Benetton Formula portò Michael Schumacher al primo successo mondiale in F1: Alessandro Benetton, che al campione tedesco ha dedicato anche un capitolo del suo ultimo libro, ricorda oggi i trionfi vissuti accanto a lui.
Il “metodo Schumacher”: Alessandro Benetton racconta la lezione che ha fatto grande Benetton Formula
In occasione dell’uscita di “Benetton Formula”, Alessandro Benetton è ritornato a parlare del rapporto con Michael Schumacher. Il docuemntario ripercorre infatti l’epopea d’oro della scuderia che, da outsider, arrivò a imporsi a livello internazionale scrivendo negli anni ‘90 pagine rilevanti nella storia della competizione. La storia di Benetton Formula, ha ricordato di recente in un’intervista anche il pilota austriaco Gerhard Berger, è indissolubilmente legata a quella di Schumacher: “Era metodico, preciso, un vero leader. Giovanissimo, ma con una capacità unica di dare direzione e motivare la squadra con il suo approccio e il suo metodo di lavoro. Ricordo che provava la macchina, tornava ai box e mi diceva: ‘Tu non puoi capire quanto frenino queste macchine’”, ha raccontato Alessandro Benetton recentemente presentando il documentario. Un talento assoluto quello del pilota tedesco, che con Benetton Formula vinse due Mondiali Piloti e ne portò al team anche uno Costruttori assieme a Johnny Herbert.
Alessandro Benetton ricorda Schumacher: “Da lui ho imparato l’essenza del metodo”
Alessandro Benetton ha dedicato al pilota tedesco anche un capitolo del suo ultimo libro, “Mai fermi”, in cui racconta otto “maestri” che lo hanno ispirato nel suo percorso di crescita personale e professionale. Non propriamente otto, ma dieci: un capitolo del libro è infatti dedicato ai suoi tre figli, la maggiore Agnese (24 anni), sua sorella Luce (18) e Tobias (21). Tra gli altri “maestri” c’è anche Schumacher, che ha conosciuto negli anni in cui ha guidato Benetton Formula in qualità di Presidente. Dietro quel talento straordinario c’era “un ragazzo che stava diventando uomo in gran velocità”, ricorda Alessandro Benetton. “Da lui, durante questa sua fase di crescita, ho imparato l’essenza del metodo. Meticoloso in tutto, nel suo mestiere Michael era maniacale, soprattutto nella preparazione. Questo lo rilassava molto. Ricordo che dormiva nel motorhome una mezz’ora prima del Gran Premio e poi, in cinque minuti, era a 300 all’ora sotto il sole cocente, perché lui sentiva di aver fatto il suo dovere. Ma era meticolosissimo anche nei rapporti personali”: la lezione di un “leader”, ha ribadito Benetton anche recentemente ai microfoni di Sky Sport. Uno dei miti raccontati oggi in “Benetton Formula”, nelle sale dei The Space Cinema il 14, 15 e 16 novembre e su Sky e NOW dal 30 novembre.

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