto abbracciare questa sfida, per rendere concreti i progetti che riterremo strategici. Proprio per questo abbiamo ingaggiato le realtà del nostro Gruppo, con un approccio aperto anche a sinergie con altre aziende, enti e Istituzioni. Intendiamo infatti concentrare ogni sforzo attraverso la cultura, l’arte, lo sport per promuovere il dialogo e la solidarietà”, ha sottolineato Alessandro Benetton.

Il piano industriale di Terna, Giuseppina Di Foggia: “Continuiamo a creare valore per stakeholder”

Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna, ha presentato l’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028, che segna un nuovo record per il Gruppo con investimenti pari a 17,7 miliardi di euro nei prossimi cinque anni

Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia: un piano basato su tre pilastri strategici

Il piano industriale di Terna, ha fatto sapere Giuseppina Di Foggia, si basa su tre capisaldi principali: incremento degli investimenti, il budget stanziato rappresenta il più alto nella storia del Gruppo e sarà destinato al potenziamento della rete elettrica e alla sua modernizzazione; pianificazione territoriale avanzata, Terna intende facilitare l’integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico nazionale, migliorando la qualità e l’efficienza della rete e riducendo al contempo gli impatti ambientali; sicurezza e indipendenza energetica, il potenziamento dell’infrastruttura consentirà di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili importate, migliorando la stabilità del sistema e garantendo tariffe più prevedibili per i cittadini. Un punto chiave dell’aggiornamento del piano è il focus su sostenibilità e digitalizzazione. Terna intende implementare tecnologie innovative per la gestione intelligente della rete e per il monitoraggio in tempo reale delle infrastrutture. Questo approccio non solo renderà la rete più resiliente agli eventi climatici estremi, ma contribuirà anche a ridurre le emissioni di CO₂ e a migliorare l’efficienza complessiva del sistema. “Puntiamo – ha fatto sapere Giuseppina Di Foggia – su sostenibilità e digitalizzazione per realizzare infrastrutture fondamentali per la decarbonizzazione del Paese, a ridotto impatto ambientale, e per gestire una rete più resiliente e pronta ad affrontare le sfide del settore energetico”.

Giuseppina Di Foggia: obiettivi finanziari e crescita del Gruppo

I risultati ottenuti da Terna nel 2024 testimoniano la solidità del Gruppo e la sua capacità di creare valore per gli stakeholder. L’azienda punta a una crescita dell’utile netto con un tasso medio annuo del 6% nel periodo 2024-2028, assicurando stabilità finanziaria. Un aspetto chiave della strategia è il sostegno alle fonti rinnovabili attraverso contratti a lungo termine, che contribuiranno a stabilizzare il costo dell’energia per i consumatori e a migliorare la competitività del sistema energetico italiano. “Grazie agli sforzi che stiamo facendo per sostenere la transizione energetica con maggiori investimenti nelle attività regolate e massimizzando i business nelle attività non regolate siamo in grado di migliorare i target di crescita dell’utile netto ad un media del 6% l’anno nel periodo di piano assicurando una stabilità finanziaria – ha commentato Giuseppina Di FoggiaConfidiamo di essere sulla strada giusta”. L’obiettivo finale di Terna è quello di rendere il sistema elettrico italiano più sicuro, efficiente e meno dipendente dalle importazioni di combustibili fossili, promuovendo una crescita sostenibile e duratura per l’intero Paese.