martedì 27 maggio 2025

Pier Silvio Berlusconi: MFE, i dettagli della prima trimestrale 2025

Il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi apre il 2025 continuando a conseguire solidi risultati in un contesto internazionale che si mantiene ancora instabile.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: com’è andata MFE nel primo trimestre 2025

Lo scorso 21 maggio, a seguito dell’approvazione da parte del CdA, il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha diffuso i risultati del primo trimestre 2025: numeri di rilievo, superiori alle aspettative degli analisti, che ne attestano la solidità in un contesto internazionale ancora instabile. Triplicato rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno l’utile netto, che raggiunge i 51,4 milioni di euro. Il free cash flow cresce del 19,1%, a 253,6 milioni. Migliori del consensus anche ricavi e margine operativo, su cui nel confronto rispetto al primo trimestre 2024 incide in particolare la performance della Spagna: qui la raccolta pubblicitaria registra un calo diversamente dall’Italia dove invece si attesta in crescita dell’1%, come aveva anticipato Pier Silvio Berlusconi nelle scorse settimane commentando i risultati 2024. Migliora inoltre la posizione finanziaria netta: il debito si riduce da 691,5 a 460,9 milioni di euro.

Perché Pier Silvio Berlusconi punta sempre più su nuove assunzioni

I risultati del primo trimestre 2025 di MFE “riflettono una gestione efficiente, capace di generare cassa e ridurre il debito pur continuando a investire sul futuro”: lo evidenzia il Gruppo in una nota. Guardando ai numeri, infatti, si rileva la crescita in Italia dei ricavi, sostenuti da un buon andamento del mercato pubblicitario e da contenuti sempre più in linea con le esigenze del pubblico. Importante in ottica strategica, inoltre, anche il dato relativo al piano di assunzioni. Centinaia i nuovi ingressi, giovani professionisti uomini e donne, a conferma di quanto l’azienda sia sempre più intenzionata a investire su nuove competenze e innovazione, coerentemente con quanto ribadito dallo stesso Pier Silvio Berlusconi in diverse occasioni: “Non ridurre l’occupazione è stata una sfida. Penso che provare a non ridurre o addirittura ad aumentare il livello occupazionale debba essere nel Dna di ogni imprenditore”.

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