venerdì 29 novembre 2024

BV TECH, leader dell'ICT e della Sicurezza delle Reti

Dalla sua nascita nel 2005, BV TECH è diventata leader del mercato dell’ICT e della Sicurezza delle Reti. Attiva nei settori cruciali per il Paese, grazie alla sua esperienza accanto a player di sviluppo di progetti di Digital Transformation, è diventata un punto di riferimento. Grande importanza è riposta nell’inclusione e nella Ricerca & Sviluppo.

BV TECH

BV TECH: la leadership nell’ICT e nella Sicurezza Reti

BV TECH è stata fondata nel 2005 dall’Ing. Raffaele Boccardo. Totalmente a capitale nazionale, ha assunto rilevanza italiana e internazionale nel settore dell’ICT e della Sicurezza delle Reti, dei Sistemi e delle informazioni. Dalla sua nascita, accorpa aziende competenti in ingegneria, servizi informatici e telecomunicazioni. Il Gruppo è attivo in quegli ambiti industriali chiave del Paese: Difesa e Spazio, Sicurezza dello Stato, Pubblica Amministrazione, Sanità, Industria, Mobilità, Telecomunicazioni, Finanza ed Energia. Grazie alle sue competenze, soluzioni e piattaforme, BV TECH può offrire servizi di elevata qualità in diverse aree di attività: Cloud & Infrastructure, Software, Cybersecurity, Digital Trust, Data Science e Consulting. Dopo aver conseguito 182 milioni di ricavi nel 2024, nell’anno successivo è stata completata l’acquisizione del Gruppo Arturai, attivo negli ambiti ICT e Cybersecurity. Con 20 sedi sul territorio nazionale e su quello estero (Germania, Spagna, Svezia, Svizzera, Portogallo, UK e USA), il Gruppo è composto da 15 società di ingegneria, servizi informatici e sicurezza, capeggiato da BV TECH S.p.A.

Inclusione, ricerca e sviluppo al centro di BV TECH

Il lavoro con le realtà nazionali e internazionali di maggior spicco nello sviluppo di progetti di Digital Transformation ha consentito a BV TECH di accumulare un’esperienza tale da diventare un faro per infrastrutture di rete, gestione sicura e intelligente di dati, Cloud ed Edge Computing e comunicazioni sicure. All’interno del suo ambiente viene supportata una cultura rivolta all’inclusione, a favore della parità di genere e contro ogni tipo di discriminazione, al fine di creare un ecosistema equo capace di attrarre i migliori talenti, permettendo loro di esprimersi al meglio. Il settore Ricerca & Sviluppo è un punto chiave per indagare nuove tecnologie e soluzioni, per questo BV TECH collabora con Università, Centri di Ricerca e Istituzioni di Ricovero e Cura nazionali ed internazionali, di Carattere Scientifico, investendo nel settore circa il 10% dei ricavi.

Daniele Ragone e Progetti del Cuore: supporto sociale per le associazioni di Asiago

Alla presentazione della squadra Migross Supermercati Asiago Hockey per la nuova stagione di Ice Hockey League, Daniele Ragone, Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l., è salito sul palco per esporre l’iniziativa sociale per il trasporto di personale anche con difficoltà motorie.

Daniele Ragone

Daniele Ragone: iniziativa sociale sul palco dell’Asiago Hockey

In vista dell’imminente inizio della nuova stagione di Ice Hockey League 2024-2025, lo scorso agosto presso il vernissage dell'Asiago Hockey si è tenuta la presentazione della squadra Migross Supermercati Asiago Hockey. Il pubblico e i tifosi, inclusi gli ultras, hanno applaudito e acclamato le nuove maglie e il nuovo allenatore del team. A salire sul palco anche Daniele Ragone, Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l., un’associazione impegnata nell’organizzazione di eventi e proposte socialmente utili. Per tutte le associazioni territoriali è stato messo a disposizione un mezzo per il trasporto di personale, anche con limitazioni motorie; questa l’iniziativa dell’associazione amministrata da Daniele Ragone. Presente all’evento anche il Sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern, il quale ha ricordato l’impegno di trovare i fondi necessari perla progettazione iniziale di un nuovo stadio.

La carriera professionale di Daniele Ragone

Daniele Ragone ricopre il ruolo di Amministratore Unico presso Progetti del Cuore S.r.l. e la holding Finelsir S.r.l. È un professionista affermato, con competenze da dirigente aziendale, commercialista e revisore contabile. Si è laureato in Economia Aziendale all’Università degli studi di Parma ed ha conseguito un master in Procedure Concorsuali IPSOA. Le sue prime esperienze professionali sono state come consulente in campo fiscale e societario per società private e finanziarie. Successivamente, viene nominato Curatore Fallimentare e diventa Consulente Tecnico per il Tribunale di Parma. Assistente alla cattedra di Diritto Commerciale alla Facoltà di Economia dell’Università di Parma dal 2001 al 2007. Nel 2021 è Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l., attiva nella vendita di spazi pubblicitari che conta un fatturato di 15 milioni di euro annui e 110 collaboratori. È inoltre Direttore Generale di Progetti del Cuore S.a.g.l. Daniele Ragone, grazie alla sua passione sportiva, è stato anche CFO di Aironi Spa SSD, prima squadra italiana di rugby, oltre a Presidente di Amatori Parma Rugby Club e Dirigente della Federazione Italiana Rugby come Consigliere per l’Emilia Romagna.

Pier Silvio Berlusconi al TG5: MFE accelera ulteriormente mentre in Europa rallentano

Dopo i risultati record del primo semstre, MFE riesce nuovamente a battere le attese presentando i numeri del terzo trimestre 2024: la vision del CEO Pier Silvio Berlusconi nell’intervista al TG5.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: superata ogni aspettativa

“Abbiamo migliorato sotto tutti i punti di vista rispetto alle nostre previsioni, al budget, abbiamo migliorato rispetto all’anno scorso e soprattutto anche rispetto agli ultimi tre mesi”: con queste parole il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi ha rimarcato al TG5 il valore della performance di MFE – MediaForEurope nei primi nove mesi 2024. “Ricavi, risultato operativo, utile che cresce ben del 38,7%. E un consistente miglioramento della posizione finanziaria netta di quasi 200 milioni di euro, nonostante la distribuzione di dividendi per circa 140 milioni”: anche in considerazione di un mercato che si mantiene ancora complesso e sfidante, il CEO si è detto soddisfatto dei numeri registrati da MFE. “Mentre tutte le aziende Media in Europa hanno rallentato, noi siamo riusciti - caso direi abbastanza unico - ad accelerare ulteriormente. Direi che meglio di così è onestamente difficile”, ha ribadito ai microfoni del TG5 Pier Silvio Berlusconi.

Pier Silvio Berlusconi: “Non c’è una televisione così ricca in Europa

Sulla base di quanto avvenuto finora, Pier Silvio Berlusconi si è detto convinto che si proseguirà su questa linea anche nel prossimo futuro: “Per quanto ci riguarda, pensiamo di chiudere l’anno con questa marcia, con un andamento allineato ai nove mesi”.  Il CEO di MFE – MediaForEurope è stato poi invitato a esprimersi sull’offerta televisiva italiana oggi. Pier Silvio Berlusconi in particolare ne ha rimarcato la ricchezza: “La tv italiana nel suo complesso, quindi ci metto anche l'importantissimo ruolo che ha la Rai come servizio pubblico, dà un'offerta ai telespettatori davvero ricca per informazione, intrattenimento, fiction. Non c'è una televisione così ricca in Europa, ma oserei dire anche nel resto del mondo. Mediaset in più ha l’orgoglio di farlo in maniera completamente gratuita”.

Gruppo FS, 1,3 miliardi per l’innovazione ferroviaria: i nuovi Frecciarossa 1000

Gruppo FS, sotto la guida di Stefano Donnarumma, continua a puntare su innovazione ed efficienza nel trasporto ferroviario. Con un investimento superiore a 1,3 miliardi di euro, ha commissionato a Hitachi Rail la produzione di 36 nuovi Frecciarossa 1000, con la possibilità di aggiungere ulteriori dieci unità, per un totale di 46 treni. Le prime consegne sono previste nel 2025, con un ritmo di circa otto treni all’anno fino al 2028.

Gruppo FS

Gruppo FS: caratteristiche del nuovo Frecciarossa 1000

Il Frecciarossa 1000 rappresenta il fiore all’occhiello della flotta ad alta velocità. Prodotto interamente in Italia, questo modello di treno è stato protagonista di continui aggiornamenti tecnologici e progettuali. Alla recente fiera internazionale Innotrans 2024 di Berlino, Gruppo FS ha presentato la nuova generazione del Frecciarossa 1000, caratterizzata da: tassi di riciclabilità e recupero incrementati, 97,1% (+2,7%) e 98,2% (+2,4%) rispetto alla precedente flotta; efficienza energetica migliorata; connettività potenziata per un Wi-Fi più stabile e performante; design degli interni rinnovato, con attenzione al comfort e all’accessibilità. Anche le aree passeggeri sono state rinnovate per migliorare l’esperienza di viaggio. In Executive, quattro nuove sedute con funzionalità integrate, tra cui porta laptop e pulsante di chiamata; in Business, restyling degli interni per maggiore comfort; in Standard, ampliamento delle cappelliere e aggiunta di bagagliere senza sacrificare la capienza dei posti (300 totali); nell’area Bistrot, spazi ottimizzati per il catering e preparazione dei cibi. Nuove dotazioni rendono inoltre i treni ancora più inclusivi, come pittogrammi dedicati alle persone ipovedenti e non vedenti.

Gruppo FS: l’espansione internazionale

Il Frecciarossa non si ferma ai confini italiani: Gruppo FS è infatti impegnato in un’ambiziosa espansione sui mercati europei. In Spagna, con il brand iryo, i Frecciarossa collegano undici città spagnole, tra cui Madrid, Barcellona, Valencia e Siviglia, con 65 collegamenti giornalieri e un servizio distintivo in tre varianti: Inicial, Singular Only You e Infinita Bistró. In Francia invece, Trenitalia offre dieci collegamenti giornalieri tra Parigi e Lione, che durante la stagione invernale saranno estesi verso le località sciistiche di Saint-Jean-de-Maurienne e Chambéry. In aggiunta, un accordo preliminare con Deutsche Bahn prevede l’avvio di collegamenti tra Italia e Germania entro il 2026. Mentre in Slovenia è in programma un nuovo itinerario che collegherà Milano e Lubiana in circa sette ore. L’impegno del Gruppo FS per l’alta velocità si affianca a un piano di ammodernamento della flotta regionale di Trenitalia, con investimenti che superano i 7 miliardi di euro tra il 2018 e il 2027. Questo approccio integrato punta a consolidare il ruolo del Gruppo come leader nella mobilità sostenibile e innovativa.

Botter S.p.A.: espansione e sostenibilità nel Gruppo Argea, leader vitivinicolo italiano

Botter S.p.A., leader della viticoltura sostenibile, fa parte di Argea insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini: il Gruppo ha l’obiettivo di espandersi su scala globale, puntando sulle eccellenze di vino nazionale e sulla sostenibilità ambientale. Nello scorso anno, ha ricavato 449 milioni di euro.

Botter S.p.A.

Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini nel Gruppo Argea

Botter S.p.A. fa parte di Argea insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini. Il Gruppo è il più grande in Italia nel settore vitivinicolo, con ricavi per 449 milioni di euro nel 2023. È riuscito a diventare una realtà importante anche a livello internazionale, esportando in 85 Paesi, tra cui USA, UK, Germania, ma anche Cina e Corea del Sud. Il Gruppo ha deciso di puntare sulle diverse tipologie di vino nazionale, producendo Barbera, Nebbiolo, Prosecco e Nero d’Avola e acquisendo sei siti produttivi in tutta Italia. Argea ha impostato la sua strategia di crescita su acquisizioni, sviluppo internazionale e su un’accurata attenzione alla sostenibilità.

Botter S.p.A.: prossimi obiettivi del Gruppo Argea

I grossi ricavi del Gruppo hanno permesso di investire risorse su una viticoltura sostenibile e compatibile con l’ambiente, settore del quale Botter S.p.A. era già pioniere. L’AD di Argea, Massimo Romani, sostiene che l’unione di queste società di valore rappresenti una svolta nel settore vinicolo italiano, perché “con questo progetto, unendo risorse tra le migliori del settore, Argea intende rappresentare una grande opportunità per il vino italiano e per l'intero comparto enologico sui mercati mondiali”. Difatti, per perseguire l’obiettivo di crescita su scala mondiale, è stata acquisita anche Cantina Zaccagnini. “Tramite il nostro Piano Industriale ambiamo a uno sviluppo etico e sostenibile che coinvolga i nostri collaboratori, le comunità e l'ambiente in cui operiamo. Un percorso ambizioso, caratterizzato da ingenti investimenti che permetteranno ad Argea di allargare sempre di più i propri orizzonti, con crescite importanti sia all'estero che in Italia”, ha evidenziato Massimo Romani.

Luca Dal Fabbro: un appello per l’integrazione di energia e acqua

Durante l’Energy Summit, svoltosi il 25 settembre presso il Palazzo della Borsa di Milano, Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, ha lanciato un appello per un piano strategico nazionale volto a integrare il settore energetico e quello idrico come pilastri fondamentali per il futuro industriale e ambientale dell’Italia.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: il ruolo di acqua ed energia

Nel suo intervento, Luca Dal Fabbro ha sottolineato l’importanza di una visione a lungo termine, in cui acqua ed energia non siano considerati settori separati, ma elementi interconnessi in grado di alimentarsi reciprocamente. Questa integrazione è essenziale per affrontare le sfide del cambiamento climatico, della sicurezza energetica e della sostenibilità. Uno dei punti centrali del suo discorso riguarda il potenziale idroelettrico dell’Italia. Il Presidente di Iren ha evidenziato come la creazione di nuovi bacini idrici per l’immagazzinamento dell’energia rappresenti una risposta strategica alla crescente domanda di soluzioni per la gestione delle fonti rinnovabili. “L’Italia ha bisogno di un piano industriale nazionale che veda acqua ed energia come parte della stessa soluzione e le Utilities come fattore abilitante. La sinergia tra questi due ambiti porterebbe grandi benefici”, ha dichiarato. Secondo Luca Dal Fabbro, tale sinergia potrebbe generare fino a 10 GW di energia attraverso nuovi investimenti nel settore idroelettrico, oltre a contribuire alla gestione del rischio idrogeologico e della siccità.

Luca Dal Fabbro: il ruolo cruciale delle utilities

Luca Dal Fabbro ha inoltre ribadito il ruolo centrale delle utilities, come Iren, nel trasformare queste ambizioni in realtà. “In Italia c’è abbondanza di acqua: quello che serve è tornare a fare industria mediante una pianificazione strategica a lungo termine che veda acqua ed energia parte della stessa equazione industriale. Per questo sia dato ruolo centrale alle utilities, strumento per attuare un grande piano di investimenti governativi su acqua ed energia”, ha affermato. Ha inoltre chiesto al Governo di impegnarsi attraverso un piano di investimenti che coinvolga direttamente le utilities come strumenti attuativi. Il Presidente ha infine sottolineato l’importanza della sinergia tra settore pubblico e privato, che sarà cruciale per portare avanti progetti ambiziosi, capaci di garantire la sicurezza energetica e idrica del Paese, e per posizionare l’Italia come leader europeo nella transizione verde.

giovedì 28 novembre 2024

Renato Mazzoncini: Lombardia laboratorio per le sfide future

Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, ha condiviso le sue riflessioni sul ruolo della Lombardia nelle sfide globali emergenti. All'assemblea di Assolombarda, l'associazione che rappresenta le imprese industriali e del terziario avanzato della Lombardia, ha evidenziato come la regione possa essere un laboratorio d'eccellenza per affrontare temi quali energia, intelligenza artificiale e competitività internazionale.

Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo A2A

Renato Mazzoncini: Lombardia come laboratorio d'eccellenza

All'assemblea di Assolombarda, Renato Mazzoncini, ha sottolineato il ruolo fondamentale della regione come laboratorio eccezionale per affrontare le grandi sfide dei prossimi anni. Nel suo intervento, il manager ha evidenziato come la Lombardia sia all'avanguardia in diversi settori industriali e tecnologici, grazie a un tessuto produttivo dinamico e innovativo. Tuttavia, ha anche riconosciuto che esistono “luci e ombre per la nostra industria. Nel senso che siamo molto avanti. Infatti, la Lombardia si conferma un laboratorio eccezionale”, riferendosi alle opportunità ma anche alle criticità che caratterizzano il contesto attuale.

Energia, intelligenza artificiale e competitività globale: le sfide secondo Renato Mazzoncini

Nel suo intervento, Renato Mazzoncini ha posto l'attenzione su temi cruciali come l'energia, l'intelligenza artificiale e la competitività globale. Ha affermato che “il livello di prevedibilità e di incertezze che abbiamo di fronte su alcuni grandi temi ci ingaggeranno molto seriamente nei prossimi anni”. L'Amministratore Delegato di A2A, una delle principali aziende italiane nel settore energetico, ha sottolineato che queste sfide richiedono un impegno serio e continuativo da parte di tutti gli attori coinvolti, sia pubblici che privati. La Lombardia, grazie alla sua posizione di eccellenza e al suo spirito innovativo, può giocare un ruolo chiave nel guidare il Paese verso soluzioni efficaci e sostenibili.

Terna lancia la terza edizione del Master in Digitalizzazione del sistema elettrico

Il Master promosso da Terna “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica” giunge alla sua terza edizione: crescono le domande con 350 nuove candidature. Al termine, il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia assumerà gli studenti e le studentesse selezionate.

Tyrrhenian Lab di Terna a Salerno 2024

Terna inaugura la terza edizione del Master Tyrrhenian Lab

Ha preso il via la terza edizione del Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso da Terna in collaborazione con le Università di Cagliari, Palermo e Salerno. Attivato nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab, per il quale il Gruppo ha previsto un investimento di 100 milioni di euro dal 2022 al 2026, il corso si rivolge ai candidati e alle candidate che provengono da percorsi di studio Stem. Per l’inaugurazione, è stato organizzato un evento in contemporanea nei tre atenei coinvolti. Con oltre 350 domande pervenute, quest’anno il Master ha attirato soprattutto profili provenienti da Ingegneria Elettrica ed Energetica (26%), Informatica (18%) e Modellistica e Data Science (8%). Si comporrà di undici moduli e un project work, con percorsi personalizzati in base alle esperienze accademiche dei singoli partecipanti, per un totale di 60 crediti formativi. Largo spazio anche alla pratica con laboratori di programmazione e attività sul campo. Una volta concluso il Master, gli studenti e le studentesse selezionate entreranno a far parte di Terna e potranno operare nella propria sede territoriale, ricoprendo il ruolo di esperti ed esperte di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, sistemi di analisi e regolazione degli apparati di campo e sistemi di Automazione di Stazione.

L’intervento dell’AD e DG di Terna Giuseppina Di Foggia

Lo scopo del Tyrrhenian Lab è quello di istituire un centro di formazione di eccellenza nelle sedi delle tre città in cui approderanno i cavi del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che unirà Campania, Sicilia e Sardegna, per favorire l’integrazione dei flussi di energia da fonti rinnovabili. “Terna investe nelle persone attraverso la formazione continua di nuove competenze, per abilitare una transizione energetica e digitale sostenibile e inclusiva, come previsto dal Piano Industriale 2024 - 2028 – ha commentato l’AD e DG Giuseppina Di FoggiaIniziative come il Tyrrhenian Lab sono fondamentali perché consolidano, anche attraverso la collaborazione con Atenei e Centri di Eccellenza, la presenza dell’azienda nei territori interessati da interventi di sviluppo della rete elettrica. Il Master Tyrrhenian Lab si conferma un’opportunità formativa di alto livello accademico per le nuove generazioni e per i professionisti del settore elettrico che entreranno a far parte del Gruppo Terna e saranno protagonisti del futuro dell’energia. Gli ottimi risultati ottenuti con il Master sono la conferma che questo è un modello vincente ed è nostra intenzione estenderlo e replicarlo anche in altre sedi in Italia e all’estero”.

Paolo Gallo: biometano oggi e idrogeno domani per raggiungere gli obiettivi climatici

Durante Enlit 2024, l’AD di Italgas Paolo Gallo ribadisce l’importanza del biometano nel processo di decarbonizzazione. Necessario anche un “upgrade tecnologico” per il raggiungimento degli obiettivi climatici.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: il biometano strategico per la decarbonizzazione

La soluzione più immediata per la decarbonizzazione è da ricercare nel biometano. Ne è sicuro l’Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo, ospite alla rassegna Enlit 2024, tenutasi alla Fiera di Rho a Milano. Il manager spiega: “Il biometano è la fonte, già disponibile, che garantisce di soddisfare sostenibilità, competitività e sicurezza. Nel RepowerEU è considerato strategico per i target climatici”. L’altro “grande vettore che offre ampie opportunità anche di stoccaggio dell’energia” è l’idrogeno, per il quale però si dovrà ancora aspettare. “L’era dell’idrogeno – afferma infatti l’AD di Italgas – la vedremo tra qualche anno”. Per il raggiungimento degli obiettivi climatici, nel quale le molecole decarbonizzate svolgono un ruolo primario, Paolo Gallo ricorda inoltre che è fondamentale effettuare un “upgrade tecnologico”, come quello già realizzato da Italgas. “È necessario disporre di un network interamente digitalizzato”, aggiunge.

Paolo Gallo: la chiave per ridurre le emissioni nella neutralità tecnologica

Decarbonizzare, garantendo la sicurezza degli approvvigionamenti e costi competitivi per le famiglie e le imprese”: questo deve essere, secondo Paolo Gallo, l’obiettivo da perseguire. A tal scopo, incalza l’AD, “bisogna investire ancora in ricerca e sviluppo”, ma anche lasciar andare le ideologie. “Per tenere bassi i costi per i consumatori – conclude l’Amministratore Delegato di Italgas – occorre abbandonare approcci ideologici e scegliere la neutralità tecnologica, vale a dire considerare le soluzioni infrastrutturali disponibili e più idonee a garantire energia sicura, sostenibile e a costi contenuti”. Favorire, dunque, un approccio flessibile che guardi a tutte le soluzioni disponibili per ridurre le emissioni e supportare, al contempo, la crescita del sistema produttivo.

mercoledì 27 novembre 2024

Luca de Meo: l'elettrico è il futuro, nonostante le sfide normative

Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault, ad Autoweek ha espresso grande fiducia per quanto riguarda il futuro dell’elettrico, perché nettamente migliore di quello delle auto termiche da un punto di vista scientifico. “Il veicolo elettrico è il futuro, o almeno costituirà una parte molto importante del futuro. Indipendentemente dagli ostacoli che dobbiamo affrontare a breve termine”.

Luca de Meo

Luca de Meo: convinto sul futuro dell’elettrico

Il futuro è ancora elettrico”, ha ribadito Luca de Meo ad Autoweek, portale automobilistico olandese. Il CEO del Gruppo Renault non ritiene ingiustificate le preoccupazioni sulle normative del 2025, ma è ancora convinto che le auto elettriche siano migliori di quelle a combustione interna e non indietreggia sul ban di benzina e diesel previsto a partire dal 2035. Le BEV (Battery Electric Vehicles) sono scientificamente preferibili alle auto endotermiche, non solo per quanto riguarda le emissioni di CO2. "Un veicolo elettrico accelera più velocemente, è più potente, non fa quasi rumore ed è molto confortevole. Ci offre l'opportunità di liberarci dalle limitazioni che le auto termiche ci impongono da anni. Come le dimensioni e il posizionamento del motore a combustione”, ha dichiarato Luca de Meo. A supporto di ciò, è stato citato l’esempio di Renault Scenic E-Tech Electric: più spaziosa, grazie alla mancanza del motore a combustione interna, nonostante sia 26 centimetri più corta. “Le sfide sono enormi e io penso che l’Europa debba discuterne urgentemente, anche in vista degli obiettivi dell’Unione Europea”.

Luca de Meo: vantaggi dell’elettrico

Uno dei problemi per i clienti è proprio quello del prezzo di acquisto ma, ha sottolineato Luca de Meo, “alla fine ciò che conta soprattutto sono i costi totali di utilizzo. Usando  un veicolo elettrico si risparmia addirittura la metà dei costi di manutenzione. Inoltre, i veicoli elettrici durano più a lungo delle auto con motore a combustione e per poter percorrere la stessa distanza si paga meno della metà per l’energia”. Riguardo a Renault 5 E-Tech Electric, il CEO del Gruppo Renault ha concluso “il tempo di produzione è stato ridotto a meno di 10 ore. Ma stiamo risparmiando molto denaro anche in un altro modo. Abbiamo investito meno di 100 milioni di euro nello sviluppo della batteria LFP, mentre i nostri concorrenti non avrebbero mai potuto fare una cosa del genere come casa automobilistica vecchio stile”.

Fabrizio Di Amato: visione e resilienza dell’imprenditore alla guida di MAIRE

Fondatore e Presidente di MAIRE, Fabrizio Di Amato ha trasformato una piccola azienda con tre dipendenti in uno dei principali attori globali nella progettazione di impianti industriali e nell’innovazione per la transizione energetica. Nel podcast “Cinque per Venti”, realizzato da Chora Media, ha ripercorso le tappe della sua carriera, offrendo uno sguardo sulla visione e i valori che hanno segnato il suo percorso.

Fabrizio Di Amato

Il successo di Fabrizio Di Amato tra sogni, passione e determinazione

Fabrizio Di Amato ha confermato come la passione e la capacità di sognare in grande siano stati fondamentali per costruire un’impresa duratura e di successo. “Bisogna pensare in grande, ma con i piedi per terra – ha affermato – capire esattamente cosa fare, essere determinati e non fermarsi davanti alle difficoltà”. Una filosofia di vita che lo ha guidato nelle scelte più difficili, sempre orientato verso obiettivi sani e concreti, senza mai compromettere l’onestà intellettuale. Oggi, MAIRE si propone come un leader nella transizione energetica attraverso soluzioni integrate per la riduzione delle emissioni di carbonio. Fabrizio Di Amato è convinto che la chiave per costruire un futuro sostenibile sia la semplicità, anche in un settore complesso come quello dell’ingegneria industriale. “Le due parole chiave sono decarbonizzare e transizione: bisogna fare cose semplici”, ha sottolineato. Un impegno che si traduce in progetti concreti, come l’accordo da 8,7 miliardi di dollari ad Abu Dhabi, dove MAIRE lavorerà su tecnologie per l’idrogeno blu, catturando e stoccando CO₂ nei pozzi esausti.

Fabrizio Di Amato: MAIRE e la sfida del futuro

MAIRE sta già guardando al prossimo passo, investendo sull’idrogeno verde, prodotto interamente da fonti rinnovabili. Fabrizio Di Amato è fiducioso: “C’è un’era straordinaria davanti a noi; questa volta possiamo fare un cambiamento reale”. Crede fermamente che l’industria stia avviando una trasformazione verso la sostenibilità, un’opportunità che le future generazioni potranno cogliere grazie agli investimenti attuali. Il Presidente di MAIRE sente una forte responsabilità nel restituire alla società parte di quanto ha ricevuto. Questo impegno si concretizza nel sostegno all’istruzione e nella collaborazione con università per la formazione di nuovi ingegneri e manager, con particolare attenzione al valore della diversità e dell’inclusione. Il concetto di “ingegnere umanista” promuove una nuova visione che unisce competenze tecniche a una consapevolezza sociale. La MAIRE di domani, secondo Fabrizio Di Amato, continuerà a sviluppare tecnologie innovative e sostenibili, con una forte componente digitale e il supporto dell’intelligenza artificiale. Con un’attenzione speciale verso i giovani talenti, ha ribadito l’importanza del merito come valore cardine: “Stiamo lavorando per loro e insieme a loro, perché il merito deve essere il driver principale”.

Amica Chips: la vision che portò Alfredo Moratti a fondare l’azienda

Originario di Castiglione delle Stiviere, Alfredo Moratti fonda nel 1990 Amica Chips con una vision: produrre patatine fritte di alta qualità. L’intuizione vincente porta presto i prodotti della neonata azienda nella grande distribuzione, rivoluzionando il settore degli snack.

Alfredo Moratti

Alfredo Moratti: la fondazione di Amica Chips

Prima di fondare la nota azienda di patatine Amica Chips, Alfredo Moratti ha lavorato per diversi anni come operaio nell’azienda di famiglia, specializzata in escavatori. Un’esperienza che ha senz’altro contribuito a rafforzare la sua determinazione e a far sviluppare la sua forte attitudine al lavoro. Nel 1990, arriva a concretizzare l’idea di mettere in piedi un’azienda che produca patatine fritte, con un focus notevole sulla sicurezza e sulla qualità delle materie prime: nasce così Amica Chips. Il prodotto che ne viene fuori si rivela un successo, catturando l’attenzione della grande distribuzione. Dopo l’ingresso delle patatine di Alfredo Moratti all’Esselunga, l’azienda si espande acquisendo altri marchi storici, quali Dorita, Pandal e Mia, contribuendo a far affermare ulteriormente la leadership di Amica Chips nel settore degli snack.

Alfredo Moratti: Amica Chips tra innovazione e tradizione

Lo stile imprenditoriale di Alfredo Moratti può essere descritto come un perfetto mix di innovazione e tradizione. Quest’ultima è incarnata soprattutto nella figura della famiglia, centrale nel modello manageriale di Amica Chips. La crescita registrata nei primi anni 2000 spinge l’azienda ad ampliarsi e a investire in macchinari tecnologicamente avanzati. Con questi investimenti, il Presidente rafforza l’infrastruttura aziendale, mettendola nelle condizioni di affrontare le nuove sfide del mercato. Nel 2015, Amica Chips celebra i suoi 25 anni di attività con uno speciale evento che vede il coinvolgimento di dipendenti, amici e famiglie, riuniti per festeggiare insieme i traguardi raggiunti e proiettare l’azienda verso il futuro.

martedì 26 novembre 2024

Federico Motta Editore: un pilastro dell’editoria italiana

Fondata il 14 gennaio 1929, Federico Motta Editore, originariamente nata come “Cliché Motta”, rappresenta oggi un marchio di qualità e un simbolo dell’editoria milanese.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: tradizione tipografica e innovazione digitale

Il suo fondatore, Federico Motta, decise di dedicarsi alla stampa ispirato dalla passione per la riproduzione a stampa, competenza acquisita come zincografo e fotoincisore presso la F.lli Treves. Il simbolo distintivo scelto per rappresentare l’azienda è il Torcoliere, una figura storica legata all’antica tipografia che lavorava al torchio. Questa icona riflette la forte identità dell’azienda, radicata nella tradizione della stampa e della diffusione del sapere. Con il passare del tempo, l’offerta editoriale di Federico Motta Editore si diversifica, includendo enciclopedie ma anche collane per giovani (come MottaJunior), riviste di moda, e libri su architettura, arte, fotografia e cultura. Negli anni, la Casa Editrice collabora con gallerie prestigiose italiane e internazionali per la realizzazione di cataloghi di mostre, riflettendo una spiccata attenzione alla qualità e alla cura dei dettagli. Il punto di forza delle sue opere editoriali è la costante ricerca dell’innovazione, come testimoniato dall’uso di strumenti avanzati quali le Tavole Transvision, il Sonobox, le VHS, i compact disc, e infine Internet. La svolta digitale è stata colta appieno, con progetti come Internet TV e Internet Motta Club, che hanno permesso a Federico Motta Editore di rimanere al passo coi tempi.

Federico Motta Editore: collaborazioni e riconoscimenti

La storia di Federico Motta Editore è anche segnata da collaborazioni con figure di spicco: i volumi della collana “Historia” nascono dalla cooperazione con Umberto Eco, mentre Margherita Hack ha apportato il suo contributo per il settore scientifico. Altre partnership di rilievo sono quelle con Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino d’Oro, Rai, il Ministero dell’Istruzione, “Il Sole 24 Ore” e il “Corriere della Sera”, che hanno consolidato il nome della Casa Editrice come sinonimo di autorevolezza e qualità. Tra i premi ricevuti nel corso della sua lunga attività, spiccano il prestigioso Ambrogino d’Oro nel 1980 e il Pirelli InterNETional Awards nel 2007, riconoscimenti che sottolineano l’importanza e il valore del contributo di Federico Motta Editore nel panorama culturale ed editoriale italiano.

Valentina Pellegrini: il Network "Gli Amici del Pellegrino"

Valentina Pellegrini, Vicepresidente del Gruppo Pellegrini, annuncia il lancio del Network "Gli Amici del Pellegrino" in collaborazione con Fipe Confcommercio e il Dicastero per l’Evangelizzazione. L'iniziativa mira a offrire ai milioni di fedeli attesi a Roma per il Giubileo 2025 un accesso facilitato a pasti di qualità a prezzi agevolati attraverso buoni pasto digitali e una rete di esercizi aderenti.

Valentina Pellegrini

Valentina Pellegrini: il Network "Gli Amici del Pellegrino" per il Giubileo 2025

In preparazione al Giubileo del 2025, Welfare Pellegrini e Fipe Confcommercio hanno presentato il Network "Gli Amici del Pellegrino", un progetto pensato per offrire un'esperienza culinaria di qualità a prezzi agevolati ai milioni di fedeli attesi a Roma. Grazie a un accordo esclusivo con il Dicastero per l’Evangelizzazione, una rete di esercizi pubblici metterà a disposizione pranzi e cene a condizioni vantaggiose, utilizzando i buoni pasto digitali Pellegrini. "L'accoglienza dei pellegrini, in occasione del Giubileo, passa anche attraverso il supporto logistico nelle questioni più concrete come, ad esempio, il facile accesso a cibo di qualità a prezzi accessibili e scontati grazie alla collaborazione con gli esercenti romani", ha evidenziato il Pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione Rino Fisichella. Gli esercizi aderenti saranno facilmente individuabili tramite una app dedicata con geolocalizzazione e riconoscibili grazie a una vetrofania esposta all'ingresso, facilitando così la scelta dei pellegrini.

L'impegno di Valentina Pellegrini nel sostenere i fedeli

La Vicepresidente Valentina Pellegrini ha espresso grande soddisfazione: "Siamo orgogliosi di promuovere questa importante iniziativa, che sarà in grado di portare benefici non solo a tutti i fedeli e turisti che, partecipando al Giubileo, potranno accedere a un’offerta alimentare e gastronomica di qualità a condizioni accessibili, ma anche agli esercenti e alle realtà produttrici locali che potranno valorizzare la propria eccellenza". Il Presidente di Fipe Roma Sergio Paolantoni ha sottolineato come il progetto permetterà ai pellegrini di entrare in contatto con il ricco tessuto dei pubblici esercizi della Capitale, che rappresentano una delle eccellenze di Roma per storia e professionalità. I buoni pasto digitali, denominati "Buoni Pellegrini", saranno acquistabili online sul sito ufficiale del Giubileo o attraverso il Dicastero, le parrocchie e le organizzazioni religiose. Grazie a questa iniziativa, i pellegrini potranno usufruire di menù dedicati e sconti presso un'ampia selezione di locali, come ristoranti tradizionali, bar, trattorie e pizzerie, situati nelle principali zone di interesse per il Giubileo. Il progetto rappresenta un connubio tra innovazione digitale e tradizione culinaria italiana, contribuendo a rendere l'esperienza del Giubileo ancora più significativa e accessibile.

Gianni Lettieri: "L’elezione di Trump cambierà l’economia globale e l’Europa"

L’elezione di Trump alla guida degli Stati Uniti solleva dubbi e aspettative su scala globale e Gianni Lettieri, manager e imprenditore nel settore della manutenzione aeronautica, non ha dubbi sugli effetti che questa scelta comporterà. Intervistato da “La Discussione”, il Presidente di Atitech ha evidenziato le sfide economiche che l’Europa dovrà affrontare, tra politiche commerciali e pressione sui prezzi.

Gianni Lettieri

Trump alla guida degli USA: quali prospettive? L’analisi di Gianni Lettieri

La recente elezione di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti potrebbe innescare cambiamenti significativi a livello internazionale, sollevando interrogativi e preoccupazioni sul futuro del Vecchio Continente. Gianni Lettieri, imprenditore e Presidente di Atitech, leader della manutenzione aeronautica nel mercato EMEA, ha condiviso con “La Discussione” le sue riflessioni sul risultato elettorale americano, analizzando le cause del consenso popolare verso Trump e le possibili conseguenze di questo cambiamento di leadership, specialmente per l’Europa. Secondo l’imprenditore, il successo di Trump si basa principalmente sull’insoddisfazione di una larga fascia della popolazione americana, colpita dal caro vita e da un’inflazione percepita come crescente. Nonostante l’economia sotto Joe Biden abbia dimostrato segni di ripresa, con aumenti di occupazione e crescita del PIL, un punto critico è stato l’aumento dei prezzi e dei salari. "L’inflazione negli Stati Uniti ha avuto una causa diversa rispetto all’Europa", ha sottolineato l’imprenditore, spiegando che dietro il fenomeno americano ci sono una domanda interna in forte espansione, i tassi d’interesse e l’aumento dei salari. La popolazione americana avrebbe reagito a questa situazione con preoccupazione, osservando con allarme il rincaro dei beni di prima necessità, che ha eroso il potere d'acquisto nonostante l’incremento dei salari. Il vero errore, secondo Gianni Lettieri, è riscontrabile nella gestione comunicativa dell’amministrazione Biden: "Minimizzare il problema è stato un errore", come dimostrato dall’approccio troppo ottimistico dei Democratici che ha acuito il distacco tra governo e cittadini, creando un terreno fertile per Trump.

Gianni Lettieri: gli effetti dell’elezione di Trump sul Vecchio Continente

Un errore è anche il drastico giro di vite sulle politiche migratorie promesso da Trump. Per Gianni Lettieri, tale misura potrebbe infatti avere conseguenze economiche negative, portando a una carenza di manodopera e, di conseguenza, a ulteriori pressioni inflazionistiche dovute all’aumento dei salari. Anche l’Europa potrebbe risentire di un ritorno di Trump alla Casa Bianca, specialmente in termini di export e politiche commerciali. Le minacce di nuovi dazi sulle importazioni americane rappresentano una potenziale battuta d’arresto per settori chiave dell’export europeo, in particolare per l’Italia, dove moda e alimentare potrebbero essere i primi settori a pagare il prezzo di un eventuale protezionismo statunitense. Tuttavia, il Presidente di Atitech ritiene che il settore aeronautico, e in particolare quello della manutenzione, potrebbe non avvertire immediatamente tali cambiamenti. "Il trasporto aereo opera in uno spazio davvero globale, e gli aerei continueranno a volare senza confini", ha affermato ricordando che il settore è resiliente alle fluttuazioni politiche grazie alla sua natura internazionale. Diversa la situazione, invece, per i costruttori di aeromobili, i quali potrebbero soffrire in caso di un aumento delle barriere commerciali.

Marzio Perrelli: Sky Sport “è il più grande spettacolo del mondo”

In occasione della presentazione della nuova stagione di coppe europee del palinsesto di Sky Sport, l’Executive Vice President di Sky Italia Marzio Perrelli ha sottolineato come l’azienda vanti la più grande programmazione sportiva d’Europa, con 185 partite di coppe europee in esclusiva su 203.

Marzio Perrelli

Marzio Perrelli: la nuova stagione di coppe europee di Sky Sport

Presentazione in grande stile a Milano per l’inaugurazione della nuova stagione di partite delle coppe europee di Sky Sport. A condurre l’evento la giornalista Federica Masolin, che ha chiamato sul palco l’Executive Vice President di Sky Italia Marzio Perrelli per raccontare la nuova edizione di coppe europee su Sky Sport. Ben 185 le partite in esclusiva, su 203, con il focus sul nuovo format della Champions League, che può stravolgere lo spettacolo e la fruizione di questa competizione, permettendo di avere grandi scontri tra club tutte le settimane. Difatti, la prima partita del cartellone è stata Milan-Liverpool, match che nelle passate edizioni era più frequente incontrare nelle fasi a eliminazione diretta. “È il più grande spettacolo del mondo”, ha sottolineato Marzio Perrelli, continuando: "Siamo molto fortunati perché abbiamo otto squadre (Inter, Juventus, Atalanta, Bologna, Milan, Lazio, Roma, Fiorentina) nelle diverse competizioni europee, quindi il 75/80% dei tifosi ha la propria squadra del cuore che gioca". Sky Sport può vantare il più grande palinsesto sportivo in Europa, con 13.000 ore di eventi live (35 ore di dirette al giorno) per 22 discipline, grazie al lavoro del team editoriale, di produzione e quello dei diritti.

La carriera professionale di Marzio Perrelli: dalla finanza ai media

Marzio Perrelli ha maturato inizialmente una carriera professionale nel mondo della finanza internazionale. Nel 2018 viene nominato Executive Vice President di Sky Italia, responsabile di Sky Sport dei team editoriali e di produzione, nonché del portafoglio dei diritti sportivi. Dopo la laurea in Economia e Commercio all’Università LUISS di Roma, nel 1993 è entrato in Goldman Sachs New York, partecipando al programma di formazione Fixed Income, Commodities, and Currencies. L’anno successivo, per Goldman Sachs International, si trasferisce a Londra: qui gestisce diversi prodotti finanziari e clienti istituzionali europei e grazie alle sue competenze viene nominato Responsabile del Desk italiano. Nel 2001 è diventato CEO di Goldman Sachs Milan e, tornato in Italia, si è occupato di avviare le operazioni italiane della banca. Nel 2004, Marzio Perrelli è passato a HSBC Bank Plc Italy e in più di dieci anni ha ricoperto le cariche di CEO e Head of Global Banking and Markets.

Stefano Venier: Snam Innovation Day, l’innovazione pilastro della strategia di sostenibilità

L’innovazione è fondamentale per affrontare le sfide globali della transizione energetica: Snam investe 400 milioni di euro tra il 2023 e il 2027 in tecnologie e collaborazioni per accelerare la decarbonizzazione, ha ricordato l’Amministratore Delegato Stefano Venier anche nel corso dell’Innovation Day.  

Stefano Venier

Stefano Venier: l’innovazione al centro delle strategie di Snam per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica e digitale

L’AD Stefano Venier, intervenuto personalmente lo scorso 8 novembre durante l’evento Evolving Horizons - Innovation Day, giornata dedicata al confronto e alla condivisione con la community allargata di Snam nel campo dell’innovazione, ha ribadito il ruolo fondamentale che l’innovazione riveste nell’affrontare le sfide della transizione energetica e digitale. Snam ha scelto l’innovazione quale leva strategica adottando un approccio duale che integra Open Innovation e Proven Innovation: “Investiamo cioè in tecnologie consolidate per migliorare performance e sicurezza e collaboriamo con startup e stakeholder per accelerare il progresso tecnologico. È un impegno concreto, sostenuto da un investimento di 400 milioni di euro tra il 2023 e il 2027”. Innovare, nella vision dell’AD Stefano Venier e di Snam, significa “comprendere a fondo i processi da trasformare, lavorando insieme a chi li gestisce” ed anche “costruire ecosistemi che uniscano know-how e risorse”.

Stefano Venier: progetti innovativi e startup al centro dell'Innovation Day di Snam

Il cuore dell’Innovation Day a cui ha preso parte anche Stefano Venier è rappresentato da due iniziative che traducono in concreto la vision di Snam sul fronte dell’innovazione e l’impegno concreto a servizio di sostenibilità e decarbonizzazione. Il primo, la Centrale delle Idee, si inserisce nel programma Snaminnova e si rivolge ai dipendenti rappresentando un percorso di entrepreneurship che promuove il cambiamento culturale e il mindset innovativo, incoraggiandoli a proporre e sviluppare soluzioni in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo, fino a farne startup interne o brevetti: ad aggiudicarsi la vittoria Energy Mill, una soluzione per rendere autosufficienti gli impianti di riduzione della pressione del gas. “Complimenti al team promotore di “Energy Mill”: rinnovo l’augurio che questa proposta innovativa possa essere presto concretizzata e applicata”, ha commentato l’AD Stefano Venier. L’altra iniziativa invece prende il nome di HyAccelerator: l’acceleratore corporate di Snam seleziona startup internazionali proponenti tecnologie in ambito clean-tech, accelerando l’adozione di soluzioni innovative per la decarbonizzazione. Durante l’evento sono state premiate le startup vincitrici ed è stato inoltre anticipato il lancio della nuova Call4Startup dell'HyAccelerator che avverrà all'inizio del 2025. Attraverso i programmi Snaminnova e HyAccelerator, focalizzati sulla transizione energetica, dal 2021 Snam ha coinvolto oltre 400 persone del Gruppo che hanno generato più di 300 idee ed esaminato più di 2.900 startup, finanziando diversi progetti.

lunedì 25 novembre 2024

Star Italia: ristrutturazioni su misura e di qualità

Vincitrice del Premio “Le Fonti Awards 2023” come “Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Ristrutturazione Bagno” e del Premio “100 Products and Service 2024” di Class Editori, Star Italia figura come una realtà consolidata e in continua espansione nel settore della ristrutturazione dei bagni.

Star Italia

Star Italia: qualità, personalizzazione e assistenza nella ristrutturazione dei bagni

Fondata nel 2016 a Ferrara, Star Italia si afferma rapidamente come leader nella ristrutturazione completa dei bagni e nella conversione di vasche in docce. Attiva su tutto il territorio nazionale, offre inoltre servizi legati all’ambito edile, come l’installazione di vetrate, pergole, infissi e climatizzatori. La mission dell’azienda si concentra sull’integrazione di design e tecnologia per la realizzazione di ambienti sicuri e accessibili, in grado di garantire la massima libertà di movimento e azzerare qualsiasi tipo di rischio. A contraddistinguere l’operato di Star Italia sono soprattutto la qualità dei materiali, la personalizzazione, l’assistenza e la garanzia. Ogni progetto viene seguito dall’azienda con estrema attenzione in tutte le fasi, dalla documentazione alla scelta dei materiali, fino all’assistenza post-vendita.

Star Italia: l’impegno sul fronte ESG

Un altro tratto distintivo di Star Italia è l’impegno in ambito ESG. L’azienda, infatti, mette in pratica una serie di pratiche volte a tutelare l’ambiente, come l’utilizzo di auto elettriche per spostarsi internamente, l’installazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia, l’uso della posta elettronica come mezzo di comunicazione per ridurre il consumo di carta e la raccolta differenziata in ogni ufficio. Nella sede operativa di Comacchio, Star Italia ha inoltre riqualificato un’area di 20.000 metri quadrati realizzando due edifici alimentati con energia rinnovabile e dotati di colonnine di ricarica. L’azienda collabora poi con l’Associazione FAI - Fondo per l’ambiente italiano ETS e supporta le persone in difficoltà attraverso il progetto “Star con te”. Rilevante, infine, l’impegno nel promuovere l’occupazione giovanile e femminile, con la maggior parte dell’organico costituito da under 30 e l’85% dei collaboratori rappresentato da donne.

Gruppo Riva: leader internazionale del settore siderurgico

Sin dalla sua fondazione, Gruppo Riva ha vissuto una crescita costante arrivando ad essere leader mondiale nel settore siderurgico in 70 anni di attività. La sua evoluzione si è basata sia sull’inserimento di giovani diplomati e laureati, sia sugli investimenti per migliorare sostenibilità ambientale e al mantenimento dei più elevati livelli di sicurezza negli stabilimenti.

Gruppo Riva

La storia di Gruppo Riva

Gruppo Riva si distingue come primo operatore siderurgico italiano. La sua fondazione si deve al pioniere della siderurgia europea, Emilio Riva, il quale istituisce il gruppo negli anni del dopoguerra, nel 1954, e fin da subito si distingue nella capacità di realizzare prodotti “lunghi” con acciaierie ad arco elettrico. Mantenendo sempre alti standard produttivi e applicando un’accurata e oculata strategia di crescita ed investimenti, Gruppo Riva è diventato leader nel settore a livello globale in 70 anni di attività. “Gruppo Riva mantiene un’importante quota di mercato nei prodotti “lunghi” - che ne conferma la posizione di leadership in questo importante segmento di mercato.”

Gruppo Riva, dal 2014 ad oggi

Gruppo Riva si pone ogni anno un obiettivo ben preciso, quello di stanziare degli investimenti con lo scopo di incrementare la qualità dei prodotti e dei processi, ma anche al mantenimento dei più elevati standard di sicurezza degli stabilimenti e della sostenibilità ambientale per quanto riguarda la produzione. Dal 2014 il Gruppo è diretto da Claudio Riva, comprende 5.500 dipendenti, ponendo una crescente attenzione per quanto riguarda l’assunzione di diplomati e giovani laureati qualificati. Il Gruppo opera interamente con capitali privati e i suoi siti produttivi sono presenti in tutte Europa e non solo: Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada. Gruppo Riva offre una vasta gamma di prodotti, tra cui alcuni settori come la meccanica, l’automotive e il movimento terra, che richiedono standard di qualità molto alti. La produzione include, tra l'altro, trafilati, pelati e rettificati, ottenuti tramite lavorazioni a freddo dei laminati.

Pier Silvio Berlusconi: MFE guida la rivoluzione crossmediale, risultati oltre le previsioni

Il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi: “Mentre tutte le aziende Media in Europa hanno rallentato, noi siamo riusciti - caso direi abbastanza unico – ad accelerare ulteriormente”

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE oltre le aspettative nei primi nove mesi del 2024

Parlando della ricchezza dell’offerta televisiva italiana il CEO di MFE Pier Silvio Berlusconi ha evidenziato come non ci sia una televisione altrettanto ricca in Europa ma “oserei dire anche nel resto del mondo”. Lo ha spiegato nell’intervista al TG5 dello scorso 20 novembre: “La televisione italiana nel suo complesso, quindi ci metto anche l’importantissimo ruolo che ha la Rai come servizio pubblico, dà un’offerta ai telespettatori davvero ricca per informazione, intrattenimento, fiction. Mediaset in più ha l’orgoglio di farlo in maniera completamente gratuita”. E riuscirci al giorno d’oggi non è facile: basta guardare alla situazione del settore dei media “che ha visto anche a livello internazionale flettere i conti”, alla tantissima concorrenza, anche da parte del web” e alle varie crisi che hanno portato in questi anni il mercato della pubblicità a registrare una perdita del 40%. Ma la ricetta di Pier Silvio Berlusconi sembra funzionare: lo dicono i numeri che registra MFE andando in controtendenza rispetto ai big del settore e superando di volta in volta le previsioni degli analisti. È successo anche con la presentazione dei risultati dei primi nove mesi del 2024 lo scorso 21 novembre. Ricavi superiori a 2 miliardi di euro (+7,7%), sostenuti da ricavi pubblicitari lordi per 1,943 miliardi (+6,5%). Il risultato operativo (Ebit) è salito a 126,6 milioni (+28,7%) e l’utile netto a 88,7 milioni (escludendo ProsiebenSat), a +38,7% rispetto ai primi nove mesi 2023. In miglioramento anche l’indebitamento finanziario netto (da 902,8 mln a 718,6 mln), nonostante la distribuzione, a luglio, di 140 milioni di dividendi.

Pier Silvio Berlusconi: la forza del sistema crossmediale Mediaset nei risultati dei primi nove mesi

Mentre tutte le aziende Media in Europa hanno rallentato, noi siamo riusciti - caso direi abbastanza unico – ad accelerare ulteriormente”, ha commentato il CEO Pier Silvio Berlusconi. E il merito è del modello di business costruito sulla dimensione internazionale del Gruppo (“Una diversificazione geografica che attutisce gli squilibri nei diversi mercati”) e sull’efficacia dell’innovativo sistema crossmediale implementato in questi anni in grado di intercettare differenti target di pubblico e di attrarre gli investitori. I numeri relativi ai ricavi pubblicitari, in crescita di oltre il 6% in Italia e intorno al +5% complessivamente, sono infatti “decisamente al di sopra delle aspettative” se confrontati a un quarto trimestre 2023 da record (quasi +8%) e in considerazione dell’assenza di grandi eventi sportivi sui propri canali (Olimpiadi e Europei di Calcio e della Champions League da settembre). “Un’Italia trainante prova che la strategia del nostro sistema crossmediale, appena c’è mercato, è efficace e porta risultati eccellenti. È proprio questo il modello di sviluppo che vorremmo estendere al progetto di broadcaster europeo”, ha ribadito il CEO Pier Silvio Berlusconi.

Sabrina De Filippis: Mercitalia Logistics protagonista nel trasporto merci

Mercitalia Logistics e Mercitalia Intermodal ricevono due “Merit Award”. L’AD Sabrina De Filippis ha sottolineato come l’implementazione del Sistema di Gestione che ha contribuito all’ottenimento della certificazione sia stato fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Sabrina De Filippis

Un riconoscimento per il SGI implementato da Mercitalia Logistics sotto la guida di Sabrina De Filippis

Le due principali società del Polo Logistics del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mercitalia Logistics, guidata dell’AD Sabrina De Filippis, e Mercitalia Intermodal, sono state insignite di due “Merit Award”, conferitegli dall’ente di certificazione SGS. Questi certificati d’eccellenza, riservati alle aziende che si contraddistinguono per l’efficienza nell’ambito della qualità e della gestione applicata, sono stati attribuiti grazie all’adozione di un Sistema di Gestione Integrato che copre la Sicurezza sul Lavoro, la Tutela Ambientale e la Qualità, conformemente agli standard internazionali ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001. La cerimonia per la premiazione è avvenuta nel corso del Green Logistics Expo di Padova, uno degli eventi di riferimento per il settore della logistica sostenibile.

Il commento dell’AD Sabrina De Filippis

Il Sistema di Gestione Integrato è stato implementato allo scopo di garantire la soddisfazione dei nostri clienti ed il raggiungimento degli obiettivi aziendali, la minimizzazione degli impatti ambientali e la salute e la sicurezza dei nostri stakeholders”, ha dichiarato l’AD di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis, commentando l’attribuzione dei Merit Award. “Questo – ha continuato – a conferma dell’impegno quotidiano del Polo nell’attuazione di un processo di miglioramento continuo in chiave green, confermandosi protagonista nel panorama ferroviario merci europeo”.

Gian Maria Mossa: Global Private Banking Awards 2024, premiata Banca Generali

Banca Generali, Gian Maria Mossa: “Le sfide della nostra industria passano sempre di più dal contributo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale all’evoluzione degli strumenti e dei servizi, senza dimenticare il valore del capitale umano che resta la risorsa principale su cui ci concentriamo”.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: la leadership di Banca Generali nel wealth management

Banca Generali, guidata da Gian Maria Mossa, è “Best Private Bank in Italy” per il 2024. Titolo prestigioso assegnato dalla giuria internazionale dei Global Private Banking Awards, organizzati dal Gruppo Financial Times, è uno dei riconoscimenti più ambiti nel settore del private banking. Esperti del settore e giornalisti di autorevoli testate internazionali quali “Financial Times”, “The Banker” e “PWM” hanno sottoposto le eccellenze mondiali nel wealth management a un rigoroso processo di selezione: ne è emersa la leadership di Banca Generali nei servizi di investimento, incluse gestioni patrimoniali e un’Advisory evoluta. “Siamo onorati dell’attenzione che ci arriva ancora una volta dalle testate del Gruppo FT, che si confrontano in queste analisi con la panoramica mondiale del wealth management e del private banking”, ha commentato in merito l’AD Gian Maria Mossa.

Gian Maria Mossa, Banca Generali: innovazione e sostenibilità nei servizi di wealth management

Nel sottolineare il valore del riconoscimento, l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa ha ricordato come “nell’ultimo anno abbiamo centrato anticipatamente gli obiettivi di crescita del piano triennale, superando i 100 miliardi di masse e avviandoci verso il miglior esercizio della nostra storia”. Non a caso, ad essere riconosciuto dalla giuria è proprio il contributo di Banca Generali nel fornire un modello di private banking capace di rispondere ai bisogni non solo di protezione e pianificazione dei clienti, ma anche di offrire nuove opportunità a supporto delle imprese. “Le sfide della nostra industria passano sempre di più dal contributo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale all’evoluzione degli strumenti e dei servizi, senza dimenticare il valore del capitale umano che resta la risorsa principale su cui ci concentriamo”, ha aggiunto Gian Maria Mossa ribadendo che “gli sforzi della nostra banca puntano a un percorso di crescita sostenibile in grado di creare valore per tutti gli stakeholders”.

Alessandro Benetton ospite ad Harvard per raccontare il cambiamento di Edizione

Alessandro Benetton agli studenti di Harvard: “Il cambiamento non è mai facile ma è proprio nei momenti di trasformazione che si definiscono i valori e la forza di un’organizzazione”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: la vision dietro il percorso di trasformazione di Edizione al centro di uno studio di Harvard

Edizione è arrivata ad Harvard: lo scorso 8 novembre, Alessandro Benetton ha preso parte all’evento organizzato presso la sede di Boston dell’ateneo per presentare lo studio realizzato da un pool di di docenti e ricercatori che, attraverso una serie di visite e interviste realizzate direttamente sul campo, hanno studiato per oltre sei mesi il percorso evolutivo di Edizione e delle principali realtà del Gruppo portato avanti negli ultimi tre anni. Innovazione tecnologica e sostenibilità sono le direttrici su cui Alessandro Benetton ne ha improntato la crescita, come spiega anche su LinkedIn ai suoi followers: “Parliamo di un processo che negli ultimi tre anni ha ridefinito la nostra cultura aziendale e il nostro approccio all’innovazione e alla sostenibilità. Non è solo una storia di business. Bensì un racconto di discontinuità e di visione. Un racconto che ha visto la nascita di Mundys, la nuova Capo Gruppo delle infrastrutture, il rinnovamento di partnership come quella con Abertis, e la fusione tra Autogrill e Dufry che ha dato vita ad Avolta.
Per sei mesi, i ricercatori di Harvard hanno studiato da vicino la nostra evoluzione, e come vedete dalle immagini ho avuto l’onore di essere invitato a Boston per la presentazione del caso
”.

Alessandro Benetton alla Harvard University: il valore della discontinuità nell’intervento dell’imprenditore

Essere invitato a Harvard è sempre un’occasione speciale. Ma questa volta ha avuto un significato ancora più profondo”: la giornata nel prestigioso ateneo ha risvegliato in Alessandro Benetton ricordi personali che ha voluto anche condividere con i suoi followers su LinkedIn. “Proprio qui, nel 1991, ho conseguito un MBA sotto la supervisione del professore Michael Porter che avrebbe influenzato profondamente il mio approccio strategico da lì ai decenni a venire. Questo legame con Harvard ha infatti plasmato la mia visione orientata alla sostenibilità e alla creazione di valore condiviso, elementi centrali anche nel percorso che abbiamo intrapreso con Edizione”, spiega nel post. Parlando agli studenti, Alessandro Benetton ha ricordato che “il cambiamento non è mai facile ma è proprio nei momenti di trasformazione che si definiscono i valori e la forza di un’organizzazione”.

Alessandra Ricci: export e internazionalizzazione, SACE al fianco delle imprese

Alessandra Ricci ha ricordato come al centro della mission di SACE ci sia lo sviluppo sostenibile delle imprese italiane insieme a ricadute positive per la collettività.

Alessandra Ricci

Alessandra Ricci: il contributo di SACE per il sistema produttivo

SACE destina ulteriori 26,3 miliardi di euro a beneficio del tessuto industriale italiano. Lo ha evidenziato il Gruppo guidato da Alessandra Ricci in una recente nota che riporta i risultati raggiunti in termini di numeri e ricadute sul sistema e sull’occupazione. Nello specifico, nel primo semestre 2024, SACE ha supportato in Italia e all’estero i progetti di oltre 51.000 imprese, in gran parte PMI. Il nuovo stanziamento, tra garanzie, liquidità, servizi assicurativi, formazione e iniziative di business matching, alza l’asticella per quanto concerne l’impegno realizzato dall’inizio del Piano 2023-2025, con un contributo complessivo che supera gli 80 miliardi di euro (più del 70% dell’obiettivo prefissato). Non solo: gli interventi messi in campo hanno avuto un impatto sul sistema produttivo pari a 220 miliardi di euro, contribuendo a sostenere 1,3 milioni di posti di lavoro. “Grazie all’effetto leva delle sue garanzie”, ha specificato il Gruppo, “ogni volta che SACE interviene in un progetto rilascia un contributo superiore all’impegno garantito, con un effetto moltiplicativo e importanti ricadute sul sistema e sull’occupazione”.

Alessandra Ricci: come SACE sostiene l’export e la crescita internazionale

“La crescita sostenibile delle imprese e gli impatti per la collettività sono il cuore della missione di SACE, per questo siamo orgogliosi dei risultati raggiunti”, ha commentato Alessandra Ricci in riferimento agli obiettivi del Gruppo. Quanto ai numeri, nel primo semestre 2024 il portafoglio di impegni assicurati e transazioni garantite è rimasto stabile rispetto alla fine del 2023, attestandosi intorno ai 260,5 miliardi di euro. Dei 26,3 miliardi mobilitati nel periodo, 17,4 sono confluiti in attività di export e internazionalizzazione, mentre 8,9 in progetti strategici domestici a sostegno delle infrastrutture e della competitività. Le somme erogate non hanno comportato effetti sulla solidità economica, finanziaria e patrimoniale di SACE. Confermato, inoltre, il rating BBB con outlook stabile da parte di Fitch, evidenziando un profilo finanziario “aaa” e uno stand alone credit profile “aa”. “Soluzioni finanziarie, connessioni, formazione: così supportiamo l’evoluzione sostenibile delle aziende italiane”, ha aggiunto Alessandra Ricci in merito: “Lo facciamo attraverso un modello organizzativo agile, che punta sull’innovazione per liberare il potenziale delle persone, accrescere la capacità di ascolto e la velocità di risposta al cliente, fondandosi su uno stile di leadership diffusa che fa di ogni SACE people un attore di cambiamento”.

domenica 24 novembre 2024

Andrea Mangoni: nuovo leader di Mundys nel settore infrastrutture

Andrea Mangoni, figura di spicco nel settore delle infrastrutture e della finanza, ha consolidato una carriera internazionale ricoprendo ruoli chiave in aziende come Acea, Telecom Italia, Sorgenia e Mundys. Con una solida formazione economica e una vasta esperienza, è riconosciuto come leader sia in Europa che in America Latina.

Andrea Mangoni su Wikiceo

Andrea Mangoni alla guida di Mundys dopo una carriera internazionale

Nel 2023, Andrea Mangoni è stato scelto da Alessandro Benetton come Amministratore Delegato di Mundys, holding leader in Europa nel settore delle infrastrutture. Questa nomina arriva dopo una serie di incarichi di alto profilo che hanno visto Mangoni guidare operazioni di rilancio e ristrutturazione aziendale a livello internazionale. La sua carriera è iniziata con la Inter-American Development Bank, dove ha lavorato su progetti di ristrutturazione in Brasile e Argentina, rafforzando la sua esperienza nel mercato latinoamericano. Successivamente, in Acea, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità fino a diventare Amministratore Delegato, contribuendo al collocamento in Borsa della società.

Il percorso di Andrea Mangoni tra infrastrutture e finanza

Nato a Terni nel 1963, il manager ha conseguito la laurea in scienze economiche presso l'Università di Roma La Sapienza. Appassionato di economia e finanza, ha portato questa passione nel mondo aziendale, ricoprendo il ruolo di CFO Group in Telecom Italia e di Presidente operativo di Telecom Italia Sparkle. In questo contesto, ha gestito la crisi e il rilancio di Tim Brasil come CEO. Nel 2013, è stato nominato Presidente e CEO di Sorgenia, guidando con successo la ristrutturazione finanziaria dell'azienda. Oltre a questi incarichi, ha avuto brevi esperienze come Direttore Generale in Fincantieri e ha ricoperto ruoli chiave in doValue, contribuendo al rebranding e alla quotazione in Borsa della società. Mangoni ha anche servito come Consigliere di Amministrazione in aziende come Atlantia S.p.A. e Altamira Asset Management, sottolineando la sua influenza nel panorama finanziario e infrastrutturale italiano.

venerdì 22 novembre 2024

Andrea Mascetti: Finlombarda assegna finanziamento a VMC Mottini

Andrea Mascetti: Finlombarda ha premiato la società VMC Mottini S.r.l. come eccellenza del territorio lombardo con un finanziamento di 15 milioni di euro, in quanto capace di competere sul mercato nazionale e internazionale.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: premiata da Finlombarda l’eccellenza lombarda

Finlombarda e Garanzie Futuro di Sace premiano il talento Made in Lombardia. VMC Mottini S.r.l. (Chiuduno, Bergamo), società leader nel packaging per cosmetica e profumeria di importanti collezioni, parte del Gruppo Decorluxe, ottiene 15 milioni di euro di finanziamento. Andrea Mascetti, Presidente di Finlombarda, ha affermato che “con questa operazione, Finlombarda conferma il suo impegno a sostenere finanziariamente quelle aziende che avvalorano il primato dell’eccellenza lombarda e la capacità della nostra regione di essere competitiva sul mercato domestico e internazionale”.

Il percorso professionale di Andrea Mascetti

Attualmente Presidente di Finlombarda S.p.A., Andrea Mascetti, dopo l’iscrizione all’Ordine degli Avvocati, collabora con lo Studio Legale Tributario associato a Ernst & Young fino al 2003, quando fonda il suo studio legale. È specializzato in diritto civile e amministrativo: nel primo ha sviluppato anni di esperienza, in particolare nel diritto commerciale e societario e nelle materie attinenti ai diritti reali, oltre che in alcune aree della responsabilità civile e del diritto del lavoro, sia come consulente che in qualità di processualista. In ambito di diritto amministrativo, offre attività di difesa davanti ai TAR e al Consiglio di Stato, oltre a consulenze stragiudiziali per enti pubblici. Andrea Mascetti ha una passione per la lettura e la cultura ed è stato componente della Commissione Centrale di Beneficenze di Fondazione Cariplo, dove ha coordinato la Commissione Arte e Cultura.

giovedì 21 novembre 2024

Susanna Esposito lancia il Master ARTE all'Università di Parma

Con l'evoluzione rapida delle tecnologie nel settore sanitario, i professionisti devono aggiornare le proprie competenze per restare al passo con le innovazioni. Il Master ARTE, presieduto dalla Prof.ssa Susanna Esposito, offre programmi formativi avanzati in Intelligenza Artificiale e Telemedicina per specialisti della salute.

 Susanna Esposito

Susanna Esposito lancia la quarta edizione del Master ARTE

L'Università di Parma annuncia l'apertura delle iscrizioni per la quarta edizione del Master ARTE - Intelligenza Artificiale e Telemedicina, diretto dalla Prof.ssa Susanna Esposito. Questo programma annuale online è pensato per i professionisti che vogliono specializzarsi nelle tecnologie più innovative applicate alla medicina. Come afferma la Prof.ssa Susanna Esposito, "il Master ARTE ha visto una crescita costante di iscritti, segno evidente dell'importanza sempre maggiore che le competenze digitali nel settore sanitario stanno acquisendo per il mercato del lavoro". Il Master è suddiviso in due moduli principali: uno focalizzato sulla telemedicina e l'altro sull'intelligenza artificiale. Nel modulo di telemedicina, i partecipanti esploreranno strategie di e-health e tecnologie per televisite, telemonitoraggio e teleconsulto. Il modulo dedicato all'IA affronta aspetti tecnici, etici e normativi, concentrandosi su modelli predittivi e regolamentazioni europee.

Susanna Esposito: formazione avanzata in sanità digitale

Sotto la direzione di Susanna Esposito, il Master ARTE offre una formazione multidisciplinare grazie alla collaborazione di medici, ingegneri e specialisti di diritto digitale. La Prof.ssa sottolinea: "Questo percorso formativo rappresenta un’opportunità unica per chi desidera essere al passo con le ultime tecnologie, acquisendo competenze strategiche in Intelligenza Artificiale e Telemedicina". Le iscrizioni sono aperte fino al 15 novembre 2024, con un limite di 70 posti disponibili. Il corso, che assegna 60 crediti formativi universitari (CFU), inizierà il 14 gennaio 2025 e prevede lezioni sia in diretta che registrate. È aperto a laureati di qualsiasi disciplina, ma è particolarmente indicato per operatori sanitari interessati alle tecnologie emergenti.

Il 2023 di Argea con Botter S.p.A., Mondodelvino e Cantina Zaccagnini: crescita trainata dall’export

La fusione tra Botter S.p.A. e Mondodelvino ha portato alla nascita di Argea, oggi il più grande Gruppo italiano nel settore vinicolo in termini di dimensioni, capacità di esportazione e innovazione tecnologica. Nel 2023, Argea ha consolidato la propria posizione acquisendo Cantina Zaccagnini, una mossa che ha spinto il fatturato annuo a 438 milioni di euro, rendendola la seconda azienda vitivinicola italiana per fatturato.

Botter S.p.A.

Argea: crescita nel 2023 grazie all’unione tra Botter S.p.A. e Mondodelvino e all’acquisizione di Zaccagnini

Il 2023 è stato un anno di crescita per Argea, nata dall’unione tra Botter S.p.A. e Mondodelvino nel 2022, con un aumento delle vendite del 3%, spinto principalmente dall’acquisizione di Cantina Zaccagnini. Quest’ultima ha contribuito con circa 20 milioni di euro al fatturato, compensando la potenziale flessione delle vendite (-2%) e portando il risultato netto a un incremento del 3%. L’export si è dimostrato il motore trainante, con vendite internazionali pari a 393 milioni di euro (+3%), mentre il mercato interno ha registrato un lieve calo (-1,6%) attestandosi sui 44 milioni di euro. Dal punto di vista dei margini, il Gruppo ha migliorato la propria performance. La riduzione dei costi di acquisto (-1%) e dei costi dei servizi (-1%) ha contribuito a un incremento dell’EBITDA, che è passato da 52 milioni a 61 milioni di euro, con un margine che è salito dal 12,3% al 13,9%. Si stima che Cantina Zaccagnini abbia apportato tra i 3 e i 4 milioni di euro all’EBITDA complessivo.

Argea: prospettive di crescita con l’integrazione di Cantina Zaccagnini nel Gruppo che comprende anche Botter S.p.A. e Mondodelvino

La gestione finanziaria del Gruppo è stata solida. Pur avendo sostenuto un’importante acquisizione come Cantina Zaccagnini per 47 milioni di euro, Argea è riuscita a mantenere stabile il livello di indebitamento, che ammonta a circa 121 milioni di euro. A questo si aggiungono 34 milioni di prestito soci, per un totale di circa 155 milioni, che equivale a un rapporto di 2,5 volte l’EBITDA, in miglioramento rispetto al 3 dell’anno precedente. Il 2024 si prospettava sfidante, ma Argea ha potuto contare su alcuni vantaggi competitivi: il pieno consolidamento di Cantina Zaccagnini e una più profonda integrazione logistica e commerciale tra le strutture di Botter S.p.A. e Mondodelvino. Questi elementi chiave hanno rafforzato la competitività del Gruppo e ne hanno consolidato la leadership, non solo sul mercato italiano, ma anche a livello internazionale.

Patatine confezionate di qualità dal 1990: la storia di Amica Chips

Patatine fritte confezionate di alta qualità dal 1990: la storia e l’evoluzione di Amica Chips dalla fondazione alla conquista del mercato internazionale, oggi accompagnata da un forte impegno per l’ambiente.

Amica Chips

Amica Chips: fondazione ed espansione del leader delle patatine confezionate

Amica Chips viene fondata il 22 maggio 1990 a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, su iniziativa di Alfredo Moratti. Avviata come una piccola realtà, l’azienda riesce in poco tempo a conquistare il mercato delle patatine grazie all’alta qualità dei suoi prodotti. Nel 1991, entra nel mondo della grande distribuzione, dando il via ad un significativo percorso di crescita che a metà degli anni ’90 continua con una serie di acquisizioni strategiche. Nel 1996, Amica Chips diviene proprietaria di DORITA, piccola azienda specializzata in patatine e snack. Nel 1998, acquisisce anche la milanese Pandal, specializzata in chips, crostini e corn flakes, e trasferisce la produzione della nuova controllata a Castiglione delle Stiviere. Nel 2004, assorbe infine il brand triveneto MIA, rafforzando ulteriormente la propria leadership nel settore.

Amica Chips tra leadership internazionale e impegno ambientale

Amica Chips figura oggi tra i principali attori del settore alimentare ed è un punto di riferimento nel suo segmento di mercato anche a livello internazionale. Con oltre 350 dipendenti e un fatturato superiore ai 140 milioni di euro, l’azienda infatti esporta i suoi prodotti in più di 22 Paesi. Sotto la presidenza di Alfredo Moratti, Amica Chips è inoltre particolarmente impegnata sul fronte della sostenibilità. Abbastanza recente è il lancio della nuova linea di confezioni “AMICA”, che contribuisce all’economia circolare utilizzando plastica con il 30% delle risorse riciclate. In collaborazione con la start up Treebu, ha realizzato una foresta di 500 alberi di Pawlonia, mentre con i ricavi della linea “Eldorada” ha finanziato la piantumazione di nuovi alberi per la riduzione di CO2. L’azienda, infine, adotta sistemi di filtrazione e depurazione per i fumi e le acque utilizzate, così da diminuire l’impatto ambientale del processo produttivo.