venerdì 30 agosto 2024

Pietro Labriola presenta il Piano “Free to Run” per la rinascita di TIM

Rompere con il passato per affrontare al meglio le sfide future: questa è la filosofia che sta guidando l’operato di Pietro Labriola. Il manager punta a rendere il Gruppo leader nel settore dei servizi tecnologici avanzati, adottando un business model più flessibile e non più legato alle limitazioni della rete fissa.

Pietro Labriola

“Free to Run”: il Piano di Pietro Labriola per la rinascita di TIM

Pietro Labriola, AD di TIM, ha recentemente rivelato i dettagli del Piano “Free to Run”, che punta, come suggerisce il nome, a rilanciare il Gruppo rendendolo più flessibile, diversificato nell’offerta e agile nel muoversi sul mercato. Il punto chiave di questa strategia è la vendita della rete fissa, che consentirà di ridurre significativamente il debito e fornire nuove risorse attraverso cui effettuare gli ambiziosi investimenti previsti dal Piano. “A volte è necessario cambiare e andare in discontinuità, per uscire da uno status quo non più sostenibile. Non è solo un tema della nostra azienda ma dell’intero settore in Europa e ancora di più in Italia”, ha dichiarato il manager. Con la cessione della rete a KKR, TIM si aspetta di ottenere un beneficio finanziario complessivo di circa 5 miliardi di euro, che saranno utilizzati non solo per regolarizzare la situazione finanziaria del Gruppo, ma anche per rafforzare ed espandere l’offerta slegata dai servizi di connettività tradizionale.

TIM Brasil, TIM Enterprise e TIM Consumer: i perni della strategia di Pietro Labriola

Oltre alla ristrutturazione finanziaria, Pietro Labriola ha delineato una strategia di crescita che si basa su tre pilastri distinti: il segmento Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil. Il segmento Consumer, che ha sofferto negli ultimi anni a causa della crescente concorrenza e dei cambiamenti di mercato, sarà oggetto di un rilancio attraverso una ristrutturazione mirata e possibili operazioni di consolidamento. Il manager prevede di sfruttare la base clienti esistente per costruire una innovativa “Customer Platform” che possa attrarre nuove partnership e ottimizzare l'esperienza dell’utenza. Pietro Labriola vede per TIM Enterprise un futuro di espansione sostenuta grazie alla collaborazione con partner globali come Google, Broadcom e Oracle. L’ambizioso target è quello di una crescita annua del 6% in termini di ricavi e dell'8% come marginalità lorda, superando le performance del mercato. Quanto a TIM Brasil, il manager ha sottolineato il successo del turnaround della controllata sudamericana, che ora contribuisce significativamente all'EBITDA del Gruppo e continuerà a essere un importante motore di crescita nei prossimi anni.

Gruppo Riva: dall’introduzione della colata continua a tre linee alla leadership internazionale

Acquisizioni strategiche, focus sull’innovazione, flessibilità e alta specializzazione: queste sono le caratteristiche che hanno permesso al Gruppo Riva di espandersi divenendo una delle più affermate società siderurgiche del Pianeta.

Gruppo Riva

Nascita ed evoluzione del Gruppo Riva

Il Gruppo Riva rappresenta una delle vicende di maggiore successo nella storia del panorama industriale italiano. Fondato nel 1954 da Emilio Riva, con il supporto del fratello Adriano, la società ha mosso i primi passi in un contesto di grande fermento economico e sociale: quella dell’Italia del Dopoguerra, che stava vivendo la fase della ricostruzione e si apprestava a dare vita al “miracolo economico”.

Nel 1957, solo tre anni dopo la fondazione, il Gruppo Riva compie un passo decisivo nella sua storia, avviando la produzione diretta di acciaio presso lo stabilimento di Caronno Pertusella, nei pressi di Milano. Gli anni Sessanta vedono la società siderurgica protagonista dell’adozione della colata continua, una nuova tecnica produttiva che ha rivoluzionato l’industria siderurgica e consentito al Gruppo di aumentare significativamente la propria capacità produttiva. La prima acquisizione rilevante, avvenuta nel 1966, con l’acquisto delle Acciaierie e Ferriere di Lesegno, in provincia di Cuneo, ne ha definitivamente consolidato la posizione della società nel mercato italiano.

Il Gruppo Riva: dalle grandi acquisizioni fino ad oggi

Alla fine degli anni Sessanta, il Gruppo Riva si distingue per una capacità produttiva di 300 mila tonnellate annue e per i valori di flessibilità e specializzazione, nonché per la sua struttura organizzativa “orizzontale”.

Negli anni Ottanta, la società continua a crescere attraverso importanti acquisizioni strategiche, come quella delle Officine e Fonderie Galtarossa nel 1981 e del COGEA, diventata poi Acciaierie di Cornigliano, nel 1988. L’espansione europea prosegue con successo, culminando con l’acquisizione di Ilva Laminati Piani nel 1995.

Oggi, il Gruppo fonda la propria attività su una costante attenzione alla qualità, alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza, ed è ormai un’affermata eccellenza nel settore siderurgico a livello internazionale. Con 5.600 dipendenti e 28 siti produttivi in Europa ed uno in Canada, la società continua a rappresentare un modello di innovazione e leadership nell’industria degli acciai.

Luca Dal Fabbro: il Presidente di Iren insignito del premio “Manager Utilities”

Durante il workshop "Le utilities nell’era della Generative AI: ottimizzazione, competitività e gestione degli asset" organizzato da Agici-Accenture, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro è stato premiato come "Top Manager".

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro riceve il premio come “Top Manager”

Luca Dal Fabbro, Presidente Esecutivo del Gruppo Iren, è stato premiato come "Top Manager" nel settore dei Servizi Pubblici Locali durante il workshop organizzato da Agici-Accenture e intitolato “Le utilities nell’era della Generative AI: ottimizzazione, competitività e gestione degli asset”. Il riconoscimento, noto come "Manager Utilities - Andrea Gilardoni", celebra la capacità di guidare l'azienda verso risultati industriali significativi. In occasione della premiazione, il Presidente ha messo in evidenza l'importanza del ruolo delle utilities nel supportare le comunità e nel proteggere l'ambiente, sottolineando come questi aspetti siano al centro del suo approccio gestionale. Ha poi ringraziato i tanti collaboratori del Gruppo.

Luca Dal Fabbro: la sostenibilità al centro della strategia di Iren

Sotto la guida di Luca Dal Fabbro, Iren ha compiuto notevoli progressi in linea con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo. Il Piano industriale prevede investimenti significativi in energie rinnovabili, decarbonizzazione e città resilienti entro il 2030, con un budget complessivo di 10,5 miliardi di euro. Questi obiettivi a lungo termine stanno già producendo risultati tangibili, come evidenziato nel Bilancio di sostenibilità del Gruppo. Dal 2017, Iren ha infatti ridotto le emissioni di CO2 del 31% e ha incrementato la produzione di energia da fonti rinnovabili, raggiungendo il 58% della produzione totale. Il Gruppo ha inoltre investito in infrastrutture per migliorare l'efficienza idrica, riducendo le perdite nella rete idrica del 12% e aumentando la capacità di trattamento e recupero dei rifiuti. Numeri che evidenziano la centralità della sostenibilità nella strategia di Iren.

giovedì 29 agosto 2024

Luca de Meo critica le normative europee sull’auto elettrica: “Serve più flessibilità”

Il CEO di Renault Group Luca de Meo ha commentato nuovamente le scadenze europee sull’auto elettrica, da lui definite come poco flessibili, opponendosi tuttavia a un cambio di rotta sulla transizione energetica nel settore automotive.

Luca de Meo

Luca de Meo: “Rivedere le scadenze, ma non tornare indietro sull’elettrico

Luca de Meo, AD del Gruppo Renault, è tornato a parlare della delicata questione della transizione verso la mobilità elettrica in un'intervista concessa a diversi quotidiani europei: il manager ha espresso la necessità di maggiore flessibilità nelle tempistiche e nei metodi con cui l'Europa intende raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione.

De Meo ha ribadito come, già al momento della decisione di vietare la vendita di auto a combustione interna entro il 2035, sia la Francia che il Gruppo Renault avessero manifestato preoccupazioni circa la tempestività del cambiamento richiesto, proponendo una scadenza più realistica, fissata al 2040. Luca de Meo ha anche sottolineato l'importanza di considerare il ciclo di vita completo delle automobili nel calcolo delle emissioni di CO2, piuttosto che limitarsi a misurare solo i gas di scarico. È necessario, dunque, rivedere le scadenze, ma senza cambiare l’obiettivo finale: “Il potere politico non può cambiare idea in un momento in cui tutti i nostri sforzi si stanno concretizzando con l’arrivo sul mercato di nuovi modelli. Non dobbiamo rifiutare il progresso, l’elettrificazione delle automobili fa parte del progresso”, ha dichiarato.

Luca de Meo: “Ecco perché i dazi alla Cina non sono una soluzione

Un altro tema caldo trattato da Luca de Meo è stato quello dei dazi commerciali sui veicoli cinesi, questione delicata che influenzerà necessariamente i rapporti con il Paese asiatico. Il CEO ha sottolineato la necessità di trattare il tema non come una questione politica, ma piuttosto come una questione tecnica e giuridica, sottolineando l'importanza di rispettare le regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio e di trovare compromessi che possano beneficiare entrambe le parti. Secondo de Meo, la concorrenza cinese può infatti esercitare influenze positive sull’industria europea, portando nuove tecnologie e materie prime.

Il panel di Dario Lo Bosco alla conferenza di cooperazione Italia-Asia Centrale

Sviluppo delle infrastrutture e cooperazione intercontinentale: questo è stato il focus della tavola rotonda ‘Il TITR come mezzo per rafforzare la cooperazione tra Italia e Asia Centrale’, nel corso del quale il Presidente Dario Lo Bosco ha rappresentato RFI.

Dario Lo Bosco

Conferenza internazionale sul TITR: tra i relatori il Presidente di RFI Dario Lo Bosco

Dario Lo Bosco, Presidente di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), è stato tra i protagonisti della recente terza Conferenza Ministeriale Italia-Asia Centrale, tenutasi il 29 maggio 2024 presso il Ministero dei Trasporti a Roma. All'incontro, presieduto dal Viceministro Edoardo Rixi, hanno preso parte rappresentanti di diversi paesi dell'Asia Centrale, tra cui Kazakistan, Kyrgyzstan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Armenia.

Al centro dell’incontro è stato lo sviluppo della cosiddetta Trans-Caspian International Transport Route (TITR), collegamento strategico noto anche come Middle Corridor, progetto cruciale che punta a collegare l'Asia orientale con l'Europa attraverso un percorso che evita il territorio della Federazione Russa.

L’intervento di Dario Lo Bosco: “RFI leader nell’innovazione

Nel corso della conferenza, Dario Lo Bosco ha illustrato il contributo nel promuovere lo sviluppo della mobilità sostenibile ed efficiente in Asia Centrale. RFI, infatti, ha intrattenuto con i Paesi coinvolti nel TITR intensi rapporti di collaborazione, condividendo pratiche d’eccellenza, competenze, nozioni e strategia attraverso cui rafforzare partnership tra pubblico e privato ed efficientare la rete ferroviaria. “Il Polo Infrastrutture di Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane è leader nel settore dell’innovazione, grazie alle nuove tecniche BIM 4d e 5d, il sistema ERTMS, tra i più significativi introdotti nel panorama del segnalamento ferroviario, la tecnologia Digital Twin e il Treno diagnostico ‘Diamante 2.0’ che è unico al mondo”, ha commentato il leader.

In seguito all’incontro, Dario Lo Bosco ha inoltre firmato un Protocollo d’Intesa con il Turkmenistan, testimoniando ulteriormente l’impegno di RFI nel rafforzamento dei rapporti diplomatici ed economici con partner strategici.

Star Italia: i successi e la crescita dell’azienda

Innovare l’approccio progettuale integrando competenze tecnologiche e di design per l’ambiente bagno: questa la mission di Star Italia, azienda di riferimento nella ristrutturazione completa dei bagni e nella trasformazione di vasche in docce.

Star Italia

Star Italia: le aree di specializzazione e l’approccio alla ristrutturazione

Con una solida esperienza che si tramanda da oltre tre generazioni, Star Italia è una realtà leader nel rinnovo completo dei bagni e nella trasformazione delle vasche in docce. L’azienda nasce nel 2016 a Ferrara e fin da allora opera su tutto il territorio nazionale con un’ampia gamma di servizi per il settore edile: tra questi anche l’installazione di vetrate, pergole, infissi e sistemi di climatizzazione. Con una mission connessa all’innovazione negli approcci progettuali, Star Italia si pone come obiettivo la creazione di spazi sicuri e accessibili che permettano libertà di movimento senza compromessi e con la massima sicurezza. L’azienda si caratterizza per l’alta qualità dei materiali utilizzati e l’ampia personalizzazione, nonché assistenza costante in tutte le fasi del progetto: dalla documentazione iniziale alla scelta dei materiali, dall’esecuzione dei lavori allo smaltimento dei rifiuti, fino all’assistenza post-vendita. Elementi chiave che le hanno permesso di affermarsi nel panorama nazionale delle ristrutturazioni edili.

Star Italia, impegno ESG e i riconoscimenti ricevuti

Star Italia conta su un organico di circa 70 dipendenti e una rete nazionale di 150 agenti: è forte il focus sui giovani, con la maggior parte del personale composto da under 30, e sulle donne, che costituiscono l’85% della forza lavoro. Altro aspetto fondamentale sono le attività dedicate alla sostenibilità, declinata in tutte le aree ESG: environmental, social e governance. L’azienda adotta, ad esempio, varie pratiche responsabili come l’uso di auto elettriche per gli spostamenti interni, impianti fotovoltaici per la produzione autonoma di energia, sostituzione delle comunicazioni cartacee con la posta elettronica e raccolta differenziata in tutti gli uffici. La nuova sede operativa di Comacchio, inoltre, è stata realizzata riqualificando un’area di 20.000 metri quadrati con due edifici alimentati a energia rinnovabile e forniti di stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Star Italia collabora anche con l’Associazione FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e il progetto “Star con te” a favore delle persone in difficoltà, oltre a sponsorizzare squadre sportive come ADS Portuense, Latina Roma e Project Star Volley. Diversi i riconoscimenti ricevuti negli anni: tra i più recenti il Premio “Le Fonti Awards” 2023 come “Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Ristrutturazione Bagno” e il “100 Top Products and Services” 2024 di Class Editori.

Pier Silvio Berlusconi: focus sul sistema crossmediale di MFE - MEDIAFOREUROPE

Primo semestre 2024 da incorniciare per MFE - MEDIAFOREUROPE: le considerazioni del CEO Pier Silvio Berlusconi sul presente e sul futuro del Gruppo.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE - MEDIAFOREUROPE, il successo dalla tv al web

MFE - MEDIAFOREUROPE migliora di 350 milioni di euro la posizione finanziaria netta, generando utili annuali di 940 milioni e un totale di 755 milioni di euro per quanto concerne i dividendi distribuiti agli azionisti. Tutto ciò nel corso degli ultimi cinque anni, come evidenziato da Pier Silvio Berlusconi in occasione della “Serata con la stampa” tenutasi il 16 luglio a Cologno Monzese: il CEO ha evidenziato come tali risultati siano stati raggiunti senza riduzione del personale, anzi puntando fermamente sui nuovi ingressi con un programma di 250-300 assunzioni annuali che coinvolge in particolare giovani under 30. A supportare la crescita anche il solido sistema di comunicazione crossmediale che “parte dalla forza della televisione, si espande sul digitale, sul web, arriva alla radio, alla cartellonistica digitale e oggi dà ai nostri clienti pubblicitari un’efficacia davvero unica in Italia e in Europa”, ha dichiarato in merito Pier Silvio Berlusconi.

Pier Silvio Berlusconi: su Mediaset Infinity 9,5 miliardi di visualizzazioni

Pier Silvio Berlusconi ha posto l’attenzione sulla forza del palinsesto Mediaset con “20,9 mila ore di prodotti tra settembre e maggio: non c’è nessun altro paragone con un broadcaster in Europa”. Un’offerta che viaggia bene anche online, aveva osservato recentemente il CEO evidenziando come tale proposta sia “diventata anche digitale, i prodotti che facciamo oggi girano benissimo su tutti i device. Contattiamo ogni settimana 95 milioni di persone. Ovviamente sono contatti lordi, perché è un numero più grande della popolazione italiana, ma siamo gli unici, anche in questo caso, più dei mostri delle multinazionali del web”. Merito anche dei numeri raggiunti da Mediaset Infinity, che nei primi sei mesi del 2024 totalizza 9,5 miliardi di video visualizzati online su tutti i device. Il risultato emerge, tra le altre cose, grazie al forte impegno nell’ambito dei contenuti – basti pensare ai numerosi prodotti originali lanciati di recente – e a livello di innovazione dei linguaggi, con programmi progettati diversamente per la trasmissione sui canali lineari e sulla piattaforma digitale, ha rimarcato Pier Silvio Berlusconi.

mercoledì 28 agosto 2024

Gian Maria Mossa: le dichiarazioni dell’AD di Banca Generali su “Affari & Finanza”

L’AD Gian Maria Mossa proietta Banca Generali oltre il Piano Industriale 2022-2024: “Faremo fruttare le basi poste in questo triennio, a cominciare dalla recente riorganizzazione della rete che mette al centro i talenti e lo sviluppo dei giovani”.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: il miglior semestre della storia di Banca Generali, intervista all’AD

Banca Generali, spiega l’AD Gian Maria Mossa nell’intervista pubblicata lo scorso 29 luglio su “Repubblica” nell’inserto “Affari & Finanza”, continuerà “a investire sulla qualità della consulenza, sugli strumenti tecnologici, sviluppando soluzioni a tutto tondo per la valorizzazione e la protezione dei bisogni della clientela”. L’AD di Banca Generali lo sottolinea anche in considerazione dei risultati registrati nel primo semestre 2024, il “migliore della nostra storia, con una crescita diffusa in tutte le più importanti voci di business: dai profitti alla solidità fino alle masse in gestione”. Numeri che arrivano in concomitanza con la chiusura del Piano Industriale 2022-2024 ma Gian Maria Mossa guarda già oltre: “Faremo fruttare le basi poste in questo triennio, a cominciare dalla recente riorganizzazione della rete che mette al centro i talenti e lo sviluppo dei giovani. Possiamo contare su team di consulenti, che oggi gestiscono oltre 20 miliardi di masse, nei quali un senior affianca un profilo più giovane che può così crescere e imparare. A questo aggiungiamo la grande inclinazione al digitale e all'intelligenza artificiale, oltre al processo di internazionalizzazione”. 

Gian Maria Mossa: abbiamo ricevuto diverse manifestazioni d’interesse per partnership in Svizzera

Ci guardiamo sempre intorno, ma approfondiamo solo se individuiamo delle opportunità”, ha spiegato l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa nell’intervista. Lo attesta ad esempio il lancio lo scorso maggio a Lugano di BG Suisse Private Bank, dedicata “sia ai clienti ticinesi, sia a quelli italiani che, mantenendo in assoluta trasparenza i propri asset sul territorio svizzero, potranno essere seguiti sul suolo nazionale dal proprio consulente finanziario di Banca Generali”. Dal lancio dell'iniziativa, ha aggiunto Gian Maria Mossa, “abbiamo ricevuto diverse manifestazioni d'interesse per partnership in Svizzera da piccole realtà nel risparmio e le stiamo vagliando”. In Italia invece al momento “non vedo spazio per grandi operazioni”, ha precisato l’AD di Banca Generali spiegando che “ogni rete ha delle proprie specificità e non è facile l'integrazione tra culture differenti”. 

Giuseppina Di Foggia: la centralità di Roma nei progetti di Terna

Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna, ha preso parte al convegno “L’Italia si trasforma - Una sfida Capitale”, illustrando l'importanza dell'interconnessione energetica Italia-Tunisia, finanziata dalla Commissione Europea, e annunciando importanti investimenti del Gruppo nell’area metropolitana di Roma.

Giuseppina Di Foggia

Collegamento energetico tra Italia e Tunisia: Giuseppina Di Foggia evidenzia il valore strategico

Nel corso del convegno “L’Italia si trasforma - Una sfida Capitale”, l’AD e DG di Terna Giuseppina Di Foggia ha sottolineato l'importanza della nuova interconnessione energetica tra Italia e Tunisia, progetto che costituisce un duplice primato per il Gruppo. Innanzitutto, sarà la prima interconnessione realizzata con STEG, la controparte tunisina, unendo per la prima volta il continente africano con quello europeo tramite un'imponente infrastruttura energetica. Inoltre, la Commissione Europea ha attribuito un finanziamento di 307 milioni di euro per il progetto: un vero e proprio unicum, dato che la Tunisia non è parte dell’Unione Europea. Il collegamento non solo contribuirà a rafforzare la cooperazione energetica tra i due Paesi, ma rappresenta anche un passo avanti significativo verso l'integrazione delle reti elettriche a livello internazionale.

L’importanza di Roma nei progetti di Terna: l’analisi di Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia ha inoltre sottolineato, nel corso del suo intervento, l'importanza strategica dell'area metropolitana di Roma per il Gruppo. Le quattro stazioni elettriche gestite da Terna a Roma rappresentano un nodo cruciale per le grandi dorsali che collegano i centri del Sud, ricchi di capacità rinnovabile, con le zone del Nord, caratterizzate da un consumo più elevato. Inoltre, queste dorsali uniscono l'area Tirrenica e quella Adriatica, rendendo dunque Roma un crocevia fondamentale per la distribuzione dell'energia in Italia. Non a caso, come ha annunciato Giuseppina Di Foggia, i prossimi investimenti di Terna riguarderanno in modo significativo la Capitale, con oltre 500 milioni di euro messi in campo. Di questi, una parte significativa sarà utilizzata per eliminare 120 km di linee aeree vicine al centro urbano e per costruire 45 km di nuove connessioni: interventi che non solo potenzieranno la rete elettrica, ma avranno anche un impatto ambientale ridotto, in quanto più della metà delle nuove linee saranno interrate.

Marco Domizio: il nuovo impianto, una svolta per la gestione dei rifiuti e l’agricoltura

La salvaguardia dell’ambiente è sempre stata il focus dell’attività di Ares Ambiente: l’inaugurazione del nuovo un impianto di compostaggio in provincia di Frosinone è la realizzazione del sogno del suo fondatore Marco Domizio.

Marco Domizio

Marco Domizio: nell’impianto di Piedimonte la concretizzazione della nostra visione

Il nostro impianto di compostaggio a Piedimonte San Germano è molto più di un’infrastruttura in crescita rappresenta il nostro impegno tangibile per un Pianeta più sano. Negli ultimi anni, abbiamo investito considerevoli risorse nello sviluppo di questo impianto, un fulcro della nostra visione di economia circolare”. Questo è quanto si legge in un comunicato pubblicato sul sito di Ares Ambiente, la realtà fondata da Marco Domizio che ha inaugurato un nuovo impianto di compostaggio a Piedimonte San Germano (FS). Per l’organizzazione e il suo fondatore si tratta della concretizzazione di un importante progetto, nel quale convergono i valori dell’azienda, e che si presenta come una risposta concreta a sostegno dell’ambiente. L’impianto, in piena sintonia con i principi della circular economy, permetterà di ridurre l’uso delle risorse, minimizzare gli sprechi e promuovere il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti urbani.

Marco Domizio: con un solo impianto miglioriamo la gestione degli scarti e i terreni agricoli

Coinvolgendo l’intera comunità, che partecipa attraverso la raccolta differenziate, il nuovo sito di Ares Ambiente assume le sembianze di un’iniziativa collettiva volta a valorizzare i rifiuti come una risorsa da restituire all’ambiente. Con una capacità di trattamento di circa 40mila tonnellate l’anno, di cui 35mila tra F.O.R.S.U.  e rifiuti organici e 5 mila di frazione verde, l’impianto di compostaggio agirà positivamente su due fronti. Attraverso la trasformazione delle sostanze organiche in compost, l’azienda di Marco Domizio contribuirà, da un lato, alla corretta gestione degli scarti organici, dall’altro, alla reintegrazione della sostanza organica nei suoli agricoli con un compost ricco di nutrienti preziosi, ideale per l’agricoltura.

venerdì 23 agosto 2024

Pier Silvio Berlusconi: da JPMorgan fiducia nel progetto MFE - MEDIAFOREUROPE

Intervistato dal TG5, Pier Silvio Berlusconi illustra la vision per MFE - MEDIAFOREUROPE evidenziando l’importanza del capitale umano anche in tempi in cui lo sviluppo tecnologico la fa da padrona: “Non ci sono innovazioni e tecnologie che tengono. Il rapporto umano, la stima e la fiducia sono un valore unico oggi più che mai”.

Pier Silvio Berlusconi

JPMorgan promuove MFE: l’intervista a Pier Silvio Berlusconi

Il progetto MFE - MEDIAFOREUROPE, realtà europea guidata e ideata da Pier Silvio Berlusconi, riceve supporto anche da JPMorgan, la più influente banca d’affari a livello mondiale, che ha reso noto il miglioramento del rating assegnato al Gruppo: il valore passa così da “Neutral” a “Overweight”, senza esclusione di potenziali aumenti in futuro. Come illustrato dal CEO nell’intervista, MFE ha portato avanti numerose attività che hanno condotto, tra le altre cose, al “consolidamento della nostra televisione spagnola, siamo cresciuti al 30% del primo Gruppo televisivo in Germania”. Pier Silvio Berlusconi guarda adesso alla creazione del “primo vero broadcaster europeo che abbia un’impronta tale sul pubblico da poter competere con i giganti, con le multinazionali del web e di internet”. Il CEO ha inoltre evidenziato le ottime performance del Gruppo anche dal punto di vista del digitale: “La nostra televisione è diventata anche digitale, i prodotti che facciamo oggi girano benissimo su tutti i device. Contattiamo ogni settimana 95 milioni di persone. Ovviamente sono contatti lordi, perché è un numero più grande della popolazione italiana, ma siamo gli unici, anche in questo caso, più dei mostri delle multinazionali del web”.

 Pier Silvio Berlusconi: MFE, tecnologia e il valore delle persone

Le direttrici su cui Pier Silvio Berlusconi intende dar seguito alla crescita di MFE - MEDIAFOREUROPE sono dunque quelle dell’innovazione, dell’espansione internazionale e della tecnologia, senza tralasciare l’importanza centrale delle persone e dei rapporti umani. “Abbiamo celebrato con centinaia, migliaia di nostri clienti pubblicitari la nascita di Mfe-Media for Europe Advertising, cioè una nuova concessionaria internazionale e questo segna una voglia di ulteriore crescita e di sviluppo di Mediaset nel territorio europeo”, così il CEO nell’intervista, evidenziando altresì come il Gruppo stia “non solo riuscendo a lavorare al meglio con tutte le nuove tecnologie, ma abbiamo con molti clienti un rapporto storico, un rapporto che insieme a loro chiamiamo di partnership. Siamo cresciuti insieme”. La rilevanza del capitale umano emerge nelle parole di Pier Silvio Berlusconi: “Io penso che questo abbia un grande valore. Non ci sono innovazioni e tecnologie che tengono. Il rapporto umano, la stima e la fiducia sono un valore unico oggi più che mai”.

lunedì 19 agosto 2024

Innovazione e crescita: Giacomo Mareschi Danieli disegna il futuro di Gruppo Danieli

Giacomo Mareschi Danieli, CEO di Gruppo Danieli: “Abbiamo risorse per investire in tecnologia, innovazione, prototipi, sostenibilità e digitalizzazione. Riteniamo di avere le migliori tecnologie a disposizione e vogliamo esser sicuri di averle anche tra dieci anni”.

Giacomo Mareschi Danieli

Giacomo Mareschi Danieli: Gruppo Danieli, le prospettive di crescita a breve e a lungo termine nella vision del CEO

Giacomo Mareschi Danieli, CEO di Gruppo Danieli, e Camilla Benedetti, Vicepresidente della capogruppo e Presidente di Abs, hanno parlato a “Il Corriere della Sera” del futuro di una realtà che è riconosciuta a livello internazionale per la qualità delle soluzioni proposte e anche per la leadership nei progetti “Green Steel”. Basti pensare che lo scorso maggio in occasione del Danieli InnovAction Meeting si sono riuniti a Buttrio, dove Gruppo Danieli ha sede, imprenditori ed esperti del settore provenienti da 5 continenti e 75 nazioni: 728 professionisti insieme per confrontarsi sul futuro della siderurgia e sulla produzione di metalli. “L’internazionalizzazione è ormai un elemento acquisito per la nostra realtà, è stata una delle metamorfosi che Danieli ha vissuto nel tempo, è una presenza molto ben bilanciata: il nostro primo mercato sono gli Usa, il secondo la Cina, il terzo, in prospettiva, l’India. Non ancora per i volumi, ma cresce la richiesta e noi siamo ben posizionati per accompagnare quella crescita” ha sottolineato Giacomo Mareschi Danieli nell’intervista a “Il Corriere della Sera” aggiungendo che “più che sulla vastità dei nostri insediamenti direi che dovremo concentrarci sulla crescita tecnologica e la tipologia dei clienti.

Giacomo Mareschi Danieli: innovazione e sostenibilità, Gruppo Danieli è “15 anni avanti al mercato”

Le attività di impiantistica e quelle di produzione d’acciaio green, ha spiegato il CEO Giacomo Mareschi Danieli, sono “due realtà interconnesse che danno stabilità al business e compensano i cicli economici” in un rapporto con i ricavi 70-30. “Abbiamo appena chiuso il bilancio (l’esercizio finanziario del gruppo termina a giugno) e abbiamo venduto bene, più del fatturato-obiettivo, con numeri che confermano le stime di mercato se non un poco sopra. Lavoriamo su commesse già acquisite e per questo riteniamo che anche il prossimo esercizio avrà un andamento analogo e positivo. Con ordini stabili sui 6 miliardi. Un poco sopra. Abbiamo risorse per investire in tecnologia, innovazione, prototipi, sostenibilità e digitalizzazione” ha proseguito il CEO rimarcando il valore della leadership in ambito “Green Steel” che è riconosciuta a Gruppo Danieli a livello internazionale. “Riteniamo di avere le migliori tecnologie a disposizione - lo dimostra la nostra penetrazione con i forni elettrici digitali in un mercato difficile come il Giappone - e vogliamo esser sicuri di averle anche tra dieci anni. Poi, certo, la concorrenza non dorme, stanno provando a raggiungerci. Quasi tutti gli attori del settore pensano a come competere con il nostro forno digitale, ma ci sono patent e anni di esperienza”: insomma, come ha ribadito anche Giacomo Mareschi Danieli, “siamo 15 anni avanti al mercato”.

Sabrina De Filippis illustra l’impegno etico di Mercitalia Logistics tra sostenibilità e parità di genere

In una lunga e dettagliata intervista rilasciata al quotidiano L’Identità, l’AD di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis ha evidenziato come la società contribuisca alla ripresa nazionale in seguito alle sfide degli ultimi anni valorizzando la posizione strategica dell’Italia nello scacchiere logistico internazionale.

Sabrina De Filippis

Gli obiettivi di Mercitalia Logistics illustrati dall’AD Sabrina De Filippis

Sotto la guida di Sabrina De Filippis, Mercitalia Logistics si è posta obiettivi quanto mai ambiziosi: rafforzare la propria presenza internazionale, dare un impulso allo sviluppo della rete logistica italiana ed europea, aumentare in modo significativo la quota di merci trasportate su treno. Nonostante le difficoltà causate dai recenti sconvolgimenti geopolitici (tra cui spiccano il Brexit, la Pandemia di Coronavirus, i conflitti in Ucraina e Medio Oriente), la Penisola gode di un grandissimo vantaggio: quello di presentare una posizione strategica nel Mediterraneo, ponendosi dunque come un tramite privilegiato per i rapporti commerciali tra Europa e Nord Africa. Secondo la manager, al fine di valorizzare questa attrattività, è necessario lavorare sia sul potenziamento delle infrastrutture, che sulla costituzione di un network di sinergie e partnership con altri operatori del mondo della logistica, con particolare riguardo per il settore del trasporto marittimo. Recentemente, la società ha potuto inoltre valersi dei fondi del PNRR, che hanno dato un notevole impulso alle grandi opere promosse dal Gruppo FS. La presenza simultanea di tanti cantieri, tuttavia, ha anche prodotto ostacoli e criticità nel breve termine. Secondo Sabrina De Filippis, è dunque necessario sviluppare soluzioni innovative che permettano a Mercitalia Logistics di portare avanti i propri ambiziosi progetti senza tuttavia penalizzare la qualità del servizio.

Sabrina De Filippis analizza le direttive strategiche di Mercitalia Logistics tra sostenibilità ed espansione internazionale

Sabrina De Filippis ha anche sottolineato come Mercitalia Logistics stia attraverso una importante fase di espansione internazionale, operando in ben 12 Paesi europei. L’acquisizione strategica di Exploris, ad esempio, ha condotto il Polo Logistica del Gruppo FS a diventare un operatore di primo livello in Germania, estendendo le proprie attività anche in Belgio, Polonia e Repubblica Ceca. Queste operazioni hanno consentito di completare la rete TX Logistik, rafforzando la presenza della società nel Nord Europa. Fondamentale, inoltre, l’impegno di Mercitalia Logistics per la sostenibilità, manifestato, ad esempio, dalla costruzione della nave Sikania II Hybrid, caratterizzata da propulsione ibrida e zero emissioni nei movimenti portuali. È tuttavia l’intermodalità, secondo la dott.ssa De Filippis, a costituire l’autentica soluzione a lungo termine per la costituzione di una logistica sostenibile: “Senza dubbio una delle chiavi per raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE, nell’ottica della decarbonizzazione prevista da qui al 2050. Spostare le merci dalla strada alla ferrovia, infatti, contribuirebbe non solo a favorire la sostenibilità ambientale, ma anche a rendere più produttivo il cluster.”

Gianni Lettieri: l’impegno di Atitech in ambito sostenibile

Il Presidente Gianni Lettieri è intervenuto all’evento “Fenomeni di Economy”, nel corso del quale ha evidenziato come Atitech contribuisca attivamente alla valorizzazione economica, sociale ed ambientale dei territori in cui opera.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri a “Fenomeni di Economy”: le iniziative solidali e sostenibili di Atitech

Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, è intervenuto a “Fenomeni di Economy”, evento organizzato dal Gruppo Economy in collaborazione con Symbola e il Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne. Lo scopo di questo convegno è stato quello di evidenziare gli sforzi di dieci imprenditori che, per ogni regione, promuovono un modello di impresa inclusivo e sostenibile. L'incontro, tenutosi presso la sede di Confindustria a Benevento il 29 febbraio, ha visto il Presidente illustrare le numerose iniziative di sostenibilità sociale e ambientale da lui promosse in quanto Presidente di Atitech e in passato dell’Unione Industriali di Napoli, tra cui il progetto “Quadrifoglio”, rivolto ai giovani dei quartieri a rischio di Napoli, e iniziative come “Piccoli Imprenditori Crescono” e “Casa di Tonia”, a sostegno delle ragazze madri. Gianni Lettieri ha sottolineato come l'azienda pubblichi un bilancio di sostenibilità da tre anni, impieghi pannelli solari sugli hangar, stia progressivamente creando un parco di veicoli interamente elettrico e abbia ridotto i consumi del 30%.

La responsabilità delle imprese verso i territori nella filosofia di Gianni Lettieri

Gianni Lettieri ha evidenziato come Atitech consideri infatti la responsabilità sociale uno dei suoi valori fondamentali: non a caso, gli hangar della società sono stati utilizzati come hub vaccinali durante la pandemia globale di Coronavirus. Secondo il Presidente, infatti, il legame che unisce un’impresa al territorio in cui opera è strettissimo: “Non ci può essere crescita senza responsabilità e questo è un motto che dovremmo avere bene in testa noi imprenditori”, ha sottolineato. “Io posso assicurare che, anche se un'azienda è competitiva e va bene, se operi in un territorio che non cresce come cresce l'azienda, non c'è futuro per quella stessa azienda. E quindi è questo che devono tenere bene in testa gli imprenditori: essere solidali e fare investimenti per la solidarietà non significa buttare soldi, ma significa appunto investire per la crescita dell'azienda e per la crescita del territorio”.

Pier Silvio Berlusconi: raccolta pubblicitaria in crescita nel semestre, le parole del CEO

MFE, raccolta pubblicitaria oltre le attese nel semestre: le parole del CEO Pier Silvio Berlusconi durante la presentazione dei Palinsesti Mediaset per la stagione 2024/25.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE, per una volta un’azienda italiana è alla guida di un polo europeo

Il nostro, ha sottolineato Pier Silvio Berlusconi nel corso della "Serata con la stampa" dello scorso 16 luglio presso gli studi Mediaset, è “un obiettivo ambizioso, un’azienda italiana che per una volta non è preda di una grande multinazionale, ma alla guida di un polo europeo con al centro la TV generalista free to air”. È così che MFE punta a creare il futuro. E le premesse, stando ai numeri presentati dal CEO Pier Silvio Berlusconi, sembrano sorridere a MFE: “Oggi posso anticiparvi che sfioreremo il +7% nel primo semestre, stimando precisamente un +6,7% per quanto riguarda i ricavi pubblicitari cumulati di MFE in Italia e Spagna. Il risultato operativo di gruppo sarà positivo per circa l'11%. In Italia, nonostante la concorrenza degli Europei di Calcio trasmessi su Rai e Sky, il mese di giugno ha visto un incremento del 14% nei ricavi pubblicitari rispetto all’anno precedente, e luglio sta mantenendo lo stesso trend positivo, se non migliorandolo”.

Pier Silvio Berlusconi: non abbiamo ridotto l’occupazione

Il mercato pubblicitario è davvero tonico”: Pier Silvio Berlusconi ha evidenziato come sia “una buona notizia per Mediaset, ovviamente” ma anche “una cartina di tornasole per l'economia e il livello di fiducia presente in Italia”. MFE, grazie ai ricavi in Italia, prevede di chiudere i sei mesi “con un risultato del 30% migliore di un anno fa per il risultato netto”. Dal 2019 al 2023 “abbiamo migliorato la nostra posizione finanziaria netta di 350 milioni di euro, per il 33% del totale; abbiamo generato utili pari a 940 milioni di euro e abbiamo distribuito dividendi a tutti i nostri azionisti per 755 milioni di euro”: numeri che “per chi fa l'editore in Italia danno soddisfazione”. E poi “non abbiamo ridotto l’occupazione”. Il programma prevede 250-300 nuovi ingressi di giovani under 30: “Penso che puntare sui giovani e sui talenti sia in assoluto il miglior investimento per lo sviluppo e per il futuro”, ha sottolineato Pier Silvio Berlusconi ai microfoni del TG5.

venerdì 9 agosto 2024

Andrea Mascetti: lo Studio Legale Mascetti sottolinea l’importanza della compliance 231

L’adozione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo è per le imprese un adempimento essenziale: non solo previene una serie di reati ed esclude la responsabilità dell’ente ma diviene garanzia di affidabilità nelle relazioni con i partner commerciali. L’expertise e le competenze dello Studio Legale guidato da Andrea Mascetti in materia di D.Lgs. 231/2001 e whistleblowing.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti, Studio Legale Mascetti: appalti e caporalato, il Modello 231 come garanzia di legalità

Su impronta dell’avvocato Andrea Mascetti che nel 2004 gli ha dato vita, lo Studio Legale Mascetti si contraddistingue per la preparazione dei professionisti di cui si avvale, l’impegno “verso l’eccellenza, che è fatto di studio e di aggiornamento” e una profonda dedizione “verso il nostro lavoro”. Emerge anche negli articoli che gli avvocati coordinati da Andrea Mascetti pubblicano sul sito dello Studio Legale: analisi dettagliate su tematiche di carattere giuridico-legale di maggior interesse per l’opinione pubblica. Una delle più recenti riguarda il Modello 231. L’articolo è firmato da Federica Beltrame, specializzata in Diritto Penale e, nello specifico, di reati contro il patrimonio, la persona, l’onore e la reputazione, la pubblica amministrazione nonché reati societari, sicurezza sul lavoro e reati ambientali.

Andrea Mascetti: l’importanza del Modello 231 nella vision dello Studio Legale Mascetti

L’editoriale sul sito dello Studio Legale guidato da Andrea Mascetti sottolinea l’importanza della compliance 231: Un Modello 231 correttamente implementato ed attuato non può che essere inteso come lo specchio delle legalità dell’impresa e, per quanto qui di interesse, è di fondamentale importanza per una corretta selezione dei fornitori in sede di appalti”. È quanto emerge anche dalla pronuncia della Sezione Autonoma delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano in merito al caso di una Società di moda che aveva esternalizzato parte delle proprie attività a una Società appaltatrice dedita allo sfruttamento di manodopera irregolare e clandestina. Secondo il Tribunale, la Società appaltante avrebbe omesso di effettuare i necessari controlli sui fornitori attraverso un sistema di internal audit agevolando così la commissione, da parte della Società appaltatrice, del delitto di cui all’art. 603-bis c.p. (il così detto caporalato): con un decreto del 5 giugno 2024, ha quindi applicato la misura dell’amministrazione giudiziaria alla Società di moda disponendo l’intervento dell’amministratore giudiziario per risanare la governance aziendale ed evitare eventuali ulteriori situazioni illecite. “Prevedere ed attuare specifici protocolli interni per la scelta dei fornitori è indispensabile per la Società appaltante, sia per tutelarsi dal punto di vista penale, sia per garantire una buona reputazione all’impresa” sottolinea l’articolo di Federica Beltrame, dal 2020 nel team coordinato da Andrea Mascetti. Lo Studio Legale Mascetti annovera una significativa esperienza nel settore della responsabilità amministrativa degli enti, prestando la propria consulenza e assistenza in tutte le fasi concernenti la predisposizione, l’adozione e l’implementazione dei Modelli.

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset, nuovi palinsesti e risultati in crescita

Pier Silvio Berlusconi: “Credo che puntare su giovani talenti sia in assoluto il miglior investimento sullo sviluppo e per il futuro. Per chi fa l’editore in Italia questi risultati danno soddisfazione, sono i migliori d’Europa anche se il mercato italiano è uno dei più piccoli”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: i numeri di MFE alla serata di presentazione dei nuovi palinsesti 

Che sia una bella stagione televisiva per tutti!”: l’augurio arriva da Pier Silvio Berlusconi alla fine della serata di presentazione dei palinsesti 2024/25 di Mediaset che si è tenuta lo scorso 16 luglio. Nuove produzioni, il ritorno di titoli storici, investimenti importanti anche nella fiction. E un unico obiettivo: mantenere, anzi superare, i risultati di rilievo registrati ad oggi. “Con il 40,8% di share Mediaset è il primo broadcaster in Italia sul target commerciale, primo obiettivo strategico. Con il 37,7% di share in Italia è anche il primo broadcaster europeo a cui va aggiunto l’ascolto di Mediaset Espana e ProSiebenSat1 in Germania”, ha rimarcato Pier Silvio Berlusconi aggiungendo che se si prende in considerazione l’ascolto medio nelle 24 ore, le reti Mediaset si riconfermano leader in Europa per numero di telespettatori. La leadership europea di MFE, sommando il numero di tutti i Paesi, si estende anche al consumo non lineare che cresce esponenzialmente anno su anno con Mediaset Infinity che totalizza 9,5 miliardi di views. RadioMediaset è il primo gruppo radiofonico in Italia con 1,321 milioni di ascoltatori nel quarto d’ora medio. Il sistema crossmediale di Mediaset che unisce TV lineare, on demand, radio e web raggiunge il 96% della popolazione italiana ogni settimana.

Pier Silvio Berlusconi: “Provare ad aumentare il livello occupazionale deve essere nel DNA di ogni imprenditore

Nel corso della serata il CEO Pier Silvio Berlusconi ha parlato anche del progetto che colloca MFE nel ruolo di polo d'aggregazione dei principali broadcaster europei con al centro la televisione generalista free to air: “Ormai siamo alla soglia del 30% e vogliamo crescere per costruire il broadcaster free to air internazionale. Oggi anche i più scettici tra analisti e investitori credono nel nostro progetto. ProSibenSat si deve concentrare sul core business, abbassare il debito troppo alto cedendo al meglio alcune attività non core, aspettiamo fiduciosi, mentre si è completata l’integrazione con la parte spagnola: siamo a un buon livello di sinergie in termini economici e di risparmio, ma a breve inizieranno ad arrivare i frutti delle sinergie tecnologiche, in particolare della piattaforma di fruizione di contenuti sul web, e di raccolta pubblicitaria in termine di ricavi”. Per MFE il quinquennio 2019-2023 si è chiuso con utili generati per 940 milioni di euro e sono stati distribuiti agli azionisti dividendi per 755 milioni di euro. Ma soprattutto “non abbiamo ridotto l’occupazione”: un aspetto di particolare rilevanza, come sottolinea efficacemente Pier Silvio Berlusconi. “Provare ad aumentare il livello occupazionale deve essere nel DNA di ogni imprenditore. Dall’anno scorso noi abbiamo lanciato un programma che vede 250-300 nuovi ingressi di ragazze e ragazzi under 30. Per un’azienda editoriale puntare sui giovani è il miglior investimento per lo sviluppo e per il futuro”, ha sottolineato il CEO.

giovedì 8 agosto 2024

Il futuro del vino italiano: Argea, la nuova visione di Botter e Mondodelvino

La fusione delle eccellenze di Botter e del Gruppo Mondodelvino ha dato vita ad Argea, un ambizioso progetto sostenuto dal Fondo Clessidra che punta a rivoluzionare il mercato vitivinicolo internazionale. Con il nome che unisce “AR” (arte) e “GEA” (terra), Argea non solo si distingue per le sue dimensioni, ma anche per la sua autorevolezza, cultura e visione imprenditoriale.

Botter S.p.A.

Argea: la visione di Botter e Martini per rivoluzionare il mercato del vino globale

La creazione di Argea è stata resa possibile grazie all’eredità storica e alla visione delle famiglie Botter e Martini, orchestrate dal Fondo Clessidra. Questa combinazione ha dato vita a un gruppo innovativo e orientato al futuro, con una struttura azionaria che vede Clessidra come maggior azionista, affiancata dalle due famiglie e dal management. Il Gruppo punta a crescere ulteriormente, sia organicamente sia attraverso acquisizioni, perseguendo la creazione di valore e la sostenibilità. Nel 2021, Argea ha registrato ricavi consolidati di circa 420 milioni di euro, con il 95% delle vendite realizzate all’estero, segnando una crescita del 18% rispetto ai risultati ottenuti separatamente da Botter e Mondodelvino l’anno precedente. Con circa 500 collaboratori, è attualmente il principale player privato nel settore vitivinicolo nazionale. Il Gruppo ha delineato un piano di investimenti fino al 2025 da circa 50 milioni di euro, con aspettative di impatti positivi sulle comunità locali. Argea esporta i suoi vini in 85 Paesi, con una rete commerciale che copre sia mercati storici come USA, UK, Germania e Paesi scandinavi, sia mercati emergenti come Cina, Corea del Sud e Canada. Attraverso sei siti produttivi distribuiti tra Romagna, Piemonte e Veneto, e filiere coinvolte anche da Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Puglia e Sicilia, Argea si configura come un ambasciatore del vino italiano nel mondo.

Argea di Botter e Mondodelvino: un impegno concreto per la sostenibilità e la crescita globale

Argea si impegna fortemente nella sostenibilità ambientale e sociale, come confermato dalle numerose certificazioni di prodotto e di processo. La roadmap del Gruppo prevede il raggiungimento dei più alti livelli di sostenibilità e responsabilità sociale, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Unione Europea per il 2030. Il report di sostenibilità pubblicato annualmente, illustra gli obiettivi e i risultati raggiunti nei principali indicatori: uso responsabile delle risorse, approvvigionamenti, emissioni di CO2, welfare aziendale e benessere dei dipendenti. Unendo due prestigiose realtà del settore enologico italiano, Botter e Mondodelvino, l’azienda è riuscita dare vita a un progetto unico basato sulla qualità, lo sviluppo e la sostenibilità. Nel farlo, ha anche saputo valorizzare l’identità delle cantine e delle tenute, espressioni della migliore tradizione vinicola italiana. Argea si focalizza sui mercati e canali più promettenti, bilanciando la propria presenza e offerta nel mondo. Punta infatti a consolidarsi in mercati chiave come USA, Germania, Nord Europa e Far East, sviluppando la multicanalità con team e prodotti dedicati su on-trade, off-trade e e-commerce. Operazioni di M&A mirate rafforzeranno inoltre la presenza strategica e arricchiranno l’offerta. Nel contesto del progetto di consolidamento nel settore vinicolo, Argea ha successivamente acquisito Cantina Zaccagnini. L’operazione ha quindi accelerato la road map del Gruppo delineata nel Piano Industriale, grazie al posizionamento premium di Zaccagnini nei mercati strategici di USA, Norvegia e Svezia, con il suo rinomato “Montepulciano d’Abruzzo”. Tale acquisizione ha rafforzato ulteriormente la capacità dell’azienda di perseguire i suoi obiettivi di crescita sostenibile e di affermarsi come un leader nel panorama vitivinicolo internazionale.

Amplifon cresce ancora: acquisizioni in Uruguay e USA. Enrico Vita ne parla in un’intervista

In un’intervista rilasciata ad Andrea Cabrini su “Class CNBC”, il CEO di Amplifon Enrico Vita ha parlato della crescita che ha segnato i primi tre mesi del 2024 e delle recenti acquisizioni, ma anche dell’impegno del Gruppo nell’ambito dell’innovazione e della sostenibilità.

Enrico Vita

Enrico Vita: la crescita di Amplifon e le recenti acquisizioni

Amplifon, presente in 5 continenti e 26 Paesi, con una posizione di leadership a livello globale nel settore dell’hearing care, conta oggi oltre 20.000 collaboratori. Il CEO Enrico Vita ha raccontato, nell’intervista rilasciata ad Andrea Cabrini, della recente scalata del Gruppo e della cultura delle acquisizioni alla base della crescita. Quest’ultima confermata dal trend di sviluppo: “Stiamo raccogliendo i risultati di tutto il lavoro che abbiamo fatto nel corso degli anni”, ha sottolineato il manager. Una crescita organica, nell’ordine del 6%, accompagnata da una strategia di acquisizioni mirate, che ha contribuito per un altro 3%. “Già dalla parte finale dello scorso anno e in questo inizio anno stiamo spingendo molto nelle acquisizioni per rafforzare la nostra posizione di leadership in quelli che sono i mercati più importanti per l’industria”, ha evidenziato Enrico Vita. In cima alla lista di questi mercati ci sono gli Stati Uniti, dove dal 2020 ad oggi Amplifon è riuscita a creare un network di oltre 400 negozi. L’ultima acquisizione quella di Miracle-Ear, un retailer statunitense con più di 35 negozi. Recente è stato inoltre l’approdo in Uruguay. Per il CEO si è trattato di “un’opportunità che abbiamo voluto cogliere”, dato che si parla comunque di un mercato piccolo, “tuttavia abbiamo acquisito quello che è il leader indiscusso del mercato”.

Enrico Vita: ESG e innovazione, l’impegno di Amplifon

In una realtà nata con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone, i criteri ESG sono già parte del suo DNA, soprattutto per quanto concerne l’aspetto sociale. Per un Gruppo di dimensioni globali come Amplifon, l’impegno in ambito Environmental, Social, Governance chiaramente non può però finire qui. “Siamo molto committati anche sulla ‘E’ e su tutte e tre le lettere”, ha evidenziato il CEO, ricordando che sul fronte ambientale, ad esempio, Amplifon è riuscita a far sì che quasi il 75% dell’energia utilizzata nei suoi oltre 10.000 negozi venga da fonti rinnovabili. “Abbiamo promosso l’utilizzo di prodotti ricaricabili, risparmiando circa 250 milioni di batterie ogni anno”, ha aggiunto. Passando a discutere dell’altro tema del secolo, quello delle nuove tecnologie, Enrico Vita non ha potuto che mettere in luce come queste abbiano offerto un’opportunità impensabile fino a qualche anno fa. “La nostra visione – ha sottolineato il manager – è stata quella di fare leva su quelle che sono le nuove capacità dei dispositivi acustici di poter comunicare anche con altri device. Abbiamo sviluppato una nostra app proprietaria che è in grado di dialogare con l’apparecchio acustico e tramite questa comunicazione, di fatto, noi possiamo raggiungere due obiettivi per noi molto importanti: da un lato possiamo raccogliere tutta una serie di dati che ci permettono di comprendere quelle che sono le caratteristiche e le esigenze dei nostri consumatori, dall’altro siamo in grado di dare dei servizi anche al di fuori del negozio”.

mercoledì 7 agosto 2024

Alessandro Benetton, 21 Invest: Trime acquisisce PR Power, il valore dell’operazione

Alessandro Benetton: “Trime è un ulteriore esempio di un’azienda italiana nel portafoglio di 21 Invest che grazie al suo dinamismo e all’innovazione tecnologica cresce in tutto il mondo, soprattutto attraverso un prodotto a energia rinnovabile estremamente attrattivo”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Trime, nel portafoglio di 21 Invest dal 2022, acquisisce la maggioranza di PR Power

Il Presidente di 21 Invest Alessandro Benetton, sottolineandone il valore, ne ha rimarcato il dinamismo e l’innovazione tecnologica: Trime è “un ulteriore esempio di un’azienda italiana nel portafoglio di 21 Invest” in grado di crescere a livello internazionale “soprattutto attraverso un prodotto a energia rinnovabile estremamente attrattivo”. Leader a livello europeo nelle torri faro e generatori a energia rinnovabile, Trime ora si espande ulteriormente con l’acquisizione dell’australiana PR Power rafforzando così la propria presenza in uno dei principali mercati verso cui guarda il gruppo, insieme a quello statunitense. L’operazione contribuirà a far crescere i ricavi di Trime, previsti a 115 milioni nel 2023 e 135 milioni entro la fine dell’anno: “Continueremo a supportare la crescita di un gruppo in grado di distinguersi per innovazione, competenze eccellenti, credibilità e capacità di imporsi sulla scena internazionale” ha commentato il Presidente di 21 Invest Alessandro Benetton.

21 Invest: la vision del fondatore e Presidente Alessandro Benetton

21 Invest, fondata nel 1992 da Alessandro Benetton, annovera attualmente in portafoglio 21 società con ricavi aggregati di 1,6 miliardi e 7.500 dipendenti a fine 2023. In oltre 30 anni ha gestito 14 fondi, raccogliendo 2,7 miliardi da istituzionali italiani ed esteri, tra cui grandi fondi pensione, gruppi bancari e assicurativi. “21 Invest punta a crescere come realtà europea e internazionale. Intendiamo farlo con azioni che vanno al di là di ciò che è normalmente richiesto a una società d’investimento, ma questo è ciò che ha guidato la crescita delle società in cui abbiamo investito negli anni e che ci ha permesso di anticipare le sfide del futuro” ha spiegato il Presidente Alessandro Benetton in seguito all’annuncio dell’acquisizione di PR Power da parte di Trime.

Tommaso Putin (Serenissima Ristorazione): “Anno di progressi per il nostro Gruppo”

Il Gruppo Serenissima Ristorazione, tra i principali player nel settore della ristorazione aziendale e collettiva, ha attraversato un significativo processo di crescita nel 2023, caratterizzato da incrementi notevoli di tutti i principali indicatori finanziari.

Serenissima Ristorazione

Il 2023 di Serenissima Ristorazione: un bilancio di successi

Nel 2023, Serenissima Ristorazione ha registrato una impressionante crescita del 17%, raggiungendo un fatturato consolidato di 535.683.607 euro. L'Assemblea dei soci ha approvato il bilancio di esercizio 2023, che evidenzia risultati solidi in tutti i principali indicatori. L'Ebitda ha toccato i 31.627.041 euro, con una crescita del 25.5% rispetto all'anno precedente, mentre l'utile netto si è attestato a 13.010.624 euro, segnando un aumento del 28.26%. Il patrimonio netto del Gruppo ammonta a 125.535.052 euro, per un incremento del 10%. Questi dati confermano la solidità patrimoniale di Serenissima Ristorazione, frutto di strategie di investimento mirate che hanno rafforzato la solidità finanziaria complessiva.

Tommaso Putin commenta i successi di Serenissima Ristorazione

Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione, ha sottolineato l'importanza degli investimenti strategici in innovazione, sostenibilità ed espansione in nuovi settori.

Il 2023 è stato un anno di notevoli progressi per il nostro Gruppo. Gli investimenti strategici che abbiamo messo in atto testimoniano il nostro impegno a lungo termine verso l’innovazione, la sostenibilità e l’espansione in nuovi settori. Questi risultati non sarebbero stati possibili senza il duro lavoro e la dedizione di tutta la nostra squadra, composta da più di 11 mila collaboratori e collaboratrici impegnati quotidianamente nel fornire servizi di alta qualità per il benessere delle persone”, ha dichiarato il manager.

Luca Dal Fabbro annuncia importante acquisizione nell’agrivoltaico da parte di Iren

Il Gruppo Iren, guidato dal Presidente Esecutivo Luca Dal Fabbro, ha recentemente portato a termine un’importante acquisizione nel settore agrivoltaico, segnando un passo in avanti verso la transizione energetica e l’incremento nella produzione di energia pulita.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: Iren acquisisce Agrovoltaica S.r.l.

Iren Green Generation, società del Gruppo Iren, ha recentemente completato, sotto la guida del Presidente Esecutivo Luca Dal Fabbro, l'acquisizione del 100% della società Agrovoltaica S.r.l.: l’operazione rafforza ulteriormente la posizione del Gruppo nel settore delle energie rinnovabili. Frutto di un investimento complessivo di circa 54 milioni di euro, il nuovo impianto agrivoltaico avanzato sarà realizzato a Rovigo. Un progetto pionieristico, che non solo contribuirà alla produzione di energia pulita ma sosterrà, grazie all’utilizzo di tecniche ingegneristiche avanzate, anche il settore agricolo locale, garantendo la possibilità di coltivazione su quasi tutta la superficie del campo: i pannelli solari saranno infatti installati a oltre 2 metri da terra. Con una potenza complessiva autorizzata di 49 MWp e 50 MW di storage, l'impianto coprirà un'area di 65 ettari e avrà una produzione annua stimata di 80 GWh, equivalente al consumo energetico di circa 30 mila famiglie.

La soddisfazione del Presidente Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro ha commentato l’importanza dell’acquisizione nell’evoluzione di Iren: “Questa operazione consolida la leadership del nostro Gruppo sul piano dello sviluppo delle rinnovabili e delle best practice industriali.” Il manager ha in particolare sottolineato la coerenza dell’acquisizione rispetto agli obiettivi di Iren che, dopo avere esteso le proprie attività in settori come il recupero di materie critiche, il biogas e l’efficientamento energetico, comincia a guardare con interesse anche alle prospettive offerte dal settore dell’agricoltura: “L’impianto che realizzeremo a Rovigo si caratterizza infatti, per dimensione, tecnologia e localizzazione geografica, come di interesse strategico per l’azienda, in coerenza con gli obiettivi del nostro Piano Industriale. Il progetto, che ci ha visti subentrare ad una società di EGEA, ci consente di valorizzare già da ora la nostra partnership con il Gruppo albese, in attesa del closing atteso per l’inizio di agosto. Inoltre permette di riservare la giusta attenzione al settore agricolo, fondamentale per il nostro Paese”.

martedì 6 agosto 2024

Euroristorazione: dal 1996 sinonimo di qualità e sostenibilità

Nel 1996, a Vicenza, nasce Euroristorazione, un’azienda che ha saputo combinare innovazione, qualità e attenzione al fattore umano affermandosi tra i leader italiani nel panorama della ristorazione collettiva. Costante l’impegno verso la sostenibilità, con iniziative concrete a beneficio dei territori.

Euroristorazione

Euroristorazione: i numeri dell’espansione

Oltre 3.300 collaboratori e 17 centri di cottura, una produzione di 20 milioni di pasti l’anno e un fatturato che supera i 110 milioni di euro. Sono i numeri di Euroristorazione, azienda specializzata in servizi di ristorazione collettiva che vanno dalla gestione delle mense ai distributori automatici. Attiva su tutto il territorio italiano e in particolare nel centro-nord, serve più di 160 Comuni e 2.000 enti e gestisce l’alimentazione di 40 strutture socio-sanitarie portando avanti una visione chiara e una strategia mirata all’innovazione e alla sostenibilità, che si riflette su un’offerta estremamente personalizzata, un’attenzione massima a tutte le esigenze alimentari e un impegno costante nei confronti dell’ambiente e del territorio in cui opera. Ma la vera colonna portante del percorso di espansione di Euroristorazione è il fattore umano, che da quasi 30 anni consente di garantire qualità delle materie prime e ricerca d’eccellenza. A confermare gli sforzi dell’azienda nei confronti dei dipendenti diverse certificazioni, tra cui la recente UNI/PdR 125:2022 per la promozione della parità di genere.

Le iniziative di Euroristorazione per l’ambiente

Sul fronte della sostenibilità ambientale, Euroristorazione è impegnata da anni nel mantenimento del sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 e ha deciso di aderire allo schema di registrazione EMAS nel 2019, registrandosi il 15 ottobre 2020. È certificata anche secondo la norma ISO 50001:2018. 6 centri di cottura sono dotati di un impianto fotovoltaico per l’autoproduzione di energia elettrica da energia solare ed è in piano l’installazione di impianti in altri 2 centri di cottura. L’autoproduzione di energia elettrica sul totale dell’energia elettrica necessaria è stata pari al 49,81% nel 2023: in questo modo, Euroristorazione ha evitato di immettere in atmosfera circa 124 tCO2eq. Sempre nel 2023, l’azienda ha acquistato il 18,3% dei propri prodotti chimici (detergenti e sanificanti) con certificazione Ecolabel. Nelle pratiche quotidiane, la società ha ridotto il complessivo utilizzo di imballaggi, soprattutto di plastica monouso: favorendo la fornitura dei pasti in teglie pluriporzione, utilizzando distributori di acqua di acquedotto, evitando in questo modo lo spreco di plastica dovuto alle bottigliette, e riducendo i condimenti usa e getta (bustine di olio e aceto), acquistando posate monouso esclusivamente biodegradabili.

Health Italia: l’azienda leader nel settore della sanità integrativa

Fondata nel 2001, Health Italia si impegna a creare valore nei sistemi di protezione per famiglie e imprese. Con oltre 8.500 convenzioni sanitarie e 15.000 professionisti, offre servizi di sanità integrativa tra i più completi in Italia. Le sue innovazioni, come la telemedicina, rispondono alle più attuali esigenze del settore.

Health Italia

Health Italia: leader nell’assistenza sanitaria integrativa

Fondata nel 2001, Health Italia è un’azienda di riferimento nel settore dell’assistenza e della sanità integrativa in Italia, con l'obiettivo di promuovere il benessere attraverso la prevenzione e l'assistenza sanitaria. Con una gamma di soluzioni personalizzate per il welfare aziendale, piani sanitari e programmi di flexible benefit, l'azienda si impegna a creare valore nei sistemi di protezione per famiglie e imprese. Grazie a una rete nazionale di strutture convenzionate, Health Italia offre servizi di sanità integrativa tra i più completi in Italia e in Europa. Tra le sue innovazioni, spiccano le soluzioni di telemedicina, progettate per rispondere alle esigenze attuali del settore. Attraverso Health Assistance, l'azienda gestisce una centrale operativa e una rete di oltre 8.500 convenzioni sanitarie, supportata da 15.000 professionisti del settore.

Health Italia: le iniziative in ambito sociale e culturale

Oltre ai servizi sanitari, Health Italia è attivamente coinvolta in iniziative sociali e culturali. Nel 2015 ha fondato la Banca delle Visite Onlus, un progetto che raccoglie donazioni per visite ed esami medici per persone in difficoltà. Il Museo del Mutuo Soccorso è un'iniziativa che valorizza la storia delle società di mutuo soccorso e promuove la ricerca in tema di mutualità. L'azienda pubblica anche il magazine "Health Online", che diffonde informazioni su benessere, prevenzione e alimentazione, contribuendo così alla salute della società. Quotata all'Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, Health Italia è membro di diverse associazioni nazionali e si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità, come dimostrato dal rating ESG "A" high ricevuto dalla Cerved Rating Agency. Con un punteggio di 72.4, l'azienda si conferma un attore responsabile e innovativo nel panorama della sanità integrativa.

Cogne Acciai Speciali: il rinnovamento delle acciaierie di Aosta firmato Gruppo Danieli

Gruppo Danieli, rinomato Plantmaker italiano, ha recentemente annunciato l’avvio di una collaborazione con Cogne Acciai Speciali, uno dei maggiori produttori di acciaio in Italia, per un importante progetto di rinnovamento delle acciaierie di Aosta.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: modernizzare le acciaierie di Aosta

L’intervento prevede la sostituzione della camera di raffreddamento dell’impianto di colata continua per blumi in acciaio speciale con una nuova camera in acciaio inossidabile, un miglioramento che promette di aumentare l’efficienza e ridurre la complessità della manutenzione. Il nuovo componente verrà assemblato direttamente nelle officine di Gruppo Danieli, una strategia che consente di ridurre significativamente i tempi di installazione. L’intervento, infatti, è stato pianificato in modo da essere realizzato durante la chiusura estiva di Cogne Acciai Speciali, che durerà quattro settimane. Questo periodo di fermo sarà sfruttato al massimo per eseguire le operazioni necessarie senza interferire con le normali attività produttive.

Gruppo Danieli: nuova struttura centrale e moduli avanzati per migliorare l’efficienza energetica

Oltre alla sostituzione della camera di raffreddamento, il progetto prevede l’installazione di una struttura centrale che supporterà tutte le sezioni curve fisse della colata continua. La nuova struttura sarà accompagnata da moduli di rulli aggiornati e nuove cappe progettate appositamente per contenere il calore, migliorando così l’efficienza energetica dell’impianto. L’impegno di Gruppo Danieli in questo progetto sottolinea l’importanza di innovazione e modernizzazione nel settore siderurgico italiano. La scelta di Cogne Acciai Speciali di affidarsi a un partner esperto riflette la necessità di adottare soluzioni avanzate per rimanere competitivi sul mercato globale.

Paolo Gallo: crescita degli investimenti di Italgas per Italia e Grecia nel prossimo semestre

Italgas, guidata dall’AD Paolo Gallo, continua a ottenere risultati notevoli, sia in termini di risorse investite che di crescita nel settore idrico e del gas.

Paolo Gallo

Un anno di attività di Italgas nel settore idrico: Paolo Gallo commenta i risultati

L’AD di Italgas Paolo Gallo ha recentemente presentato i risultati semestrali del Gruppo, evidenziando gli importanti risultati ottenuti nel settore idrico in meno di un anno di attività. Il manager ha spiegato come Italgas abbia conseguito ricavi pari a 872,3 milioni di euro. Quelli regolati legati alla distribuzione del gas sono cresciuti del 12%, raggiungendo 809,1 milioni di euro, dando dunque prova di una robusta performance in questo segmento. Il margine operativo lordo ha mostrato a sua volta una crescita del 10,6%, arrivando a 671,2 milioni di euro, mentre l'utile operativo è aumentato del 12%, a 401,8 milioni di euro. Anche il risultato netto ha visto un significativo incremento del 13,3%, toccando i 241,5 milioni di euro.

Paolo Gallo: “Crescita degli investimenti nella seconda metà dell’anno

Particolarmente rilevante, secondo Paolo Gallo, è l’entità degli investimenti, che contribuiranno significativamente a rafforzare i collegamenti energetici e idrici in Italia e Grecia in una direzione più sicura, competitiva e sostenibile. “Con oltre 350 milioni di euro già investiti si rafforza l'attività di sviluppo di reti e impianti da mettere al servizio di una transizione ecologica sostenibile, sicura e competitiva per l'Italia e la Grecia", ha dichiarato il manager. “Una quota in ulteriore crescita, nella seconda metà dell'anno, con gli investimenti che aumenteranno secondo una progressione maggiore”. Paolo Gallo ha anche posto l'accento sull'importanza delle attività idriche per Italgas, evidenziando come il Gruppo abbia messo a disposizione delle istituzioni la propria “capacità di execution" per contrastare gli effetti negativi delle scarse precipitazioni e della siccità.

Il primo semestre a doppia cifra di Illycaffè: l’intervista alla CEO Cristina Scocchia

Illycaffè, specializzata nella produzione di caffè di alta qualità, ha riportato risultati finanziari molto positivi per il primo semestre del 2024. La CEO Cristina Scocchia ha annunciato un incremento dei ricavi consolidati del 3,8%, raggiungendo i 289,1 milioni di euro, e questo nonostante le sfide legate alla volatilità dei prezzi delle materie prime.

Cristina Scocchia

La crescita sostenibile di Illycaffè sotto la guida di Cristina Scocchia

É un risultato tutt’altro che scontato se consideriamo la debolezza del quadro macroeconomico e i tanti fattori che frenano i consumi”, ha commentato Cristina Scocchia in un’intervista rilasciata a “Nordest Economia”. L’utile netto di Illycaffè è raddoppiato, passando da 6,4 milioni a 13,6 milioni di euro, grazie a un incremento della redditività operativa. La manager ha sottolineato che la crescita è stata sostenuta da un incremento organico dei ricavi e da un miglioramento della marginalità, che ha visto un aumento del 16%. La posizione finanziaria netta dell’azienda è migliorata di quasi il 17%, attestandosi a 144,8 milioni di euro, un segnale di solidità e stabilità in un contesto economico incerto. Il mercato statunitense, in particolare, si è rivelato molto promettente, merito anche della partnership strategica con Amazon. L’accordo ha infatti permesso a Illycaffè di espandere la propria presenza nel settore dell’e-commerce, un canale in forte crescita. Pure i mercati europei hanno mostrato segni di espansione, con la Spagna che ha registrato un balzo del 21%, diventando il Paese europeo con le migliori potenzialità di crescita. L’Italia, pur mantenendo una quota significativa del mercato, ha visto invece un incremento del 5%. Fondamentale è stato il ruolo degli investimenti nel canale HoReCa. “Una crescita guidata principalmente dai forti investimenti nel canale HoReCa, sostenuto da un positivo tasso di acquisizione di nuovi clienti nel segmento premium del mercato, da un costante ampliamento distributivo della GDO e dall’e-commerce in aumento del 5% grazie anche al recente lancio di Illy.com”, ha evidenziato Cristina Scocchia.

Innovazione e sostenibilità: la strategia di Cristina Scocchia

Nonostante le difficoltà legate al cambiamento climatico e alla volatilità dei prezzi delle materie prime, l’azienda ha dimostrato una resilienza notevole, chiudendo il primo semestre con risultati a doppia cifra in tutti gli indicatori di redditività. Una crescita che, come ha ribadito l’AD Cristina Scocchia, è stata possibile grazie a una strategia ben definita, fatta di investimenti mirati e una gestione efficace dei costi. Ma è stata soprattutto la sua visione, basata su un mix di innovazione e sostenibilità, a guidare l’azienda in questa direzione. Sul piano dell’innovazione, Illycaffè ha di recente lanciato Illetta, “la sofisticata macchina professionale che mira a reinventare l'esperienza del caffè al bar disegnata da Antonio Citterio” e intanto si prepara a raddoppiare la capacità logistica e produttiva dell’impianto di Trieste, per il quale sono previsti 120 milioni di investimento. “I lavori preparatori sono già iniziati”, fa sapere la CEO. Guardando al futuro, nonostante le incertezze geopolitiche e le sfide legate ai costi delle materie prime, Cristina Scocchia si mostra ottimista: “I risultati raggiunti ci permettono di guardare con fiducia alla seconda parte dell’anno e di confermare gli investimenti per il 2024. Prevediamo anche per la seconda parte dell’anno, di continuare a crescere in ricavi e redditività”.

lunedì 5 agosto 2024

Commissione Europea, origini e funzioni: il saggio edito da Federico Motta Editore

La Commissione Europea è un organo centrale nella vita dell’Unione Europea, che svolge funzioni fondamentali capaci di influenzare la governance e l’integrazione degli stati aderenti. In occasione delle recenti nomine nelle istituzioni comunitarie, e alla luce del rinnovo del Parlamento europeo, è essenziale ricordare il ruolo cruciale della Commissione. Il saggio di Eugenio Capozzi, pubblicato sull’Età moderna di Federico Motta Editore, offre una panoramica dettagliata sulle origini e l’evoluzione dell’Unione Europea.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: le radici dell’unificazione europea

Come sottolineato dalla Casa Editrice Federico Motta Editore, per comprendere appieno le funzioni della Commissione Europea è fondamentale partire dalle origini dell’idea di un’Europa unita. Già durante l’Illuminismo erano diffuse teorie sull’unificazione europea, sebbene fossero prevalentemente utopistiche. Il contesto storico cambiò radicalmente nel Novecento, in particolare dopo i devastanti conflitti mondiali. Grazie all’opera di alcuni intellettuali italiani, l’idea di un’Europa federale iniziò a prendere piede. Nel suo saggio, Capozzi ricorda che nel 1941 Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, antifascisti italiani esiliati sull’isola di Ventotene, redassero un manifesto programmatico, noto come Manifesto di Ventotene, che proponeva una “Europa libera e unita”. Successivamente, nel 1943, Spinelli fondò a Milano il Movimento Federalista Europeo (MFE), consolidando ulteriormente la visione di un’Europa unita.

Federico Motta Editore: l’evoluzione dell’unificazione

L’attività di intellettuali come Spinelli fu cruciale per la diffusione del progetto di unificazione europea. In particolare, l’impulso decisivo provenne dai Paesi maggiormente colpiti dalla Seconda Guerra Mondiale, come Italia, Francia e Germania Federale. La prima realizzazione concreta di questo progetto fu la nascita della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) nel 1951, seguita dai trattati di Roma del 1957 che istituirono la Comunità Economica Europea (CEE) e la Commissione Europea. “La Comunità Economica Europea si configura fin dalla sua origine come una forma istituzionale particolarmente complessa – scrive Capozzi nel saggio edito da Federico Motta EditoreEssa è in parte un organismo internazionale concordato tra Stati sovrani, in parte una sorta di superorganismo amministrativo, in parte il luogo di un delicato equilibrio tra istituzioni di governo intergovernative e sovranazionali”. L’evoluzione della CEE culminò nella formazione dell’Unione Europea, che oggi svolge diverse funzioni legate al potere esecutivo all’interno delle istituzioni europee. Tra queste, presenta le proposte di legge, garantisce l’applicazione corretta delle normative, negozia gli accordi internazionali e gestisce il bilancio europeo. La sede principale della Commissione Europea è a Bruxelles, ma dispone di uffici anche a Lussemburgo e rappresentanti in tutti gli Stati membri. In Italia, gli uffici della Commissione Europea si trovano a Roma e Milano.