martedì 12 novembre 2024

Pier Silvio Berlusconi sul piano assunzioni: Mediaset punta su giovani e donne

Mediaset continua a espandere il proprio organico, con l’AD Pier Silvio Berlusconi che conferma l’intenzione di assumere 1.000 nuovi dipendenti nei prossimi tre anni. Il piano di MFE di distingue in un contesto di crisi nel settore, con oltre 90.000 posti di lavoro già persi.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi annuncia 1.000 nuove assunzioni in Mediaset

Continuano le assunzioni in Mediaset. Il Gruppo prosegue con il piano di assunzioni avviato, come ricorda l’Amministratore Delegato Pier Silvio Berlusconi nel corso di un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, “lo scorso anno con 250 ingressi”. “Intendiamo andare avanti per altri tre (anni, ndr) con un complessivo di 1.000 nuove assunzioni”, ha dichiarato l’AD di MFE, sottolineando inoltre: “Noi assumiamo. E assumiamo per metà under 30 e per il 50% donne”. Le assunzioni riguarderanno quindi anche persone da formare e non solo data scientist o digital oriented. “Tra loro ci saranno i nostri manager del futuro”, ha rimarcato Pier Silvio Berlusconi, che definisce “assolutamente positivo” il saldo tra entrate e uscite.

Pier Silvio Berlusconi: “Mediaset sta creando nuova occupazione”

Da segnalare nel piano assunzioni annunciato dall’AD Pier Silvio Berlusconi il fatto che venga portato avanti in un contesto attualmente caratterizzato da una forte crisi. Nell’ultimo periodo sono stati oltre 90.000 i licenziamenti in questo settore. Le ottime performance registrate da Mediaset, che ha riportato una crescita significativa in tutti i fondamentali, consentono invece di andare controcorrente e focalizzarsi sulla crescita. “Noi, visto che le cose stanno andando bene e pensando di fare il miglior investimento per il futuro – ha evidenziato Pier Silvio Berlusconi – abbiamo lanciato questo programma di nuove assunzioni concentrato su under 30 e donne, e ci stiamo riuscendo. Posso dire che il bilancio attesta che il nostro organico non è in discesa ma è in crescita cioè Mediaset sta creando nuova occupazione”.

lunedì 11 novembre 2024

Umberto Lebruto: FS Sistemi Urbani e la rigenerazione urbana a misura d’uomo

Intervistato in occasione dei Global CEOforLIFE Awards, Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani, ha evidenziato i principali obiettivi della società, centrati sulla sostenibilità, sulla rigenerazione urbana e sul benessere dei cittadini.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto: mobilità, rigenerazione urbana e benessere dei cittadini

FS Sistemi Urbani possiede oltre 30 milioni di metri quadrati di aree ferroviarie non più funzionali, situate nelle grandi città italiane, intorno alle principali stazioni ferroviarie. Questi spazi rappresentano oggi un’opportunità per creare nuovi quartieri integrati che rispondano alle esigenze delle comunità. FS Sistemi Urbani, ha spiegato l’AD e DG Umberto Lebruto, collabora con le amministrazioni locali attraverso il partenariato pubblico-privato, conosciuto anche come PPP, al fine di rigenerare queste aree dismesse. Insieme ai Comuni, la società riqualifica le aree ferroviarie in disuso, sviluppando quartieri che includono parchi, piazze, piste ciclabili e percorsi pedonali. Tale visione, oltre a supportare l’economia, contribuisce inoltre a migliorare la qualità della vita, creando ambienti urbani più sostenibili.

Umberto Lebruto: una sfida complessa nei tempi di realizzazione

Uno dei maggiori ostacoli in questo tipo di progetti è rappresentato dalla variante urbanistica, necessaria per definire i nuovi utilizzi del territorio. Il processo di approvazione urbanistica può infatti richiedere dai due ai cinque anni, ha evidenziato Umberto Lebruto. Nonostante ciò, una volta completata questa fase, l’intervento diventa più rapido grazie all’interesse dei partner privati di accelerare i tempi di costruzione e rendere le nuove aree fruibili per i cittadini nel minor tempo possibile. L’AD e DG ha quindi concluso mettendo in luce l’impegno del Gruppo FS per una mobilità integrata e sostenibile, che coinvolge 17mila chilometri di linee ferroviarie, 750 milioni di passeggeri e 40 milioni di tonnellate di merci trasportate ogni anno. Questo lavoro non solo collega le città, ma agevola anche la transizione verso un sistema di trasporti più sostenibile, contribuendo attivamente al benessere delle comunità.

Stefano Venier: l’impegno di Snam garantisce un inverno sicuro al Paese

Snam, al termine della campagna di iniezione lo scorso 31 ottobre, il livello di riempimento degli stoccaggi italiani ha raggiunto una percentuale del 98,5 per cento, per un totale di 18,7 miliardi di metri cubi: numeri che “consentono di guardare con fiducia alla stagione invernale”, sottolinea l’AD Stefano Venier.

Stefano Venier

Stefano Venier: Snam, la campagna di iniezione si chiude con stoccaggi a livelli record

La conclusione della campagna di iniezione lo scorso 31 ottobre, come sottolineato anche dall’AD Stefano Venier, consente a Snam di guardare “con fiducia alla stagione invernale, pur in uno scenario di costante volatilità e incertezza che contraddistingue i mercati globali”. Il livello di riempimento degli stoccaggi italiani è del 98,5%, pari a un totale di 18,7 miliardi di metri cubi di cui 13,9 miliardi di stoccaggio di modulazione (il record di 13,6 miliardi di metri cubi raggiunto lo scorso anno è stato quindi superato) e 4,8 miliardi di stoccaggio strategico a fronte di una media europea del 95%: numeri che includono anche le riserve gestite da Stogit, interamente controllata da Snam, che ha raggiunto 17,4 miliardi di metri cubi di cui 12,7 miliardi per lo stoccaggio di modulazione e 4,7 miliardi per quello strategico, oltre a quelle di altri operatori. L’Italia ha quindi superato il target del 90% previsto dalla normativa UE e nazionale, considerato che gli stoccaggi potranno far fronte a circa il 25%-30% della domanda giornaliera nei mesi più freddi dell’anno. “Il raggiungimento di questo obiettivo è stato possibile grazie a un’azione coordinata tra Governo, Arera, e i principali operatori, inclusa Snam”, ha rimarcato anche l’AD Stefano Venier.

Stefano Venier: sicurezza energetica, la vision di Snam nell’intervista a “Il Sole 24 Ore”

L’impegno di Snam nel garantire la sicurezza energetica emerge anche nell’intervista all’AD Stefano Venier che “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato lo scorso 1° novembre: “Gli stoccaggi europei sono ora 95%. Noi oggi (il 31 ottobre per chi legge, ndr) chiuderemo al 98,5% avendo superato abbondantemente i 12 miliardi di metri cubi di gas iniettato che, insieme alla riserva strategica, portano l'asticella a 16,5 miliardi, un livello di riempimento leggermente superiore a quello dell'anno scorso”. Stefano Venier ha quindi raccontato come in quest’ottica Snam si stia muovendo in più direzioni. Non solo gli stoccaggi ma anche il rafforzamento delle infrastrutture: in questo percorso si inserisce il progetto di potenziamento della centrale di compressione di Malborghetto, intervento che “ci consente di aumentare la capacità di reverse flow verso l’Austria da 6 a 9 miliardi di metri cubi all’anno”. Insieme al completamento dell’ulteriore rafforzamento dell'impianto di Poggio Renatico, nell’ambito dei finanziamenti del RepowerEu, rappresenterà “un assist importante per i Paesi dell'Europa dell'Est ancora molto dipendenti dal gas russo”, ha spiegato l’AD di Snam nell’intervista tracciando il bilancio di un anno “particolarmente intenso sia per la costruzione degli step prioritari collegati alla sicurezza energetica sia per l’ulteriore evoluzione della piattaforma verso la transizione green che è coerente e rafforza il nostro percorso di operatore paneuropeo multimolecola”.

Amica Chips: inclusività e innovazione nell’ambito e-commerce

Amica Chips ha intrapreso una nuova sfida nel mondo digitale, collaborando con l'agenzia WillBe per lanciare un e-commerce moderno. Questa iniziativa ha trasformato il mercato delle patatine online, puntando su inclusività, semplicità d'uso e coinvolgimento delle nuove generazioni.

Amica Chips

Amica Chips e WillBe: nuove prospettive nell'e-commerce delle patatine

L'iconico brand italiano Amica Chips ha lanciato un e-commerce dedicato alle sue patatine che ha rappresentato una svolta nel settore, considerando che la maggior parte dei produttori si affida principalmente alla grande distribuzione. "Volevamo avvicinare la community a un brand storico come Amica Chips, mantenendolo moderno e attrattivo per nuovi clienti, soprattutto giovani e abituati a fare acquisti online”. Il nuovo e-commerce, attivo dal 2023, offre ai consumatori la possibilità di acquistare i prodotti Amica Chips da qualsiasi luogo e dispositivo. L'interfaccia grafica è stata ridisegnata con colori vivaci e animazioni che riflettono la natura frizzante del prodotto, creando un'esperienza utente intuitiva e coinvolgente. Questa strategia ha già portato risultati positivi, ampliando la presenza online del brand e rafforzando il legame con la Generazione Z.

Inclusività e semplicità al centro dell’e-commerce Amica Chips

Un elemento distintivo del progetto è l'attenzione all'inclusività. Il sito di Amica Chips è accessibile a tutti, con funzioni dedicate per chi soffre di daltonismo, dislessia e altri disturbi visivo-cognitivi. "L’inclusività del sito era un aspetto fondamentale per avvicinare il brand alla propria community, senza dimenticare nessuno". Inoltre, il sistema di ordine e pagamento è stato ottimizzato per essere rapido e intuitivo, facilitando al massimo il processo d'acquisto. Per incentivare le vendite, l’azienda degli snack ha introdotto nuove box promozionali che permettono ai clienti di risparmiare acquistando più prodotti. Questa iniziativa, unita alla rinnovata presenza sui social media, ha contribuito a un significativo aumento delle vendite, recuperando rapidamente l'investimento iniziale e dimostrando come l'innovazione digitale possa aprire nuovi canali di vendita diretta e rafforzare il rapporto con la clientela.

Rete elettrica, Giuseppina Di Foggia: “Servono infrastrutture. E tempi stretti per realizzarle”

Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna, ha delineato gli sviluppi futuri del settore energetico italiano in un’intervista rilasciata a febbraio. La manager ha evidenziato l’importanza di aumentare la velocità negli investimenti infrastrutturali per rispondere alle crescenti esigenze di transizione energetica.

Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia: 74 GW di rinnovabili entro il 2030

Uno dei punti chiave dell’intervista riguarda l’obiettivo nazionale di installare 74 gigawatt (GW) di energia rinnovabile entro il 2030, in linea con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. “Stiamo accelerando – ha sottolineato Giuseppina Di Foggia da un Gigawatt nel 2021, tre nel 2022, lo scorso anno in Italia le nuove installazioni si sono attestate a circa 6 GW”. Le richieste di connessione alla rete, al 31 dicembre 2023, hanno raggiunto un totale di 328 GW, suddivisi principalmente tra solare (141,3 GW), eolico onshore (95 GW) e offshore (91,9 GW). Numeri che testimoniano la crescita della domanda di energia pulita e l’impegno del settore nel presentare nuovi progetti al Ministero dell’Ambiente e alle Regioni. L’AD e DG ha però sottolineato la necessità di infrastrutture adeguate “e tempi stretti per realizzarle”. Il 2023 è stato un anno cruciale per Terna, che ha registrato un aumento del 20% negli investimenti approvati rispetto al 2022, con 23 progetti per un valore complessivo di 3 miliardi di euro. Le principali opere includono il Tyrrhenian Link, un collegamento sottomarino tra Sicilia e Sardegna che raggiungerà i 2.000 metri di profondità, e il progetto Sa.Co.I3, volto a potenziare l’elettrodotto tra Sardegna, Corsica e Toscana, oltre ad alcuni interventi per la nuova rete elettrica per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Terna è anche coinvolta nel Piano Mattei per l’Africa, con un importante progetto che prevede il primo collegamento diretto tra Europa e Africa attraverso la Tunisia, a una profondità di 800 metri. Secondo Giuseppina Di Foggia, l’accelerazione nell’approvazione di questi progetti è dovuta “agli ottimali rapporti con il Mase e con l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ma anche con le istituzioni comunitarie e locali. In questo senso, Terna a livello europeo è considerata una best practice”.

Giuseppina Di Foggia: Terna punta su digitalizzazione e transizione energetica

Giuseppina Di Foggia ha poi riconosciuto la necessità di ridurre lo squilibrio tra la localizzazione degli impianti rinnovabili, prevalentemente al Sud, e i centri di consumo, concentrati nel Nord del Paese. A tale proposito, un nuovo strumento introdotto dal decreto Energia permetterà una pianificazione coordinata delle infrastrutture di rete, degli impianti rinnovabili e dei sistemi di accumulo attraverso un portale digitale accessibile a diversi enti. Un altro punto cruciale riguarda il dispacciamento, il cui costo grava sulle bollette degli italiani. Grazie agli interventi di Terna e alla collaborazione con Arera, questo costo è stato ridotto significativamente, passando da 8 euro per Megawattora a circa 1,5 euro nel 2023. Con l’aumento degli eventi climatici estremi, la resilienza della rete elettrica è fondamentale. La digitalizzazione gioca un ruolo chiave, non solo nel prevedere e mitigare l’impatto di tali eventi, ma anche nel migliorare la sicurezza contro i rischi legati ai cyber-attacchi, una minaccia sempre più presente nel mondo digitale. Come ricordato da Giuseppina Di Foggia, nonostante i progressi compiuti, l’Italia ha ancora molta strada da fare per raggiungere l’autonomia energetica. Nel 2023, il saldo estero di energia ha raggiunto i 51,3 Terawattora, con un import di 54,6 TWh e un export di 3,3 TWh. “Per questo serve una transizione più netta verso nuove fonti – ha commentato l’AD e DG – Dopodiché per la sicurezza aiuta anche diversificare le forniture: questo sarà tra gli elementi del nuovo piano”. Terna, ha quindi concluso la manager, è all’avanguardia nella gestione degli accumuli energetici grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, tra cui la manutenzione predittiva e la creazione di “digital twin” dei cantieri, ovvero repliche digitali che permettono una gestione più efficiente delle opere.

venerdì 8 novembre 2024

Pietro Labriola e la nuova TIM: strategia, innovazione e obiettivi ambiziosi

Negli ultimi anni, TIM ha avviato una trasformazione significativa, finalizzata a migliorare la propria solidità finanziaria e a riposizionarsi come leader innovativo nel settore delle telecomunicazioni. Questa svolta è stata guidata dall’Amministratore Delegato Pietro Labriola, che ha sottolineato come la riduzione del debito, sceso da oltre 20 miliardi a un obiettivo di 7,5 miliardi entro la fine del 2024, rappresenti un traguardo fondamentale per aumentare la capacità di investimento del Gruppo e rafforzarne la leadership sul mercato italiano.

Pietro Labriola

Pietro Labriola: la riduzione del debito e la nuova solidità finanziaria

Sotto la guida di Pietro Labriola, TIM ha attuato un piano strategico ambizioso che include la cessione della sua infrastruttura di rete fissa (fibra e rame) e delle attività wholesale a Optics BidCo, società controllata dal fondo statunitense KKR e partecipata da partner strategici come Adia, CPP Investments e il Ministero del Tesoro italiano, con l’appoggio del gruppo CDP e altri fondi italiani. L’operazione, conclusa a luglio 2024, ha permesso a TIM di incassare 18,8 miliardi di euro, con un potenziale incremento fino a 22 miliardi. Grazie a queste risorse, il Gruppo ha ridotto il proprio indebitamento da 21,5 a 8,1 miliardi di euro, con l’obiettivo di scendere ulteriormente a 7,5 miliardi entro la fine dell’anno. La diminuzione del debito ha avuto un effetto positivo sui conti e ha spinto le agenzie di rating internazionali a rivedere al rialzo il giudizio sulla stabilità finanziaria di TIM, segno di rinnovata fiducia da parte degli investitori e del mercato. Oltre all’impatto economico, la riduzione del debito ha migliorato la flessibilità operativa del Gruppo, aprendo nuove opportunità per lo sviluppo di iniziative industriali e tecnologiche. Secondo Pietro Labriola, TIM può ora investire maggiormente per la crescita, senza dover ricorrere al mercato per rifinanziamenti, potendosi così concentrare su iniziative in grado di migliorare la competitività e i risultati aziendali.

Pietro Labriola, la nuova strategia: consumer, enterprise e mercato brasiliano

TIM sta ridefinendo le proprie priorità strategiche attraverso un approccio su tre principali direttrici: il segmento consumer, il settore enterprise e il mercato brasiliano. La riorganizzazione interna ha portato TIM a svincolarsi dall’integrazione verticale che in passato limitava la sua flessibilità commerciale. Ora il Gruppo può sviluppare nuove offerte per il pubblico consumer, rivolgendosi a famiglie e piccole imprese con soluzioni innovative e su misura. Nel segmento business, come confermato da Pietro Labriola, TIM sta perseguendo una strategia di crescita ambiziosa, puntando a un aumento del 6% su base annua, superiore rispetto alla media del mercato, che si attesta intorno al 4-5%. TIM ha identificato tre aree prioritarie: il cloud computing, la cybersecurity e l’Internet of Things (IoT), settori fondamentali per la digitalizzazione delle aziende italiane. TIM ha inoltre rafforzato la propria presenza in Brasile attraverso la controllata TIM Brasil, una delle principali aziende di telecomunicazioni del Paese. Dopo un processo di consolidamento, il mercato brasiliano è entrato in una fase di crescita sostenuta, creando nuove opportunità di espansione. TIM Brasil ha raggiunto una capitalizzazione di circa 7 miliardi di euro e nel primo semestre del 2024 ha registrato risultati significativi, con ricavi pari a 2,3 miliardi di euro. Questo successo rafforza la posizione del Gruppo nel mercato sudamericano, dove continua a investire in infrastrutture e servizi digitali innovativi.

Luca de Meo: Renault Group investe nella mobilità elettrica europea

Mentre molti competitor guardano oltre l’Europa per abbattere i costi di produzione, Luca de Meo e Renault Group lanciano un segnale diverso. Con un investimento significativo nella regione settentrionale della Francia, il CEO ribadisce il proprio impegno verso l’economia e l’innovazione europee, promuovendo un modello produttivo locale per affrontare la sfida della transizione elettrica.

Luca de Meo

Luca de Meo, Renault Group: il Nord della Francia come fulcro della transizione elettrica

In un momento storico in cui molti costruttori automobilistici preferiscono delocalizzare nei Paesi al di fuori dell’Europa per ridurre i costi, Luca de Meo, CEO di Renault Group, ha scelto una strada opposta e di ampio respiro, investendo nel cuore del Vecchio Continente, precisamente nel Nord della Francia. La strategia portata avanti dal manager non si limita ad una semplice produzione locale, ma mira a sviluppare un sistema integrato che dia impulso alle competenze specializzate, sostenga l’economia regionale e garantisca posti di lavoro qualificati con un impatto positivo e durevole. Con questa scelta, Renault Group punta non solo a consolidare il proprio legame con l’industria europea, ma anche a riaffermare il suo ruolo nella transizione verso una mobilità sostenibile, mantenendo al contempo alti standard di innovazione e competitività.

Luca de Meo: Ampere, il cuore della strategia elettrica di Renault Group

Questa visione ha preso forma concreta con la creazione di Ampere, un’azienda dedicata interamente alla produzione di veicoli elettrici e al software. Basata su un modello operativo agile e innovativo, simile a quello di una startup ma con la solidità di un grande gruppo come Renault, Ampere si occupa dello sviluppo di nuove tecnologie avanzate che Renault utilizzerà per produrre modelli come la Renault 5 e la futura Renault 4. Oltre ad una nuova Twingo elettrica prevista per il 2026. L’obiettivo è ambizioso: creare veicoli elettrici accessibili, altamente competitivi e con un occhio attento alla riduzione dell’impatto ambientale, introducendo soluzioni come le batterie LFP e sistemi Cell2Pack. Sotto la guida di Luca de Meo, Renault Group non vede la transizione elettrica come un ostacolo, ma come un'opportunità per ridefinire il concetto stesso di mobilità. Mantenendo salde le sue radici in Europa e puntando su una produzione sostenibile, Renault Group si posiziona come un modello per un'industria automobilistica che non solo affronta le sfide del presente, ma investe nel futuro.

PHTOBYA: occhiali che esaltano l'individualità e la qualità

PHTOBYA è un marchio di occhiali che incarna gusto e raffinatezza artigianale. Con creazioni realizzate con materiale di pregio, il brand si propone di accompagnare il cliente in un viaggio di eleganza e autenticità. Ogni prodotto esprime personalità e stile, valorizzando l'unicità di chi li indossa con un design distintivo e duraturo.

PHTOBYA

PHTOBYA: carattere e unicità per occhiali che durano nel tempo

In un mercato globale pervaso dalla moda low-cost, PHTOBYA rappresenta un’eccezione con i suoi occhiali artigianali, progettati per durare e rispecchiare l’identità di chi li indossa. Il brand nasce dall’ambizione di creare accessori che vadano oltre il semplice utilizzo, puntando a offrire “momenti di vita di qualità", come esprime il team di PHTOBYA. Ogni occhiale viene realizzato con acetato giapponese da 16 mm, un materiale che garantisce robustezza e una brillantezza ineguagliabile, perfetta per valorizzare i colori e i dettagli. “La scultura è l'arte di dare forma ad un oggetto partendo da un materiale grezzo”, spiegano dal team, evidenziando come la filosofia aziendale si ispiri alla scultura per dare ai propri modelli una personalità artistica senza tempo. L’approccio dell’azienda si distingue anche per la cura dedicata a ogni elemento, dalle montature alle minuterie progettate su misura. Ogni occhiale è un "compagno di vita", un accessorio che deve riflettere i valori e la personalità di chi lo indossa. Dalle cerniere alle anime metalliche, tutto è progettato per esprimere unicità e durabilità, rispecchiando “la passione e la dedizione di chi li ha creati” per offrire ai clienti un’esperienza di qualità superiore. Per completare questo percorso di eccellenza, il brand ha scelto di includere cofanetti in legno personalizzati per ogni occhiale, un dettaglio che aggiunge valore all’esperienza di chi sceglie PHTOBYA.

PHTOBYA: stile e comfort in ogni dettaglio

Il marchio PHTOBYA ha come missione principale creare occhiali che non solo accompagnino i clienti nei momenti quotidiani, ma che possano anche esprimere la loro vera essenza. Con uno stile elegante e un design senza tempo, i modelli della linea sono stati pensati per resistere al passare del tempo, sia fisicamente che esteticamente. Ogni collezione viene sviluppata con attenzione ai dettagli, come nella selezione delle lenti, che vengono scelte per esaltare le cromie delle montature e dare risalto alla personalità del cliente. La scelta di un acetato di eccellenza orientale rappresenta un segno di fine ricercatezza e l’uso di questo materiale garantisce che ogni occhiale sia un'opera d'arte intrisa di passione. Questa filosofia non si limita al prodotto finale ma si estende all’intero processo creativo e produttivo. Ogni membro del team dell’azienda ha partecipato attivamente alla realizzazione degli occhiali, scegliendo un modello che lo rappresentasse e rendendolo parte integrante della visione del brand. PHTOBYA crea occhiali che celebrano la personalità e lo stile individuale, mantenendo uno standard elevato e senza compromessi.

giovedì 7 novembre 2024

Enrico Vita: Amplifon ottiene 250 milioni per progetti ESG

Amplifon ha siglato, sotto la guida del CEO Enrico Vita, due nuovi finanziamenti legati alla sostenibilità per un totale di 250 milioni di euro. I prestiti “sustainability-linked” sono stati concessi da Unicredit, CDP e Crédit Agricole Italia e sono destinati a supportare iniziative di sviluppo e innovazione legate alla strategia ESG del Gruppo.

Enrico Vita

Enrico Vita: Amplifon accelera sulla sostenibilità con finanziamenti da 250 milioni

Amplifon ha siglato di recente due nuovi finanziamenti legati alla sostenibilità, per un totale di 250 milioni di euro, grazie alla collaborazione con Unicredit, CDP (Cassa Depositi e Prestiti), Crédit Agricole Italia e SACE. Si tratta di prestiti “sustainability-linked”, quindi legati a obiettivi di sostenibilità misurabili. Un primo finanziamento di 200 milioni è stato sottoscritto insieme a UniCredit e CDP: UniCredit ha concesso 100 milioni per supportare le iniziative di sviluppo del Gruppo, mentre CDP ha fornito altri 100 milioni per sostenere gli investimenti in innovazione della realtà guidata da Enrico Vita. Questi si sommano alle precedenti risorse che la Banca Europea ha concesso nel luglio dello scorso anno per gli Investimenti destinati all’innovazione in Europa. Crédit Agricole Italia ha, infine, finanziato con ulteriori 50 milioni, con la Garanzia Futuro di SACE, l’espansione internazionale del nuovo formato dei negozi Amplifon.

Enrico Vita: sostenibilità e strategia ESG al centro del progetto di Amplifon

Il CEO di Amplifon Enrico Vita ha sottolineato come tali accordi mettano in evidenza l’impegno del Gruppo sul fronte della sostenibilità. “Questi finanziamenti sono legati ad alcuni degli obiettivi del nostro piano di sostenibilità e si inseriscono nel percorso di continua integrazione dei fattori ESG nella strategia operativa e finanziaria del Gruppo – ha affermato il manager – Con gli accordi annunciati oggi, salgono a cinque i finanziamenti sustainability-linked che abbiamo sottoscritto dal 2021 a oggi per un ammontare complessivo di 850 milioni di euro, a testimonianza della nostra ambizione di creare valore a beneficio di tutti gli stakeholder”. I finanziamenti sono collegati a specifici indicatori del piano di sostenibilità che, una volta raggiunti, attiveranno un meccanismo di aggiustamento del margine applicato ai singoli prestiti.

Serenissima Ristorazione premiata come leader di settore

Serenissima Ristorazione, realtà di rilievo nel panorama italiano della ristorazione collettiva e commerciale, continua a distinguersi per innovazione tecnologica e impegno sostenibile. Recentemente riconosciuta tra le migliori imprese del Nord Est, l'azienda punta su strategie avanzate e responsabilità sociale per consolidare la sua posizione di leadership.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione premiata per eccellenza e sostenibilità

Serenissima Ristorazione è stata insignita del prestigioso Premio Industria Felix come migliore impresa per performance gestionale e affidabilità finanziaria nel Nord Est riconoscendone la competitività e le iniziative sostenibili. Serenissima Ristorazione lavora quotidianamente con un'ampia gamma di clienti, tra cui aziende, strutture sanitarie e scuole, su tutto il territorio nazionale. L'azienda continua a distinguersi per la qualità dei suoi servizi e l'attenzione alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Serenissima Ristorazione: innovazione e impegno green

Il successo di Serenissima Ristorazione è strettamente legato all'innovazione tecnologica e all'impegno verso la sostenibilità ambientale. Presso il suo avanzato stabilimento di Boara Pisani (PD), l'azienda utilizza la tecnologia Cook & Chill, che consente di programmare in anticipo le attività produttive, rendendole indipendenti dal momento del consumo finale, con significativi vantaggi igienico-sanitari, nutrizionali, organolettici e nella riduzione degli sprechi alimentari. Inoltre, l’azienda sta ampliando le proprie attività nei settori del catering aereo e crocieristico, dimostrando flessibilità e visione strategica. "Per rimanere competitivi in uno scenario complicato come quello attuale è indispensabile saper coniugare innovazione tecnologica e digitale, orientamento alla sostenibilità e flessibilità", ha affermato Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione. "Il nostro impegno è chiaro: vogliamo offrire ai nostri clienti un servizio che sia sempre più concorrenziale e al tempo stesso sostenibile", ha aggiunto. Inoltre, l'azienda ha ricevuto la pergamena "Green" per il Bilancio di Sostenibilità, redatto secondo gli standard GRI. Questo documento analizza le performance ambientali, sociali e di governance nel triennio 2019-2021, anticipando le direttive europee. La pergamena conferma l'impegno nella lotta al cambiamento climatico con iniziative come giornate contro lo spreco alimentare, l'uso di alimenti a filiera corta e la produzione di energia pulita, in linea con l'Agenda 2030 dell'ONU.

Pier Silvio Berlusconi: la Torre Mediaset in rosa nel mese per la prevenzione del tumore al seno

La Torre Mediaset si tinge di rosa durante il “Mese internazionale per la prevenzione del tumore al seno”. Il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi promuove la cultura della prevenzione tra le donne con una campagna multimediale.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset sostiene la prevenzione del tumore al seno

Dal 20 ottobre la Torre Mediaset si è tinta di rosa in onore del “Mese internazionale per la prevenzione del tumore al seno”, un gesto simbolico che si ripete per il sesto anno consecutivo sotto la guida di Pier Silvio Berlusconi. Alta 98 metri, è visibile a tutti coloro che transitano nel Nord-Est di Milano e manda un forte messaggio di sensibilizzazione sulla lotta contro il carcinoma mammario, il tumore più comune tra le donne in Italia. La scelta di illuminare uno dei simboli più iconici del quartier generale di Mediaset, oltre ad essere un atto di solidarietà, è soprattutto un invito a riflettere sull'importanza della prevenzione. Grazie ai progressi della ricerca e alla diffusione della cultura della prevenzione, tra il 2007 e il 2019 sono stati evitati oltre 10.000 decessi. Ciononostante, resta fondamentale continuare a incoraggiare le donne a sottoporsi a visite specialistiche e a partecipare ai programmi di screening, poiché molte di loro esitano ancora ad eseguire i controlli a causa di ansie e timori legati ai risultati.

“La prevenzione è un gesto d’amore”: la campagna lanciata dal Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi

Mediaset ha inoltre attivato una campagna di comunicazione multimediale che coinvolge tutte le sue reti televisive e radiofoniche, nonché i portali web e le piattaforme digitali del Gruppo, dal 20 al 27 ottobre. La campagna, arricchita dalle illustrazioni dell’artista Stefano Rossetti, vuole essere un’occasione per ricordare a tutte le donne l’importanza della diagnosi precoce. Il messaggio centrale della campagna, “La prevenzione è un gesto d’amore”, invita a prendersi cura della propria salute, con serenità e consapevolezza, promuovendo l’amore verso se stesse. Un tentativo, da parte del Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, di trasmettere fiducia alle donne, aiutandole a superare le barriere psicologiche che spesso ostacolano l’accesso ai controlli preventivi.

Gian Maria Mossa: innovazione e trasformazione digital in Banca Generali, il focus

L’innovazione rappresenta un elemento centrale nella strategia di sviluppo di Banca Generali: puntare sul digitale “per creare valore non solo in termini economici, ma anche nella relazione di fiducia tra banker e cliente” è la strada tracciata dall’AD Gian Maria Mossa.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: l’innovazione in Banca Generali

L’innovazione rappresenta un elemento centrale nella strategia di sviluppo di Banca Generali: come ha ricordato in diverse occasioni anche l’AD Gian Maria Mossa, “puntiamo sul digitale per creare valore non solo in termini economici, ma anche nella relazione di fiducia tra banker e cliente”. Nella consapevolezza quindi che l’innovazione e la tecnologia siano ormai necessarie per continuare a crescere, Banca Generali investe da anni per accompagnare questa rivoluzione con l’obiettivo di riuscire a coglierne appieno le opportunità sia per i clienti che per i propri professionisti. D’altronde, come ha spiegato anche l’AD Gian Maria Mossa nelle scorse settimane intervenendo all’Università Milano-Bicocca nel corso di un evento incentrato proprio su queste tematiche, il vero motore dell’innovazione sono le persone: devono essere loro “al centro della trasformazione tecnologica e nel cuore della trasformazione culturale necessaria per portare l’AI come abilitatore di produttività e qualità in tutti i processi e le relazioni”.

Una banca data-driven, digitale e aperta: Gian Maria Mossa disegna il futuro di Banca Generali

Banca Generali, che Gian Maria Mossa guida dal 2017 in qualità di AD, sta già sperimentando le potenzialità dell’intelligenza artificale anche all’interno dei processi aziendali, nel coordinamento del lavoro e in alcune aree specifiche come nei processi organizzativi, come i report dei consulenti. Ma è anche nell’ambito del digital marketing che sono stati avviati diversi progetti per testare l’integrazione di software AI all’interno dei modelli di servizio: l’obiettivo è di uniformare e aumentare la qualità delle risposte sia nell’assistenza alla clientela che ai consulenti finanziari incentivando quindi una riduzione dei tempi d’attesa per ottenere le informazioni richieste. Fondamentale in ottica di crescita e cambiamento è anche promuovere una nuova cultura dell’AI incentivando e sensibilizzando le persone sulle potenzialità dell’AI e del digital: l’organizzazione di forum dedicati con esperti del settore e l’individuazione di “ambassador” in grado di diffonderne l’utilizzo sono solo alcune delle iniziative che guardano in questa direzione. D’altronde l’innovazione è anche uno dei tre pilastri della strategia attraverso cui Banca Generali punta ad avviare una ulteriore fase di crescita rapida, profittevole e remunerativa per gli azionisti, in continuità e miglioramento rispetto agli ottimi risultati raggiunti fino ad oggi: come ha ricordato in diverse occasioni l’AD Gian Maria Mossa l’obiettivo di incrementare l’innovazione nel modello di Banca Generali tramite la costruzione di una banca data-driven, digitale e aperta è incluso anche nel Piano Strategico.

mercoledì 6 novembre 2024

Alessandro Bernini: “Decarbonizzazione e innovazione guideranno la crescita di MAIRE”

Con una crescita di oltre il 40% prevista per il 2024, MAIRE è pronta a raggiungere i suoi traguardi prima dei tempi prefissati. In un’intervista rilasciata a “Industria Italiana”, il CEO Alessandro Bernini ha dichiarato che il Gruppo intende aggiornare il Piano industriale. Transizione e capitale umano i cardini della strategia.

Alessandro Bernini

Alessandro Bernini: “MAIRE punto di riferimento per chi cerca sviluppo e crescita personale”

MAIRE ha registrato una crescita straordinaria nel 2023, spingendo il Gruppo a rivedere i suoi piani industriali con notevole anticipo. Gli obiettivi del Piano saranno infatti raggiunti in anticipo, come ha spiegato Alessandro Bernini, CEO del Gruppo, durante la presentazione dei risultati finanziari annuali. Il manager ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti, descrivendo l’andamento come “in salute” e proiettando una crescita di oltre il 40% nel 2024. “Abbiamo una pipeline commerciale solida che ci permette di prevedere un ulteriore salto in avanti anche negli anni a venire”, ha dichiarato, sottolineando come l’azienda sia in grado di mantenere un portafoglio di progetti non solo redditizi ma in costante espansione. Così come è costante l’attenzione di MAIRE al capitale umano, un asset che Alessandro Bernini considera fondamentale. La capacità di attrarre professionisti qualificati, infatti, rappresenta un vero vantaggio competitivo. “Vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento per chi cerca sviluppo e crescita personale, offrendo opportunità che difficilmente possono trovare altrove”, ha spiegato, ribadendo come l’interesse verso MAIRE sia tangibile in mercati chiave come Europa, India e sud-est asiatico.

Tecnologie e investimenti nelle majors: il modello vincente del Gruppo guidato da Alessandro Bernini

A fronte dei risultati ottenuti e delle stime per il 2024. Alessandro Bernini ha precisato che l'evoluzione del business ha reso necessario un adeguamento delle strategie aziendali, per garantire che il percorso di crescita già avviato continui senza interruzioni. “Un risultato che conferma la validità del nostro modello”, ha commentato il CEO. Pilastro della strategia di MAIRE è la transizione energetica. Fondamentale, secondo il manager, accelerare il processo di decarbonizzazione, affiancando soluzioni innovative a quelle tradizionali. Tra le nuove frontiere esplorate dal Gruppo vi sono il riciclo dei rifiuti e l’impiego dell'energia elettrica per produrre idrogeno tramite elettrolisi, che insieme alla CO2 rappresenta una risorsa cruciale per sostituire le materie prime naturali. “Le nostre soluzioni tecnologiche innovative e la capacità di investire nelle majors risultano una combinazione vincente, come dimostrato anche nelle ultime acquisizioni di portafoglio”, ha concluso Alessandro Bernini.

Health Italia: confermato il rating ESG “A” con un punteggio di 73.4

Con un punteggio di 73.4 nella valutazione “A” high del Rating ESG, l’analisi condotta dalla Cerved Rating Agency conferma la solidità della gestione aziendale di Health Italia in merito agli aspetti Environmental, Social e Governance: il commento dell’AD Livia Foglia.

Health Italia

Health Italia migliora il punteggio ESG

Siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno costante per la sostenibilità, che rappresenta una delle colonne portanti della strategia aziendale”. Così l’AD di Health Italia Livia Foglia annuncia il miglioramento del punteggio ESG a seguito dell’ultima valutazione effettuata dalla Cerved Rating Agency. Salito a 73.4 dai 72.4 dell’anno precedente, lo score conferma il rating “A” high assegnato in precedenza all’azienda. “Il miglioramento del nostro punteggio ESG è la testimonianza concreta del lavoro che stiamo portando avanti in tutte le aree chiave: dalla riduzione dell’impatto ambientale all’inclusione sociale, sino alla solidità della nostra governance – evidenzia l’AD – I risultati ottenuti nel 2023 sono il riflesso della nostra dedizione al miglioramento continuo in tutte le dimensioni ESG, con particolare attenzione al benessere delle persone e alla tutela dell’ambiente”.

L’AD di Health Italia Livia Foglia: la sostenibilità è un obiettivo strategico per l’azienda

Tra gli elementi che hanno contribuito al miglioramento delle proprie performance ambientali, l’adozione di un sistema di gestione integrato in conformità agli standard ISO 9001, 14001 e 45001 e una solida governance ESG, supportata da un Comitato di Sostenibilità e un Responsabile specifico. Particolarmente significativa la pianificazione mirata all’efficienza energetica, che ha spinto Health Italia verso la razionalizzazione dei consumi e l’uso sostenibile delle risorse. Anche in ambito sociale, l’azienda ha adottato diverse misure per il benessere dei dipendenti e per la parità di genere. “La sostenibilità non è per noi un solo concetto astratto, ma un vero e proprio obiettivo strategico che guida le nostre decisioni operative e di crescita – sottolinea dunque l’AD - Crediamo fermamente che un approccio sostenibile sia l’unica via per creare valore a lungo termine per tutti i nostri stakeholder – dai nostri dipendenti, ai clienti, agli investitori. Guardiamo al futuro con determinazione, consapevoli che il nostro impegno ci consentirà di affrontare le sfide del settore e di contribuire positivamente allo sviluppo sostenibile”.

Stefano Donnarumma e Armando Varricchio: incontro a Berlino per il futuro del trasporto

Nell’ambito di InnoTrans a Berlino, l’Ambasciatore d’Italia in Germania Armando Varricchio ha incontrato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ferrovie dello Stato Italiane. Questo incontro si è rivelato fondamentale per discutere la presenza del Gruppo FS nel mercato tedesco e per analizzare le opportunità di crescita all’interno della cooperazione economica tra Italia e Germania.

Stefano Donnarumma (Gruppo FS)

Gruppo FS, Stefano Donnarumma: espansione strategica in Germania

Il Gruppo FS guarda all’Europa come al proprio mercato domestico, operando attivamente sia nel settore ferroviario che in quello stradale. La Germania occupa una posizione strategica nella sua prospettiva di espansione internazionale. “La Germania è un attore centrale nel mercato ferroviario europeo e rappresenta per noi un Paese in cui continuare a investire ed espandere la nostra presenza, contando sull’ottima collaborazione con i partner locali”, ha ribadito Stefano Donnarumma. Il Gruppo ha infatti una presenza ben radicata nel mercato ferroviario tedesco, sia per il trasporto passeggeri che per quello merci. Netinera, una controllata di Trenitalia, si è affermata come il secondo operatore privato nel trasporto locale, offrendo servizi su ferro e gomma in 11 Länder e nelle città-stato di Berlino, Brema e Amburgo. TX Logistik, parte di Mercitalia Logistics, ha recentemente ampliato la sua attività nel settore del trasporto merci, diventando nel 2023 il secondo operatore di questo segmento in Germania, grazie all’acquisizione del terminal logistico di Duisburg e del Gruppo tedesco Exploris. 

Cooperazione Italia-Germania, Stefano Donnarumma: opportunità e sviluppo nel settore ferroviario

L’Ambasciatore Varricchio ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra Italia e Germania, descrivendo le due nazioni come le principali economie manifatturiere d’Europa. “Berlino infatti si riconferma il primo mercato di destinazione per il nostro export, il primo fornitore e primo mercato incoming dei flussi turistici”, ha affermato. Questa interconnessione tra i due tessuti produttivi crea numerose opportunità reciproche, particolarmente vantaggiose per il nostro Sistema Paese. “Oltre alle attività già consolidate, guardiamo ora all’ingresso nel settore AV tedesco, sfruttando le potenzialità della liberalizzazione del mercato ferroviario europeo, come già fatto in Francia e in Spagna – ha aggiunto Stefano DonnarummaIn partnership con Deutsche Bahn stiamo infatti lavorando allo sviluppo di nuovi collegamenti cross-border che dal 2026 permetteranno di raggiungere Monaco da Roma e Milano con il nostro Frecciarossa 1000”.

martedì 5 novembre 2024

Marzio Perrelli: Sky, una stagione di eventi sportivi unici

Marzio Perrelli, Executive Vice President di Sky Italia, celebra una stagione sportiva memorabile: Sky si è consolidata come “Casa dello Sport”. Con eventi globali come Wimbledon, Champions League e America’s Cup, ha offerto agli abbonati un’esperienza unica e di qualità, rafforzando il suo ruolo di leader nello sport televisivo.

Marzio Perrelli

Marzio Perrelli: Sky, successi televisivi e nuovi traguardi per lo sport

Marzio Perrelli ha tracciato un bilancio degli eventi sportivi che hanno segnato la recente programmazione televisiva su Sky, un’esperienza d’intrattenimento appagante anche per milioni di abbonati. Con oltre 3.500 ore di dirette che hanno coperto tornei internazionali di grande richiamo, Sky ha messo in campo la sua esperienza e capacità di innovare, offrendo ai telespettatori una copertura unica e di alta qualità. “La Casa dello Sport è quello che hanno vissuto i nostri abbonati, da Monaco a Barcellona passando per i tornei ATP, la Serie A, i playoff di B e C e le finali di conference NBA”, ha affermato Marzio Perrelli, rimarcando l’attenzione per ogni dettaglio grazie a uno “sky touch” inconfondibile: grafica avanzata, tecnologie d’avanguardia e una squadra di talent di altissimo profilo. Sky Sport 24 ha consolidato il suo ruolo di guida per il pubblico, seguendo ogni evento chiave e fungendo da punto di riferimento per chi desidera vivere lo sport in modo completo. Il successo di Sky è legato non solo all’ampiezza dei contenuti, ma anche all’approccio innovativo che mira a rendere ogni momento coinvolgente e memorabile per il pubblico.

Marzio Perrelli: nuove sfide e format esclusivi su Sky Italia

Con uno sguardo verso il futuro, Marzio Perrelli ha parlato della nuova stagione sportiva, ricca di appuntamenti esclusivi e contenuti sempre più personalizzati per gli appassionati. “La nuova Champions? Sono il più grande tifoso del nuovo format, credo sia una vera svolta”, ha dichiarato, esprimendo entusiasmo per un progetto che promette di rivoluzionare il panorama calcistico europeo, portando Sky a nuovi livelli di coinvolgimento e visibilità. Ogni competizione diventa un racconto avvincente, ogni sfida un momento di partecipazione collettiva, dove lo spettatore non è solo un osservatore ma il protagonista di emozioni condivise. “Finché ci sarà Sky Sport a fare sport, ci sarà un grande livello di passione ed emozione”, ha concluso Marzio Perrelli, sottolineando la missione di Sky Italia: portare il meglio dello sport nelle case degli italiani, oggi e nel futuro, alimentando quella passione senza confini che accomuna generazioni di tifosi e appassionati.

Gruppo Argea: l’integrazione di Cantina Zaccagnini, Botter S.p.A. e Mondodelvino

Con l’acquisizione di Cantina Zaccagnini, Gruppo Argea ha proseguito il suo percorso di crescita internazionale. L’integrazione con Botter S.p.A. e Mondodelvino ha creato nuove sinergie produttive e commerciali, consolidando la piattaforma del Gruppo e ampliando la sua offerta di vini premium nei mercati globali.

Botter Spa

Gruppo Argea: dal 2022 Cantina Zaccagnini insieme a Botter S.p.A. e Mondodelvino

Dal 2022 Gruppo Argea, il primo polo nazionale privato del settore vinicolo, è ancora più grande. L’acceleratore del vino italiano nel mondo ha infatti rafforzato la propria offerta di vini premium – e quindi la posizione – grazie all’acquisizione di Cantina Zaccagnini. Fondata nel 1978 e operativa in 45 Paesi, questa era già rinomata a livello globale per la qualità e l’attenzione alla tradizione vitivinicola abruzzese. Insieme a Botter S.p.A. e Mondodelvino, Cantina Zaccagnini ha consentito al Gruppo Argea di aumentare la propria quota di mercato in aree strategiche quali il Nord Europa e gli Stati Uniti. Tra i vini più apprezzati all’estero della realtà abruzzese c’è il Montepulciano d’Abruzzo DOC.

La crescita internazionale del Gruppo Argea con Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini

Grazie all'integrazione di Cantina Zaccagnini, Gruppo Argea ha quindi potuto espandere ulteriormente la propria presenza commerciale, consolidando un network globale in continua crescita. L’acquisizione è parte di una strategia più ampia che mira a posizionare il Gruppo come punto di riferimento nella produzione e nell'export vinicolo. L’unione con Botter S.p.A. e Mondodelvino ha dato vita a nuove sinergie produttive e commerciali, per una piattaforma sempre più forte. Il Gruppo, già impegnato sul fronte della sostenibilità, ha inoltre inglobato la filosofia ESG di Cantina Zaccagnini, dando il via a progetti con un impatto positivo sia sull’azienda che sul territorio.

Sostenibilità e qualità: i valori fondamentali di Tecnicaer Engineering

Tecnicaer Engineering è una delle principali realtà nel settore della progettazione integrata in Italia, con una specializzazione particolare nei progetti pubblici civili.

Tecnicaer Engineering

La storia di Tecnicaer Engineering

Fondata nel 2004 ad Aosta dai professionisti Fabio Inzani e Stefano Bonfante, Tecnicaer Engineering ha saputo espandere rapidamente le proprie competenze, affermandosi anche a livello internazionale. Con sedi strategiche a Torino, Milano e Firenze, è sinonimo di qualità e innovazione, operando nel rispetto dei più elevati standard in materia di tutela dell’ambiente e sicurezza sul lavoro, come confermato dalle certificazioni ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001 - UNI ISO 45001. Tra i principali attori del consorzio Mythos, di cui è fondatrice, svolge un ruolo centrale nella realizzazione di progetti di opere pubbliche. Tecnicaer Engineering si occupa di ogni fase del progetto, dalla progettazione iniziale alla direzione dei lavori, coprendo un ampio ventaglio di discipline tra cui architettura, ingegneria, strutture, impiantistica e urbanistica. L’azienda si distingue per la sua operatività nei settori ospedaliero e sanitario, ma i suoi interventi si estendono anche ai comparti scolastici, sportivi, militari e carcerari.

Tecnicaer Engineering: innovazione e sostenibilità per nuovi standard di progettazione

Tecnicaer Engineering si propone di stabilire nuovi standard qualitativi e prestazionali, mirando a garantire esperienze più sostenibili e piacevoli negli spazi in cui le persone vivono e lavorano. La combinazione di creatività e competenze tecniche consente all’azienda di realizzare opere rispettose dell’ambiente. L’approccio meticoloso nella cura dei dettagli spazia dall’inserimento nel contesto territoriale all’urbanistica, dal design alle tecnologie impiantistiche, fino agli aspetti energetici e all’ingegneria clinica. L’azienda è attivamente impegnata nei settori del Project Financing e Global Services, nonché nel Facilities Management. Membro del Green Building Council, Tecnicaer Engineering ha ottenuto il punteggio massimo nel Rating di Legalità e promuove le migliori pratiche di sostenibilità ambientale, conformandosi ai protocolli LEED, ITACA, WEEL e BREAM.

Paolo Gallo: l’intelligenza artificiale al centro del futuro di Italgas

Con uno sguardo rivolto al futuro e una strategia di lungo termine, Italgas si prepara a una profonda trasformazione digitale. Durante la presentazione del Piano Strategico 2024-2030 agli investitori e analisti, l’Amministratore Delegato Paolo Gallo ha annunciato investimenti per 15,6 miliardi di euro, mirati a consolidare la posizione di leadership del Grippo nel settore della distribuzione del gas. Innovazione tecnologica e intelligenza artificiale saranno i pilastri del nuovo Piano, con l’obiettivo di rendere più efficiente la gestione operativa e contribuire alla crescita economica e sostenibile.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: prevista crescita del 13% di Italgas

Il Piano presentato da Paolo Gallo prevede una crescita media annua dell’Ebitda e dell’utile netto del 13% fino al 2030, confermando la politica dei dividendi con un payout del 65%. In aggiunta, il floor di crescita annua del Dps (Dividend per Share) è stato innalzato al 5%, rispetto ai valori del 2023. Numeri che riflettono l’impegno di Italgas nel creare valore per i propri azionisti e stakeholder, puntando su efficienza, innovazione e sostenibilità. Il Piano, approvato dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Benedetta Navarra, rappresenta un significativo passo avanti rispetto al precedente, con un aumento di investimenti di 7,5 miliardi di euro. Un’importante fetta degli investimenti sarà destinata all’acquisizione di 2i Rete Gas, una mossa strategica che, secondo Paolo Gallo, estenderà la presenza geografica di Italgas in Italia e Grecia, e aprirà al contempo nuove opportunità di crescita nei settori dell’efficienza energetica e del ciclo idrico. L’integrazione di 2i Rete Gas dovrebbe portare a un incremento a doppia cifra dell’utile netto entro il 2030 e consentire sinergie operative con risparmi di costo stimati in circa 200 milioni di euro.

Paolo Gallo: Italgas punta su intelligenza artificiale e digitalizzazione

L’intelligenza artificiale, ha confermato Paolo Gallo, sarà il pilastro della trasformazione. Consentirà infatti di ottimizzare le operazioni, migliorare l’efficienza e garantire una maggiore sicurezza per i consumatori. Uno dei punti cardine del nuovo piano strategico è l’estensione della digitalizzazione oltre il settore del gas. Con un investimento dedicato di 750 milioni di euro, Italgas punta a potenziare le infrastrutture del settore idrico e a migliorare l’efficienza energetica. Si tratta di un approccio integrato che mira a sostenere gli obiettivi climatici dell’Unione Europea e a rendere Italgas un punto di riferimento anche in ambito idrico, settore che necessita di importanti investimenti per modernizzare le reti esistenti.

lunedì 4 novembre 2024

Antonio Porro: un viaggio nel mondo dell’editoria

Con oltre vent’anni di esperienza, Antonio Porro ha avuto un impatto significativo nel settore dell’editoria, in particolare attraverso il suo ruolo di Amministratore Delegato di Mondadori. La sua leadership ha portato a un rinnovamento radicale dell'azienda, trasformandola in un pioniere nell'editoria scolastica e multicanale.

Antonio Porro su Wikiceo

Antonio Porro: formazione e prime esperienze professionali

Antonio Porro ha costruito una carriera di successo nel mondo dell’editoria e delle telecomunicazioni, distinguendosi per le sue capacità manageriali e strategiche. Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha avviato il suo percorso professionale in Fininvest nel 1991, concentrandosi sullo sviluppo del business e sui progetti editoriali. Il passaggio a Telecom Italia nel 1995 ha segnato una tappa fondamentale della sua carriera: qui ha ricoperto ruoli strategici nel marketing e nella gestione delle operazioni internazionali, accumulando una preziosa esperienza che avrebbe poi applicato nel settore editoriale.

La scalata in Mondadori

Nel 2009, Antonio Porro è tornato in Mondadori per guidare il team Merger & Acquisition, aprendo la strada a una serie di successi aziendali. La sua visione innovativa lo ha portato a scalare rapidamente la gerarchia, fino a diventare Amministratore Delegato di Mondadori Libri SpA nel 2018 e, successivamente, di Mondadori Media SpA nel 2021. Durante il suo mandato, ha trasformato Mondadori in un attore chiave nel settore dell’editoria scolastica e multicanale, sostenendo un modello basato sulla digitalizzazione e l’inclusività. Sotto la sua guida, il gruppo ha rafforzato il proprio impegno verso la sostenibilità e la diversità, mantenendo al contempo una solida crescita nel core business dei libri e nelle nuove sfide digitali.

Daniele Ragone: solidarietà e business con Progetti del Cuore

Daniele Ragone, Amministratore Unico di Progetti del Cuore, ha reinventato il modo di fare impresa con una strategia che integra solidarietà e opportunità per le aziende. Grazie a una flotta di oltre 500 automezzi, la società offre trasporti gratuiti per anziani e disabili, creando valore per imprese e comunità locali.

Daniele Ragone

Daniele Ragone trasforma il business con Progetti del Cuore

Daniele Ragone ha introdotto un innovativo modello imprenditoriale che unisce l'impatto sociale al successo aziendale. La società, attraverso la vendita di spazi pubblicitari su un centinaio di automezzi impiegati per trasporti gratuiti destinati a cittadini svantaggiati, offre alle aziende una visibilità che va oltre il profitto, favorendo un legame etico con il territorio. "Progetti del Cuore è una società commerciale che ha trasformato le 'regole del gioco' nel modo di fare impresa", afferma. Attraverso questo modello, le aziende possono infatti associare il proprio nome a iniziative di alto valore morale, ottenendo un ritorno d'immagine rilevante. Questa strategia ha incentivato numerose imprese locali a supportare progetti che rispondono direttamente alle necessità della comunità, creando uno stretto legame tra profitto e solidarietà.

La visione di Daniele Ragone: solidarietà e sostenibilità per le aziende

Progetti del Cuore mira a costruire un futuro sostenibile, offrendo opportunità di crescita alle aziende che condividono valori sociali e solidali. Daniele Ragone sottolinea come il progetto abbia aiutato molte persone in difficoltà a vivere una vita più autonoma. "Non tutti abbiamo avuto le stesse opportunità, ed è per questo che spingiamo tanto sul concetto di sostenibilità, intesa come dare la possibilità anche a persone come anziani e disabili di avere una migliore qualità di vita". In futuro, la società prevede di organizzare eventi di integrazione e sensibilizzazione in ogni territorio servito, promuovendo giornate sportive ed ecologiche aperte a tutti. Questo impegno verso la comunità rappresenta un valore aggiunto per le aziende partner, che vedono la propria immagine rafforzata attraverso un coinvolgimento reale e tangibile.

Federico Motta Editore: il valore dell’enciclopedia nei secoli

Federico Motta Editore è da decenni protagonista nella formazione dei giovani: la sua Enciclopedia Motta è stata uno strumento fondamentale per l’apprendimento di tante aree del sapere, poi rivoluzionato con l’avvento delle tecnologie digitali.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: l’enciclopedia nella formazione moderna

L'enciclopedia è storicamente conosciuta come una vasta raccolta di sapere, un compendio che ha giocato un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani per secoli. Questo tipo di opera ha accompagnato generazioni di studenti nel loro percorso educativo, fungendo da guida preziosa per attingere ai diversi ambiti della conoscenza. Tuttavia, con l'avvento delle tecnologie digitali, il modo di accedere all'informazione è cambiato radicalmente, influenzando le modalità di apprendimento. In risposta alle nuove esigenze, all'inizio del nuovo millennio, la Casa Editrice Federico Motta Editore lanciò l'Enciclopedia Motta Junior, un'opera dedicata ai lettori più giovani, suddivisa in dieci volumi. Ognuno di questi copriva una specifica area del sapere: dalla storia alla scienza, dalla letteratura all'arte. Inclusi in questo progetto erano anche un dizionario enciclopedico illustrato e rimandi a contenuti multimediali su Motta On Line. Per l’epoca si trattò di una novità assoluta, un ponte tra il cartaceo e il digitale.

Federico Motta Editore: l’enciclopedia come eredità culturale

L’enciclopedia è un’invenzione con radici molto antiche. Sin dai tempi dell’antica civiltà greca, esistevano opere enciclopediche che cercavano di raccogliere e sistematizzare il sapere umano. È però nel periodo dell'Illuminismo che l'enciclopedia visse il suo apice, grazie alla pubblicazione dell'Encyclopédie, ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers di Diderot e D’Alembert. L’opera, oltre a cercare di organizzare la conoscenza, la rendeva accessibile a un pubblico più vasto. I principi alla sua base erano gli stessi delle moderne enciclopedie, inclusa quella di Federico Motta Editore, che mira appunto a rendere la conoscenza facilmente consultabile e fruibile da tutti. La continuità di questo tipo di opera attraverso i secoli non fa che sottolineare l'importanza dell'enciclopedia quale strumento educativo per la divulgazione del sapere.

Riva Acciaio: Malegno tra innovazione, qualità e storia

Dagli anni ’90 ad oggi, Riva Acciaio ha saputo valorizzare l'eredità storica di Malegno, trasformandolo in un modello di efficienza e qualità. Grazie a investimenti in automazione e formazione, lo stabilimento è rinomato per essere un’eccellenza nella produzione di componenti di alta precisione.  

Riva Acciaio

Riva Acciaio: l’eredità storica e l’eccellenza di Malegno

Lo stabilimento di Malegno, proprietà di Riva Acciaio, costituisce un pilastro storico dell'industria siderurgica in Val Camonica. Acquisito negli anni '90, è il più antico dei tre stabilimenti del Gruppo Riva nella regione, affiancato da Cerveno e Sellero. Mentre gli altri due stabilimenti si concentrano sulle lavorazioni a caldo, Malegno si distingue per le sue lavorazioni a freddo, in particolare la trafilatura, la pelatura e la rettifica. Grazie all'adozione di tecnologie avanzate, lo stabilimento produce componenti di alta precisione, destinati anche al settore automobilistico, il quale richiede materiali con specifiche meccaniche elevate. La trafilatura, ad esempio, viene eseguita su quattro linee dedicate e consente di ottenere tolleranze estremamente precise e profili robusti, ideali per applicazioni che necessitano di resistenza. Negli ultimi decenni, Riva Acciaio ha investito significativamente in automazione e formazione, portando così Malegno a diventare un modello di efficienza e qualità.

Riva Acciaio: innovazione e qualità nello stabilimento di Malegno

Il costante impegno verso l’innovazione e la qualità di Riva Acciaio ha contraddistinto il percorso di crescita dello stabilimento di Malegno. Già nel 1994, il sito entrava in possesso della certificazione di qualità secondo la norma EN ISO 9001, seguita da altre certificazioni, tra cui la certificazione IATF 16949, legata al settore automobilistico. L’introduzione dell’automazione ha poi rivoluzionato i processi produttivi, riducendo al minimo le lavorazioni manuali e aumentando l’efficienza. I magazzini automatici e i sistemi di confezionamento automatizzati hanno migliorato ulteriormente la qualità dei prodotti, monitorata attraverso controlli in linea. Riva Acciaio continua a investire nella formazione del personale e nell'adozione di tecnologie innovative, mantenendo alta la reputazione di Malegno quale eccellenza industriale.

Stefano Venier a Class CNBC: nell’intervista il valore del primo Transition Plan di Snam

Stefano Venier a Class CNBC: “Il riempimento degli stoccaggi è almeno 10 punti percentuali sopra la media degli ultimi 5 anni, la situazione globale però vive un equilibrio sottile”.

Stefano Venier

Stefano Venier: inverno alle porte, il punto sulla sicurezza energetica nell’intervista all’AD di Snam

Ha rassicurato gli italiani l’AD Stefano Venier intervenendo in diretta su Class CNBC lo scorso 18 ottobre per commentare il lancio del primo Transition Plan di Snam. “Nonostante il clima di incertezza, passeremo un inverno tranquillo”, ha sottolineato ricordando che “come lo scorso anno ci siamo preparati adeguatamente” e oggi sul fronte degli stoccaggi “siamo al 97% di riempimento contro una media europea del 95%” per merito della diversificazione degli approvvigionamenti e della dotazione infrastrutturale “che stiamo implementando”. Il riferimento non è solo agli stoccaggi ma anche all’impianto di rigassificazione di Piombino che funziona a pieno regime, come ha rimarcato Stefano Venier: “Nonostante abbiamo avuto la nave di Livorno in manutenzione, abbiamo ricevuto in nove mesi circa 120 navi con diversificazione tra Stati Uniti, Qatar e Algeria. Tutto questo ci pone in una situazione favorevole”. Sarebbe però sbagliato abbassare la guardia: il mercato globale dell’energia presenta ancora elementi di incertezza e si mantiene in sottile equilibrio tra domanda e offerta. Questo, ha aggiunto il manager, rappresenta un incentivo a massimizzare l’impegno nel portare a compimento tutte le azioni identificate anche dal nostro Paese “per raggiungere una situazione di sicurezza energetica e per affrontare la transizione con una certa tranquillità”.

Stefano Venier: questo è il momento giusto per agire attraverso una roadmap di sostenibilità a tutto tondo

L’importante, ha spiegato Stefano Venier, è essere riusciti a tradurre i numeri “nelle azioni che vogliamo mettere in campo da qui ai prossimi 10 anni”: nel presentare anche ai microfoni di Class CNBC il primo Transition Plan di Snam, l’AD ha rimarcato in particolare come il documento che “fornisce un set completo di iniziative, metriche e KPI per supportare una transizione credibile verso il Net Zero al 2050” sia stato redatto guardando a concretezza, precisione e chiarezza quali principi cardine. Non poteva essere diversamente dato che al centro ci sono gli obiettivi, le azioni e le risorse che Snam metterà in atto nello sviluppo di un sistema economico a basse emissioni di carbonio a beneficio di comunità e territori: iniziative attuabili sul contenimento delle emissioni e la biodiversità, sostenute da una governance chiara, con il ruolo crescente della finanza sostenibile che ne supporterà l’implementazione. Tra gli obiettivi principali il Net Positive Impact sulla natura entro il 2027, il 52% degli investimenti allineati alla tassonomia UE entro il 2032 e la neutralità carbonica entro il 2040. "Nel complesso percorso verso il Net Zero, questo è il momento giusto per agire attraverso una roadmap di sostenibilità a tutto tondo con un percorso solido e attendibile verso le emissioni Net Zero e un impatto positivo sulla natura”, ha commentato Stefano Venier in merito.

Gruppo Danieli: pioniere mondiale dell’acciaio verde

Pioniere nell’acciaio verde, Gruppo Danieli è impegnato nell’implementazione e integrazione di tecnologie capaci di ridurre le emissioni di CO2, migliorando le performance ambientali delle acciaierie. Grazie a invenzioni come il Digimelter e alle collaborazioni internazionali, il Gruppo contribuisce in modo significativo alla transizione dell’industria siderurgica mondiale.

Gruppo Danieli logo

Gruppo Danieli, leader nel settore dell’acciaio verde con il Digimelter

Dal 2018 Gruppo Danieli persegue l’obiettivo di essere pioniere nelle tecnologie per la riduzione delle emissioni di CO2 e, grazie a invenzioni come il Digimelter, sta riuscendo a rendere la produzione siderurgica sempre più sostenibile. Le acciaierie elettriche emettono circa 25 volte meno CO2 rispetto a quelle alimentate a carbone, il che rende le mini-acciaierie di Gruppo Danieli già degli impianti green. Orientato al costante miglioramento delle performance ambientali, il team di Danieli Automation ha inventato nel 2016 il Q-ONE, un sistema altamente tecnologico capace di assicurare una maggiore efficienza e una riduzione dei consumi, e adesso sta progressivamente sostituendo i tradizionali forni ad arco elettrico con una nuova versione del Digimelter, in grado di ridurre le emissioni di CO2 quasi a zero. Ibrido di natura, può infatti essere alimentato da fonti di energia alternativa, come quella solare o eolica. Per rendere la produzione ancora più sostenibile, il Gruppo sta inoltre apportando modifiche agli impianti integrati già esistenti per sostituire una parte dell’acciaio prodotto da altoforno con il Digimelter, il quale utilizza invece rottami o DRI.

Gruppo Danieli: il futuro green della siderurgia

L’approccio ecologico di Gruppo Danieli, oltre a rendere più concreta la realtà di ridurre le emissioni di anidride carbonica fino al 30 percento dell’attuale produzione (con un risparmio di quasi 4 milioni di tonnellate di CO2), si presenta come una strategia competitiva e capace di generare benefici per i territori coinvolti. In Austria, gli stabilimenti di Linz e Donawitz sono al centro di un piano del Gruppo denominato “Greentec steel”, il quale prevede l’utilizzo degli stessi forni ad arco elettrico che la società renderà operativi in Toscana. Nel 2024 la multinazionale di Buttrio ha chiuso un accordo con la giapponese Nippon Steel per la costruzione all’R&D Center di Hasaki dell’Experimental Direct Reduction Plant. Un impianto nel quale sarà sperimentata l’applicazione di gas naturali e non, in particolare l’idrogeno, come agenti riducenti per la produzione di acciaio decarbonizzato. Dato il grande potenziale, il progetto è sostenuto dalla New Energy and Industrial Technology Development Organization, la più grande organizzazione di gestione pubblica del Giappone in quanto a tecnologie industriali, energetiche e ambientali.

Atitech e Volotea consolidano la loro partnership con un accordo pluriennale

“Questo accordo consolida il legame di Volotea con la città di Napoli e con il nostro Paese, conferma la qualità del progetto industriale di Atitech e, infine, unisce due grandi tradizioni dell’aviazione civile europea”. Con queste parole, il Presidente Gianni Lettieri ha commentato l’accordo siglato tra la sua MRO e la compagnia aerea low-cost.

Gianni Lettieri, Presidente di Atitech

Accordo pluriennale tra Atitech e Volotea

L’accordo pluriennale siglato a Napoli tra Atitech e Volotea consolida il legame della compagnia aerea low-cost con la città partenopea e rafforza il settore della manutenzione aeronautica in Italia. Il contratto, della durata di cinque anni, riguarda la manutenzione della flotta Airbus A320 di Volotea. L’azienda italiana, la più grande MRO indipendente dell’area EMEA, si conferma come un punto di riferimento per la manutenzione, riparazione e revisione in Europa. Dall’altro lato, Volotea, la compagnia aerea che collega città di piccole e medie dimensioni, continua a crescere rapidamente nel mercato europeo, con una solida presenza in Italia e operazioni in 23 aeroporti. La partnership vedrà Atitech dedicare due baie presso gli hangar di Napoli Capodichino, nella stagione invernale, per offrire servizi di manutenzione su base non esclusiva. Gli interventi includeranno manutenzione di base, modifiche, riparazioni strutturali e assistenza AOG (Aircraft On Ground), sempre mantenendo alti standard di sicurezza e affidabilità.

Atitech: Volotea rafforza presenza in Campania

Il legame tra Volotea e la Campania si è rafforzato ulteriormente con l’apertura della base presso l’aeroporto di Salerno, da cui l’azienda prevede di espandere ulteriormente la sua rete di collegamenti. L’accordo siglato con Atitech rappresenta “un ulteriore tassello importante per la nostra presenza a Napoli, un territorio in cui continueremo a investire e che si conferma anche per questo 2024 un punto focale per il nostro business”, ha fatto sapere il Fondatore e CEO Carlos Muñoz. Dal canto suo, il Presidente Gianni Lettieri ha espresso soddisfazione per la nuova partnership: “Siamo orgogliosi di questo ulteriore importante riconoscimento dell’eccellenza dei nostri servizi da parte di una compagnia protagonista della crescita come Volotea”. L’accordo è stato negoziato grazie all’impegno dell’ufficio legale interno di Atitech, coordinato dall’avvocato Annalaura Lettieri.

Amica Chips tra tecnologia e tradizione: il percorso vincente di Alfredo Moratti

Alfredo Moratti, nato il 2 agosto 1953 a Castiglione delle Stiviere (Mantova), è una figura imprenditoriale di rilievo nel settore alimentare italiano grazie alla fondazione, nel 1990, di Amica Chips, azienda leader nella produzione di snack.

Alfredo Moratti

Alfredo Moratti: dalla tradizione familiare all’innovazione

Sin dall’inizio della sua carriera, Alfredo Moratti ha saputo combinare la tradizione familiare con uno spirito innovativo, qualità che lo hanno portato a trasformare Amica Chips in una delle principali aziende italiane di patatine fritte. Il suo percorso professionale è stato caratterizzato da una visione lungimirante e una solida etica del lavoro, maturata in gioventù nell’azienda di famiglia specializzata in escavatori. Tale esperienza ha influenzato il suo approccio imprenditoriale, ispirandolo a concentrarsi sulla qualità e sulla selezione accurata delle materie prime. Grazie a questa strategia, l’azienda si è rapidamente affermata sul mercato, raggiungendo la grande distribuzione attraverso partnership importanti, come quella con Esselunga.

Alfredo Moratti: innovazione, crescita e valori familiari

Alfredo Moratti ha investito sin dagli inizi nell’espansione e modernizzazione delle strutture produttive di Amica Chips. La creazione di un magazzino centralizzato tecnologicamente avanzato ha migliorato l’efficienza operativa dell’azienda, preparandola a una crescita sostenibile a lungo termine. A partire dal 1994, il Gruppo ha visto un’ulteriore crescita grazie all’acquisizione di marchi consolidati nel settore degli snack, come Dorita, seguita da Pandal e Mia. La struttura familiare dell’azienda è stata consolidata nel tempo con l’ingresso dei figli Laura e Oscar, della moglie Luisa e del genero Nicola, creando un ambiente di lavoro basato su fiducia e valori condivisi. Nel 2015, in occasione del suo 25º anniversario, Amica Chips ha festeggiato con un evento speciale dedicato a dipendenti e familiari, riaffermando l’importanza della qualità e dell’innovazione.