lunedì 31 gennaio 2022

Claudio Descalzi: nuove tecnologie per il futuro dell’energia, il focus

"Bisogna sempre avere un mix di tecnologie a disposizione su cui si lavora, guardando al breve, al medio e al lungo termine": la vision dell'AD di Eni Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi, Eni: siamo una società tecnologica che cerca di crearsi in casa le soluzioni di cui ha bisogno

Transizione energetica e decarbonizzazione e il ruolo delle energie rinnovabili e delle nuove tecnologie, fondamentali per riuscire a cambiare sorgente di energia senza costringere il sistema a cambiare infrastrutture. L'AD di Eni Claudio Descalzi ne ha parlato lo scorso settembre all'Italian Tech Week, intervistato dal Direttore de "La Stampa" Massimo Giannini: "Non c'è una sola tecnologia, ad esempio quella delle rinnovabili, che basterà in futuro per soddisfare tutta la domanda. Per questo bisogna avere un approccio senza pregiudizi ideologici che prenda in considerazione tutto quello che si può usare, dall'idrogeno, alle bioraffinerie, alla cattura delle emissioni, tanto per fare qualche esempio". Negli ultimi otto anni Eni è diventata "sempre di più una società tecnologica, che cerca di crearsi in casa le soluzioni di cui ha bisogno": questo "permette di avere da una parte soluzioni studiate su misura per le nostre esigenze e dall'altra dà una forte motivazione alle persone che in azienda fanno ricerche sulle tecnologie e poi le applicano ai nostri problemi concreti". E "in questo modo si riducono anche i tempi di accesso al mercato". La scelta di diventare una società tecnologica è stata "in qualche modo obbligata", ha aggiunto Claudio Descalzi: "Ci permette di essere flessibili di fronte a un mondo che cambia rapidamente e di cambiare anche noi non solo in superficie, ma in profondità".

Il ruolo delle tecnologie per un futuro a emissioni zero: l'impegno di Eni nelle parole dell'AD Claudio Descalzi

Le tecnologie giocano quindi un ruolo di primo piano nell'incentivare la decarbonizzazione e accelerare il processo di transizione energetica. Eni, come ricordato in più occasioni dall'AD Claudio Descalzi, è stata tra i primi a intuirne il valore anche sul fronte della sostenibilità avviando diversi progetti in questa direzione. "Bisogna sempre avere un mix di tecnologie a disposizione su cui si lavora, guardando al breve, al medio e al lungo termine", ha ricordato l'AD anche nel suo intervento all'Italian Tech Week lo scorso settembre. Parlando in merito delle innovazioni "che fanno fare un sostanziale passo in avanti", ha citato il progetto "appena realizzato con il Mit di Boston sulla fusione a contenimento magnetico": ci sono voluti "tanti anni di esperimenti in tutto il mondo" per arrivare a realizzare "attraverso la start up americana di cui siamo maggiori azionisti il primo test su di un magnete a superconduttori ad alta temperatura in grado di creare un campo magnetico che potrà confinare il processo di fusione". Si tratta di un processo "analogo a quello che avviene nelle stelle e a più di 100 milioni di gradi e quindi in grado di permettere la realizzazione di un bilancio positivo tra energia utilizzata e quella prodotta", ha evidenziato Claudio Descalzi. La road map prevede la realizzazione del primo prototipo di mini impianto nel 2025 e nel 2030 di un primo impianto industriale di questa tecnologia in grado di immettere energia netta in rete: i tempi "con questo approccio industriale potranno essere notevolmente ridotti rispetto ad un approccio convenzionale".

Napoli e il disavanzo pubblico: Gianni Lettieri (Atitech) chiede risposte veloci da Roma

Ospite della trasmissione "Barba&Capelli" su Radio Crc Targato Italia, Gianni Lettieri si fa portavoce della sua città natale, commentando il deficit pubblico del Comune di Napoli; poi interviene sulla vicenda Leonardo e sulla vertenza Whirlpool.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: il disavanzo è a livelli inconcepibili, c'è bisogno di risposte veloci

Nel corso degli anni, soprattutto nelle due ultime precedenti legislature, il Comune di Napoli ha accumulato debiti su debiti, trovandosi oggi in una situazione nella quale, se non si interviene, per il neo-eletto Sindaco Manfredi sarà difficile fare il proprio lavoro. "Il disavanzo è arrivato a livelli inconcepibili", ha commentato il Presidente di Atitech. Secondo Gianni Lettieri "se il Governo mantiene gli impegni, e si accolla o riconosce il grosso del disavanzo del Comune di Napoli, anche se spalmato in 20 anni, sarebbe la soluzione migliore", avvertendo però che "se così non fosse, quest'amministrazione dovrebbe assolutamente porsi un limite temporale entro il quale dichiarare il dissesto". Nel caso fosse quest'ultima la strada da percorrere, inizialmente il territorio ne soffrirebbe ma poi "si libererebbero le risorse", permettendo alla città di ripartire. "Dalle crisi nascono le opportunità, - ha affermato Gianni Lettieri - bisogna troncare con il passato perché è un fardello economico troppo pesante da lasciare sulle spalle dei napoletani per i prossimi 20-30 anni".

Leonardo e Whirlpool: il commento di Gianni Lettieri

Il Presidente di Atitech è intervenuto anche sulle vicende di due grandi realtà del Meridione: Leonardo e Whirlpool. La prima costretta alla cassa integrazione dalla crisi causata dalla pandemia sull'aviazione civile, la seconda protagonista di una vertenza che si protrae ormai da tempo. Su Leonardo, Gianni Lettieri confessa che a destare preoccupazione non è tanto il periodo di cassa integrazione, quanto "l'assenza di prospettive a lungo termine sulle attività". In merito a Whirlpool, invece, ritiene che la soluzione del consorzio fosse fallimentare dall'inizio. "In Italia abbiamo pochissimi casi di successo di queste operazioni", ha sottolineato. Secondo Gianni Lettieri, sarebbe stato meglio "trovare un imprenditore anche piccolo, giovane che avesse voglia di crescere, costringere Whirlpool ad affidargli un contratto per la fornitura di lavatrici ad un prezzo prestabilito e rispettando qualità e tempi di consegna. Whirlpool avrebbe accettato perché l'unico interesse è avere merce a prezzi competitivi e di qualità".

30 anni di attività per 21 Invest, guidata da Alessandro Benetton: “Sostenibilità parte integrante”

Oltre 100 investimenti realizzati, 25 società controllate e due miliardi di euro di fatturato: fondata nel 1992 da Alessandro Benetton, 21 Invest è riuscita nell'intento di diventare punto di riferimento del private equity in Europa.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton (21 Invest): il 2021 un anno di traguardi

21 Invest compie 30 anni. L'operatore di private equity guidato da Alessandro Benetton si affaccia al nuovo anno forte di un 2021 che si è concluso nel migliore dei modi. In primis, dopo dieci anni, lo scorso novembre è stata realizzata la cessione di Viabizzuno a Clessidra Private Equity, che ha acquisito il controllo dell'azienda leader nell'illuminotecnica di design attraverso il fondo Clessidra Capital Partners 4. Un'operazione che ha portato il fondo 21 Investimenti II a registrare un rendimento annuo del 25%. Nelle stesse settimane 21 Invest ha acquisito la maggioranza di Zanzar, un'eccellenza italiana nello sviluppo e nella produzione di zanzariere, facendo il suo ingresso nel settore della protezione anti-insetto. "Guardo con orgoglio agli obiettivi raggiunti nel corso del 2021 - ha dichiarato il Presidente di 21 Invest Alessandro Benetton - le eccellenti operazioni completate negli ultimi mesi in Italia, Francia e Polonia continuano ad affermare il crescente ruolo di 21 Invest in Europa".

Alessandro Benetton: con 21 Invest sostenibilità e responsabilità sociale protagonisti nella creazione di valore

Centrale nella strategia adottata da 21 Invest la scelta di concentrarsi sul locale, guidando da vicino le aziende in un percorso di sviluppo basato su crescita, internazionalizzazione, export e management. Presente in Italia, Francia e Polonia con un team di 50 persone, durante la sua trentennale attività il Gruppo guidato da Alessandro Benetton ha gestito 12 fondi e realizzato ben 107 investimenti. Risorse che hanno portato alla creazione di 5mila posti di lavoro in più e assicurato alle imprese protagoniste una crescita media delle vendite del 45%. Ad oggi il portafoglio di 21 Invest è composto da 25 società, con un fatturato complessivo di due miliardi di euro. Un successo figlio anche dell'attenzione da sempre rivolta a temi quali sostenibilità e responsabilità sociale delle imprese: "Il nostro gruppo è da sempre in prima linea su queste tematiche - ha spiegato Alessandro Benetton - In Italia e in Europa investiamo in aziende per farle crescere utilizzando la sostenibilità come parte integrante del processo di creazione di valore. Il successo delle società in portafoglio dipende dall'intero ecosistema che le circonda. Desideriamo che il modo in cui le nostre aziende generano profitto sia ammirato dalla comunità, dai clienti, dai fornitori, dai dipendenti, e dagli investitori".

Nicola Volpi, una carriera dedicata al Private Equity: le ultime operazioni dell’ex Permira

Attivo fin dagli anni '90 nel settore del Private Equity, Nicola Volpi ricopre diversi incarichi: oltre ad essere Presidente e Amministratore delegato di Movidea, è anche azionista e Membro del CdA di Pagani Automobili.

Nicola Volpi

Nicola Volpi: il contributo nel round di The Hundred

La prima esperienza di Nicola Volpi in ambito Private Equity risale al 1995, anno in cui diviene socio di Schroder Ventures Italy, una delle prime realtà italiane attive nel settore. Oggi, con oltre 25 anni di esperienza e numerose operazioni di successo portate a compimento, continua a confermarsi come uno dei protagonisti dello scenario italiano. È recente infatti la notizia del suo contributo alla chiusura del round da 5 milioni di The Hundred, la giovane holding specializzata nello scouting di nuovi influencer. È stato Nicola Volpi a guidare il gruppo di investitori che ha deciso di sottoscrivere l'aumento di capitale. Come azionista e membro del Consiglio d'Amministrazione della Pagani Automobili S.p.A., ha inoltre partecipato attivamente alla partnership che la nota casa di auto sportive di superlusso ha siglato la scorsa estate con il Public Investment Fund e che prevede l'acquisto da parte del fondo sovrano saudita del 30% delle azioni.

Nicola Volpi: l'esperienza in Permira e Movidea

Tra i principali successi professionali nella lunga carriera di Nicola Volpi è impossibile non citare il suo ruolo nella fondazione di Permira. Dopo l'esperienza in Schroder, nel 1999 diventa infatti uno dei soci fondatori del Fondo internazionale di Private Equity. Pochi anni dopo viene nominato Amministratore Delegato in Italia, seguendo importanti operazioni: Ferretti Yachts, Marazzi, Veneta Cucine, Tfl, Sisal, Valentino. L'avventura di Nicola Volpi in Permira si conclude nel 2013, quando, insieme a Emilio Petrone, passa agli investimenti nel settore luxury fondando Movidea, grazie alla quale diventerà azionista di minoranza di Pagani Automobili S.p.A.

Mario Melazzini: 874.950 euro destinati alla ricerca sulla SLA

Mario Melazzini, medico, professore e Presidente della Fondazione AriSLA, parla del bando promosso per finanziare nuovi progetti di ricerca sulla SLA.

Mario Melazzini

Il Presidente Mario Melazzini: tante le rilevanti pubblicazioni scientifiche rese possibili da AriSLA

Sono circa 6mila le persone in Italia affette da SLA. La Sclerosi Laterale Amiotrifica, conosciuta anche con il nome di malattia di Lou Gehrig, è una malattia neurodegenerativa che comporta la perdita dei motoneuroni spinali, bulbari e corticali, e arriva a paralizzare prima i muscoli volontari e poi anche quelli respiratori. Dalla necessità di studiare una patologia sulla quale si sa ancora troppo poco, nel 2008 nasce AriSLA, la Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrifica, la quale, come ricorda il suo Presidente Mario Melazzini, "ha investito più di 14 milioni di euro, sostenuto 142 ricercatori e 92 progetti da cui sono derivate più di 277 pubblicazioni scientifiche di rilevante impatto per la comunità scientifica".

Mario Melazzini: il Bando promosso da AriSLA

"Sono 10 i gruppi di ricerca coinvolti, tra Roma, Milano, Trento, Padova e Torino, che consentiranno di ampliare la conoscenza su meccanismi ancora poco esplorati, legati all'insorgenza della neurodegenerazione e della neuroinfiammazione, e verificheranno l'efficacia di alcune molecole nel rallentare la progressione della Sla in modelli preclinici", ha spiegato Mario Melazzini, riferendosi al bando che AriSLA ha promosso per finanziare sette progetti di ricerca sulla SLA. Anna Ambrosini, Responsabile scientifico della Fondazione, ha chiarito che il processo di selezione si è "basato sul metodo del peer review (o revisione tra pari)", con il quale "i progetti sono valutati da esperti internazionali che selezionano ricerca eccellente sulla base del valore scientifico dello studio proposto".

Stefano Donnarumma: Terna si racconta nelle immagini del volume “Driving Energy”

Stefano Donnarumma: "Driving Energy" raccoglie in 80 fotografie il lavoro svolto quotidianamente dai tecnici di Terna per l'efficienza dell'infrastruttura elettrica nazionale.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: orgogliosi delle professionalità e competenze presenti in Terna

Un volume "dedicato alle persone di Terna": "Scorrendo le immagini che seguono ci ritroviamo sul campo, con loro, a stretto contatto con la varietà e la complessità delle competenze che 365 giorni l'anno, da nord a sud fino alle isole, impieghiamo in un grande lavoro di squadra per dare al nostro Paese l'energia di cui ha bisogno". Ha commentato così Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, il valore delle tante professionalità che, quotidianamente, operano sull'infrastruttura elettrica nazionale e ne garantiscono alti standard di efficienza. Competenze ed esperienze di grande livello che consentono al Gruppo di affermarsi come regista e abilitatore del sistema energetico, nonché della transizione ecologica in corso nel Paese. "È qualcosa che ci rende orgogliosi", ha aggiunto con soddisfazione Stefano Donnarumma, "perché le nostre persone incarnano perfettamente lo spirito di servizio, la consapevolezza del proprio compito e la passione per assolverlo".

Stefano Donnarumma: "Driving Energy" per raccontare lavoro, esperienze e relazioni umane

Il volume "Driving Energy" 2021, seconda edizione dopo quella del 2020 dedicata alle grandi infrastrutture elettriche, propone un viaggio in 80 immagini che ritraggono l'insieme delle attività di pianificazione, sviluppo e manutenzione della rete elettrica nazionale. Come evidenziato da Stefano Donnarumma, si tratta di un lavoro realizzato sul campo da tecnici che operano su tutto il territorio nazionale, fotografati in un'ampia varietà di interventi negli otto dipartimenti/distretti del Gruppo. Tra questi, attività di manutenzione ordinaria, approfondite analisi nei laboratori chimici, soluzioni tecnologiche - uniche in Europa - per l'ispezione degli asset, interventi spettacolari in quota sui tralicci. Non manca, inoltre, il racconto delle attività di gestione su innovazioni uniche al mondo, oggetto di brevetto da parte del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma. Grande focus, infine, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sui valori fondamentali che uniscono l'operato dei dipendenti di Terna: lavoro di squadra, importanza delle relazioni umane, empatia, spirito di collaborazione.

Francesco Milleri, EssilorLuxottica: si consolida l’impegno del Gruppo nel 2021

Francesco Milleri: il 2021 di EssilorLuxottica, partnership internazionali per crescere nell'innovazione e nella sostenibilità mentre si riconferma il successo del Piano di azionariato diffuso.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: EssilorLuxottica cresce nel 2021, dalla sostenibilità all'innovazione

La crescita di EssilorLuxottica registrata lo scorso anno non è solo nei numeri. Il 2021 del Gruppo guidato da Francesco Milleri si è contraddistinto per la forte ripresa economica che ha portato a un ulteriore miglioramento e consolidamento dell'Outlook. Ma EssilorLuxottica ha conseguito traguardi di rilievo anche su altri fronti: "Eyes on the planet" ne ha consolidato l'impegno per quanto riguarda la sostenibilità. La roadmap punta su circolarità, carbon neutrality e inclusion quali pilastri su cui improntare la propria crescita, soprattutto nell'ottica di "aiutare le persone a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita". In questa direzione guarda anche la campagna «Action for good vision on the road», promossa insieme ad ACI per sensibilizzare gli utenti della strada sull'importanza della cura della vista. "L'impegno di EssilorLuxottica per strade più sicure fa parte della nostra responsabilità più ampia come leader del settore", aveva commentato in merito l'AD Francesco Milleri in occasione del lancio dell'iniziativa lo scorso 14 ottobre, Giornata Mondiale della Vista. Era stata annunciata invece a luglio la partnership a livello globale con FIA, finalizzata a sensibilizzare l'opinione pubblica, le istituzioni, gli attori della mobilità e il settore dell'eyewear e dell'eyecare sull'appello delle Nazioni Unite a garantire una buona visione a tutti gli utenti della strada e migliorare così i sistemi nazionali di sicurezza stradale.

Francesco Milleri: il Piano di azionariato diffuso, i numeri del 2021

Il 2021 di EssilorLuxottica è stato contrassegnato anche dai progressi raggiunti sul fronte dell'innovazione: basti pensare alla partnership siglata con Meta per la produzione dei primi smart glasses. Il Gruppo ha inoltre rilasciato lo scorso dicembre i dati aggiornati di Boost, il Piano di azionariato diffuso che porta avanti dal 2019: "Anche quest'anno Boost si conclude con successo e con un tasso di sottoscrizione in crescita", ha sottolineato in merito l'AD Francesco Milleri. Sono infatti 54.000 i dipendenti che hanno aderito secondo l'ultimo aggiornamento: il tasso di sottoscrizione, pari al 65%, si conferma in crescita rispetto al 2020 (62%). Negli 85 Paesi in cui è attivo il progetto invece risultano in totale 67mila: nel 2020 erano 63mila e 56mila nel 2019. Inoltre più di 11.000 ex dipendenti, oggi in pensione, hanno scelto di continuare a partecipare alla crescita dell'azienda come azionisti. "Siamo orgogliosi di questa risposta", hanno commentato in merito l'AD Francesco Milleri e il Vice AD Paul du Saillant: "Continueremo a costruire sulla partecipazione azionaria diffusa dei dipendenti, centrale nella cultura aziendale".

lunedì 24 gennaio 2022

KIKO, cambi al vertice: l’AD Cristina Scocchia guiderà una società pronta a debuttare in Borsa

Dal 1° gennaio prenderà il timone di Illycaffé, che punta ad essere quotata in Borsa. Cristina Scocchia: "Con Kiko percorso bello e adrenalinico".

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: "Oggi Kiko è tornata ai livelli pre-pandemia"

Era l'estate del 2017 quando Cristina Scocchia, dopo aver guidato L'Oréal Italia, assunse l'incarico di Amministratore Delegato di KIKO. In pochi anni, è riuscita a portare a termine la ristrutturazione dell'azienda di proprietà del Gruppo Percassi, che nel 2019 ha avviato una vera e propria fase di espansione. Un percorso che l'AD di KIKO ha portato avanti nonostante lo scoppio della pandemia e l'impatto dell'emergenza sulle attività e sugli indici finanziari. I risultati del 2021 le danno ragione. Nei primi nove mesi dell'anno l'azienda è cresciuta infatti del 40% rispetto all'anno precedente. Oggi KIKO è una realtà solida con stime per il futuro più che positive. Dal 1° gennaio Cristina Scocchia passerà alla guida di Illycaffé: il Gruppo italiano ha deciso di affidare l'incarico alla manager con l'obiettivo di una futura quotazione in Borsa. "In Borsa -- ha dichiarato l'AD in un'intervista al "Corriere" -- le amministratrici delegate donna sono una strettissima minoranza, il mio esempio può essere uno stimolo ulteriore".

KIKO, cosa prevede l'ultimo Piano industriale targato Cristina Scocchia

Nonostante l'incarico come CEO di Kiko stia volgendo al termine, la volontà di Cristina Scocchia è quella di lasciare un'azienda in piena salute. Oltre a chiudere il terzo trimestre dell'anno segnando un +70% rispetto al 2020, il leader italiano del settore della cosmesi ha infatti già dato il via al nuovo Piano industriale 2021-2023. "Anche quest'anno abbiamo continuato a investire - ha detto la manager - siamo entrati in 15 Paesi e abbiamo aperto 80 negozi. Tutto questo ci ha permesso, in due anni così complessi, di creare 1.000 posti di lavoro, incluse 100 assunzioni nella sede globale di Bergamo. Se non ci saranno nuove restrizioni nei principali Paesi in cui operiamo - aggiunge - stimiamo di chiudere l'anno a +50% rispetto al 2020". In linea con il precedente, il nuovo Piano di Cristina Scocchia punta ancora una volta su innovazione di prodotto, omni-canalità e crescita nei mercati asiatici e medio-orientali. Entro il 2023 uno degli obiettivi principali è infatti l'apertura di 300 nuovi punti vendita. Verrà inoltre rafforzata l'attenzione alla sostenibilità: entro il 2025 il 50% del packaging dell'azienda sarà sostenibile e tutti i fornitori rispetteranno standard ambientali e sociali ancora più elevati.

Claudio Machetti: con lo smart working una nuova quotidianità

Sono numerose le aziende che hanno adottato il modello dello smart working per far fronte all'emergenza sanitaria. Claudio Machetti: cogliere le opportunità offerte dal lavoro flessibile.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: lo smart working rappresenta una grande opportunità

L'emergenza sanitaria ha fatto registrare un'impennata dello smart working che oggi rimane la scelta di numerose aziende italiane. In una conversazione con Claudio Machetti, il Direttore della Global Energy and Commodity Management Line di Enel esprime il proprio pensiero sul nuovo modello di lavoro flessibile: "Penso che lo smart working sia una grande opportunità per i colleghi e per l'azienda, si tratta di usarla nella maniera giusta". Nel 2020 il Gruppo Enel ha esteso la nuova modalità a un totale di circa 37mila lavoratori permettendo ai propri dipendenti di lavorare da remoto. Secondo il manager, il lavoro agile permette di impiegare meglio il tempo e rappresenta una grande opportunità da sfruttare al massimo in quanto consente una generale ottimizzazione. La pandemia rappresenta "un grande punto di discontinuità. C'è poco da fare, non si torna più al punto in cui siamo rimasti prima", sottolinea Claudio Machetti, "la discontinuità è discontinuità da tutti i punti di vista e quindi inizierà una vita nuova".

Claudio Machetti: gli incarichi in Enel

Come sottolinea Claudio Machetti, nonostante non tutti i lavori si prestino allo smart working, questo modello flessibile consente di migliorare la qualità della vita dei lavoratori. Il Direttore della Global Energy and Commodity Management Line di Enel (Global Trading fino a marzo 2021) è entrato a far parte del Gruppo nel 2000, dopo la precedente esperienza in Ferrovie dello Stato Italiane. Inizialmente nominato Responsabile dell'Area Finanza, collabora alla creazione di Enel Insurance ed Enel factor, per la quale sarà nominato Amministratore Delegato. Diventa quindi il Direttore dell'unità Risk Management e successivamente passa ai vertici della Business Line del Gruppo. Oggi Claudio Machetti è impegnato nella gestione del sourcing di gas, carbone e olio combustibile e si occupa dei mercati all'ingrosso relativi alle commodity energetiche come gas, coal, power, CO2 e oil.

giovedì 20 gennaio 2022

Private Banking, il 2021 di Banca Generali si chiude con un record: raccolti 7,7 miliardi

Per l'Istituto di Private Banking guidato da Gian Maria Mossa raggiunti obiettivi superiori alle stime: "Fiducia rinnovata il miglior biglietto da visita in vista del nuovo Piano triennale", ha dichiarato l'AD di Banca Generali.

Private Banking, per Banca Generali i migliori dati di raccolta della storia

Sono 7,7 i miliardi di euro raccolti complessivamente da Banca Generali nel 2021. Si tratta di un risultato storico per l'Istituto leader del Private Banking. La raccolta totale dello scorso anno ha superato infatti di 800 milioni (+31% a/a) il precedente record registrato nel 2017 (6,9 miliardi). Il primato del 2021 spetta al mese di dicembre, che secondo i dati rilasciati dal Gruppo si è chiuso con una raccolta pari a 849 milioni di euro, superiore rispettivamente ai 782 milioni di dicembre 2020 e agli 810 milioni di novembre scorso. Il miglior dato mensile di sempre: "La raccolta mostra un'ottima qualità e diversificazione - ha fatto sapere l'Istituto di Private Banking guidato da Gian Maria Mossa - l'insieme delle soluzioni gestite, assicurative e amministrate ha sfiorato infatti il miliardo (986 milioni, +24%) mentre si è ridotta la liquidità parcheggiata nei conti correnti". Anche il record annuale è stato possibile grazie a mix e diversificazione di prodotto, ha sottolineato Banca Generali. Dei 7,7 miliardi di raccolta, circa 5,3 sono impegnati in soluzioni gestite che nel 2021 hanno ottenuto risultati particolarmente positivi: 938 milioni per i contenitori finanziari e 1,4 miliardi per quelli assicurativi.

Private Banking, le dichiarazioni dell'AD e DG di Banca Generali

Nel 2021 più che positive anche le performance di Lux IM, l'innovativa Sicav di Banca Generali lanciata nel 2018, che si attesta a 1,5 miliardi di raccolta, e delle masse in Consulenza Evoluta, che hanno raggiunto i 7,3 miliardi. Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato e Direttore Generale dell'Istituto di Private Banking, ha dichiarato: "Il grande lavoro al fianco dei clienti nella diversificazione e protezione del patrimonio e l'impegno nell'innovazione degli strumenti e della rosa d'offerta stanno portando a obiettivi superiori alle nostre stesse stime". Il merito dei risultati raggiunti, secondo Mossa, non è quindi frutto di promozioni o incentivi, ma dell'impegno costante e della professionalità della rete di banker e wealth manager. Grazie ai risultati ottenuti nell'ultimo anno, Banca Generali consolida la sua posizione nel Private Banking e guarda già al futuro: "I numerosi riconoscimenti, il modello d'offerta sostenibile e l'efficienza delle gestioni e delle soluzioni digitali confermano l'efficacia del percorso intrapreso - ha detto Mossa - ma è soprattutto la fiducia che continua a crescere da parte dalla clientela il miglior biglietto da visita con cui presentare le nostre ambizioni di sviluppo in vista del nuovo piano triennale in agenda a febbraio"

A2A, la vision della Life Company nelle parole di Carlotta Ventura

"Vogliamo raccontare il nostro purpose, la nostra ragion d'essere. Abbiamo scelto di definirci una Life Company quando stavamo scrivendo il nuovo Piano Industriale": Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, dialoga con "Adnkronos" sul significato di una Life Company oggi. Carlotta Ventura

Carlotta Ventura ad "Adnkronos": l'attenzione alla qualità della vita in A2A

Sostenibilità di lungo periodo, attenzione alla qualità della vita, strategie di economia circolare, trasparenza: sono questi alcuni dei punti cardine evidenziati da Carlotta Ventura in un recente intervento su "Adnkronos". Occasione in cui la manager ha parlato del percorso che A2A ha intrapreso da tempo e ha condotto il Gruppo a identificarsi come Life Company. "Ci occupiamo di acqua, aria, ambiente, terra ed energia, elementi fondamentali per la vita. Nel senso che ci occupiamo della qualità della vita delle persone e delle comunità che serviamo", così il Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs: una filosofia aziendale che, incentrando le attività nell'offerta di servizi essenziali, ha portato A2A a oltrepassare il concetto di multiutility e abbracciare quello più significativo e autentico di Life Company. Per far ciò, ha aggiunto Carlotta Ventura, il Gruppo ha predisposto un Piano Industriale decennale (2021-2030) che stabilisce azioni, strategie e progetti nel segno della sostenibilità. "Il Piano Industriale, presentato a gennaio 2021, mette a terra il purpose di Life Company e ne è la realizzazione concreta", ha dichiarato nell'intervento.

Carlotta Ventura: economia circolare e decarbonizzazione, il Piano 2021-2030 di A2A

Come evidenziato da Carlotta Ventura, si tratta di "un Piano decennale che si occupa di infrastrutture, da 16 miliardi di investimenti su due pilastri - economia circolare e transizione energetica - e guidato dalla sostenibilità". È forte in A2A l'indirizzo verso principi di economia circolare, per cui il Gruppo ha dedicato 6 miliardi di euro in aree quali recupero di calore disperso, riduzione delle perdite idriche e chiusura del ciclo dei rifiuti. Sono 10, invece, quelli destinati alla decarbonizzazione e all'elettrificazione dei consumi, attraverso la crescita delle rinnovabili e il supporto alle esigenze di flessibilità del sistema elettrico. Ma le attività, come evidenziato dalla manager, sono in continuo sviluppo nella Life Company: "Stiamo lavorando all'aggiornamento del Piano e misureremo tutto quello che facciamo secondo i criteri della Tassonomia Europea". La direzione è quella della transizione ecologica: "Un obbligo, non abbiamo alternative, è evidente che vada portata a termine cercando di non lasciare indietro nessuno nel passaggio tecnologico e culturale che stiamo attraversando", così Carlotta Ventura nell'intervento, che sottolinea in conclusione come tale percorso vada compiuto anche "nel comportamento quotidiano di ogni persona di A2A, un'azienda composta da 13mila dipendenti, tutti occupati a dare il proprio contributo per una crescita sostenibile".

martedì 18 gennaio 2022

Atitech, Gianni Lettieri commenta i risultati del Natale solidale: “Numeri raddoppiati”

Dal 22 dicembre al 9 gennaio la realtà guidata da Gianni Lettieri ha messo a disposizione la propria mensa per cucinare pasti caldi e distribuirli alle famiglie del territorio.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: i dettagli della seconda edizione del Natale solidale di Atitech

3.800 pasti caldi consegnati a 200 famiglie in 19 giorni: sono i numeri della seconda edizione del Natale solidale di Gianni Lettieri. Consapevole dell'aumento delle disuguaglianze sociali, aggravate dalla pandemia, anche quest'anno l'azienda di Capodichino ha deciso di preparare pasti caldi e consegnarli alle famiglie in difficoltà che vivono tra i quartieri di Secondigliano, San Pietro a Patierno e Arenaccia. Gianni Lettieri, Patron di Atitech e ideatore dell'iniziativa, ha dichiarato: "Sono felice che quest'anno siamo riusciti a raddoppiare i numeri rispetto al 2021, garantendo più consegne e prolungando l'iniziativa di alcuni giorni". A prendere parte al Natale solidale promosso dalla MRO guidata da Gianni Lettieri anche l'associazione Larsec di Vincenzo Strino, i cuochi della catena Fratelli La Bufala e la Banca di Credito Cooperativo di Napoli presieduta da Amedeo Manzo. I pasti, preparati nella mensa dello stabilimento Atitech, seguendo ogni giorno un menù diverso, venivano poi consegnati ancora caldi sul territorio grazie all'impegno dei volontari di Larsec.

Gianni Lettieri: "Proseguirò il mio impegno, necessario aiutare chi è in difficoltà"

Nonostante la soddisfazione per il successo dell'iniziativa, Gianni Lettieri ha chiarito che il suo impegno non può definirsi concluso: "A causa della pandemia troppe famiglie vivono in condizioni di indigenza - ha detto commentando i risultati del Natale solidale -. La situazione ormai è diventata insostenibile". Secondo l'ultimo rapporto della Caritas sulla povertà in Italia, la crisi sociosanitaria messa in moto dal Covid-19 ha generato non solo nuove povertà, ma ha inasprito anche quelle preesistenti. Fin dai primi mesi dell'emergenza sanitaria l'imprenditore partenopeo, rivolgendosi in particolare ai suoi colleghi e ai Governi che si sono succeduti, ha lanciato diversi appelli di solidarietà. Sua anche l'idea di mettere a disposizione della regione Campania, gratuitamente, uno degli hangar per creare l'hub vaccinale di Capodichino. "Ognuno dovrebbe fare ciò che può per dare sostegno a chi vive in difficoltà - è il messaggio di Gianni Lettieri, che poi annuncia -. Presto con Atitech avvieremo ulteriori iniziative solidali".

Alessandro Azzi: BCC ultimo baluardo contro la desertificazione bancaria

Da un lato il fenomeno della desertificazione territoriale, dall'altro le regole europee che equiparano le BCC ai grandi gruppi bancari. Per Alessandro Azzi sono queste le principali criticità del sistema del credito cooperativo.

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: "Covid ha mostrato i limiti dei nostri territori"

Nel 2021 in Italia il numero dei soci delle banche di credito cooperativo ha quasi raggiunto il milione e mezzo. Un segnale inequivocabile del bisogno sempre più diffuso di mutualismo e senso di comunità, soprattutto in epoca di pandemia. Ad oggi le BCC possono essere infatti considerate gli unici istituti bancari a dimostrare ancora una forte vicinanza ai territori. Per questo è fondamentale salvaguardare quello che Alessandro Azzi definisce un "modo differente di fare banca". Il Presidente della Federazione Lombarda BCC lo ha dichiarato sul palco di "Obiettivo di prossimità: strategie cooperative per la ripartenza", una due giorni organizzata lo scorso ottobre a Venezia per illustrare i risultati ottenuti dal sistema di credito cooperativo lombardo. Durante il suo intervento ha evidenziato quelle che secondo lui sono le criticità principali che le BCC si trovano a dover affrontare. In primis i rischi legati al fenomeno della desertificazione dei territori, messo in evidenza dalla pandemia. Sono sempre più i Comuni in cui le BCC rappresentano gli unici intermediari finanziari: "Nel PNRR - ha spiegato Alessandro Azzi - si investono miliardi di euro per creare (o ricreare, dove nel tempo sono stati tolti) soggetti e ospedali di comunità a servizio dei territori. Lo stesso scenario lo sta vivendo il sistema del Credito, con la tendenza alla concentrazione in grandi gruppi bancari tendenzialmente più lontani dai territori".

Alessandro Azzi: "BCC schiacciate dalle normative"

Ad aggravare i rischi della desertificazione anche gli effetti dell'attuale normativa comunitaria applicata al Credito Cooperativo. "Non è che spingendo le BCC ad adottare logiche che sono di grandi banche, si rischia di trasformarle in un'altra cosa? - è la domanda di Alessandro Azzi - I territori hanno più bisogno di credito cooperativo ma le BCC si sentono schiacciate, più che dal mercato, dalle normative che ci sono richieste. Su questo tema è importante sensibilizzare le autorità di controllo e anche chi oggi governa il nostro Paese". Per il Presidente della Federazione è necessario salvaguardare i principi cardine che guidano il mondo del credito cooperativo: "Le Casse Rurali sono luoghi di solidarietà locale e mai come oggi le sfide globali chiamano in causa le realtà locali. L'invecchiamento, l'aumento delle disuguaglianze sociali, il bilanciamento vita-lavoro, il costo troppo alto dell'assistenza sociale - conclude Alessandro Azzi - sono tutte 'domande' che ci impegnano a cercare 'risposte' concrete".

Nuovi progetti di ricerca sulla SLA: ne parla il Presidente di AriSLA Mario Melazzini

Si è concluso il Bando 2021 promosso da AriSLA per finanziare progetti di ricerca sulla SLA: il Presidente Mario Melazzini annuncia i progetti vincitori.

Mario Melazzini

Il Presidente di AriSLA Mario Melazzini parla dei progetti finanziati dal Bando

La Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica ha promosso un bando volto a finanziare nuovi progetti di ricerca sulla SLA. A conclusione del bando, rivolto a tutti i ricercatori di Università italiane e di Istituti di ricerca pubblici e privati italiani non profit, il Presidente della Fondazione Mario Melazzini ha dichiarato che "quest'anno saranno finanziati sette nuovi progetti con un investimento complessivo di 874.950 euro", spiegando inoltre che "sono 10 i gruppi di ricerca coinvolti, tra Roma, Milano, Trento, Padova e Torino, che consentiranno di ampliare la conoscenza su meccanismi ancora poco esplorati, legati all'insorgenza della neurodegenerazione e della neuroinfiammazione, e verificheranno l'efficacia di alcune molecole nel rallentare la progressione della Sla in modelli preclinici". Per quanto concerne i vincitori, quattro progetti sono incentrati sull'esplorazione di nuovi approcci che permettano di comprendere meglio i meccanismi della malattia, mentre gli altri tre riguardano l'ambito delle applicazioni precliniche e cliniche.

Mario Melazzini: dalla nascita di AriSLA sono stati investiti oltre 14 milioni di euro in ricerca

La Fondazione AriSLA è nata nel 2008 grazie alla collaborazione di AISLA Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Cariplo e Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus. Sebbene la SLA sia una malattia che, solo in Italia, affligge circa 6mila persone, ad oggi sono ancora tanti gli interrogativi che restano senza risposta. L'unico modo che hanno i ricercatori e gli scienziati per indirizzare i pazienti verso farmaci e terapie efficaci è continuando a studiare la malattia. Le risposte possono quindi solo arrivare dalla ricerca. Per questo motivo, osserva Mario Melazzini, da quando è nata la Fondazione "ha investito più di 14 milioni di euro, sostenuto 142 ricercatori e 92 progetti da cui sono derivate più di 277 pubblicazioni scientifiche di rilevante impatto per la comunità scientifica".

lunedì 17 gennaio 2022

Nicola Volpi: la biografia professionale del manager

Nato a Milano, classe 1961, Nicola Volpi è laureato in Business Administration presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Successivamente ha conseguito una specializzazione in Finanza presso SDA Bocconi. È considerato un pioniere del Private Equity in Italia.

Nicola Volpi

Gli esordi professionali di Nicola Volpi

Nicola Volpi è socio fondatore del fondo di Private Equity Permira e attuale CEO di Movidea, società di investimento fondata nel 2013 insieme a Emilio Petrone. Attivo da oltre 30 anni nel Private Equity, è considerato un esperto del settore, nonché precursore in Italia. Nicola Volpi avvia il suo percorso professionale in Sefimeta S.p.A. (divisione del Gruppo Montedison dedicata ai servizi finanziari) nel ruolo di Analista Finanziario. Successivamente entra in Sanpaolo Finance S.p.A. (oggi Banca Intesa), che lo nomina Responsabile della divisione Leverage Finance: a partire dal 1987 organizza il finanziamento delle prime operazioni di buy-out realizzate in Italia. Nel 1995 una nuova sfida professionale lo vede operare in Schroder Ventures Italy, realtà all'avanguardia in materia di Private Equity nel Paese, di cui diventa Partner nel 1997.

Nicola Volpi: la nascita di Permira e i successi in Movidea

Forte dell'esperienza maturata nel settore, nel 1999 Nicola Volpi è tra i soci fondatori di Permira: in breve tempo la società si afferma nel mercato internazionale del Private Equity, con fondi gestiti ad oggi pari a oltre 40 miliardi di euro. Nel 2005 diviene Chief Executive Officer di Permira Associati S.p.A. e opera anche all'interno dell'Executive Committee che guida Permira nel mondo. La sua gestione porta alla realizzazione con successo di diverse operazioni di acquisizione e dismissione di aziende leader nei propri mercati, quali Ferretti Yachts, Marazzi, Valentino, Sisal, TFL e Veneta Cucine. La sua carriera prosegue nel 2013 con la fondazione di Movidea, che guida tuttora nel ruolo di CEO. Avviata insieme a Emilio Petrone, la società è attiva nel settore dei beni e dei servizi di lusso, sia in Italia che all'estero. Nicola Volpi è oggi anche Membro del CdA di Horacio Pagani S.p.A., di cui è diventato azionista nel 2013, con ruoli di indirizzo strategico e supporto alla crescita. Dal 2014 al 2018 ha operato nel Board di FC Internazionale S.p.A., con contributi in materia di finanza straordinaria, pianificazione strategica e organizzazione.

venerdì 14 gennaio 2022

GO15, al via la presidenza di Stefano Donnarumma: “Energia al centro della sfera internazionale”

Dal 1° gennaio Stefano Donnarumma è a capo dell'Associazione composta dai principali attori internazionali della trasmissione elettrica.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma (GO15): "Necessario mettere in sicurezza le reti contro il cambiamento climatico"

Pochi giorni fa l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Stefano Donnarumma è entrato ufficialmente in carica come Presidente di GO15. Il manager ha preso il posto di Ahmed Ali Al-Ebrahim, che mantiene la carica di Vice. L'Associazione, che raccoglie i 17 più importanti grid operator a livello internazionale, è stata creata nel 2004 con l'intento di condividere una strategia comune sulla sicurezza e sulla stabilità delle trasmissioni elettriche dopo i numerosi blackout che in quegli anni avevano colpito il pianeta. "Ho l'onore e ovviamente anche la grande opportunità di essere per il 2022 il Presidente di GO15 - ha dichiarato Stefano Donnarumma - questi operatori rappresentano più del 50% del flusso energetico globale e cooperano tra loro per affrontare temi importanti relativi alla trasmissione energetica e quindi tesi anche all'individuazione di soluzioni". Durante la sua presidenza, l'AD e DG di Terna darà massima priorità alla resilienza delle reti: "Il cambiamento climatico in atto mette a dura prova le nostre infrastrutture. Per questo dobbiamo agire subito, realizzando importanti investimenti grazie ai quali mettere in sicurezza la rete".

Stefano Donnarumma (GO15): grid operator protagonisti della transizione

Nella strategia annunciata da Stefano Donnarumma avranno un ruolo centrale anche transizione energetica e sviluppo delle rinnovabili. Temi, spiega il manager, oggi più che mai al centro dell'attenzione internazionale. Solo riconoscendo l'importanza delle infrastrutture di rete sarà possibile raggiungere la completa decarbonizzazione. Basti pensare alle difficoltà legate alle fonti rinnovabili: "Nessuno può decidere quando avere sole o vento. Dobbiamo quindi rendere le reti capaci di ricevere l'energia prodotta da queste fonti e di gestirla in maniera stabile e sicura". Congestioni, colli di bottiglia vuoti: per Stefano Donnarumma la soluzione più efficace è rappresentata dai sistemi di accumulo: "Dopo il superamento delle centrali a carbone nel 2025, per un certo periodo sarà il gas a garantire la stabilità della rete, consentendo di modulare il carico. Ma entro il 2050, anno della neutralità carbonica, dovremo avere sistemi di accumulo sufficienti".

Francesco Milleri, il messaggio dell’AD di EssilorLuxottica: “Guardiamo al 2022 con ottimismo”

Il Gruppo guidato da Francesco Milleri ha chiuso il 2021 con un outlook positivo, confermando una rapida crescita di tutti gli indici finanziari. Merito, secondo l'AD, dello sforzo profuso da tutti i dipendenti.

Francesco Milleri

Francesco Milleri (EssilorLuxottica): "Mai smesso di costruire il nostro futuro assieme"

Il progetto degli smart glasses con Meta, la prima roadmap per un futuro sostenibile, diverse acquisizioni e numerose partnership siglate: sono solo alcune delle iniziative portate avanti da EssilorLuxottica nel 2021. A queste si aggiunge una forte ripresa economica, con il picco raggiunto nell'ultimo trimestre. Il Gruppo guidato da Francesco Milleri si conferma dunque ancora una volta leader mondiale nel settore dell'eyewear e dell'eyecare. Un risultato frutto dell'impegno delle sue persone, ha spiegato l'Amministratore Delegato nel messaggio di fine anno firmato insieme al suo vice Paul Du Saillant: "La vostra energia e la vostra passione - ha detto Francesco Milleri rivolgendosi ai dipendenti di EssilorLuxottica - ci hanno permesso di aiutare le persone nel mondo a vedere meglio e vivere meglio, nel segno della nostra mission aziendale". La capacità di reagire alla crisi scaturita dalla pandemia ha dimostrato la profonda coesione del Gruppo: "Abbiamo ottenuto risultati importanti perché vicini anche nelle avversità".

Francesco Milleri: "Carbon neutrality, circolarità e accessibilità alle cure della vista le nostre priorità"

Una vicinanza confermata anche dai numeri del Piano internazionale di azionariato diffuso "Boost 2021", al quale hanno aderito circa 54mila dipendenti, con un tasso di sottoscrizione che passa dal 62 al 65% come annunciato lo scorso 22 dicembre. "Abbiamo molto di cui essere tutti orgogliosi - ha continuato Francesco Milleri - non abbiamo mai smesso di costruire il nostro futuro assieme, guardiamo al 2022 con fiducia e ottimismo. EssilorLuxottica continuerà a guidare l'evoluzione del settore creando opportunità e valore". Nel messaggio l'AD ha voluto ricordare anche le diverse iniziative sociali messe in campo, tra cui spicca "Eyes on the planet", una roadmap che delinea gli obiettivi strategici di sostenibilità dell'azienda: "La sostenibilità è oggi un impegno forte del Gruppo, al centro delle nostre strategie - conclude Francesco Milleri - La piattaforma Eyes on the planet raccoglie la visione di sostenibilità attorno a importanti capi saldi come la carbon neutrality, la circolarità, l'accessibilità alle cure della vista nel mondo, l'inclusione e l'etica".

giovedì 13 gennaio 2022

Alessandro Benetton: il nuovo appuntamento di #UnCaffèConAlessandro è dedicato all’infodemia

Siamo sottoposti quotidianamente, a tutte le ore, a un bombardamento di informazioni che è difficile da arginare. Per questo Alessandro Benetton illustra il fenomeno e detta le linee guida per non perdersi, in modo da orientarsi con giudizio nell'epoca del sovraccarico informativo.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: infodemia e sovraccarico informativo

"Siamo protagonisti di un'epoca in cui tutto si muove velocemente. Non passa un secondo senza che qualcosa di nuovo possa arrivarci davanti agli occhi": Alessandro Benetton apre il suo appuntamento con la rubrica video "#UnCaffèConAlessandro" dando alcuni numeri che fanno riflettere: in un minuto vengono inviati 46 milioni di messaggi su WhatsApp e vengono visionate 500 ore complessive di video su internet. Un flusso inarrestabile di parole e informazioni ai quali siamo esposti ogni giorno, ad ogni ora: questa situazione esista rischia di diventare disorientante. Per questo Alessandro Benetton ha dedicato un episodio della sua rubrica social proprio ai fenomeni dell'infodemia e del sovraccarico informativo, parlandone partendo dall' esperienza personale di ciascuno di noi e instaurando un dialogo interessante con l'utenza, con l'obiettivo di capire come riuscire a orientarsi consapevolmente in quest'epoca così complessa.

Alessandro Benetton: l'infodemia e le sue conseguenze durante l'epoca del Covid-19

L'infodemia, un termine coniato nel 2003, si riferisce all'eccessiva quantità di informazioni in circolazione, alcune affidabili ed altre invece inaffidabili, con difficoltà nel distinguerle. "Maggiore è il numero delle informazioni, più complicato diventa riuscire a trovare quella che davvero può arricchire la nostra conoscenza", spiega Alessandro Benetton. La recente pandemia da Covid-19 ne è l'esempio lampante: "Ci sono state ondate di news e fake news sul Coronavirus, tutti abbiamo avuto dei dubbi sull'affidabilità e ci siamo sentiti disorientati", riflette l'imprenditore. La conseguenza è proprio il sovraccarico informativo. "Non possiamo dare attenzione a tutto", dichiara Alessandro Benetton, "questo diminuisce la nostra capacità di giudizio". Ma allora qual è il segreto per non perdersi? È importante essere consapevoli di questi fenomeni e prenderne atto, per poi agire di conseguenza: mai smettere di farsi domande.

martedì 11 gennaio 2022

Municipia S.p.A.: il Presidente Stefano De Capitani interviene all’assemblea UNCEM

Municipia S.p.A., il Presidente Stefano De Capitani interviene all'assemblea annuale UNCEM: il PNRR, opportunità e soluzioni per non disperdere "i benefici che tutti ci aspettiamo da questa grande occasione".

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A. all'assemblea annuale UNCEM: l'intervento del Presidente Stefano De Capitani

L'esperienza ma soprattutto l'impegno di Municipia S.p.A. nell'accompagnare i Comuni italiani nel percorso di Digital Transformation sono emersi nell'intervento del Presidente Stefano De Capitani all'assemblea annuale UNCEM. Diversi i temi affrontati: il PNRR e le prospettive per il settore, il digital divide, le soluzioni più efficaci e innovative. "Ben venga tutto ciò che aiuta ad aumentare le dotazioni tecnologiche" ha sottolineato il Presidente De Capitani: "Ma se queste non sono inserite in un quadro di servizi pubblici digitalizzati, facili, pensati per il cittadino e funzionanti, rischiamo di non raccogliere i benefici che tutti ci aspettiamo da questa grande occasione che è il PNRR". Parlando poi della cittadinanza digitale, un tema "che sta diventando assolutamente centrale, più volte richiamato anche dalla politica", il Presidente di Municipia S.p.A. ha posto l'attenzione sulle "nuove differenze" che "la spinta verso la digitalizzazione e verso la trasformazione delle pubbliche amministrazioni sta creando": il rischio è "che i nuovi servizi digitali creino divisioni per via dei forti gap culturali esistenti e delle difficoltà di accesso da parte delle diverse fasce di popolazione". In quest'ottica la Silver Economy di cui si parla sempre più frequentemente non può essere vista solo come un mercato: permane infatti "il tema di un'ampia parte della popolazione italiana anziana che ha delle fortissime difficoltà ad accedere ai servizi e ai pagamenti digitalizzati nell'ambito della PA".

Municipia S.p.A.: PNRR e Digital Transformation, la società del Gruppo Engineering al fianco dei Comuni italiani

Municipia S.p.A. affianca Comuni di ogni dimensione nel percorso verso la trasformazione digitale puntando a costruire realtà tecnologicamente sempre più efficienti, sostenibili e sicure. In questo percorso si inserisce oggi il PNRR: un'opportunità che per i Comuni può tradursi però nel rischio di diventare "un'occasione persa fondamentalmente per una debolezza in termini di progettazione, ovvero della capacità delle pubbliche amministrazioni locali di mettere in campo interventi in grado di trasformare davvero i servizi pubblici, dai trasporti alla scuola, alla sicurezza; di renderli più accessibili e sostenibili da parte di tutta la popolazione". Lo ha spiegato all'assemblea UNCEM il Presidente di Municipia S.p.A., la società del Gruppo Engineering che in materia di Digital Transformation ha all'attivo numerosi progetti di rilievo in tutto il Paese: "Quando parlo di progettazione intendo non solo acquistare tecnologia, perché come detto rischia di diventare una barriera, ma di visione strategica. Penso che su questo punto il partenariato pubblico-privato sia fondamentale, in quanto le aziende possono portare ai Comuni la capacità di pensare in modo diverso. L'azienda che si avvicina ad un progetto pubblico investe un determinato capitale e si assume il rischio, quindi ha tutto l'interesse che il servizio funzioni e non resti una cattedrale nel deserto".

Stefano Donnarumma (Terna): la sostenibilità al centro della strategia del Gruppo

Stefano Donnarumma: nel Piano di Sviluppo e nel Piano Industriale 2021-2025 "Driving Energy" l'impegno concreto di Terna per un sistema elettrico sempre più all'insegna dell'efficienza e della sostenibilità.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: obiettivi di sostenibilità, Terna a supporto del Paese

Regista e abilitatore della rete energetica nazionale, Terna si conferma in prima linea nella sfida sostenibile intrapresa dal Paese: un percorso che il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma porta avanti nel solco del Global Compact delle Nazioni Unite realizzando progetti che possano dare slancio e contribuire significativamente alla transizione energetica. Lo dimostra anche il volume di investimenti programmati, al 95% di natura sostenibile in base ai criteri della Tassonomia Europea: nello specifico, attraverso il Piano di Sviluppo 2021, 18,1 miliardi di euro destinati ai prossimi 10 anni, insieme ad altri 9 miliardi di investimenti con il Piano Industriale 2021-2025 "Driving Energy". Cifre significative che rafforzano il ruolo centrale di Terna nel sistema energetico italiano. Non solo: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma punta infatti a sostenere il Paese nel percorso verso gli importanti obiettivi europei di "emissioni nette zero" al 2050.

Stefano Donnarumma: sostenibilità e rinnovabili sempre più al centro dei progetti di Terna

Nello specifico il Piano decennale consentirà di apportare benefici non solo in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera ma anche nella dismissione di reti obsolete. Come evidenziato dall'AD e DG Stefano Donnarumma in più occasioni, ciò equivale a tagliare emissioni di Co2 in atmosfera pari a 5,6 milioni di tonnellate annue (quasi il doppio rispetto al Piano precedente), oltre a demolire 4.600 km di infrastrutture obsolete (800 in più rispetto al Piano precedente). Tra gli obiettivi primari, anche quello di sviluppare progetti che favoriscano l'integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico, incrementandone i livelli di sostenibilità, sicurezza e resilienza. La rilevanza dei progetti di Terna è riconosciuta anche in ambito internazionale: leader nella lotta al cambiamento climatico per CDP (Carbon Disclosure Project), il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è infatti riconosciuto dalle più accreditate agenzie di rating ESG a livello globale, che ne attestano la qualità e la solidità del modello di business. Il Gruppo è inoltre presente nelle maggiori classifiche e indici ESG: tra questi, Dow Jones Sustainability Index, Bloomberg Gender Equality Index, Ftse4Good, Euronext Vigeo Eiris, Ecpi, Mib 40 Esg, Msci, Glio/Gresb Esg Index e Stoxx Global Esg Leaders.

lunedì 10 gennaio 2022

Alessandro Benetton: la nascita di 21Gallery, focus di “Exibart”

"L'arte ci parla del futuro, dei giovani, dei sentimenti, delle emozioni, delle scoperte, che sono il motore del cambiamento": nasce così 21Gallery, galleria d'arte fondata da Alessandro Benetton, Davide Vanin e Massimiliano Mucciaccia.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: 21Gallery, un dialogo virtuoso tra cultura e impresa

I processi di trasformazione ed evoluzione riguardano la vita di tutti, "sociale, personale, professionale e anche la vita delle aziende". E attraverso l'arte, oggi, è importante tornare a focalizzare l'attenzione su questi fenomeni. Lo sottolinea con chiarezza Alessandro Benetton descrivendo il principio fondante su cui si è sviluppato 21Gallery, spazio nato a Villorba, in provincia di Treviso, e dedicato all'arte contemporanea. Tra i soci fondatori, insieme a Davide Vanin e Massimiliano Mucciaccia, l'imprenditore ne ha raccontato il percorso in un'intervista pubblicata su "Exibart": "Ho da sempre un'ammirazione verso i giovani volenterosi e con voglia di fare. Il mio intento è quello di aiutare, a livello personale, gli imprenditori del mio territorio che io reputo meritevoli". In tal senso, come sottolineato da Alessandro Benetton, il progetto 21Gallery scaturisce dall'incontro con Davide Vanin - "in cui ho immediatamente riconosciuto queste qualità" - a cui si sono aggiunte "le competenze e l'esperienza di un altro specialista, come Massimiliano Mucciaccia". In un dialogo virtuoso tra cultura e impresa, 21Gallery sorge in un'ex area industriale di Villorba ed è parte integrante del distretto polifunzionale "TAD - Treviso Arts District". Il progetto prende avvio con la mostra "When urban attitudes become contemporary art": curata da Cesare Biasini Selvaggi, l'esposizione ospita 26 artisti contemporanei italiani che si sono formati nel writing e nella street art.

Alessandro Benetton: l'arte è condivisione con uno sfondo sociale e pratico

"Il principio che 21Gallery persegue è quello dell'inclusione", aggiunge l'imprenditore nell'intervista: "L'arte, in termini di street art, vuol dire accessibilità, nel senso che tutti partecipano alla vita di tutti i giorni, nelle nostre città". Arte che, per Alessandro Benetton, esprime altresì una visione "del futuro, dei giovani, dei sentimenti, delle emozioni, delle scoperte" e che troppo spesso non riceve la giusta attenzione dal mondo imprenditoriale. Anche con questo obiettivo nasce 21Gallery: "La nostra è una società benefit, che vuole creare un circolo virtuoso. I criteri sono quelli di avere un rapporto pratico con il territorio, con il concetto dello shared value, cioè di una condivisione che abbia anche uno sfondo sociale e pratico". In questa prospettiva, ogni anno il progetto devolverà il 20% degli utili in beneficienza: per il 2022 è stata selezionata "art4sport", associazione legata a Bebe Vio: "Un progetto pratico, oltre a essere un progetto meritevole per i valori che rappresenta, che ha anche dei risvolti che producono un effetto positivo nella vita delle persone", ha sottolineato Alessandro Benetton nell'intervista. Una riflessione, infine, sull'intendere la passione artistica come un percorso: "Un viaggio che vuol dire modificare il tuo gusto, la tua conoscenza, approfondirla, allargare il tuo orizzonte e focalizzare sempre di più i suoi punti di incontro tra la data opera e il momento della tua vita. Però tutto nell'ottica di un percorso".

martedì 4 gennaio 2022

Competenze e traguardi di Alessandro Noceti, manager di Valeur Group

Attivo nell'ambito dell'Asset Management e del Trading, Alessandro Noceti è Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities, due delle quattro società che compongono Valeur Group.

Alessandro Noceti

Alessandro Noceti: la formazione e l'inizio dell'esperienza in Credit Suisse

Alessandro Noceti è un manager esperto di finanza e specializzato in Credito ed Equity. In oltre dieci anni di esperienza nel settore ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità. Oggi è alla guida di Valeur Capital (Londra, Regno Unito) e Valeur Securities (Pfäffikon, Svizzera), controllate di Valeur Group, gruppo indipendente attivo in asset management, advisory, trading, ricerca e real estate. Prima di fare il suo ingresso in Valeur, Alessandro Noceti è stato protagonista di una lunga esperienza professionale in Credit Suisse. Dopo la laurea in Economia e Commercio ottenuta presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, consegue un Master in European Business Studies presso ESCP-EAP European School of Management, con sede a Torino e a Londra. Ed è proprio nella sede londinese di Credit Suisse che dà il via alla sua carriera come Analista per l'Area Investment Banking - Equity and Fixed Income Derivatives Sales.

Alessandro Noceti: il passaggio a Valeur Group

Ad Alessandro Noceti bastano pochi anni per ottenere all'interno dell'Istituto svizzero incarichi di maggiore responsabilità. Grazie alle competenze acquisite, nel 2010 è già Associate dell'Area. Per due anni si occupa quindi della copertura commerciale per la clientela italiana retail e istituzionale. Nel 2012 una nuova nomina: quella di Vice Presidente di Credit Suisse International, ruolo che lo vede attivo nel settore italiano Real Money. Nel 2015 Alessandro Noceti passa a Valeur Group, gruppo indipendente specializzato in asset management, advisory, trading, ricerca e real estate. Inizialmente viene nominato Direttore di Valeur Capital, per poi assumere nel 2019 lo stesso ruolo anche in Valeur Securities. Oggi, oltre ad essere Direttore delle due controllate, ricopre anche l'incarico di Responsabile della Distribuzione.

lunedì 3 gennaio 2022

Lorenzo Vangelisti: Valeur Group, al via la piattaforma di Prodotti Strutturati in collaborazione con LinkedTrade

Novità in casa Valeur Group: grazie alla piattaforma SaaS di LinkedTrade, il Gruppo guidato da Lorenzo Vangelisti segna un nuovo traguardo e punta ad estendere la propria presenza sui mercati.

Lorenzo Vangelisti

Lorenzo Vangelisti: con LinkedTrade, Valeur Group offre alle aziende un servizio a 360°

Questa estate il numero uno di Valeur Group aveva commentato l'acquisizione della londinese LinkedTrade definendola un "grande passo avanti" per la società. Attraverso l'operazione, il Gruppo indipendente guidato da Lorenzo Vangelisti puntava infatti sia ad ampliare l'offerta di soluzioni di investimento che il proprio profilo tecnologico. Obiettivi che, con il lancio della nuova Valeur Digital Platform for Structured Products, possono finalmente essere raggiunti. La piattaforma SaaS Multi-Issuer, nata in collaborazione con LinkedTrade, è stata infatti presentata lo scorso novembre in occasione degli appuntamenti connessi al "Digital Platform & Wine Tasting Events", eventi promossi da Valeur Group nelle città di Ginevra, Zurigo e Lugano. La nuova Digital Platform, secondo la nota ufficiale rilasciata dal Gruppo guidato da Lorenzo Vangelisti, rappresenta un vero e proprio "balzo in avanti in termini di innovazione e tecnologia, una pietra miliare nella crescita di Valeur".

Lorenzo Vangelisti: l'evoluzione di Valeur Group

Il progetto nato in collaborazione con LinkedTrade è uno degli ultimi traguardi del percorso di crescita portato avanti da Valeur Group. Leader nell'asset management e nel trading, il Gruppo viene fondato a Londra da Lorenzo Vangelisti, che nel 2010 decide di mettersi in proprio dopo un'esperienza di 13 anni in Credit Suisse, di cui gli ultimi tre come Direttore della divisione Fixed Income and Equity Derivatives. Attualmente Valeur Group opera in tre Paesi attraverso 4 società (Valeur Capital, Valeur Securities, Valeur SA e Valeur Concept) ed offre anche servizi di advisory, risk management e real estate. Sotto la guida di Lorenzo Vangelisti, il Gruppo è cresciuto fino a contare 1.6 miliardi di euro di attivi in gestione, ai quali si affiancano al momento 20 fondi di investimento. Con lo sviluppo della nuova piattaforma SaaS, che consentirà di rafforzarne la presenza a livello globale, Valeur sarà in grado di dare un ulteriore impulso alla sua evoluzione.

Investimenti sostenibili ESG e comunicazione corporate, premiata Banca Generali

Comunicazione corporate trasparente su obiettivi finanziari e non finanziari, nonché in materia di investimenti sostenibili ESG: Banca Generali è stata riconosciuta come la migliore rete di consulenti finanziari per la comunicazione corporate online.

Investimenti sostenibili ESG, premiata la trasparenza di Banca Generali

La ricerca Webranking by Comprend 2020-2021, condotta da Lundquist, assegna a Banca Generali il primo posto tra le reti italiane di consulenti finanziari, evidenziandone la qualità nell'area della comunicazione a livello corporate sul web. L'analisi ha tenuto conto delle informazioni finanziarie e di sostenibilità presenti nelle strategie di comunicazione, ambiti in cui l'Istituto emerge anche grazie a strategie che puntano fermamente sugli investimenti sostenibili ESG. Con una valutazione di 4 stelle e un punteggio complessivo di 68,3, Banca Generali è, dunque, la miglior rete di consulenti finanziari per comunicazione corporate online: grande peso nell'assegnazione hanno avuto le efficaci strategie di comunicazione dell'Istituto, storicamente incentrate su fattori quali trasparenza - sia in termini finanziari che non - e massimo impegno nella promozione degli investimenti sostenibili ESG.

Webranking by Comprend: Banca Generali prima per comunicazione corporate e investimenti sostenibili ESG

La ricerca che premia Banca Generali è condotta annualmente da Lundquist, società internazionale di consulenza strategica. Denominata Webranking by Comprend, è la principale indagine europea per la valutazione della trasparenza nella comunicazione corporate e finanziaria sui canali digitali, con un focus verso le principali società quotate. I KPI al centro dell'analisi 2020-2021 hanno valutato le informazioni finanziarie e di sostenibilità presenti nelle strategie di comunicazione, in cui l'ambito degli investimenti sostenibili ESG ricopre un ruolo chiave. Tra gli altri fattori esaminati, l'efficacia di strumenti quali storytelling, tecnologia, accessibilità del sito, posizionamento SEO, video e infografiche. Banca Generali ha così confermato la qualità della propria rete di consulenti finanziari: un elemento che contribuisce con forza alla leadership raggiunta dall'Istituto negli investimenti sostenibili ESG.

Renato Mazzoncini (A2A): mobilità responsabile del 25% di CO2, 3 i modi per renderla sostenibile

Veicoli elettrici, idrogeno, biometano e carburanti sintetici ed infine Mobility As a Service: le strade da intraprendere secondo Renato Mazzoncini per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: settore della mobilità può contribuire ad azzerare emissioni

Il successo della transizione energetica dipende in larga parte da come verrà affrontato nei prossimi anni il tema della mobilità. Oggi i trasporti sono infatti responsabili del 25% di emissioni di CO2. Un dato che non può non far riflettere. Decarbonizzare la mobilità significa di fatto accelerare il raggiungimento degli obiettivi europei e internazionali. A dirlo è Renato Mazzoncini: l'Amministratore Delegato di A2A è stato intervistato da "Il Giornale d'Italia" a latere della presentazione del suo libro "Inversione a E". Il volume, pubblicato da Egea, offre una panoramica sulle scelte energetiche e ambientali da attuare in vista del cambio del paradigma energetico, con un focus particolare sul ruolo della mobilità sostenibile. Secondo il manager, sono tre le soluzioni principali che al momento bisogna adottare nell'ambito dei trasporti. La prima riguarda la diffusione di auto e veicoli commerciali elettrici, attualmente limitata ma che presenta grossi margini di miglioramento: "L'elettrificazione − ha dichiarato l'AD di A2Aconcorrerà per il 40% alla realizzazione dell'obbiettivo". C'è poi la questione dei trasporti pesanti (camion, navi, aerei): per Renato Mazzoncini gli alleati principali in questo caso saranno idrogeno verde e biocarburanti. L'utilizzo di carburanti alternativi, spiega, contribuirà per un 30% al processo di decarbonizzazione.

Renato Mazzoncini: per A2A sostenibilità è centrale, COP26 deludente

Ultimo ma non meno importante è lo sviluppo della "Mobility as a Service", che si basa sul concetto di mobilità condivisa dando la possibilità ai cittadini di scegliere facilmente i mezzi di trasporto pubblico o i servizi di sharing da utilizzare in alternativa alla propria auto. Una nuova modalità di intendere i trasporti che, secondo Renato Mazzoncini, potrà contribuire alla decarbonizzazione per il restante 30%. Le soluzioni proposte dall'AD di A2A vanno di pari passo con l'impegno della Life Company, al momento il secondo produttore di energia del Paese: "La sostenibilità è centrale per A2A. Ci occupiamo di transizione energetica decarbonizzando la produzione di energia e potenziando la rete elettrica per consentire ai cittadini di avere un piano di induzione, una pompa di calore o un'auto elettrica, e della gestione di rifiuti, quindi dell'economia circolare, un altro tema fondamentale in ambito sostenibilità". Nella parte finale dell'intervista il manager si è soffermato sugli esiti della COP26: "Non siamo riusciti a dare indicazioni chiarissime su alcuni temi fondamentali come il face out del carbone - ha commentato Renato Mazzoncini - D'altra parte, non è stato messo in discussione l'obbiettivo di non superare 1,5 gradi di aumento della temperatura del pianeta. Speriamo che nelle prossime COP si riuscirà a fare di più per questo".