mercoledì 29 marzo 2023

Municipia S.p.A.: digital transformation, il valore della condivisione di dati e obiettivi nei Comuni

Municipia S.p.A.: una strategia “smart city” per avere successo non può prescindere dalla condivisione di dati e obiettivi fra Comuni, altri enti pubblici, privati e cittadini.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: smart cities, interoperabilità dei dati e condivisione di obiettivi sono fondamentali

L’agenda di una città intelligente, come sostiene il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani, deve ruotare attorno al concetto di innovazione ma anche di inclusività: la società del Gruppo Engineering, attiva in tutto il Paese al fianco di Comuni di ogni dimensione nell’implementazione di progetti di digital transformation, ha modo di sperimentare quotidianamente come una strategia “smart city”, per dirsi efficace, non possa prescindere da processi di coinvolgimento, condivisione di informazioni e obiettivi fra gli enti pubblici e i soggetti privati del territorio e i cittadini. “Questo perché, se un’amministrazione comunale vuole che le azioni messe in campo incidano positivamente sulla vita della popolazione deve rivolgersi in primis a chi davvero vive la città ogni giorno”, spiega il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani prendendo ad esempio quanto fatto a San Antonio, in Texas. La città ha basato la strategia di trasformazione in smart city sulla condivisione dei dati tra dipartimenti ed enti e sulla raccolta di un costante feedback dai propri residenti: “Il punto di forza del progetto è di raggiungere tutta la comunità, compresa quella delle aree svantaggiate, attraverso un’operazione capillare di coinvolgimento”.   

Municipia S.p.A.: il digitale è la chiave per portare la gestione dei servizi pubblici locali verso una nuova efficienza

Il valore aggiunto di Municipia S.p.A. per i Comuni di ogni dimensione che affianca nello sviluppo di progetti di digital transformation è nelle parole del presidente Stefano De Capitani: “La digitalizzazione e la condivisione dei dati abilitano la possibilità di proiettare la gestione pubblica verso una più ampia dimensione di efficienza”. Promuovere l’interoperabilità e il flusso dei dati fra i diversi livelli di governo locale e fra questi e i cittadini e le varie realtà territoriali è fondamentale nell’ottica di fornire servizi coerenti alle specifiche esigenze: “Si tratta di mettere in atto procedure digitali end-to-end capaci di semplificare e rendere sempre più soddisfacente la gestione del territorio dando un ruolo attivo di interconnessione ai vari interpreti”, osserva il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani sottolineandone il ruolo-chiave nella trasformazione digitale delle città.

lunedì 27 marzo 2023

Atitech, l’azienda di Gianni Lettieri conferma un 2022 in crescita

Aumento dei dipendenti e taglio dei consumi di energia elettrica le voci più rilevanti. L’annuncio di Gianni Lettieri: entro i prossimi 3-5 anni pronti a intervenire su motori e componenti. 

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: Atitech, bilancio 2022 e sfide future

Atitech, MRO leader nel mercato EMEA, ha ottenuto il certificato Deloitte per il bilancio economico 2022. Per la società internazionale di consulenza, l’azienda guidata da Gianni Lettieri ha registrato numeri positivi e in linea con la ripresa post-Covid del settore del trasporto aereo. Merito soprattutto dell’acquisizione dell’ex ramo di manutenzione Alitalia, che con il passaggio dell’hub di Fiumicino e dei suoi lavoratori ha permesso ad Atitech di raggiungere quota 1.380 dipendenti, integrare l’assistenza di linea e prendere in gestione numerosi e strategici poli esteri, tra cui Washington, Buenos Aires, Tel Aviv, Casablanca e Osaka. "Il prossimo passo – ha dichiarato il Presidente di Atitech Gianni Lettieriè intervenire su motori e sui componenti. Ci vorranno dai tre a cinque anni”. Lo step successivo dell’ambizioso progetto del polo nazionale della manutenzione prevede infatti anche l’acquisizione di Ams (Aitalia Maintenance Systems), azienda di Fiumicino specializzata nella manutenzione dei motori.

Gianni Lettieri: Atitech protagonista della due giorni di Dubai

Migliorate le performance anche sotto il profilo dell’efficienza energetica. Secondo il bilancio certificato da Deloitte, la MRO di Gianni Lettieri ha investito nella sostenibilità installando 4.240 pannelli solari sui suoi stabilimenti e riducendo del 32% il consumo di energia elettrica rispetto al 2021. Atitech ha inoltre garantito la sicurezza dei suoi dipendenti, senza registrare incidenti gravi o fatali. Sul fronte del welfare aziendale è stato assicurato anche un fondo da 500mila euro per coprire i costi di avviamento professionale e imprenditoriale dei figli dei dipendenti. Un modello di eccellenza che Gianni Lettieri intende esportare a livello globale, come emerge dalla partecipazione di Atitech al salone internazionale “MRO Middle East Dubai” tenutasi a inizio marzo: “Siamo pronti a rafforzare le nostre partnership commerciali e orgogliosi di mostrare le eccellenze della nostra azienda”, si legge in una nota diffusa su LinkedIn.

Più sicurezza nelle stazioni grazie alla nuova società del Gruppo FS

Gruppo FS si prepara ad aumentare la presenza di addetti alla vigilanza negli scali ferroviari e a bordo dei treni. Luigi Ferraris: “Nel prossimo triennio importante piano di assunzioni”.

Gruppo FS

Luigi Ferraris (Gruppo FS): 1.000 addetti alla vigilanza in più per le stazioni ferroviarie italiane

Si chiama FS Security la nuova società nata in seno al Gruppo FS con l’obiettivo di assicurare maggiore presidio degli scali ferroviari e aumentare la sicurezza all’interno delle stazioni italiane. Frutto della fusione tra la Protezione aziendale di Rete Ferroviaria Italiana, incaricata di presidiare le stazioni, e quella di Trenitalia, che al contrario ha libertà sui treni ma non a terra, FS Security garantirà una maggiore percezione di sicurezza con effetti sia dal punto di vista sociale che commerciale, oltre a consentire un incremento dell’afflusso di passeggeri nelle ore serali. L’iniziativa del Gruppo FS nasce a seguito di una survey condotta tra i passeggeri che ha evidenziato la necessità di aumentare il numero di presidi soprattutto nelle stazioni più piccole e nelle tratte locali. A spiegarlo l’Amministratore Delegato Luigi Ferraris: “All’interno di Ferrovie esistevano già strutture di Protezione aziendale, abbiamo persone non armate a difesa dei nostri asset e a servizio dei passeggeri, a terra o a bordo treno – ha detto il manager in un’intervista rilasciata a “Il Tempo” – Ma sono poche. In Olanda ci sono 28 addetti alla security ogni 100 chilometri di linea ferroviaria, in Belgio 19 e in Italia solo otto”. Non è un caso che la nascita di FS Security si accompagni ad un imponente piano di assunzione, con la società che nel prossimo triennio assumerà 1.000 addetti alla vigilanza in più.

Gruppo FS: i dettagli del nuovo piano sulla sicurezza

FS Security si occuperà non solo della sicurezza di stazioni e treni passeggeri ma si estenderà anche al settore della logistica e offrirà i suoi servizi a tutte le società del Gruppo FS, che tra gli obiettivi del Piano Industriale prevede anche l’aumento del 20% della capacità di trasporto e il raddoppio delle merci trasportate su rotaia. “Avremo bisogno di piattaforme di logistica multimodale con aree di stoccaggio che dovranno essere presidiate – sottolinea Luigi FerrarisÈ chiaro che ci dobbiamo attrezzare per avere una rete di controllo dei nostri asset basata su uomini, ma soprattutto su tecnologie e attraverso una stretta collaborazione con le forze dell’ordine e con le aziende di vigilanza privata che già oggi ci seguono. Più in generale sistematizzando le informazioni e i presidi che abbiamo”. Per i 1.000 addetti che il Gruppo intende reclutare da qui al 2026 previsti formazione e aggiornamento continui in un’Academy che sorgerà a Milano Rogoredo. Attualmente Gruppo FS è al lavoro anche per realizzare a Roma Termini una Sala di Controllo nazionale che elaborerà le informazioni delle videocamere presenti nelle 2.200 stazioni in sinergia con le forze dell’ordine.

Investimenti sostenibili ESG: Mainstreet Partners cede quota del 9,8% a Banca Generali

Banca Generali accelera nella strategia del Piano Industriale 2022-2024 consolidando la sua leadership nel settore degli investimenti sostenibili ESG: focus sull’operazione che ha condotto all’acquisizione del 9,8% di Mainstreet Partners.

Banca Generali

Investimenti sostenibili ESG sempre più al centro delle attività di Banca Generali

Banca Generali, Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG, ha reso nota l’avvenuta acquisizione del 9,8% della società londinese Mainstreet Partners, specializzata nel rating e advisory ESG. Si delinea così un nuovo passo per l’Istituto guidato dall’AD Gian Maria Mossa verso gli obiettivi strategici del Piano Industriale 2022-2024 e, parallelamente, per consolidare il proprio posizionamento nel settore dello sviluppo sostenibile. Nell’ambito dell’operazione, l’ingresso di Banca Generali nel capitale di Mainstreet Partners fa seguito al perfezionamento dell’acquisizione di una quota di maggioranza, pari al 65%, da parte della piattaforma WealthTech Allfunds, operazione che ha rafforzato la partnership di competenze e servizi tra i diversi azionisti in campo. Una nota pubblicata dall’Istituto ha inoltre evidenziato come il management team di Mainstreet Partners, guidato dal CEO Rodolfo Fracassi, rimarrà azionista della società con una quota del 25%.

Investimenti sostenibili ESG in Banca Generali: le dichiarazioni dell’AD Gian Maria Mossa sull’operazione

Banca Generali prosegue così in un percorso di sostenibilità che, negli anni, ha reso l’Istituto una realtà leader nel settore degli investimenti sostenibili ESG. Attività che, già dal 2019, hanno coinvolto Mainstreet Partners nella creazione della prima piattaforma in Italia per la selezione di soluzioni ESG in base al contributo dato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’ONU. “Siamo stati tra i primi nel mercato italiano a credere nell’opportunità di un accurato scoring ESG per i portafogli e alle competenze dei servizi offerti da Mainstreet Partners da affiancare al nostro modello di consulenza”, così l’AD Gian Maria Mossa: “L’analisi degli investimenti sostenibili ha fatto progressi enormi rispetto ai primi passi mossi insieme quattro anni fa”, ha aggiunto, “quando presentammo il nostro innovativo progetto di piattaforma profilata sulla base delle preferenze dei clienti agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’ONU”. In tal senso, l’impegno è ora proseguire con investimenti sostenibili ESG sempre più in linea con obiettivi di sostenibilità e innovazione. L’operazione in Mainstreet Partners favorisce, ad esempio, sinergie più strette nell’analisi e nel rating delle strategie ESG, ampliando la ESG value proposition, oltre a garantire un accesso diretto ai servizi di Allfunds-Mainstreet Partners. Non da ultimo, Banca Generali accelera verso il target del 40% di prodotti ESG sul totale delle soluzioni gestite al 2024.

venerdì 24 marzo 2023

Terna accelera su transizione e Fit-for-55: in dieci anni oltre 21 miliardi di investimenti

Riflettori accesi sull’innovativa rete “Hypergrid”. Record di investimenti, i più alti di sempre nella storia di Terna, che punta a rinforzare le dorsali tra Sud e Nord e migliorare l’efficienza e la resilienza del sistema elettrico.

Terna

Piano di Sviluppo 2023 di Terna: obiettivi e novità

Terna ha presentato lo scorso 15 marzo il suo nuovo Piano di Sviluppo 2023 per la rete elettrica nazionale. Oltre 21 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55”. A illustrare il piano durante la conferenza stampa tenutasi a Roma l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma e la Presidente Valentina Bosetti. Presenti all’evento anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e il Presidente di ARERA Stefano Besseghini. Il Piano, che rispetto alla precedente edizione contempla un aumento del 17% degli investimenti, “i più alti mai previsti da Terna”, si pone come obiettivo la decarbonizzazione e la sicurezza energetica del Paese. Piena integrazione delle rinnovabili, sviluppo delle interconnessioni con l’estero e digitalizzazione i punti cardine della strategia, che punta a ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere e a rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile. Protagonista indiscusso del nuovo Piano di Sviluppo è il progetto “Hypergrid”, con Terna che ha pianificato un’imponente operazione di ammodernamento e sviluppo delle dorsali elettriche.

Terna, i dettagli del progetto “Hypergrid”: 5 nuove dorsali elettriche in corrente continua

Presentata in concomitanza con il nuovo Piano, la rete “Hypergrid” è un progetto innovativo sviluppato da Terna che prevede la realizzazione di collegamenti marini e arerei in corrente continua ad alta tensione (HVDC). Interventi per 11 miliardi di euro che consentiranno di raddoppiare la capacità di scambio tra le zone del Paese, comprese le isole, passando da oltre 30 GW e aumentando così il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico. 5 le dorsali interessate dalla nuova tecnologia, più efficace e competitiva nei costi, che coinvolgeranno i territori della penisola da Nord, dove al momento c’è maggiore domanda di energia elettrica, a Sud, che si distingue invece per la produzione da fonti rinnovabili. Prevista nell’arco del Piano anche l’entrata in esercizio di opere di interesse nazionale, tra le quali spiccano il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, mentre vengono confermate le nuove e strategiche interconnessioni con l’estero, come il collegamento sottomarino con la Tunisia e il Sa.Co.I.3 tra Sardegna e Corsica. “Mai come oggi, in un contesto particolarmente sfidante, è necessario uno sforzo di programmazione di lungo periodo, un coordinamento fra le istituzioni che consenta all’Italia di cogliere tutte le opportunità che la transizione porta con sé – ha commentato l’AD e DG di Terna Stefano DonnarummaLe fonti rinnovabili rappresentano il nostro petrolio: abilitarne la diffusione e l’integrazione fa parte della nostra missione di registi del sistema elettrico e sarà determinante per la sicurezza energetica del nostro Paese”.

Francesco Starace: Enel, l’impegno per la decarbonizzazione nei risultati del 2022

Enel, l’AD e DG Francesco Starace commenta i risultati 2022: “È grazie alla resilienza del nostro modello di business integrato, alla solida performance operativa, alle azioni manageriali implementate nel corso dell’anno e soprattutto all’instancabile lavoro di tutti i colleghi che siamo stati in grado di superare la guidance annunciata ai mercati”.

Francesco Starace

Enel: i numeri del 2022 nell’analisi dell’AD Francesco Starace

L’AD Francesco Starace li ha definiti “eccellenti risultati” sottolineando la capacità di Enel di “creare valore per i propri stakeholder anche a fronte del contesto altamente sfidante che ha caratterizzato gli ultimi tre anni”. E la ragione è nei numeri: Enel ha chiuso l’anno registrando aumenti nei ricavi, pari a 140.517 milioni di euro (+63,9% rispetto al 2021), e negli investimenti, a 14.347 milioni di euro (+10,4% rispetto all’anno precedente). Inoltre l’EBITDA ordinario (19.683 milioni di euro) e l’utile netto ordinario (5.391 milioni di euro) si attestano al di sopra della guidance di Gruppo prevista dal Piano Strategico 2023-2025 presentato ai mercati finanziari lo scorso novembre. “È grazie alla resilienza del nostro modello di business integrato, alla solida performance operativa, alle azioni manageriali implementate nel corso dell’anno e soprattutto all’instancabile lavoro di tutti i colleghi che siamo stati in grado di superare la guidance annunciata ai mercati”, ha spiegato l’AD Francesco Starace.

Francesco Starace: decarbonizzazione e rinnovabili, Enel accelera il percorso di crescita sostenibile

Nei prossimi mesi dell’anno, ha aggiunto Francesco Starace, “continueremo a crescere nelle rinnovabili e a digitalizzare le reti di distribuzione, contribuendo a decarbonizzare il mix di generazione e ad aumentare l’indipendenza energetica nelle geografie in cui operiamo, migliorando la qualità del servizio, abilitando l’elettrificazione dei consumi finali e tutelando i nostri clienti dalla volatilità dei mercati energetici”. Inoltre “concentreremo gli investimenti soprattutto in Italia e negli altri Paesi core, in modo tale da accelerare il percorso di crescita sostenibile del Gruppo, riducendone ulteriormente il profilo di rischio”. In base ai risultati registrati, ha ricordato infine Francesco Starace, “proponiamo ai nostri azionisti un dividendo di 0,40 euro per azione, in crescita rispetto all’anno precedente”.

mercoledì 22 marzo 2023

Paola Severino: “Corruzione fenomeno transnazionale, necessario coordinare sforzi tra Paesi”

La Presidente della Sna Paola Severino è stata invitata a Nuova Delhi per inaugurare i lavori del Gruppo Anticorruzione G20: “Misurazione e rapporto tra genere e corruzione le sfide del futuro”.

Paola Severino

L’intervento di Paola Severino al G20 in India

Approccio sempre più preventivo, monitoraggio delle nuove forme legate all’economia globalizzata e necessità di rafforzare la cooperazione internazionale. A delineare le azioni da intraprendere per contrastare efficacemente la corruzione a livello globale è la professoressa Paola Severino, chiamata a tenere l’intervento di apertura dei lavori del Gruppo Anticorruzione G20 tenutosi lo scorso 1° marzo a Nuova Delhi, in India. Sul palco la Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione ha ricordato gli sforzi dell’Italia che, memore delle “conseguenze nefaste della corruzione”, ha sviluppato una strategia basata principalmente sulla prevenzione e meno sulla repressione ex post. Un passaggio fondamentale anche in previsione delle nuove forme di corruzione, sempre più evolute e legate all’economia globalizzata, che oggi tendono a diffondersi approfittando della crisi scaturita prima dalla pandemia e oggi dal conflitto russo-ucraino: “Le nuove sfide – è il monito di Paola Severinorichiedono un impegno più forte da parte dei Governi e delle società civili per affrontarle a livello globale”.

Paola Severino: “Buon governo? Servono trasparenza e integrità

Coordinare gli sforzi a livello internazionale e sovranazionale e produrre standard giuridici comuni diventano quindi le priorità nella lotta alla corruzione, che Paola Severino descrive come un “fenomeno multiforme” e “transnazionale”. Da qui il ruolo fondamentale svolto dal Gruppo Anticorruzione G20 (ACWG) e dai suoi dieci High level principles. Così come quello dei programmi di cooperazione e collaborazione, indispensabili per “consentire ai Paesi di affrontare la corruzione a livello operativo attraverso l’assistenza tecnica e gli sforzi di rafforzamento delle capacità”. Non mancano tuttavia le criticità, tra le quali spiccano il conflitto di interessi e la regolamentazione delle lobby: “Il buon governo comprende un governo aperto, al fine di promuovere la trasparenza, la responsabilità, la partecipazione civica e l’integrità”. Particolare attenzione va data infine alla misurazione della corruzione e al rapporto tra genere e corruzione: “È essenziale migliorare la nostra comprensione dei legami tra genere e corruzione per identificare i modi per prevenirla e affrontarla, compresi i modi in cui la corruzione può colpire le donne e gli uomini in modo diverso – ha ribadito Paola Severinoe continueremo a promuovere la parità di genere e l’emancipazione delle donne, integrandole nella legislazione pertinente, nello sviluppo delle politiche, nella ricerca, nei progetti e nei programmi”.

Municipia S.p.A.: welfare, gestione strategica dei Comuni con politiche pubbliche data driven e proattive

Municipia S.p.A.: attraverso un sistema integrato di servizi digitali si dà vita a politiche pubbliche data driven e proattive con vantaggi concreti per PA, cittadini, stakeholder.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: maggiore inclusione ed equità sociale nei Comuni grazie all’analisi dei dati reali del territorio

La concezione di “servizio pubblico efficiente”, così come declinata nella vision di Municipia S.p.A., è imprescindibile dalla conoscenza dei reali bisogni economici e sociali dei cittadini. È da qui infatti che bisognerebbe attingere per arrivare a definire politiche sempre più incisive e funzionali con l’obiettivo di progettare città sostenibili, inclusive e servizi pubblici maggiormente efficienti. Un aiuto importante ai Comuni arriva dall’innovazione digitale, come emerge anche dall’esperienza di Municipia S.p.A. che affianca gli Enti locali nel percorso di digital transformation: la società del Gruppo Engineering è in grado di fornire un’ampia gamma di soluzioni e strumenti tecnologicamente all’avanguardia attraverso cui dare vita a  un vero e proprio welfare di comunità garantendo maggiore efficacia, attivazione delle risorse, controllo evasione ed elusione, semplificazione di tutte le procedure, aumento dei livelli essenziali di servizio, ampliamento del bacino di intervento sul territorio e nuovi servizi per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini.

Municipia S.p.A.: smart cities e welfare di comunità, la vision della società che affianca i Comuni

Secondo il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani può dirsi strategica “una gestione del welfare di comunità da parte dei Comuni, basato sulla raccolta ed analisi integrata dei dati inerenti tutta la popolazione”: oggi infatti con l’aumento dell’aspettativa di vita e come hanno ampiamente dimostrato anche le emergenze sanitarie la richiesta di cure e servizi ai cittadini è in netta crescita e i Comuni sono chiamati a dare nuove risposte in tempi rapidi per favorire l’inclusione sociale e garantire servizi adeguati con lo stesso grado di assistenza e qualità delle prestazioni. Conoscere il contesto sociale e la platea dei beneficiari permette quindi di sviluppare una visione univoca e unitaria indispensabile per una gestione consapevole ma anche di efficientare le spese e indirizzarle meglio, portando equità sociale, un aumento dei servizi, una riqualificazione e un allargamento dei destinatari. Municipia S.p.A., in virtù dell’expertise acquisito in materia di innovazione digitale, è in grado di fornire strumenti e criteri all’avanguardia supportando Comuni di ogni dimensione nel vincere queste sfide.

Claudio Machetti: le tappe della carriera professionale del manager di Enel

Claudio Machetti vanta un’esperienza consolidata in ruoli di responsabilità presso la multinazionale dell’energia Enel.

Claudio Machetti

Di che cosa si occupa Claudio Machetti?

Dal 2014 Claudio Machetti dirige la Business Line di Enel, inizialmente denominata Global Trading e successivamente modificata in Global Energy and Commodity Management. Le sue mansioni riguardano soprattutto la gestione del sourcing di carbone, gas e olio combustibile, e dell’operatività sui mercati all’ingrosso di gas ed energia elettrica nei Paesi in cui Enel è presente. Il suo percorso nel Gruppo inizia nel 2000 quando viene assunto come Responsabile dell’Area Finanza. Rientra tra i suoi meriti il contribuito dato alla nascita di Enelfactor, la società finanziaria del Gruppo, presso la quale ha ricoperto anche la carica di Amministratore Delegato. È stato Presidente di Fondenel, il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel, e di Fopen, il fondo pensione di impiegati, operai e quadri del Gruppo. Dal 2005 al 2009 è stato inoltre Direttore Finanziario, mentre dal 2009 al 2014 si è occupato della Direzione Risk Management.

Claudio Machetti: la carriera professionale prima dell’ingresso in Enel

Prima di entrare a far parte di Enel, Claudio Machetti ha lavorato per Ferrovie dello Stato Italiane in qualità di Direttore dell’Unità Mercati Finanziari e successivamente di Direttore della Finanza Operativa. Il manager ha una laurea in Scienze Statistiche, conseguita presso l’Università La Sapienza di Roma. Claudio Machetti avvia la sua carriera nel Banco di Roma, come impiegato in una filiale di Milano. Tornato a Roma, passa alla Direzione Centrale in qualità di analista finanziario e qui si occupa della situazione creditizia di grandi gruppi industriali e si specializza nel Private Equity. Grazie alle competenze acquisite nelle precedenti mansioni, viene dapprima assegnato alla Direzione Finanziaria e poi promosso a Vicedirettore del Nucleo Analisti Finanziari. L’esperienza nel Banco di Roma si conclude nel 1992, l’anno in cui passa a Ferrovie dello Stato Italiane.

Risparmio privato, Banca Generali: investire nell’economia reale con le soluzioni BG4Real

Lanciato nel 2020, BG4Real di Banca Generali nasce per indirizzare il risparmio privato verso la crescente domanda di capitale che sta caratterizzando l’economia reale.

Banca Generali

Banca Generali: BG4Real ponte tra risparmio privato e crescita economica

Complici le turbolenze nei mercati causate dal conflitto russo-ucraino e l’impennata dell’inflazione, oggi le aziende hanno difficoltà a reperire le risorse per effettuare i propri investimenti produttivi. In Italia il risparmio privato, da sempre punto di forza del Paese, può rappresentare la soluzione. Lo sa bene Banca Generali, tra i primi istituti italiani a promuovere il coinvolgimento del risparmio privato nell’economia reale con il lancio, nel 2020, di BG4Real Economy. Un programma di soluzioni e strumenti di investimento orientati all’economia reale in grado di rispondere sia all’esigenza di stabilità e valore nel lungo termine delle famiglie che alla domanda, sempre più crescente, di capitale privato da parte del sistema produttivo. Attraverso partnership siglate anche a livello internazionale con centri di ricerca, fondi venture capital e aziende innovative, l’ecosistema BG4Real sviluppato da Banca Generali offre servizi dedicati — dall’advisory al wealth management — e prodotti in grado di individuare le migliori opportunità di investimento nel mercato delle PMI innovative ed emergenti.

Risparmio privato, Gian Maria Mossa (Banca Generali): la nostra sfida è creare valore sostenibile

Treedom, Inxpect, Datrix, Webidoo: sono solo alcune delle aziende sostenute grazie all’iniziativa lanciata da Banca Generali. Al momento sono due i prodotti creati per avvicinare il risparmio privato all’economia reale. Il primo, 8a+ Real Innovation, è un Fondo di Investimento Alternativo (FIA) a favore della ripresa in Europa che guarda alle diverse forme di opportunità del mercato real estate e diversifica il rischio con un’asset allocation per il 70% in strumenti di debito e il 30% di titoli azionari. Sulla stessa linea 8a+ Real Italy Eltif, il primo European Long Term Investments Fund di Banca Generali, la cui componente di debito guarda invece prevalentemente alle aziende italiane, mentre i titoli azionari alle “scale up” e alle società quotate all’AIM. “Con i due strumenti di investimento si rafforza il ponte di servizi e soluzioni che unisce la nostra advisory patrimoniale per le famiglie e le imprese alle opportunità a favore dell’economia reale – spiega l’Amministratore Delegato Gian Maria MossaLa nostra sfida è creare valore per una crescita sostenibile coinvolgendo i clienti, la collettività e il Paese”.

martedì 21 marzo 2023

Gianpietro Benedetti: Open Dialogues for Future, l’intervento del Presidente del Gruppo Danieli

Open Dialogues for Future: all’evento nato per analizzare le principali tendenze globali della geopolitica e della geoeconomia anche il Presidente del Gruppo Danieli Gianpietro Benedetti.

Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: investire in ricerca e innovazione, la vision del Presidente del Gruppo Danieli

Il Presidente Gianpietro Benedetti ha preso parte agli Open Dialogues for Future, in programma il 2 marzo e il 3 marzo 2023 presso la sede di Udine della Camera di Commercio di Pordenone-Udine: una due giorni di sessioni plenarie, conversazioni e panel sulle principali tendenze globali della geopolitica e della geoeconomia e i loro impatti sull’economia italiana e sul tessuto industriale nostrano. Il costante impegno nella ricerca tecnologica, l’innovazione come chiave per aiutare la “transizione green” delle aziende, la riduzione delle emissioni, il risparmio energetico, l’alimentazione “pulita degli impianti”, le catene di valore e la loro evoluzione, i giovani, la formazione e la valorizzazioneA del loro talento professionale in risposta alle necessità del mercato: Gianpietro Benedetti ha avuto modo di confrontarsi su diversi temi con i rappresentanti di alcune delle primarie realtà aziendali ed economiche del Friuli Venezia Giulia. Il dibattito, moderato dalla giornalista Wille Media e Sky Tg24 Silvia Boccardi, ha coinvolto anche Zeno d’Agostino, Paolo Fantoni e Riccardo Illy insieme al Presidente del Gruppo Danieli.

Gianpietro Benedetti: il “learning by doing” aiuta i ragazzi a scoprire le proprie abilità con un approccio concreto

Per aumentare la competitività, ha sottolineato Gianpietro Benedetti nel corso del suo intervento, è necessario “investire di più sulla ricerca, stimolare la nascita di nuove idee, respirare una cultura internazionale”: il dialogo avviato con il Governo punta proprio a “facilitare i permessi di soggiorno di studenti, così come accade anche in altri Paesi come Germania e Stati Uniti, per iscriverli agli Its e anche di manodopera qualificata, che sia riconosciuta anche in Italia”. La collaborazione con i Ministeri dell’Istruzione e degli Esteri è fondamentale per riuscire a rispondere alle necessità di manodopera e competenze: inoltre “stiamo collaborando con le scuole per il ‘learning by doing’ che motiva molto gli studenti e gli insegnanti”. Parlando poi di innovazione, Gianpietro Benedetti ha ricordato alcuni dei progetti di rilievo internazionale sviluppati dal Gruppo Danieli. Tra questi il lancio della prima acciaieria al mondo ad energia solare. Ma avanguardistico è anche l’impianto dell’Abs di Cargnacco inaugurato nel giugno 2021. È il laminatoio più moderno e innovativo al mondo, destinato potenzialmente a guidare la transizione green dell’acciaio: basti pensare che il processo, altrove guidato manualmente, è qui gestito da remoto grazie a un innovativo sistema che sfrutta l’intelligenza artificiale e nuovi paradigmi di ergonomia e di “Human-machine interface” e che, tramite l’utilizzo di tablet magnetici disposti lungo il treno di laminazione, migliora notevolmente il controllo dell’impianto.

Luigi Ferraris: gli obiettivi del Gruppo FS

L’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris racconta quali sono i futuri obiettivi della società, sui quali si incentra l’attuale piano di investimenti.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: puntiamo a nuove infrastrutture e alla digitalizzazione dei processi

Una buona parte degli investimenti previsti dall’ultimo piano industriale del Gruppo FS sarà utilizzata per la realizzazione di nuove infrastrutture. “Nei prossimi dieci anni di piano andremo a incrementare la capacità di trasporto su rotaie del 20% – spiega l’Amministratore Delegato Luigi FerrarisAndremo a fare anche degli interventi di miglioramento e di adeguamento della capacità nel settore stradale”. Altri saranno destinati invece alla comunicazione e alla digitalizzazione dei processi. “In particolare, andremo a introdurre la connettività a bordo treno, grazie a un investimento di circa 2 miliardi di euro che consentirà di muoversi con wi-fi sia sui regionali che sull’alta velocità”, chiarisce. Ovviamente, il processo non sarà immediato ma impiegherà circa 8-10 anni per realizzarsi.

Luigi Ferraris sul tema delle rinnovabili: l’obiettivo è arrivare al 40% di autoproduzione

Tra gli obiettivi del Gruppo FS, c’è quello di arrivare ad autoprodurre il 40% del proprio fabbisogno energetico. Attualmente, il Gruppo è il primo consumatore di energia elettrica in Italia, con una quota del 2% e 6 TWh complessivi. Grazie a un importante investimento, la società adesso punta a prodursi da sola quasi la metà dell’energia di cui ha bisogno. “Abbiamo fatto un’analisi interna per vedere gli spazi disponibili che sono prossimi alla rete elettrica nazionale e su quello abbiamo lavorato per vedere fino a che punto ci possiamo spingere per diventare autoproduttori e autoconsumatori, e quindi ridurre il costo dell’energia”, ha raccontato l’AD. Raggiungere il 40% di autoproduzione, sottolinea infine Luigi Ferraris, “vuol dire sostanzialmente 2.000 megawatt di capacità installata, prevalentemente solare, che ci consentirà di soddisfare i nostri fabbisogni al termine dei prossimi 6-7 anni”.

Alessandro Benetton: Mundys, su Rtl 102.5 l’intervista al Presidente di Edizione

“Con Mundys ci siamo dati il grande obiettivo di diventare una società leader nel mondo delle infrastrutture e della mobilità sostenibile”: intervista ad Alessandro Benetton, Presidente di Edizione.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Mundys, innovazione e sostenibilità gli obiettivi

Volevamo dimostrare che in Italia si possono fare grandi progetti”: Alessandro Benetton, ospite di Rtl 102.5 lo scorso 16 marzo, racconta il nuovo volto di Atlantia. La società cambia nome in Mundys e punta a diventare leader nel mondo delle infrastrutture e della mobilità sostenibile: una “sfida importante” per cui è necessario “essere all’altezza e avere il coraggio degli innovatori”, ha sottolineato il Presidente di Edizione. Dobbiamo avere una nuova visione e la nostra è quella di immaginarsi una vita facilitata per i viaggiatori, farlo in tutta Europa. “Alla fine di due anni di riflessione siamo arrivati alla conclusione che lo si possa fare, ne abbiamo le capacità, aiutati anche dall’arrivo di grandi partner come il fondo americano Blackstone e un grande management team completamente nuovo”: dietro Mundys, ha aggiunto Alessandro Benetton, si cela quella che può essere definita “una grande ambizione italiana, dove si riconoscono le nuove esigenze dei cittadini e le nuove ed evidenti tendenze, tutto questo tenendo a mente la sostenibilità ambientale”.

Alessandro Benetton: Mundys, il valore del progetto

Innovazione e sostenibilità: come Alessandro Benetton ha spiegato nel corso dell’intervista per “Non Stop News”, l’attività di Mundys si orienta in quest’ottica. Nell’ambito della mobilità si punta a “una riduzione delle emissioni C02 del 50% per il 2030, e nel 2040 abbiamo l’obiettivo di azzerarle”. Invece “per quanto riguarda le altre tendenze, avremo altri asset che in sinergia devono facilitare il progresso: un viaggiatore che parte da Messina e deve arrivare a Trento, con un click dalle nostre app potrà prenotarsi il traghetto, il treno, tutto ciò di cui avrà bisogno e che gli permetta di risparmiare tempo e energia”. Mundys intende offrire “tutti i servizi che compongono il percorso del viaggiatore ed essere sempre al suo fianco”. Insomma, “non si tratta assolutamente di un vestito nuovo su un corpo vecchio ma di sancire un progetto studiato da più di un anno, un progetto che è fatto di innovazione e discontinuità”, ha ribadito quindi Alessandro Benetton, Presidente di Edizione e Vicepresidente della società.

giovedì 16 marzo 2023

Gianni Vittorio Armani, intervista all’AD di Iren: “Accelerare investimenti su reti idriche”

Segnale inequivocabile del climate change, la siccità rischia di avere effetti su agricoltura ed energia. Ne ha parlato Gianni Vittorio Armani in un’intervista rilasciata al quotidiano “Libero”.

 Gianni Vittorio Armani

Gianni Vittorio Armani: “Clima cambia rapidamente. Su reti idriche il Paese sconta un fortissimo ritardo

Precipitazioni del 50% al di sotto della media storica, bacini idroelettrici ai minimi e neve accumulata sulle Alpi insufficiente a riempirli. Dopo il secondo inverno di siccità, per il Paese l’estate 2023 si preannuncia quantomeno complessa. A parlarne è Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato di Iren, ai microfoni del quotidiano “Libero”. “La regolarità con cui questi eventi si sono verificati negli ultimi anni è sicuramente il segnale evidente di un clima che sta cambiando rapidamente – ha dichiarato il manager alla guida della multiutility – al quale dobbiamo far fronte cercando le più efficaci soluzioni a beneficio di tutto il Paese”. Se è vero che al momento è possibile escludere criticità sul fronte dell’approvvigionamento dell’acqua potabile, così non è per il settore dell’agricoltura che, oltre a risentire della siccità, rischia di pagare le conseguenze dell’acuirsi della crisi energetica: “La scarsità di acqua ridurrà la disponibilità di energia idroelettrica, ma anche la portata dei fiumi, in particolare il Po, che è un elemento fondamentale per il raffreddamento degli impianti delle centrali termoelettriche che garantiscono la sicurezza del nostro sistema energetico”, spiega Gianni Vittorio Armani. Si rende dunque necessario accelerare gli investimenti sulle reti idriche, che ad oggi, ricorda, sprecano oltre il 40% dell’acqua accumulata. L’Italia soffre di un ritardo fortissimo che l’AD imputa alla mancanza di aziende in grado di colmare il gap infrastrutturale: “Le Utility dell’acqua come Iren possano dare un contributo importante”.

Gianni Vittorio Armani: “Mezzogiorno? Servono investimenti strutturali. Iren impegnata in Calabria e Sicilia

Ma gli investimenti dovranno riguardare anche e soprattutto le infrastrutture idriche destinate all’agricoltura, sottolinea Gianni Vittorio Armani, e le risorse del PNRR potranno contribuire allo scopo: “È necessario un piano di investimenti importante che ripristini l’efficienza dei canali di raccolta dell’acqua e di irrigazione, che sono prevalentemente a cielo aperto, e la realizzazione di bacini di raccolta dell’acqua che garantiscano delle riserve per il periodo estivo”. C’è poi da affrontare la questione del dissesto idrogeologico, con il Paese che si trova a far fronte ad eventi climatici sempre più estremi senza tuttavia avere la preparazione adeguata: “La pubblica amministrazione, dopo anni di impoverimento professionale, non è più in grado di farsi carico del programma di investimenti necessario”. Un problema particolarmente sentito al Sud, dove Iren lo scorso anno ha avviato collaborazioni in Sicilia e Calabria per lo sviluppo delle reti idriche: “Il Mezzogiorno richiederebbe interventi strutturali in numerosi campi, ma ancora una volta è la gestione delle reti idriche uno degli ambiti strategici sui ci si dovrebbe subito concentrare”. Le regioni meridionali oggi possono contare anche su un nuovo fattore competitivo, ossia l’energia a basso costo ottenuta grazie alla produzione da fonti rinnovabili. Un’opportunità che per essere colta necessita del giusto contesto infrastrutturale e professionale, conclude Gianni Vittorio Armani: “È necessario creare uno zoccolo di aziende sane, partendo ad esempio dai servizi essenziali di pubblica utilità come le reti idriche, che mettano a disposizione e sviluppino le professionalità necessarie per attrarre le iniziative imprenditoriali e i capitali che occorrono per realizzare gli investimenti”.

Italgas continua a crescere. L’AD Paolo Gallo: trend in salita da 24 trimestri consecutivi

Nel 2022 Italgas registra un incremento dell’utile del 7,6% e realizza 814,3 milioni di euro di investimenti, dedicatI soprattutto alla trasformazione digitale e al repurposing delle reti. L’AD Paolo Gallo commenta i traguardi raggiunti.

Paolo Gallo

Il commento dell’AD Paolo Gallo: una prova di grande solidità per il Gruppo

La guerra e lo shock sui mercati non hanno frenato la crescita di Italgas, che chiude il 2022 con un utile a +7,6%. “I risultati raggiunti da Italgas sono l’ulteriore prova della grande solidità di un Gruppo capace di continuare a crescere in un contesto condizionato dal forte incremento dei costi delle materie prime e dalla necessità di centrare gli obiettivi di sicurezza energetica per il Paese”, ha commentato l’AD Paolo Gallo. A crescere in maniera significativa nell’ultimo anno sono stati tutti i principali indicatori economico-finanziari. Con un +7,3% registrato con l’EBITDA adjusted si è superato il miliardo di euro, mentre l’utile si attesta a 395,7 milioni di euro, con un incremento del 7,6%. “24 trimestri consecutivi di crescita sono un traguardo che soltanto un’azienda quasi bicentenaria come Italgas poteva raggiungere”, ha aggiunto l’AD.

Paolo Gallo: il 2022 di Italgas tra investimenti e ritorno all’estero

Con una cifra di 814,3 milioni di euro, gli investimenti del Gruppo si sono focalizzati principalmente sul repurposing del network di distribuzione, ormai in gran parte digitale e pronto ad accogliere gas rinnovabili quali biometano, idrogeno e metano sintetico. L’AD Paolo Gallo ha fatto notare che “con particolare attenzione al biometano, Italgas sta investendo per favorire l’allacciamento degli impianti di produzione alle reti di distribuzione, introducendo la tecnologia del reverse flow verso il network del trasporto al fine di aumentare ulteriormente la flessibilità del sistema gas”. Inoltre, ha spiegato che gli obiettivi fissati dal REPowerEU “sono raggiungibili anche attraverso il contributo dell’efficienza energetica”, settore nel quale Italgas è presente con Geoside. Nel 2022 la società è ritornata all’estero con l’acquisizione del Gruppo Depa Infrastructure in Grecia.

Gianni Lettieri, intervista al Patron di Atitech: “Fondi Pnrr? Li avrei spesi tutti per il Sud”

Su “DAC Informa” colloquio con il Presidente di Atitech Gianni Lettieri: “Con Alitalia Maintenance raddoppiata la capacità. Nel Paese c’è poca attenzione nei confronti delle attività produttive”.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: le prospettive di Atitech nel post Fiumicino

Dopo il “grandissimo passo avanti” compiuto con l’acquisizione del complesso di Fiumicino, Atitech è sempre più vicina a raggiungere l’obiettivo di dotare il Paese di un polo nazionale unico delle manutenzioni aeronautiche, ma il settore, nonostante i dati esaltanti dei distretti del Mezzogiorno sull’export che vedono un recupero del 43,8% rispetto all’emergenza Covid-19, si trova a fare i conti con l’ormai atavica mancanza di visione industriale che colpisce il Paese e in particolare il Sud. A parlarne in un’intervista rilasciata a “DAC Informa” è Gianni Lettieri, dal 2009 alla guida di quella che oggi è la più grande MRO indipendente del mercato EMEA. “Il Mezzogiorno ha una capacità di crescita enorme e sostanziale che potrebbe risolvere il problema della crescita duratura di cui il nostro Paese ha bisogno – ha detto il Presidente di Atitech –. La crisi pandemica ha colpito tutta l’Italia, ma è il Sud la parte che, nei momenti di difficoltà, reagisce meglio. La fase critica della pandemia lo ha confermato: nel Mezzogiorno siamo abituati a rispondere alle criticità, quindi abbiamo reagito meglio. Ecco perché si dovrebbe investire di più sul Sud”. L’operazione conclusa da Atitech lo scorso autunno ne è un esempio: “Rilevando Alitalia Maintenance siamo passati da 700 a 1.500 dipendenti, abbiamo raddoppiato la capacità e in più siamo entrati in un settore, quello della manutenzione di linea, che non seguivamo – ha spiegato Gianni Lettieri –. Il prossimo passo è intervenire su motori e componenti, come faceva prima Alitalia, in un lasso di tempo che si estende da tre a cinque anni”.

Gianni Lettieri: colmare gap Nord-Sud la chiave per far crescere il Paese

Quella che manca, per il Patron di Atitech, è l’attenzione da parte dello Stato nei confronti delle attività produttive, una visione industriale che valorizzi il settore alla pari di Paesi come Francia, Germania e Stati Uniti. “Durante la pandemia Atitech non ha ricevuto un euro in ristori – ha ricordato Gianni Lettieri –, nonostante questo, in post-pandemia noi siamo cresciuti più degli altri. Ciò sta a significare che l’Italia e le sue industrie sono gli assi portanti che garantiscono al nostro di essere ‘il Paese dei miracoli’”. Anche il Pnrr rischia di diventare l’ennesima occasione sprecata. Poco è stato detto e fatto sul gap del Mezzogiorno, per l’imprenditore la vera criticità da risolvere: “Probabilmente al Sud sono state sprecate tante risorse ma rammento che la prima cassa del Mezzogiorno fece delle cose straordinarie 60 anni fa. Immaginiamo quindi quali risultati si sarebbero raggiunti impegnando tutta la dotazione del Pnnr per gli investimenti nel Mezzogiorno. Perché risolvere in maniera definitiva il problema del “divide” che separa il Sud dal Nord significa una sola cosa – conclude Gianni Lettierifar crescere il Paese intero”.

Gruppo FS porta il 4G sulla tratta Alta Velocità Milano-Firenze

La connettività si conferma uno dei fattori abilitanti del Piano al 2031 del Gruppo FS, che conclude l’upgrade avviato nelle gallerie tra Milano e Bologna la scorsa estate.

Gruppo FS

Gruppo FS, viaggiatori sempre più connessi

Insieme a digitalizzazione e persone, “connessione” è una delle parole chiave del Piano Industriale del Gruppo FS che, da qui al 2031, si è detto pronto a investire circa 2 miliardi di euro per l’upgrading tecnologico delle linee e sviluppare la connettività diffusa. Va in questa direzione la recente attivazione di un impianto di copertura per potenziare la connettività 4G lungo la tratta e nelle gallerie della linea ad Alta Velocità Bologna-Firenze. Potenziamento che ha riguardato sia gli impianti di telecomunicazione che gli apparati di alimentazione della linea. Un importante passo in avanti per la connettività a bordo treno possibile grazie alla collaborazione di TIM, capofila del progetto, nonché dei gestori Iliad, Vodafone e Windtre, che nelle prossime settimane, come da cronoprogramma, completeranno le ultime verifiche tecniche necessarie. Gruppo FS si prepara così a portare a termine i lavori di upgrade verso la tecnologia 4G completati lo scorso luglio nelle gallerie della tratta Milano-Bologna.

Gruppo FS: entro il 2023 copertura 4G anche a Roma, Napoli, Torino e Venezia

L’attivazione della copertura 4G sull’intera tratta Milano-Firenze è solo il primo step dell’accordo tra TIM e Rfi (Gruppo FS), con i lavori che nel corso del 2023 proseguiranno da Firenze fino a Roma e Napoli, da Torino a Milano e infine da Bologna a Venezia. Grazie al potenziamento del 4G, al servizio WiFi e alla copertura diretta di tutti gli operatori coinvolti nel progetto, Gruppo FS potrà garantire ai propri passeggeri una connessione stabile e di alta qualità anche nelle aree più sfavorevoli come le gallerie ferroviarie. Una nuova idea di connettività che Gruppo FS intende portare non solo sull’Alta Velocità, ma anche a bordo di Intercity e regionali. Al momento la società è già a lavoro sul progetto “Gigabitrail and road”, che punta a estendere e potenziare la fibra ottica passiva lungo le linee FS per rendere sempre più digitali e connessi i 17mila chilometri di rete ferroviaria, le 2.200 stazioni e i 32mila chilometri di strade ANAS.

Eni, l’AD Claudio Descalzi ad Abu Dhabi: sottoscritto nuovo accordo con ADNOC

Eni, intesa con ADNOC per rafforzare la cooperazione nell’impegno alla decarbonizzazione e per una giusta transizione energetica: il commento dell’AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Eni: Claudio Descalzi sottoscrive accordo di cooperazione con ADNOC

L’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi e Sultan Ahmed Al Jaber, Ministro dell’Industria e delle Tecnologie Avanzate degli Emirati Arabi Uniti e Direttore Generale e Amministratore Delegato di ADNOC, hanno sottoscritto lo scorso 4 marzo un Memorandum of Understanding (MoU) per lo sviluppo congiunto di nuovi progetti nell’ambito della transizione energetica, della sostenibilità e della decarbonizzazione: la firma è avvenuta alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e di Sua Altezza lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti. Eni e ADNOC lavoreranno insieme per esplorare potenziali opportunità nei settori delle energie rinnovabili, idrogeno blu e verde, cattura e stoccaggio di CO2 (CCS), riduzione delle emissioni di gas serra e metano, efficienza energetica, riduzione del flaring di routine e l’impegno nel Global Methane Pledge. L’ottica, come evidenziato anche dall’AD di Eni Claudio Descalzi, è sostenere la sicurezza energetica globale e traguardare una transizione energetica equa.

Eni-ADNOC: il valore dell’accordo nelle parole dell’AD Claudio Descalzi

Questo accordo, ha spiegato l’AD di Eni Claudio Descalzi, fa leva “sulla relazione strategica che Eni e ADNOC hanno sviluppato negli anni, per rafforzare la cooperazione nell’impegno alla decarbonizzazione e per una giusta transizione energetica”. Nell’ambito dell’intesa Eni e ADNOC valuteranno inoltre aree di cooperazione per lo sviluppo sostenibile e la promozione di una cultura della sostenibilità all’interno dell’industria energetica e dei suoi stakeholder. L’AD Claudio Descalzi ha inoltre rimarcato come la firma dell’accordo arrivi “in un momento cruciale, in una complessa situazione internazionale e in vista dell'imminente COP28 in cui gli Emirati Arabi Uniti, in quanto Paese ospitante, dovranno definire la loro visione per un’agenda che porti ad una transizione energetica pulita”. Eni è presente ad Abu Dhabi dal 2018: con un significativo portafoglio di progetti negli Emirati Arabi Uniti, è una delle principali società internazionali del Paese.

mercoledì 15 marzo 2023

Stefano De Capitani: big data e AI alleati dei Comuni nello sviluppo “smart” delle città

Stefano De Capitani, presidente di Municipia S.p.A.: “L’uso dei dati raccolti dai dispositivi IoT e dell'intelligenza artificiale è un presupposto imprescindibile per lo sviluppo delle città”.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: “leggere” le città attraverso big data e intelligenza artificiale

Il presidente Stefano De Capitani lo spiega approfonditamente sui suoi canali social rifacendosi all’esperienza di Municipia S.p.A. e ai progetti di digital transformation che la società porta avanti al fianco di Comuni di ogni dimensione: “L’uso dei dati raccolti dai dispositivi IoT e dell’intelligenza artificiale è un presupposto imprescindibile per lo sviluppo delle città e per una gestione intelligente della mobilità urbana che influisce sulla qualità della vita delle persone e sulla sostenibilità dei Comuni”. È questa oggi “una delle sfide centrali che ciascuna amministrazione locale deve affrontare”: l’impiego delle nuove tecnologie, prosegue il presidente Stefano De Capitani, deve essere “flessibile, adattivo e integrato nei vari contesti, in modo da fornire un monitoraggio continuo e garantire la capacità di interventi immediati o predittivi”. In altre parole l’innovazione digitale permette ai Comuni “di “leggere” la città e interpretarla, anche per quanto riguarda il flusso del traffico e l’interconnessione fra il sistema di trasporto pubblico e lo spostamento delle persone”.

Stefano De Capitani: digital transformation, l’importanza per i Comuni di creare un dialogo con i cittadini

Stefano De Capitani, presidente di Municipia S.p.A., sottolinea ad esempio come sapere quanti mezzi transitano in un determinato arco temporale, in quali aree e con quale direzionalità permetta ai Comuni “di sviluppare soluzioni sempre più intelligenti in questo ambito, oltre che di ridurre ingorghi, inquinamento e di aumentare la sicurezza”. Tuttavia le informazioni da sole non bastano: come ha modo di appurare quotidianamente Municipia S.p.A.servono sistemi in grado di gestire, integrare e creare valore dai dati e favorire l’interoperabilità e la comunicazioni fra di loro”. Fondamentale allo stesso tempo “per una città a misura d’uomo” è il dialogo con i cittadini, il loro coinvolgimento perché, come osserva infine Stefano De Capitani, “non bisogna dimenticare che lo scopo finale è l’efficientamento dei servizi rivolti proprio alla popolazione”.

martedì 14 marzo 2023

Terna accelera sulla decarbonizzazione: -46% di emissioni di CO2 entro il 2030

Terna ha sottoscritto un nuovo Science Based Target che include anche la riduzione delle emissioni indirette “Scope 3”.

Terna

La nuova tappa nel percorso sostenibile di Terna

Terna opta per un approccio ancora più ambizioso nella lotta al cambiamento climatico. Il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha infatti annunciato in una nota l’adozione di un nuovo Science Based Target (SBT) con cui si impegna a tagliare del 46% al 2030 le proprie emissioni di CO2, andando così a migliorare l’obiettivo del 30% fissato nel 2019. Rispetto al primo Science Based Target adottato nel 2021, che in linea con gli Accordi di Parigi prevede un taglio delle emissioni delle proprie attività dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2) per contribuire a mantenere l’aumento delle temperature entro i 2 gradi centigradi, i nuovi target sottoscritti da Terna aderiscono allo scenario più ambizioso del trattato, ossia quello di limitare tale aumento a 1,5°, introducendo anche l’obiettivo di riduzione delle emissioni indirette “Scope 3”. Nel dettaglio, Terna si è impegnata a ridurre l’impronta carbonica relativa ad esempio alla mobilità dei propri dipendenti e a tutta la catena di fornitura. Nel perimetro del nuovo Science Based Target anche le controllate Brugg e Tamini.

Terna: la sostenibilità come driver strategico

I nuovi obiettivi sul fronte delle emissioni climalteranti sono un chiaro segnale della centralità della sostenibilità nella strategia di Terna. Il nuovo impegno convalidato dalla Science Based Target Initiative (SBTi) – istituzione nata dalla collaborazione tra Climate Disclosure Project (CDP), United Nations Global Compact (UNGC), World Resources Institute (WRI) e WWF – è coerente sia con il Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, che prevede circa 10 miliardi di investimenti considerati al 99% sostenibili in base alla Tassonomia Europea, che con le oltre 50 azioni previste dalla roadmap sull’economia circolare. L’annuncio di Terna arriva a poche settimane dal riconoscimento di S&P Global, che ha incluso il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma nella “Top 1%” del Sustainability Yearbook 2023. A confermare il ruolo quale regista e abilitatore della transizione energetica anche la presenza nei principali indici ESG (Dow Jones Sustainability Index, Bloomberg Gender Equality Index, ECPI, Euronext Vigeo Eiri).

Alessandro Benetton, Presidente di Edizione: Telepass-Figc, partnership di valore

“Lo sport tra i valori fondanti di Edizione. E oggi si apre un nuovo ciclo di grandi discontinuità”: nelle parole del Presidente Alessandro Benetton il valore della partnership Telepass-Figc per il Gruppo.  

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Telepass accompagnerà gli azzurri e le azzurre nella corsa verso i prossimi europei e mondiali

È un “nuovo ciclo di grandi discontinuità” per Edizione, come ha sottolineato il Presidente Alessandro Benetton, quello che si è aperto lo scorso 1° marzo con l’annuncio ufficiale dell’accordo di collaborazione sottoscritto da Telepass con Figc: la società di Edizione, leader della mobilità integrata, sarà Top Partner delle nazionali di calcio maschili e femminili per i prossimi quattro anni. Le “tante emozioni” di quella giornata sono state condivise da Alessandro Benetton, Presidente di Edizione, in un post sui suoi canali social: ai follower ha raccontato di aver ricevuto una maglietta con il numero 10 e la scritta ‘Benetton’ da Roberto Mancini, CT della Nazionale Italiana Campione d’Europa, presente all’evento insieme a Milena Bertolini, CT della Nazionale Femminile.

Alessandro Benetton: per Edizione un nuovo capitolo che poggia i valori dei fondatori fra i quali lo sport

Insieme ai miei cugini”, ha spiegato Alessandro Benetton, “abbiamo deciso di aprire per il nostro gruppo un ciclo nuovo di grandi discontinuità senza dimenticare i valori dei fondatori, fra i quali lo sport che ha sempre avuto rilevanza”. L’accordo di collaborazione Telepass-Figc inaugura quindi “un nuovo capitolo che poggia su valori antichi nel Volley, nel Basket, nel Rugby e nella Formula 1 delle auto, dove abbiamo vinto tre mondiali”. In particolare, ha sottolineato il Presidente di Edizione, “siamo contenti di sostenere anche il mondo femminile dello sport”. La nuova maglia debutterà il 23 marzo in occasione di Italia-Inghilterra, valida per le qualificazioni europee e in programma allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli. La firma dell’accordo, sottoscritto dai vertici di Telepass e Figc, è avvenuta alla presenza di Alessandro Benetton, Presidente di Edizione, e di Giampiero Massolo, Presidente di Atlantia.

Paolo Gallo presenta Diario di volo, il libro sulla trasformazione digitale

Ospite della Microsoft House di Milano, Paolo Gallo ha presentato il saggio Diario di volo. Nel libro l’Amministratore Delegato di Italgas racconta come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità.

Paolo Gallo

Diario di volo: il libro di Paolo Gallo sulla trasformazione digitale

La trasformazione digitale non è un progetto con un inizio e una fine, è un continuo divenire. È un qualcosa che avvolge tutta l’azienda. Molti pensano che la trasformazione digitale sia semplicemente la trasformazione degli asset da tradizionali a digitali, ma questa è una visione molto riduttiva”. Durante la presentazione del suo libro Diario di volo, Paolo Gallo ha dato un assaggio della sua personale visione sul concetto di trasformazione digitale. L’Amministratore Delegato di Italgas ha spiegato come questo tipo di trasformazione porti ad “un cambiamento importante nel modo di lavorare delle persone all’interno dell’azienda”. Di conseguenza, limitarsi a modificare gli asset senza coinvolgere processi e persone equivarrebbe a restare in superficie e a non cambiare il modo di lavorare dell’azienda.

Paolo Gallo: la trasformazione digitale è un’opportunità da non perdere per la PA

In relazione alla partecipazione attiva nella trasformazione da parte delle aziende, Paolo Gallo ha evidenziato il fatto che queste non hanno molta scelta. “Essendo esposte al mercato – ha affermato l’AD di Italgas – hanno una necessità di sopravvivenza. La trasformazione digitale è un’opportunità per creare vantaggi competitivi e per migliorare cambiando modo di lavorare all’interno dell’azienda”. Potrebbe però rappresentare anche un’opportunità senza precedenti per la Pubblica Amministrazione, che avviando “un percorso di trasformazione digitale per semplificare i processi e offrire servizi migliori, potrebbe sbloccare un’economia bloccata, con un riflesso incredibile sul Paese”.

Carlotta Ventura: A2A tra i promotori dell’iniziativa Italy for Climate

Carlotta Ventura ha accolto con soddisfazione l’ingresso della Life Company nella rete di promotori di Italy for Climate, un’iniziativa “in linea con la mission di A2A”.

Carlotta Ventura

Italy for Climate, il messaggio di Carlotta Ventura

Promossa da un gruppo di imprese e di associazioni di imprese, Italy for Climate è l’iniziativa della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile nata con lo scopo di favorire l’attuazione di una roadmap climatica per l’Italia. Il progetto riunisce tutti gli attori particolarmente sensibili al tema del cambiamento climatico. Tra questi A2A, Life Company attiva nei settori dell’energia, dell’acqua e dell’ambiente, che è entrata a far parte della sua rete di promotori. Ne ha parlato Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs: “La collaborazione con una realtà come Italy for Climate è in linea con la mission di A2A: siamo una Life Company impegnata quotidianamente a favorire una qualità di vita sostenibile per il territorio, l’ambiente e le persone, preservando le risorse e contrastando il cambiamento climatico”. Non a caso l’obiettivo della decarbonizzazione è fissato al 2040, anno in cui – ha aggiunto Carlotta Ventura – la Life Company intende raggiungere il target delle emissioni zero.

Carlotta Ventura: cultura della sostenibilità e azione comune al centro del progetto

A2A entra così a far parte della rete di promotori di Italy for Climate, composta da numerose aziende attive in diversi settori. Il fine comune, ne ha parlato anche la manager Carlotta Ventura, è promuovere l’attuazione di una roadmap climatica per l’Italia che si sviluppi nel solco del Green Deal europeo e dell’Accordo di Parigi. Alla base del progetto vi sono azioni condivise e una cultura della sostenibilità che sia pervasiva, per fornire slancio al percorso di transizione ecologica del Paese. Per propria parte, A2A continua con convinzione lungo il tragitto della decarbonizzazione, rafforzandone sempre più la strategia sostenibile. “Ci siamo dati come target sfidante il raggiungimento delle emissioni zero entro il 2040”, ha specificato Carlotta Ventura aggiungendo che, allo stesso tempo, “partendo dall’attenzione ai singoli territori in cui operiamo e cercando di creare una cultura della sostenibilità diffusa, cerchiamo di fare la nostra parte per contribuire al processo di transizione ecologica di cui necessita il Paese”. È questo ormai “un obiettivo imprescindibile anche a livello sovranazionale”, ha rimarcato in conclusione.

Francesco Starace: i punti chiave del “World Energy Outlook 2022” e la vision di Enel

La crisi energetica è un grande driver di cambiamento per sviluppare energia pulita: la vision di Francesco Starace alla presentazione del “World Energy Outlook 2022”.

Francesco Starace

Francesco Starace: “World Energy Outlook 2022”, le nuove sfide per il settore energetico

Per Francesco Starace il 2022 ha rappresentato “un anno speciale per l’energia, a cui guarderemo in futuro come un punto di svolta verso un sistema energetico più sostenibile e sicuro”. L’AD di Enel lo ha ricordato intervenendo lo scorso 23 febbraio all’evento organizzato a Roma per la presentazione del “World Energy Outlook 2022”: il report dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea) individua nell’attuale scenario un importante punto di svolta verso un sistema a garanzia di sicurezza, indipendenza e sostenibilità energetica, invitando a guardare alla crisi energetica per le opportunità che offre nell’incentivare l’innovazione e accelerare la transizione green. Che l’emergenza rappresenti un driver per spingere sull’energia pulita lo ha sottolineato in diverse occasioni anche l’AD Francesco Starace: una vision condivisa anche da Fatih Birol, Direttore Esecutivo Iea, e dal Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che sono intervenuti nel corso dell’evento. La necessità di diversificare mix e approvvigionamenti per garantire la sicurezza energetica impegna i Paesi a concentrarsi su soluzioni alternative ed efficienti. La migliore, a fronte delle complessità dello scenario attuale, è rappresentata dalle rinnovabili come emerge anche dal report: “L’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili e il miglioramento dei livelli di efficienza energetica nella Ue fanno diminuire la domanda di gas naturale e di petrolio del 20% in questo decennio e la domanda di carbone del 50%”.

Francesco Starace: nella crisi le opportunità per accelerare nel percorso di transizione energetica

Nel suo intervento Francesco Starace ha rimarcato come “siamo in un momento di transizione tecnologica grazie a cui il gas verrà progressivamente sostituito dall’elettricità prodotta da fonti rinnovabili, negli usi tradizionali come il riscaldamento e la generazione di energia, perché economicamente più convenienti”. La grande sfida oggi della transizione energetica e degli obiettivi di neutralità carbonica al 2050 è dunque implementare, attraverso l’innovazione, un sistema energetico efficace, flessibile e pulito in alternativa a quello attuale che in Italia per 2/3 si fonda ancora su fonti non rinnovabili. Francesco Starace ha parlato in quest’ottica di TANGO (iTaliAN pv Giga factOry), il progetto di Enel che porterà alla nascita a Catania, nel cuore dell’Etna Valley, della più grande fabbrica di pannelli solari in Europa: la 3Sun Gigafactory utilizzerà una tecnologia innovativa unica al mondo. “È il risultato di un equilibrio perfetto tra la nostra filiera e l’innovazione tecnologica” ha ribadito l’AD di Enel sottolineandone il valore nel corso dell’evento per la presentazione del “World Energy Outlook 2022”.

venerdì 10 marzo 2023

Alessandro Benetton: “Lavorare su piccoli progetti la chiave per gestire le realtà più complesse”

Un errore sottovalutare i benefici che i piccoli progetti possono apportare nella propria attività imprenditoriale. Il tema è stato affrontato da Alessandro Benetton in un video dedicato all’iniziativa “Your Future You”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: piccoli progetti, un’opportunità per crescere anche nei business più complessi

Investimenti per circa 12 miliardi, 70.000 dipendenti e un business che va dalle infrastrutture all’abbigliamento fino alla ristorazione. Sono i numeri di Edizione, la holding presieduta da Alessandro Benetton. Quale il segreto per gestire con successo realtà di queste dimensioni? Per l’imprenditore fondamentale è non smettere mai di lavorare a piccoli progetti paralleli. Guidare grosse società è un compito estremamente arduo e che richiede un’attenzione costante, ma non bisogna mai dimenticare che anche i progetti meno impegnativi possono rappresentare un’opportunità per sviluppare una prospettiva più ampia e soprattutto proiettata verso il futuro. Con benefici che hanno un impatto diretto anche nella gestione della propria azienda, spiega Alessandro Benetton: “Mi capita spesso di cercare nuovi startupper, anche a Treviso, su cui investire a titolo personale. Mi sono reso conto che anche questi piccoli progetti risultano fondamentali per mettere a fuoco quello che è importante per me come imprenditore”.

Alessandro Benetton: “Your Future You”, dai giovani suggerimenti per i trend del futuro

“Your Future You” rientra tra i “piccoli progetti” portati avanti da Alessandro Benetton ed è stato presentato dall’imprenditore anche nell’ultimo appuntamento della sua rubrica Youtube “Un Caffè con Alessandro”. Indirizzata agli studenti del Liceo Artistico di Treviso, l’iniziativa nasce dalla collaborazione di 21 Gallery e Banca Ifis ed è volta a supportare i giovani nelle scelte formative e professionali sfruttandone talenti e passioni. “L'idea – ha detto l’imprenditore – è quella di attivare un dialogo e promuovere una serie di attività che aiutino a rispondere alla domanda più difficile che ogni giovane affronta alla fine del liceo: ‘Che cosa faccio dopo?’”. Il progetto pilota di “Your Future You” si è svolto nel Treviso Art District, cuore di 21 Gallery, ex area industriale che l’imprenditore ha trasformato in uno spazio dedicato al design, al food e alla cultura. “Il TAD e i progetti che lo compongono si sviluppano attraverso tre grandi concetti: investire nei giovani e nelle loro idee, la creatività come contaminazione e la ricerca dell’eccellenza. Tutti elementi che sono sempre la bussola dei miei progetti, dalla 21 Invest ai Mondiali di Cortina, e che vorrei fossero alla base della traiettoria di Edizione per il futuro. Continuare a lavorare su progetti più piccoli come il TAD – conclude Alessandro Benetton mi aiuta a mantenere il focus e a performare meglio su realtà enormi come ad esempio Edizione”.

Alessandro Noceti: Valeur Group si impegna per conseguire obiettivi etici, il focus

Valeur Group: l’importanza di promuovere iniziative a favore dell’ambiente e della tutela degli animali nelle parole di Alessandro Noceti, Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities.

Alessandro Noceti

Alessandro Noceti: il profilo professionale del Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities

Ricerca, analisi e definizione di strategie di asset management e soluzioni di investimento sono alcuni degli ambiti di cui Alessandro Noceti si occupa oggi alla guida di Valeur Capital Ltd e Valeur Securities SA, società di Valeur Group, nel ruolo di Director. Formazione e carriera di rilievo internazionale, annovera un’esperienza ultradecennale nel settore finanziario: prima di approdare in Valeur Group, società indipendente specializzata in asset management, advisory, risk management, trading, strutturazione di fondi di investimento e real estate, ha lavorato in Credit Suisse International - Investment Banking prima nel ruolo di Analyst - Equity and Fixed Income Derivatives Sales e successivamente in qualità di Associate con responsabilità della copertura commerciale per la clientela italiana retail e istituzionale. Nominato nel 2012 Vice President, diventa tre anni dopo Director con responsabilità della copertura commerciale per il cluster italiano dei Fondi Pensione. Lo stesso anno entra in Valeur Group: Director di Valeur Capital Ltd (Londra), specializzata in asset management e strutturazione di soluzioni d’investimento, dal 2019 guida Valeur Securities SA (Pfäffikon, Svizzera). Alessandro Noceti si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia: ha conseguito inoltre un Master in European Business Studies presso la ESCP-EAP European School of Management (Londra/Torino).

Alessandro Noceti: coniugare finanza e sostenibilità, la vision di Valeur Group   

Nella vision di Alessandro Noceti il “fare finanza” si traduce anche in responsabilità: l’attività finanziaria può infatti andare di pari passo con l’impegno per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e contribuire a creare valore nel lungo periodo anche in ottica sociale e ambientale. Che sostenga fortemente questo approccio, emerge anche nell’intervista rilasciata a “Class Cnbc” in occasione della sottoscrizione da parte di Valeur Group del Wildlife Conservation Bond: noto anche come Rhino Bond, è stato lanciato dalla World Bank nell’ottica di supportare i rinoceronti neri e le comunità locali nell’Addo Elephant National Park e nella Great Fish River Nature Reserve in Sudafrica. È il primo strumento a reddito fisso creato per la conservazione di una particolare specie in via di estinzione e consiste in un prestito a 5 anni di 150 milioni di dollari con un modello di pagamento “a risultato”: per Alessandro Noceti rappresenta “un importante cambiamento nel modello di finanziamento della conservazione e consente di ottenere risultati concreti e misurabili offrendo al contempo un interessante potenziale di rendimento”. In Valeur Groupsiamo sempre molto vicini alle tematiche ambientali e di tutela degli animali, sia indirettamente che direttamente tramite la nostra Valeur Foundation, che si impegna per conseguire obiettivi etici”.

mercoledì 8 marzo 2023

Stefano De Capitani: sicurezza e sviluppo urbano, l’innovazione digitale a servizio dei Comuni

Municipia S.p.A., il focus del presidente Stefano De Capitani: “Per i Comuni, pianificare la trasformazione di una città significa attuare un insieme di strategie intelligenti per prevenire e contrastare i fenomeni che possono avere ripercussioni negative sulla qualità della vita dei cittadini e sull’ambiente urbano”.

Stefano De Capitani

Stefano De Capitani: la sicurezza e il decoro al centro di una pianificazione intelligente dello sviluppo urbano

Nei giorni scorsi anche Stefano De Capitani, presidente di Municipia S.p.A., ne ha parlato sui suoi canali social sottolineando il ruolo fondamentale che le nuove tecnologie possono giocare nel supportare i processi decisionali dei Comuni per uno sviluppo urbano nel segno dell’efficacia e della sostenibilità: “I temi della sicurezza urbana, da quella stradale al decoro cittadino, e della legalità nelle città sono al centro dell’agenda politica degli amministratori locali”. Sono aspetti che, come evidenzia il presidente Stefano De Capitani, assumono “un’importanza cruciale anche a fronte della previsione dell’elevato inurbamento nei prossimi anni”: basti pensare che secondo l’OMS il 60% della popolazione mondiale per il 2030 vivrà nelle città. In quest’ottica quindi “per i Comuni pianificare la trasformazione di una città significa attuare un insieme di strategie intelligenti per prevenire e contrastare i fenomeni che possono avere ripercussioni negative sulla qualità della vita dei cittadini e sull’ambiente urbano”: l’analisi predittiva dei dati dal territorio può fare la differenza.

Stefano De Capitani: Comuni più sicuri attraverso le nuove tecnologie

Nell’analisi del presidente Stefano De Capitani emerge chiaramente come l’interoperabilità tra sistemi e la convergenza tra tecnologie digitali (IoT, intelligenza artificiale e cloud) permetta di individuare “in quali zone e con quale frequenza si registrano le maggiori criticità”: un ecosistema tecnologico attraverso cui tenere attivo un apparato di monitoraggio in tempo reale, o proattivo in grado di supportare i processi decisionali e consentire di agire sul territorio in maniera efficace e veloce. Ne è un esempio l’implementazione della sicurezza stradale nelle smart cities che “attraverso l’analisi del traffico, vede la diminuzione degli incidenti e delle infrazioni stradali, con dati online trasparenti al pubblico”. Raggiungere nel concreto tali obiettivi implica inevitabilmente “un approccio coordinato e un lavoro condiviso fra i vari interpreti della vita cittadina”, osserva infine il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani: amministratori locali, forze dell’ordine, privati e cittadini insieme per Comuni più sicuri.