L’intervista al Presidente e AD di Sport e Salute Vito Cozzoli: lo sport è un diritto di tutti

Vito Cozzoli è Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute S.p.A., la società pubblica che fa da braccio operativo del Governo nella promozione di sport, corretti stili di vita e salute.

Vito Cozzoli: gli sforzi fatti durante la pandemia per lo sport

Il mandato di Vito Cozzoli alla guida di Sport e Salute è iniziato quasi in concomitanza con lo scoppio della pandemia, un periodo sicuramente difficile per tutti gli appassionati di sport, costretti a fermarsi. La società ha utilizzato la pausa forzata per supportare il Governo nel sostenere gli organismi sportivi attraverso l’erogazione di 3,2 miliardi di euro tra il 2019 e il 2023 valorizzando le sedi territoriali. “I binari su cui abbiamo lavorato sono due: il primo è stato fare rete sui territori e con le agenzie sportive esistenti e le amministrazioni pubbliche; l’altro è il monitoraggio dei nostri interventi”, ha precisato Vito Cozzoli, “attraverso i Comuni abbiamo creato una serie di bandi e avvisi pubblici destinati in particolare alla rete associativa e del Terzo settore per la co-progettazione e la co-programmazione delle attività sportive”.

Vito Cozzoli: lo sport come strumento di inclusione

La pratica sportiva è anche un metodo efficace per sviluppare reti e stringere legami tra persone di diversa provenienza e condizione sociale. “Lo sport – afferma Vito Cozzoli – è oggi uno straordinario strumento per investire non solo sul capitale umano, ma anche per favorire l’inclusione, l’integrazione, la crescita culturale e la socializzazione”. Il merito di questo cambiamento va soprattutto ai tanti enti del Terzo settore che stanno rivoluzionando la cultura del nostro Paese in ambito sportivo. Nella stessa direzione si muove inoltre il piano sociale “Sport per tutti”, “un intervento sportivo e sociale da 15.7 milioni di euro per affermare che lo sport sia nei fatti un diritto di tutti”. L’investimento servirà a finanziare 1500 progetti selezionati tra quelli proposti da 12mila enti del Terzo Settore e Comuni, con lo scopo di coinvolgere 1 milione e 70mila cittadini.