mercoledì 6 agosto 2025

Riva Acciaio: il percorso di crescita del leader siderurgico

Negli anni ’50, Emilio Riva e il fratello Adriano fondarono la Riva & C. s.a.s., specializzata nel commercio di rottami ferrosi. Nel 1956, aprirono il primo stabilimento a Caronno Pertusella, puntando a crescere come produttori di acciaio. Con una strategia di espansione dentro e fuori i confini nazionali, Riva Acciaio si è sviluppata fino a diventare il secondo Gruppo siderurgico europeo.

Riva Acciaio

La nascita di Riva Acciaio negli anni ‘50

Negli anni ’50, Emilio Riva e il fratello Adriano intuirono le grandi prospettive di sviluppo del settore siderurgico nell’Italia del dopoguerra. Così, nel 1954 fondano la Riva & C. s.a.s., una società dedicata alla raccolta e alla vendita di rottami ferrosi rivolta inizialmente ai siderurgici bresciani che li trasformavano poi in prodotti finiti. Con lo scopo di incrementare le opportunità di crescita, qualche tempo dopo l’azienda decide di passare da “fornitore” a “produttore” di acciaio. Nel 1956 costruisce, in meno di un anno, il primo stabilimento siderurgico di Riva Acciaio in provincia di Varese, a Caronno Pertusella. Dotata di un forno elettrico ad arco con una capacità di 25 tonnellate per colata, la fabbrica sbaraglia la concorrenza che all’epoca poteva contare su una media di 15 tonnellate. Grazie ai sostanziosi investimenti in tecnologia e produzione fatti dall’inizio dell’attività, lo stabilimento registra un rapido incremento della produzione, arrivando nel 1962 a produrre 190mila tonnellate. A metà anni ’60, Riva Acciaio incrementa gli investimenti in innovazione e ricerca, convinta che sia il modo per tenere il passo con i grandi produttori esteri, diventati sempre più competitivi grazie allo sviluppo di “miniacciaierie”. La società guidata da Emilio Riva introduce quindi una novità importantissima per il settore siderurgico italiano: la colata continua curva a tre linee. Con questa tecnologia, vengono abbandonati i lingotti e le billette vengono ottenute direttamente dall’acciaio liquido, consentendo una migliore resa del ciclo produttivo con una diminuzione dei costi.

La crescita di Riva Acciaio in Italia e all’estero dagli anni ’60 ad oggi

Per fronteggiare meglio la concorrenza, Riva Acciaio avvia un percorso di crescita per linee esterne. A partire dalla seconda metà degli anni ’60, inizia una campagna di acquisizioni mirate, sia in Italia che all’estero. La prima acquisizione, risalente al 1966, riguarda le Acciaierie e Ferriere del Tanaro a Lesegno e la SEII - Società Esercizi Impianti Industriali di Malegno. Incrementata la produzione e l’offerta, si apre ai mercati internazionali. Nel 1971, subentra nella spagnola Siderúrgica Sevillana, nel 1974 costituisce in Canada la Associated Steel Industries e nel 1976 acquisisce l’acciaieria francese Iton Seine. Primo operatore europeo a vendere direttamente alla Cina, a quel punto Riva Acciaio diventa ufficialmente un Gruppo internazionale e si posiziona tra i principali produttori d’acciaio europei. Nel 1981, acquisisce la società Officine e Fonderie Galtarossa (OFG) di Verona, mentre in Francia ottiene la quota di maggioranza dell’ALPA qualche anno più tardi. Tra il 1989 e il 1992, entra in altri due mercati: Belgio e Germania. Nonostante abbia ormai consolidato la propria leadership nel Vecchio Continente, la realtà fondata da Emilio Riva continua ad espandersi, acquisendo nel 1996 lo stabilimento di Sellero e nel 2000 il gruppo francese SAM. Nel 2023, raggruppa sotto la società TRENTETROIS diversi siti di raccolta e di selezione e frantumazione di rottami metallici, per consentire al Gruppo di puntare all’autonomia nella catena del riciclo dell’acciaio.

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