venerdì 5 luglio 2024

Stefano Venier al Sustainable Future Energy Summit 2024: solide prospettive per Snam

L’AD Stefano Venier ha portato al Sustainable Future Energy Summit la vision di Snam: “È cruciale mantenere il focus sul raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050. Le decisioni devono essere basate sulla scienza e dovremmo adottare un approccio agnostico rispetto alle tecnologie per permettere a ogni Paese di scegliere il mix più adatto alle proprie esigenze”.

 Stefano Venier

Stefano Venier: decarbonizzazione, l'idrogeno verde avrà un ruolo fondamentale

Le prospettive per Snam sono solide e il nostro impegno verso la sostenibilità è più forte che mai”: lo ha ribadito l’AD Stefano Venier lo scorso 30 maggio intervenendo al Sustainable Future Energy Summit di Class Cnbc. L’evento, arrivato quest’anno alla terza edizione, riunisce leader di settore, esperti internazionali e istituzioni per fare il punto sulle prospettive di crescita legate alla transizione verso fonti di energia più sostenibili. L’AD Stefano Venier, nell’intervista, ha parlato delle soluzioni messe in campo da Snam sottolineandone il valore. Il Gruppo guarda in particolare all’idrogeno verde riconoscendo il ruolo fondamentale che avrà “soprattutto nei settori che richiedono alte quantità di energia e che sono difficili da decarbonizzare”. Il blending, ovvero la miscelazione dell’idrogeno con il gas naturale nelle nostre infrastrutture esistenti, è “una soluzione immediata che stiamo esplorando”: questo approccio, ha spiegato l’AD, permette di “utilizzare l’infrastruttura esistente senza necessità immediata di nuove costruzioni, facilitando così una transizione graduale ma significativa verso un’economia a basse emissioni di carbonio”.

Stefano Venier: l’impegno di Snam nel supportare la transizione energetica

Parlando dei target di decarbonizzazione, l’AD di Snam Stefano Venier ha ribadito la necessità di non abbassare l’ambizione: “È cruciale mantenere il focus sul raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050. Le decisioni devono essere basate sulla scienza e dovremmo adottare un approccio agnostico rispetto alle tecnologie per permettere a ogni Paese di scegliere il mix più adatto alle proprie esigenze”. In questo percorso si inserisce anche l’H2 Corridor, infrastruttura di collegamento di oltre 3.000 chilometri che facilita il trasporto di idrogeno verde dal Nord Africa all'Italia, all'Austria e alla Germania: progetto essenziale “non solo per Snam ma per tutta l'Europa, poiché aiuta a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e rafforza la sicurezza energetica”. L’H2 Corridor rappresenta “solo una parte della nostra strategia di transizione energetica, che include anche progetti come la cattura della CO2 a Ravenna”, ha precisato Stefano Venier ricordando anche come “abbiamo rifinanziato oltre 3,5 miliardi di euro tramite obbligazioni legate alla sostenibilità, dimostrando il nostro impegno a supportare questa transizione”.

Gruppo Danieli, leader internazionale dell’acciaio a impatto zero

Nel corso del Danieli InnovAction Meeting 2024, Gruppo Danieli, leader del settore siderurgico europeo, ha presentato le numerose innovazioni tecnologiche attraverso cui la società sta guidando l’industria degli acciai in una direzione sostenibile: spiccano il Digimelter QOne, il MiDa e il Danieli Universal Endless.

Gruppo Danieli

Il Danieli InnovAction Meeting, evento sull’innovazione di Gruppo Danieli

Un evento unico attraverso cui esplorare le più recenti tecnologie messe a punto da Gruppo Danieli: il Danieli InnovAction Meeting, giunto nel 2024 alla sua quinta edizione, tenutasi dal 28 al 30 maggio a Udine, ha confermato la leadership su scala internazionale della società di Buttrio, trasformando il Comune friulano in una vera e propria capitale mondiale della siderurgia. Il meeting ha visto la partecipazione di 122 speaker, che hanno presentato 76 modelli di impianti sostenibili, promuovendo nuove strategie per la produzione di acciaio a basso impatto ambientale: i partecipanti hanno così potuto vedere in azione diverse innovazioni tecnologiche avanguardistiche messe a punto dalla società. Il tema centrale dell’evento, infatti, è stato l’impegno di Gruppo Danieli nel rinnovare il settore della siderurgia in una direzione green, abbattendo le emissioni inquinanti attraverso la digitalizzazione, la robotica, l’IA e altri strumenti ad alto tasso di innovazione.

MiDa, il Danieli Universal Endless e Digimelter QOne: le innovazioni avanguardistiche di Gruppo Danieli

Tra le tecnologie più rilevanti sviluppate recentemente da Gruppo Danieli e presentate al Danieli InnovAction Meeting spicca la Minimill MiDa, una mini-acciaieria a forno elettrico collegato a un laminatoio e a una colata continua in presa diretta. Questo impianto di ultimissima generazione è in grado di ridurre drasticamente le emissioni di CO2, offrendo al contempo efficienza e competitività. Un’altra innovazione è rappresentata dal Danieli Universal Endless (Due), che incorpora il meglio della tecnologia per la produzione di nastri di acciaio a partire da bramme sottili. Tale impianto, già in utilizzo presso la Shougang Jingtang United Iron & Steel in Cina, combina la versatilità di una linea continua e discontinua, permettendo la produzione di acciai di diverse tipologie con spessori variabili. La produzione di acciaio green è ulteriormente sostenuta dal Digimelter QOne, un forno elettrico di ultima generazione che può essere alimentato con energie rinnovabili e idrogeno, riducendo del 30% le emissioni e del 15% i consumi energetici. Innovazioni che rispondono alla domanda, sempre più sentita a livello globale, di impianti in grado di coniugare un’elevata efficienza e produttività con un approccio sostenibile alla siderurgia.

Gian Maria Mossa è “CEO dell’anno”: il riconoscimento de “Le Fonti Awards”

Gian Maria Mossa: Banca Generali, dopo aver ricevuto il premio come miglior banca nella categoria “Grandi gruppi” da “Banca Finanza”, si aggiudica un nuovo riconoscimento per la protezione dei patrimoni conferito all’Amministratore Delegato.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: riconoscimento de “Le Fonti Awards” all’AD di Banca Generali

Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato di Banca Generali, è stato insignito della qualifica di “CEO dell’anno” nell’ambito de “Le Fonti Awards”. Il riconoscimento è stato conferito lo scorso 27 giugno presso la sede di Borsa Italiana, a Palazzo Mezzanotte, alla presenza della televisione nazionale Le Fonti Tv, emittente italiana specializzata in ambito economico-finanziario. Il modello d’offerta e servizi per la protezione dei patrimoni di Banca Generali si contraddistingue per la propensione a una crescita sostenibile e in ottica di innovazione: un impegno fortemente promosso da Gian Maria Mossa per cui gli è stato riconosciuto il titolo di “CEO dell’anno”.

Gian Maria Mossa è “CEO dell’anno”

Da quando Gian Maria Mossa è alla guida, Banca Generali ha più che triplicato la crescita puntando su consulenza, principi ESG, Wealth management per l’advisory e protezione del patrimonio. L’Istituto svetta nella top 10 dei titoli con il maggiore ritorno totale in Borsa a Milano (280%) tra il 2013 e il 2022. Nel periodo, le masse in gestione della banca sono passate da poco più di 25 a 83 miliardi di euro e il portafoglio pro capite dei suoi banker è triplicato: da 12 a oltre 36 milioni. Non a caso quello de “Le Fonti Awards” all’AD Gian Maria Mossa arriva a poche settimane da un altro prestigioso riconoscimento per la protezione dei patrimoni che l’Istituto si è aggiudicato quale miglior banca nella categoria “Grandi gruppi” da “Banca Finanza”. La premiazione dell’AD di Banca Generali è avvenuta alla presenza dei principali protagonisti del settore economico-finanziario e del top management di società di consulenza, studi legali, imprese e aziende bancarie e assicurative. Il risultato è stato trasmesso a una comunità focalizzata sul business (imprenditori, manager e professionisti) di oltre 10,5 milioni di persone.

Pietro Labriola su Linkedin: infrastrutture digitali per la crescita sostenibile dell’Europa

Pietro Labriola, CEO di Tim, ha commentato in un post su Linkedin il White Paper sulla connettività della Commissione Europea, che propone nuove norme per le società di telecomunicazioni. Secondo il manager, senza investimenti e ritorni per coloro che investono, il mercato digitale non può evolversi.

Pietro Labriola

Pietro Labriola: ritorni sugli investimenti e mercato sostenibile per la crescita dell’Europa

Consolidare il settore delle infrastrutture digitali per consentire all’Europa di crescere in modo sostenibile. È questo il pensiero di Pietro Labriola, CEO di TIM, che in un post pubblicato su Linkedin ha commentato il White Paper sulla connettività presentato lo scorso 21 febbraio dalla Commissione Europea che menziona nuove norme per le tlc, incluso un contributo delle big tech sulle infrastrutture. “Il libro bianco della European Commission apre un confronto con tutti gli stakeholder su un tema su cui insisto da tempo: senza infrastrutture digitali innovative l’Europa non può crescere, ma per realizzarle servono ritorni sugli investimenti e un mercato sostenibile”, ha sottolineato il manager.

Pietro Labriola: “L’inazione non è un’opzione

La situazione attuale richiede azioni concrete e tempestive: il tempo della procrastinazione è finito. “Inaction is not an option”, l’inazione non è un’opzione, rimarca dunque Pietro Labriola. Adesso è necessario affrontare le sfide e le opportunità del settore digitale con determinazione e visione a lungo termine. “Consolidamento e fairshare non sono più rinviabili”, ha sottolineato il CEO, convinto che solo con un impegno comune e condiviso si possa realizzare un mercato digitale europeo solido e in grado di sostenere la crescita economica e sociale del continente. Da qui l’invito ai principali player del settore come Wind Tre, Vodafone e Iliad a collaborare “per consolidare quanto di buono è stato proposto”.

giovedì 4 luglio 2024

Umberto Lebruto: al via i lavori per il sottopasso pedonale di Trastevere

L’11 giugno ha segnato l’inizio di un’importante trasformazione per il quartiere di Trastevere a Roma, con l’avvio dei lavori per la costruzione di un nuovo sottopasso pedonale. Questo progetto, atteso da tempo, vuole migliorare significativamente l’accessibilità alla stazione di Trastevere, consentendo a circa 50.000 passeggeri di raggiungere comodamente la stazione da Viale Marconi. Umberto Lebruto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani, ha annunciato con entusiasmo il rinnovo delle aree esterne circostanti.

Umberto Lebruto

Riqualificazione urbana di Trastevere: Umberto Lebruto interviene alla conferenza stampa

Il progetto rappresenta una tappa fondamentale per la riqualificazione urbana della zona, descritta dal Sindaco di Roma come una “ricucitura urbana di un nodo pregiatissimo ma attualmente sottoutilizzato”. Alla conferenza stampa che ha segnato l’avvio dei lavori hanno partecipato Gianpietro Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI, e Umberto Lebruto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani. L’AD e DG di RFI ha sottolineato l’importanza dell’intervento per Trastevere, evidenziando l’impegno del Gruppo per la valorizzazione delle stazioni esistenti e il miglioramento dell’accessibilità. Ha ricordato che il piano del Gruppo FS prevede un investimento di 5 miliardi di euro in dieci anni a livello nazionale. “Con il secondo fronte – ha ribadito – aumenteremo il bacino pedonale del 50%, offrendo la possibilità di raggiungere la stazione potenzialmente ad altre 50mila persone”.

Umberto Lebruto: la riqualificazione delle aree esterne

Il progetto del Gruppo FS non si limita alla costruzione del nuovo tunnel pedonale sul lato Marconi. Prevede anche l’assestamento di un tunnel esistente vicino a piazzale della Radio e la creazione di un percorso ciclopedonale. In tale contesto, FS Sistemi Urbani, la società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS, sarà responsabile della riqualificazione delle aree esterne. Umberto Lebruto ha descritto queste aree come “un tesoretto di spazi in disuso” che saranno valorizzati attraverso una serie di interventi mirati a migliorare l’integrazione con il tessuto urbano del quartiere, inclusa l’apertura di edifici a destinazione ricettiva. Il quartiere di Trastevere è già stato interessato da altri interventi di trasformazione urbana, come quelli che hanno portato alla creazione di nuovi spazi per la mobilità dolce e pedonale in piazzale Biondo. Con il completamento di questi nuovi progetti, il quadrante si appresta a diventare un simbolo della ricucitura della stazione di Trastevere con il confinante Municipio XI. Il Sindaco ha indicato il terzo trimestre del 2025 come termine previsto per la conclusione dei lavori, un obiettivo fissato per garantire che il progetto sia completato prima della fine dell’anno giubilare.

mercoledì 3 luglio 2024

Marco Travaglia: leader di Nestlé Italia e Malta

Marco Travaglia, Presidente e CEO di Nestlé Italia e Malta, ha trasformato l'azienda con la sua leadership, promuovendo innovazione e sostenibilità, e lanciando iniziative per il benessere dei dipendenti.

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Innovazione e crescita sostenibile: la vision di Marco Travaglia

Marco Travaglia, Presidente e CEO di Nestlé Italia e Malta, è un leader nel panorama aziendale italiano. Con una carriera iniziata nel 1989 all'interno del Gruppo Nestlé, Travaglia ha saputo trasformare e innovare l'azienda, guidandola verso nuovi traguardi di crescita sostenibile. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha intrapreso un percorso professionale che lo ha visto ricoprire ruoli di crescente responsabilità in diversi Paesi, tra cui Marketing, Vendite e Direzione Generale. Il percorso di Travaglia all'interno di Nestlé è costellato di successi significativi. Dal suo inizio come stagista, è riuscito a scalare le gerarchie aziendali, diventando una figura chiave per l'innovazione e la sostenibilità del Gruppo. Nel 1994, come Marketing Manager del marchio Friskies a Parigi, ha implementato strategie che hanno incrementato significativamente il portafoglio prodotti. Successivamente, ha continuato a ricoprire ruoli cruciali, culminando nel 2019 con la sua nomina a Presidente e Chief Executive Officer di Nestlé Italia e Malta. In questa posizione, Travaglia ha lanciato il programma "Wellnest", un progetto di welfare aziendale volto a migliorare il benessere e la qualità della vita dei dipendenti. "Le nostre persone sono il cuore della nostra azienda e il fulcro attorno al quale ruota il nostro modello di business", ha dichiarato Travaglia, sottolineando l'importanza di creare un ambiente lavorativo positivo e supportivo.

Una leadership di successo: il contributo di Marco Travaglia a Nestlé

Sotto la guida di Marco Travaglia, Nestlé ha conosciuto una notevole crescita in vari mercati globali. Nel 2010, come CEO della Divisione Food per i Paesi dell'ex-Jugoslavia, ha integrato con successo diverse attività acquisite, espandendo significativamente il fatturato e la quota di mercato. Nel 2013, come Direttore Generale della Divisione PetCare per le regioni Sud Europa, Middle East e Nord Africa, ha avviato un importante processo di trasformazione all'interno del Gruppo Nestlé, ottenendo notevoli successi. La carriera del manager è caratterizzata da un forte impegno per l'innovazione e lo sviluppo sostenibile. Nel suo ruolo attuale, continua a promuovere questi valori, assicurando che Nestlé rimanga all'avanguardia nel settore alimentare. La sua leadership ha portato al riconoscimento dei dipendenti attraverso premi e incentivi, come quello fino a 2.750 euro ai dipendenti in Italia per gli importanti risultati raggiunti nel 2023. "Il benessere e la felicità sul luogo di lavoro costituiscono per noi una priorità assoluta", ha affermato Travaglia, ribadendo il suo impegno verso la creazione di un ambiente di lavoro stimolante e gratificante.

Andrea Mascetti firma accordo di collaborazione con lo Studio Legale A&A

Nasce un nuovo asse strategico nel settore legale, attivo tra Roma, Milano, Varese e Busto Arsizio: lo Studio Legale Mascetti, guidato dal Fondatore Andrea Mascetti, e A&A - Albè e Associati Studio Legale hanno recentemente stretto un accordo strategico fondato sull’integrazione delle differenti specializzazioni giuridiche.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: collaborazione strategica con A&A - Albè e Associati Studio Legale

Andrea Mascetti, Fondatore dello Studio Legale Mascetti, e Giorgio Albè, Founding Partner di A&A - Albè e Associati Studio Legale, hanno recentemente siglato una partnership strategica finalizzata a combinare le rispettive competenze giuridiche per fornire un’offerta più completa e mirata per la clientela. La collaborazione consentirà ai due Studi non solo di arricchire la propria proposta, ma anche di allargare la base di clienti: lo Studio Legale guidato da Andrea Mascetti è infatti attivo nell’area di Varese e Milano, mentre A&A è operativo anche a Roma. I due Studi Legali sono entrambi rinomati per l’elevata competenza dei professionisti, nonché per un approccio innovativo che punta a offrire servizi personalizzati sulle specifiche esigenze di ciascun cliente.

Le competenze complementari degli Studi Legali guidati da Andrea Mascetti e Giorgio Albè

L'accordo, recentemente firmato da Andrea Mascetti e Giorgio Albè, rappresenta una risposta alle crescenti necessità del settore legale moderno, caratterizzato da una sempre più forte necessità di una ibridazione delle competenze. Nello specifico, lo Studio Legale Mascetti porterà la sua vasta esperienza nei settori del diritto amministrativo, penale e contenzioso civile, mentre A&A - Albè e Associati farà valere la sua expertise in ambiti quali il diritto del lavoro, le nuove tecnologie e il Terzo Settore, comparti sempre più rilevanti in seguito alla diffusione delle nuove tecnologie.

Il rispetto dell’ambiente: un principio imprescindibile per Gruppo Riva

La filosofia produttiva di Gruppo Riva si sposa appieno con i principi della Circular Economy e dello sviluppo sostenibile: se accompagnato da una produzione a basso impatto ambientale, l’acciaio si conferma tra i prodotti più green al mondo.

Claudio Riva

Gruppo Riva: l’acciaio? Il materiale più riciclabile al mondo

Può essere integralmente riutilizzato infinite volte senza mai perdere le sue proprietà intrinseche: l’acciaio è tra i materiali più riciclabili e riciclati al mondo. Per anni fonte di controversie a causa di una produzione ritenuta altamente inquinante, oggi l’acciaio è riconosciuto come un prodotto “verde”. Se a questo si aggiunge che stanno aumentando progressivamente, a livello internazionale, gli investimenti, da parte delle grandi realtà siderurgiche come Gruppo Riva, nei forni elettrici alimentati esclusivamente da materiale riciclato, come il rottame, ecco che la produzione di acciaio diventa uno dei cicli industriali più vicini alla Circular Economy, nonché ai requisiti di uno sviluppo sostenibile.

Il rispetto dell’ambiente in Gruppo Riva

Gli stabilimenti di Gruppo Riva, specializzati nella produzione di acciaio da forno elettrico, si collocano pienamente all'interno di questa filosofia produttiva incentrata sul rispetto dell'ambiente, obiettivo principale e imprescindibile dell’azienda. Da anni, il Gruppo ha adottato una rigorosa politica ambientale che si riflette nei moderni sistemi di gestione ambientale integrata. Tutti i siti produttivi sono certificati secondo lo standard ISO 14001, a dimostrazione dell’impegno costante verso la compatibilità e la sostenibilità ambientale delle attività produttive, dei prodotti e dei servizi. Attraverso le migliori tecniche disponibili (BAT) individuate a livello europeo e internazionale, Gruppo Riva si impegna inoltre a monitorare attentamente le emissioni, garantendo un impatto ambientale ridotto.

martedì 2 luglio 2024

Sabrina De Filippis (Mercitalia Logistics): l’impatto culturale dell’intermodalità

Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, ha espresso soddisfazione per la firma dell'accordo con Baraclit e Grendi per la sinergia ferro-gomma-mare, sottolineandone la coerenza con “l’innovazione culturale” dell’intermodalità che tutto il Gruppo FS sta abbracciando: la strategia vincente per un sistema di trasporti più efficiente, conveniente e sostenibile.

Sabrina De Filippis

Partnership innovativa con Baraclit e Grendi per lo sviluppo dell’intermodalità: il commento di Sabrina De Filippis

È stata recentemente siglata un’intesa tra Mercitalia Logistics, capofila del Polo Logistica del Gruppo FS, Baraclit, leader nel settore della costruzione di prefabbricati industriali, e Grendi, società attiva nel trasporto marittimo, volta a ridefinire in una direzione intermodale il trasporto di costruzioni in calcestruzzo dalla Toscana alla Sardegna. Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, ha espresso soddisfazione per questo accordo che rappresenta un esempio di applicazione concreta della strategia integrata che caratterizza il Gruppo FS. La partnership, ha ricordato Sabrina De Filippis, permetterà di rimuovere oltre 600 camion dalle strade, rendendo possibile una consistente riduzione delle emissioni inquinanti.

L’intermodalità come “innovazione culturale” nel Gruppo FS: l’analisi di Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis ha infatti osservato come la partnership sia pienamente in linea con la filosofia dell’intermodalità che caratterizza oggi l’intero Gruppo FS e Mercitalia Logistics in particolare: si tratta infatti di una collaborazione tra grandi player della logistica volta a implementare un’integrazione tra camion, ferrovie e navi, riducendo tanto i costi di trasporto quanto l’impatto sull’ambiente. “Il primo esempio di integrazione coordinata di tre modi di trasporto delle merci: ferro-nave-gomma. Un approccio – ha sottolineato – che parte prima di tutto dall'innovazione culturale che sta vivendo il polo della logistica del Gruppo FS: il cliente e la sua domanda al centro dei processi operativi, le partnership e le sinergie quali must del piano industriale, la sostenibilità ambientale, economica e sociale come faro per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi che vogliamo raggiungere per diventare player europeo della logistica”. Mercitalia Logistics si conferma ancora una volta, dunque, come una società in primo piano nella transizione sostenibile del settore dei trasporti, nonché nell’adozione delle più moderne e innovative concezioni della logistica.

Decarbonizzazione, Paolo Gallo (Italgas): la chiave è la diversificazione

L’Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo ha evidenziato il valore della diversificazione nella strada verso la decarbonizzazione dell’Italia: “Le tecnologie vanno esplorate tutte perché è l’unico modo in cui si raggiungeranno gli obiettivi”.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: per la decarbonizzazione non c’è “la” soluzione

Non esiste una sola via per la decarbonizzazione, la chiave per raggiungerla sta nella diversificazione. Non ha dubbi al riguardo l’AD di Italgas Paolo Gallo, il quale aveva ribadito il suo pensiero anche in occasione del G7 di Venaria Reale. “Mi aspetto che vengano sentite tutte le voci e che se ne faccia una sintesi. Noi cerchiamo di trovare sempre la soluzione ma per un problema così complesso come il sistema energetico non c’è la soluzione, c’è una molteplicità di soluzioni che devono essere applicate”, aveva dichiarato il manager, secondo il quale lo scopo dell’evento era proprio quello di “discutere in maniera aperta sulle varie tecnologie e sui vari percorsi per arrivare agli obiettivi”. “Credo che bisogna essere aperti ad ascoltare gli argomenti di tutti perché solo andando a scegliere il meglio delle varie tecnologie potremmo arrivare a obiettivi di decarbonizzazione”, aveva sottolineato.

Paolo Gallo: la via della diversificazione

L’AD di Italgas Paolo Gallo ha più volte messo l’accento sull’importanza di valutare tutte le soluzioni possibili per arrivare alla decarbonizzazione: “Bisogna esplorare tutte le tecnologie, non si deve a priori metterne da parte qualcuna”. Solo in questo modo sarà possibile raggiungere gli obiettivi prefissati. Seppur riconoscendo che determinate tecnologie, come nel caso del nucleare che nel nostro Paese non c’è, “avranno bisogno di più tempo per arrivare in Italia”, favorire la diversificazione delle soluzioni rappresenterebbe una valida opportunità di crescita. Secondo il manager, insomma, “le tecnologie vanno esplorate tutte perché è l’unico modo in cui si raggiungeranno gli obiettivi. Se uno vede solo una strada non raggiungerà gli obiettivi”.

Dario Lo Bosco presenta la Academy & Technical Methodologies di RFI per la formazione dei giovani

Dario Lo Bosco, Presidente di RFI, ha inaugurato la Academy & Technical Methodologies del Gruppo FS, che formerà tecnici, manager e ingegneri specializzati nello sviluppo infrastrutturale, i quali potranno dunque contribuire alla riforma del sistema ferroviario italiano su cui RFI sta investendo ingenti risorse.

Dario Lo Bosco

Nasce la Academy & Technical Methodologies del Gruppo FS: l’annuncio di Dario Lo Bosco

Un istituto di formazione superiore che promuoverà la ricerca scientifica e la mobilità integrata, che preparerà una nuova generazione di professionisti di alto livello e contribuirà attivamente alla ricerca scientifica e allo sviluppo di nuovi brevetti: questa è la Academy & Technical Methodologies di RFI, inaugurata dal Presidente Dario Lo Bosco. “È una novità assoluta nel panorama nazionale”, ha affermato il manager: È un consesso delle migliori intelligenze e dei top manager del Paese e delle istituzioni che lavorano assieme sinergicamente con la contaminazione dei saperi per la nazione”. Il progetto è pensato sia per le nuove generazioni, che potranno così avviarsi a una carriera in un settore strategico come quello delle infrastrutture, che per il personale del Gruppo FS, che potrà proseguire la propria formazione all’interno della società acquisendo nuove competenze.

Dario Lo Bosco, il valore strategico della Academy

Il Presidente Dario Lo Bosco ha sottolineato la fondamentale funzione dell’Academy nel formare nuovi professionisti in un periodo in cui l’Italia sta attuando un processo di rinnovamento delle proprie infrastrutture ferroviarie: “Vogliamo valorizzare i giovani talenti già nel post diploma perché gli investimenti – oggi di 55 miliardi di euro come Rete Ferroviaria Italiana nel Paese per la mobilità integrata connessa e digitale, per il trasporto delle persone e delle merci e per l'integrazione delle reti e della logistica – rappresentano una scommessa anche per rispettare tempi e costi pianificati”. Formando una classe di tecnici altamente competenti in un settore che ha una continua necessità di personale, l’Accademia avrà anche un ruolo importante nel contribuire alla promozione dell’occupazione e a contrastare il fenomeno della cosiddetta “fuga di cervelli”. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevederà nuovi addetti e nuovi attivi: migliaia di persone che vogliamo prendere dai nostri istituti superiori, dalle nostre migliori università. Mai più emigrazione dell'intelligenza italiana ma piuttosto attrazione dei talenti anche dall'estero”, ha concluso Dario Lo Bosco.

lunedì 1 luglio 2024

Iren, Luca Dal Fabbro: “Egea? Azienda di valore, pronti per il rilancio”

Nel corso del Forum di Alba, Luca Dal Fabbro ha delineato il futuro di Iren entrando nel dettaglio dell’operazione Egea e tracciando un percorso comune di obiettivi e valori condivisi tra le due società multiservizi.

Luca Dal Fabbro

Forum di Alba: l’intervento di Luca Dal Fabbro

Tra le mura del castello di Grinzane, nel cuore delle Langhe, si è tenuto il Forum di Alba, evento che ha visto la partecipazione di figure chiave nel panorama del lavoro e dell’innovazione. Tra questi, Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, che proprio di recente ha sottoscritto un accordo di investimento vincolante per l’acquisizione di una quota pari al 50% del capitale sociale di Egea con l’obiettivo di costituire una Newco verso la quale saranno trasferiti i rami operativi del Gruppo con sede ad Alba. Durante l’evento, organizzato da Jobslab e presieduto da Giuseppe Garesio, si è discusso della trasformazione del mercato del lavoro. In una tavola rotonda con Guido Saracco, il Presidente di Iren ha sottolineato l’importanza di una “politica valoriale” per le aziende, evidenziando come i giovani oggi non guardino solo allo stipendio, ma anche alla qualità e ai valori delle realtà in cui scelgono di lavorare. Iren si trova attualmente in una fase interinale dell’acquisizione di Egea, con la procedura che è approdata presso il Tribunale di Torino. Luca Dal Fabbro ha espresso ottimismo per il closing dell’operazione, previsto tra luglio e agosto, superando le condizioni sospensive dell’accordo di investimento.

Luca Dal Fabbro: un nuovo inizio per Egea e per i suoi dipendenti

L’ingresso di nuovi manager e il rafforzamento di diversi settori aziendali saranno alla base del rilancio dell’azienda di Alba. Rilancio che, ha evidenziato Luca Dal Fabbro, permetterà di garantire un futuro lavorativo stabile e solido ai suoi dipendenti. La visione di Iren per Egea è quella di una realtà che, nonostante i problemi di cassa, può fiorire e creare ancora valore. Essenziale il dialogo con i Comuni, ha aggiunto, poiché il compito primario è garantire l’erogazione di servizi pubblici essenziali. Il rapporto con il pubblico è destinato a evolversi, con una nuova Egea che rispetterà i propri ruoli e limiti. Nella parte finale del suo intervento, il Presidente di Iren ha poi rassicurato che non ci sarà alcun piano di licenziamento: Iren intende lavorare con le risorse di Egea e soprattutto valorizzare l’impegno dei dipendenti che hanno permesso l’erogazione dei servizi durante una fase complessa.

Renato Mazzoncini: nel primo trimestre la produzione green di A2A sorpassa quella da fonti fossili

Un EBITDA in forte aumento e un utile netto che cresce del 70% rispetto all’anno precedente sono la prova tangibile della solidità finanziaria e operativa della Life Company. Tra i risultati messi in evidenza dall’AD Renato Mazzoncini quello sulla produzione di energia rinnovabile, che per la prima volta ha superato quella da fonti fossili.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: riduzione prezzi energia fattore positivo

È un primo trimestre con ottimi risultati per A2A. Al 31 marzo del 2024 la Life Company ha infatti registrato un EBITDA di 703 milioni di euro, con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. L’utile netto si attesta a quasi 300 milioni di euro, con un aumento del 70% rispetto al primo trimestre del 2023. Risultati che rendono ottimistiche le previsioni annuali, con un EBITDA stimato tra 2,08 e 2,12 miliardi di euro e un utile netto tra 650 e 670 milioni di euro. “Per la prima volta nella storia di A2A, la produzione di energia rinnovabile ha superato quella fossile”, ha sottolineato con evidente orgoglio Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, durante la presentazione dei risultati agli analisti. Merito in particolare della produzione idroelettrica: “I bacini sono pieni e la neve accumulata contribuirà a mantenere la produzione ai livelli abituali”, ha spiegato. La diminuzione dei ricavi, attribuibile per la maggior parte alla decrescita dei prezzi energetici, con una minima parte dovuta alla riduzione dei volumi venduti e intermediati, e bilanciata dall’aumento delle vendite al dettaglio, “è una buona notizia per i clienti e per noi, poiché conferma una crescita solida”.

Sviluppo, manutenzione e acquisizioni: gli investimenti di A2A salgono a quota 2,6 miliardi

Sul fronte degli investimenti, A2A si attesta a 220 milioni di euro, in linea con l’anno precedente, ma si prevede che raggiungeranno 1,4 miliardi entro la fine dell’anno, come previsto dal piano industriale. Di questi, circa 600 milioni saranno destinati alla manutenzione degli asset, mentre gli altri 800 milioni sono dedicati allo sviluppo. Per quanto riguarda il ciclo idrico, hanno raggiunto il valore record di 130 euro per abitante, il doppio della media nazionale: “Possiamo migliorare, ma siamo in una buona posizione”, ha rimarcato Renato Mazzoncini. Il 2024 si prospetta come un anno importante per A2A: altri 1,2 miliardi di euro saranno destinati a finalizzare l’operazione di compravendita di un ramo di rete elettrica di Enel, che includerà gli asset di distribuzione nella provincia di Milano e nella Valtrompia. “Il 2024 sarà un anno di investimenti che per A2A rimarrà nella storia e ciò dà l’idea della dimensione che la società ha raggiunto”, ha concluso l’AD.

Gianni Lettieri: l’intervento del Presidente di Atitech a “Fenomeni di Economy”

Gianni Lettieri, Presidente e CEO di Atitech, è intervenuto per delineare il futuro dell’impresa moderna. Al di là dei numeri e dei bilanci, l’imprenditore napoletano ha posto l’accento su un aspetto spesso trascurato: il lato sociale dell’impresa, che Atitech incarna con orgoglio e dedizione.

 Gianni Lettieri

L’impegno di Gianni Lettieri nel sociale

Una giornata dedicata al dialogo e allo scambio di idee con gli imprenditori italiani che più di tutti incarnano un approccio all’impresa all’insegna della sostenibilità e dell’inclusione. Gianni Lettieri, Presidente e CEO di Atitech, ha preso parte all’evento “Fenomeni di Economy”, un tour che attraversa l’Italia da Sud a Nord. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra il Gruppo Economy, Symbola e il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, ha trovato casa nella sede di Confindustria Benevento, dove si è svolto uno degli ultimi incontri. Nel suo intervento, Gianni Lettieri ha ripercorso il cammino intrapreso durante il suo mandato come Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, evidenziando alcune iniziative chiave volte alla promozione della sostenibilità. Tra queste, il progetto “Quadrifoglio”, rivolto ai giovani dei quartieri a rischio di Napoli, il progetto “Piccoli Imprenditori”, finalizzato a diffondere i semi dell’imprenditorialità nelle nuove generazioni, e il progetto “Casa di Tonia”, realizzato in collaborazione con il cardinale Sepe, che offre un rifugio accogliente alle ragazze madri.

Energia pulita, sostegno alle persone in difficoltà e welfare aziendale: il percorso sostenibile di Atitech

Parlando di Atitech, azienda con sede a Capodichino e Fiumicino, attiva nella manutenzione aeronautica, Gianni Lettieri ha messo in luce l’impegno verso la sostenibilità, che si sostanzia nella pubblicazione annuale di un bilancio di sostenibilità; da tre anni Atitech compie questa attività, che si aggiunge alle numerose iniziative intraprese. L’imprenditore ha ricordato l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli hangar, il piano di riduzione dei consumi, che ha già raggiunto il 30% e che punta a un’ulteriore diminuzione grazie all’installazione di nuovi pannelli; la transizione verso una flotta di veicoli aziendali elettrici; la ricerca sul motore a idrogeno e un progetto di conversione di aeromobili da passeggeri a cargo, condotto in partnership con le università Federico II e Parthenope e supportato dal finanziamento del Master in Aviation Industry presso l’Università La Sapienza. Ha anche menzionato il fondo di 500.000 euro destinato a sostenere l’istruzione dei figli dei dipendenti, la mensa solidale, e la distribuzione di pasti caldi durante le festività natalizie a oltre 100 famiglie in difficoltà di Napoli e, infine, la trasformazione di uno degli hangar in un hub vaccinale durante il picco della pandemia di Covid-19. Concludendo il suo discorso, Gianni Lettieri ha sottolineato un concetto fondamentale: oggi, per un’impresa, non può esserci crescita senza responsabilità. Un’evoluzione sostenibile e consapevole è l’unico percorso per un futuro prospero e rispettoso dell’ambiente e della comunità. Tra gli ospiti, oltre al Presidente di Atitech, anche Clementina Donisi di Cosmind S.r.l., Salvatore Esposito di EP, Ludovica Zigon del Gruppo Getra, Letizia Magaldi di Magaldi Metallurgia, Caterina Meglio di Materias, Cosimo Rummo di Rummo e Gianni Lombardi di Tecno, tutti modelli di un’etica lavorativa che valorizza la responsabilità e l’inclusione.

La leadership ESG di Health Italia: voto “A” high nella valutazione di Cerved Rating Agency

La valutazione di Cerved Rating Agency, specializzata nel rating ESG, ha confermato il notevole progresso di Health Italia, leader nella sanità integrativa e aziendale, negli aspetti legati alla sostenibilità ambientale e sociale.

Health Italia

Cerved Rating Agency: valutazione “A” high per Health Italia nella sostenibilità

Health Italia ha ottenuto nel 2023 un punteggio ESG di 72.4 da Cerved Rating Agency, con una valutazione “A” high, registrando un ulteriore miglioramento rispetto al rating ottenuto nel 2022. Livia Foglia, AD della società, ha spiegato le ragioni di questa valutazione, che pone Health Italia notevolmente al di sopra della media nazionale: “Il nostro successo è il risultato della particolare attenzione alla gestione delle risorse umane, alla governance e di un impegno costante verso l’ambiente, con una serie di iniziative mirate a ridurre i consumi energetici, promuovere l’acquisto di materiali a contenuto riciclato e minimizzare l’impronta di carbonio. In questo contesto, stiamo anche completando la graduale sostituzione dei mezzi aziendali con veicoli a minor impatto ambientale, in favore di una mobilità sostenibile”. L’impegno sostenibile del Gruppo è confermato dai numerosi attestati conseguiti e dall’attenta ottimizzazione del consumo energetico e delle emissioni di anidride carbonica.

Health Italia: governance e impegno sociale

L’impegno ESG di Health Italia non si limita all’aspetto ambientale, ma anche a quello sociale. Il Gruppo ha infatti dedicato al proprio personale un piano di welfare ricco di benefit dedicati alla salute, al benessere e allo svago e ha messo al centro del suo modello aziendale la valorizzazione delle diversità e l’inclusione non solo nel personale, ma anche nel board dirigenziale. Vengono continuamente promosse, inoltre, iniziative volte a migliorare la socializzazione e la condivisione. L’attenzione agli aspetti ESG viene mantenuta alta attraverso la redazione di un Piano di Sostenibilità e l’istituzione di un apposito Comitato, a testimonianza di quanto questi aspetti siano radicati nella governance di Health Italia.

Le tecniche antisismiche attraverso cui Tecnicaer Engineering sta ristrutturando l’Ospedale del Mugello

In seguito all’approvazione del progetto di Tecnicaer Engineering, sono stati finalmente avviati i lavori di ristrutturazione dell’Ospedale del Mugello a Borgo San Lorenzo, nella Provincia di Firenze, che contribuiranno a rendere la struttura più efficiente e razionale aumentandone anche la resistenza sismica.

Tecnicaer Engineering

Il Presidente della Toscana Eugenio Giani incontra Stefano Bonfante, AD di Tecnicaer Engineering, per l’avvio dei lavori sull’Ospedale del Mugello

In occasione dell’avvio dei lavori di riqualificazione del Presidio Ospedaliero del Mugello ad opera di Tecnicaer Engineering, Stefano Bonfante, AD della società, e Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, hanno celebrato una cerimonia inaugurale. Il progetto, che aumenterà notevolmente l’efficienza e la resistenza strutturale dell’edificio, si basa su un piano di riqualificazione che prevede interventi mirati a migliorare la sicurezza sismica dell’Ospedale: utilizzando tecniche esecutive all'avanguardia, le operazioni saranno messe in atto senza interrompere le attività ospedaliere quotidiane, garantendo dunque la continuità di servizio a beneficio della cittadinanza.

Le metodologie di progettazione innovative di Tecnicaer Engineering

Per aumentare l’efficienza e la capacità predittiva dei propri progetti edilizi, Tecnicaer Engineering si avvale dell'utilizzo del digital twin, una metodologia innovativa che permette di creare una copia digitale del complesso edilizio. Questo strumento consente di simulare il comportamento reale dell’edificio, ottimizzando il funzionamento complessivo delle strutture. Grazie a questa tecnologia, Tecnicaer può dunque non solo calcolare più attentamente le proprietà strutturali e sismiche dell’edificio, ma anche analizzarne il comportamento energetico al fine di prevederne i fabbisogni giornalieri e annuali, garantendo una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse. Le simulazioni fluidodinamiche permettono inoltre di perfezionare la climatizzazione degli ambienti, migliorando il comfort per pazienti e personale sanitario. In questo modo, la società assicurerà tanto al personale ospedaliero quanto ai pazienti uno spazio piacevole e accogliente.

Valentina Pellegrini: la Fondazione Ernesto Pellegrini onlus con la Fondazione Sacra Famiglia onlus, insieme per i giovani con ASD

L’inclusione è ormai un tema centrale nella nostra società e iniziative come Aut Inclusione, promosse da Gruppo Pellegrini e Gruppo Sapio, stanno dimostrando come l’impegno concreto possa fare la differenza nella vita dei giovani affetti da disturbi dello spettro autistico (ASD). Il commento di Valentina Pellegrini.

Valentina Pellegrini

Valentina Pellegrini: l’evento Aut Inclusione per i giovani con ASD

L’evento Aut Inclusione ha brillato per i suoi progetti innovativi mirati a favorire l’inclusione scolastica, lavorativa e sociale dei giovani con autismo. La Vicepresidente e Consigliere Delegato Valentina Pellegrini ha sottolineato l’importanza di questo impegno, affermando che, oltre a prendersi cura quotidianamente di oltre 200.000 persone presso gli oltre 600 ristoranti aziendali in tutta Italia, la Pellegrini sente la responsabilità di contribuire al benessere delle comunità in cui opera, includendo attivamente anche coloro che si trovano in uno stato di fragilità. “Da qui nasce l’impegno a sostenere progetti di inclusione delle persone con disturbo dello spettro autistico, come FoodAUT, conclusosi lo scorso anno: un percorso che ha coinvolto la Fondazione Sacra Famiglia Onlus e l’Università di Pavia”, ha dichiarato Valentina Pellegrini. Con una persona su 77 colpita da disturbi dello spettro autistico, l’inclusione diventa un pilastro fondamentale per una società che mira a valorizzare la diversità e il coinvolgimento di tutti. Tale impegno non spetta solo alle autorità pubbliche e le istituzioni, ma coinvolge anche le aziende che vogliono assumersi una responsabilità sociale, contribuendo al benessere sociale, economico e ambientale. Aut Inclusione è stata un’opportunità per condividere e riflettere su nuovi metodi di inclusione, sia a livello scolastico sia lavorativo, attraverso momenti significativi di socializzazione e condivisione di esperienze. L’evento, organizzato dalla Pellegrini e dal Gruppo Sapio, ha portato all’esame di casi reali di inclusione, offrendo testimonianze di coloro che operano quotidianamente con persone affette da autismo e i loro familiari.

Valentina Pellegrini: “Restituire valore alle persone che si trovano in uno stato di fragilità”

In collaborazione con Sapio Life, Gruppo Pellegrini si impegna a sostenere i giovani con autismo durante il passaggio all’età adulta, un momento critico in cui i programmi di assistenza spesso cessano, lasciando le famiglie da sole a gestire il futuro dei propri figli. Questo impegno include il supporto nell’ingresso nel mondo del lavoro, aiutando i giovani a identificare le proprie competenze e creando ambienti lavorativi inclusivi che favoriscano il loro sviluppo professionale. Un esempio tangibile di questo impegno è la mensa inclusiva presso la sede principale del Gruppo Sapio a Monza, creata in collaborazione con Sapio Life. Qui, i giovani con autismo possono ordinare il proprio pasto attraverso simboli e utilizzare strumenti di comunicazione appositamente progettati per facilitare la loro interazione. L’ambiente è stato inoltre pensato per ridurre al minimo i rumori che possono risultare fastidiosi per le persone con autismo. Un altro progetto sviluppato dalla Fondazione Ernesto Pellegrini onlus in collaborazione con la Fondazione Sacra Famiglia onlus è WorkAUT, che offre percorsi di avvicinamento al lavoro per persone con autismo e disabilità intellettiva, permettendo loro di esprimere appieno le proprie potenzialità occupazionali e lavorative. Tali iniziative non solo sono fondamentali per il benessere individuale dei giovani, ma contribuiscono anche a costruire una società più inclusiva e consapevole delle diverse sfide che ogni individuo affronta. “Oggi siamo lieti di presentare il progetto della mensa inclusiva realizzata con Sapio e WorkAut, un modello di accompagnamento al lavoro realizzato con Fondazione Sacra Famiglia onlus”, ha concluso Valentina Pellegrini.

Luigi Ferraris commenta i risultati del Gruppo FS “Performance positiva nel primo trimestre 2024”

I primi tre mesi del 2024 vedono il Gruppo FS in crescita, con incrementi significativi sia nei ricavi che negli investimenti tecnici: a trainare sono soprattutto i servizi di trasporto, seguiti da quelli infrastrutturali e dalle cessioni di scali in disuso gestite da FS Sistemi Urbani.

Gruppo FS

Gruppo FS: risultati di crescita nei primi tre mesi del 2024

Il Bilancio del Gruppo FS per il primo trimestre del 2024 dipinge un quadro di robusta crescita economica, confermandone la leadership nel settore ferroviario. In particolare, i ricavi operativi hanno registrato un incremento significativo, raggiungendo oltre 4 miliardi di euro, con una crescita del 25% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A trainare l’incremento dei ricavi sono soprattutto i servizi di trasporto, caratterizzati da un aumento di 177 milioni di euro, e i servizi di infrastruttura, che includono i ricavi autostradali della gestione ANAS, con una crescita di 160 milioni di euro. Ulteriori risorse (circa 515 milioni di euro) vengono dalla vendita dello scalo di Milano Farini realizzata da FS Sistemi Urbani nell'ambito dell'Accordo di Programma con il Comune di Milano per la riqualificazione degli spazi di proprietà dal Gruppo FS nella città.

Crescono anche gli investimenti tecnici del Gruppo FS

In questo trimestre, il Gruppo FS si è inoltre impegnato in un programma di investimenti tecnici senza precedenti, con un importo complessivo pari a 3,2 miliardi di euro, di cui il 98% investiti sul territorio nazionale: una crescita del 49% rispetto allo stesso periodo del 2023. Gli investimenti si sono concentrati principalmente sulle infrastrutture ferroviarie e stradali, con opere di grande rilevanza come la linea AV Torino-Milano-Napoli, la Napoli-Bari, la linea AV/AC Verona-Padova e il Terzo Valico dei Giovi. Tutte opere indicate come fondamentali dagli obiettivi del PNRR, che è infatti tra i maggiori finanziatori di queste opere strategiche. Oltre agli investimenti infrastrutturali, il Gruppo FS ha avuto un ruolo significativo nel generare occupazione: intorno al 31 marzo 2024, il numero di dipendenti ha raggiunto le 93.900 unità, ossia circa 3.000 nuove assunzioni, principalmente finalizzate al ricambio generazionale.

Pier Silvio Berlusconi: “Silvio Berlusconi, mio padre, è amore!”

A quasi un anno dalla sua scomparsa, il figlio Pier Silvio Berlusconi ricorda il papà Silvio Berlusconi come un uomo capace di amare e farsi amare, grazie a valori come il garbo, l’umanità e la generosità.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: i valori umani, il più grande lascito di mio padre

Un esempio non solo per chi lo ha amato ma anche per chi non lo ha amato o addirittura lo ha osteggiato”: con queste parole Pier Silvio Berlusconi ha ricordato il padre, insieme ai dipendenti e ai collaboratori di Mediaset, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa. “Mio padre è stato un uomo eccezionale nel vero senso della parola. Con il suo pensiero e con il suo agire ci ha insegnato dei valori preziosissimi. Valori che oggi sono un esempio”, ha rimarcato l’AD di Mediaset, che ha fatto notare come “il suo garbo, la sua umanità, la sua combattività e la sua generosità” siano stati universalmente riconosciuti e apprezzati, indipendentemente dal personale credo politico. “Penso che questo sia un grandissimo merito e forse il suo più grande lascito”, ha aggiunto il manager. Ad onorare Silvio Berlusconi anche le sedi di Roma e Madrid in collegamento.

Pier Silvio Berlusconi: mio padre è amore

L’uomo, oltre il politico, oltre l’imprenditore. Nel suo discorso, Pier Silvio Berlusconi è andato all’essenza di ciò che, da uomo, Silvio Berlusconi ha rappresentato. “Io ho avuto la fortuna di poter ricordare mio padre in diverse occasioni. E ho citato le parole a lui più care: libertà, rispetto e futuro – ha sottolineato l’AD – Bene, oggi voglio usare la parola che più di tutte lo rappresenta. Una parola disarmante per la sua semplicità. Ma anche la parola più forte, più potente e universale di tutte: Silvio Berlusconi, mio padre, è amore!”. Il manager ha riportato alla memoria la sua “capacità unica” di “amare e farsi amare”. “Mio padre è amore per la vita. Amore per la famiglia. Amore per il lavoro. E amore incondizionato per il suo Paese”.

SACE a supporto delle imprese: le dichiarazioni dell’AD e DG Alessandra Ricci

Alessandra Ricci sul 2023 di SACE: “Abbiamo supportato circa 50.000 imprese, 45.000 PMI, sviluppando 150 miliardi di impieghi”.

Alessandra Ricci

Made in Italy e sfide globali: Alessandra Ricci illustra la strategia di SACE

SACE conferma e rafforza il suo ruolo al fianco del tessuto imprenditoriale italiano. A ribadirlo è Alessandra Ricci, AD e DG del Gruppo, in occasione delle recenti iniziative portate avanti con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “Siamo contenti di aver ospitato un incontro con il mondo delle imprese aprendo la Casa delle Imprese, ovvero le nostre cinque sedi diffuse sul territorio italiano”, ha evidenziato Alessandra Ricci ai microfoni di “Italpress”: “In questo modo continuiamo a stabilire e incrementare quelle connessioni che abbiamo ogni giorno con il mondo delle imprese. Solo attraverso queste connessioni siamo in grado di migliorare noi stessi e incrementare l’impatto che abbiamo sull’economia”, ha aggiunto l’AD e DG nell’intervento.

Alessandra Ricci: i risultati di SACE nel 2023

Passando ai numeri raggiunti da SACE nelle attività a sostegno delle imprese italiane nel mondo, Alessandra Ricci ha evidenziato come nel 2023 il Gruppo abbia “supportato circa 50.000 imprese, 45.000 PMI, sviluppando 150 miliardi di impieghi”: risultati che segnano “un fattore rilevante per l’economia italiana”, ha specificato nell’intervista. Diverse le iniziative su cui SACE sta lavorando per supportare le eccellenze del Made in Italy: tra queste anche un open day che ha coinvolto contemporaneamente gli uffici di Roma, Milano, Bologna, Napoli e Venezia. Il progetto rientra nel più ampio “SACE For Made in Italy”, due settimane di eventi gratuiti organizzati con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dedicati a tematiche di grande impatto nell’attualità come l’export, la sostenibilità e l’intelligenza artificiale.