venerdì 30 giugno 2023

Claudio Descalzi: Eni e Var Energi acquisiscono Neptune, il valore dell’operazione

“Attraverso questa operazione Eni acquisisce un portafoglio di elevata qualità e a bassa intensità carbonica, con un'eccezionale complementarità a livello strategico e operativo”: il valore nelle parole dell’AD Claudio Descalzi.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: l’acquisizione presenta una forte complementarità con le attività e la strategia di Eni

Questa operazione, ha commentato l’AD Claudio Descalzi, permette a Eni di acquisire “un portafoglio di elevata qualità e a bassa intensità carbonica, con un’eccezionale complementarità a livello strategico e operativo”. Il riferimento è a quanto annunciato dal Gruppo lo scorso 23 giugno: il raggiungimento, insieme a Vår Energi ASA (“Vår”), dell’accordo per l’acquisizione di Neptune Energy Group Limited ("Neptune"), società indipendente leader nell’esplorazione e produzione, con un portafoglio globale di asset prevalentemente a gas e attività in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia. “Riteniamo che il gas sia una fonte energetica ponte cruciale per la transizione energetica globale, e siamo impegnati ad aumentare la nostra quota di produzione di gas naturale al 60% entro il 2030”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi: la produzione di Neptune, che contribuirà al portafoglio di Eni prevalentemente con risorse gas, è infatti competitiva in termini di costo e ha un basso livello di emissioni. L’acquisizione presenta una forte complementarità con le attività e la strategia di Eni di fornire alla società energia accessibile, sicura e a basse emissioni, per la quale il gas naturale rimane una fonte importante: “Ci aspettiamo inoltre che questi volumi addizionali di gas garantiscano ulteriori opportunità di ottimizzazione per le attività GGP di Eni. L’operazione aggiungerà circa 4 miliardi di metri cubi di gas da destinare ai consumatori europei”.

Claudio Descalzi: quattro miliardi di metri cubi di gas per i consumatori europei

Come emerge dalle parole dell’AD Claudio Descalzi, l’operazione rappresenta un’opportunità eccezionale per Eni, consentendole di integrare le proprie attività in aree geografiche chiave. La sovrapposizione geografica e operativa è “sorprendente”, ha detto l’AD: “Aumenta la dimensione di Vår Energi, società di cui Eni detiene la maggioranza; apporta una maggiore produzione di gas e ulteriori opportunità CCUS nel Mare del Nord; consolida la posizione di Eni come prima compagnia internazionale in Algeria, fornitore chiave di gas per i mercati europei; incrementa la presenza di Eni nell'offshore dell'Indonesia, con forniture all'impianto di GNL di Bontang e ai mercati nazionali”. Un ulteriore aspetto cruciale dell’operazione è “il basso costo delle nuove forniture e l’incremento di flusso di cassa che porta a Eni”: questo, ha evidenziato l’AD, supporta “il nostro impegno nell’offrire un dividendo attraente e solido e il programma di buyback a sostegno della distribuzione del 25-30% del CFFO ai nostri azionisti”. Rimarcando infine nel suo commento come la natura e le sfide della transizione energetica richiedano una risposta focalizzata, Claudio Descalzi ha ricordato i due aspetti importanti della strategia finanziaria di Eni che questa operazione evidenzia: “La flessibilità e l'opzionalità che la nostra elevata liquidità e il nostro basso leverage offrono, e il nostro innovativo modello satellitare che contribuisce ad accedere a capitali dedicati”.

Carlotta Ventura: A2A incentiva comportamenti responsabili per la transizione sostenibile

Energia, acqua e ambiente, con un uso circolare delle risorse naturali, sono al centro delle attività di A2A. Come favorire il percorso sostenibile? La riflessione di Carlotta Ventura in un recente intervento.

Il Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs in A2A, Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: scelte e azioni responsabili a tutela dell’ambiente

La sostenibilità è un impegno costante che risponde a obiettivi concreti e misurabili, integrati nelle strategie aziendali e nei comportamenti degli individui. Ne ha parlato diverse volte Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, ed è tornata a farlo recentemente con un intervento pubblicato sul canale YouTube della Life Company. Occasione che ricorda come la sostenibilità non vada svuotata dei suoi significati più profondi, bensì costruita giornalmente attraverso azioni concrete. “In A2A da molti mesi, quasi un anno, produciamo campagne che aiutano le persone nelle buone pratiche quotidiane”, ha evidenziato Carlotta Ventura nell’intervento: attività che, partendo dai piccoli gesti in casa fino ad arrivare a scelte più grandi nell’organizzazione domestica e aziendale, contribuiscono da un lato a ridurre i consumi e dall’altro a favorire la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali.

Carlotta Ventura: economia circolare e transizione energetica al centro di A2A

“Questi comportamenti hanno un impatto positivo sulla nostra spesa e sulla nostra capacità di risparmio”, prosegue Carlotta Ventura, specificando come i benefici delle azioni responsabili creino poi effetti positivi sull’ambiente che ci circonda. Tale approccio vede A2A operare su più fronti per accelerare il percorso di transizione sostenibile: in questa direzione va anche il Piano Strategico 2021-2030 della Life Company, che punta sull’economia circolare e la transizione energetica quali pilastri fondamentali della propria strategia. A questo viene affiancato un dialogo costante con il territorio, le istituzioni e i cittadini, così da estendere ad ampio raggio le attività e i progetti in programma. “La sostenibilità non è una parola vaga, ma è un susseguirsi di concreti atti quotidiani”, ha dichiarato Carlotta Ventura al termine dell’intervento.

Alessandro Benetton: la laurea della figlia Agnese e le traiettorie della vita, il post LinkedIn

Alessandro Benetton: l'importante traguardo raggiunto dalla figlia Agnese, laureatasi nei giorni scorsi alla Brown University, "ha anche evocato in me ricordi speciali, riportandomi alla mia esperienza ad Harvard e Boston".

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton, l’uomo dietro l’imprenditore: la gioia di poter condividere anche “il risvolto più umano”

Lo spiega chiaramente Alessandro Benetton: la scelta di condividere su LinkedIn una parentesi privata come la laurea della figlia Agnese nasce da quanto ha imparato recentemente intensificando la sua presenza sul social: importante è “apprezzare anche il risvolto più umano di manager e imprenditori”. Agnese Benetton si è laureata nei giorni scorsi alla Brown University: un traguardo che rappresenta “una grande fonte di orgoglio” per l’imprenditore. “So quanto abbia combattuto per entrare in questa prestigiosa università, e quanto si sia impegnata per portare a termine gli studi con successo”, scrive infatti Alessandro Benetton condividendo questa grande soddisfazione con i suoi followers.

Alessandro Benetton: la laurea di Agnese rappresenta una connessione tra generazioni

Nel post, Alessandro Benetton racconta anche come la laurea conseguita dalla figlia Agnese lo riporti alla sua esperienza di studio ad Harvard e Boston. Sono “ricordi speciali” quelli di quegli anni: “Mi rendo conto di quanto sia stato un privilegio avere la possibilità di studiare in un'istituzione di eccellenza come Harvard e Boston. Ho visto riflettersi in Agnese, durante il suo percorso a Brown, lo stesso spirito di ricerca, impegno e passione. Sia io che mia figlia abbiamo avuto l'opportunità di vivere un'esperienza accademica unica, arricchita da menti brillanti, docenti di fama mondiale e un ambiente stimolante. Osservando Agnese nel suo cammino universitario, ho potuto riconoscere lo stesso desiderio di eccellenza che ho visto in tanti studenti che ho incontrato nella mia vita”. Pensieri che portano Alessandro Benetton a constatare come la laurea possa rappresentare “una connessione tra generazioni”: dai genitori ai figli, per tutti “un’attestazione dell'importanza di perseguire i propri sogni con determinazione e impegno”.

Banca Generali, ambiente e investimenti sostenibili ESG: a colloquio con Federica Gasbarro

Lotta al cambiamento climatico, transizione e investimenti sostenibili ESG sono concetti ormai radicati nelle nuove generazioni. Banca Generali ne ha parlato con Federica Gasbarro, tra i 100 under 30 leader del futuro secondo “Forbes”.

Banca Generali

Banca Generali: i giovani guardano al futuro tra tutela ambientale e nuove abitudini di investimento

Promuovere la transizione ecologica e contrastare il cambiamento climatico. Sono le indicazioni previste dal 13° obiettivo dell’Agenda Onu 2030 nonché i principali temi affrontati durante l’ultimo appuntamento di #BG4SDGs Talks, ciclo di incontri promosso da Banca Generali e dedicato alla sostenibilità e all’innovazione. Ospite della puntata Federica Gasbarro, biologa e divulgatrice tra i 100 under 30 leader del futuro secondo “Forbes Italia”, che ha subito messo in evidenza il ruolo svolto dai giovani. Secondo l’esperta bisogna andare oltre l’impegno dimostrato nelle manifestazioni pubbliche: l’interesse verso la tutela dell’ambiente è infatti un tema ormai fortemente radicato nelle nuove generazioni e di conseguenza destinato a influenzare le scelte del prossimo futuro. A dirlo anche una recente indagine condotta da Eurobarometro, dalla quale emerge che il 39% dei giovani considera la lotta al cambiamento climatico e la tutela ambientale tra le prime tre priorità, con la percentuale che sale al 44% in Italia. Sul fronte del risparmio il trend è già avviato: da anni gli investitori, in particolare quelli appartenenti alla generazione dei Millenials e della GenZ, sono sempre più propensi a scegliere soluzioni di investimenti sostenibili ESG rispetto a quelle più tradizionali.

Banca Generali: dalle nuove generazioni idee e spunti per uno sviluppo sostenibile dell’economa

I dati dimostrano quindi non solo una maggiore partecipazione ma soprattutto una crescente consapevolezza dei giovani verso le questioni ambientali e le opportunità offerte dagli investimenti sostenibili ESG. Per questo si rende necessario coinvolgere le nuove generazioni nel dibattito su cambiamento climatico e transizione energetica, ha ribadito Federica Gasbarro durante il talk targato Banca Generali: “Idee innovative, formazione e tecnologia sono i motori di crescita fondamentali che oggi le nuove generazioni possiedono e che, se valorizzate nel dialogo intergenerazionale, possono offrire numerosi spunti per lo sviluppo delle comunità e dell’economia”. Fondamentale anche il supporto di Governo e Istituzioni e in particolare delle scuole, ha concluso l’esperta, dove è possibile “divulgare i valori della sostenibilità” e “avviare i giovani al concetto di obiettivi per lo sviluppo sostenibile”.

giovedì 29 giugno 2023

Idrogeno, caratteristiche e applicazioni: la riflessione di Luciano Castiglione

Luciano Castiglione, professionista in ambito energetico, ha illustrato le caratteristiche dell’idrogeno e i possibili settori di applicazione.

Luciano Castiglione

Luciano Castiglione: l’idrogeno e le sue possibili applicazioni

Luciano Castiglione è un professionista attivo da oltre 20 anni nel settore dell’efficientamento energetico. Di recente si è espresso su una tematica centrale all’interno del complesso quadro energetico attuale: l’idrogeno, elemento fondamentale nel lungo processo di transizione in atto. Pensare all’idrogeno e alle sue possibili applicazioni era considerato troppo futuristico fino a qualche anno fa. Secondo Luciano Castiglione però, oggi è possibile considerarlo nel concreto grazie alle nuove tecnologie a nostra disposizione. I comparti che più potranno beneficiarne sono i trasporti, il siderurgico, il chimico e infine il riscaldamento. Per quanto riguarda la mobilità, potrebbe essere applicato in primis ai mezzi pesanti come tir, camion e veicoli commerciali, che grazie all’idrogeno potrebbero raddoppiare la loro autonomia e ridurre drasticamente i tempi di ricarica. In ambito industriale invece, l’idrogeno sarebbe in grado di sostituire i combustibili fossili. In ambito domestico rappresenterebbe una valida alternativa al gas di origine fossile.

Luciano Castiglione: l’importanza dell’idrogeno verde  

Nella sua riflessione sull’idrogeno, Luciano Castiglione ne illustra le caratteristiche sottolineando come l’unico scarto prodotto dalla sua combustione sia l’acqua. Niente CO2 ad esempio, il che rende l’idrogeno un ottimo alleato nel processo di decarbonizzazione in atto. Non tutti i tipi di idrogeno però sono a zero emissioni, spiega l’esperto. A seconda di come l’elemento viene prodotto, l’effetto cambia. L’unico idrogeno davvero eco-friendly è quello definito “verde”, che viene creato tramite elettrolisi dall’acqua alimentata da energie provenienti da fonti rinnovabili. Secondo Luciano Castiglione è proprio l’idrogeno green a dover essere sempre più al centro delle politiche ecologiche ed energetiche dei vari Paesi. La Strategia europea sull’idrogeno recentemente lanciata, parte integrante del Green Deal promosso dalla Commissione, fissa al 2030 l’obiettivo di dar vita a un sistema energetico comunitario con almeno 40 gigawatt di elettrolizzatori e 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotto. Per avere successo in questa sfida servono collaborazione, investimenti in infrastrutture e, infine, è necessario non perdere di vista l’importanza della ricerca e dell’innovazione.

Paolo Gallo, il CEO di Italgas si concentra su biometano e idrogeno

Paolo Gallo, AD di Italgas, ha parlato in diverse occasioni del tema delle nuove fonti di energia sostenibile quali biometano, idrogeno e gas rinnovabili.

Paolo Gallo

Paolo Gallo al RepowerEu: l’importanza di aprirsi a biometano, gas rinnovabili e idrogeno

Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, è intervenuto durante l’evento “RepowerEu: Decarbonisation and security of Gas Supply”, organizzato a Roma. Sottolineando il focus del convegno, incentrato in gran parte sul gas naturale, il CEO ha evidenziato l’importanza di “ampliare la nostra visione anche a quelli che sono altri gas che si stanno affacciando all’orizzonte”. In particolare, Paolo Gallo ha nominato il biometano, i gas rinnovabili e l’idrogeno. “Il ruolo di questa industria è garantire l’utilizzo e la disponibilità di tutti questi gas muovendosi verso l’obiettivo della transizione energetica, ma al contempo garantendo un costo di approvvigionamento che sia sostenibile sia dall’industria che dal consumatore finale”. Paolo Gallo ha inoltre ricordato che per avere successo nella grande sfida della transizione sarà necessario dedicarsi alla sicurezza degli approvvigionamenti, nonché ai costi che questa comporta: “Dobbiamo garantire anche la competitività dell’industria e il costo al consumatore finale”.

 Paolo Gallo sull’idrogeno: ha potenzialità sul medio-lungo termine

Di recente tornato sull’argomento, l’AD di Italgas ha sottolineato come il biometano sia una fonte “che va coltivata e sviluppata perché può arrivare a rappresentare il 10-15% del fabbisogno nazionale”. Per quanto riguarda il medio-lungo termine, invece, Paolo Gallo ha illustrato le potenzialità della produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili, in particolare il solare e l’eolico. Per riuscire a sfruttarne a pieno le caratteristiche, tuttavia, bisognerà pazientare ancora alcuni anni e continuare con costanza ad investire nella ricerca e nelle nuove tecnologie. Questi nuovi ragionamenti in campo energetico, tuttavia, testimoniano l’intenzione dell’Italia di porsi al centro delle politiche energetiche del futuro: per viaggiare spediti verso un mondo più sostenibile e verso l’innovazione, il biometano prima e l’idrogeno poi saranno sicuramente elementi da considerare nel concreto.

Atitech, Gianni Lettieri: innovazione ed eccellenza nella manutenzione aeronautica

Alla convention di Atitech, presso l’Hilton Rome Airport di Fiumicino, hanno partecipato circa 900 dipendenti ex Alitalia Maintenance. L’intervento del Presidente Gianni Lettieri.

Gianni Lettieri, Presidente di Atitech

Gianni Lettieri: la crescita di Atitech

La convention organizzata presso l’Hilton Rome Airport di Fiumicino è stata un momento di grande importanza per la società Atitech S.p.A., che ha recentemente acquisito gli asset di manutenzione di Alitalia. Il Presidente Gianni Lettieri, citando un verso di Pablo Neruda, ha raccontato il percorso di sviluppo dell'azienda. La platea era composta dai circa 900 ex dipendenti Alitalia Maintenance, che ora indossano con orgoglio l’uniforme di Atitech. Tale acquisizione ha permesso alla MRO di raddoppiare le sue capacità operative, aggiungendo ai 5 hangar di Capodichino altri 4 a Fiumicino, con un totale di 6 linee di produzione per gli aeromobili “narrow body” e 5 per quelli “wide body”. Inoltre, l’azienda ha ampliato il suo portfolio di certificazioni, consentendo di operare su un maggior numero di modelli di aeromobile. L’obiettivo di Atitech, ha spiegato Gianni Lettieri, è quello di offrire servizi di manutenzione di alta qualità, sia in officina che in linea, su scala internazionale, con 32 scali distribuiti in diversi Paesi del mondo. La presenza di numerosi clienti prestigiosi, tra cui compagnie aeree, enti governativi e società di servizi, è la testimonianza del successo e della fiducia accordati ad Atitech nel settore aeronautico.

Gianni Lettieri: la professionalità e le competenze dei dipendenti di Atitech

Nel corso della convention ha preso la parola anche Gianni Letta, il quale ha ricordato la sua partecipazione ai tavoli sindacali per raggiungere un accordo che ha successivamente portato all’acquisizione di Atitech nel 2009. Il giornalista e politico ha inoltre sottolineato la determinazione di Gianni Lettieri nel voler capire il funzionamento dell’azienda e nel desiderio di farla crescere. “È un imprenditore vero, un innovatore attento e capace”, ha aggiunto. Questo evento ha rappresentato un momento di riflessione sul percorso compiuto, coinvolgendo i nuovi dipendenti di Fiumicino e ricordando le sfide affrontate sia dai Governi che dalle precedenti gestioni. Ha rappresentato un’occasione per riconoscere il valore di ogni singolo dipendente e per celebrare il nuovo capitolo di crescita e successo che si apre per Atitech. Gianni Lettieri ha quindi evidenziato la professionalità e le competenze dei tecnici di manutenzione presenti: “Siete tra i più bravi e competenti al mondo, ma negli ultimi 20 anni non siete stati messi in condizione di lavorare al meglio delle vostre possibilità, avete operato in un clima di perenne incertezza”.

martedì 27 giugno 2023

Statale 28: nuova segnaletica stradale davanti allo stabilimento di Riva Acciaio a Lesegno

Riva Acciaio e Comune avevano segnalato i problemi di sicurezza legati al tratto.

 Riva Acciaio

Riva Acciaio: aumentata la sicurezza stradale nei pressi dello stabilimento di Lesegno

La circolazione sulla Statale 28 che passa vicino allo stabilimento di Riva Acciaio a Lesegno è ora più sicura grazie alla nuova segnaletica stradale posizionata da Anas. L’intervento, eseguito lo scorso 5 aprile, era atteso da tempo in quella che viene considerata una zona critica della Statale 28, ossia il rettilineo lungo il quale si trova la nuova entrata dello stabilimento e che vede il quotidiano via vai di veicoli pesanti. Già nei mesi precedenti sia il Comune di Lesegno che Riva Acciaio avevano più volte sollecitato l’intervento dell’Anas. Grazie ai nuovi cartelli stradali installati dalla società, ora tra il km 44+820 e il km 45+600 della statale il limite di velocità è stato abbassato a 70 km/h su entrambi i sensi di marcia ed anche il sorpasso è stato vietato.

Segnaletica stabilimento di Riva Acciaio, il commento del Sindaco di Lesegno: “Ora la zona è più sicura”

L’installazione della nuova segnaletica è stata accolta con estrema soddisfazione da Riva Acciaio e dall’Amministrazione Comunale. Emanuele Rizzo, Sindaco di Lesegno, ha ringraziato il Senatore Giorgio Bergesio e il Segretario della Lega di Ceva e Val Tanaro Giorgio Bove per l’interesse dimostrato nei confronti della messa in sicurezza del tratto: “Sia noi che l’azienda eravamo molto preoccupati e ci eravamo attivati da tempo e confrontati più volte con Anas perché il punto doveva essere messo a posto e la circolazione resa più sicura. Ora finalmente la segnaletica c’è. Ora tocca alla rotatoria – ha aggiunto il primo cittadino – per questa, e anche per il collegamento con la provinciale 60 dal cimitero, abbiamo già interessato i tecnici al fine di arrivare ad un progetto”. Soddisfatto anche il Senatore Bergesio, che ha commentato: “Il posizionamento della cartellonistica all’altezza dello stabilimento Riva Acciaio, a Lesegno, era fondamentale ai fini della sicurezza. Ringrazio quindi Anas per aver ascoltato le sollecitazioni del territorio ed aver realizzato l’intervento”.

venerdì 23 giugno 2023

Premio Servizi Pubblici per A2A. L’AD Renato Mazzoncini: lavoro di squadra

Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, è stato intervistato a margine del workshop “Nuove utilities per nuovi clienti: vendita, servizi e comunità energetiche rinnovabili”, nel corso del quale ha ritirato il Premio Servizi Pubblici per gli investimenti realizzati dalla società a favore della transizione ecologica.

L'Amministratore Delegato di A2A, Renato Mazzoncini

A2A, Renato Mazzoncini ritira il Premio Servizi Pubblici

È stato l’Amministratore Delegato di A2A, Renato Mazzoncini, a ritirare il Premio Servizi Pubblici che è stato conferito al Gruppo per “gli investimenti record nella transizione ecologica” nel corso del workshop "Nuove utilities per nuovi clienti: vendita, servizi e comunità energetiche rinnovabili", organizzato da Agici e Accenture. Negli ultimi anni l’azienda ha accelerato tantissimo negli investimenti per lo sviluppo delle rinnovabili. “A2A solo nel 2021 e 2022 ha investito 3 miliardi e mezzo di euro – ha evidenziato l’AD Renato Mazzonciniquindi una media di 1,7 miliardi all’anno contro la media di 700 milioni nel decennio 2010-2020”. “L’accelerazione – ha spiegato – nasce dalla consapevolezza che dobbiamo giocarci la partita e che bisogna arrivare nel 2030 ben posizionati, sia sulla transizione energetica, sia sull’economia circolare, se vogliamo centrare gli obiettivi al 2050”. Il Ceo ha infine esteso il riconoscimento a “tutta la squadra” per “il lavoro grandissimo che stiamo facendo da due anni”.

Renato Mazzoncini: il Virtual Innovative Panel di A2A

I dati di questi ultimi due anni sulle installazioni rinnovabili suggeriscono che ormai è chiaro a tutti che l’autonomia energetica è necessaria. Tuttavia nel quotidiano non è sempre facile per i cittadini installare un pannello fotovoltaico presso la propria abitazione. Per questo motivo, A2A ha pensato a un modo per facilitare l’accesso alle rinnovabili anche a coloro che non hanno questa possibilità. “Dobbiamo far sì che i cittadini possano beneficiare di questo sviluppo delle rinnovabili, altrimenti il ‘what’s for me’ rimane una domanda che tutti si fanno”, ha affermato Renato Mazzoncini. Oltre quindi a sostenere l’installazione di pannelli solari sugli edifici singoli, la società ha ideato “il pannello virtuale. L’abbiamo chiamato ‘Virtual Innovative Panel’ – ha spiegato l’AD. “É sostanzialmente una porzione di un nostro impianto fotovoltaico e/o eolico, che consente ai nostri cittadini di avere dei contratti a prezzi fissi per dieci anni, con costi tra l’altro molto bassi”. Chiaramente per stipulare un contratto della durata di dieci anni, “occorre un importante trust e occorre condividere una strada. È la ragione per cui l’offerta si chiama ‘Noi 2’”, ha concluso l’AD.

L’articolo di Federico Motta Editore sulla UEFA Champions League

Terminato da poco il match conclusivo che ha visto il Manchester City conquistare il prestigioso trofeo, la Casa Editrice Federico Motta Editore ripercorre la storia della Champions League illustrando alcune statistiche significative.

La Casa Editrice Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: i dettagli storici della Champions League

La finale della UEFA Champions League 2022/2023 ha segnato un momento storico per il Manchester City, che ha trionfato sul palcoscenico dell’antico Stadio Olimpico Atatürk di Istanbul. L’articolo pubblicato da Federico Motta Editore ripercorre la storia di questa competizione calcistica, nota un tempo come “Coppa dei Campioni”. Gli appassionati di calcio sono sempre stati attratti dal torneo sin dalla sua prima edizione nel 1955, desiderosi di ammirare le gesta dei calciatori più talentuosi del momento. I dati raccolti nella collana “Decenni di storia contemporanea” di Federico Motta Editore svelano che il record di vittorie appartiene al Real Madrid, con ben 14 titoli. Segue il Milan con 7 successi, mentre Bayern Monaco e Liverpool si spartiscono il terzo posto con 6 trofei ciascuno. La Spagna detiene il primato dei successi nazionali, grazie ai 19 trofei di Real Madrid e Barcellona. Tra gli allenatori più vincenti spicca Carlo Ancelotti, con 4 titoli conquistati (2 con il Milan e 2 con il Real Madrid), mentre Francisco Gento, giocatore del Real Madrid, detiene il record di 6 Coppe alzate al cielo.

Federico Motta Editore: l'Inter e il Manchester City, la finale di questa edizione

Concentrandosi sulla stagione appena conclusa, Federico Motta Editore parla dei due club finalisti: l'Inter e il Manchester City. La squadra milanese, sotto la guida di Simone Inzaghi, ha già conquistato il titolo tre volte, l'ultima nel 2010, quando il gruppo nerazzurro riuscì a trionfare sia in Champions League che nel campionato di Serie A e nella Coppa Italia nello stesso anno. Tuttavia, il 10 giugno scorso è stata la volta del Manchester City, che ha alzato per la prima volta la Coppa, sconfiggendo l'Inter con un gol di Rodrigo Hernández Cascante al minuto 68, siglando il punteggio finale di 1-0. Un momento indimenticabile per i tifosi del Manchester City, che hanno potuto finalmente gustare il dolce sapore della vittoria nel torneo più prestigioso d'Europa.

Gian Maria Mossa: gestione del rischio, l’intervista all’AD di Banca Generali su “Focus Risparmio”

Banca Generali, l’intervista di “Focus Risparmio” all’Amministratore Delegato Gian Maria Mossa: “Approccio risk based ricetta per il successo in azienda e con il cliente”.

Gian Maria Mossa (AD Banca Generali)

Intervista a Gian Maria Mossa: come AD mi è chiaro che bisogna assumersi dei rischi per creare valore

Prendersi dei rischi, per Gian Maria Mossa, è “conditio sine qua non” per creare valore. L’AD di Banca Generali lo ha spiegato nel corso di un’intervista ai microfoni di “FR|Vision” in cui si sottolinea la crescita dell’Istituto: basti pensare al primo trimestre con un marzo che si è chiuso segnando un utile netto consolidato a 83,1 milioni di euro, in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo del 2021. Due le componenti, secondo l’AD Gian Maria Mossa: “Una scelta molto forte, aziendale, trasversale al portafoglio di proprietà e agli asset under management di tenere la duration del portafoglio molto bassa, oltre ad una grande diversificazione del business per difendere i portafogli dei nostri clienti”.

Gian Maria Mossa: per noi gestione attiva significa prendere i rischi quando vediamo una prospettiva di ritorno

L’AD Gian Maria Mossa evidenzia inoltre nell’intervista come, nonostante si parli di innovazione tecnologica, per i consulenti resterà sempre fondamentale l’approccio umano. E quindi anche in quest’ottica che bisognerebbe avere un approccio risk based “non solo nella strategia dell’azienda ma anche nelle relazioni con clienti e banker”. Per Banca Generali, prosegue l’AD, “gestione attiva significa prendere i rischi quando vediamo una prospettiva di ritorno, e questo spiega come mai in 18 mesi abbiamo avuto una duration prossima allo zero”. Ricette giuste non esistono, osserva infine Gian Maria Mossa: “È il buon senso a suggerire un approccio risk based”.

mercoledì 21 giugno 2023

Gruppo FS, Luigi Ferraris al Festival dell’Economia: “Serve una visione integrata della mobilità”

Luigi Ferraris ha preso parte all’ultima edizione del Festival dell’Economia che ogni anno si svolge a Trento. Sfide infrastrutturali e intermodalità gli obiettivi portati avanti dal Gruppo FS.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: ammodernare le infrastrutture il primo passo verso lo sviluppo della mobilità

Nella mobilità del futuro il trasporto ferroviario svolgerà un ruolo sempre più da protagonista. È il messaggio lanciato dall’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris in occasione del Festival dell’Economia di Trento. Intercettato dai microfoni di “Libero Quotidiano”, il manager ha illustrato obiettivi e sfide verso una mobilità “sempre più integrata, intermodale e sostenibile”. Il primo passo, fondamentale, riguarda l’ammodernamento delle infrastrutture, “costruite in epoche che avevano obiettivi di mobilità differenti rispetto a quelli di oggi”. Tema sul quale Gruppo FS è già a lavoro come soggetto attuatore del PNRR, ha ricordato Luigi Ferraris portando l’esempio del terzo valico di Genova e della Napoli-Bari. Sfide infrastrutturali che per essere superate necessitano di un intenso dialogo pubblico-privato, ha aggiunto l’AD, che da sempre auspica l’abbandono della logica per lotti e invita a guardare alla vita intera dei progetti. Solo così, ha spiegato, sarà possibile attirare il risparmio gestito sui progetti futuri, come già avviene nel modello utilizzato per le reti elettriche.

Luigi Ferraris: puntiamo ad un’esperienza di viaggio sempre più integrata

Tra le priorità del Piano industriale lanciato lo scorso anno dal Gruppo FS anche la promozione dell’intermodalità, che dovrà riguardare sia il trasporto passeggeri che quello merci. Per offrire ai viaggiatori un’esperienza sempre più integrata, ha commentato Luigi Ferraris, l’offerta punterà sui biglietti combinati. In questa direzione vanno le partnership siglate dal Gruppo FS con Aeroporti di Roma, ITA Airways e Lufthansa, che consentiranno ai passeggeri di “acquistare il proprio volo e il proprio viaggio ferroviario con un unico check”. Sul fronte del trasporto merci su rotaia, fermo al 10% per carenze infrastrutturali e che Gruppo FS intende raddoppiare entro dieci anni, il Polo Logistica ha programmato investimenti per circa 3 miliardi di euro. Aumentare le connessioni tra la rete ferroviaria e stradale, le stazioni, gli aeroporti e i porti avrebbe non solo un impatto importante sull’economia del Paese, ha concluso Luigi Ferraris, ma allo stesso tempo consentirebbe di limitare il congestionamento delle strade italiane ed europee.

martedì 20 giugno 2023

Focus su CAP Advisory, boutique finanziaria

Le attività di CAP Advisory si concentrano in particolare sulle operazioni di Restructuring e di M&A: il focus è sempre sulle esigenze di ciascun cliente.

CAP Advisory

CAP Advisory: le peculiarità e i servizi offerti

CAP Advisory è una boutique finanziaria nata dallo spin-off della Cassi e Associati. Le attività di CAP Advisory si concentrano in particolare sulle operazioni di Restructuring e di M&A. Il team è costituito da professionisti dalla comprovata esperienza. Alcuni numeri, a testimonianza della qualità dei servizi: 150 operazioni concluse con successo, 100 clienti negli ultimi 10 anni e un’esperienza di oltre 80 anni nel settore accumulata dai tre soci fondatori. La boutique di corporate finance guidata, tra gli altri, da Fabio Cassi è in grado di accompagnare il cliente in ogni fase dell’operazione: tra i valori aggiunti vi è proprio la capacità di prevedere eventuali criticità o potenzialità, trovando la soluzione migliore per ciascun caso. CAP Advisory è indipendente, una caratteristica distintiva che contribuisce agli ottimi risultati conseguiti.

CAP Advisory, il team

CAP Advisory ha tra i suoi punti di forza un team di esperienza e competenza sempre al servizio dei clienti, preparato per trovare la giusta soluzione, nei giusti tempi, per le differenti situazioni. I professionisti che costituiscono il team di lavoro hanno accumulato una consolidata esperienza in operazioni straordinarie di Corporate Finance sia sul debito che sull’equity (Ristrutturazione del debito, M&A, Financing). In questo senso, CAP Advisory lavora sulla tempestività dell’intervento, identificando prima gli aspetti chiave di ogni operazione, poi il metodo più corretto per procedere. L’expertise del team è dato dalle competenze finanziarie, industriali e strategiche multisettoriali di ciascun professionista: è importante lavorare a stretto contatto con i clienti per fornire supporto in tutte le diverse fasi dell’operazione. Ai vertici della boutique finanziaria, tra gli altri, troviamo il Partner & CEO Fabio Cassi, che è anche tra i fondatori.

“We know the art of steel”: l’anima di Gruppo Danieli

Gruppo Danieli è un’azienda di rilievo internazionale che produce macchine e impianti destinati all’industria metallurgica. Da oltre 100 anni, è riconosciuta come un’eccellenza del settore.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: maestri nell’arte dell’acciaio dal 1914

“We know the art of steel”, ovvero “Noi conosciamo l’arte dell’acciaio”, è il motto con cui si presenta ed identifica Gruppo Danieli. La società, fondata nel 1914 da Timo e Mario Danieli delle Acciaierie Angelini, ha iniziato la propria attività sviluppando e producendo equipaggiamenti per l’industria siderurgica come forge e impianti ausiliari per laminatoi. La continua ricerca di impianti innovativi ed ecosostenibili ha poi spinto l’azienda ad espandere le sue attività, arrivando ad offrire una gamma sempre più completa di equipaggiamenti con più unità produttive. Gruppo Danieli è stata tra le prime realtà produttive ad aver usato i forni fusori ad arco elettrico ed oggi continua a garantire competitività nel settore grazie alla grande attenzione riposta nell’innovazione, nella tecnologia, nella qualità e nel servizio al cliente. Oltre ad essere conosciuta per la sua capacità impiantistica, l’azienda è molto apprezzata a livello internazionale per la sua abilità manifatturiera.

La mission di Gruppo Danieli

Ricerca, know how ed esperienza sono i pilastri su cui l’azienda ha costruito la propria immagine di realtà affidabile. Gruppo Danieli produce acciai speciali e costruisce macchine ed impianti per l’industria dei metalli ferrosi e non ferrosi e per la produzione di energia, installati in tutto il mondo, che si basano su soluzioni tecnologiche innovative e a basso impatto ambientale. Gli impianti vantano infatti un elevato livello tecnologico e sono a zero emissioni. Per mantenere la posizione di leadership sul mercato mondiale, la società investe costantemente in tecnologie evolute e sviluppa impianti innovativi. La qualità è un elemento fondamentale per Gruppo Danieli che, tramite la controllata Acciaierie Bertoli Safau S.p.A., produce acciai con un livello di finitura in grado di soddisfare le aspettative più esigenti e adattarsi alle applicazioni industriali più innovative e rigorose. Le Acciaierie Bertoli sono di fatto riconosciute a livello internazionale come una delle più moderne acciaierie del mondo, grazie alle caratteristiche tecniche e alla qualità che garantiscono prodotti certificati e la massima efficienza produttiva, con un livello di emissioni molto basso.

lunedì 19 giugno 2023

Serenissima Ristorazione, Tommaso Putin: la nuova partnership con Dab Pumps

Dab Pumps sceglie Serenissima Ristorazione per rinnovare i propri ristoranti aziendali. Tommaso Putin: grazie a un’offerta alimentare basata sulla dieta mediterranea e all’utilizzo di attrezzature a basso impatto energetico, l’obiettivo è creare un ambiente sostenibile e accogliente per i dipendenti.

Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione

Tommaso Putin: Dab Pumps e Serenissima Ristorazione insieme per il benessere dei dipendenti

Serenissima Ristorazione e Dab Pumps hanno stretto una collaborazione unica nel suo genere, mettendo in primo piano la sostenibilità e il benessere aziendale. Tale partnership combina le competenze e le capacità produttive e organizzative del Gruppo leader nel settore della ristorazione collettiva e commerciale, con l'expertise di Dab Pumps nel comparto delle tecnologie per la movimentazione e la gestione dell'acqua. Serenissima Ristorazione ha preso in gestione il servizio di ristorazione aziendale per le quattro sedi italiane di Dab Pumps, e i suoi circa 1.000 collaboratori, situate a Mestrino (Padova), Val Liona (Vicenza), Castello di Godego (Treviso) e Bientina (Pisa). “Siamo estremamente soddisfatti – ha commentato Tommaso Putin, Vicepresidente di Serenissima Ristorazione – di poter servire un’azienda così importante come Dab Pumps e tutto il suo personale. Collaborare con Dab Pumps rappresenta un’ottima opportunità per trasformare il momento del pranzo in azienda in un momento di socialità, cultura e convivialità come da tradizione delle famiglie italiane”. L'obiettivo principale è creare un nuovo concetto di cucina sostenibile e promuovere il benessere dei dipendenti. La proposta alimentare si basa sull'utilizzo di prodotti locali a basso impatto ambientale, con l'intento di ridurre la catena di approvvigionamento e preservare la qualità e la freschezza dei prodotti.

Tommaso Putin: Serenissima Ristorazione innova la ristorazione aziendale con soluzioni eco-friendly

Serenissima Ristorazione ha inoltre organizzato giornate a tema per sensibilizzare e informare gli utenti sui comportamenti virtuosi per ridurre gli sprechi alimentari, sia nelle sedi aziendali sia durante la preparazione e il consumo dei pasti a casa. La proposta del Gruppo si distingue per essere un modello innovativo di ristorazione che unisce sostenibilità, impegno sociale, fattibilità economica e questioni ambientali, rappresentando una delle caratteristiche distintive dell’azienda. “Per Serenissima Ristorazione il benessere legato alla qualità e al gusto del buon cibo va di pari passo con quello delle persone che lavorano con noi per prepararlo e servirlo – ha aggiunto Tommaso PutinSiamo onorati di condividere questi valori con Dab Pumps, arricchiti da una spiccata attenzione verso il tema della sostenibilità”. La collaborazione tra Dab Pumps e Serenissima Ristorazione ha dato il via alla modernizzazione e riqualificazione dei ristoranti aziendali presenti nelle quattro sedi italiane. Sono state già installate attrezzature a basso impatto energetico, in linea con l'attenzione per la sostenibilità, e per ridurre i costi e l'impatto ambientale legati al trasporto su gomma, è previsto l'utilizzo di mezzi elettrici per la consegna dei pasti ai ristoranti aziendali di Val Liona e Castello di Godego.

Alessandro Benetton: la web-serie che racconta il restauro di Palazzo Ancilotto

“Oggi sono felice di iniziare a raccontarvi di un progetto. Di quelli grandi, che si prendono lo spazio di anni ma cambiano profondamente il modo in cui guardi il mondo”: Alessandro Benetton lancia la web serie che ripercorre il progetto di restauro e riqualificazione di Palazzo Ancilotto, nuova sede di 21 Invest.

Alessandro Benetton

“Shared Beauty”: Alessandro Benetton racconta i restauri di Palazzo Ancilotto a Treviso

Per Alessandro Benetton il restauro di Palazzo Ancilotto è “il frutto di un grande progetto che ha richiesto anni di progettazione e lavori prima di dargli nuova vita facendolo diventare la nuova sede di 21 Invest”. Lo spiega nel primo episodio di “Shared Beauty”, il mini documentario di sei episodi in cui racconta il restauro e la riqualifica di Palazzo Ancilotto, scelto per ospitare i nuovi uffici di 21 Invest a Treviso. “Restaurare un palazzo non significa solo rimetterlo in sesto togliendogli un po’ di polvere di dosso, ma prendersi la responsabilità di un’intera eredità artistica e di una storia da far riemergere”, sottolinea il Presidente di 21 Invest ribadendo che raggiungere un tale risultato sia possibile “solo grazie agli sforzi di una grande squadra”. Nel format ad emergere è il ruolo importante che lo storico edificio ha giocato nella vita di Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: anni e anni di progettazione, questo è un grande progetto

Rilanciato sui profili social di Alessandro Benetton, il nuovo format ha debuttato lo scorso 5 giugno con una puntata intitolata “Memorie dal Futuro” in cui il Presidente di 21 Invest racconta la sua esperienza di studente a Palazzo Ancilotto e l’incontro con un professore di filosofia che lo ha aiutato a sviluppare il pensiero laterale che ha applicato con successo negli oltre 30 anni di attività di 21 Invest. “Non sono tornato in questo luogo per molti anni finché la diocesi non mi comunicò che aveva deciso di chiudere il liceo, è stato un momento doloroso, non potevo accettarlo. Così ho deciso di contribuire prima con delle borse di studio, poi acquistando il palazzo”, spiega Alessandro Benetton. Negli episodi successivi verranno raccontate le scoperte storico-artistiche che sono state portate alla luce dai lavori di restauro e il lavoro di progettazione portato avanti dallo studio David Chipperfield Architects Milano: “Ci siamo promessi di riportare una nuova luce su tutto il potenziale rimasto inespresso per tanto tempo, creando un collegamento con il futuro, il nostro punto d'arrivo”, ribadisce infine il Presidente di 21 Invest.

Harvard Business School Online, Alice Carli: il ruolo dell’innovazione nel cambiamento del business

Ospite di “Global Chapter” come prima donna italiana a partecipare al dialogo condotto da Gwen Mdinaradze, la celebre Deputy Director del Comitato Globale di Inclusione presso la Harvard Business School Online Community, Alice Carli è intervenuta sul tema dell'innovazione e delle sue diverse applicazioni strategiche, che da sempre rappresentano uno dei punti di forza della sua carriera.

Alice Carli, Direttore Generale e Membro del CdA di GAITTECH

Alice Carli: 20 anni di innovazione nel mondo della moda, beauty e lifestyle

Alice Carli ha dedicato oltre 20 anni della sua carriera collaborando con aziende di moda, beauty e lifestyle di rilievo internazionale che vantano una consolidata esperienza e un approccio innovativo. Negli ultimi tempi, segnati dalla pandemia e da un radicale cambiamento nel modo di fare business e nel rapporto con i consumatori, l'innovazione è diventata più cruciale che mai. Presso L'Autrechose, Furla e Peuterey, ha supportato l'implementazione del CRM, l'integrazione del digitale con il mondo fisico e l'introduzione di una chat 24/7 in sostituzione del tradizionale servizio clienti. Tali iniziative, che in passato potevano sembrare troppo innovative per molte aziende, hanno invece ottenuto un notevole successo tra i clienti B2C e, nel caso di L'Autrechose, anche tra i clienti B2B. Nell'intervista, Alice Carli ha spiegato che per un'azienda tradizionale non è facile adottare un modello di Power Business Intelligence, ma in realtà è solo una prima sfida di fronte al cambiamento. “La curiosità, per un Responsabile di Produzione di una azienda produttrice di qualunque categoria, è evidente che emerga. Ecco, magari è stato meno evidente prima della Pandemia perché tutto andava così di fretta che pochi avevano il privilegio di fermarsi a pensare con calma”, ha poi aggiunto. Secondo Alice Carli, l'innovazione è un approccio mentale aperto all'evoluzione, in grado di cogliere il cambiamento e i risultati positivi che ne conseguono.

Alice Carli: GAIT-TECH, innovazione e successo

Il lavoro di squadra è stato cruciale proprio per i differenti DNA professionali dei 4 fondatori (Goldoni, Caiumi, Benetti e Marchesini)”, ha sottolineato Alice Carli parlando della strategia implementata da GAIT-TECH S.r.l., società presso cui opera in qualità di Direttore Generale. Il concetto di innovazione è stato cruciale non solo nella strategia di posizionamento della tecnologia indossabile, la cosiddetta wearable technology, ma anche nel modo in cui la start-up è stata lanciata, vincendo un bando sull’innovazione di Invitalia e presentandosi al CES di Las Vegas. Alice Carli ha evidenziato come l'ingresso di Diego Dolcini come Direttore Creativo abbia contribuito in particolare alla transizione da un’arte artigianale a una produzione industriale, grazie alla sua flessibilità e conoscenza nel settore delle calzature. GAIT-TECH, grazie al suo approccio distintivo, ha ottenuto il prestigioso Premio America Innovazione, promosso dalla Fondazione Italia USA.

Claudio Descalzi: indipendenza energetica e diversificazione tecnologica, la vision di Eni

Nessuna contraddizione tra transizione e sicurezza energetica: la vision dell’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi, intervistato da “La Stampa”.

L’AD Claudio Descalzi a “La Stampa”: la crisi energetica e la risposta di Eni nell’intervista all’AD

Transizione energetica e sicurezza energetica: l’AD Claudio Descalzi, nell’intervista rilasciata a “La Stampa” lo scorso 29 aprile, ha spiegato che “non sono in contraddizione, anzi la prima è indispensabile per ottenere la seconda nel medio-lungo termine”. Nel breve però “la sicurezza energetica dipende dalla stabilità delle forniture di quei prodotti, petrolio e gas, che ancora soddisfano l'83% della domanda di energia”. Per sostituirli, ha aggiunto l’AD Claudio Descalzi intervistato in merito alla crisi energetica e alle prospettive per i prossimi mesi, è importante “che anche la transizione sia diversificata e contempli più tecnologie”. Il rischio, qualora la transizione non fosse improntata alla neutralità tecnologica, è che possano formarsi “colli di bottiglia tali da frustrare gli obiettivi di autonomia energetica”.

Claudio Descalzi: il punto sul progetto con Commonwealth Fusion Systems per l’energia da fusione  

Nell’intervista, l’AD Claudio Descalzi parla anche del progetto avviato con Cfs per realizzare la prima centrale a fusione nucleare nei primi anni del 2030. Un annuncio che ha suscitato qualche scetticismo, ricorda il giornalista. L’obiettivo resta confermato, ha ribadito l’AD, perché Eni non è solo azionista di Cfs ma collabora al progetto: “Siamo quindi in grado di verificarne i risultati che sono incoraggianti. Accetto lo scetticismo e sono consapevole che sull’atomo altri stanno sperimentando soluzioni diverse. L’importante è che la competizione non sia ideologica ma industriale volta a trovare la tecnologia migliore”. Basti pensare che “la popolazione globale è destinata a salire a 8-9 miliardi e la crescita demografica si concentrerà in Paesi dove l’accesso all’energia è limitato”: secondo Claudio Descalzi quindi “sarebbe un errore trascurare lo sviluppo di qualsiasi tecnologia in grado di fornirne con costi bassi e a emissioni zero”.

Claudio Machetti: le attività della Business Line di Enel

La Global Energy and Commodity Management è la linea di business del Gruppo Enel che fino al 2021 si chiamava Global Trading. Dal 2014 è guidata dal manager Claudio Machetti.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: le attività della Global Energy and Commodity Management Business Line di Enel

Quella che un tempo veniva chiamata Global Trading, oggi è Global Energy and Commodity Management Business Line. Si tratta della linea business di Enel che nel 2021 ha cambiato denominazione per rispecchiare meglio i nuovi modelli di business del Gruppo, maggiormente incentrati su energie rinnovabili, decarbonizzazione e sostenibilità rispetto al passato. Guidata dal manager Claudio Machetti, la business line concentra la propria attività soprattutto sui mercati dell’energia elettrica, sulla vendita all’ingrosso, sull’ottimizzazione e sull’hedging della produzione. Data la crescente attività sui mercati locali dell’elettricità wholesale, opera inoltre sempre più in sinergia con le unità di Energy Management nei Paesi in cui è presente il Gruppo.

Il percorso manageriale di Claudio Machetti in Enel

Claudio Machetti entra a far parte di Enel nel 2000 in qualità di Responsabile dell’Area Finanza. Tra le prime esperienze che lo vedono protagonista all’interno della società c’è la fondazione di Enelfactor, la controllata finanziaria di cui diventa Amministratore Delegato. Successivamente, viene nominato Presidente di Fondenel e Fopen, rispettivamente il fondo pensione integrativo dei dirigenti e il fondo pensione di operai, impiegati e quadri del Gruppo. Dal 2005 al 2009 è Direttore Finanziario di Enel, incarico che poi lascia per dirigere la divisione Risk Management. È il 2014 quando gli viene affidata la direzione della Global Energy and Commodity Management Business Line del Gruppo. Claudio Machetti è anche stato membro dei Consigli di Amministrazione di Endesa, Terna, Wind e altre consociate di Enel.

Economia circolare e materiali critici, Luca Dal Fabbro (Iren): sfruttare la miniera di rifiuti

Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren da giugno 2022, è intervenuto nel corso della presentazione del Position Paper “Materie prime critiche e produzioni industriali italiane - Le opportunità derivanti dall’economia circolare”, evento organizzato dal Gruppo Iren e da The European House - Ambrosetti per approfondire il tema della produzione di materie prime critiche e le criticità legate al mercato di approvvigionamento.

Luca Dal Fabbro, Presidente Iren

Luca Dal Fabbro: lavoro coordinato tra istituzioni e industrie per un approvvigionamento resiliente

La crisi del gas scaturita dagli eventi geopolitici dello scorso anno ha spinto i Paesi dell’UE verso la ricerca dell’indipendenza sulle materie prime. Secondo il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, l’obiettivo può essere raggiunto mediante un approccio coordinato di istituzioni, industrie e finanza. “Le materie prime critiche provengono da fuori dall'Europa e in particolare dalla Cina. L'Europa e l'Italia sono dipendenti dall'importazione di questi materiali. È importante avere un approvvigionamento quanto più indipendente da eventuali crisi di prezzo o crisi geopolitiche, come è accaduto per il gas lo scorso anno”, ha sottolineato il manager durante il suo intervento. La strada da intraprendere, dunque, è una: “Dobbiamo fare una politica di approvvigionamento che renda il Paese resiliente, individuare i materiali e le industrie che vengono impattate dal non averli. Istituzioni, industria e finanza devono fare un lavoro comune affinché questi materiali arrivino in Italia ad un buon prezzo e in maniera sicura”.

Luca Dal Fabbro: Iren punta a diventare leader nell’economia circolare dei materiali critici

L’Italia, come ha ricordato Luca Dal Fabbro, non possiede miniere e giacimenti di materiali critici, i quali devono quindi essere per forza importati. Abbiamo però “una miniera a cielo aperto”, ovvero i rifiuti, che attraverso investimenti mirati potrebbe arrivare a coprire, entro il 2040, fino al 32% delle necessità. “L’economia circolare è molto importante, recuperando materiali da televisori, cellulari, schede dei computer – ha affermato il Presidente di Iren – Abbiamo una miniera che va colta”. In tale contesto, “il ruolo di una multiutility come Iren è quello di essere capace a raccogliere e valorizzare prodotti importanti”. La società multiservizi possiede già un impianto in provincia di Torino nel quale vengono recuperati materiali dai monitor e dai televisori, un secondo impianto di recupero di metalli preziosi e rari è in fase di autorizzazione ad Arezzo e in provincia di Siena il Gruppo sta lavorando ad un progetto per il recupero dei pannelli fotovoltaici. “Noi ci candidiamo ad essere leader italiano nell’economia circolare dei materiali critici e rari”, ha dichiarato Luca Dal Fabbro.

Gian Maria Mossa: il maggio di Banca Generali, raccolta netta totale a 742 milioni di euro

Banca Generali, l’AD Gian Maria Mossa parla dei risultati registrati a maggio 2023: “Non solo il mese più forte dell’anno ma anche il miglior maggio della nostra storia”.

Banca Generali, maggio 2023 il mese più forte dell’anno: la soddisfazione dell’AD Gian Maria Mossa

Nelle parole dell’AD Gian Maria Mossa emerge la soddisfazione per i risultati registrati a maggio da Banca Generali. “Numeri alla mano, maggio è risultato non solo il mese più forte dell’anno ma anche il miglior maggio della nostra storia”, ha sottolineato in merito l’AD nel commentare la performance. Basti pensare che nel mese di maggio Banca Generali ha registrato un flusso di 742 milioni di euro, in crescita del 56% rispetto ad aprile e del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Da inizio anno, l’Istituto guidato da Gian Maria Mossa ha accumulato oltre 2,7 miliardi di euro, registrando un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo nel 2022.

Gian Maria Mossa: Banca Generali verso la “chiusura di un semestre in progressivo rafforzamento

L’AD Gian Maria Mossa, nel sottolineare il valore dei risultati ottenuti da Banca Generali, ha fatto notare come “stiamo registrando crescente attenzione verso i nostri servizi di investimento a valore aggiunto, come le gestioni patrimoniali e l’advisory”: al contempo “si è attenuato lo squilibrio verso la liquidità e gli strumenti rifugio”. Risposte “molto positive” arrivano anche dalle novità introdotte nei fondi di casa e nell’assicurativo: già a giugno, ha precisato l’AD, se ne vedrà l’impatto. “Guardiamo con fiducia alle prossime settimane avviandoci alla chiusura di un semestre in progressivo rafforzamento”, ha rimarcato infine Gian Maria Mossa.

Gruppo FS: fibra e 5G lungo i binari, firmato protocollo per abilitare la digitalizzazione

Grazie ad un’intesa siglata con il Governo, Gruppo FS sfrutterà la capillarità della rete ferroviaria per migliorare la connettività del Paese.

Gruppo FS

Con Gruppo FS l’ultra banda larga arriva nelle aree scoperte

Importante novità nel mondo dei trasporti: Gruppo FS ha siglato un protocollo d’intesa con il Governo lo scorso 23 maggio per portare la fibra ottica e il 5G su tutto il territorio nazionale sfruttando gli oltre 16mila chilometri di linee ferroviarie. L’obiettivo è favorire la trasformazione digitale del Paese, con particolare attenzione alle aree interne e periferiche così da ridurre il digital divide. L’accordo — firmato dall’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris, dal Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture dei Trasporti Matteo Salvini, dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti — prevede un co-finanziamento da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dal valore massimo complessivo di 550 milioni di euro. Risorse che Gruppo FS utilizzerà nei prossimi tre anni per posare un cavo a fibre ottiche e realizzare un’infrastruttura radiomobile 5G, entrambe a uso pubblico, dando priorità alle tratte ad alta velocità.

Gruppo FS, il commento di Luigi Ferraris: capillarità della rete fattore abilitante della digitalizzazione

La rete ultraveloce del Gruppo FS avrà ricadute positive non solo per i viaggiatori dei treni ad alta velocità, che potranno navigare online con stabilità e velocità anche in galleria, ma per le imprese, i cittadini, le attività turistiche e quelle agro-alimentari limitrofe alla rete. “La capillarità della nostra rete ferroviaria – ha dichiarato l’AD Luigi Ferraris – ci permetterà di portare la fibra ottica in aree oggi poco o per niente coperte, per migliorare la connettività e diventare così un fattore abilitante di molteplici processi di digitalizzazione”. Gli interventi previsti nel protocollo d’intesa consentiranno un ulteriore sviluppo anche sul fronte della logistica, della sicurezza e della manutenzione. Con la ridotta latenza del 5G sarà infatti possibile un monitoraggio più efficace sia delle infrastrutture ferroviarie che di quelle stradali. Proprio lo scorso autunno, Gruppo FS aveva lanciato “Gigabit Rail&Road”, il piano da 2 miliardi di euro per dotare di fibra ottica la rete ferroviaria e portare il wi-fi stabile a bordo dei treni: in questi mesi la società ha già trasmesso la connettività 4G su tutta la linea Alta Velocità Milano-Firenze, mentre entro il 2023 il servizio verrà esteso fino a Roma e Napoli, da Torino a Milano e da Bologna a Venezia. “Sono molto soddisfatto di questo accordo che vede il nostro progetto Gigabit Rail&Road entrare a far parte del più ampio disegno nazionale di trasformazione digitale promosso dal Governo”, ha concluso Luigi Ferraris.

venerdì 16 giugno 2023

Cristina Scocchia: il panorama lavorativo italiano nell’intervista a “Fortune Italia”

Nell’intervista, l’AD Cristina Scocchia ha analizzato anche alcuni aspetti critici che caratterizzano il mondo del lavoro in Italia, ad esempio le difficoltà che incontrano le donne nell’avanzare in termini di carriera.

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Cristina Scocchia: gli esordi in Procter&Gamble e i ruoli di AD

Ripercorrendo le tappe salienti della sua carriera, caratterizzata da dedizione, abilità di leadership e promozione della diversità nei team, Cristina Scocchia ha raccontato a “Fortune Italia” come il suo percorso professionale sia iniziato già durante gli anni universitari: l’occasione le è offerta dalla multinazionale Procter&Gamble che fin da subito riconosce in lei un grande potenziale. Da lì in avanti assume ruoli di responsabilità nei mercati internazionali, fino a raggiungere posizioni apicali in diverse aziende. L’intervista è occasione anche per condividere il suo punto di vista su alcuni aspetti del mondo professionale italiano, soprattutto per quanto riguarda i giovani e le donne. A tal proposito l’AD ha riportato un episodio accadutole di recente: “Arriva in azienda un gruppo di fornitori, salutano con molti ossequi i miei dirigenti, io sono invisibile”: “Poi si girano verso di me e mi porgono il cappotto. ‘Può appenderlo per favore?’, mi chiedono. ‘Volentieri’ rispondo. E mi presento: ‘Piacere, sono l’Amministratore Delegato’”. L’episodio mette in evidenza contesti professionali ancora inadeguati in termini di equità, dalla prospettiva di chi ha operato lungamente all’interno di realtà variegate quali L’Oréal Italia, KIKO Milano e attualmente Illycaffè. In tali contesti, Cristina Scocchia si è resa protagonista di percorsi di successo portando avanti importanti strategie di crescita. La sua leadership, sia in passato che oggi, è supportata da valori solidi e dalla promozione della complementarietà nelle risorse umane, fattori fondamentali per il successo aziendale.

Pari opportunità in Italia: le considerazioni di Cristina Scocchia

Nell’intervista, Cristina Scocchia racconta di come il suo percorso professionale sia iniziato con un career day presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università Bocconi: qui entra in contatto con la multinazionale Procter&Gamble. “Sono rimasta folgorata da questa azienda che parlava di talento, di merito, di investimenti sui giovani, di uguaglianza di genere”, sottolinea. Dopo uno stage di tre mesi riceve una proposta di assunzione: gli inizi sono impegnativi “ma ne è valsa la pena: ho capito che era un treno da prendere subito, uno di quelli che passa una volta nella vita”. La crescita professionale la conduce verso nuovi traguardi, giungendo alla guida delle Cosmetics International Operations con responsabilità del brand Max Factor in oltre 75 Paesi. Nel 2013 accetta una nuova sfida in L’Oréal, dove è nominata Amministratore Delegato della divisione italiana. “La sfida era costruire un team e fare un turn-around di vendite e di fatturato”, spiega nell’intervista: “In 4 anni l’azienda è entrata nel retail, abbiamo investito in trasformazione digitale e lanciato nuovi prodotti e categorie di merce. Avevo 39 anni quando sono arrivata, ma l’annuncio ufficiale l’ho fatto al mio quarantesimo compleanno. Sapevo che in Italia sarei stata più credibile a 40, che a 39”. Una battuta, sottolinea nell’intervista, specificando che “onestamente credo ci sia del vero”. Nel 2017 Cristina Scocchia avvia una nuova esperienza in KIKO Milano assumendo il ruolo di Amministratore Delegato. Successivamente, nel 2022, passa alla guida di Illycaffè: “Da 3 anni facevo parte del CdA dell’azienda, poi Andrea Illy mi ha offerto di iniziare un ciclo che portasse Illy in Borsa. Non avevo mai quotato un’azienda, mi sembrava un’idea stimolante”, così la manager a conclusione dell’intervista.

Enrico Vita: il valore delle persone per un’azienda come Amplifon, il focus su “Forbes”

L’AD di Amplifon Enrico Vita: “Ho la fortuna di guidare un gruppo di persone di grande talento, che condividono valori estremamente semplici ma anche molto forti, un progetto, con la passione per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi”.

Enrico Vita

Enrico Vita: iniziative di Amplifon a beneficio di dipendenti e collaboratori

La fortuna che l’AD Enrico Vita si riconosce è di poter “guidare un gruppo di persone di grande talento”: parole riportate su “Forbes” in un articolo che spiega perché Amplifon sia tra le aziende più amate dai propri dipendenti. Tre i pilastri su cui si basa la strategia delle risorse umane: organizzazione, persone e cultura, che si configurano come un acceleratore per la crescita del business e della sua sostenibilità nel lungo periodo. Oggi sono più di 19.400 i dipendenti e i collaboratori che lavorano per conto del Gruppo nei 25 Paesi in cui è presente. D’altronde l’attenzione per i propri professionisti contraddistingue da sempre Amplifon, come dicono anche le numerose iniziative promosse in questa direzione. Basti pensare ad Ampli-Academy: il programma di formazione, supportato fortemente anche dall’AD Enrico Vita, offre opportunità di aggiornamento continue, innovative e mirate, con un catalogo di oltre 20mila corsi nelle diverse lingue dell’azienda.

Enrico Vita, AD di Amplifon: il valore delle nostre persone

Amplifon, guidata da Enrico Vita, si impegna a garantire a quanti ne contribuiscono quotidianamente alla crescita almeno 3 giornate medie di formazione pro capite ogni anno: nel 2022 sono state erogate oltre 400.000 ore di formazione in tutto il mondo. Un “gruppo di persone di grande talento”, sottolinea l’AD Enrico Vita, che “condividono valori estremamente semplici ma anche molto forti, un progetto, con la passione per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi, ma soprattutto, che hanno piacere di lavorare insieme con le giuste dinamiche di team”. Un impegno premiato anche su scala internazionale come dimostrano i diversi riconoscimenti di eccellenza assegnati al Gruppo. Tra questi Top Employers 2023, per il secondo anno consecutivo in Europa, e, per la prima volta anche negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, ma anche la Top 100 di Newsweek che riunisce i Most Loved Workplace, sulla base dei parametri di soddisfazione, ingaggio e inclusione stabiliti dal Best Practice Institute della Florida.

Paolo Gallo, AD di Italgas: il trilemma della transizione energetica

Nel corso dell'assemblea generale di Eurogas, l'Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo ha posto l'accento sulla necessità di affrontare il trilemma della transizione energetica: garantire una transizione sicura, sostenibile e competitiva.

Paolo Gallo, AD di Italgas

Paolo Gallo: il dibattito su sicurezza, competitività e sostenibilità nella transizione energetica

L'Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo ha posto l'accento sull'importanza di una transizione energetica che sia sicura, sostenibile e competitiva durante l'assemblea generale di Eurogas, l'associazione europea che riunisce le imprese del settore del gas. Nel corso del dibattito, l’AD ha evidenziato come, nonostante la transizione energetica rimanga al centro delle attenzioni, sia emersa la necessità di concentrarsi anche sulla sicurezza e sulla competitività degli approvvigionamenti. La competitività non riguarda solo le industrie, ma anche il consumatore finale. Paolo Gallo ha sottolineato l'importanza di risolvere il "trilemma" che si presenta, ovvero garantire una transizione energetica efficace che assicuri sia la sicurezza degli approvvigionamenti sia un costo dell'energia, e che sia capace di mantenere l'industria competitiva, evitando impatti negativi per i consumatori.

Paolo Gallo: garantire una transizione energetica equilibrata per l'industria e i consumatori

La collaborazione tra Eurogas e Italgas per l'organizzazione dell'assemblea generale ha offerto un'opportunità di riflessione sulla situazione attuale della transizione energetica nel nostro Paese. Paolo Gallo ha evidenziato come gli avvenimenti degli ultimi 18 mesi, tra i quali la guerra in Ucraina, abbiano spinto a riconsiderare alcuni aspetti fondamentali. Sebbene la transizione energetica rimanga un obiettivo prioritario, sono emerse anche la sicurezza degli approvvigionamenti e la competitività come elementi chiave. Quest'ultima non riguarda soltanto l'industria, ma ha un impatto significativo anche sul consumatore finale. Paolo Gallo ha sottolineato la necessità di risolvere il "trilemma" rappresentato dalla transizione energetica, affinché si possa garantire sicurezza, competitività e un costo dell'energia accessibile, evitando gli effetti destabilizzanti che si sono verificati in passato.

Risparmio privato, Banca Generali non si ferma più: a maggio raccolta netta a 742 milioni

Per Banca Generali si prospetta un 2023 in crescita, con il risparmio privato che si affida sempre più a servizi di gestione patrimoniale e advisory.

Banca Generali

Risparmio privato, maggio da record per Banca Generali: raccolta a +56% su aprile

Il risparmio privato non si lascia intimorire dalle turbolenze dei mercati finanziari e dalle incertezze macroeconomiche e continua a scegliere Banca Generali come partner di fiducia. A maggio, l’Istituto ha registrato flussi netti (sottoscrizioni meno rimborsi) di 742 milioni di euro, con un aumento del 56% rispetto ad aprile e del 24% rispetto allo stesso mese del 2022. Nei primi cinque mesi del 2023 la raccolta netta complessiva ha superato quota 2,7 miliardi, segnando un +9% sul dato dello scorso anno (2,5 miliardi). A trainare il trend positivo di Banca Generali le soluzioni gestite, con i contenitori finanziari che nel mese di maggio hanno toccato quota 53 milioni (277 milioni da inizio anno) e i fondi casa a quota 13 milioni (183 milioni da gennaio). Un segnale che il risparmio privato sta lentamente spostando il suo focus dagli strumenti di rifugio. Continua inoltre la stabilizzazione dei flussi assicurativi (22 milioni nel mese), così come il recupero delle polizze tradizionali, che già da giugno torneranno a registrare dinamiche positive.

Banca Generali, Jeffries riconferma buy e target price. La soddisfazione di Gian Maria Mossa

Le performance di Banca Generali sono state riconosciute anche da Jefferies, che ha confermato il rating “buy” dell’Istituto con target price di 41,4 euro. Alla luce dei dati sulla raccolta, lo scorso 5 giugno il titolo ha chiuso a quota 31,08 euro (+1,05%). Soddisfatto “della forza e della qualità della raccolta” l’AD e DG di Banca Generali Gian Maria Mossa: “Numeri alla mano maggio è risultato non solo il mese più forte dell’anno, ma anche il miglior maggio della nostra storia”, ha evidenziato il manager. Mossa ha poi sottolineato la rinnovata attenzione verso servizi di investimento a valore aggiunto. Sempre più famiglie scelgono di affidare il proprio risparmio privato a gestioni patrimoniali e advisory: “Si è attenuato lo squilibrio verso la liquidità e gli strumenti rifugio”, ha concluso l’AD.

giovedì 15 giugno 2023

Genova: l’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris nominato Ambasciatore della città

A Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS da giugno 2021, è stato riconosciuto un ruolo nella valorizzazione, in Italia e all’estero, della città di Genova e della Regione Liguria: il manager ha ricevuto la nomina ad Ambasciatore del capoluogo ligure.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris sarà rappresentante di Genova nel mondo

L’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris è tra le 16 persone scelte a rappresentare Genova nel mondo. Nonostante le sue origini legnanesi, il manager può considerarsi a tutti gli effetti un genovese doc. Trasferitosi da giovanissimo nel capoluogo ligure per seguire il padre, un maresciallo dei carabinieri, ha realizzato il suo intero percorso di studi nella città, inclusa la laurea in Economia e Commercio. Quest’ultima ha segnato l’inizio di un cammino che nel giugno del 2021 l’ha portato alla guida del Gruppo FS, una realtà con oltre 85mila dipendenti e con un Piano industriale decennale che prevede più di 190 miliardi di investimenti in infrastrutture, servizi per la mobilità, tecnologia e digitalizzazione.

L’annuncio della nomina ad Ambasciatore di Luigi Ferraris

La nomina di Luigi Ferraris ad Ambasciatore di Genova nel mondo è stata ufficializzata in occasione della Festa della Bandiera, tenutasi lo scorso 23 aprile, nel giorno di San Giorgio. La cerimonia istituzionale si è svolta nella Sala del Gran Consiglio di Palazzo Ducale e si è poi spostata in Piazza De Ferrari, culminando in un flashmob attorno all’iconica fontana. Oltre 300 i ballerini che vi hanno preso parte. Tra le figure istituzionali che hanno presenziato all’evento: il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi; il Presidente della Giunta regionale della Liguria Giovanni Toti; il Sindaco di Genova Marco Bucci e il Prefetto della città, Renato Franceschelli.

mercoledì 14 giugno 2023

Luca de Meo: transizione verso l’elettrico, una sfida cruciale per l’industria europea dell’auto

Luca de Meo è intervenuto all’ultima edizione del Festival dell’Economia di Trento. Il CEO di Renault Group ha parlato del bisogno di una strategia industriale europea per tutelare il settore dell’automotive nella transizione all’elettrico, e dei rischi della normativa Euro 7.

Luca de Meo

Switch verso l’elettrico, il punto di Luca de Meo

L’attuazione della proposta Euro 7 comporterà un serio rischio per la tenuta dell’industria automobilistica europea, che oggi è alle prese con gli investimenti nell’elettrico e la competizione cinese. Serve invece una nuova strategia industriale che tuteli uno dei settori più rilevanti a livello europeo. È il messaggio lanciato da Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente di ACEA, nel suo intervento al convegno “Nascita della nuova industria dell’auto” organizzato in occasione del Festival dell’Economia di Trento. Quello dell’automotive è un settore che, secondo gli ultimi dati, contribuisce all’8 del Pil europeo, con circa 13 milioni di persone occupate, più di 1 lavoratore su 10. La sua leadership a livello mondiale, che dura da oltre un secolo, è testimoniata dai grandi marchi tedeschi, francesi e italiani e dal surplus di 100 miliardi di euro sulla bilancia internazionale. Un primato che va difeso, ha ribadito Luca de Meo, soprattutto ora che l’industria ha bisogno di concentrare tutte le sue risorse nello switch verso l’elettrico e recuperare il ritardo con la Cina: “Mi auguro che ci sia una revisione da parte della comunità europea sulle condizioni per portare l’Euro 7”, ha commentato il Presidente di ACEA.

Luca de Meo: senza una nuova strategia industriale l’Europa rischia di dipendere dalla Cina

Il passaggio verso l’elettrico, che necessita di investimenti ingenti e soprattutto di materie prime ai semiconduttori, sta creando alcune difficoltà al settore: “I cinesi controllano la parte alta della catena del valore e sono partiti prima – ha spiegato Luca de Meoin Europa si vendono 1 milione di auto elettriche l'anno mentre in Cina 6-7 milioni”. Con la normativa Euro 7 i produttori sarebbero costretti a distrarsi dalla missione di trasformare l’industria, aumentando così la già evidente disparità con i concorrenti cinesi, pronti a varcare la frontiera europea, senza dimenticare anche quelli statunitensi e realtà come Tesla. L’Europa, ha concluso Luca de Meo, deve farsi carico della sfida proponendo una nuova strategia industriale a livello comunitario, a partire dal fabbisogno di materie prime e semiconduttori sofisticati.

Federico Motta Editore: il viaggio di Umberto Eco tra storia e filosofia

La collaborazione tra Federico Motta Editore e Umberto Eco ha dato vita a opere di grande rilevanza culturale. Tra queste, “La Filosofia” rappresenta un viaggio affascinante attraverso la storia del pensiero umano, dal passato remoto fino ai giorni nostri.

La Casa Editrice Federico Motta Editore

“Historia”, l’opera enciclopedica pubblicata da Federico Motta Editore

Umberto Eco, intellettuale poliedrico che ha segnato la letteratura italiana del Novecento, si è distinto come semiologo, massmediologo, scrittore e storico della filosofia. Durante la sua vita, ha pubblicato numerosi scritti, tra cui opere narrative e saggi sulla storia, la filosofia medievale, la semiotica e la teoria della comunicazione. Tra questi, spiccano i prestigiosi volumi editi da Federico Motta Editore. Dal 2007, Eco ha curato per la Casa Editrice milanese un'opera enciclopedica suddivissa in tre macro aree: Antichità, Medioevo ed Età moderna. Intitolata “Historia - La grande storia della civiltà europea”, quest'opera complessa e articolata abbraccia gli avvenimenti della storia della civiltà europea, dal Vicino Oriente Antico al Novecento, offrendo un ampio affresco della cultura in tutte le sue sfaccettature. Grazie al contributo di oltre 400 autori esperti, sono stati pubblicati migliaia di saggi monografici suddivisi nelle principali discipline che compongono il patrimonio di conoscenze umane: dalla letteratura alle arti visive, dalla storia alla musica, dalle scienze alla filosofia. Durante una cerimonia alla presenza del professor Umberto Eco e dei vertici di Federico Motta Editore, una copia di quest'opera è stata donata all'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Federico Motta Editore, la filosofia secondo Umberto Eco

Uno dei sogni di Eco era avvicinare i lettori al ragionamento filosofico, una passione che ha consolidato durante gli anni universitari e che è rimasta un tema costante per tutta la sua vita. Questo sogno si è concretizzato con la pubblicazione di un'altra importante opera intitolata “La Filosofia”. Questi volumi rappresentano un viaggio appassionante attraverso la storia del pensiero, dalla Grecia antica ai giorni nostri, raccontato attraverso le riflessioni dei più grandi pensatori di tutti i tempi. Come ricorda Federico Motta Editore, per comprendere appieno il pensiero di un autore è necessario conoscere anche il contesto storico e sociale dell'epoca in cui ha vissuto. Proprio per questa ragione, l'opera accompagna il lettore in un viaggio insolito alla scoperta dell'ambiente che circondava gli autori, con riferimenti alla cultura dell'epoca e alla vita quotidiana. Tra le opere più importanti realizzate da Umberto Eco, è doveroso ricordare i suoi romanzi più celebri, da Il nome della rosa a Il pendolo di Foucault, seguiti da L'isola del giorno prima, Baudolino, La misteriosa fiamma della regina Loana, Il cimitero di Praga e Numero zero. Tra i saggi più rilevanti, invece, si annoverano Opera aperta, Apocalittici e integrati, La struttura assente, Lector in fabula, Kant e l'ornitorinco e Dire quasi la stessa cosa.