giovedì 7 agosto 2025

Fabrizio Di Amato: puntare su mix energetico per raggiungere la transizione energetica

In occasione del Capital Market Day di MAIRE, che si è svolto lo scorso marzo a Milano, Fabrizio Di Amato ha illustrato gli obiettivi futuri, soffermandosi sul tema del raggiungimento della decarbonizzazione attraverso un mix tecnologico ed energetico.

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato: un mix tecnologico ed energetico per garantire la decarbonizzazione

“Noi siamo per il mix energetico, non c’è una tecnologia unica”, ha evidenziato il Fondatore, Presidente e principale azionista di MAIRE Fabrizio Di Amato al Capital Market Day, che si è tenuto lo scorso 4 marzo a Milano. In quell’occasione sono stati presentati i risultati del Gruppo del 2024 e la strategia per il raggiungimento degli obiettivi futuri. Il Gruppo ha sempre perseguito la decarbonizzazione, ma non esiste un’unica soluzione per ottenerla. “Abbiamo sempre puntato a un mix tecnologico”, ha ribadito il manager alla presentazione, illustrando i vari settori in cui MAIRE opera: dal riciclo ai carburanti, dai vettori nuovi alla decarbonizzazione e ai fertilizzanti. “Noi ci muoviamo su diversi settori e credo che questa sia la distintività”, ha dichiarato Fabrizio Di Amato. Questa sembra essere la strada futura condivisa anche dall’Europa, “che in qualche modo ha riaperto il dossier”. D’altro canto, lo spirito d’iniziativa deve provenire dall’industria in primis, che deve impegnarsi a produrre delle proposte.

Fabrizio Di Amato: gli obiettivi futuri di MAIRE

Tra le attività tra cui MAIRE spazia, il focus è anche sul Middle East, “un’area dove c’è grande attenzione, dove c’è tanto fermento, soprattutto per questi progetti di cattura di CO2”, ha sottolineato Fabrizio Di Amato. Il Gruppo è presente in quest’area con progetti che hanno a che fare con polimeri decarbonizzati, ammoniaca o metanolo ed etanolo. Per favorire il raggiungimento della transizione energetica e la decarbonizzazione, grande attenzione è rivolta alla tecnologia waste-to-chemical, che trasforma i rifiuti in prodotti chimici utili, invece di smaltirli come tali. Questa metodologia avrà grande sviluppo in un’ottica di lungo periodo e “ci aspettiamo anche l’idrogeno circolare e di conseguenza il metanolo circolare ed etanolo”. In aggiunta, per gli obiettivi futuri, nel 2026 sarà pronto l’elettrolizzatore di MAIRE, presentato al Capital Market Day, “il primo che potrà essere poi commercializzato — ha annunciato Fabrizio Di Amato — così come la joint venture nel nucleare su cui ci aspettiamo un vettore importante per garantire quell’energia elettrica che serve poi l’e-Factory per la chimica carbon-neutral”.

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