In un’intervista dello scorso marzo rilasciata a “La Stampa”, l’AD di Italgas Paolo Gallo ha manifestato perplessità riguardo ai piani dell’UE poiché ancora intrisi di ideologia, come accaduto in passato. È necessario un approccio più pragmatico e neutrale verso le tecnologie che garantiscano un mix energetico.
Paolo Gallo: maggior pragmatismo e meno ideologia nelle strategie UE
Paolo Gallo, AD di Italgas, ha parlato delle manovre della Commissione UE in un’intervista rilasciata lo scorso marzo a “La Stampa”, ribadendo come sia necessario un maggior pragmatismo per le strategie future. Fino ad ora le azioni di Bruxelles “sono state inefficaci, perché intrise di ideologia. Non si può fissare gli obiettivi e imporre anche la strada per raggiungerli”. Invece, il prezzo del gas è già tornato a livelli tollerabili, ma la maggior concorrenza sul mercato può influire positivamente e ridurlo. Parlando del Clean Industrial Deal, il piano europeo da 100 miliardi di euro per rafforzare l’industria, Paolo Gallo ha espresso perplessità, poiché se è vero che questa strategia è in grado di favorire l’evoluzione dell’industria, d’altro canto “leggendolo nei dettagli, si trovano ancora tantissimi elementi ideologici”.
Paolo Gallo: un mix energetico come soluzione all’impennata dei prezzi
Per garantire la transizione energetica e la sostenibilità ambientale è necessario approcciarsi alle tecnologie in modo pragmatico e neutrale, valutandone costi, efficacia e rapidità nel raggiungimento dell’obiettivo. “La soluzione non può passare solo per le rinnovabili, l’elettrificazione spinta e le batterie. Chi conosce i sistemi energetici sa bene che questa equazione non regge — ha ribadito Paolo Gallo — è una bellissima favola, ma rischia di non avere un lieto fine”. Un mix energetico equilibrato rappresenta la soluzione per impedire l’impennata dei prezzi delle bollette dei consumatori, com’è accaduto nel 2022, “se vogliamo evitare situazioni simili, dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, dal biometano all’idrogeno, ai gas sintetici”. Il disaccoppiamento tra i prezzi di gas ed elettricità non è la strada giusta, secondo Paolo Gallo, poiché non genererebbe un effettivo calo dei costi e c’è il pericolo del rallentamento delle installazioni di rinnovabili.
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