martedì 17 settembre 2024

Luigi Lovaglio, l’uomo dietro la rinascita di Monte dei Paschi di Siena

Luigi Lovaglio, attualmente alla guida di Banca Monte dei Paschi di Siena, ha una lunga e illustre carriera nel settore bancario. Forte di decenni di esperienza, ha contribuito al successo di istituti come Unicredit, guidando complesse operazioni di fusione e sviluppo internazionale.

Luigi Lovaglio su Wikiceo

Il ruolo di Luigi Lovaglio nel rilancio di MPS

Dal 2022 Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS), Luigi Lovaglio è oggi uno dei bancari più influenti del panorama italiano. Sotto la sua guida, MPS ha registrato risultati significativi, tra cui un utile superiore ai 600 milioni di euro nel primo semestre del 2023. Lovaglio ha giocato un ruolo chiave nel rafforzamento della solidità patrimoniale della banca, ponendola in una posizione strategica per affrontare le sfide future del mercato. Oltre a guidare MPS, è anche membro del consiglio dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), consolidando ulteriormente la sua influenza nel panorama finanziario nazionale.

I primi incarichi professionali

La carriera di Luigi Lovaglio affonda le sue radici nel 1973, quando iniziò il suo percorso professionale presso il Credito Italiano. Inizialmente responsabile di diverse aree di business commerciale, Lovaglio ha saputo distinguersi grazie alla sua capacità di gestire operazioni complesse, come le fusioni tra istituti bancari. Nel corso degli anni '90, ha avuto un ruolo determinante nella creazione del Gruppo Unicredit, guidando le strategie di espansione in Europa Centrale e Orientale. La sua esperienza internazionale è proseguita con incarichi di prestigio in Polonia e Bulgaria, dove ha contribuito alla crescita e al consolidamento di importanti istituti bancari, gettando le basi per il suo successo come leader di grandi organizzazioni finanziarie.

Banca Generali, Gian Maria Mossa: ad agosto raccolta in crescita ancora a doppia cifra

“Nonostante la stagionalità dei mesi estivi, prosegue la crescita a doppia cifra nei volumi complessivi e la normalizzazione nel mix della raccolta”: l’AD Gian Maria Mossa sottolinea il valore dei dati registrati ad agosto da Banca Generali.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: Banca Generali, i numeri di agosto nell’analisi dell’AD

Banca Generali, guidata da Gian Maria Mossa, ad agosto ha realizzato una raccolta netta di 378 milioni di euro, in crescita di 53 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2023: la raccolta netta cumulata da inizio anno arriva così a 4,4 miliardi di euro (+11% annuo). “Nonostante la stagionalità dei mesi estivi, prosegue la crescita a doppia cifra nei volumi complessivi e la normalizzazione nel mix della raccolta”, ha rilevato in merito l’AD Gian Maria Mossa. Le soluzioni contenitore si sono confermate le più richieste nel gestito, con una ripresa delle linee assicurative (50 milioni nel mese, 129 milioni da inizio anno, +130% a/a), in aggiunta alle linee finanziarie (31 milioni nel mese, 945 milioni da inizio anno, +104% a/a). Solida anche Ia raccolta in fondi di casa (49 milioni nel mese, 548 milioni da inizio anno, +27% a/a).

Gian Maria Mossa: a settembre la convention annuale di Banca Generali

L’AD Gian Maria Mossa, nel commentare la performance, ha sottolineato il valore dei contenitori finanziari ed assicurativi e l’offerta di sicav di casa che “confermano i buoni segnali dei mesi precedenti, mentre liquidità e polizze tradizionali si sono stabilizzate”. L’AD di Banca Generali ha evidenziato inoltre i progressi sul fronte del reclutamento, proseguito ad agosto, con l’ingresso di “profili di grande esperienza e giovani talenti sempre più interessati al nostro mondo”. Gian Maria Mossa ha poi ricordato che “nel mese di settembre si terrà la nostra convention annuale, un momento fondamentale di condivisione delle strategie con i nostri banker e di rilascio di prodotti e servizi da cui ci aspettiamo ulteriore impulso alla crescita”. Banca Generali, forte dei numeri registrati anche ad agosto, guarda quindi “con ottimismo alle prospettive dell’ultima parte dell’anno”.

Paolo Gallo esplora il legame tra innovazione e sostenibilità in “Diario di Volo”

Paolo Gallo, AD di Italgas, è autore di “Diario di Volo”, libro in cui sono descritti i progressi del Gruppo in termini di digitalizzazione e sostenibilità negli ultimi anni: attraverso stimolanti riflessioni nutrite da un’esperienza decennale nel settore energetico, il manager indica a imprese e istituzioni delle linee guida pratiche e teoriche da seguire per muoversi verso un futuro a emissioni zero.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: “Diario di Volo”, un vademecum di sostenibilità per aziende e istituzioni

In qualità di AD di Italgas, Paolo Gallo sta già guidando la transizione energetica nel settore del gas attraverso l’adozione di tecniche innovative. “Diario di Volo” è un resoconto di quanto il Gruppo ha fatto in questi anni, un vademecum delle strategie che altre realtà potranno prendere come spunto per avviare un simile processo di decarbonizzazione. Ricco di importanti casi studio tratti dall’evoluzione di Italgas, il libro si pone come una guida pratica per le imprese che vogliono rafforzare il proprio impegno sostenibile, fornendo esempi concreti di come il Gruppo stia trasformando la propria rete di distribuzione del gas in un'infrastruttura digitale all'avanguardia.

La digitalizzazione come abilitatore della sostenibilità nelle riflessioni di Paolo Gallo

Secondo Paolo Gallo è nell’innovazione che dobbiamo trovare le soluzioni attraverso cui costruire un futuro di sostenibilità. Nel libro, il manager mostra ad esempio come la creazione di un’infrastruttura full digital sia essenziale per monitorare in tempo reale i flussi di gas e migliorare l'efficienza operativa, diminuendo anche fughe e sprechi. L'adozione di soluzioni digitali avanzate permetterà di trasformare l'intero settore energetico, rendendo le infrastrutture più resilienti e adattabili, anche in vista dell’utilizzo di risorse eco-friendly come i biogas e l’idrogeno. Ma la tecnologia da sola non basta: il libro pone anche attenzione sull’importanza della formazione continua e dello sviluppo delle competenze per sostenere la transizione energetica. Senza capitale umano dotato di una preparazione di alto livello, l'adozione di tecnologie innovative rischia infatti di risultare inefficace. Con “Diario di Volo”, Paolo Gallo promuove dunque un approccio olistico al tema della sostenibilità, fondato sull’integrazione virtuosa di tecnologie, persone e processi.

Il modello di Health Italia: tutto per il benessere della persona

Piani di assistenza e sanità integrativa per i lavoratori, servizi di telemedicina e le iniziative per il sociale: un vero e proprio ecosistema messo in piedi da Health Italia per diffondere la cultura del benessere e migliorare la qualità di vita delle persone.

Health Italia

L’offerta di Health Italia per il benessere della persona

Health Italia, fondata nel 2001, è un'azienda leader nel settore dell'assistenza e della sanità integrativa in Italia. La sua missione è quella di promuovere il benessere attraverso la prevenzione e l'assistenza sanitaria, offrendo soluzioni personalizzate per il welfare aziendale, piani sanitari e programmi di flexible benefit. Con una vasta gamma di servizi di sanità integrativa, l'azienda risulta una delle realtà più complete in Italia e in Europa per la cura e il benessere della persona. Health Italia gestisce una rete nazionale di oltre 8.500 convenzioni sanitarie e 15.000 professionisti attraverso Health Assistance, garantendo un accesso facilitato a prestazioni sanitarie di qualità. Nell’ambito del welfare aziendale offre il servizio dedicato alla gestione dei piani di welfare per il personale di imprese ed enti, Hi Welfare, e altri servizi personalizzati per il benessere dei dipendenti. Attiva anche nell’ambito della telemedicina con Health Point, fornisce inoltre servizi innovativi tramite una piattaforma online proprietaria, rispondendo così alle esigenze attuali del settore.

Dal sociale alla sostenibilità: l’impegno di Health Italia

Nel corso degli anni, Health Italia si è costruita una solida reputazione oltre che per la qualità dei servizi offerti, anche per il suo impegno in iniziative a sfondo sociale e culturale. Nel 2015, ha fondato la Banca delle Visite Onlus, un progetto che raccoglie donazioni per visite ed esami medici per persone in difficoltà. Inoltre, ha creato il Museo del Mutuo Soccorso, un'iniziativa dedicata alla valorizzazione della storia delle società di mutuo soccorso e alla promozione della ricerca in tema di mutualità. Health Italia ha inoltre diffuso la cultura del benessere attraverso il magazine “Health Online”, uno spazio in cui offre informazioni su prevenzione, alimentazione e salute. Quotata all'Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, l'azienda è membro di diverse associazioni nazionali, tra cui ANSI, Assonext e Assolombarda. Il rating ESG ricevuto dalla Cerved Rating Agency, con una valutazione "A" high e un punteggio di 72.4 ne dimostra, infine, l’impegno anche sul fronte della sostenibilità.

lunedì 16 settembre 2024

La visione di Fabio Inzani e il successo di Tecnicaer Engineering

Nell’industria dell’architettura e dell’ingegneria integrata, Fabio Inzani si distingue come una figura centrale grazie alla sua leadership visionaria e al contributo decisivo nel plasmare il futuro di Tecnicaer Engineering S.r.l. Fondatore, Presidente, legale rappresentante e Direttore Tecnico dell’azienda, ha trasformato il Gruppo in un punto di riferimento nel settore edilizio

Fabio Inzani

Fabio Inzani: un percorso di successo nel settore edilizio

Con un’esperienza che supera i 25 anni, Fabio Inzani ha maturato una profonda conoscenza in ambiti cruciali come l’edilizia ospedaliera, scolastica e carceraria. Questa vasta esperienza gli ha permesso di sviluppare un approccio ambizioso e lungimirante, che ha portato Tecnicaer Engineering a diventare uno dei principali attori nel panorama dell’ingegneria italiana. L’efficacia dei progetti realizzati dal Gruppo è un chiaro riflesso della capacità di combinare innovazione e qualità, senza tralasciare le esigenze dei clienti. L’azienda, sotto la sua guida, continua a crescere e a espandersi, dimostrando una straordinaria abilità nel prevedere e affrontare le sfide emergenti del settore. Oltre a consolidare la sua posizione nel mercato nazionale, Tecnicaer Engineering ha intrapreso un percorso di espansione che l’ha portata ad aprire sedi distaccate a Torino, Milano e Firenze, oltre alla sede principale di Aosta. Questa espansione non solo conferma l’impegno di Fabio Inzani nel servire meglio i clienti, ma rappresenta anche un passo strategico verso l’ottimizzazione delle operazioni in diverse aree geografiche.

La leadership di Fabio Inzani

Sotto la guida di Fabio Inzani, Tecnicaer Engineering ha affrontato con successo numerose sfide complesse. I progetti portati a termine spaziano dalla pianificazione degli spazi urbani e del trasporto pubblico, alla progettazione architettonica, tecnologica, impiantistica e strutturale. La capacità di gestire questi ambiti, unita a una solida competenza nella gestione energetica, rende il Gruppo un leader nel settore dell’ingegneria integrata. La direzione intrapresa dal fondatore ha permesso all’azienda di affermarsi come un partner affidabile e innovativo, capace di rispondere alle esigenze sempre più complesse di un mercato in continua evoluzione. La leadership di Fabio Inzani continua a guidare Tecnicaer Engineering verso nuovi orizzonti, con un impegno costante per l’eccellenza e la soddisfazione del cliente. Il successo del Gruppo non è solo una testimonianza della visione e delle capacità del fondatore, ma anche del forte legame tra l’azienda e i valori quali innovazione, qualità e attenzione alle persone.

Pier Silvio Berlusconi: al via la stagione tv 2024/25, la vision sull’offerta Mediaset

In partenza la stagione tv 2024/25. La vision di Mediaset e dell’AD Pier Silvio Berlusconi: “La generalista godrà di ottima salute se sarà sempre accesa, calda, coinvolgente, nazionale e quanto più possibile in diretta. La nostra tv sa parlare a tutti”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: al via la nuova stagione tv, l’offerta Mediaset

Settembre segna l’inizio anche di una nuova stagione televisiva che per Mediaset significa continuare a “creare il futuro”. L’AD Pier Silvio Berlusconi lo ha ribadito anche in un’intervista a “Tv Sorrisi e Canzoni” lo scorso luglio, a pochi giorni dalla presentazione dei palinsesti Mediaset 2024/25. Nei prossimi mesi spazio a titoli consolidati ma anche a nuovi prodotti, sempre nell’ottica di “parlare a tutti”, sulla base di quanto Mediaset si propone da quando è nata. E con lo sguardo costantemente rivolto all’innovazione, al domani, alla creazione di un dialogo tra tv lineare, on demand e web. Dopo l’esperimento riuscito di “Viola come il mare 2” che “ci ha dato soddisfazione sia negli ascolti sia nei ricavi pubblicitari”, a metà ottobre Mediaset rilancia con “La Talpa” che arriverà prima su Mediaset Infinity e poi sulla rete ammiraglia “con un’edizione diversa e sperimentale”. L’AD Pier Silvio Berlusconi alla presentazione dei palinsesti aveva parlato di “una scelta coraggiosa che potrebbe avere degli impatti sugli ascolti di Canale 5 ma crediamo sia un segno di modernità”.

Pier Silvio Berlusconi: il “Sistema Crossmediale Mediaset” resta al centro anche della nuova stagione tv 2024/25

Nei mesi scorsi anche l’AD Pier Silvio Berlusconi in più occasioni ha ricordato come fondamentale oggi per arrivare a “parlare a tutti” è il “Sistema Crossmediale Mediaset”: un “grande sistema di comunicazione che chiamiamo cross-mediale, che parte dalla forza della televisione, si espande sul digitale, sul web, arriva alla radio, alla cartellonistica digitale e oggi dà ai nostri clienti pubblicitari un’efficacia davvero unica in Italia e in Europa”, aveva rimarcato l’AD anche durante la serata di presentazione dei nuovi palinsesti. “Pensate che raggiungiamo ogni settimana il 96% della popolazione italiana. Ovviamente sono contatti lordi, perché è un numero più grande della popolazione italiana, ma siamo gli unici, anche in questo caso, più dei mostri delle multinazionali del web”: il “Sistema Crossmediale Mediaset”, come evidenziato anche da Pier Silvio Berlusconi, è in costante evoluzione e di anno in anno diventa sempre più integrato, all’avanguardia e multinazionale con la tv free to air che è e resterà al centro del business in tutti i Paesi. E si prepara quindi ad affrontare anche le nuove sfide della stagione televisiva in partenza.

Argea (Botter, Mondodelvino, Cantina Zaccagnini) principale imbottigliatore italiano e protagonista nell’export

Secondo la classifica del “Corriere della Sera” del 2021, Argea (Botter, Mondodelvino, Cantina Zaccagnini) si afferma come principale imbottigliatore italiano. Con oltre 170,2 milioni di bottiglie, il Gruppo supera Italian Wine Brands e Contri Spumanticon.

Botter

Argea (Botter, Mondodelvino, Cantina Zaccagnini) sul podio degli imbottigliatori italiani

È Argea (Botter, Mondodelvino, Cantina Zaccagnini), il braccio vinicolo della SGR Clessidra, a guidare la classifica degli imbottigliatori italiani. Nella lista riferita al 2021 del “Corriere della Sera” sulle migliori cantine e aziende del mercato, figura sul podio come maggiore imbottigliatore italiano con più di 170,2 milioni di bottiglie. In coda alla realtà guidata dall’Amministratore Delegato Massimo Romani c’è l’Italian Wine Brands che con il suo pancia Enoitalia si aggiudica il secondo posto. Ad indossare la medaglia di bronzo è invece la Contri Spumanticon, che conta 74,9 milioni di bottiglie. Argea è inoltre nella Top10 dei maggiori esportatori di vino, confermandosi protagonista anche nell’export.

La storia di Botter, che insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini fa parte del Gruppo Argea

Fondata a Fossalta di Piave nel 1928, Botter è uno storico brand di vino italiano. Insieme a Mondodelvino e Cantina Zaccagnini costituisce il polo del vino ideato dal Fondo Clessidra ed unito sotto il nome di Argea, ad oggi il più importante operatore privato nel settore vitivinicolo del panorama internazionale. Specializzata nella produzione e commercializzazione di diversi vini, fermi e frizzanti, l’azienda ha il presidio su alcune tipologie di vino italiano di grande successo. Tra queste: il Prosecco, il Primitivo e il Pinot Grigio. La sua offerta è particolarmente apprezzata nei mercati chiave per l’export del vino italiano. All’interno dell’ecosistema Argea, il marchio nato da un’iniziativa di Carlo Botter rappresenta un importante heritage, facendo da base a un Gruppo innovativo e orientato al futuro.

La partnership tra Amica Chips e Treebu per la lotta al cambiamento climatico

In collaborazione con la start-up Treebu, Amica Chips ha sostenuto la creazione di una foresta di alberi di Paulownia, promuovendo una visione sostenibile dell’agricoltura e contrastando efficacemente le emissioni di anidride carbonica.

Amica Chips

La foresta sostenibile nata dalla partnership tra Treebu e Amica Chips

Amica Chips, società attenta alla sostenibilità, ha dato vita a un progetto innovativo volto a contrastare con decisione il cambiamento climatico: la creazione di una foresta composta da 500 alberi di Paulownia in Italia. Questo impegno, realizzato in collaborazione con la start-up Treebu, mira a compensare le emissioni di CO2 attraverso una piantumazione strategica che sfrutta le proprietà uniche della Paulownia, una delle piante con la crescita più rapida al mondo e con una straordinaria capacità di assorbire CO2, fino a 10 volte superiore rispetto ad altre tipologie di alberi. Ogni esemplare può assorbire circa 100 kg di CO2 all'anno, contribuendo in modo significativo alla mitigazione delle emissioni. La società non si limita solo a piantare gli alberi, ma prevede una gestione sostenibile del ciclo di vita delle piante, dalla micropropagazione in laboratorio, che ne assicura la qualità e la resistenza, fino alla loro messa a dimora e manutenzione nel tempo. Grazie a questo approccio scientifico e innovativo, la foresta di Amica Chips non solo contribuisce a ridurre le emissioni di CO2, ma anche a ripulire il terreno da idrocarburi e metalli pesanti, favorendo la biodiversità e promuovendo un approccio all’agricoltura che rifiuta l'utilizzo di pesticidi o fertilizzanti chimici.

La vision di Amica Chips sulla sostenibilità: i target e le iniziative

Il progetto della foresta di Paulownia va contestualizzato nell’ambito di una più ampia visione di sostenibilità che Amica Chips ha integrato tanto nelle sue operazioni quotidiane, quanto nella sua strategia aziendale a lungo termine. Sin dal 2017 l'azienda ha allineato i propri obiettivi a quelli di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda ONU 2030, identificandone sette particolarmente rilevanti in relazione alla propria catena del valore e traducendoli in azioni concrete, misurabili e monitorabili nel tempo. La società ha infatti implementato diverse iniziative per migliorare la sostenibilità dei propri processi produttivi, come l'uso di confezioni realizzate con il 30% di plastica riciclata e la depurazione delle acque e dei fumi prodotti nelle proprie fabbriche.

Annalaura Lettieri: formazione, esordio professionale e incarichi di crescente responsabilità

Annalaura Lettieri è una figura di spicco nel panorama legale e manageriale italiano, con una carriera che abbraccia oltre 20 anni di esperienza in diritto societario, operazioni di fusione e acquisizione e mercati finanziari. Dal 2008, ricopre il ruolo di General Counsel e membro del Consiglio di Amministrazione di Meridie S.p.A. e Atitech S.p.A.

Annalaura Lettieri

Annalaura Lettieri: dalla laurea alle prime esperienze professionali

Il percorso professionale di Annalaura Lettieri ha radici solide nella sua eccellente formazione accademica. Laureata con il massimo dei voti in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli, ha subito dimostrato una forte propensione per le discipline economiche e legali, scegliendo di esordire professionalmente presso una delle più prestigiose società di revisione contabile a livello globale, PricewaterhouseCoopers. Qui, nel ruolo di Assistant nell’area revisione contabile, ha acquisito le prime esperienze pratiche fondamentali per la sua crescita professionale. Nel 2002, approda nello Studio Bonelli Erede Pappalardo, una delle principali realtà legali italiane, dove opera come Junior Associate nel dipartimento di Diritto Bancario e Finanziario presso la sede di Milano. Durante i tre anni trascorsi in questa importante realtà, Annalaura Lettieri matura una profonda esperienza nel campo del diritto bancario, delle operazioni finanziarie e della consulenza societaria, con particolare attenzione alle offerte pubbliche di acquisto (OPA). Questo periodo è cruciale per consolidare la sua competenza tecnica e la sua reputazione nel settore.

Annalaura Lettieri e gli incarichi di rilievo

Ottenuta l’abilitazione alla professione forense, Annalaura Lettieri fa il grande salto nel settore immobiliare, assumendo il ruolo di General Counsel per la divisione immobiliare di MCM Holding S.p.A. Qui, dimostra la sua capacità di gestire con successo gli aspetti legali, amministrativi e finanziari di importanti società di scopo come Le Cotoniere S.p.A. e Fondo Greco S.p.A. Uno dei progetti più significativi sotto la sua gestione è lo sviluppo di un ambizioso progetto immobiliare commerciale dal valore di 150 milioni di euro, che mette in luce le sue doti di leadership e di visione strategica. Nel 2008, diventa una figura chiave in Meridie S.p.A., una investment company focalizzata sul supporto alle PMI del centro e sud Italia. In qualità di General Counsel e Consigliere con deleghe operative, ha un ruolo centrale nella gestione legale e societaria della holding, supportando il CFO e il CEO nelle interazioni con gli organi di controllo, nella redazione del business plan e del bilancio e nella strutturazione di complesse operazioni societarie, finanziarie e di fusione e acquisizione. Annalaura Lettieri ha inoltre contribuito attivamente all’acquisizione della maggioranza di Atitech da Alitalia.

venerdì 13 settembre 2024

Claudio Descalzi: l’AD di Eni a “La Stampa”, la vision sui risultati del primo semestre

La Stampa, l’intervista all’AD di Eni Claudio Descalzi: “Nel secondo trimestre abbiamo battuto le stime del mercato, la produzione è cresciuta del 6%. Per l'energia green bisogna sostenere la domanda prima dell'offerta. Potremmo aumentare il buyback”.

Claudio Descalzi

Eni, Claudio Descalzi a “La Stampa”: l’intervista sui risultati del primo semestre 2024

Lo scorso 14 marzo, quando l’AD Claudio Descalzi in occasione del Capital Markets Day presentò il Piano 2024-2027, i mercati avevano mostrato scetticismo. “Oggi hanno visto che facciamo quello che diciamo” ha detto l’AD, intervistato da “La Stampa” lo scorso 27 luglio, all’indomani della presentazione dei risultati del primo semestre 2024: “La produzione di idrocarburi è cresciuta del 6%, più del previsto. Allora avevamo presentato obiettivi al 2027, ma in alcuni casi siamo già vicini a raggiungerli, come sul fronte delle dismissioni”. L’articolo evidenzia anche i solidi risultati registrati nel semestre, l’incremento delle attività relative alla transizione energetica, il continuo miglioramento del portafoglio E&P e la forte generazione di cassa a fronte di una rigorosa disciplina finanziaria. “Non voglio parlare della guidance, i mercati sono volatili. Il contesto non è semplice e la geopolitica può cambiare da un momento all'altro, ma è evidente quanto la nostra azienda sia cresciuta e come sia ancora sottovalutata”, ha commentato l’AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi: la transizione deve giustificarsi con la capacità di autosostenersi

La transizione energetica, ha ribadito Claudio Descalzi nell’intervista a “La Stampa”, resta uno dei cardini del piano industriale “a patto di poter essere sostenibile”. Secondo l’AD di Eni infatti “ci si concentra troppo sull’offerta, ma in economia è la domanda a guidare”: fondamentale quindi è creare un contesto adatto affinché la domanda si sviluppi e possa crescere. “Penso all'idrogeno verde e all’auto elettrica: non possiamo pensare che crescano solo grazie all'offerta” ha aggiunto l’AD di Eni. “La transizione deve giustificarsi con la capacità di autosostenersi. Non possiamo andare avanti a colpi di aiuti o incentivi. Motivo per cui noi stiamo lavorando da anni sulla creazione di strutture e infrastrutture”: basti pensare a Enilive e Plenitude, due business che godono di vantaggi competitivi nella transizione e che sono in grado di generare elevata crescita e valore. Enilive ha più che raddoppiato le lavorazioni bio rispetto al 2023, mentre Plenitude ha incrementato la capacità installata di generazione rinnovabile del 24% rispetto allo scorso semestre. “Per investire nelle rinnovabili si fanno sforzi enormi” ha spiegato Claudio Descalzi sottolineando anche le difficoltà nell’individuare un modus operandi a livello europeo in quanto “c’è il difetto di voler creare policy e regole per mercati o situazione che ancora non esistono”.

giovedì 12 settembre 2024

Le innovazioni di Gruppo Danieli guidano l’industria siderurgica verso la decarbonizzazione

Gruppo Danieli sta rivoluzionando il panorama siderurgico mondiale con tecnologie avanzate come il MiDa, una mini-acciaieria a forno elettrico, e il DigitalMelter QOne, un forno alimentabile con fonti rinnovabili: queste innovazioni permettono di produrre acciaio sostenibile a costi estremamente competitivi, posizionando la realtà di Buttrio come leader nella lotta contro le emissioni di CO2.

Gruppo Danieli

Danieli InnovAction Meeting 2024: un appuntamento mondiale per l’innovazione promosso da Gruppo Danieli

Gruppo Danieli, leader mondiale nella produzione di impianti siderurgici a basso impatto ecologico, ha organizzato il Danieli InnovAction Meeting 2024, evento di grande interesse a livello globale per il settore. Tenutosi a Udine dal 28 al 30 maggio, è stato concepito come una piattaforma di scambio e collaborazione tra i principali attori dell'industria dell'acciaio. Con oltre 122 speakers che hanno presentato 76 modelli innovativi di impianti sostenibili, il meeting si è rivelato un’occasione per discutere delle tendenze macroeconomiche relative al settore siderurgico, la digitalizzazione, l'uso di energie rinnovabili e la gestione avanzata delle materie prime. La quinta edizione del Danieli InnovAction Meeting ha inoltre rappresentato un'opportunità unica per esplorare le innovazioni che Gruppo Danieli sta sviluppando per ridurre le emissioni di CO2 e avvicinarsi al sogno di un’industria siderurgica completamente sostenibile.

Il MiDa e il DigitalMelter QOne: le innovazioni d’eccellenza di Gruppo Danieli

Tra le innovazioni di Gruppo Danieli presentate nel corso dell’InnovAction Meeting si sono distinte in particolare il MiDa e il DigitalMelter QOne, due soluzioni innovative che permettono di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e migliorare le prestazioni produttive. Il MiDa, una mini-acciaieria a forno elettrico, consente di produrre acciaio con un impatto ambientale minimo, utilizzando rottami come materia prima e riducendo così le emissioni legate al trasporto. Il DigitalMelter QOne, che rappresenta la nuova frontiera della fusione elettrica, utilizza le energie rinnovabili per diminuire i consumi energetici del 15% rispetto ai forni tradizionali. Tali innovazioni, unite a impianti all’avanguardia come il Danieli Universal Endless (Due) e il Quality Wire Rod 4.0 (Qwr), hanno dimostrato in maniera lampante l’impegno della realtà siderurgica di Buttrio nel porsi come leader nella transizione energetica del settore.

mercoledì 11 settembre 2024

Cristina Scocchia: “Il Coraggio di Provarci” è un elogio della determinazione femminile

Cristina Scocchia, CEO di Illycaffè, racconta del suo percorso ad ostacoli per raggiungere il sogno di diventare AD e invita le donne a trovare “il coraggio di provarci” per conquistare i propri obiettivi.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: una carriera piena di soddisfazioni

Un percorso professionale pieno di riconoscimenti: dalla Mela d’Oro della Fondazione Marisa Bellisario all’inclusione – più di una volta – nella classifica di “Forbes” delle 100 donne leader più influenti. Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, è tra le figure femminili più influenti del panorama manageriale italiano. Una posizione che ha conquistato, come racconta nella sua autobiografia “Il coraggio di provarci. Una storia controvento”, facendosi strada con determinazione e passione in un mondo dominato dagli uomini. È anche di questo che parla nell’opera edita da Sperling & Kupfer: di quanto sia importante per ogni donna trovare il coraggio di provare a realizzare le proprie aspirazioni per quanto lontane dal punto di partenza. Nata da “una famiglia unita, ma certamente non benestante”, Cristina Scocchia racconta di quella gran voglia che sentiva di spiccare il volo. “Per tutti il mio era un sogno fuori portata, solo mio padre ci ha sempre creduto”, sottolinea la manager. Qual era il sogno? Diventare AD.

Cristina Scocchia: Procter&Gamble mi ha dato l’opportunità di dimostrare quanto valevo

Diversi anni dopo eccola nel ruolo di AD di Illycaffè, dopo aver ricoperto lo stesso incarico in altri importanti aziende come L’Oréal e KIKO Milano. Il suo trampolino di lancio è stato uno stage in Procter&Gamble, dove ha dato fin da subito dimostrazione della sua caparbietà. Durante uno dei primi colloqui affermò, con il tipico entusiasmo di una ventenne, che il suo obiettivo professionale fosse appunto quello di diventare Amministratrice Delegata: “Non volevo essere sfrontata, ho risposto pensando fosse la cosa più naturale del mondo”. Oggi Cristina Scocchia si augura di poter diventare un esempio di leadership femminile per le future generazioni. “Se ci rifletto – dice l’AD – il più grande ostacolo che ho dovuto superare è stato quello di trovare l'opportunità di dimostrare se e quanto valevo. Per questo devo ringraziare Procter & Gamble, anzi ‘mamma Procter’, perché so che esistono sempre delle eccezioni, ma nella stragrande maggioranza dei casi noi donne lottiamo molto di più per raggiungere i nostri traguardi. Se è vero che il talento è equamente distribuito tra ricchi e poveri e tra uomini e donne, le opportunità di dimostrarlo no, non sono equamente distribuite”.

lunedì 9 settembre 2024

Cisambiente: Flavio Raimondo rieletto Vicepresidente dell’associazione

Manager dalla consolidata esperienza professionale, Flavio Raimondo vanta oltre 30 anni di carriera in ruoli dirigenziali presso realtà nazionali e internazionali. A giugno 2024 è stato confermato Vicepresidente di Cisambiente, associazione di categoria appartenente a Confindustria.

Flavio Raimondo

Flavio Raimondo Vicepresidente di Confindustria Cisambiente

Cisambiente, associazione di categoria appartenente a Confindustria, ha ufficializzato le nomine per il nuovo Presidente e il nuovo Consiglio di Presidenza, confermando come Vicepresidente Flavio Raimondo, Amministratore Delegato di Ecosavona. Il Consiglio Nazionale di Confindustria sezione ambiente, comprendente oltre 1.200 aziende associate, ha inoltre comunicato che il manager avrà deleghe specifiche in materia di discariche e impianti con processi innovativi nel riciclo dei rifiuti, settore sempre più strategico e in sviluppo sia a livello nazionale che su scala internazionale. Come reso noto, Confindustria Cisambiente sarà guidata per un nuovo biennio dal Presidente Donato Notarangelo, con i seguenti Vicepresidenti di nuova nomina: Gianni Fava, Luca Dal Fabbro e Damiano Belli, tutti con deleghe specifiche.

Flavio Raimondo: riduzione dei materiali da discarica e valorizzazione degli scarti

Nel ruolo di Vicepresidente di Confindustria Cisambiente, anche in virtù delle deleghe su discariche e impianti innovativi nel riciclo dei rifiuti, Flavio Raimondo si focalizzerà, tra le altre cose, su attività che puntano alla riduzione dei materiali da discarica, in un’ottica di valorizzazione delle diverse tipologie di scarto: l’obiettivo è quello di giungere a un riutilizzo sempre più efficace dei materiali provenienti dal ciclo dei rifiuti. Già Presidente del Consorzio di depurazione delle acque di Savona, Flavio Raimondo, in qualità di AD di Ecosavona, società entrata di recente nel Gruppo Haiki+, si è occupato con successo di progetti connessi alla filiera dell’economia circolare, anche attraverso impianti di proprietà operativi nel recupero di materiali, tra cui batterie e semplici imballaggi misti.

Gli investimenti di Riva Acciaio per l’economia circolare nel settore siderurgico

Riva Acciaio, realtà siderurgica leader a livello nazionale e internazionale, si distingue per la sua sensibilità verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, che si esprime in politiche rigorose e continui investimenti legati al riciclo degli scarti metallici.

Riva Acciaio

La vision di Riva Acciaio in materia di siderurgia sostenibile

L’acciaio è un materiale intrinsecamente sostenibile che, in virtù delle sue particolari qualità fisiche, può essere riciclato all’infinito senza perdere la sua resistenza e lavorabilità: una caratteristica che Riva Acciaio utilizza pienamente in un’ottica di rispetto per l’ambiente. Servendosi esclusivamente di forni elettrici alimentati con rottami riciclati, produce un “acciaio verde” che minimizza le emissioni inquinanti, allineandosi perfettamente ai principi dell'economia circolare. Questa scelta tecnologica rappresenta un impegno tangibile verso la riduzione delle emissioni di CO2 e l’ottimizzazione delle risorse naturali, confermando Riva Acciaio come un player responsabile nel settore siderurgico globale.

Riva Acciaio: una politica ambientale improntata sull’eccellenza

Riva Acciaio ha adottato una rigorosa politica ecologica che si riflette in tutte le sue operazioni industriali. L’azienda ha investito in moderni sistemi di gestione ambientale integrata, che assicurano un controllo costante e una continua ottimizzazione delle prestazioni ambientali. Gli impianti di Riva Acciaio sono conformi alle “migliori tecniche disponibili” (BAT) identificate a livello europeo e internazionale, garantendo così che ogni fase del processo produttivo rispetti i più alti standard di sostenibilità. Tale approccio ha portato a un riconoscimento diffuso delle pratiche ambientali del Gruppo, che è riuscito a ottenere tutte le autorizzazioni necessarie dopo i controlli da parte delle autorità competenti.

Tracciabilità completa: Ares Ambiente e la gestione dei rifiuti

Il processo di esportazione dei rifiuti è una delle sfide più complesse e delicate nel campo della gestione ambientale. Ares Ambiente si distingue in questo settore grazie alla sua alta specializzazione e all’impegno costante nel garantire conformità normativa, sicurezza e sostenibilità ambientale.

Ares Ambiente

Ares Ambiente: la complessità del processo di esportazione

Gestire l’esportazione dei rifiuti non è un compito semplice. Richiede una conoscenza approfondita delle normative vigenti e una capacità organizzativa impeccabile per coordinare i movimenti dei rifiuti in modo sicuro ed efficiente. Ares Ambiente possiede l’esperienza e le competenze necessarie per affrontare queste sfide. L’approccio del Gruppo assicura che tutte le fasi del processo, dalla notifica istruttoria all’organizzazione dei trasporti, siano gestite in conformità con le leggi nazionali e internazionali. Uno degli aspetti chiave del successo dell’azienda è la collaborazione con centri di smaltimento esteri. Questa rete di partnership permette di offrire soluzioni concrete e personalizzate alle diverse esigenze di smaltimento delle realtà produttive italiane. Grazie a questi rapporti consolidati, Ares Ambiente garantisce che i rifiuti esportati siano trattati in impianti adeguati, minimizzando l’impatto ambientale e promuovendo pratiche di smaltimento sostenibili.

Ares Ambiente: conformità con le normative europee e internazionali

In un contesto globale sempre più attento alla sostenibilità, anche la conformità normativa è essenziale. A tale proposito, Ares Ambiente opera in stretta conformità con il Regolamento Europeo (CE) n. 1013/2006 e con la Convenzione di Basilea. Queste normative regolano il movimento transfrontaliero dei rifiuti e mirano a proteggere l’ambiente e la salute umana. L’azienda si impegna a rispettare rigorosamente questi standard, garantendo che ogni spedizione di rifiuti pericolosi e non pericolosi sia gestita con la massima attenzione e responsabilità. Uno degli elementi distintivi dell’approccio aziendale è la tracciabilità completa del processo di esportazione dei rifiuti. Ares Ambiente utilizza sistemi avanzati per monitorare ogni fase della catena di smaltimento, dall’origine fino alla destinazione finale. Questo livello di tracciabilità non solo assicura la conformità normativa, ma offre anche trasparenza ai clienti, che possono essere certi che i loro rifiuti siano gestiti in modo responsabile.

venerdì 6 settembre 2024

Pier Silvio Berlusconi: la vision strategica per MFE - MEDIAFOREUROPE

Pier Silvio Berlusconi, CEO di MFE - MEDIAFOREUROPE, porta avanti il progetto per la costruzione di un conglomerato mediatico paneuropeo. I mercati dimostrano fiducia e “per una volta, un’azienda italiana può essere il motore di un progetto del genere e non la sua preda”, ha dichiarato il manager.

Pier Silvio Berlusconi

La vision di Pier Silvio Berlusconi su MFE - MEDIAFOREUROPE

Nel corso degli ultimi mesi diverse testate in Italia e in Europa hanno dedicato articoli su MFE - MEDIAFOREUROPE, Gruppo attivo nell’ambito dei media e della comunicazione guidato dal CEO Pier Silvio Berlusconi. Analisi che mettono in evidenza il valore dell’iniziativa in un contesto mediatico internazionale in rapida trasformazione, in cui MFE costituisce un passo importante per la creazione di una realtà paneuropea ad alta specializzazione. È stato lo stesso CEO a ricordare come, “in un panorama competitivo in continuo sviluppo, la realizzazione di economie di scala, la capacità di sviluppare un’offerta di prodotti di intrattenimento ad elevato contenuto tecnologico e l’internazionalizzazione del business diventino tutti elementi cruciali per realizzare una proficua strategia di sviluppo all’altezza di una media company moderna”. Tale strategia vide il suo primo passo concreto il 25 novembre 2021, quando l’Assemblea degli Azionisti di Mediaset approvò il cambio di denominazione sociale segnando la nascita di MFE - MEDIAFOREUROPE. Altro step significativo il 15 marzo 2023 con la fusione transfrontaliera per incorporazione di Mediaset España in MFE. Oggi il Gruppo riunisce sotto un’unica entità le attività televisive italiane, spagnole (tramite Mediaset España) e la partecipazione nella tedesca ProSiebenSat.1. Un consolidamento delle operazioni ideato e realizzato da Pier Silvio Berlusconi in un’ottica di rafforzamento del ruolo di MFE nel settore internazionale dei media e dell’intrattenimento.

Il progetto MFE di Pier Silvio Berlusconi sui media nazionali e internazionali

Non sorprende come la validità del progetto MFE sia stata presa recentemente in analisi da testate italiane e internazionali. Tra queste, ad esempio, “Les Echos”, il principale giornale economico-finanziario francese, che riporta: “I mercati ci credono e, per una volta, un’azienda italiana può essere il motore di un progetto del genere e non la sua preda”, come aveva sottolineato il CEO Pier Silvio Berlusconi a più riprese. Una solidità basata anche sulla performance economica: “Italia Oggi”, in un articolo del 15 giugno, ha infatti messo in risalto come Mediaset abbia ottenuto quasi 1 miliardo di euro di utili (precisamente 915,6 milioni di euro) nel giro di quattro esercizi. Prendendo in esame solo il 2023, l’utile si attesta a 217,5 milioni (escludendo la partecipazione in ProSiebenSat.1), con una crescita del +17,7% sull’anno precedente. L’approccio è positivo anche in termini di assunzioni, a conferma di una netta differenza rispetto ad altre aziende del settore che hanno tagliato quasi 100.000 posti di lavoro nel mondo. “Noi abbiamo deciso, oserei dire per una questione di etica imprenditoriale, di tornare ad assumere: nel 2023 c’eravamo dati un obiettivo di 250 nuove assunzioni, posso dire che abbiamo chiuso con ben oltre 300 nuovi ingressi”, così il CEO Pier Silvio Berlusconi, che ha aggiunto infine come nel 2024 e nel 2025 l’obiettivo sia “fare la stessa cosa, assumendo soprattutto giovani e donne”.

giovedì 5 settembre 2024

Diana Bracco: il percorso imprenditoriale e gli incarichi di prestigio

La Presidente e AD Diana Bracco ha portato il Gruppo Bracco a diventare una società leader nel settore della salute e della prevenzione.

Diana Bracco

L’espansione del Gruppo Bracco sotto la guida della Presidente e AD Diana Bracco

Diana Bracco, Presidente e AD del Gruppo Bracco, ha portato la società ad emergere come leader mondiale nel campo della diagnostica per immagini. Nata a Milano e laureata in Chimica presso l'Università di Pavia, l’imprenditrice ha iniziato la sua carriera nella società di famiglia nel 1966, acquisendo esperienza in vari ruoli prima di diventare DG nel 1977. Nel 1999 ha assunto la guida del Gruppo come Presidente e AD, portando avanti l'eredità del padre Fulvio. Sotto la sua leadership, il Gruppo Bracco ha attraversato un significativo processo di crescita, raggiungendo un fatturato consolidato di oltre 1,7 miliardi di euro. Il Gruppo è conosciuto per il suo significativo impegno nella ricerca e nello sviluppo, che rafforza investendo oltre il 10% del suo fatturato annuale nella sperimentazione di tecniche innovative nell’ambito dell’imaging diagnostico. Una filosofia che ha garantito oltre 2.000 brevetti, rafforzando la posizione di Bracco nel settore. La guida di Diana Bracco non ha solo portato la società ad essere all’avanguardia nell’ambito delle tecnologie mediche, ma ha anche promosso una cultura aziendale fondata sull'etica, la sostenibilità e l’empowerment femminile.

Diana Bracco: il ruolo della Fondazione Bracco in ambito culturale

Oltre al suo ruolo di imprenditrice, Diana Bracco è conosciuta per il suo impegno nel campo della filantropia e della cultura. Ha fondato la Fondazione Bracco nel 2010 con l'obiettivo di promuovere la ricerca scientifica, l'arte e la cultura, nonché progetti sociali che favoriscano lo sviluppo della comunità. Nel corso della sua carriera, ha poi ricoperto ruoli istituzionali di prestigio, come quelli di Presidente della Fondazione Sodalitas e Vice Presidente di Confindustria per la Ricerca e l'Innovazione. Il suo impegno per la promozione della cultura si estende anche oltre i confini nazionali. È stata la prima italiana a sedere nel Trustee’s Council della National Gallery of Art di Washington, contribuendo a prestigiose iniziative di respiro internazionale. La sua passione per l'arte e la cultura è ulteriormente dimostrata dalle sue collaborazioni con la Scala Philharmonic e la Scala Academy di Milano. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, il titolo di Cavaliere del Lavoro e la Medaglia d'Oro del Comune di Milano, che sottolineano l’importanza del suo contributo non solo nell’ambito della diagnostica e della medicina preventiva, ma anche in quello dell’arte e della cultura. È stata infatti Presidente dell'Expo 2015 S.p.A. e Commissario Generale del Padiglione Italia. 

Stefano Venier, Snam: cosa emerge nel Global Gas Report 2024

Stefano Venier: “Le nuove molecole verdi e a basse emissioni di carbonio svolgeranno un ruolo essenziale per realizzare una transizione giusta e tecnologicamente neutrale”.

Stefano Venier

Stefano Venier: IGU, Snam e Rystad Energy presentano il Global Gas Report 2024

È anche l’AD di Snam Stefano Venier a ribadire la necessità di aumentare gli investimenti nel gas e nell’energia pulita, attualmente a livelli insufficienti per sostenere l’aumento della domanda di energia sia nelle regioni sviluppate che in quelle in via di sviluppo. È quanto emerge dal Global Gas Report 2024 che l’International Gas Union (IGU), Snam e il knowledge partner Rystad Energy hanno presentato lo scorso 27 agosto in occasione della Conferenza ONS a Stavanger. “Se la domanda gas dovesse continuare a crescere come negli ultimi 4 anni, senza uno sviluppo aggiuntivo della produzione si prevede un deficit dell’offerta globale del 22% entro il 2030. Se la domanda continuerà a rafforzarsi, il deficit sarà ancora più marcato. Ciò sottolinea l’urgente necessità di aumentare gli investimenti”, riporta il Gruppo guidato da Stefano Venier nel comunicato in cui illustra il quadro delineato nel Global Gas Report 2024. Non solo: “Se le attuali tendenze della domanda e dell'offerta di energia persistono, gli obiettivi al 2030 delineati negli scenari di decarbonizzazione guidati dalle politiche resteranno molto probabilmente irrealizzati”. Per riuscire quindi a contenere la crescita delle emissioni di gas serra e rendere resiliente l’equilibrio dei mercati globali del gas mai come oggi “è fondamentale aumentare gli investimenti nell’offerta di gas naturale e potenziare le tecnologie del biometano, della cattura e dello stoccaggio del carbonio (CCS) e dell'idrogeno a basse emissioni di carbonio”. 

Global Gas Report 2024: il commento dell’AD di Snam Stefano Venier

La transizione energetica, ha ribadito Stefano Venier nel commentare il Global Gas Report 2024, rappresenta “una sfida unica nel suo genere per l’umanità”. L’AD di Snam spiega che non sarà un percorso lineare ma “contrassegnato da grandi aspirazioni e molti ostacoli: dalle tensioni geopolitiche alle interruzioni tecnologiche e agli sviluppi imprevedibili dell'economia globale”. In questa trasformazione, anche in considerazione della sua costante evoluzione, il gas naturale e le infrastrutture correlate per Stefano Venier si configurano come “un elemento critico di resilienza sostenibile per il sistema energetico globale”. Le nuove molecole verdi e a basse emissioni di carbonio invece giocheranno un ruolo fondamentale “per realizzare una transizione giusta e tecnologicamente neutrale”. È questa la direzione in cui guarda anche Snam con il Piano Strategico 2023-2027.

Terna ottiene la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere

Terna, Gruppo guidato dall’AD e DG Giuseppina Di Foggia, prosegue nella creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e attento alla parità di genere, come confermato anche dalla certificazione UNI/PdR 125:2022 rilasciata dall’IMQ - Istituto Italiano del Marchio di Qualità.

Giuseppina Di Foggia

Terna, il valore del Sistema di Gestione per la Parità di Genere

Nasce da un’attenta analisi sulle strutture organizzative del Gruppo Terna la Certificazione UNI/PdR 125:2022 assegnata al gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale, che si conferma ancora una volta in prima linea per un ambiente di lavoro inclusivo. Lo rileva l’Organismo di Certificazione IMQ - Istituto italiano Marchio di Qualità che ha assegnato la Certificazione di conformità UNI/PdR 125:2022 per il Sistema di Gestione della Parità di Genere. Le attività di verifica, svolte sia in presenza che in remoto, hanno coinvolto a campione sette strutture organizzative delle quattro Società del Gruppo: Terna S.p.A, Terna Rete Italia S.p.A, Terna Energy Solutions Srl e Terna Plus Srl, per un totale di circa 90 ore di verifica. Salgono così a 14 i Sistemi di Gestione implementati e gestiti in modo integrato da Terna, con un focus importante sulla certificazione della governance dei processi che emerge anche dal confronto con le altre realtà di settore: in tal senso, il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia si posiziona ben oltre la media delle grandi realtà italiane e dei TSO (Transmission System Operator), sia su scala europea che globale.

Terna, in crescita la presenza femminile e le attività di welfare

La certificazione conseguita da Terna mette in risalto l’impegno del Gruppo per le pari opportunità nelle aree selezione, crescita, sviluppo e remunerazione: l’obiettivo è la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo che valorizzi e tuteli le diversità. Valori messi nero su bianco anche nel Codice Etico e nelle Policy di Gruppo in materia di Diversity, Equity & Inclusion e di Rispetto dei Diritti Umani, che vietano espressamente qualsiasi forma di discriminazione, a partire dai processi di selezione per l’inserimento in azienda. Per quanto concerne la presenza femminile, il trend registrato è in costante crescita: al 30 settembre 2023, la percentuale è pari al 23% sul totale, esclusi gli operai, con un dato che nel 2020 superava di poco il 19%. Nel 2023, inoltre, il 36,8% delle assunzioni, al netto degli operai, ha riguardato le donne (30,3% nel 2022 e 30,2% nel 2021). Numerosi in Terna anche i progetti di welfare per la conciliazione vita-lavoro, la tutela della genitorialità e la condivisione delle responsabilità familiari e assistenziali, con iniziative quali smart working e co-working, l’asilo nido MiniWatt presso la sede di Roma, ma anche convenzioni a livello nazionale per usufruire di servizi di babysitting, caregiving e strutture sportive, tra le altre cose.

Gianni Lettieri, successi e riconoscimenti nella carriera del Patron di Atitech

Nel corso della sua carriera, l’imprenditore Gianni Lettieri ha raggiunto importanti traguardi in diversi settori, tra cui il tessile, quello delle rinnovabili e quello degli aeromobili. È anche noto per il suo impegno sociale.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri, dagli studi ai primi passi imprenditoriali

Nato a Napoli nel 1956, Gianni Lettieri si è diplomato come geometra prima di iscriversi alla facoltà di Economia Aziendale, mostrando fin da giovane una spiccata attitudine imprenditoriale. Nel 1979, assieme a un industriale lombardo, ha fondato uno stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti, tintoria e finissaggio con sede a Monza e Casandrino, segnando l'inizio della sua carriera nel settore tessile e acquisendo numerose competenze che gli permetteranno di eccellere nel suo percorso da imprenditore. Nel 1989, Gianni Lettieri fonda la prima società europea specializzata nella produzione di tessuto denim-ring, che riscuote un grande successo grazie alla sua visione lungimirante e alla capacità di sfruttare al meglio le potenzialità del prodotto. La notorietà del suo lavoro varca i confini italiani, raggiungendo anche gli Stati Uniti. L’imprenditore ha continuato, in seguito, a espandere la sua leadership a livello internazionale, avviando nel 1995 una joint venture in India con il gruppo Raymond, che porta alla fondazione di Raymond Calitri India, prima società di produzione di tessuto denim nel Paese.

Gianni Lettieri: l’impegno in ambito sostenibile e l’acquisizione di Atitech

Nel 2006, Gianni Lettieri avvia un nuovo percorso nell’ambito della Green Economy, fondando la Compagnia per lo sviluppo di energia rinnovabile CO.S.ER. S.r.l. L'anno successivo costituisce Meridie S.p.A., la prima investment company del Sud Italia quotata in Borsa. Nel 2008, rafforza il suo impegno per la transizione energetica fondando MEDSOLAR S.p.A., una start-up attiva nel settore delle energie rinnovabili. Nel 2009, l’imprenditore compie uno dei passi più significativi della sua carriera con l’acquisizione di Atitech S.p.A., società di cui diventa Presidente e AD e che conduce rapidamente alla crescita, portandola a diventare la società indipendente di manutenzione aeromobili più grande d’Europa. Gianni Lettieri non è solo un imprenditore di successo, ma anche un uomo attento ai valori sociali, come dimostrano le numerose iniziative di solidarietà promosse con Atitech, specialmente durante la pandemia di Covid-19, ma anche diverse misure di sostegno ai giovani e alle famiglie. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo contributo allo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno, tra cui il Premio Mediterraneo Economia e Impresa e il Premio Guido Dorso XXIX Edizione.

martedì 3 settembre 2024

Filippo Gaggini: Progressio SGR, le tappe professionali del Managing Partner

Nato a Pesaro nel 1967, Filippo Gaggini consegue con lode una laurea in Business Administration presso l’Università Bocconi di Milano nel 1990, ottenendo l’abilitazione a Dottore commercialista l’anno seguente. Con un approccio strategico e una forte attenzione alla sostenibilità, nel corso della sua carriera ha condotto importanti operazioni che lo hanno affermato come figura di spicco nel private equity.

WikiCeo

Filippo Gaggini: la biografia su WikiCeo

Riconosciuto per la sua competenza in operazioni che valorizzano lo sviluppo delle PMI, Filippo Gaggini è un esperto di private equity, attualmente impegnato in Progressio SGR nel ruolo di Managing Partner. Il professionista avvia la propria carriera nel 1992 operando come Consulente nella Financial Division di Arthur Andersen. Dopo due anni inizia la sua esperienza trentennale nel private equity entrando a far parte di Banca Commerciale Italiana. Nel 1998 è invece in Carlyle Group in virtù della nomina a Direttore, contribuendo significativamente nello sviluppo delle attività italiane di private equity. Il suo profilo su WikiCeo evidenzia come la successiva tappa della carriera sia avvenuta in Investitori Associati SGR, uno dei principali fondi di private equity in Europa: qui, tra le altre cose, partecipa ad attività finalizzate alla ricerca di fondi, oltre a guidare numerose transazioni di rilievo. Nel 2008 viene nominato Senior Partner di Investitori Associati SGR, per poi rivestire il medesimo incarico in Investindustrial a partire dall’anno seguente.

Filippo Gaggini in Progressio SGR

Tra il 2010 e il 2011 Filippo Gaggini si dedica all’attività di originator e investitore per fondi di private equity britannici e italiani, realizzando diverse operazioni nel settore delle eccellenze italiane. In quegli anni ha inizio la sua attuale esperienza in Progressio SGR: nel 2011 è nominato infatti Managing Partner della società indipendente attiva nella gestione di fondi di private equity per le PMI italiane. Tra gli obiettivi quello di sostenere la crescita dell’economia valorizzando le eccellenze del settore. Diverse le operazioni guidate da Filippo Gaggini che hanno rafforzato la leadership di Progressio SGR nel settore del private equity: ad esempio quelle relative alle realtà Orocash (2014), Gruppo Giorgetti (2016), Gamepack (2017), Save the Duck (2018), Garda Plastil (2019), ATK Sports (2020) e Officine S. Giacomo (2022). Tra i suoi ulteriori incarichi anche quelli di membro nei CdA di Assist Digital SpA e Pteam Srldel e nel Consiglio Direttivo di SOS Villaggi dei Bambini. Diversi i riconoscimenti ricevuti in carriera, tra cui il “Premio Claudio Demattè Private Equity of the Year”, assegnato nel 2018 da AIFI e EY, e il “TopLegal Corporate Counsel & Finance Awards 2019” per la categoria “Private equity: focus Made in Italy”.

Health Italia: la promozione innovativa della salute e del benessere

Attraverso una proposta di servizi sanitari innovativa e flessibile, Health Italia consente a famiglie e società di integrare l’offerta della sanità tradizionale, anche attraverso l’adozione di strategie di prevenzione.

Health Italia

Il business model di Health Italia: servizi flessibili e avanzati nella sanità integrativa

Health Italia è un punto di riferimento nel panorama italiano e non solo dell’assistenza sanitaria integrativa e del benessere: fondata nel 2001, la società ha costruito una solida reputazione attraverso l’offerta di un'ampia gamma di soluzioni personalizzate per il welfare aziendale, coperture sanitarie e programmi di benefits flessibili. Queste proposte innovative sono pensate per rispondere alle esigenze di individui e aziende, migliorando significativamente qualità della vita e consentendo un notevole risparmio dei costi. La forza di Health Italia risiede nella sua capacità di combinare una strategia aziendale innovativa, che si avvale di strumenti avanguardistici come la telemedicina, con una vasta esperienza nel settore sanitario. Grazie a una rete capillare di oltre 8.500 strutture sanitarie affiliate e 15.000 professionisti qualificati, il Gruppo è in grado di offrire una copertura estesa e soluzioni sanitarie su misura a tutti i tipi di clienti.

Health Italia: un impegno per la solidarietà e la cultura

Al di fuori dell’impegno verso l'innovazione e la qualità del servizio, Health Italia è anche profondamente coinvolta in iniziative sociali e culturali: la Fondazione Banca delle Visite Onlus avviata nel 2015, che raccoglie fondi per fornire visite mediche ed esami a persone bisognose, testimonia l'impegno dell'azienda verso la mutualità e la solidarietà. Inoltre, attraverso il Museo del Mutuo Soccorso, la società contribuisce a preservare la storia e il valore culturale delle società di mutuo soccorso, stimolando attivamente la ricerca in questo ambito. Infine, attraverso il magazine “Health Online”, il Gruppo contribuisce attivamente alla diffusione di informazioni sulla salute, il benessere, la prevenzione e la nutrizione, contribuendo a creare una cultura della consapevolezza attorno a questi temi di rilevanza centrale.

Tommaso Putin: l’innovazione nel food tra efficienza e responsabilità sociale

All’evento “Innovatori Made in Italy 2024”, tenutosi il 24 maggio presso l’Auditorium Ducati di Borgo Panigale a Bologna, Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione, ha sottolineato la duplice importanza dell’innovazione tecnologica nel settore alimentare. Non solo essa favorisce l’efficienza dei costi, ma riveste anche un ruolo fondamentale nella responsabilità sociale. Il Gruppo, leader nel settore della ristorazione collettiva, ha sfruttato con successo gli investimenti sostenibili per ridurre significativamente gli sprechi alimentari e le emissioni inquinanti.

Tommaso Putin

Tommaso Putin e l’innovazione strategica di Serenissima Ristorazione

L’evento ha riunito i più noti imprenditori e manager italiani, offrendo loro uno spazio per condividere esperienze e prospettive legate all’innovazione tecnologica. Durante il suo intervento, il Vicepresidente Tommaso Putin ha evidenziato gli obiettivi strategici di Serenissima Ristorazione, ponendo l’accento sull’importanza dell’adozione di tecnologie avanzate e di processi produttivi ottimizzati. Questi sforzi non solo mantengono elevati standard qualitativi nei servizi offerti, ma riducono anche i costi operativi, confermando come l’innovazione sia un motore fondamentale per la crescita delle imprese. Un esempio di tale innovazione è la tecnica Cook&Chill. Si tratta di un metodo avanzato che permette la preparazione di pasti facilmente conservabili, mantenendo alti livelli di freschezza e qualità.

Tommaso Putin e la sfida della sostenibilità nel settore alimentare

Il Vicepresidente del Gruppo ha colto l’occasione per ribadire l’importanza dell’innovazione nell’affrontare uno dei problemi più urgenti del settore alimentare: lo spreco di cibo. “Il settore della ristorazione impatta fortemente sull’ambiente. Studi evidenziano come circa quattro miliardi di euro di cibo all’anno vengono sprecati. Di conseguenza, abbiamo un importante ruolo sociale e di responsabilità verso la collettività”, ha commentato Tommaso Putin. La tecnologia può essere utilizzata per ridurre gli sprechi e aumentare l’efficienza energetica. “Ci impegniamo a ridurre l’utilizzo del packaging e a promuovere un’economia circolare, trasformando i residui della lavorazione in materiale utile nel campo del compostaggio, come fertilizzante. Viene sottratto al circuito dei rifiuti e immesso in quello della produzione e commercializzazione di beni” ha affermato il manager. In tale ottica, Serenissima Ristorazione ha recentemente presentato il suo primo Bilancio di Sostenibilità, che mira a comunicare in modo oggettivo e preciso i progressi in ambito ecologico.

lunedì 2 settembre 2024

Umberto Lebruto: Napoli, i progetti di FS Sistemi Urbani per Porta Est e Campi Flegrei

Presentando il progetto per la città di Napoli, Umberto Lebruto ha evidenziato l’importanza della collaborazione con le istituzioni locali, a dimostrazione del fatto che l’unione di forze pubbliche e private può portare a risultati di grande rilievo.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto: l’intermodalità con “Napoli Porta Est”

Napoli si appresta a vivere una significativa rigenerazione urbana grazie a investimenti da un miliardo di euro nell’area ferroviaria orientale. Il progetto è denominato “Napoli Porta Est” ed è stato presentato da FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS, guidata da Umberto Lebruto. Sul tavolo un Piano di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile per la città, con 180.000 metri quadrati di estensione nelle zone interessate e l’obiettivo di riqualificare le aree dell’ex-scalo merci FS di Corso Lucci e di Porta Nolana. Nell’ambito del progetto è prevista, ad esempio, la copertura dei binari tra Porta Nolana e la Stazione Centrale, un intervento che mette in risalto l’intermodalità nel contesto dello sviluppo urbano moderno. “Napoli Porta Est” prevede infatti di collegare la Stazione Centrale con l’autostrada, il porto e l’aeroporto per un importante hub intermodale a beneficio del trasporto pubblico, della logistica e dell’accessibilità.

“Napoli Porta Est”: la riflessione di Umberto Lebruto

Umberto Lebruto ha sottolineato l’importanza della collaborazione con le istituzioni locali per il progetto di riqualificazione urbana a Napoli: “Abbiamo lavorato in sinergia con le istituzioni locali in tempi stretti”, così l’AD e DG di FS Sistemi Urbani, che ha specificato come si tratti di “un modello che può fare scuola”. L’Accordo di Programma è stato firmato tra Regione Campania, Comune di Napoli, Eav, RFI e FS Sistemi Urbani, con un bando internazionale di progettazione per il Masterplan: emerge così un approccio orientato alla collaborazione per facilitare gli interventi e garantirne il successo a lungo termine. Come reso noto, il miliardo di euro di investimenti sarà suddiviso equamente tra finanziamenti dal settore pubblico e da quello privato, con l’intento di coinvolgere quest’ultimo nelle opere di riqualificazione urbana. Tale partnership, come evidenziato anche dall’AD e DG di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto, è finalizzata ad assicurare maggiore sostenibilità finanziaria, creatività e flessibilità nello sviluppo di soluzioni urbanistiche innovative.

Gianpiero Strisciuglio rappresenterà RFI sul palco de ‘La Piazza’ a Ceglie Messapica

L’AD di RFI Gianpiero Strisciuglio interverrà sul palco dell’appuntamento politico-economico ‘La Piazza’ discutendo dell’impatto dei lavori di RFI sulla crescita culturale e infrastrutturale del Mezzogiorno.

Gianpiero Strisciuglio

Imminente la settima edizione de ‘La Piazza’: Gianpiero Strisciuglio tra i relatori

Gianpiero Strisciuglio, AD di RFI, curerà un intervento sul palco della kermesse politico-economica ‘La Piazza’, che radunerà numerose figure illustri del mondo del management, delle istituzioni e dell’imprenditoria per fare il punto della situazione sul contesto socio-economico del Paese. Giunto alla sua settima edizione, questo imperdibile appuntamento annuale organizzato da Affaritaliani.it e dall'Associazione La Piazza rappresenta un luogo di incontro e confronto su temi di rilevanza nazionale e internazionale. Nel corso dei tre giorni dell'evento, si alterneranno sul palco personalità di spicco del panorama politico ed economico del Paese, che discuteranno delle sfide e delle prospettive per il futuro dell'Italia, con un focus particolare sulle problematiche e sulle opportunità del Mezzogiorno. L’edizione di quest’anno, intitolata “E mo…? Che succede…? Dalla Puglia al Sud, dall’Italia all’Europa (e oltre). Sogni e Progetti di una Notte di Fine Estate”, vedrà la partecipazione di figure chiave come ministri, governatori regionali, imprenditori e alti funzionari.

Gianpiero Strisciuglio: un percorso di eccellenza nel settore dei trasporti

Tra i protagonisti dell’edizione 2024 de La Piazza, spicca Gianpiero Strisciuglio, AD e DG di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Con un solido background nel settore delle infrastrutture ferroviarie e una lunga carriera all'interno del Gruppo FS, Strisciuglio è riconosciuto come uno dei più influenti esperti italiani in materia di trasporti e logistica. Il suo intervento sarà incentrato sul il futuro delle reti ferroviarie italiane, con particolare riguardo per il tema del potenziamento delle infrastrutture nel Mezzogiorno. Secondo le anticipazioni, Gianpiero Strisciuglio sottolineerà in particolare come il raddoppio delle reti strategiche e la realizzazione delle grandi opere previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) saranno cruciali non solo per migliorare la mobilità e la connettività del Sud Italia, ma anche per stimolare una crescita economica sostenibile a livello nazionale, mettendo dunque in luce gli aspetti strategici che sottostanno al settore dei trasporti.