martedì 31 gennaio 2023

Fincantieri: la disciplina finanziaria e gli altri pilastri del Piano 2023-2027

L’AD e DG Pierroberto Folgiero: massima attenzione alla disciplina finanziaria e al deleveraging tra i pilastri del Piano Industriale 2023-2027 di Fincantieri.

Fincantieri

Fincantieri: le linee-guida del Piano Industriale 2023-2027

Distintività e sostenibilità ne sono i punti qualificanti: il Piano Industriale 2023-2027 di Fincantieri, approvato dal Consiglio d’Amministrazione lo scorso dicembre, si basa su cinque pilastri. La focalizzazione sul core business navale, cruise, difesa e offshore e sulla realizzazione del portafoglio ordini. L’estensione delle forniture di servizi offerti volta a massimizzare l’efficacia e l’efficienza operativa della nave nel suo intero ciclo di vita. Il consolidamento delle proprie competenze di integratore di piattaforma con una particolare attenzione al rafforzamento delle competenze di Orizzonte Sistemi Navali nell’ottica di massimizzare le capacità di integrazione dei sistemi di combattimento. La sostenibilità attraverso l’identificazione di una chiara strategia che potenzi la salvaguardia del patrimonio di competenze, promuovendone la crescita e la valorizzazione costante del capitale umano in un ambiente inclusivo ed internazionale; l’identificazione di una roadmap volta a rispondere proattivamente alle regolamentazioni sempre più stringenti, e offrire ai clienti soluzioni innovative per il raggiungimento dell’obiettivo di Net Zero; l’aumento della competitività, attraverso un miglioramento costante dell’efficienza e della sicurezza, mantenendo standard di eccellenza in tutta la filiera di fornitura. Il piano, come ricorda l’AD e DG Pierroberto Folgiero, punta a “far evolvere Fincantieri in leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate”.

Fincantieri: best practices nei processi d’acquisto e disciplina finanziaria, il focus

Il Piano Industriale 2023-2027 di Fincantieri, oltre a un “impegno continuo sulla modernizzazione e digitalizzazione delle operazioni dei cantieri navali fino all’eccellenza”, prevede anche “la massima attenzione alla disciplina finanziaria e al deleveraging”. È un aspetto fondamentale, come emerge dalle parole dell’AD e DG Pierroberto Folgiero: il business plan punta infatti alla creazione di valore attraverso la costante mitigazione dei rischi e una forte attenzione alla gestione dei costi e l’ottimizzazione delle dinamiche di cassa. In questa prospettiva Fincantieri intende adottare un approccio interfunzionale e interdivisionale, estendendo le best practices nei processi di acquisto; e una disciplina finanziaria, assegnando responsabilità specifiche e trasversali per il controllo delle spese e grazie alla standardizzazione dei processi: una vision che prende forma nel Piano Industriale 2023-2027 e ne costituisce una delle linee-guida attraverso cui il Gruppo si proietta in un quinquennio di importanti sfide e grandi obiettivi.

Claudio Descalzi: la vision sulla collaborazione Europa-Africa nell’intervista all’AD di Eni

Eni, la visione dell’AD Claudio Descalzi sui vantaggi di un “asse sud-nord” tra i Paesi africani ricchi di energia e quelli europei in cerca di forniture alternative alla Russia: l’intervista al “Financial Times”. 

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi al “Financial Times”: Europa-Africa, c’è grande complementarità

Intervistato dal “Financial Times”, l’AD di Eni Claudio Descalzi ha invitato a riflettere sul valore di una collaborazione più stretta tra Europa e Africa in ambito energetico attraverso cui dare vita a un potenziale nuovo “asse Sud-Nord” in grado di connettere le abbondanti risorse del Continente africano in termini di rinnovabili e fonti tradizionali con il mercato europeo. “Noi non abbiamo energia, loro ce l'hanno. Noi abbiamo un grande sistema industriale, loro lo stanno sviluppando”: secondo l’AD di Eni si può quindi parlare di “grande complementarità”, mai come oggi necessaria per rispondere alle nuove sfide che la crisi energetica ha aperto negli scorsi mesi. Nello sguardo di Eni, l’Africa offre quindi grandi opportunità: d’altronde, come ricorda anche il “Financial Times”, è dagli anni ‘50 che il Gruppo opera e investe nel Continente. Lo ha continuato a fare anche quando molte altre realtà del settore, americane ed europee, hanno ridotto la presenza in quell’area decidendo di investire altrove. Un impegno riconosciuto: lo scorso anno infatti l’AD Claudio Descalzi, a fronte della necessità di sostituire le forniture di gas russo, ha sottoscritto diversi accordi con Paesi quali Algeria, Egitto, Congo. Se Eni ci è riuscita, è anche e proprio in virtù di questa lunga e importante storia e perché “ha investito molto in Africa in un periodo in cui nessun altro investiva”.

Claudio Descalzi: Eni in Africa, dobbiamo essere sicuri che stiamo creando valore per questi Paesi

L’esperienza di Eni in Africa, spiega al “Financial Times” l’AD Claudio Descalzi, insegna anche come per una collaborazione efficace siano fondamentali “un’attitudine e un approccio diversi”. L’Europa ha sfruttato le risorse africane per secoli, pagando royalties per esportare le commodity e facendo poco per promuovere lo sviluppo delle comunità locali: una vision opposta a quella di Eni. Lo dicono i numeri: nel 2021 circa l'85% del gas che Eni produce in Africa è stato destinato al mercato domestico, rispetto al 78% (sempre per Eni) a livello mondiale. “Fare questo significa prendersi maggiori rischi perché sarebbe molto più semplice esportare tutto il gas che si produce nei Paesi ma noi dobbiamo essere sicuri che stiamo creando valore per questi Paesi”, osserva l’AD evidenziando come nuovi progetti oil&gas, se sviluppati in tempi rapidi, possano mettere a disposizione dei Paesi africani un flusso di entrate da reinvestire in progetti legati alle energie pulite. In Costa d’Avorio ad esempio Eni nel settembre 2021 ha annunciato una importante scoperta petrolifera: l’obiettivo è di avviarne la produzione nel primo semestre del 2023. Le emissioni dal campo e l'energia utilizzata per le attività saranno neutralizzate e controbilanciate da progetti di conservazione delle foreste e di energia pulita per le case che ne faranno il primo progetto legato agli idrocarburi a zero emissioni nette in Africa. E anche il gas associato alla produzione petrolifera del giacimento sarà utilizzato a livello locale per la produzione di energia elettrica. In Kenya invece lo scorso luglio ha iniziato a processare oli vegetali come feedstock per le proprie bioraffinerie e il primo carico è partito per l'Italia a ottobre. In Italia al momento Eni ha due bioraffinerie (Venezia e Gela) che producono biocarburanti. Entro il 2025 la compagnia prevede di rifornirsi per il 35% del proprio feedstock di bioraffinazione da hub agricoli africani. Per Claudio Descalzi, dunque, i giusti investimenti basati sul “rispetto reciproco” possono avvantaggiare da una parte l’Africa, che ne guadagnerebbe in termini di accesso all’energia, e dall’altra l’Europa, per quanto riguarda la sicurezza energetica.

Carlotta Ventura: gli “MF ESG Awards” premiano A2A nel settore della sostenibilità

Carlotta Ventura è intervenuta sull’importante riconoscimento assegnato ad A2A, premiata per le buone pratiche realizzate negli ambiti mobilità sostenibile, energia, acque pubbliche e ciclo dei rifiuti.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: A2A tra i vincitori agli “MF ESG Awards”

A2A si contraddistingue “per l’attenzione alle buone pratiche di mobilità sostenibile, della gestione del ciclo dei rifiuti, delle acque pubbliche e del comparto energetico”: è quanto rileva “Milano Finanza” in occasione degli “MF ESG Awards”, riconoscimento certificato da Standard Ethics e conferito alle società che raggiungono le migliori performance in materia di sostenibilità. A ritirare il premio Carlotta Ventura, manager alla guida dell’Area Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A. “Questo premio rappresenta una grande soddisfazione”, ha dichiarato a margine della cerimonia, aggiungendo: “Stiamo lavorando prendendo ispirazione dall’Articolo 9 della Costituzione, aggiornato lo scorso febbraio, che parla di future generazioni”. La Life Company conferma così un ruolo da protagonista tra le realtà che riescono meglio a integrare l’attività aziendale con lo sviluppo sostenibile. L’impegno, come ricordato da Carlotta Ventura in più frangenti, è mantenere alta l’attenzione nei confronti dei principi ESG: ambiente, società e governance.

Carlotta Ventura: transizione sostenibile insieme alle nuove generazioni

La premiazione di A2A agli “MF ESG Awards” attesta ulteriormente il percorso condotto dalla Life Company e segnato dai pilastri della transizione energetica e dell’economia circolare. Elementi posti alla base del Piano Industriale 2021-2030 e con cui A2A intende contribuire alla costruzione del futuro energetico del Paese. La sfida, lo ha ribadito anche Carlotta Ventura, va affrontata insieme ai giovani, veri esperti in tema ambientale e in grado di influenzare positivamente la rotta verso il futuro. “Lavoriamo per loro, per le nuove generazioni e per le future generazioni”, ha ricordato durante gli “MF ESG Awards”, rimarcando gli ambiti di maggiore impegno per la Life Company: “L’energia, l’acqua, l’ambiente e tutto quello che consente di avere una qualità della vita serena”, così Carlotta Ventura al termine dell’intervento.

Investimenti sostenibili ESG, Banca Generali: dalla Colombia gli scatti delle miniere d’oro

Il nuovo capitolo del progetto fotografico lanciato da Banca Generali è dedicato all’SDG numero 8. L’Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG ha inviato Stefano Guindani in Colombia per raccontare le condizioni di lavoro nelle miniere d’oro.

Investimenti sostenibili ESG, Banca Generali: gli impatti del mining sui lavoratori colombiani

“Lavoro dignitoso e crescita economica”, l’SDG numero 8 dell’Agenda ONU 2030 al centro dell’ultimo appuntamento di “BG4SDGs - Time To Change”, il progetto fotografico lanciato da Banca Generali e Stefano Guindani per esplorare lo stato dell’arte dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. L’11ª tappa dell’iniziativa promossa dall’Istituto italiano leader negli investimenti sostenibili ESG ha coinvolto la Colombia, con un focus sulle condizioni di lavoro nelle miniere d’oro. Attualmente nel Paese sono 350.000 le persone che lavorano nel settore aurifero ed è fondamentale riflettere sugli impatti del mining sulla società civile e sull’ambiante. Il primo dato da cui partire è che oggi oltre il 70% delle miniere utilizza metalli pesanti come il mercurio per estrarre l’oro nonostante il divieto imposto dal Governo colombiano nel 2018. Con conseguenze disastrose per la salute dei lavoratori e per l’ambiente, nonché per le persone che vivono nei pressi delle miniere: sono oltre 100 le tonnellate di metallo liquido disperse ogni anno nel suolo e nelle falde acquifere. Senza dimenticare che il 90% dell’estrazione avviene illegalmente. “Il lavoro di estrazione dell'oro eseguito in modo sostenibile, senza l'utilizzo di materie tossiche e altamente inquinanti, non può che migliorare le condizioni di vita dei minatori – ha spiegato Stefano Guindani, fotografo e autore del progetto targato Banca Generalie anche di tutte le persone che vivono lungo i corsi di acqua, garantendo lo sviluppo locale e la crescita economica di queste comunità”.

Banca Generali: “Fairmined”, un esempio di mining sostenibile

Nonostante il contesto estremamente complesso, negli ultimi anni in Colombia si avverte aria di cambiamento. Ne è una testimonianza la nascita di “Fairmined”, un’iniziativa lanciata per certificare la provenienza dell’oro estratto nel pieno rispetto dei lavoratori, dell’ambiente e degli abitanti. “Fairmined” promuove lo sviluppo sostenibile del settore pagando un prezzo equo ai produttori, che ricevono un premio in denaro per grammo estratto senza l’utilizzo del mercurio. Soldi che, spiega l’autore, vengono reinvestiti in progetti sui diritti umani, sull’ambiente e sull’uguaglianza di genere. Il progetto promosso dalla Banca leader negli investimenti sostenibili ESG proseguirà nei prossimi mesi, con Guindani che sbarcherà in Paesi quali Brasile, Stati Uniti e Australia per evidenziare da un lato l’azione negativa dell’uomo e dall’altro la sua capacità di trovare soluzioni innovative e sostenibili. Gli scatti realizzati finora per “Time To Change” sono disponibili sia sul sito di Banca Generali che sui profili ufficiali dell’Istituto su Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn e Youtube.

Municipia S.p.A.: dal digitale un nuovo approccio alla pianificazione urbana e ai servizi pubblici locali

Sensori, reti e intelligenza artificiale per un nuovo approccio alla pianificazione urbana: la vision di Municipia S.p.A. nelle parole del presidente Stefano De Capitani.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: pianificazione urbana, il valore del digitale nel dare risposte più efficaci ai reali bisogni dei cittadini

La digitalizzazione delle PA locali ha un ruolo decisivo nel processo di modernizzazione del Paese: Municipia S.p.A. ha modo di appurarlo quotidianamente affiancando Comuni di ogni dimensione nello sviluppo di progetti di Digital Transformation. L’implementazione di soluzioni digitali, nella vision della società del Gruppo Engineering, rappresenta “un passo fondamentale per indirizzare le città verso una sostenibilità evoluta: ambientale e sociale”. È quanto evidenzia sui suoi canali social il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani parlando dei vantaggi di “un’impostazione innovativa di pianificazione urbana, che sia costruita secondo un processo ampio, articolato e intelligente, oltre che in grado di proporre soluzioni desiderabili e utili alla popolazione”. Informazioni su edifici, infrastrutture e reti di mobilità (per citare solo alcuni aspetti) oggi possono infatti essere ricavate da una lettura dei dati che emergono attraverso un coinvolgimento attivo dei cittadini. Il digitale è la chiave per raccogliere e analizzare i dati su cui impostare politiche di sviluppo urbano efficienti, in grado di rispondere più efficacemente alle necessità dei cittadini.

Municipia S.p.A.: la digitalizzazione dei Comuni ha un ruolo decisivo nel processo di modernizzazione del Paese

Il nuovo approccio alla pianificazione urbana di cui parla il presidente di Municipia S.p.A. si realizza quindi nell’analisi che deriva dal sistema digitale «sensori-reti-AI» e dall’interrelazione dei vari interpreti della società: uscendo “dalla sua veste più convenzionale”, disegna un “nuovo orientamento plurale” basato sulla connessione della tecnologia ai cittadini e su un rapporto multidisciplinare fra competenze pubbliche e private. Basti guardare ad esempio alla mobilità sostenibile: “Le piattaforme MaaS vanno verso un’integrazione continua dei servizi per una multimodalità che si orienta sempre più diffusamente all’on-demand, risultando così più efficiente, adattabile, sostenibile e rispettosa dell’ambiente”. Si tratta di un cambiamento veloce e, come osserva il presidente di Municipia S.p.A., “altrettanto veloce deve essere la reattività con cui i decisori locali devono muoversi verso il superamento di schemi rapidamente obsoleti”.

martedì 24 gennaio 2023

Municipia S.p.A.: Smart City, open data e interoperabilità per uno sviluppo urbano più sostenibile

Municipia S.p.A.: open data e interoperabilità ridisegnano i sistemi di conoscenza integrata fra agenzie territoriali e migliorano i servizi pubblici nelle città.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: la trasformazione digitale delle città passa attraverso open data e interoperabilità

Open data e interoperabilità per guidare la trasformazione digitale delle città. È l’ottica che ispira Municipia S.p.A. nei progetti che porta avanti quotidianamente al fianco di Comuni di ogni dimensione. L’innovazione tecnologica gioca infatti un ruolo fondamentale nel ridisegnare città più sostenibili, efficienti, sicure e inclusive: lo sottolinea sui suoi canali social anche Stefano De Capitani, dal 2017 alla guida della società del Gruppo Engineering in qualità di presidente. “Le tecnologie digitali stanno ridisegnando i confini fra i complessi ambiti cittadini e fra le città italiane”, spiega aggiungendo però che in ogni città numeri e dati da soli non riescono a raccontare la storia completa. Per valutare la situazione occorre quindi ascoltare i cittadini e in quest’ottica, osserva il presidente di Municipia S.p.A., la facilitazione derivata dall’interoperabilità e dagli open data, anche nella vita quotidiana, non può che dare una risposta positiva corale.

Municipia S.p.A.: Digital Transformation delle città, la validità di un approccio auspicato anche dall’UE

L’approccio all’apertura e interoperabilità dei dati, nella vision di Municipia S.p.A., significa “uscire da una visione a “confini chiusi” e puntare a una co-progettazione fra i sistemi chiave del contesto territoriale urbano”. Lo auspica anche l’UE con il programma Interoperable Europe Act che, come spiega il presidente Stefano De Capitani, punta alla sussidiarietà e alla resilienza delle PA europee proprio attraverso la condivisione in sicurezza dei dati: “I risultati conseguiti da alcuni Comuni italiani testimoniano il valore di tale processo nel migliorare l’efficienza dei servizi pubblici. Nell’ampio panorama di esperienze vi sono anche esempi di partnership attivate in ambito welfare da Municipia S.p.A.”. È proprio attraverso l’interoperabilità dei dati che sono stati sviluppati sistemi di conoscenza integrata fra agenzie territoriali grazie a cui è stato possibile realizzare interventi di supporto e informazione a cittadini e attività produttive realmente in difficoltà. “Innovativa, in questi casi, risulta la bidirezionalità del sistema. Si va incontro così a procedure digitali end-to end semplificate e completamente automatizzate, con risparmio di tempo e risorse”, evidenzia in merito Stefano De Capitani.

lunedì 23 gennaio 2023

Maurizio Tamagnini, è FSI ad aggiudicarsi il Premio Claudio Dematté nella categoria Big Expansion

La giuria ha premiato il ruolo di FSI nell’espansione di Adler Pelzer Group. La società è stata fondata da Maurizio Tamagnini nel 2016 e oggi è riconosciuta come una delle principali realtà del private equity. 

Maurizio Tamagnini

A FSI il Premio Claudio Dematté: l’annuncio di Maurizio Tamagnini

Si chiude brillantemente il 2022 di FSI. Per il secondo anno consecutivo il Fondo guidato da Maurizio Tamagnini è stato insignito del Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year® nella categoria Big Expansion. Giunta alla sua XIX edizione, la manifestazione è promossa da AIFI, Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt con il supporto di EY e la partecipazione de “Il Sole 24 Ore”, “Corriere della Sera”, SDA Bocconi e Borsa. La giuria ha deciso di premiare FSI per il ruolo ricoperto nel percorso di espansione di Adler Pelzer Group. È il 2018 quando il Fondo decide di investire nella realtà di Ottaviano attiva nello sviluppo e commercializzazione di componenti di isolamento termico e acustico per il settore automotive. Un percorso durato quattro anni durante i quali l’investimento supervisionato da Maurizio Tamagnini ha consentito ad Adler di diventare “leader internazionale e raggiungere obiettivi di crescita sorprendenti”.

Maurizio Tamagnini: operazione Adler possibile grazie all’impegno di partner e colleghi

In un post pubblicato sul profilo Linkedin, l’AD Maurizio Tamagnini ha ringraziato partner e colleghi per l’impegno e il successo ottenuto nell’operazione. Acquisizioni, ricerca e sviluppo continui e innovazione sono i pilastri della strategia messa in campo da FSI. Pianificazione che ha permesso ad Adler di rimanere competitiva nonostante il contesto economico e geopolitico complesso. Lo scorso marzo l’operazione si è conclusa con l’acquisizione della quota azionaria di FSI da parte della Adler Plastic S.p.A., controllata di Paolo Scudieri: “Grazie a Paolo Scudieri e al suo management team per averci accolto come suoi partner – ha dichiarato Maurizio Tamagnini grazie anche a Barnaba Ravanne e a tutti i colleghi di FSI che hanno lavorato all’operazione”. Ravanne ha rappresentato FSI all’evento di premiazione tenutosi lo scorso 15 dicembre presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Sul palco il Co-fondatore e Chief Investment Officer di FSI ha ricordato il cammino con Adler, iniziato con una semplice IPO per poi concludersi con la nascita di un leader mondiale nel settore dell’automotive.

Lorenzo Vangelisti: leadership e valori, l’intervista al CEO di Valeur Group

La nascita, i traguardi, le nuove sfide di Valeur Group nell’intervista al CEO Lorenzo Vangelisti per “The CEO Publication”, rivista di prestigio internazionale.

Lorenzo Vangelisti

Lorenzo Vangelisti a “The CEO Publication”: i valori e la mission di Valeur Group

Era il 2010 quando Lorenzo Vangelisti ha dato vita a Valeur Group: specializzato in asset management, advisory, trading, ricerca e real estate, il Gruppo indipendente ha acquisito rapidamente una significativa rilevanza nel settore finanziario grazie alla qualità e all’eccellenza dei servizi che è in grado di fornire. È lui, oggi alla guida di Valeur Group in qualità di Partner e CEO, a ripercorrerne la crescita in un’intervista per "The CEO Publication", rivista di prestigio internazionale. L’approfondita conoscenza dei mercati, un costante aggiornamento delle competenze, la capacità di creare team di professionisti altamente qualificati sono i principali punti di forza del Gruppo: secondo Lorenzo Vangelisti ogni obiettivo può essere raggiunto anche da soli ma è insieme che si arriva oltre.

Lorenzo Vangelisti: oltre 25 anni di esperienza nel settore finanziario a livello internazionale

Circondati di coloro che hanno la tua stessa missione” è infatti il principio a cui Lorenzo Vangelisti si ispira nel suo ruolo di CEO: non a caso sono molti i giovani talenti che hanno incrociato il loro percorso con Valeur Group e che sono diventati oggi rinomati professionisti del settore finanziario. Nell’intervista il CEO sottolinea inoltre il valore dell'innovazione e della tecnologia, elementi chiave per la crescita del Gruppo: basti pensare all’acquisizione di LinkedTrade Technologies lo scorso anno, la nota piattaforma SaaS multi-dealer specializzata nella trasformazione digitale dei Prodotti Strutturati. L’impegno in Valeur Group si accompagna poi a quello in ambito sociale: Lorenzo Vangelisti ha infatti dato vita alla no-profit Valeur Foundation che persegue obiettivi di natura umanitaria, culturale, sportiva e in favore degli animali garantendo assistenza alle categorie sociali più deboli.

Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS, annuncia segnale 5G costante sull’alta velocità entro la fine del 2023

Copertura 5G costante sull’alta velocità entro la fine del 2023. Lo ha annunciato l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris all’evento di MoltoFuturo “La crisi e l’innovazione”.

Luigi Ferraris

Ufficio viaggiante, Luigi Ferraris: il nuovo progetto del Gruppo FS

Innovazione, digitalizzazione e connettività sono oggi i tre principali fattori abilitanti per poter cogliere le opportunità offerte dalle potenzialità di una tecnologia sempre più avanzata. Gruppo FS, ha annunciato l’Amministratore Delegato Luigi Ferraris in occasione dell’evento tenutosi a Palazzo Altieri a Roma, è attualmente impegnato in un ambizioso progetto. Un impegno, quello sulla connessione, per consentire a tutti di lavorare anche a bordo treno. Si parla quindi di un vero e proprio ufficio viaggiante che entro la fine del prossimo anno offrirà ai lavoratori una copertura 5G costante e ottimale su tutte le tratte dell’alta velocità. La copertura del segnale sui treni regionali, quindi su almeno il 75% dei 17mila chilometri totali di rete nazionale – conferma Luigi Ferraris – verrà invece completata nei prossimi 6/7 anni.

Luigi Ferraris: “Una convergenza tra reti di trasporto fisiche e reti di trasporto digitali

Il progetto sarà parte integrante di una mobilità sostenibile non soltanto legata al fatto che il treno è oggi considerato “un mezzo di trasporto green per definizione perché viaggia attraverso l’utilizzo dell’energia elettrica”, spiega Luigi Ferraris, “ma anche per la possibilità di beneficiare dei collegamenti e della connettività che la tecnologia ci mette a disposizione”. L’AD parla di una convergenza tra reti di trasporto fisiche, reti di trasporto dati e di voce digitali che “possa trovare una sintesi sul treno”. Con un treno atto a ricevere questi segnali e un’infrastruttura lungo il binario capace di accompagnare il rilancio di tali tecnologie, gli utenti potranno parlare e partecipare a videoconferenze anche a bordo treno. “L’ideale sarebbe – conclude Luigi Ferrarisavendo un obiettivo davanti, di provare un giorno ad avere dei vagoni dedicati solo a videoconferenze e quindi come uffici viaggianti”.

Paolo Gallo: biometano, puntare sul potenziale dell’Italia

Biometano e idrogeno rappresentano la leva strategica per sostituire il gas proveniente dalla Russia e accelerare sulla transizione energetica. Paolo Gallo: “Da qui a qualche anno l’Italia può arrivare a produrre 8 miliardi di metri cubi di biometano”.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: il ruolo di idrogeno e biometano

Il piano REPowerEU presentato dalla Commissione Europea ha l’obiettivo di ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi: il 50% del gas proveniente dalla Russia dovrà quindi essere sostituito, da qui al 2030, da biometano e idrogeno in egual misura. Sul tema è intervenuto l’Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo. “Il 50% – ha spiegato ai microfoni di GEA – sono 75, quasi 80 miliardi di metri cubi di gas. Vuol dire che il ruolo di biometano e idrogeno diventa fondamentale”. Non solo, sostituire metà di quel gas con gas rinnovabili e a zero contenuto di CO2 vuol dire anche accelerare sulla transizione energetica. “È evidente che in questa visione – ha quindi aggiunto Paolo Galloil ruolo delle reti diventa strategico. Le reti sono resilienti da questo punto di vista”. La strada sembra ormai tracciata: biometano e idrogeno costituiranno una leva strategica per rimpiazzare il gas naturale e cessare la produzione di nuova CO2, favorendo pertanto la decarbonizzazione.

 

Paolo Gallo: il potenziale dell’Italia

La trasformazione del sistema energetico, necessaria per dare maggiore impulso alla transizione e porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi, è urgente non solo in Italia ma in tutta Europa. Oggi il nostro Paese dispone di due miliardi di metri cubi di gas prodotto dal trattamento dei rifiuti che, ha spiegato Paolo Gallo, “potrebbero diventare circa un miliardo e mezzo di metri cubi in più se facessimo l’upgrade degli impianti”. A questo va aggiunto l’ulteriore mezzo miliardo di metri cubi di biometano già attualmente prodotto. “Abbiamo un potenziale disponibile, in un periodo di tempo molto breve, di circa due miliardi di metri cubi di biometano”, ha aggiunto l’AD. Tale cifra, se proiettata da qui a qualche anno, può raggiungere 8/10 miliardi rappresentando l’obiettivo prefissato dal REPowerEU. Insomma, “la tecnologia è provata, il potenziale c’è”, ha quindi concluso Paolo Gallo precisando che “l’unico problema è legato alle autorizzazioni necessarie per sviluppare centinaia di impianti di biometano”.

Stefano De Capitani: Municipia S.p.A., un nuovo approccio alla pianificazione urbana

L’implementazione di soluzioni digitali per indirizzare le città verso una sostenibilità evoluta: ambientale e sociale. Il punto del presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: smart cities, il valore di un nuovo approccio orientato verso una sostenibilità evoluta

Il presidente Stefano De Capitani, soffermandosi in un post per i suoi canali social sulla vision che permea i progetti di Digital Transformation portati avanti da Municipia S.p.A. nell’intero Paese al fianco di Comuni di ogni dimensione, evidenzia il valore delle smart cities nel segnare il progresso verso la sostenibilità dei contesti urbani: uno sviluppo che “vede come passo fondamentale l’implementazione di soluzioni digitali per indirizzare le città verso una sostenibilità evoluta: ambientale e sociale”. Nel complesso, aggiunge il presidente Stefano De Capitani, il concetto implica “un’impostazione innovativa di pianificazione urbana, che sia costruita secondo un processo ampio, articolato e intelligente, oltre che in grado di proporre soluzioni desiderabili e utili alla popolazione”: basti pensare che è possibile ricavare informazioni su edifici, infrastrutture, reti di mobilità (per citare solo alcuni aspetti) dalla lettura dei dati che derivano dal coinvolgimento attivo dei cittadini. Il cambiamento, come osserva il presidente di Municipia S.p.A., è veloce: “Altrettanto veloce deve essere la reattività con cui i decisori locali devono muoversi verso il superamento di schemi rapidamente obsoleti”.

Stefano De Capitani: sviluppo urbano, Municipia S.p.A. disegna la strada per una pianificazione efficace

In ottica esemplificativa Stefano De Capitani richiama il tema della mobilità sostenibile: “Le piattaforme MaaS vanno verso un’integrazione continua dei servizi per una multimodalità che si orienta sempre più diffusamente all’on-demand, risultando così più efficiente, adattabile, sostenibile e rispettosa dell’ambiente”. Dall’analisi che scaturisce dal sistema digitale «sensori-reti-AI» e dall’interrelazione dei vari interpreti della società, scrive il presidente di Municipia S.p.A., nasce quindi “un nuovo approccio alla pianificazione urbana che esce dalla sua veste più convenzionale”: un “nuovo orientamento plurale” che si sviluppa a partire dalla connessione della tecnologia ai cittadini e, evidenzia infine il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, “intessendo un rapporto multidisciplinare fra competenze pubbliche e private”.

Fincantieri: sostenibilità, vision e traguardi nel Piano Industriale 2023-2027

Fincantieri: “Per noi la sostenibilità non è solo un'opportunità ma una vera e propria missione di rappresentare un modello di eccellenza nel mondo”.

Fincantieri

Nave Digitale e a Zero Emissioni: la vision e l’impegno di Fincantieri

Il futuro di Fincantieri continuerà a parlare di transizione ecologica e digitalizzazione. Lo sancisce il Piano Industriale 2023-2027 che il Consiglio d’Amministrazione ha approvato lo scorso dicembre. Distintività e sostenibilità ne sono i principali tratti distintivi, come ha ricordato anche l’AD Pierroberto Folgiero sottolineandone il valore. Uno dei cinque pilastri della Strategy guarda in particolare al raggiungimento di un target di notevole rilievo: diventare pionieri nel settore delle navi a Zero Emissioni. D’altronde l’attenzione di Fincantieri per la sostenibilità e l’impegno messo in campo si riflette anche nei numerosi progetti su cui è al lavoro. Tra questi l’applicazione a bordo nave di nuove tecnologie di propulsione (nuovi motori a combustione interna e celle a combustibile) e nuovi carburanti (LNG, metanolo, ammoniaca e idrogeno) facendo leva su competenze e capacità produttive già consolidate in-house.

Fincantieri: commitment industriale alla strategia di sostenibilità

La strategia integrata di sostenibilità di Fincantieri punta a coniugare crescita del business e solidità finanziaria con sostenibilità sociale e ambientale e a creare valore nel lungo periodo. Il Piano Industriale 2023-2027 identifica in particolare le diverse aree in cui si orienta l’impegno a favore della sostenibilità: innanzitutto si punta a potenziare la salvaguardia del patrimonio di competenze, promuovendo la crescita e la valorizzazione costante del capitale umano in un ambiente inclusivo ed internazionale. In secondo luogo, a identificare una roadmap per rispondere proattivamente alle regolamentazioni sempre più stringenti e offrire ai clienti soluzioni innovative per il raggiungimento dell’obiettivo di Net Zero. Infine, Fincantieri guarda a un aumento della competitività, attraverso un miglioramento costante dell’efficienza e della sicurezza e mantenendo standard di eccellenza in tutta la filiera di fornitura.

Stefano Donnarumma: Terna, record nel 2022 con nuovi interventi autorizzati per oltre 2,5 miliardi

Il contributo più importante arriva dal Tyrrhenian Link, mentre è la Lombardia la Regione con il più alto numero di nuove opere avviate dal Gruppo guidato da Stefano Donnarumma.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: Terna, su interventi autorizzati superato il primato del 2021

Il 2022 di Terna si chiude con un nuovo record. Con 29 interventi autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dagli Assessorati regionali e un valore complessivo di oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha più che raddoppiato la soglia del miliardo superata la prima volta nel 2021. Numeri che confermano l’impegno costante di Terna nello sviluppo della rete elettrica nazionale e il suo ruolo di abilitatore della transizione energetica. Le opere e gli interventi avviati consentiranno al Gruppo guidato da Stefano Donnarumma non solo di aumentare resilienza e sicurezza della rete ma anche di favorire l’integrazione delle fonti green. Protagonista della performance registrata da Terna nel 2022 il ramo Est del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che entro il 2028 collegherà Campania, Sicilia e Sardegna: la tratta, da sola, pesa sugli investimenti complessivi per oltre 1,9 miliardi di euro.

I principali interventi avviati da Terna nel 2022

Tra le regioni con il più alto numero di nuove opere – fa sapere Terna in una nota ufficiale – al primo posto c’è la Lombardia, con 7 interventi autorizzati e un valore di circa 130 milioni di euro. Al secondo posto la Campania (5 interventi), mentre al terzo e al quarto Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano (4 interventi). In termini economici, dopo il Tyrrhenian Link, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha investito 130 milioni per l’elettrodotto “Dolo-Camin”, un cavo interrato tra le province di Venezia e Padova della lunghezza di 16,5 km che consentirà la demolizione di 32 km di elettrodotti aerei esistenti. A seguire, i 70 milioni di euro previsti per il quadrante Sud della Città Metropolitana di Roma e i 65 milioni per il collegamento “Livigno-Premadio” in vista di Milano-Cortina 2026. Risultati possibili grazie alla collaborazione costante tra la realtà guidata da Stefano Donnarumma e le istituzioni locali, che ha portato ad un’accelerazione dei processi autorizzativi. Oltre a generare un impatto positivo sul PIL e sull’occupazione, gli interventi autorizzati nel 2022 avranno ricadute positive anche su ambiente e territori. Sono oltre 100 i km di linee aeree esistenti e oltre 450 i sostegni che verranno rimossi, mentre oltre 700 km delle nuove linee saranno sottomarini o interrati.

Alessandra Ricci: supporto alle PMI e transizione verde i pilastri del Piano di SACE al 2025

Con “Insieme2025” il Gruppo guidato da Alessandra Ricci intende rilanciare il tessuto economico del Paese e supportare le aziende verso un futuro sostenibile. Previsti 111 miliardi di investimenti.

Alessandra Ricci

Alessandra Ricci: “Al centro di tutto c’è la sostenibilità economica, sociale e green

Un nuovo cammino “per e con le aziende” che parte dall’ascolto per offrire alle imprese maggiore supporto in vista delle future sfide dei mercati con una particolare attenzione alla crescita sostenibile. L’Amministratore Delegato Alessandra Ricci riassume così “Insieme2025”, il Piano Strategico presentato da SACE lo scorso inverno. “Al centro di tutto c’è la sostenibilità economica, sociale e green – ha dichiarato la manager al quotidiano “Il Messaggero” – un maggior sostegno alle Pmi investendo in tecnologia e innovazione, e il rafforzamento di una cultura aziendale ego-less, senza ego”. Un Piano da 111 miliardi che delinea azioni e strumenti in grado di rilanciare il tessuto economico nazionale e raddoppiare il numero delle PMI servite da SACE, che punta a raggiungere quota 65mila. Tecnologia, digitalizzazione ed education i pilastri del modello di business promosso dal Gruppo guidato da Alessandra Ricci: “Si tratta di un percorso che abbiamo portato avanti negli ultimi anni facendo un lavoro enorme di semplificazione dell’offerta e che punta a coinvolgere le PMI nel nostro ecosistema”.

Gli obiettivi di SACE su export, mercato domestico e transizione: il commento di Alessandra Ricci

SACE ha individuato nell’export e nell’internazionalizzazione, nel mercato domestico e nel green le priorità del nuovo Piano Strategico: “In ambito export – ha dichiarato Alessandra Riccipuntiamo a una crescita di oltre il 30% dei volumi di contratti assicurati e investimenti garantiti per circa 49 miliardi”. Sul fronte interno, il Gruppo ha già messo a disposizione delle aziende strumenti come Garanzia SupportItalia e Cauzione Energia PMI e si impegna a dare vita a nuove iniziative di informazione. La vera protagonista di “Insieme2025” resta la sostenibilità: oltre 60 miliardi dei 111 previsti andranno infatti a sostegno di progetti green e di investimenti in settori ad alto impatto per l’economia nazionale. Rispetto ai piani precedenti, ha concluso Alessandra Ricci, “Insieme2025” si focalizza ancora di più “sui valori, sul fare meglio oltre che sul fare di più" e sulla condivisione del processo con le aziende: “Partiamo dal loro ascolto, perché crediamo nella risposta alle esigenze delle imprese con soluzioni agili e un network di relazioni, conoscenze e servizi per accompagnarle verso un orizzonte sostenibile”.

Claudio Descalzi: l’intervista al Forum ANSA sulle nuove sfide del settore energetico

Eni, l’AD Claudio Descalzi è intervenuto al Forum ANSA: le nuove sfide del settore energetico e le prospettive di crescita al centro dell’intervista all’AD.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: la sostenibilità ambientale è la priorità ma ci devono essere altre gambe per riuscire a stare in piedi

Emergenza energetica e transizione, approvvigionamenti, prospettive per il futuro: Claudio Descalzi, ospite del Forum ANSA lo scorso 9 novembre, ha sottolineato l’importanza di sviluppare una vision che non si limiti a guardare nell’immediato ma si proietti su un orizzonte temporale a lungo termine. Parlando di obiettivi climatici, infatti, per l’AD di Eni è necessario “tenere conto del breve, del medio e del lungo termine perché adesso abbiamo questo problema di sicurezza energetica che è contingente”. La sostenibilità ambientale, ha ribadito Claudio Descalzi, deve continuare ad essere la priorità ma non bisogna dimenticarsi che è impossibile stare in piedi “su una sola gamba”. Ne servono almeno altre due secondo l’AD di Eni: sicurezza energetica e competitività perché “se si lasciano indietro non riesci più a fare business”.

Claudio Descalzi: il futuro dell’energia, l’importanza di una vision a lungo termine per rispondere alle sfide dell’oggi

Rispondendo alle domande dei giornalisti, l’AD Claudio Descalzi ha ribadito inoltre come nella transizione energetica sia necessario mettere da parte le ideologie e concentrarsi sulle diverse tecnologie che possono accelerare il processo. Eni lo ha intuito da tempo, come dicono i numerosi progetti portati avanti utilizzando “tutte le tecnologie a nostra disposizione che impiegano prodotti puliti, compresi i biocarburanti perché le rinnovabili da sole non bastano a risolvere il problema”. Basti pensare, come ha ricordato anche l’AD, a “tutta la catena dei biocarburanti che non vengono da idrocarburi ma da agricoltura, da arbusti oleosi coltivati in zone desertiche”: Eni ha sottoscritto “sette accordi in Africa e stiamo già importando dal Kenya” con importanti ricadute per le comunità locali e più in generale per il territorio. Un progetto che dà lavoro a quasi 100mila famiglie e “produce olio per le bioraffinerie di Venezia e Gela”: dopo anni di test, ha aggiunto Claudio Descalzi, “possiamo usare questi biocarburanti al 100% sui motori euro 4, euro 5 ed euro 6 e sono complementari a tutta la crescita dell’auto elettrica”.

giovedì 19 gennaio 2023

Fincantieri: intesa con ONEX per le nuove corvette greche, il punto dell’AD Pierroberto Folgiero

Fincantieri e ONEX hanno concordato la creazione di una linea di produzione e manutenzione di corvette, con molteplici vantaggi per l’economia e la difesa nazionale.

Fincantieri

Fincantieri e ONEX: accordo per i cantieri di Elefsis

È stato firmato lo scorso 17 dicembre dall’AD e DG di Fincantieri Pierroberto Folgiero e Panos Xenokostas, Presidente e CEO di ONEX Shipyards & Technologies Group, un accordo per creare una linea di produzione e manutenzione di corvette lungo tutto il ciclo di vita, nei cantieri di Elefsis. L’intesa, sottoscritta presso il Ministero dello Sviluppo greco, stabilisce i termini della collaborazione per la costruzione di 2+1 corvette all’avanguardia presso i cantieri di ONEX Elefsis, insieme ai necessari aggiornamenti, miglioramenti, trasferimento di know-how e tecnologia, attrezzature, che sono stimati in circa 80 milioni euro. ONEX Naval and Maritime Elefsis Shipyards prevede la creazione di 2.500 posti di lavoro diretti e indiretti nella cantieristica: favorisce, inoltre, una cooperazione che potrà essere rafforzata in vista dei futuri programmi di costruzione di navi militari e mercantili. Lo scorso ottobre, in linea con il proprio impegno a fare squadra con l’ecosistema dell’industria locale, Fincantieri aveva firmato una serie di memorandum d'intesa (MoU) con potenziali nuovi fornitori greci, ponendo così le basi per la definizione di possibili rapporti commerciali a lungo termine.

Pierroberto Folgiero: l’AD di Fincantieri sottolinea il valore dell’accordo

La strategia di costruzione, come ha spiegato l’AD e DG di Fincantieri, si basa “su un modello collaudato per aumentare l'efficacia del partner locale con il trasferimento di tecnologia, facendo leva su sinergie e interconnessioni tra la produzione in Italia e in Grecia con una visione di lungo termine”. Nelle parole dell’AD Pierroberto Folgiero emerge il valore dell’accordo che si configura come un passo importante per il potenziamento della produzione nazionale della difesa. Il know-how che verrà acquisito attraverso la collaborazione ONEX-Fincantieri sarà infatti un importante cardine per lo sviluppo di prodotti competitivi in grado di soddisfare le esigenze di difesa dei vari mercati, dando ancora maggiore impulso alla rinascita di Elefsis Shipyards. “Facciamo leva su una prerogativa dell’industria della difesa italiana, dove una rete di piccole e medie imprese lavora insieme a quelle globali: vogliamo replicarla in Grecia per fare di Elefsis Shipyards un operatore di riferimento”, ha aggiunto in merito l’AD Pierroberto Folgiero.

mercoledì 18 gennaio 2023

Illycaffè, l’AD Cristina Scocchia si racconta in un’intervista a “La Stampa”

A distanza di un anno dal suo ingresso in Illycaffè, Cristina Scocchia prosegue gli impegni professionali per guidare il Gruppo verso nuovi traguardi a livello nazionale e internazionale. Tra questi anche la preparazione dell’ingresso in Borsa.

Cristina Scocchia

“La Stampa” intervista Cristina Scocchia

La carriera professionale come “una maratona” in cui è importante rialzarsi e tornare a correre nonostante le battute d’arresto. Per Cristina Scocchia è questo il modo giusto di intendere il percorso professionale: Si possono ottenere dei riconoscimenti ma ci sono anche cadute”, ha dichiarato in un’intervista a “La Stampa”, specificando che “bisogna saperne gioire ma anche guardare indietro, per aiutare chi sta affrontando la propria maratona. Mi riferisco non solo al mondo del lavoro, ma a tutti gli ambiti della vita”. Un approccio che la manager ha promosso nelle sue diverse esperienze alla guida di importanti realtà aziendali – quali L’Oréal Italia e KIKO Milano – e che viene affiancato da grandi capacità manageriali e di leadership. Quanto ai piani di crescita per Illycaffè, l’AD ha spiegato che la strategia è ora “sviluppare i piani strategici per raddoppiare nei prossimi anni il mercato in Usa, che è il secondo più importante dopo l’Italia”, puntando al contempo verso nuovi cicli di sviluppo, l’espansione nel mercato nazionale e internazionale e la strutturazione di basi solide per avviare la quotazione in Borsa.

Cristina Scocchia: “La leadership non è portare medaglie”

Cristina Scocchia ha evidenziato nell’intervista di essere “contenta di avere la fortuna di poter lavorare molto con tantissima passione e impegno raggiungendo importanti risultati”. La carriera, aggiunge, “non è uno sprint ma una maratona: si possono ottenere dei riconoscimenti ma ci sono anche cadute e ti puoi sbucciare le ginocchia per poi rialzarti, tirare il fiato e tornare a correre”. In questo è importante portare avanti anche una solida etica del lavoro, con la consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa e del significato della condivisione dei risultati. “Se nel mio piccolo posso dare ispirazione, la giusta grinta, se posso dare una mano ne sono felice”, specifica a “La Stampa”, rimarcando l’importanza di una leadership che non ambisca a “portare medaglie”, quanto piuttosto a “prendersi cura delle persone: questa è la mia etica del lavoro. Il raggiungimento di risultati va condiviso”, sottolinea Cristina Scocchia a chiusura dell’intervista.

Municipia S.p.A.: PNRR, il valore del partenariato pubblico-privato nell’attivazione dei progetti nelle città

La vision di Municipia S.p.A. nelle parole del presidente Stefano De Capitani: il contributo del settore privato nella realizzazione degli obiettivi annunciati dal PNRR è imprescindibile per i Comuni.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: PNRR, necessario avviare una valutazione sullo stato di fatto della messa a terra dei progetti nelle città

Parte dalle città la ripresa del Paese e passa attraverso l’intesa pubblico-privato: il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani lo spiega in un approfondimento sui suoi canali social. “La grande occasione del PNRR rischia di vanificarsi per i Comuni se non viene avviato un cambio di rotta che abbracci concretamente il settore privato”: è quindi necessario “avviare una valutazione sullo stato di fatto della messa a terra di quanto previsto dal Piano” a partire “dalle azioni dei Comuni che sono i key-players degli interventi”. Municipia S.p.A., ogni giorno al fianco degli Enti locali nell’implementazione di progetti di Digital Transformation per città di ogni dimensione, segue attentamente gli sviluppi legati all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Municipia S.p.A.: il ruolo indispensabile della sinergia pubblico-privato

AI, IoT, cloud computing, big data analytics, come sottolinea il presidente di Municipia S.p.A., sono “gli strumenti che si sono fatti strada non solo per adottare una ‘burocrazia algoritmica’ semplificata quanto per creare servizi al cittadino innovativi, agili e dialoganti, tanto da assumere essi stessi un valore collaborativo”. In questo contesto dunque la funzione e le attività del management ricoprono un aspetto decisivo nei processi decisionali: “L’efficacia dei risultati dipende dall’approccio nuovo con cui si misurano le capacità intrinseche dell’amministrazione pubblica locale e con cui viene compreso il ruolo indispensabile della sinergia pubblico-privato”. Presupposto iniziale, spiega il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, deve quindi essere “l’attivazione congiunta delle competenze multi-prospettiche (progettuali, di tempistiche e di financing) del privato e della visione reale del territorio da parte del soggetto pubblico”: l’evoluzione del sistema Paese, partendo dalle città, passa “indissolubilmente da questa sintesi”.

Francesco Starace: E-mobility, lo studio 2023 sulle 100 eccellenze del Made in Italy

Fondazione Symbola ed Enel presentano “100 Italian E-Mobility Stories 2023”: energie e talenti protagonisti di “una tra le filiere più innovative e dinamiche del Paese”, evidenzia Francesco Starace.

Francesco Starace

Francesco Starace: E-mobility, 100 storie di eccellenze del Made in Italy nel report di Fondazione Symbola, Enel ed Enel X Way

La mobilità sta entrando in una nuova era, più sostenibile ed efficiente: Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, ha spiegato con quali ricadute lo scorso 11 gennaio nel corso dell’evento di presentazione di “100 Italian E-Mobility Stories 2023”, lo studio di Fondazione Symbola, Enel e Enel X Way giunto alla quarta edizione che, nel raccontare e premiare le 100 storie di eccellenza protagoniste di questa nuova era della mobilità, fotografa lo stato di salute del settore. “La strada del cambiamento è tracciata come dimostrano i numeri e i progetti di alcune delle più importanti eccellenze presenti nel volume: imprese, centri di ricerca, università e associazioni che con talento e passione sviluppano soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la mobilità elettrica, una tra le filiere più innovative e dinamiche del Paese”, ha commentato in merito Francesco Starace. Dal design alla produzione manifatturiera dei veicoli fino all’infrastruttura di ricarica e alla componentistica alle batterie: ognuno nel proprio ambito d’attività si è impegnato concretamente per lo sviluppo di una nuova forma di mobilità che contribuisce “a creare un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo con ampie prospettive di crescita, in linea con i principi del Manifesto di Assisi”. L’evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Ermete Realacci, Presidente di Fondazione Symbola, ed Elisabetta Ripa, CEO di Enel X Way.

Francesco Starace: il processo di elettrificazione è trasversale e coinvolge più settori

Dallo studio, come sottolineato anche dall’AD Francesco Starace, emerge come la trasformazione della mobilità stia portando interessanti opportunità per l’Italia. È necessario però saperle cogliere: “Il panorama industriale della E-mobility si sta ampliando. C’è grande vitalità in tutto l’indotto italiano e sta continuando a manifestarsi in un settore che dopo 100 anni possiamo dire ha raggiunto una fase di maturità”, ha spiegato l’AD di Enel rifacendosi ai numeri indicati nel report. Nel mondo circolano attualmente quasi 20 milioni di veicoli elettrici per passeggeri, 1,3 milioni di mezzi elettrici commerciali e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici. Le stime recenti prevedono al 2030 una quota di mercato globale per le auto elettrificate superiore al 50%, trainato dalle tecnologie Battery Electric Vehicle. I mercati principali sono la Cina e l’Europa: quest’ultima nel 2021 ha registrato un aumento del 65,7% delle immatricolazioni di auto elettriche o a bassissime emissioni (Ecv) rispetto al 2020. E a dicembre le vendite di veicoli elettrici hanno superato per la prima volta quelle delle autovetture a diesel. In questa transizione l’Italia può giocare un ruolo di primo piano e a più livelli. Inoltre, come ha ricordato Francesco Starace, il processo di elettrificazione è trasversale e coinvolge più settori: “Con l’aumentare delle auto elettriche in strada ci saranno anche nuove esigenze industriali sia in termini di produzione manifatturiera e meccanica, sia di generazione di energia elettrica pulita, sia in chiave chimica per i sistemi di accumulo. La stessa rete elettrica cambierà per far fronte al numero crescente di nuovi veicoli elettrici in arrivo sulle nostre strade. Gli investimenti sulle batterie cresceranno, per ridurre il peso e aumentare le prestazioni, aumentando l’efficienza e la sostenibilità. Le batterie elettrificheranno non solo l’industria, ma molti settori economici nel prossimo futuro”.

martedì 17 gennaio 2023

Atitech: il Presidente Gianni Lettieri a Fiumicino per raccontare la crescita dell’azienda

Alla convention presso l’Hilton Rome Airport di Fiumicino presenti circa 900 lavoratori ex-Alitalia Maintenance, ai quali il Presidente Gianni Lettieri ha rivolto un messaggio di benvenuto.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri ai dipendenti di Fiumicino: “Tra i più bravi e competenti al mondo”

“È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno”: ha aperto così Gianni Lettieri, citando un verso di Pablo Neruda, la convention organizzata da Atitech il 14 dicembre presso l’Hilton Rome Airport di Fiumicino. Evento in cui il Presidente ha fatto il punto sui recenti sviluppi che hanno consolidato il ruolo dell’azienda nel settore MRO - Maintenance, Repair and Overhaul a livello internazionale, tanto da diventare la società indipendente di manutenzione aeronautica più grande nel mercato Europa, Medio Oriente e Africa. Presenti anche l’ex-Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e il maratoneta Stefano Baldini, campione olimpionico ad Atene 2004. L’evento ha fornito occasione per incontrare i nuovi dipendenti Atitech di Fiumicino, provenienti dall’ex-ramo manutenzione di Alitalia. “Dovete essere orgogliosi della vostra professionalità”- ha dichiarato Gianni Lettieri. “Siete tra i più bravi e competenti al mondo, ma negli ultimi 20 anni non siete stati messi in condizione di lavorare al meglio delle vostre possibilità, avete operato in un clima di perenne incertezza”. La convention ha fatto seguito all’operazione che ha condotto Atitech ad acquisire il ramo manutenzione di Alitalia, operazione portata a termine a settembre 2022.

Gianni Lettieri: Atitech, la crescita e i progetti per il futuro

Con l’acquisizione del ramo manutenzione di Alitalia, l’azienda presieduta da Gianni Lettieri ha raddoppiato la propria capacità: ai 5 hangar di Capodichino si sono aggiunti, infatti, i 4 presenti a Fiumicino, con 6 linee di produzione per gli aeromobili “narrow body” e 5 per i “wide body”. Esteso anche il portfolio delle certificazioni – sviluppo che consente ad Atitech di operare su un maggior numero di modelli di aeromobile – e le attività di officina, tra cui gli interventi su materiali compositi e i controlli non distruttivi. Non solo: per Atitech nel 2023 anche un nuovo hangar per la verniciatura dedicato agli aeromobili “wide body”. Il tutto inserito in un contesto di grande specializzazione e competenze ad alto tasso tecnico che hanno reso Atitech la numero uno nella manutenzione aeronautica in ambito EMEA. Inoltre, come illustrato dal Presidente Gianni Lettieri, sono in potenziamento le attività di manutenzione di linea, che contano già gli attuali 21 scali serviti in Italia e gli 11 all’estero (Europa, Africa, Medio Oriente, Asia e Sud America).

Asset management, Alessandro Noceti: carriera e successi del manager di Valeur Group

Professionista affermato nell’ambito dell’asset management, Alessandro Noceti ha avviato la sua carriera in Credit Suisse International, fino a diventare Vice Presidente nell’Area Investment Banking. Nel 2015 il passaggio a Valeur Group.

Alessandro Noceti

Alessandro Noceti: gli anni in Credit Suisse

Con oltre dieci anni di esperienza nella finanza internazionale, oggi Alessandro Noceti ricopre il ruolo di Direttore di Valeur Capital LTD e Valeur Securities SA, controllate di Valeur Group, società specializzata in asset management, advisory, ricerca, trading e servizi real estate. Tra i suoi incarichi correnti per conto del Gruppo indipendente anche quello di Responsabile della Distribuzione. Prima di fare il suo ingresso in Valeur Group, il giovane manager si è reso protagonista di una scalata di successo in Credit Suisse International. Dopo essersi laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e aver conseguito un Master in European Business Studies presso ESCP-EAP European School of Management (Londra/Torino), Alessandro Noceti si trasferisce a Londra e qui nel 2008 viene assunto come Analista per l’Area Investment Banking - Equity and Fixed Income Derivatives Sales. Due anni più tardi diviene Associate, con responsabilità nella copertura commerciale per la clientela italiana retail e istituzionale. Nel 2012 viene nominato Vice Presidente e durante il mandato si occupa delle operazioni italiane nell’ambito del Real Money.

Alessandro Noceti: gli incarichi in Valeur Group

La scalata in Credit Suisse International si interrompe nel 2015, a pochi mesi dalla nomina a Director, quando Alessandro Noceti passa a Valeur Group, Gruppo indipendente fondato da Lorenzo Vangelisti. Le esperienze maturate nell’Istituto svizzero gli consentono di ricoprire fin da subito il ruolo di Direttore di una delle controllate, Valeur Capital LTD, entità che gestisce i fondi lussemburghesi e, in sinergia con il resto del Gruppo, effettua attività di ricerca, analisi e definizione delle strategie dei fondi SIF e UCITS. Diventa inoltre Responsabile della Distribuzione. Intanto nel 2018 il suo percorso accademico si arricchisce con un Master in Business Administration conseguito presso l’ESCP Europe di Londra. Nel 2019 aggiunge ai suoi incarichi anche quello di Direttore di Valeur Securities SA, controllata svizzera che offre una piattaforma di trading in grado di assicurare un esteso accesso al mercato. Tra le ultime operazioni guidate da Alessandro Noceti l’investimento da parte di Valeur nei Rhino Impact Bonds, emessi dalla World Bank per contribuire al ripopolamento dei rinoceronti neri in Sud Africa.

Paolo Gallo (Italgas) presenta il piano di creazione valore sostenibile 2022-2028

L’AD di Italgas Paolo Gallo ha presentato il nuovo Piano di Creazione Valore Sostenibile 2022-2028 del Gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: “Per anni la sostenibilità è stata solo un concetto astratto

Per anni la sostenibilità è stata considerata un concetto quasi astratto, – rimprovera l’AD di Italgas – rispetto al quale adeguare strategie e obiettivi aziendali ma senza una correlazione diretta a uno sviluppo reale. Una visione miope e distante da quell’idea di azioni e interventi concreti che fanno della sostenibilità il principale driver per raggiungere il traguardo della net zero economy”. Italgas, invece, intende fare davvero la differenza. Paolo Gallo lo conferma nel corso della presentazione del nuovo piano di creazione di valore sostenibile 2022-2028, con il quale il Gruppo, definendosi “costruttore di futuro”, ha fissato azioni e obiettivi ambiziosi ma concreti. Lo sguardo è rivolto soprattutto a territori e stakeholder, con l’intento di creare sempre nuovo valore.

Paolo Gallo: il Piano di Creazione Valore Sostenibile e il “Driving innovation for energy transition”

Il nuovo Piano di Creazione Valore Sostenibile presentato si inserisce all’interno del piano strategico 2022-2028, il quale prevede 8,6 milioni di euro di investimenti. Oltre al documento approvato dal Consiglio di Amministrazione, è stato consegnato anche il “Driving innovation for energy transition”, un report che assume un valore prezioso nell’analisi del rapporto tra il business e l’impatto sull’ambiente. “Ci lavoriamo da tempo nella consapevolezza che tutto ciò che possiamo misurare possiamo anche gestire – ha commentato l’AD Paolo GalloI due nuovi documenti vanno proprio in questa direzione: fornire una mappa di dettaglio entro cui muoverci secondo coordinate precise e traguardi intermedi”.

Gruppo FS a “Expo Consumatori”: focus sulla cultura dell’ascolto

Gruppo FS, fondamentale la cultura dell’ascolto per comprendere i bisogni di chi viaggia: le parole dell’Amministratore Delegato Luigi Ferraris a “Expo Consumatori”.

 Gruppo FS

Gruppo FS, focus sui viaggiatori: “I nostri principali stakeholder”

Confronto e dialogo al centro delle attività del Gruppo FS. Prendendo parte a “Expo Consumatori”, evento di Assoutenti dedicato al consumo sostenibile e al ruolo del consumatore nella società, l’AD Luigi Ferraris ha evidenziato l’importanza della relazione con i viaggiatori e con i territori: il fine è “comprendere i bisogni di chi viaggia, ma anche le istanze dei territori dove siamo chiamati a migliorare le infrastrutture stradali e ferroviarie”. A tal proposito, l’AD ha parlato di una nuova figura professionale che, “come il capo stazione di una volta, si occupi di tutto quello che succede nello scalo e risponda alle domande e alle osservazioni dei viaggiatori”. Questo poiché nel Gruppo FS è massima l’attenzione verso le relazioni con i viaggiatori: “I nostri principali stakeholder”, come li ha definiti l’Amministratore Delegato durante l’evento di Assoutenti.

Ascolto e sicurezza, punti centrali nel Gruppo FS

Tenutasi a Roma nelle giornate del 29 e 30 novembre e 1° dicembre, “Expo Consumatori” ha messo in primo piano il tema del consumo sostenibile e, più in generale, il mondo dei consumatori. Un’occasione di confronto in cui Gruppo FS ha fatto il punto sulle attività dedicate a tale ambito. “Per noi la cultura dell’ascolto è fondamentale”, ha dichiarato l’AD Luigi Ferraris, e per tale motivo “è importante portare avanti la relazione che abbiamo con il mondo dei consumatori. Vogliamo creare una sorta di partnership con chi prende il treno, ovvero con i nostri principali stakeholder”. La sicurezza è un altro aspetto fondamentale: “Sogno un futuro in cui i treni siano pieni di famiglie anche la sera. Per questo abbiamo lanciato una società che si occupi direttamente della sicurezza dei viaggiatori e dei nostri colleghi”. L’AD del Gruppo FS ha parlato, inoltre, della società capofila del Polo Passeggeri, Trenitalia, “che ha avviato da tempo un percorso di confronto e dialogo con le Associazioni dei Consumatori che ha portato alla firma dei protocolli d’intesa per la procedura di conciliazione paritetica”. Infine una riflessione sulla progettazione delle opere: “Quando andiamo a lavorare su un’infrastruttura agiamo in casa d’altri per cui dobbiamo avere massimo rispetto. Un’azione concreta è per esempio quella dell’iniziativa Cantieri Parlanti che nel segno della trasparenza comunica preventivamente online e non solo le informazioni importanti sui lavori in corso”.

Stefano Donnarumma, l’AD e DG di Terna spinge sulle rinnovabili: “Necessario sforzo di concertazione”

Sviluppo delle reti locali, accumuli e snellimento dei processi autorizzativi: l’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma elenca i punti chiave per accelerare sulle rinnovabili e diminuire la dipendenza dal gas russo.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: “Vento e sole? In Italia possono sostituire il gas

L’utilizzo della corrente elettrica sia a livello domestico che industriale può essere la via giusta per accelerare il processo di transizione. È evidente che le fonti rinnovabili sono fondamentali. E in Italia ci sono: vento e sole non mancano, è come se avessimo immensi giacimenti di gas. Ora si tratta di sfruttarli”. Non ha dubbi Stefano Donnarumma: secondo l’AD e DG di Terna spingere sull’elettrificazione dei consumi è la strategia migliore per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e indirizzare il Paese verso la transizione e una maggiore autonomia energetica. Il manager lo ha ribadito ai microfoni de “Il Messaggero” in occasione del convegno “La recessione che verrà” organizzato da “MoltoEconomia”. “Bisogna accelerare sullo sviluppo delle reti locali e degli accumuli, fondamentali per mettere in equilibrio il sistema – ha dichiarato Stefano DonnarummaPompe di calore nelle case, auto elettriche: questo, associato alla transizione e al corretto uso dell’energia elettrica, sarà il futuro. Per farlo – ha aggiunto – sarà necessario concertare un programma nazionale e pluriennale con una grande visione”.

Stefano Donnarumma: “Vento e sole? In Italia possono sostituire il gas

Con il suo Piano di Sviluppo da 18,1 miliardi di euro il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è pronto trasformare il Paese nel principale hub energetico del Mediterraneo andando a rinforzare in particolare le dorsali da Sud a Nord, ritenute strategiche per trasportare le grandi quantità di energia rinnovabile prodotte nelle regioni del Mezzogiorno. Il ritardo sugli accumuli e le tempistiche sulla realizzazione delle opere rischiano tuttavia di vanificare gli sforzi di Terna, ha sottolineato l’AD e DG: “Bisogna agevolare e accelerare l’aspetto autorizzativo e burocratico e realizzare impianti per rispondere alle numerose richieste di collegamento. Le risorse per finanziare queste attività non mancano”. Con le rinnovabili l’Italia ha finalmente l’occasione per raggiungere la tanto agognata autonomia energetica, ha aggiunto Stefano Donnarumma: “Abbiamo disponibilità per coprire completamente il feeding di gas dalla Russia in questi anni. Se realizzassimo i 70 GW di gap tra fotovoltaico ed eolico, che sono già previsti e perlopiù progettati, potremmo completamente compensare i 29 miliardi di metri cubi di gas provenienti oggi dalla Russia e utilizzati per generare energia elettrica”.

Pierroberto Folgiero proietta Fincantieri nel prossimo quinquennio: il Piano 2023-2027

Fincantieri: in un’intervista a tutto campo rilasciata a “Il Sole 24 Ore”, l’AD e DG Pierroberto Folgiero ha delineato le strategie per i prossimi cinque anni. I dettagli.

Fincantieri

Fincantieri lancia il Piano 2023-2027: l’intervista all’AD Pierroberto Folgiero

Riposizionare Fincantieri come pioniere della transizione energetica e della digitalizzazione: come spiegato dall’AD Pierroberto Folgiero in un’intervista a “Il Sole 24 Ore”, il nuovo Piano 2023-2027 approvato dal Consiglio d’Amministrazione lo scorso 16 dicembre guarda in questa direzione. “In un momento in cui bisogna fare questa rivoluzione, avere competenze forti sulla crocieristica, sul militare e sulle navi specializzate offshore, significa poter aver un ruolo di traino”, ha evidenziato l’AD sottolineando il ruolo di “design authority” di Fincantieri: “Su una nave l’autorità di progetto, una sorta di dominus che nel momento in cui cambiano i paradigmi ha molta più possibilità di plasmare e accelerare il cambiamento di qualsiasi altro”. Per liberare questo potenziale “dobbiamo però concentrarci sulla cantieristica ad alto valore aggiunto e sulla modernizzazione dei cantieri”. E “modernizzare significa digitalizzare i cantieri con sistemi di ingegneria di quarta generazione e robotizzare le attività a bassissimo valore aggiunto”, ha evidenziato Pierroberto Folgiero entrando più nel dettaglio: “È uno sforzo necessario per rendere Fincantieri a prova di futuro ma anche per aumentare la marginalità nel presente”.  

Fincantieri: sostenibilità e digitalizzazione, le linee-guida del Piano 2023-2027

Il Piano 2023-2027 di Fincantieri punta su distintività e sostenibilità per “continuare a crescere volgendo in opportunità le criticità del settore e del contesto macroeconomico”. Le linee guida, come ha spiegato l’AD Pierroberto Folgiero nel sottolinearne il valore, sono basate “su cinque pilastri volti a far evolvere Fincantieri in leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate”: a sostenere la crescita prevista la focalizzazione sui tre core business (navi da crociera, navi militari e navi specializzate offshore) in cui “siamo pronti ad essere pionieri nella abilitazione delle nuove tecnologie”, ha ribadito Pierroberto Folgiero. Il piano prevede anche “l’impegno continuo sulla modernizzazione e digitalizzazione delle operazioni dei cantieri navali fino all’eccellenza, e la massima attenzione alla disciplina finanziaria e al deleveraging”, ha aggiunto infine l’AD di Fincantieri.

Essere utili a sé e al mondo: la riflessione dell’imprenditore Alessandro Benetton

Un Caffè con Alessandro: nell’ultimo appuntamento del 2022 Alessandro Benetton riflette su come trovare se stessi lasciandosi ispirare dalla filosofia giapponese “Ikigai” che insegna a porsi le giuste domande per comprendere dove dirigersi.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: come trovare la propria strada e disegnare una traiettoria per la nostra vita

Si guarda al futuro nell’ultimo appuntamento del 2022 della video-rubrica di Alessandro Benetton “Un Caffè con Alessandro”. D’altronde non poteva essere diversamente: trovare la propria strada è uno dei temi al centro della sua autobiografia “La Traiettoria” uscita proprio negli scorsi mesi. Come far conciliare inclinazioni e professionalità? Come comprendere il proprio valore e cosa ciascuno di noi può dare al mondo? Sono queste alcune delle domande che Alessandro Benetton si pone nel nuovo video parlando della filosofia giapponese “Ikigai”: un termine sostanzialmente intraducibile in italiano che però fa riflettere in quanto accosta la parola “vita” al concetto di “valerne la pena”. Per quanto possa sembrare “un tema astratto, filosofico, in realtà ha un’applicazione anche pratica” spiega nel video: un aiuto a trovare il proprio “Ikigai” e quindi la propria ragione d’esistere può arrivare anche da Marc Winn che ha individuato quattro domande alle quali è fondamentale rispondere per capire meglio quali sono gli obiettivi da perseguire.

Alessandro Benetton: riflettere su di sé per capire come apportare nuovo valore fuori da sé

Innanzitutto dobbiamo domandarci cosa siamo bravi a fare, cosa ci piace fare e infine per cosa possiamo essere pagati. Come osserva Alessandro Benettonnon si tratta di risposte semplicissime, ma neanche impossibili: serve riflettere sulla nostra quotidianità”. La domanda più difficile però arriva per ultima: “Di cosa ha bisogno il mondo?”. Un quesito “essenziale” come lo definisce Alessandro Benettonperché ribalta la prospettiva”: il centro della riflessione non siamo più solo noi, ma noi in relazione al mondo. E una volta trovata la risposta a quest’ultima domanda, unendola alle precedenti è possibile definire il proprio “Ikigai”. È quanto si propone di fare anche lui ad esempio con 21 Invest: mettere le sue competenze a disposizione delle aziende meritevoli per aiutarle “a crescere e dimostrare il loro vero potenziale”. È una vocazione ben definita, una strada percorribile che porta nuovo valore per sé e per gli altri: “Passare dalla teoria alla pratica non è semplice. Il mio consiglio dunque è quello di iniziare subito a lavorarci”. 

lunedì 16 gennaio 2023

L’Amministratore Delegato di SACE Alessandra Ricci illustra il piano industriale “Insieme 2025”

L’Amministratore Delegato di SACE Alessandra Ricci presenta il nuovo piano industriale da 111 miliardi nel corso di un’intervista rilasciata a RaiNews24. Transizione energetica, continuità della supply chain e digitalizzazione tra gli obiettivi primari.

Alessandra Ricci

Alessandra Ricci: la visione di SACE sull’attuale stato di salute delle imprese italiane

In un contesto senz’altro grigio, le imprese continuano a dare segnali di forte resilienza, mantenendo un trend principalmente in crescita. Lo conferma l’Amministratore Delegato di SACE Alessandra Ricci in un’intervista rilasciata a RaiNews24. “Dal nostro osservatorio che è fatto di cerca 30mila imprese che assistiamo giornalmente nei loro rapporti di affari sia sui mercati domestici che internazionali, la nostra visione continua ad essere positiva”, afferma. Nel poter dare enorme dimostrazione di resilienza, ha giocato a favore delle aziende anche il fatto “di essere per lo più esportatrici e quindi aver goduto della capacità dei mercati internazionali di compensare in qualche modo quelli che potevano essere dei fattori di crisi”. Oggi, le sfide che le imprese sono chiamate ad affrontare si sviluppano soprattutto a partire da tre temi chiave: la transizione energetica, la continuità della supply chain e la digitalizzazione. Da questo punto di vista, SACE si dice pronta a dare sostegno alle imprese nell’affrontarle.

Alessandra Ricci: cosa prevede il piano “Insieme 2025”

“Insieme 2025” è il nome che SACE ha dato al suo nuovo piano industriale. Illustrato da Alessandra Ricci nel corso dell’intervista, il piano da 111 miliardi mira a sostenere le imprese mediante soluzioni concrete che rispondano alle loro esigenze. Tra queste la necessità di “creare relazioni di medio e lungo termine per stabilire nuove opportunità commerciali”, ma anche competenze e prodotti finanziario-assicurativi. Il piano, nel quale ricorrono i temi della sostenibilità e della digitalizzazione, sembra essere pensato soprattutto per le pmi. “È sulla piccola e media impresa il nostro cuore”, dichiara infatti l’Amministratore Delegato di SACE, “oggi quelle piccole e medie imprese rappresentano la dorsale della nostra economia. Ed è la dorsale della nostra economia che ha mostrato la maggiore resilienza rispetto a quello che è stato lo shock del Covid e della crisi ucraino-russa”. Il Gruppo ha in mente di creare una piattaforma digitale dove le imprese potranno facilmente accedere e trovare le risposte di cui hanno bisogno.

Fondazione FS Italiane, le principali tappe della carriera di Luigi Cantamessa

Luigi Cantamessa è alla guida di Fondazione FS Italiane dal 2013. Suo il progetto “Binari senza tempo”, che ha permesso il recupero di oltre 600 km di linee ferroviarie storiche chiuse.

Luigi Cantamessa

Luigi Cantamessa: gli anni della formazione e l’ingresso in Trenitalia

Ingegnere e manager con oltre 15 anni di esperienza nel settore dei trasporti, Luigi Cantamessa nasce nel 1977 a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo. Si laurea nel 2002 a pieni voti presso la Facoltà di Ingegneria Civile del Politecnico di Milano, indirizzo “Trasporti”. Dopo aver ottenuto l’Abilitazione alla professione, nel 2003 consegue un Master in Economia e Management dei Trasporti, della Logistica e delle Infrastrutture presso la SDA dell'Università Bocconi di Milano. Grazie a diversi tirocini svolti in Trenitalia già durante gli studi, viene assunto dalla società con il ruolo di Ispettore presso la Divisione Trasporto Regionale, Condirezione Centro-Nord, incarico che ricopre fino al 2005. Diverse le abilitazioni ottenute in quegli anni, tra cui la Patente “F” per la condotta delle locomotive, l’abilitazione supplementare alla Trazione a Vapore, l’abilitazione a Capotreno e infine l’abilitazione come Funzionario Ingegnere alla Presidenza delle Commissione d’esame per Patenti ferroviarie. Tra le principali attività svolte inizialmente da Luigi Cantamessa per il Gruppo FS la gestione dei processi e del monitoraggio della manutenzione dei treni regionali e l’incarico come assistente del Direttore Regionale Lombardia. Dal 2006 al 2009 è Referente per la gestione e manutenzione del parco Rotabili Storici Trenitalia, per poi trasferirsi a Roma e passare alla Direzione Centrale Relazioni Esterne.

Luigi Cantamessa: le attività come Direttore Generale di Fondazione FS

Nel 2010 Luigi Cantamessa fa il suo ingresso nella Direzione Centrale Strategie e Pianificazione, dove gli viene affidato l’incarico di perimetrare e studiare gli ambiti di una nuova Fondazione per preservare il patrimonio storico e industriale delle Ferrovie italiane. Tre anni più tardi contribuisce alla nascita di Fondazione FS e ottiene la nomina di Direttore Generale. Numerose le iniziative lanciate dall’Ente sotto la sua guida, tra cui spiccano il progetto “Binari senza tempo”, che dal 2014 al 2018 ha permesso la riapertura di oltre 600 km di linee ferroviarie storiche chiuse o in stato di abbandono, e il rilancio del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (Napoli). Un impegno che nel 2017 gli è valso la nomina a Cavaliere al merito della Repubblica da parte del Presidente Sergio Matterella. Due anni più tardi è stato insignito anche del titolo di Commendatore. Attualmente, Luigi Cantamessa è anche Componente del Comitato Permanente per la Promozione del turismo in Italia del MiBACT e membro del Comitato Direttivo di Federturismo-Confindustria. Nel 2018, inoltre, per aver evitato la soppressione delle linee ferroviarie Novara-Varallo Sesia e Avellino-Rocchetta, è stato nominato Cittadino Onorario di Varallo Sesia (VC) e di Lioni (AV).