venerdì 27 settembre 2024

Gianpiero Strisciuglio (RFI) all’anniversario dei 30 anni della STA

Nel corso delle celebrazioni per i 30 anni della STA, l’AD di RFI e Presidente di Agens Gianpiero Strisciuglio ha parlato dell’importanza dei servizi di trasporto pubblico locale nel garantire una mobilità capillare, sostenibile ed efficiente.

Gianpiero Strisciuglio

Gianpiero Strisciuglio interviene al trentesimo anniversario della Südtiroler Transportstrukturen

Il Presidente di Agens e AD di RFI Gianpiero Strisciuglio ha preso parte ai festeggiamenti per i 30 anni della STA (Südtiroler Transportstrukturen), società partecipata della Provincia Autonoma di Bolzano con cui RFI sta collaborando per una serie di ambiziosi progetti infrastrutturali. Nel corso della celebrazione, il manager ha sottolineato l’importanza di partnership strategiche con le società attive nel TPL (trasporto pubblico locale), fondamentali per creare una efficace sinergia con le infrastrutture ferroviarie: “Le società di trasporto pubblico locale hanno un ruolo fondamentale per la mobilità urbana, anche per quella del futuro, quando dovremo raggiungere una maggiore integrazione con la rete ferroviaria nelle nostre città”, ha rimarcato.

Gianpiero Strisciuglio: partnership infrastrutturali tra RFI e la Provincia Autonoma di Bolzano

Nel suo intervento, Gianpiero Strisciuglio ha anche illustrato alcuni progetti infrastrutturali che RFI sta portando avanti nel territorio della Provincia Autonoma di Bolzano, iniziative strategiche non solo per potenziare la mobilità nel territorio, ma anche per rafforzare i collegamenti con l’estero. Tra i principali interventi, il manager ha menzionato il potenziamento della linea ferroviaria del Brennero, il nodo di Bolzano, la galleria del Virgolo e la variante della Val di Riga, opere ambiziose che stanno sorgendo grazie alla stretta collaborazione tra Rete Ferroviaria Italiana e la Provincia Autonoma di Bolzano. Gianpiero Strisciuglio ha successivamente elogiato la Provincia Autonoma come partner affidabile ed efficiente, dichiarando: “Il Südtirol è un esempio virtuoso di mobilità green e di servizi al cittadino. Risultato che le istituzioni locali continuano a costruire con una forte determinazione verso mobilità integrata e sostenibile.” I cantieri in corso costituiscono, secondo il manager, una “risposta sostenibile al fabbisogno di mobilità con servizi attraenti per le persone e per le imprese, facili da usare, diffusi sul territorio”.

Marzio Perrelli (Executive Vice President Sport di Sky Italia): la Champions 2024/25 sarà rivoluzionaria

All’evento di presentazione della copertura della nuova stagione delle Coppe Europee su Sky Sport, che si è tenuto al Senato Garden di Milano, l’Executive Vice President Sport di Sky Italia Marzio Perrelli ha commentato la “rivoluzione significativa” dell’edizione 2024/25.

Marzio Perrelli

Marzio Perrelli sulle novità della nuova edizione della Champions League

Questa nuova edizione della Champions League sarà rivoluzionaria per il calcio europeo. A sottolinearlo è stato l’Executive Vice President Sport di Sky Italia Marzio Perrelli durante la presentazione della copertura della nuova stagione delle Coppe Europee su Sky Sport. Dopo la nascita della Coppa dei Campioni nel 1955 e della trasformazione in Champions League nel 1992, quella di quest’anno rappresenterà la terza grande innovazione: “Stiamo assistendo a una rivoluzione significativa – ha sottolineato Marzio Perrelli – Finalmente, il campionato europeo per club avrà tre classifiche come se fossero dei campionati nazionali”. Saranno otto le squadre italiane in competizione. “Per gli appassionati di calcio, questo significa che l'interesse sarà alto anche per le tutte le partite della competizione. Come dice la nostra campagna, è il più grande spettacolo del mondo. Non esiste una competizione calcistica globale a questo livello: avremo i giocatori più forti, le squadre migliori, gli stadi più spettacolari e il tifo più appassionato. Come sempre, ci impegneremo a valorizzare questo diritto con il nostro Sky Touch, trattandolo con la massima attenzione e cura, rendendolo ancora più interessante e accattivante per i nostri abbonati”. 

Marzio Perrelli: Champions League, una copertura senza precedenti

Sulla copertura offerta da Sky Sport, Marzio Perrelli ha evidenziato l’unicità del palinsesto: “In Europa, non esiste nulla di simile. Offriamo 13.000 ore di eventi live e 22 discipline diverse, che corrispondono a circa 35 ore di dirette ogni giorno. Se qualcuno volesse passare 24 ore della propria giornata solo su Sky Sport, non riuscirebbe a vedere tutta la nostra offerta. Ma grazie a Sky Go, alla possibilità di vedere e registrare anche da remoto, gli abbonati possono fruire di tutti i contenuti quando e dove lo desiderano”. Lo scorso febbraio, durante la presentazione del palinsesto motori, “la casa dello sport” aveva aggiunto parafrasando la campagna “un circo nel proprio giardino”. Ora, con il nuovo format delle competizioni internazionali, la casa si sta trasformando “in un vero e proprio grattacielo”. Nella giornata iniziale che ha dato il via alla Champions, sono state trasmesse in esclusiva due big italiane, ovvero Juventus e Milan. “Normalmente, Milan-Liverpool è una finale, ma questa volta ha aperto la stagione. Questo grazie al nuovo format. Molti di noi ricordano le memorabili finali tra Milan e Liverpool, tra vittorie e sconfitte indimenticabili. Abbiamo un ampio piano editoriale per gestire tutte queste ore di diretta, pensate che ci saranno 51 serate UEFA e più di 500 partite in totale”, ha concluso Marzio Perrelli.

Daniele Ragone: gli studi, le esperienze professionali e Progetti del Cuore S.r.l.

Daniele Ragone, dal 2021 Amministratore Unico di Progetti del Cuore S.r.l., ha portato l'azienda a un fatturato annuale di 15 milioni di euro. Leader anche della filiale svizzera, contribuisce attivamente all'internazionalizzazione del Gruppo.

Daniele Ragone

Daniele Ragone: Progetti del Cuore S.r.l. e l’attività accademica

Daniele Ragone guida dal 2021 Progetti del Cuore S.r.l. in qualità di Amministratore Unico. Con sede a Reggio Emilia, la società specializzata nella vendita di spazi pubblicitari è riuscita, sotto la sua guida, a raggiungere un fatturato annuale di 15 milioni di euro e ad estendere il suo team a 110 collaboratori. Ricopre anche il ruolo di Direttore Generale di Progetti del Cuore S.a.g.l., la filiale svizzera della società che ha sede a Stabio, contribuendo di fatto all’espansione internazionale del Gruppo. Oltre all’attività svolta in ambito aziendale, Daniele Ragone ha anche un passato nel mondo accademico: tra le pubblicazioni che portano la sua firma l’edizione del 2014 del “Codice del Fallimento”. È inoltre un grande appassionato di rugby, sport nel quale è stato attivo sia come giocatore professionista che come dirigente sportivo.

Daniele Ragone: il percorso formativo

Daniele Ragone nasce a Parma nel 1972. La sua predisposizione per le materie economiche e giuridiche lo porta a laurearsi a pieni voti in Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Parma, con una tesi in Diritto Commerciale sulla “Riforma del Collegio Sindacale nelle società non quotate”. Il suo curriculum formativo si arricchisce di certificazioni linguistiche rilasciate dalla University of Cambridge e dal Goethe Institut, di un corso in “English for Law and International Transaction” conseguito presso l’Università di Parma, e di un Master in Procedure Concorsuali presso IPSOA. Nel 1997 si iscrive all’Albo dei Dottori Commercialisti e al Registro dei Revisori Contabili del Ministero della Giustizia, dopodiché avvia la sua carriera professionale come consulente per società finanziarie, fornendo supporto a realtà quali Sicav e SGR, oltre che a vari Fondi di diritto italiano e straniero.

BV TECH al Senato il Piano per valorizzare l'industria italiana della sicurezza dei dati e delle informazioni

Come ricostruire un'industria nazionale dell'ICT, che negli ultimi 20-30 anni, è andata scomparendo a favore dei grandi player nazionali? Secondo BV TECH, la soluzione è quella di creare una grande alleanza tra i player di settore che sia in grado di dialogare con le istituzioni per determinare una nuova coscienza tecnologica e connettere l’Italia al suo futuro digitale.

BV TECH

Ictalia: il progetto BV TECH per rilanciare l’innovazione tecnologica in Italia

BV TECH, società leader nei settori dell’ICT e della cybersecurity in Italia, ha recentemente presentato al Senato il Progetto Ictalia, che punta a restituire competitività al Paese rafforzandone il panorama tecnologico. Lo scopo del Piano è quello di creare un ecosistema di eccellenza che possa dialogare con istituzioni e aziende estere, mettendo nuovamente l’industria ICT nazionale al centro dei mercati internazionali. “È necessario costruire e mettere al sicuro il futuro dell’Italia attraverso la ricerca e l’innovazione, risvegliando e determinando al contempo una nuova conoscenza tecnologica nazionale, tutelando l’interesse nazionale attraverso una rete virtuosa di collaborazione tra pubblico e privato”, ha dichiarato il Fondatore e Presidente del Gruppo l’Ing.Raffaele Boccardo. “Lanciamo Ictalia con l’obiettivo di dare nuova linfa e consapevolezza al settore: BV TECH vuole essere tra i protagonisti del cambiamento del nostro Paese, il nostro desiderio è quello di diventare un punto di riferimento per le altre aziende e per il mercato, un aggregatore capace di riunire le migliori realtà italiane in un’operazione di sistema”.

Secure Network, azienda del Gruppo BV TECH, sostiene il progetto Ictalia

Tra le società del Gruppo che hanno accolto l’appello anche Secure Network, leader italiano ed europeo nell’offensive cybersecurity. Alvise Biffi, AD di Secure Network e Vicepresidente di Assolombarda, ha sottolineato, nel corso dell’intervento in Senato, come la cybersecurity debba essere intesa come una priorità strategica per l’Italia: dalla formazione di competenze allo sviluppo di nuove soluzioni, c’è l’urgenza di creare un nuovo modello italiano delle ICT, che permetta di competere nuovamente ad alti livelli sui mercati internazionali, gestendo al contempo internamente una mole molto importante di dati e informazioni cruciali per l’Italia e per il tessuto produttivo e industriale. Con Ictalia, si intende lanciare un messaggio alle realtà piccole e medie attive nel settore, al fine di creare una struttura capace di rispondere efficacemente alle sfide del cambiamento in atto.

Paolo Gallo: la trasformazione digitale come motore del cambiamento

Nel suo libro “Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità”, Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas dal 2016, traccia un percorso che unisce la sua vasta esperienza manageriale all’interno di aziende chiave del panorama energetico italiano con una visione chiara e lungimirante verso il futuro. Il volume, edito da LUISS University Press, non si limita a raccontare l’evoluzione di Italgas, ma rappresenta una riflessione profonda su come la digitalizzazione possa agire come motore principale per affrontare le sfide della transizione ecologica e dell’innovazione.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: digitalizzazione e sostenibilità come chiavi del futuro

Paolo Gallo ha esordito professionalmente nel 1988 presso Fiat Avio S.p.A., ma è nel 1997 che il suo percorso si è allineato con il settore dell’energia, un ambito in cui ha giocato un ruolo di primo piano, ricoprendo incarichi di responsabilità in realtà come Gruppo Edison, Edipower e Acea S.p.A. Prima di approdare in Italgas, il manager ha guidato Grandi Stazioni, completandone con successo la privatizzazione. Attraverso il libro “Diario di Volo”, l’autore condivide come le sue esperienze formative, dall’Ingegneria Aeronautica al Politecnico di Torino fino all’MBA presso la Scuola di Amministrazione Aziendale, abbiano plasmato la sua visione manageriale, contribuendo a formare quella che oggi è una delle principali realtà europee nella distribuzione del gas. Uno dei temi centrali del libro è la digitalizzazione come chiave per la transizione ecologica. Paolo Gallo esplora come la trasformazione digitale abbia permesso a Italgas di emergere in qualità di benchmark globale, sviluppando reti di distribuzione del gas smart, flessibili e digitali. Questo processo di innovazione non si ferma alle tecnologie, ma coinvolge le persone, con un investimento significativo nel cambio di mindset e nella formazione, affinché i collaboratori siano in grado di affrontare i nuovi paradigmi del mondo digitale. Il capitolo dedicato alla digitalizzazione è particolarmente incisivo: secondo l’AD, il leader del cambiamento deve essere in grado di navigare l’azienda attraverso questa rivoluzione, promuovendo una cultura in cui la gestione dei dati e la tecnologia siano strumenti fondamentali per garantire competitività e sostenibilità.

Paolo Gallo e la trasformazione digitale: un percorso di innovazione per un futuro sostenibile

Ciò che emerge chiaramente in “Diario di Volo” è il forte legame che unisce l’innovazione tecnologica e il benessere delle persone. Il racconto di Paolo Gallo non si ferma alle dinamiche aziendali, ma entra nel vivo del suo pensiero: ogni trasformazione ha come obiettivo finale il miglioramento della qualità della vita. In quest’ottica, la sostenibilità diventa una colonna portante delle sue strategie, cercando sempre di coniugare lo sviluppo economico con un impatto ambientale positivo. Nel libro, l’autore ripercorre le sfide globali più recenti – dalla pandemia al conflitto russo-ucraino, fino all’approvazione del REPowerEU – e come queste abbiano accelerato la necessità di un cambiamento profondo nel settore energetico. Con un focus sempre crescente su fonti rinnovabili come il biometano e l’idrogeno, Italgas ha saputo posizionarsi in modo strategico per affrontare il futuro, mantenendo saldo il suo impegno verso l’innovazione sostenibile. “Diario di Volo” non è soltanto una testimonianza dell’esperienza di Paolo Gallo in Italgas, ma una guida pratica per chiunque voglia comprendere le dinamiche della trasformazione digitale e del management sostenibile. Ogni capitolo riflette concetti chiave come il long life learning, l’adozione delle nuove tecnologie e l’importanza di un approccio olistico al cambiamento. In un momento storico in cui la sostenibilità e l’innovazione sono temi imprescindibili, Paolo Gallo fornisce non solo una testimonianza preziosa, ma anche una visione chiara e coerente di come l’Italia possa guidare il cambiamento a livello internazionale. Le sue riflessioni sul futuro del settore energetico e sulle competenze necessarie per affrontare questa transizione sono un invito a guardare al domani con fiducia, consapevoli che la tecnologia e la sostenibilità siano leve essenziali per garantire un mondo migliore.

Alessandro Benetton: fake news e misinformazione al centro del nuovo video

“Essere sempre vigili, dubitare di tutto e tenersi ancorati alla realtà”: Alessandro Benetton suggerisce come tutelarsi dalle bufale online nel nuovo video di “#UnCaffèConAlessandro”.

Alessandro Benetton

Fake news, come difendersi? I consigli di Alessandro Benetton

L’invito che arriva da Alessandro Benetton è a “essere sempre vigili, dubitare di tutto e tenersi ancorati alla realtà”. È questa la più importante arma di difesa in un mondo in cui le fake news proliferano ed è sempre più difficile distinguere il vero dal falso e viceversa. Lo spiega efficacemente sui suoi social in un recente appuntamento della sua video-rubrica “#UnCaffèConAlessandro” in cui ha deciso di parlare del tema. “Le notizie false, le storie inventate, sono sempre esistite. Già nell’Antica Grecia il comandante e storico Tucidide affermava che le persone siano da sempre predisposte ad accettare la prima storia che sentono, anziché approfondire e trovare la verità delle cose”, spiega Alessandro Benetton nel video in cui si sofferma anche sul ruolo di Internet che ha di certo contribuito ad accelerare questi processi. E oggi “l’opera di camuffamento della realtà sta diventando sempre più sofisticata” per via dei recenti sviluppi in materia di intelligenza artificiale “con gli ormai famosi Deep Fake”.

Alessandro Benetton: la legge di Brandolini, confutare una notizia è più impegnativo che diffonderla

Dietro però la difficoltà nel confutare le bufale online, spiega Alessandro Benetton nel video, c’è anche “una ragione scientifica” per cui “confutare una notizia è molto più impegnativo che diffonderla, proprio in termini di energia mentale”. È la cosiddetta “legge di Brandolini”, come ricorda Alessandro Benetton: “L’energia necessaria a confutare una sciocchezza è enormemente superiore a quella necessaria per produrla. Esistono dei bias cognitivi che ci portano a dare molta più rilevanza a notizie sensazionalistiche che alle loro smentite, anche quando supportate da fonti autorevoli. Vi racconto quali sono i 3 bias cognitivi che talvolta ci possono trarre in inganno, sul web come nella vita offline. Pensare è faticoso, approfondire ancora di più”.         

giovedì 26 settembre 2024

Luca Dal Fabbro: “Piano Mattei e il Piano Draghi? Pilastri per l’indipendenza economica del Paese”

L’Europa ha bisogno di innovazione e crescita infrastrutturale per consolidarsi e prosperare: lo ha affermato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, indicando il Piano Mattei e il Piano Draghi come esempi di direttive strategiche a cui l’Unione deve attenersi per rimanere competitiva a livello internazionale.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: “L’innovazione è la priorità

Intervenuto al Festival della Comunicazione di Camogli, Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha parlato delle sfide e criticità che l’Europa moderna dovrà affrontare e di come superarle con successo. Secondo il manager, la chiave della crescita del Continente è l’innovazione: la ricerca nell’alta tecnologia, nell’energia e nella difesa sarà fondamentale per garantire che i Paesi europei rimangano competitivi di fronte alla crescente concorrenza internazionale. L’Italia, in particolare, ha una lunga storia di innovazione: “Io ricordo che l'Italia è stata il Paese di Olivetti, di Enrico Mattei, è stata il Paese della grande innovazione chimica. Noi siamo stati tra i fondatori di molte industrie. Pensate al polipropilene di uso tattico, pensate al nucleare. La prima centrale nucleare europea è stata in Italia”, ha evidenziato. Uno spirito di scoperta a cui il Paese, secondo Luca Dal Fabbro, deve tornare, se vuole evolvere verso un futuro di crescita. Il Presidente ha inoltre sottolineato la necessità di ottimizzare gli investimenti verso la difesa attraverso una maggiore sinergia tra gli stati membri, e di avviare un percorso cruciale di sviluppo delle infrastrutture fondamentali, secondo le direttive del Piano Mattei e del Piano Draghi.

Luca Dal Fabbro: il percorso di crescita di Iren

Anche Iren contribuisce, nel suo ambito, a promuovere la crescita infrastrutturale e alla promozione dell’innovazione del Paese: nel suo intervento, Luca Dal Fabbro ha tratto un bilancio degli sforzi del Gruppo nel corso di quest’anno, evidenziandone i numerosi successi. Il manager ha evidenziato come l’impegno e la professionalità dei collaboratori e delle collaboratrici dell’azienda siano stati determinanti nel superare un anno sfidante. Il Gruppo ha mantenuto l'allineamento con gli obiettivi del Piano strategico, raggiungendo risultati significativi sia in termini di fatturato che di EBITDA. L’acquisizione di Egea, in particolare, è stata fondamentale nel consolidamento aziendale.

WikiCeo presenta la biografia di Francesco Misurelli (CEO di Beko Italia)

Nato a Milano nel 1969, Francesco Misurelli è laureato in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Successivamente si è specializzato in Disruptive Strategy presso Harvard Business School.

WikiCeo

La biografia di Francesco Misurelli e le tappe della carriera

WikiCeo, il portale di riferimento in Italia sul mondo manageriale, ha dedicato una pagina di approfondimento su Francesco Misurelli, Chief Executive Officer di Beko Italia. Il professionista ha alle spalle una solida carriera articolata su settori quali audit, grande distribuzione organizzata e beni durevoli. Come riportato sul portale, il suo percorso ha inizio nel 1995 nel ruolo di Staff Account Manager presso KPMG, lavorando su aziende come ABB e Versace Group. Tale esperienza gli fornisce solida comprensione delle operazioni aziendali, preparandolo a un approccio commerciale dinamico. Nel 1996 entra nella GDO con Esselunga, avanzando rapidamente al ruolo di Junior Buyer per il segmento detergenti e sviluppando un forte focus sulla ricerca di margini operativi. Nel 1999 è in Auchan nel ruolo di Buyer per il settore toiletries and paper, coordinando in particolare l’assortimento e le promozioni. L’anno approda in Beiersdorf (Nivea, Tesa, Labello, Eucerin, Hansaplast), raggiungendo in breve tempo la posizione di National Account Manager. Prosegue nello stesso incarico nel 2004 in Manetti & Roberts (Bolton Group), gestendo clienti come Coop Italia e Auchan. In seguito viene nominato Sales Director per l’Italia.

Francesco Misurelli, punto di riferimento per l’evoluzione di Beko in Italia

Il profilo di Francesco Misurelli su WikiCeo riporta successivamente l’evoluzione della sua carriera a partire dal 2011, anno in cui approda in Indesit come Direttore Commerciale: qui si occupa di ristrutturare il team vendite e sviluppare una nuova strategia focalizzata sulla redditività. Nel 2013 è nominato Managing Director Italy (AD), ruolo nel corso del quale guida la strategia aziendale nazionale per Indesit: tra i successi raggiunti anche la finalizzazione dell’acquisizione dell’azienda da parte di Whirlpool. In seguito all’integrazione, Francesco Misurelli entra in Whirlpool come Managing Director EMEA, con responsabilità su tutti i marchi e sul marchio Indesit in America Latina, Estremo Oriente e Medio Oriente. Nel 2017 ha inizio il suo attuale incarico di Chief Executive Officer di Beko Italia, che lo nomina alla guida dell’azienda con l’obiettivo di accelerarne la crescita nel mercato italiano. Il CEO coordina oggi lo sviluppo dei marchi Beko e Grundig in Italia. In riconoscimento della sua leadership innovativa, Francesco Misurelli è stato inserito da Forbes Italia nella classifica dei migliori 100 manager del 2022.

Botter: il percorso per la trasformazione nel Lean Digital Manufacturing

Attraverso la consulenza strategica di Bonfiglioli Consulting, Botter ha avviato un percorso evolutivo incentrato sull’efficientamento dei processi produttivi e la valorizzazione del personale, che hanno consentito di ottenere in tempi estremamente rapidi significativi aumenti nella produzione.

Botter S.p.A.

Bonfiglioli Consulting porta avanti la trasformazione di Botter

Botter, società vinicola che fa parte del Gruppo Argea, ha recentemente avviato un ambizioso percorso di trasformazione volto a migliorare la propria produttività e il servizio al cliente: per questa operazione, si è servita della consulenza strategica di Bonfiglioli Consulting, esperta in Lean Digital Manufacturing e pioniera della filosofia del “lean thinking” in Italia. Attraverso l'applicazione del metodo Lean World Class, Botter è stata traghettata verso un modello operativo più efficiente e flessibile, capace di adattarsi alle esigenze dell'Industry 4.0. L'approccio di Bonfiglioli Consulting si è concentrato su quattro direttrici principali: produzione, supply chain, organizzazione e strumenti. Grazie all’applicazione dei principi lean e all’introduzione di tecnologie digitali avanzate, ha ottimizzato i processi produttivi e logistici, migliorando al contempo il coinvolgimento e la responsabilizzazione del personale attraverso un’intensa attività di formazione. Il risultato di questa trasformazione si è tradotto in un aumento della produttività del 15%, a cui ha contribuito l'implementazione di un sistema di monitoraggio delle performance di fabbrica (MES) che ha consentito un controllo molto più accurato delle attività della società.

Formazione e cultura aziendale: il cuore del cambiamento di Botter

L’evoluzione non ha riguardato solamente l’ottimizzazione dei processi produttivi: Botter ha infatti puntato fortemente sullo sviluppo del capitale umano come elemento cruciale per il successo della propria trasformazione. I programmi di formazione avviati da Bonfiglioli Consulting hanno coinvolto circa il 40% del personale aziendale, promuovendo una maggiore motivazione e senso di appartenenza tra i dipendenti. Fondamentale l’attribuzione della certificazione Lean Six Sigma a diverse risorse, che hanno acquisito non solo importanti competenze digitali, ma anche la mentalità attenta all’eliminazione degli sprechi che caratterizza il lean thinking.

Pier Silvio Berlusconi: il sistema crossmediale di MFE traina la crescita del Gruppo

Il CEO Pier Silvio Berlusconi sull’ottima performance di MFE - MEDIAFOREUROPE: “Segnale di un mercato veramente tonico. Buona notizia per l’economia italiana e per la fiducia delle aziende”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: i risultati di MFE - MEDIAFOREUROPE

MFE registra un miglioramento della propria posizione finanziaria netta di 350 milioni di euro, generando profitti pari a 940 milioni e distribuendo complessivamente 755 milioni di dividendi agli azionisti. A presentare i risultati il CEO Pier Silvio Berlusconi nel corso della “Serata con la stampa” tenutasi a Cologno Monzese il 16 luglio. Il Gruppo europeo, specializzato nel settore dei media e della comunicazione, continua così lungo un percorso di crescita che coinvolge diversi livelli. Tra questi da segnalare anche il fatto che tale performance sia stata raggiunta investendo con decisione nelle assunzioni, in controtendenza rispetto alle multinazionali del settore: nello specifico, tra i 250 e i 300 giovani sotto i 30 anni inseriti ogni anno in organico. Commentando i risultati, Pier Silvio Berlusconi ha espresso soddisfazione per un segnale incoraggiante non solo per Mediaset “ma anche per le imprese italiane e tutta l’economia, perché l’andamento del mercato pubblicitario è anche cartina di tornasole dell’economia e del livello di fiducia delle aziende”. Un contributo importante proviene dal robusto sistema crossmediale di MFE che, partendo dalla forza della televisione tradizionale, si amplifica attraverso il digitale, il web, la radio e la cartellonistica: approccio integrato che garantisce presenza efficace e diversificata sia a livello nazionale che europeo, consolidandone ulteriormente la leadership nel settore.

Pier Silvio Berlusconi: MFE, innovazione tecnologica e focus sul capitale umano

Il successo del progetto MFE - MEDIAFOREUROPE, ideato e guidato da Pier Silvio Berlusconi, riceve attenzione e approfondimenti non solo da parte di note testate internazionali come “Les Echos”, “Augsburger Allgemeine” e “Financial Times”, ma anche dalla principale banca d’affari mondiale, JPMorgan, che recentemente ha migliorato il rating del Gruppo da “Neutral” a “Overweight”, senza escludere prospettive di ulteriori incrementi. Come sottolineato dal CEO, uno dei fattori chiave è fornito dal ruolo strategico di MFE Advertising: la concessionaria punta a diventare il motore di un sistema pubblicitario europeo senza precedenti, che integri le sinergie tra Italia, Spagna e altri Paesi che si uniranno nel progetto. Al centro la valorizzazione del binomio advertising e innovazione tecnologica, senza tralasciare l’importanza del capitale umano: è questa infatti la forza di MFE - MEDIAFOREUROPE evidenziata anche dal CEO Pier Silvio Berlusconi, che in merito ha osservato come “il rapporto umano, la stima e la fiducia siano un valore unico oggi più che mai”.

martedì 24 settembre 2024

Alfredo Moratti guida l'espansione di Amica Chips: approvato l'ampliamento dello stabilimento

Amica Chips continua il suo percorso di espansione grazie all’approvazione del progetto di ampliamento dello stabilimento di Castiglione delle Stiviere. Fautore principale della crescita dell’azienda è Alfredo Moratti, fondatore e Presidente, il cui impegno per l’innovazione e la sostenibilità ha portato la realtà a diventare leader nel settore degli snack.

Alfredo Moratti

Alfredo Moratti: l’ampliamento di Amica Chips un nuovo capitolo per l'azienda

Novità per Amica Chips: l’azienda produttrice di snack ha recentemente ottenuto l'approvazione dal Consiglio Comunale di Castiglione delle Stiviere per un ambizioso progetto di ampliamento del suo stabilimento. Fortemente voluto dal Presidente Alfredo Moratti, il nuovo magazzino, che si estenderà su una superficie di circa 6.000 metri quadrati, rappresenta un importante investimento sia dal punto di vista produttivo che ambientale. L'edificio sarà infatti dotato di un impianto fotovoltaico con 288 moduli, a testimonianza dell'impegno dell'azienda verso la sostenibilità, e l'area esterna verrà arricchita da spazi verdi con piante autoctone. Verrà inoltre realizzata una nuova area parcheggio per dipendenti e visitatori. Oltre a consolidare la presenza di Amica Chips sul territorio, con l'azienda che attualmente occupa una struttura di oltre 70.000 mq e impiega più di 350 dipendenti, tra gli effetti dell’espansione anche la creazione di nuovi posti di lavoro e il rafforzamento dell'economia locale.

 Il ruolo chiave di Alfredo Moratti nella crescita aziendale

Dietro la crescita di Amica Chips si cela la vision e la determinazione di Alfredo Moratti, fondatore e Presidente dell'azienda. Nato a Castiglione delle Stiviere, ha reso in pochi anni la sua azienda un colosso del settore snack, facendo della qualità il cuore del suo successo. Dal 1990, anno di fondazione, l'azienda ha conosciuto un'espansione rapida, grazie anche a importanti acquisizioni come quelle di DORITA, Pandal e MIA. L’imprenditore ha sempre puntato sull'innovazione e sull'eccellenza produttiva, guidando rapidamente Amica Chips verso il mercato globale, con esportazioni in oltre 22 Paesi e un fatturato che supera i 140 milioni di euro. Sotto la sua guida, l'azienda ha abbracciato anche una forte responsabilità ambientale, promuovendo la sostenibilità attraverso l'adozione di pratiche green e l'adesione agli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU. Tra le iniziative più recenti la linea “Eldorada”, con una confezione fatta al 30% da risorse riciclate, e la collaborazione con la start-up Treebu per la creazione in Italia di una foresta di 500 alberi di pawlonia.

Gianni Lettieri: l’imprenditore dietro il successo di Meridie e Atitech

Gianni Lettieri rappresenta una delle storie di successo più emblematiche del Mezzogiorno italiano. Dalla fondazione di stabilimenti tessili negli anni '80 alla leadership nel settore aeronautico con Atitech, l’imprenditore è stato in grado di diversificare le sue attività in modo strategico, dimostrando una capacità unica di innovare e creare valore in più settori.

Gianni Lettieri

Come Gianni Lettieri ha trasformato Atitech in leader del settore

Gianni Lettieri è Presidente di Atitech, una delle principali aziende di manutenzione aeronautica (MRO) nel mercato EMEA, e di Meridie S.p.A., la prima investment company del Sud ad essere stata quotata in Borsa. Sotto la sua guida, Atitech è stata protagonista di un significativo processo di espansione. L’acquisizione del ramo manutenzione di Alitalia di Fiumicino, nel 2022, ha permesso alla MRO di Capodichino di rafforzare la sua presenza, integrando quattro nuovi hangar e aumentando le capacità operative con sei linee per aerei narrow body e cinque per wide body. Con una presenza globale che abbraccia 32 scali in Europa, Africa, Medio Oriente, Asia e Sud America, e una forza lavoro di 1.447 dipendenti, oggi Atitech continua a perseguire il suo obiettivo: creare un’officina nazionale per la manutenzione aeronautica a 360°. Da inizio anno, la società ha già siglato due importanti partnership. La prima con la spagnola Volotea: si occuperà della manutenzione degli Airbus. La più recente con Alisarda Real Estate, la controllata del Gruppo Geasar: Atitech gestirà gli hangar Avio1 e Avio2 dell’aeroporto di Olbia sia per la manutenzione di base che per la ristrutturazione degli interni dei jet privati.

Gianni Lettieri: le prime iniziative imprenditoriali e l’impegno nel sociale

Il percorso imprenditoriale di Gianni Lettieri inizia nel 1979, anno in cui con un industriale lombardo fonda a Casandrino (Napoli) e Monza uno stabilimento specializzato nella lavorazione, tintoria e finissaggio dei tessuti. Nel 1989 fa un passo decisivo fondando la prima azienda europea dedicata alla produzione di tessuto denim-ring, un prodotto innovativo che esporta anche negli Stati Uniti e in India, dove, con il gruppo Raymond, avvia la prima società indiana per la produzione di denim. Dopo una breve parentesi nel settore delle energie rinnovabili con la creazione di CO.S.ER. S.r.l. nel 2006, Gianni Lettieri inizia ad affermarsi nel settore finanziario con la nascita di Meridie. È il 2009 quando decide di rilevare Atitech e puntare sulla manutenzione aeronautica. Una carriera di successo che va avanti da oltre 40 anni, così come l’impegno dell’imprenditore nel sociale. Il Natale e la Pasqua Solidale sono un esempio delle iniziative più recenti di Atitech, così come il progetto di realizzare un ristorante solidale aperto tutto l’anno nella città di Napoli. A testimoniare il percorso dell’imprenditore numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Cuore d'Oro, il Premio Masaniello, il Premio Guido Dorso XXIX Edizione e la laurea honoris causa in Giurisprudenza conferita dall'Università degli studi di Napoli Parthenope.

lunedì 23 settembre 2024

Carlo Messina: Intesa Sanpaolo al fianco delle PMI per la crescita del Paese

Il CEO Carlo Messina: “Intesa Sanpaolo si impegna per essere il motore dell’economia reale e sociale del Paese, per non lasciare indietro nessuno”.

Carlo Messina

Carlo Messina: da Intesa Sanpaolo 2,4 miliardi per le imprese della Sardegna con “Il tuo futuro è la nostra impresa”

Nell’ambito di “Il tuo futuro è la nostra impresa”, l’iniziativa lanciata dal Gruppo guidato da Carlo Messina per accompagnare la progettualità di PMI e aziende di minori dimensioni e supportarle nel cogliere al meglio i benefici delle nuove misure del PNRR e investire in transizione energetica e digitale, Intesa Sanpaolo ha stanziato 2,4 miliardi per le imprese della Sardegna. Il programma è stato presentato lo scorso 17 luglio agli imprenditori sardi in un evento che ha coinvolto le associazioni confindustriali. L’incontro si è confermato una ulteriore occasione di rilievo per ribadire il valore di iniziative come quella promossa da Intesa Sanpaolo, fortemente sostenuta anche dal CEO Carlo Messina. In totale sono 120 i miliardi di euro che il Gruppo mette a disposizione delle imprese italiane fino al 2026 per accompagnarle nei processi di trasformazione e rinnovamento legati alla transizione energetica e digitale, facilitandone anche l’accesso alle nuove misure del PNRR.

Intesa Sanpaolo, Carlo Messina: salvaguardare il valore del Made in Italy, l’eccellenza delle filiere produttive

Come anche il CEO Carlo Messina ha sottolineato in diverse occasioni, PMI e aziende di piccole dimensioni a cui Intesa Sanpaolo si rivolge con “Il tuo futuro è la nostra impresa” sono pilastri fondamentali dell’imprenditoria italiana e delle filiere locali. Favorire nuovi investimenti promuovendo la competitività del territorio, accelerare la dinamica di buone performance del sistema produttivo e assicurare l’immediata attivazione di strategie sostenibili e di lungo periodo: Intesa Sanpaolo, come emerso anche nell’ambito dell’incontro dello scorso 17 luglio a Cagliari con le associazioni confindustriali, guarda proprio in questa direzione in ottemperanza al proprio ruolo di “motore dell’economia reale e sociale del Paese, per non lasciare indietro nessuno”, richiamato in più occasioni anche dal CEO Carlo Messina. Per questo si impegna attivamente con l’obiettivo di diventare un partner affidabile nel supportare a livello finanziario le imprese private e pubbliche che possono avere un impatto sul sistema Paese.

Star Italia: innovazione e sostenibilità racchiuse nel complesso di Lido di Spina

Star Italia, azienda leader nel settore della ristrutturazione dei bagni e della trasformazione vasca in doccia, nel 2022 ha inaugurato un nuovo complesso a Lido di Spina, in provincia di Ferrara, uno spazio multifunzionale che coniuga innovazione e tradizione, ma anche rispetto per l’ambiente e benessere dei dipendenti.

Star Italia

“L’isola del bagno” di Star Italia

È stato battezzato “L’isola del Bagno” il complesso di Star Italia situato a Lido di Spina (Ferrara), inaugurato nel 2022. Uno spazio di oltre 6.000 metri quadri, nel quale si ergono due edifici progettati mettendo al primo posto il rispetto dell’ambiente e delle persone. Alimentato da energia pulita proveniente dai pannelli fotovoltaici installati al suo interno, presenta colonnine per la ricarica delle auto elettriche, un’aula magna per i corsi di formazione professionale e una mensa adibita a uso esclusivo del personale. Il complesso ospita, in una delle strutture, anche il punto vendita all’ingrosso e al dettaglio per l’edilizia, nel quale trovano esposizione oltre 10mila articoli per la casa: dai pavimenti ai rivestimenti, passando per i climatizzatori e gli arredi per il bagno. Sia per il tipo di costruzione che per la sua collocazione – il sito è stato realizzato in un’area precedentemente abbandonata e opportunamente riqualificata – l’azienda rispecchia appieno i valori di Star Italia, in primis l’attenzione per la sostenibilità e l’impegno per il territorio.

Impegno ambientale e inclusività: i valori di Star Italia

Fondata nel 2016, Star Italia è riuscita in pochissimo tempo a quintuplicare il suo fatturato e a conquistarsi la leadership nel mercato della ristrutturazione dei bagni. Una realtà giovane e dinamica che ha saputo far fruttare l’esperienza di tre generazioni di imprenditori in ambito edilizio. In linea con i grandi valori della nostra epoca, l’azienda ripone enorme attenzione alla sfera ESG (Environmental, Social, and Governance) e collabora attivamente con il FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale e delle riserve naturalistiche. Star Italia attua, inoltre, una serie di politiche di inclusione e gender equality che gli hanno fatto guadagnare il titolo di “Women Value Company”, con l’85 per cento del personale composto da donne. La giovane età media dei dipendenti, fissata intorno ai 28 anni, evidenzia infine l’impegno della società nel promuovere l'occupazione giovanile.

Susanna Esposito promuove il Master dell’Università di Parma in Comunicazione Scientifica

Il Master in Comunicazione Scientifica dell’Università di Parma è giunto alla sua quarta edizione: la Presidente Susanna Esposito ha descritto nel dettaglio i suoi punti di forza, tra cui spiccano la modalità e-learning e l’approccio interdisciplinare.

Susanna Esposito

Susanna Esposito presenta il Master dell’Università di Parma dedicato alla Comunicazione Scientifica

Nel mondo contemporaneo, la sfida della comunicazione scientifica è più complessa che mai a causa dell'avvento delle tecnologie digitali e dei social media: è dunque fondamentale, secondo la Professoressa e Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Università di Parma Susanna Esposito, essere in grado di adattare la comunicazione scientifica ai nuovi mezzi digitali. Per questo, l’Università di Parma ha lanciato la quarta edizione del Master in Comunicazione Scientifica, che formerà gli studenti nella divulgazione delle scoperte e nozioni scientifiche in una prospettiva multidisciplinare.

Gli aspetti innovativi e interdisciplinari del Master promosso da Susanna Esposito

Sotto la guida di Susanna Esposito, il Master CoSe è evoluto in un percorso di studi altamente innovativo e sofisticato, in grado di fornire agli studenti le competenze interdisciplinari attraverso cui informare un pubblico quanto mai vasto e globalizzato. Oltre a medici, scienziati e ricercatori, potranno infatti confrontarsi con giornalisti, divulgatori e professionisti della comunicazione, ottenendo una formazione estesa e flessibile che coprirà anche scienze quali l’economia, la biologia, la fisica e le scienze naturali. Il Master è rivolto sia a giovani emergenti che a professionisti affermati che intendono rafforzare le proprie competenze, e potrà essere svolto interamente in modalità digitale.

Serenissima Ristorazione migliora i processi con il progetto Lean

Serenissima Ristorazione continua a investire in innovazione, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza operativa e ridurre gli sprechi nei processi aziendali. Grazie alla collaborazione con Fòrema e all’adozione del progetto Lean, l'azienda punta a potenziare la sostenibilità delle sue attività e a garantire una formazione continua per il suo personale.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione implementa nuove strategie con il progetto Lean

Serenissima Ristorazione ha intrapreso un ambizioso percorso di ottimizzazione dei processi aziendali grazie alla collaborazione con il team Lean di Fòrema. L'obiettivo del progetto è quello di standardizzare le procedure operative, ridurre gli sprechi e migliorare l'efficienza produttiva in tutti i centri dell'azienda. Uno studio approfondito ha coinvolto otto centri produttivi, portando all'analisi dei processi principali, all'identificazione delle aree di miglioramento e infine alla definizione delle Standard Operating Procedures (SOP), con la descrizione nel dettaglio del flusso delle attività operative. I rappresentanti del team Lean hanno evidenziato come, grazie a questo progetto, siano riusciti a ottimizzare il loro lavoro, garantendo maggiore efficienza e riduzione degli sprechi. Parallelamente, un gruppo di ispettori aziendali ha seguito il percorso formativo “Train the Trainer Lean”, che ha fornito loro le competenze necessarie per formare i capi impianto delle varie unità operative.

Serenissima Ristorazione: un impegno continuo per il miglioramento

L'azienda continuerà il progetto anche nel 2025, ampliando il numero di partecipanti e lavorando su nuove aree di miglioramento. Questo percorso non solo facilita il lavoro di tutti i collaboratori, ma rafforza la posizione di Serenissima Ristorazione come leader nel settore della ristorazione collettiva, sempre attenta all'innovazione e alla sostenibilità. L'azienda ha sottolineato come il contributo di tutti i collaboratori sia stato fondamentale per l'implementazione degli standard operativi in ogni centro, esprimendo gratitudine verso di loro. Grazie a questi sforzi congiunti, Serenissima Ristorazione è in grado di garantire un servizio sempre più efficiente e di qualità.

Gruppo Riva: la tradizione di Caronno Pertusella e l’avanguardia di Lesegno

Caronno Pertusella rappresenta la nascita di Gruppo Riva, Lesegno il cuore pulsante della tecnologia e dell’innovazione metallurgica: entrambi gli stabilimenti ricoprono un ruolo cruciale per il leader siderurgico.

Gruppo Riva

Caronno Pertusella: il principio di Gruppo Riva

Lo stabilimento di Caronno Pertusella, il luogo dove ha avuto inizio l’avventura imprenditoriale di Emilio Riva, rappresenta un simbolo di eccellenza e innovazione nel settore della metallurgia. Inaugurato nel 1957 in tempi record, nel 1964 introdusse la colata continua curva a tre linee, una tecnologia rivoluzionaria che trasformò radicalmente la produzione di acciaio in Italia. Grazie a questa innovazione, Gruppo Riva abbandonò i tradizionali lingotti per produrre billette direttamente dall’acciaio liquido, ottimizzando la resa produttiva e abbattendo i costi. Con questo approccio, l’azienda riuscì a migliorare l’efficienza del processo e ad affermarsi come leader nel settore degli acciai speciali, sia al carbonio che legati. Con circa 200 dipendenti altamente qualificati, lo stabilimento di Caronno Pertusella si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica. Durante gli anni, Gruppo Riva ha effettuato costanti investimenti per modernizzare gli impianti, rendendo la fabbrica tra le più avanzate d’Europa. La produzione è oggi focalizzata sulle billette e sui blumi quadri da colata continua, destinati a settori cruciali come quello minerario, dell’energia e automobilistico. Equipaggiato con impianti avanzatissimi, compresi forni elettrici da 85 tonnellate e macchine di colata continua, lo stabilimento continua a rappresentare l’avanguardia della produzione siderurgica, combinando alta qualità e sostenibilità in un mercato in continua evoluzione.

Lesegno: il cuore tecnologico di Gruppo Riva

Il polo produttivo di Lesegno, nella provincia di Cuneo, emerge come il fulcro tecnologico di Gruppo Riva. A partire dal 2003, il laboratorio di ricerca e sviluppo situato al suo interno ha integrato apparecchiature all'avanguardia, come il simulatore termomeccanico "Gleeble 3800", uno strumento unico in Italia capace di riprodurre l'intero ciclo di lavorazione dell’acciaio su campioni ridotti. Tale tecnologia consente analisi approfondite su diversi metalli, garantendo la qualità dei prodotti finali. Lo stabilimento, inaugurato negli anni '60, venne rilevato da Gruppo Riva che potenziò le sue capacità produttive grazie all'introduzione della colata continua e all'acquisto di nuovi forni elettrici. Nel corso degli anni, i processi furono poi ulteriormente migliorati per ottenere prodotti capaci di rispettare le richieste dei clienti più esigenti. Parallelamente sono stati eseguiti importanti investimenti per continuare garantire il rispetto ambientale. Lesegno impiega oggi quasi 350 persone e produce acciai legati per applicazioni quali costruzioni generali, destinati al trattamento termico e la fabbricazione di molle. Il collegamento con istituzioni accademiche di prestigio, come il Politecnico di Milano e l'Università di Torino, arricchisce le attività di ricerca, stimolando progetti innovativi e collaborazioni sperimentali.

Sabrina De Filippis: le sfide e le soluzioni per il futuro della logistica intermodale

Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, è stata intervistata dal sito del Green Logistics Expo, evento volto a misurare i progressi sostenibili nel settore del trasporto merci: la manager ha illustrato nel dettaglio gli sforzi della società nello sviluppare l’intermodalità in Italia, valorizzandone dunque la posizione strategica nello scacchiere logistico mondiale.

Daniele Ragone

Il ruolo della logistica nel rilancio del Paese: l’analisi di Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis, AD e DG di Mercitalia Logistics, ha evidenziato, nella sua intervista al sito del Green Logistics Expo, le principali criticità che il settore della logistica deve affrontare in un contesto globale profondamente trasformato da eventi come la Brexit, la pandemia e i conflitti internazionali: la manager ha in particolare sottolineato l'importanza di rafforzare l’efficienza, la competitività e la resilienza dei trasporti europei, in modo che questi siano in grado di sostenere la ripresa economica del Continente. Per vincere questa sfida, il piano industriale del Polo Logistica del Gruppo FS, sotto la guida di Sabrina De Filippis, punta a rafforzare il network delle partnership di valore e a sviluppare progetti infrastrutturali che collegheranno asset strategici come porti e terminali multimodali. Questi sforzi consentiranno di incrementare il trasporto ferroviario delle merci, riducendo la dipendenza dal trasporto stradale e rafforzando l’integrazione tra i sistemi di trasporto mare, ferro e gomma, secondo la filosofia dell’intermodalità.

Sabrina De Filippis: Mercitalia Logistics tra intermodalità e innovazione

L’intermodalità consentirà, come sottolineato da Sabrina De Filippis, non solo di valorizzare la posizione strategica dell’Italia nel Mediterraneo, ma anche di ridurre l’impatto ambientale associato ai trasporti. L’utilizzo integrato di varie modalità di trasporto permetterà infatti di spostarsi maggiormente con mezzi meno inquinanti – treni e navi – al posto dei camion, particolarmente inquinanti in relazione alla ridotta capacità di trasporto. La digitalizzazione è un altro pilastro fondamentale del piano industriale del Polo Logistica: la manager ha citato, a riguardo, progetti innovativi come lo “Smart Train”, che raccoglie dati durante il viaggio del treno per ottimizzare i processi operativi e migliorare l’efficienza, e il sistema DAC (Digital Automatic Coupling), che consentiranno una gestione più precisa dei treni merci. “Innovazione e digitalizzazione sono tra i fattori abilitanti del nostro Piano industriale”, ha aggiunto Sabrina De Filippis. “Siamo costantemente impegnati nell’adozione di tecnologie all’avanguardia per ridurre significativamente l’impatto ambientale delle operazioni logistiche, garantendo allo stesso tempo un servizio di alta qualità”.

giovedì 19 settembre 2024

Luca de Meo: l’industria automobilistica europea al bivio tra elettrico e rischio sanzioni UE

Con il 2025 alle porte, l'industria automobilistica europea si trova sotto pressione per raggiungere gli obiettivi sulla riduzione della CO2. Il CEO di Renault Group Luca de Meo mette in guardia: senza un'accelerazione nelle vendite di veicoli elettrici, le sanzioni per i produttori europei rischiano di arrivare a quota 15 miliardi.

Luca de Meo

Sanzioni miliardarie o tagli di produzione: cosa rischiano i produttori europei secondo Luca de Meo

L'industria automobilistica europea si trova a fronteggiare una minaccia concreta: sanzioni fino a 15 miliardi di euro se non riuscirà a centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2025. A lanciare l’allarme è Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente dell'Associazione Costruttori Europei dell’Auto (ACEA). Troppe le difficoltà per il settore, aggravate dalla lenta crescita della domanda di veicoli elettrici. La normativa dell'Unione Europea prevede che, dal 2025, le nuove auto dovranno rispettare un limite medio di 94 grammi di CO2 per chilometro, un traguardo ancora più severo rispetto ai 116 g/km richiesti per il 2024. Per le aziende che non rispetteranno questi standard, le sanzioni saranno significative: 95 euro per ogni grammo di CO2 oltre il limite, moltiplicato per il numero di veicoli venduti. Se il ritmo di vendita dei veicoli elettrici non dovesse accelerare, le strade sono solo due, spiega Luca de Meo: pagare sanzioni miliardarie o ridurre drasticamente la produzione di auto termiche.

Luca de Meo: sulle normative UE serve maggiore flessibilità

In una recente intervista radiofonica rilasciata a France Inter, il CEO di Renault Group ha espresso quindi preoccupazione per l'adozione ancora troppo lenta dei veicoli elettrici, nonostante l'attenzione crescente verso la mobilità sostenibile. Alcune Case automobilistiche sembrano più vicine a raggiungere gli obiettivi del 2025. Toyota, con la sua vasta gamma di veicoli ibridi a basse emissioni, e Tesla, già completamente elettrica, sono tra i marchi meglio posizionati. Ford e Volkswagen, invece, sono ancora in ritardo. Geely, d’altra parte, ha già raggiunto le soglie richieste grazie ad una strategia ben avviata. Nel suo intervento, Luca de Meo ha quindi sollecitato le autorità europee a rivedere le normative, proponendo maggiore flessibilità. Secondo il manager, fissare scadenze rigide senza concedere margini di adattamento rischia di mettere in difficoltà l'intero comparto automobilistico. "Il vero nodo non è il 2035, ma il 2025", ha avvertito, indicando la necessità di agire subito per evitare sanzioni devastanti e preservare la competitività dell'industria europea.

Marco Domizio: Ares Ambiente, tracciabilità nell’esportazione dei rifiuti

Nel 2008 Marco Domizio ha fondato Ares Ambiente, azienda che opera nel settore dell’intermediazione dei rifiuti e nella gestione di impianti autorizzati. Tra i servizi forniti anche l’esportazione di rifiuti conformemente al Regolamento Europeo (CE) n. 1013/2006 e alla Convenzione di Basilea.

Marco Domizio

Rifiuti e tracciabilità: il contributo di Ares Ambiente, fondata da Marco Domizio

In un contesto globale di crescente attenzione alla sostenibilità, Marco Domizio ha fondato Ares Ambiente con l’intenzione di puntare sulla sicurezza e sull’efficienza per le operazioni connesse al settore dell’intermediazione dei rifiuti. Tra gli elementi cruciali per farlo è importante operare in conformità alle normative internazionali: ne è un esempio Ares Ambiente, che si distingue anche nella gestione dell’esportazione dei rifiuti in conformità al Regolamento Europeo (CE) n. 1013/2006 e alla Convenzione di Basilea. L’azienda è specializzata nella gestione completa delle notifiche per le spedizioni dei rifiuti, garantendo efficienza e sicurezza nel recupero di materiali pericolosi e non pericolosi, promuovendo anche pratiche ambientali di sostenibilità. Il fine è rispondere alle esigenze del settore attraverso una gestione tracciabile e completa per l’esportazione: ogni fase è infatti conforme alle normative più rigorose per garantire il rispetto degli standard internazionali del settore.

Marco Domizio: Ares Ambiente centrale nella gestione dei rifiuti

Fin dalla sua fondazione avvenuta nel 2008 per opera di Marco Nicola Domizio, Ares Ambiente si è contraddistinta per l’alto livello di specializzazione raggiunto, fondamentale per un’esportazione dei rifiuti condotta in modo sicuro e sostenibile. La complessità dell’iter di notifica e l’organizzazione dei movimenti richiedono infatti competenze avanzate, così da garantire che ogni fase rispetti le normative vigenti. Di grande rilevanza anche le collaborazioni dell’azienda con i centri di smaltimento esteri, che consentono di offrire soluzioni adeguate alle esigenze di smaltimento per tutte le realtà produttive del territorio italiano, in un’ottica di sicurezza e senza mai perdere di vista la conformità alle normative. Anche in questo modo l’azienda ha raggiunto una posizione di riferimento in Italia nel settore dell’intermediazione dei rifiuti e nella gestione di impianti autorizzati.

mercoledì 18 settembre 2024

Susan Carol Holland: Fondazione Amplifon estende il suo impegno per gli anziani in Australia

Fondazione Amplifon, sotto la guida di Susan Carol Holland, ha portato il progetto “Ciao!” in Australia grazie alla collaborazione con la Monash University. Questa iniziativa punta a sostenere gli anziani nelle residenze, facilitando i contatti con i familiari e rendendo disponibili servizi come la telemedicina.

Susan Carol Holland

Susan Carol Holland: Fondazione Amplifon porta il progetto “Ciao!” in Australia

Risultato di una collaborazione con la Monash University di Melbourne, il progetto “Ciao!” di Fondazione Amplifon è arrivato anche in Australia, dove il leader dell’hearing care è presente dal 1997 con oltre 430 negozi e più di 1.600 dipendenti. Dopo il feedback positivo ricevuto in Italia e in Portogallo, l’Onlus guidata da Susan Carol Holland ha deciso di portare l’iniziativa anche nel Nuovissimo Continente, trovando il partner ideale nella Monash University, la quale si è presa la responsabilità di curare la relazione con i partner locali e la valutazione dell’impatto del progetto. “Con questa nuova iniziativa proseguiamo il percorso di internazionalizzazione della nostra Fondazione e, per la prima volta, superiamo i confini europei, in linea con il DNA di Amplifon”, ha dichiarato la Presidente di Fondazione Amplifon.

Susan Carol Holland: orgogliosi dell’impatto positivo che “Ciao!” avrà in Australia

Siamo molto orgogliosi di portare anche in Australia i nostri progetti di inclusione sociale degli anziani, avviati con successo in Italia e Portogallo, e di consentire ai dipendenti locali del Gruppo Amplifon di avere un impatto positivo sulla vita delle persone attraverso attività di volontariato”, ha proseguito Susan Carol Holland. Il progetto “Ciao!”, che in Italia ha coinvolto circa 200 residenze e 10.000 anziani in tre anni, è nato durante la pandemia. Grazie a questa iniziativa, le case di riposo sono state dotate di tecnologie per video connessioni che hanno consentito di facilitare la comunicazione tra gli anziani e i loro familiari, oltre che agevolare le interazioni con le comunità di riferimento e il contatto con le organizzazioni locali, sociali, culturali e religiose. Tra gli altri vantaggi, anche la possibilità per gli anziani di prendere parte a sessioni di telemedicina, riabilitazione e attività fisica. L’iniziativa, come ha sottolineato la Consigliera Delegata di Fondazione Amplifon Maria Cristina Ferradini, “dimostra come grazie alla combinazione virtuosa di nuove tecnologie e creatività sia possibile creare nuove opportunità di relazione e inclusione sociale per gli anziani, soprattutto per coloro che vivono nelle residenze sanitarie”.

Cristina Scocchia: da L’Oréal a Illycaffè, una carriera di sfide e successi

Il libro “Il coraggio di provarci”, edito da Sperling & Kupfer, racconta la storia di Cristina Scocchia, una delle più importanti manager italiane.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: l’autobiografia “Il coraggio di provarci”

Il percorso professionale di Cristina Scocchia (AD di Illycaffè) è all’insegna del merito: nata in un piccolo paese nei dintorni di Sanremo, in una famiglia di insegnanti, ha avviato una carriera che l’ha portata ad assumere ruoli manageriali in alcune delle più importanti multinazionali del panorama italiano, portandole al successo. Nel libro “Il coraggio di provarci”, l’AD ripercorre i momenti salienti della sua carriera e la personale filosofia professionale, con i valori che la guidano quotidianamente. L’autobiografia è scritta a quattro mani insieme alla giornalista Francesca Gambarini.

La filosofia manageriale di Cristina Scocchia: responsabilità e inclusione

La visione della leadership di Cristina Scocchia si basa su due principi fondamentali: responsabilità e inclusione. Secondo la manager, la leadership oggi non è più una questione di potere, ma di empatia e attenzione verso i dipendenti. “Oggi, lentamente, si va affermando anche un modello nuovo, mirato a non lasciare indietro nessuno. La leadership richiede responsabilità, empatia e partecipazione. La leadership verticale dell’uomo solo al comando non funziona più”, ha dichiarato, ricordando le difficoltà sofferte dai dipendenti di KIKO Milano nel corso della pandemia: “In quel frangente, ho capito che la leadership non è potere ma responsabilità. Quando la nave traballa, il capitano deve pensare anzitutto alle persone”. C’è poi il tema della parità di genere: l’AD, infatti, evidenzia in molti passaggi del testo la questione del merito. Pur auspicando un futuro in cui donne e uomini vengano valutate esclusivamente per i propri meriti, la manager ritiene imprescindibili in questo momento misure quali le quote rosa, definite come una “medicina amara ma necessaria”.

martedì 17 settembre 2024

Luigi Lovaglio, l’uomo dietro la rinascita di Monte dei Paschi di Siena

Luigi Lovaglio, attualmente alla guida di Banca Monte dei Paschi di Siena, ha una lunga e illustre carriera nel settore bancario. Forte di decenni di esperienza, ha contribuito al successo di istituti come Unicredit, guidando complesse operazioni di fusione e sviluppo internazionale.

Luigi Lovaglio su Wikiceo

Il ruolo di Luigi Lovaglio nel rilancio di MPS

Dal 2022 Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS), Luigi Lovaglio è oggi uno dei bancari più influenti del panorama italiano. Sotto la sua guida, MPS ha registrato risultati significativi, tra cui un utile superiore ai 600 milioni di euro nel primo semestre del 2023. Lovaglio ha giocato un ruolo chiave nel rafforzamento della solidità patrimoniale della banca, ponendola in una posizione strategica per affrontare le sfide future del mercato. Oltre a guidare MPS, è anche membro del consiglio dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), consolidando ulteriormente la sua influenza nel panorama finanziario nazionale.

I primi incarichi professionali

La carriera di Luigi Lovaglio affonda le sue radici nel 1973, quando iniziò il suo percorso professionale presso il Credito Italiano. Inizialmente responsabile di diverse aree di business commerciale, Lovaglio ha saputo distinguersi grazie alla sua capacità di gestire operazioni complesse, come le fusioni tra istituti bancari. Nel corso degli anni '90, ha avuto un ruolo determinante nella creazione del Gruppo Unicredit, guidando le strategie di espansione in Europa Centrale e Orientale. La sua esperienza internazionale è proseguita con incarichi di prestigio in Polonia e Bulgaria, dove ha contribuito alla crescita e al consolidamento di importanti istituti bancari, gettando le basi per il suo successo come leader di grandi organizzazioni finanziarie.

Banca Generali, Gian Maria Mossa: ad agosto raccolta in crescita ancora a doppia cifra

“Nonostante la stagionalità dei mesi estivi, prosegue la crescita a doppia cifra nei volumi complessivi e la normalizzazione nel mix della raccolta”: l’AD Gian Maria Mossa sottolinea il valore dei dati registrati ad agosto da Banca Generali.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: Banca Generali, i numeri di agosto nell’analisi dell’AD

Banca Generali, guidata da Gian Maria Mossa, ad agosto ha realizzato una raccolta netta di 378 milioni di euro, in crescita di 53 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2023: la raccolta netta cumulata da inizio anno arriva così a 4,4 miliardi di euro (+11% annuo). “Nonostante la stagionalità dei mesi estivi, prosegue la crescita a doppia cifra nei volumi complessivi e la normalizzazione nel mix della raccolta”, ha rilevato in merito l’AD Gian Maria Mossa. Le soluzioni contenitore si sono confermate le più richieste nel gestito, con una ripresa delle linee assicurative (50 milioni nel mese, 129 milioni da inizio anno, +130% a/a), in aggiunta alle linee finanziarie (31 milioni nel mese, 945 milioni da inizio anno, +104% a/a). Solida anche Ia raccolta in fondi di casa (49 milioni nel mese, 548 milioni da inizio anno, +27% a/a).

Gian Maria Mossa: a settembre la convention annuale di Banca Generali

L’AD Gian Maria Mossa, nel commentare la performance, ha sottolineato il valore dei contenitori finanziari ed assicurativi e l’offerta di sicav di casa che “confermano i buoni segnali dei mesi precedenti, mentre liquidità e polizze tradizionali si sono stabilizzate”. L’AD di Banca Generali ha evidenziato inoltre i progressi sul fronte del reclutamento, proseguito ad agosto, con l’ingresso di “profili di grande esperienza e giovani talenti sempre più interessati al nostro mondo”. Gian Maria Mossa ha poi ricordato che “nel mese di settembre si terrà la nostra convention annuale, un momento fondamentale di condivisione delle strategie con i nostri banker e di rilascio di prodotti e servizi da cui ci aspettiamo ulteriore impulso alla crescita”. Banca Generali, forte dei numeri registrati anche ad agosto, guarda quindi “con ottimismo alle prospettive dell’ultima parte dell’anno”.

Paolo Gallo esplora il legame tra innovazione e sostenibilità in “Diario di Volo”

Paolo Gallo, AD di Italgas, è autore di “Diario di Volo”, libro in cui sono descritti i progressi del Gruppo in termini di digitalizzazione e sostenibilità negli ultimi anni: attraverso stimolanti riflessioni nutrite da un’esperienza decennale nel settore energetico, il manager indica a imprese e istituzioni delle linee guida pratiche e teoriche da seguire per muoversi verso un futuro a emissioni zero.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: “Diario di Volo”, un vademecum di sostenibilità per aziende e istituzioni

In qualità di AD di Italgas, Paolo Gallo sta già guidando la transizione energetica nel settore del gas attraverso l’adozione di tecniche innovative. “Diario di Volo” è un resoconto di quanto il Gruppo ha fatto in questi anni, un vademecum delle strategie che altre realtà potranno prendere come spunto per avviare un simile processo di decarbonizzazione. Ricco di importanti casi studio tratti dall’evoluzione di Italgas, il libro si pone come una guida pratica per le imprese che vogliono rafforzare il proprio impegno sostenibile, fornendo esempi concreti di come il Gruppo stia trasformando la propria rete di distribuzione del gas in un'infrastruttura digitale all'avanguardia.

La digitalizzazione come abilitatore della sostenibilità nelle riflessioni di Paolo Gallo

Secondo Paolo Gallo è nell’innovazione che dobbiamo trovare le soluzioni attraverso cui costruire un futuro di sostenibilità. Nel libro, il manager mostra ad esempio come la creazione di un’infrastruttura full digital sia essenziale per monitorare in tempo reale i flussi di gas e migliorare l'efficienza operativa, diminuendo anche fughe e sprechi. L'adozione di soluzioni digitali avanzate permetterà di trasformare l'intero settore energetico, rendendo le infrastrutture più resilienti e adattabili, anche in vista dell’utilizzo di risorse eco-friendly come i biogas e l’idrogeno. Ma la tecnologia da sola non basta: il libro pone anche attenzione sull’importanza della formazione continua e dello sviluppo delle competenze per sostenere la transizione energetica. Senza capitale umano dotato di una preparazione di alto livello, l'adozione di tecnologie innovative rischia infatti di risultare inefficace. Con “Diario di Volo”, Paolo Gallo promuove dunque un approccio olistico al tema della sostenibilità, fondato sull’integrazione virtuosa di tecnologie, persone e processi.

Il modello di Health Italia: tutto per il benessere della persona

Piani di assistenza e sanità integrativa per i lavoratori, servizi di telemedicina e le iniziative per il sociale: un vero e proprio ecosistema messo in piedi da Health Italia per diffondere la cultura del benessere e migliorare la qualità di vita delle persone.

Health Italia

L’offerta di Health Italia per il benessere della persona

Health Italia, fondata nel 2001, è un'azienda leader nel settore dell'assistenza e della sanità integrativa in Italia. La sua missione è quella di promuovere il benessere attraverso la prevenzione e l'assistenza sanitaria, offrendo soluzioni personalizzate per il welfare aziendale, piani sanitari e programmi di flexible benefit. Con una vasta gamma di servizi di sanità integrativa, l'azienda risulta una delle realtà più complete in Italia e in Europa per la cura e il benessere della persona. Health Italia gestisce una rete nazionale di oltre 8.500 convenzioni sanitarie e 15.000 professionisti attraverso Health Assistance, garantendo un accesso facilitato a prestazioni sanitarie di qualità. Nell’ambito del welfare aziendale offre il servizio dedicato alla gestione dei piani di welfare per il personale di imprese ed enti, Hi Welfare, e altri servizi personalizzati per il benessere dei dipendenti. Attiva anche nell’ambito della telemedicina con Health Point, fornisce inoltre servizi innovativi tramite una piattaforma online proprietaria, rispondendo così alle esigenze attuali del settore.

Dal sociale alla sostenibilità: l’impegno di Health Italia

Nel corso degli anni, Health Italia si è costruita una solida reputazione oltre che per la qualità dei servizi offerti, anche per il suo impegno in iniziative a sfondo sociale e culturale. Nel 2015, ha fondato la Banca delle Visite Onlus, un progetto che raccoglie donazioni per visite ed esami medici per persone in difficoltà. Inoltre, ha creato il Museo del Mutuo Soccorso, un'iniziativa dedicata alla valorizzazione della storia delle società di mutuo soccorso e alla promozione della ricerca in tema di mutualità. Health Italia ha inoltre diffuso la cultura del benessere attraverso il magazine “Health Online”, uno spazio in cui offre informazioni su prevenzione, alimentazione e salute. Quotata all'Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, l'azienda è membro di diverse associazioni nazionali, tra cui ANSI, Assonext e Assolombarda. Il rating ESG ricevuto dalla Cerved Rating Agency, con una valutazione "A" high e un punteggio di 72.4 ne dimostra, infine, l’impegno anche sul fronte della sostenibilità.

lunedì 16 settembre 2024

La visione di Fabio Inzani e il successo di Tecnicaer Engineering

Nell’industria dell’architettura e dell’ingegneria integrata, Fabio Inzani si distingue come una figura centrale grazie alla sua leadership visionaria e al contributo decisivo nel plasmare il futuro di Tecnicaer Engineering S.r.l. Fondatore, Presidente, legale rappresentante e Direttore Tecnico dell’azienda, ha trasformato il Gruppo in un punto di riferimento nel settore edilizio

Fabio Inzani

Fabio Inzani: un percorso di successo nel settore edilizio

Con un’esperienza che supera i 25 anni, Fabio Inzani ha maturato una profonda conoscenza in ambiti cruciali come l’edilizia ospedaliera, scolastica e carceraria. Questa vasta esperienza gli ha permesso di sviluppare un approccio ambizioso e lungimirante, che ha portato Tecnicaer Engineering a diventare uno dei principali attori nel panorama dell’ingegneria italiana. L’efficacia dei progetti realizzati dal Gruppo è un chiaro riflesso della capacità di combinare innovazione e qualità, senza tralasciare le esigenze dei clienti. L’azienda, sotto la sua guida, continua a crescere e a espandersi, dimostrando una straordinaria abilità nel prevedere e affrontare le sfide emergenti del settore. Oltre a consolidare la sua posizione nel mercato nazionale, Tecnicaer Engineering ha intrapreso un percorso di espansione che l’ha portata ad aprire sedi distaccate a Torino, Milano e Firenze, oltre alla sede principale di Aosta. Questa espansione non solo conferma l’impegno di Fabio Inzani nel servire meglio i clienti, ma rappresenta anche un passo strategico verso l’ottimizzazione delle operazioni in diverse aree geografiche.

La leadership di Fabio Inzani

Sotto la guida di Fabio Inzani, Tecnicaer Engineering ha affrontato con successo numerose sfide complesse. I progetti portati a termine spaziano dalla pianificazione degli spazi urbani e del trasporto pubblico, alla progettazione architettonica, tecnologica, impiantistica e strutturale. La capacità di gestire questi ambiti, unita a una solida competenza nella gestione energetica, rende il Gruppo un leader nel settore dell’ingegneria integrata. La direzione intrapresa dal fondatore ha permesso all’azienda di affermarsi come un partner affidabile e innovativo, capace di rispondere alle esigenze sempre più complesse di un mercato in continua evoluzione. La leadership di Fabio Inzani continua a guidare Tecnicaer Engineering verso nuovi orizzonti, con un impegno costante per l’eccellenza e la soddisfazione del cliente. Il successo del Gruppo non è solo una testimonianza della visione e delle capacità del fondatore, ma anche del forte legame tra l’azienda e i valori quali innovazione, qualità e attenzione alle persone.

Pier Silvio Berlusconi: al via la stagione tv 2024/25, la vision sull’offerta Mediaset

In partenza la stagione tv 2024/25. La vision di Mediaset e dell’AD Pier Silvio Berlusconi: “La generalista godrà di ottima salute se sarà sempre accesa, calda, coinvolgente, nazionale e quanto più possibile in diretta. La nostra tv sa parlare a tutti”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: al via la nuova stagione tv, l’offerta Mediaset

Settembre segna l’inizio anche di una nuova stagione televisiva che per Mediaset significa continuare a “creare il futuro”. L’AD Pier Silvio Berlusconi lo ha ribadito anche in un’intervista a “Tv Sorrisi e Canzoni” lo scorso luglio, a pochi giorni dalla presentazione dei palinsesti Mediaset 2024/25. Nei prossimi mesi spazio a titoli consolidati ma anche a nuovi prodotti, sempre nell’ottica di “parlare a tutti”, sulla base di quanto Mediaset si propone da quando è nata. E con lo sguardo costantemente rivolto all’innovazione, al domani, alla creazione di un dialogo tra tv lineare, on demand e web. Dopo l’esperimento riuscito di “Viola come il mare 2” che “ci ha dato soddisfazione sia negli ascolti sia nei ricavi pubblicitari”, a metà ottobre Mediaset rilancia con “La Talpa” che arriverà prima su Mediaset Infinity e poi sulla rete ammiraglia “con un’edizione diversa e sperimentale”. L’AD Pier Silvio Berlusconi alla presentazione dei palinsesti aveva parlato di “una scelta coraggiosa che potrebbe avere degli impatti sugli ascolti di Canale 5 ma crediamo sia un segno di modernità”.

Pier Silvio Berlusconi: il “Sistema Crossmediale Mediaset” resta al centro anche della nuova stagione tv 2024/25

Nei mesi scorsi anche l’AD Pier Silvio Berlusconi in più occasioni ha ricordato come fondamentale oggi per arrivare a “parlare a tutti” è il “Sistema Crossmediale Mediaset”: un “grande sistema di comunicazione che chiamiamo cross-mediale, che parte dalla forza della televisione, si espande sul digitale, sul web, arriva alla radio, alla cartellonistica digitale e oggi dà ai nostri clienti pubblicitari un’efficacia davvero unica in Italia e in Europa”, aveva rimarcato l’AD anche durante la serata di presentazione dei nuovi palinsesti. “Pensate che raggiungiamo ogni settimana il 96% della popolazione italiana. Ovviamente sono contatti lordi, perché è un numero più grande della popolazione italiana, ma siamo gli unici, anche in questo caso, più dei mostri delle multinazionali del web”: il “Sistema Crossmediale Mediaset”, come evidenziato anche da Pier Silvio Berlusconi, è in costante evoluzione e di anno in anno diventa sempre più integrato, all’avanguardia e multinazionale con la tv free to air che è e resterà al centro del business in tutti i Paesi. E si prepara quindi ad affrontare anche le nuove sfide della stagione televisiva in partenza.