L’approfondimento di “Forbes” in occasione del decennale di Gian Maria Mossa in Banca Generali: le tappe di un percorso che l’hanno portata “sul podio del private banking in Italia, sestuplicando le masse in gestione (circa 60 miliardi per clientela private)”.
Gian Maria Mossa, i dieci anni in Banca Generali: il lavoro sulle soluzioni e sulla professionalità dei banker
Gian Maria Mossa è entrato in Banca Generali nel 2013: quell’anno “nacquero i contenitori assicurativi, seguiti poi da quelli finanziari, che si dimostrarono uno dei casi di maggior successo dell’industria assicurativa e del risparmio gestito degli ultimi anni”. Ma è stato solo l’inizio di un importante percorso di cui oggi, a distanza di dieci anni, “Forbes” fa un primo bilancio: “L’ha portata sul podio del private banking in Italia, sestuplicando le masse in gestione (circa 60 miliardi per clientela private)” si legge nell’articolo che racconta le novità introdotte da Gian Maria Mossa. Tra queste la riorganizzazione della divisione di private banking con la costruzione di servizi e soluzioni personalizzate e un management rinnovato nel focus verso la fascia alta di mercato. E ancora le acquisizioni, le partnership. E Bg Personal Advisory, una “rivoluzione nel settore”: la piattaforma proprietaria di advisory patrimoniale è nata per far dialogare il banker con i clienti non solo sul portafoglio finanziario, ma anche sulle proprietà immobiliari, il patrimonio di impresa, le tematiche successorie e persino sugli asset nell’arte.
Forbes: il decennale di Gian Maria Mossa in Banca Generali, l’articolo
L’articolo che “Forbes” dedica al decennale di Gian Maria Mossa in Banca Generali racconta anche “il lavoro sulle soluzioni e sulla professionalità dei banker” che ha portato avanti in questi anni. L’efficacia è tangibile nei risultati raggiunti: “Banca Generali svetta infatti nella top ten dei titoli con il maggiore ritorno totale in Borsa a Milano (280%) tra il 2013 e il 2022”. In questo periodo le masse in gestione sono passate “da poco più di 25 a 83 miliardi di euro e il portafoglio pro capite dei suoi banker è triplicato: da 12 a oltre 36 milioni”. “Forbes” ricorda anche l’impegno dell’AD nel promuovere un approccio ESG. Una vision lungimirante quella di Gian Maria Mossa che ha permesso all’Istituto di poter contare “su una rete di professionisti in mandato esclusivo d’agenzia che mostrano tassi di crescita molto più competitivi di ogni altra struttura in ambito finanziario con dipendenti diretti”. Ed è anche grazie a loro che oggi sono riconosciute la qualità e l’affidabilità dei servizi proposti da Banca Generali.
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