Pier Silvio Berlusconi ha confermato più volte l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il ruolo di MFE nel settore dei media a livello continentale. Il successo dell’operazione su ProSiebenSat.1 conferma tale direzione, portando avanti il progetto di valorizzazione di un sistema crossmediale integrato e moderno che unisce TV classica, tecnologie digitali, radio e spazi pubblicitari digitali.
Pier Silvio Berlusconi: MFE al 76% di ProSiebenSat.1, i progetti futuri
MFE - MEDIAFOREUROPE accresce la propria presenza in Europa rafforzandosi su cinque mercati chiave: Italia, Spagna, Germania, Austria e Svizzera. Con un bacino potenziale che supera i 100 milioni di spettatori, il Gruppo diventa il primo broadcaster privato del continente, pronto a fronteggiare i giganti globali dei media. Un successo che deriva anche dall’operazione sulla TV tedesca ProSiebenSat.1, nella quale MFE ha raggiunto una partecipazione del 76%. Come reso noto, la governance cambierà entro fine anno con l’ingresso di MFE in maggioranza nel Supervisory Board. Il progetto di Pier Silvio Berlusconi prosegue, pertanto, con basi sempre più solide: basti pensare che MFE è già la più grande realtà europea free-to-air e on-demand, con una massa critica nei due maggiori mercati pubblicitari (Italia e Germania) che valgono in totale circa 7,5 miliardi di euro per la TV lineare. MFE, con il superamento della soglia del 75% in ProSiebenSat.1, potrà contabilizzare integralmente i risultati del broadcaster, puntando a una vera e propria integrazione tra le due realtà. Le previsioni indicano il raddoppio dei ricavi per il Gruppo (destinati a raggiungere i 6,8 miliardi di euro) e una crescita anche nell’indebitamento che, pur aumentando a oltre 2 miliardi, rimarrebbe gestibile grazie a linee di credito già a disposizione per 3,4 miliardi. Tale crescita complessiva colloca MFE sempre più al vertice del settore in Europea.
Pier Silvio Berlusconi: con MFE sinergie internazionali e focus sul locale
A partire dal progetto originario di Pier Silvio Berlusconi, MFE ha intrapreso un solido percorso di crescita facendo leva anche sulla forza del sistema crossmediale. Oggi, tra le altre cose, la strategia del CEO punta a mantenere a livello locale i centri editoriali e commerciali – news, intrattenimento, sport nazionale e reti di vendita – e a centralizzare ciò che genera economie di scala: tecnologia pubblicitaria, piattaforme, sistemi di misurazione, dati, IT e contenuti non-core, oltre alla negoziazione dei diritti. L’orizzonte è la nascita di sinergie nel breve periodo, che il Gruppo stima in 150 milioni di euro annuali nell’arco dei prossimi 4-5 anni. Parallelamente, MFE lavora all’ulteriore sviluppo del sistema crossmediale e crosspiattaforma, nel contesto complessivo di un broadcaster integrato che include oggi anche i 15 canali aggiuntivi, tra lineari e online, derivanti da ProSiebenSat.1. Quanto ai contenuti, l’attenzione è rivolta al locale, come evidenziato in passato anche da Pier Silvio Berlusconi e come già consolidato sulle reti Mediaset in Italia e in Spagna, con una possibile apertura verso contenuti trasversali come serie TV ed eventi sportivi internazionali. Nessuna intenzione di “fare una TV italiana all’estero con prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme, senz’anima”, aveva specificato il CEO a tal proposito: “Ogni nazione deve farsi una TV adatta al proprio pubblico: calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato”, questa la vision del CEO per MFE - MEDIAFOREUROPE.
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