martedì 21 ottobre 2025

Gruppo Danieli: prospettive in crescita grazie all’ampio portafogli di ordini

Sono stati approvati dal CdA i risultati del bilancio annuale di Gruppo Danieli, con 4,2 miliardi di euro di ricavi operativi e 437,8 milioni di euro di EBITDA. Per la distribuzione del dividendo è previsto un totale di 22,9 milioni di euro, da discutere alla prossima Assemblea degli Azionisti.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: il CdA ha approvato i risultati del bilancio annuale

Lo scorso 25 settembre, il CdA di Gruppo Danieli ha approvato il bilancio annuale, per il periodo che va dal luglio 2024 al giugno 2025. Con ricavi operativi che ammontano a 4,2 miliardi di euro e un’EBITDA pari a 437,8 milioni di euro, le prospettive del Gruppo sono in crescita, potendo vantare un portafogli ordini tra i 5,7 e 6 miliardi di euro. Tra gli altri dati del bilancio, il risultato operativo è pari a 303,1 milioni di euro (+37% rispetto all’esercizio precedete); l’utile netto ammonta a 220,1 milioni di euro e il patrimonio netto a 2,760 miliardi di euro (+5%). A seguito di questi risultati, per la distribuzione del dividendo agli azionisti il CdA di Gruppo Danieli prevede: 0,31 euro per le azioni ordinarie e 0,33 euro per quelle risparmio, per un totale di 22,9 milioni di euro. La proposta verrà presentata alla prossima Assemblea degli Azionisti, in programma il 28 ottobre.

Gruppo Danieli: gli investimenti in ricerca e innovazione

In prima linea per quanto riguarda innovazione e sviluppo, Gruppo Danieli ha reinvestito negli ultimi dieci anni più dell’85% dei propri profitti, puntando alla crescita aziendale e alla solidità finanziaria e collocando fondi nella realizzazione di nuovi impianti tecnologicamente all’avanguardia e sostenibili. Nonostante gli investimenti in innovazione e ricerca, il dividendo che il Gruppo intende distribuire ai propri azionisti non differisce da quello degli scorsi anni, alla luce dei risultati conseguiti e nella prospettiva di un miglioramento del mercato di riferimento. Per quanto riguarda le due grandi divisioni di Gruppo Danieli, i risultati del settore Plant Making hanno seguito le previsioni di inizio anno, rispettando i programmi di costruzione dei clienti; mentre le acciaierie Abs hanno totalizzato una produzione di 1,1 milioni di tonnellate, con una prospettiva in forte crescita.

Il mandato di Luca Dal Fabbro come Presidente di Utilitalia

Presidente di Iren ed esperto in ambito ESG, Luca Dal Fabbro guiderà la Federazione delle imprese dei servizi di acqua, ambiente ed energia fino al 2027: nel suo mandato il focus sarà sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità ambientale. In cima alla lista delle priorità c’è la modernizzazione delle infrastrutture.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro alla guida di Utilitalia fino al 2027

Da luglio 2025, Luca Dal Fabbro è Presidente di Utilitalia, la Federazione delle imprese dei servizi di acqua, ambiente ed energia. Già Vicepresidente vicario dal 2023 al 2025, è subentrato a Filippo Brandolini, Presidente di Herambiente (Gruppo Hera). Sotto il suo mandato, le priorità di Utilitalia vertono verso un rinnovato slancio nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità ambientale ed energetica. Il focus del manager è sulla modernizzazione delle infrastrutture, soprattutto quelle idriche, per far fronte al problema delle perdite e migliorare la qualità del servizio. In primo piano anche la promozione di investimenti per sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni, con una spinta sullo sviluppo delle rinnovabili e delle reti smart, e il tema della sicurezza delle reti. Con la sua visione strategica, Luca Dal Fabbro dovrebbe dunque guidare l’Italia verso una posizione d’avanguardia nella gestione dei servizi pubblici essenziali. Il mandato durerà fino al 2027.

Luca Dal Fabbro: il percorso professionale

Ingegnere di formazione, Luca Dal Fabbro vanta una lunga esperienza manageriale internazionale nei settori industriale, finanziario e dell’energia. Attualmente Presidente esecutivo della multiutility quotata alla Borsa di Milano Iren, ha avviato la carriera in Procter & Gamble, per poi entrare in Enel nel 2001 ricoprendo incarichi di crescente responsabilità culminati nella nomina ad Amministratore Delegato di Enel Energia. Successivamente, ha assunto ruoli di rilievo in altre importanti realtà, tra cui quelli di Amministratore Delegato di E.On Italia, Presidente di Electro Power System, Amministratore Delegato di GRT Group, Presidente di Tamini Trasformatori, Presidente di Snam, Amministratore Delegato di INSO e Presidente Esecutivo di Renovit. È stato, inoltre, nel Consiglio di Amministrazione di Terna, membro del Consiglio Direttivo di Assofranchising, Confindustria Assoelettrica e Confindustria Provinciale. Autore di tre libri sulla transizione energetica e digitale, ha guidato il desk Far East dell’Istituto Affari Internazionali.

Welfare Forum 2025: Fabrizio Ruggiero, il nuovo equilibrio tra vita e lavoro

Il 2 ottobre, Milano è tornata protagonista del dibattito sul futuro del lavoro, ospitando il Welfare Forum 2025 di Edenred Italia. L’evento, che ha riunito oltre 300 direttori del personale, è stato aperto dall’Amministratore Delegato di Edenred Italia, Fabrizio Ruggiero, che ha rilanciato il tema del work-life balance, suggerendo un nuovo paradigma di lavoro, in cui anche il lavoro è parte integrante della vita, ma deve diventare un’esperienza gratificante e non logorante.

Fabrizio Ruggiero

Fabrizio Ruggiero: necessario adeguare il Work-Life Balance

Al centro della discussione, i dati dell’Osservatorio Welfare Edenred e gli interventi dei protagonisti del settore. Giulio Siniscalco, Commercial Director di Edenred Italia, ha ribadito come il welfare aziendale non possa più essere considerato un costo, bensì un investimento strategico per il benessere, la motivazione e la fidelizzazione dei talenti. Al suo intervento si è aggiunto quello di Fabrizio Ruggiero, che ha riportato al centro il tema del Work-Life Balance. Concetto nato negli anni ‘70, oggi – ha sottolineato il manager – necessita di una rilettura in chiave contemporanea. “L’espressione “Work-life Balance” nasce negli anni ‘70 in UK, dopo 50 anni in qualche modo non è più forse adeguato al contesto – ha fatto sapere l’Amministratore Delegato di Edenred Italia – Oggi con le nuove generazioni che arrivano al mondo del lavoro non c’è più una separazione fra work e life, c’è una vita dentro cui il lavoro deve essere una parte importante e gratificante dell’esperienza. Deve essere lavoro buono.”.

Fabrizio Ruggiero: una nuova cultura del lavoro

Secondo Fabrizio Ruggiero, l’equilibrio tra vita privata e professionale non va più interpretato come una netta divisione, ma come un’integrazione armonica. Quando le persone si sentono ingaggiate, motivate e legate ai valori dell’azienda, le performance crescono: una ricerca condotta da SDA Bocconi indica fino al +10% di fatturato per le imprese che investono in welfare aziendale. La giornata si è poi conclusa con l’intervento della psicologa Stefania Andreoli, che ha sottolineato come il conflitto sociale si sia trasformato da “lotta di classe” a divario generazionale. Per i giovani, il lavoro non è soltanto mansioni o ruoli, ma soprattutto relazioni: un ambiente sano, inclusivo, capace di valorizzare l’etica e la contemporaneità delle interazioni. Con oltre 300 HR leader riuniti, il Welfare Forum 2025 di Edenred Italia si è confermata l’occasione per accendere il dibattito sul futuro del lavoro. Una sfida che vede il welfare aziendale non come semplice benefit, ma come leva di trasformazione culturale e competitiva, con le persone sempre al centro.

lunedì 20 ottobre 2025

“Vita”: il nome di Diana Bracco figura nel numero di ottobre dedicato alla filantropia

Il magazine “Vita” di ottobre 2025 ha dedicato un numero ai 100 protagonisti della filantropia italiana: tra i benefattori che ogni anno investono in iniziative sociali, culturali e ambientali c’è anche l’imprenditrice e dirigente d’azienda Diana Bracco, Presidente del Gruppo e della Fondazione Bracco.

Diana Bracco

Diana Bracco e i rappresentanti della filantropia italiana

Per l’edizione di ottobre 2025, dal titolo “Nella testa dei filantropi”, il magazine “Vita” ha voluto dedicare un numero ad alcuni protagonisti della filantropia italiana: grandi benefattori che hanno dato vita a fondazioni di impresa, di comunità o di origine bancaria, ma anche manager di aziende ed esponenti di enti nati dalle ex-Casse di risparmio. Sono tutti leader di un movimento che, ogni anno, arriva a erogare o investire quasi 2 miliardi di euro per il prossimo. Si va dalla Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Allegra Caracciolo Agnelli alla Chairwoman di Bolton Group Marina Nissim, passando per la Vicepresidente di Only The Brave Foundation Arianna Alessi e la Presidente e AD del Gruppo Bracco Diana Bracco. In tutto, sono 100 i filantropi di cui il periodico sul racconto sociale, il volontariato, la sostenibilità economica e ambientale e il non profit riporta la visione, gli obiettivi e le fonti di ispirazione.

Diana Bracco: l’impegno per le donne, i giovani e la cultura

Diana Bracco, tra i volti femminili più noti dell’industria italiana, è alla guida del Gruppo internazionale di famiglia attivo nel settore delle scienze della vita, leader nella diagnostica per immagini. Tradizionalmente attenta ai giovani, alle donne e alla cultura, nel 2010 ha dato origine alla Fondazione Bracco. Quest’ultima, nata dal patrimonio di valori maturati in quasi 100 anni di storia della famiglia e del Gruppo Bracco, si propone di “creare e diffondere espressioni della cultura, dell’arte e della scienza quali mezzi per migliorare la qualità della vita e della coesione sociale, con una specifica attenzione alle donne e ai giovani”. Tra le iniziative che porta avanti da anni, c’è il progetto “Diventerò”, con cui la Fondazione supporta i giovani talenti nel loro percorso formativo e professionale, promuovendo anche la parità di genere nelle discipline STEM. In passato, Diana Bracco è stata inoltre Presidente del programma Responsible Care Italia e della Fondazione Sodalitas per lo sviluppo dell’imprenditoria sociale. Nell’ambito del “B20 Italy 2021”, è stata Ambassador per il Women Empowerment.

Amica Chips, identità e crescita: export in oltre 22 Paesi

Un viaggio nell’imprenditoria italiana che unisce visione, radici territoriali e ambizione globale: con Amica Chips protagonista di una storia di crescita, Alfredo Moratti ripercorre l’idea originaria, l’espansione internazionale e i valori che collegano equilibrio personale, metodo manageriale e risultati di lungo periodo.

Amica Chips

Amica Chips: il sogno che diventa impresa globale

Dalla determinazione di un giovane che si immaginava imprenditore nasce un percorso che, in tre decenni e mezzo, ha costruito una realtà alimentare affermata oltre confine, con presenza in più di 20 Paesi e una leadership consolidata nel segmento delle patatine. Il fondatore di Amica Chips Alfredo Moratti restituisce il filo rosso che unisce aspirazione, disciplina e responsabilità verso le nuove generazioni: “Senza quel sogno probabilmente oggi non sarei qui. E questo è quanto vorrei lasciare alle nuove generazioni, affinché i giovani credano in sé stessi, nelle loro capacità e si lancino nelle avventure imprenditoriali in Italia, affrontando le sfide e cogliendo le opportunità che si presenteranno lungo il cammino”. Un messaggio che valorizza coraggio, resilienza e capacità di leggere le opportunità del mercato, senza tralasciare la continuità industriale e l’eccellenza di prodotto.

Amica Chips: 35 anni di storia e la lezione della simmetria

Il trentacinquesimo anniversario diventa l’occasione per raccontare una traiettoria coerente: radici locali, visione internazionale, qualità produttiva e identità di marca riconoscibile. Nel volume edito da Mondadori Electa, firmato da Filippo Poletti, Alfredo Moratti mette in relazione metodo e risultati, condensando la cifra del suo approccio manageriale nel titolo ‘Ci vuole simmetria’. L’idea di equilibrio, applicata alla vita professionale, guida scelte e priorità che hanno reso il marchio un riferimento nel settore degli snack, con una crescita costruita su organizzazione, obiettivi misurabili e attenzione alla reputazione. La narrazione si concentra così su persone, scelte strategiche e cultura d’impresa, delineando un modello che unisce visione e operatività quotidiana.

Gianluca Bufo: il ruolo dell’innovazione nella trasformazione delle multiutility

Intervenuto a “Road to InSummit” su Class CNBC, Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren, ha ribadito l’importanza dell’innovazione nel settore delle multiutility, specificando come in Iren siano in atto investimenti per la trasformazione delle Business Unit e dei processi organizzativi.

Gianluca Bufo

Gianluca Bufo: la spinta all’innovazione di Iren

Gianluca Bufo, AD e DG di Iren, nel suo intervento nel programma “Road to InSummit” di Class CNBC, si è soffermato sugli aspetti legati all’innovazione applicati al settore delle multiutility. “È un tema di estrema vitalità. È una trasformazione delle utility che noi, come Iren, stiamo facendo con grandi investimenti e con grande evoluzione anche delle nostre persone e dei nostri processi”. Nell’ambito dell’innovazione rientra anche l’implementazione dell’IA, tecnologia che Iren ha applicato non solo ai propri business ma anche all’interno dei processi aziendali, ad esempio nella selezione del personale, ha dichiarato Gianluca Bufo. L’innovazione rappresenta una sfida poiché è sottoposta a costanti cambiamenti, ai quali Iren sta cercando di rispondere attraverso l’adozione di modelli flessibili e trasformando i propri processi organizzativi.

Gianluca Bufo: il percorso professionale del manager alla guida di Iren

Con una visione manageriale improntata alla sostenibilità e all’innovazione, Gianluca Bufo si è laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Padova, esordendo professionalmente in Eni nel 2000, entrando a far parte dell’area CFO della Divisione Gas & Power. Dopo aver assunto ruoli di crescente responsabilità nella Pianificazione Strategica e nel Controllo di Gestione, nel 2009 è passato nell’area commerciale, consolidando le attività retail e contribuendo all’acquisizione strategica di Toscana Energia Clienti e Sea Viareggio. Nello stesso anno, è stato nominato Senior Vice President Operations Retail e, nel 2014, ha assunto la guida delle attività commerciali in qualità di Senior Vice President Sales di Eni Retail Gas & Power. Il 2015 ha segnato l’ingresso di Gianluca Bufo in Iren Mercato S.p.A., in qualità di AD e Direttore della Business Unit Mercato. Con un forte impulso all’innovazione, ha rafforzato la competitività dell’azienda, fino a ricoprire il ruolo della Direzione Energy Management. Nel settembre 2024, è stato nominato dal CdA come AD e DG di Iren.

McFIT: eventi e workshop per il pubblico al Festival Mix di Milano

In occasione del 39esimo Festival Mix di Milano, evento su cinema, cultura e diritti LGBTQIA+, McFIT, in qualità di Main Sponsor, ha riconfermato il suo impegno verso i principi di inclusione, accessibilità, diversità e uguaglianza, ribadendo l’importanza della cura del proprio benessere psicofisico. Durante il festival, il brand di fitness ha organizzato panel e workshop aperti al pubblico.

McFIT

McFIT al Festival Mix di Milano come Main Sponsor

McFIT è in prima linea per le tematiche legate a inclusione e diversità. La catena di fitness guidata da Samuele Frosio ha rinnovato il suo supporto al Festival Mix di Milano, evento dedicato a cinema, cultura e diritti LGBTQIA+, in qualità di Main Sponsor. In occasione della 39esima edizione del festival, che si è tenuto dal 18 al 21 settembre, ogni lungometraggio, cortometraggio e documentario in concorso è stato preceduto dal trailer promo “McFIT Forever Proud”, accompagnato dal messaggio “Fitness, Movement, Action: forever PROUD”. La rassegna internazionale del Festival Mix di Milano ha avuto come palcoscenico il Piccolo Teatro Strehler, la Casa di Quartiere Garibaldi e il Cinema Arlecchino.

McFIT: l’impegno verso i principi di inclusione, diversità e uguaglianza

L’impegno di McFIT al festival come Main Sponsor è totalmente in linea con i suoi valori di voler rendere il fitness inclusivo e accessibile a tutti, avendo come punto di riferimento il benessere fisico e sociale delle persone. La catena di fitness guidata da Samuele Frosio ha ribadito infatti la volontà di promuovere i principi di diversity, equality e inclusion, sottolineando l’importanza per le persone di curare il proprio benessere psicofisico. In aggiunta, all’interno della programmazione del Festival Mix di Milano, McFIT ha inserito alcuni appuntamenti aperti al pubblico incentrati sul rapporto tra corpo e spazio, sul movimento, sullo sport, workshop di autodifesa e un panel su sport e visibilità. Grazie a questa rinnovata collaborazione, il brand di fitness ha evidenziato il proprio supporto a eventi che portano avanti tematiche riguardanti comunità, visibilità e autodeterminazione.

Pier Silvio Berlusconi: così MFE ha raggiunto la leadership in Europa

Internazionalizzazione e integrazione crossmediale sono le due direttrici su cui Pier Silvio Berlusconi ha impostato il percorso di evoluzione strategica di MFE che, oltre ad aver acquisito la maggioranza della tedesca ProsiebenSat dopo il successo dell’operazione lanciata lo scorso marzo, ha comunicato di recente di aver registrato risultati positivi e un utile ancora in netta crescita anche per il decimo semestre consecutivo.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: le ragioni per cui MFE rappresenta “un caso unico in Europa

Pier Silvio Berlusconi ne aveva parlato come di un “caso unico in Europa”. E la riprova è anche nei numeri che raccontano di una crescita che, nonostante le turbolenze del mercato, non si arresta e procede senza frenate. “MFE ha chiuso anche il decimo semestre consecutivo con risultati positivi e un utile ancora in netta crescita”, ha sottolineato nelle scorse settimane il CEO, introducendo i numeri del primo semestre 2025. Dietro l’unicità di MFE che, in controtendenza rispetto ad altre grandi realtà internazionali del settore media continua ad assumere, c’è sicuramente una capacità nel leggere con largo anticipo le dinamiche evolutive del mercato. In un contesto in rapido cambiamento, il CEO Pier Silvio Berlusconi ha infatti saputo cogliere i segnali che preannunciavano nuovi trend e potenziali stravolgimenti, impostando una profonda trasformazione strategica che oggi permea la solidità del Gruppo. Sono due le direttrici strategiche su cui il CEO ha impostato l’evoluzione di MFE. Da un lato la dimensione sempre più internazionale, frutto di una visione che punta sulla diversificazione geografica per compensare gli squilibri dei singoli mercati. Dall’altro, lo sviluppo di un sistema crossmediale e multipiattaforma sempre più solido, che oggi rappresenta un vero e proprio asset strategico per MFE in quanto consente di offrire valore agli investitori pubblicitari e al contempo di rispondere in modo efficace alle nuove modalità di fruizione dei contenuti.

Pier Silvio Berlusconi: come nasce il sistema crossmediale e multipiattaforma di MFE

Nei nostri obiettivi da molto tempo c’era la creazione di un sistema crossmediale che parte dalla forza televisiva per poi aggiungere il digitale e la radio”, aveva spiegato Pier Silvio Berlusconi in diverse occasioni. “Ci abbiamo lavorato tanto, all'inizio ci credevano in pochi, in azienda e sul mercato, ma oggi il sistema Mediaset raggiunge ogni settimana il 96% della popolazione italiana”: anche qui si tratta di un “caso unico in tutta Europa, posso dire anche al mondo”. Motore del progetto la consapevolezza che “la televisione generalista non è morta, anzi il prodotto televisivo funziona bene anche sui device digitali”. Parole che acquisiscono ancora più valore oggi, alla luce della “profonda e graduale evoluzione” che è stata avviata guardando ai palinsesti e ha portato a importanti risultati, come evidenziano sempre più testate. Il sistema crossmediale Mediaset rappresenta anche un passaggio fondamentale del progetto internazionale che Pier Silvio Berlusconi sta portando avanti in Europa con MFE e che ha conosciuto una rilevante accelerazione proprio a settembre con il completamento dell’operazione sulla tedesca ProsiebenSat. Tale modello è infatti esportabile anche in altri Paesi: per MFE quindi si traduce nell’opportunità di dare vita a un sistema che “per efficienza ed efficacia possa essere comparabile a quello dei big tech e dei giganti del web”. La direzione verso la creazione di “un progetto di broadcaster multitouchpoint paneuropeo” passa anche da qui.

venerdì 17 ottobre 2025

Industria, innovazione e responsabilità sociale: la carriera di Gianni Lettieri

Gianni Lettieri è un imprenditore e dirigente d’azienda che ha saputo coniugare visione industriale e impegno sociale, ponendo sempre al centro la valorizzazione del patrimonio del Paese. Originario di Napoli, ha fondato e guidato realtà di primo piano, costruendo una carriera che lo ha reso protagonista nello sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno. Attualmente, è Presidente e Amministratore Delegato di Meridie S.p.A., la prima investment company del Sud Italia quotata sul segmento Miv di Borsa Italiana, e Presidente di Atitech, oggi tra i principali player europei nella manutenzione aeronautica.

Gianni Lettieri

Dal tessile all’aeronautica: la crescita imprenditoriale di Gianni Lettieri

La carriera di Gianni Lettieri prende avvio nel settore tessile, con la creazione di stabilimenti produttivi a Casandrino (NA) e Monza specializzati in lavorazione, tintoria e finissaggio di tessuti. Nel 1989, fonda la prima società europea dedicata alla produzione di denim-ring, aprendo la strada a collaborazioni internazionali come la joint venture del 1995 con il gruppo indiano Raymond, da cui nasce Raymond Calitri India. Con l’inizio degli anni 2000, amplia i suoi impegni: prima come Presidente dell’Unione degli Industriali delle province di Avellino e Napoli, poi con nuovi investimenti nel settore dell’energia rinnovabile, fino alla co-fondazione di Meridie nel 2007. Attraverso la holding, Gianni Lettieri ha dato vita a progetti come MEDSOLAR S.p.A. e ha acquisito Atitech S.p.A., diventandone Presidente nel 2009. Sotto la sua guida, Atitech ha compiuto passi decisivi per diventare un hub di riferimento nel mercato MRO in area EMEA. L’acquisizione dello stabilimento Alenia di Capodichino e, più recentemente, della divisione manutenzione di Alitalia hanno permesso di raddoppiare le capacità produttive con nuovi hangar, linee per “narrow body” e “wide body” e attività di manutenzione di linea in 32 scali, di cui 21 in Italia e undici all’estero. Un’espansione che ha portato a una significativa crescita occupazionale: dai 1.388 dipendenti di fine 2022 ai 1.447 del maggio 2023, tra operai, impiegati, quadri e dirigenti.

Gianni Lettieri tra impresa e solidarietà

Oltre ai successi industriali, Gianni Lettieri si è distinto per l’attenzione al tessuto sociale e culturale del Mezzogiorno. È stato insignito nel 2011 della laurea honoris causa in Giurisprudenza dall’Università degli Studi di Napoli Parthenope e negli anni ha promosso numerose iniziative solidali. Durante l’emergenza Covid, Atitech ha donato 20.000 mascherine alla sanità campana e messo a disposizione un hangar come centro vaccinale, diventato il più grande del Sud. Dal 2020, inoltre, la mensa aziendale viene aperta ogni Natale per offrire pasti caldi alle famiglie in difficoltà di diversi quartieri napoletani. Il percorso di Gianni Lettieri dimostra come la capacità imprenditoriale possa tradursi in uno strumento di sviluppo per il territorio. Con le sue iniziative, non solo ha rilanciato realtà industriali strategiche, ma ha saputo riconoscere, tutelare e valorizzare il patrimonio industriale, umano e culturale del Sud, favorendo crescita, occupazione e coesione sociale.

Claudio Descalzi: Just Transition, l’impegno di Eni nel Report di Sostenibilità 2024

Just Transition, il CEO di Eni Claudio Descalzi: “Occorre mettere in campo piani concreti e adottare soluzioni diverse che salvaguardino geografie e attori diversi, considerando l’intero sistema nella sua complessità”.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi, Eni: come affrontare la transizione energetica in modo equo e sostenibile

Il panorama energetico globale è chiamato ad affrontare sfide decisive: da un lato garantire l’accesso universale all’energia in un contesto segnato da una crescita continua della popolazione su scala globale, dall’altro accelerare i processi di decarbonizzazione e di transizione verso un mix più sostenibile per far fronte al cambiamento climatico avvalendosi sin da subito di tutte le leve disponibili. Lo ha ricordato in diverse occasioni anche Claudio Descalzi, CEO di Eni, ricordando come la transizione energetica sia “prima di tutto una transizione tecnologica, che richiede una forte capacità industriale e innovativa accompagnata da una forte attenzione per la dimensione sociale”. È stato proprio il manager uno dei primi, quando ancora di queste tematiche non si parlava quanto oggi, a sottolineare la necessità di un modello integrato di transizione energetica che sia sostenibile non solo da un punto di vista ambientale ma anche economico e sociale. “Perseguiremo una transizione giusta solo se tutti contribuiranno a ripartire i costi in modo equo, senza gravare sulle comunità vulnerabili. In questa direzione occorre mettere in campo piani concreti e adottare soluzioni diverse che salvaguardino geografie e attori diversi, considerando l’intero sistema nella sua complessità”, ha spiegato Claudio Descalzi. Il concetto di Just Transition, al centro della strategia di Eni, si configura infatti come una risposta sistemica e multilivello, fondata su inclusione, rispetto dei diritti umani e innovazione.

Claudio Descalzi: Eni tra le prime firmatarie del Just Energy Transition Framework

Eni è tra le prime sette aziende energetiche al mondo ad aver partecipato alla definizione del Just Energy Transition Framework delineato dal Council for Inclusive Capitalism, consolidando il proprio impegno verso una trasformazione responsabile: a orientare l’azione del Gruppo guidato da Claudio Descalzi i principi dell’Accordo di Parigi, le Linee guida ILO sul lavoro dignitoso unitamente agli sviluppi più recenti in ambito sociale ed energetico. Eni promuove infatti un modello industriale orientato alla sostenibilità in cui la decarbonizzazione è strettamente connessa allo sviluppo economico dei territori, alla creazione di nuove filiere produttive e alla centralità delle persone. L’attenzione è rivolta in particolare a quattro categorie chiave di stakeholder: lavoratori, fornitori, comunità e clienti. Il loro coinvolgimento è fondamentale in considerazione del ruolo che possono giocare nel promuovere una Just Transition.

martedì 14 ottobre 2025

Serenissima Ristorazione: ridurre gli sprechi per una mensa scolastica che insegna la consapevolezza

Al convegno “Cibo, Terra e Salute” organizzato lo scorso giugno a Roma, Serenissima Ristorazione ha promosso un modello di ristorazione collettiva scolastica più sostenibile, con un minor spreco alimentare.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: focus su sostenibilità, qualità e spreco alimentare nelle scuole

In prima linea per quanto riguarda gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale, alla qualità dei prodotti e alla consapevolezza alimentare, Serenissima Ristorazione ha organizzato lo scorso giugno il convegno “Cibo, Terra e Salute”, per parlare di queste tematiche applicate alla ristorazione collettiva scolastica. Tenutosi presso l'Istituto Comprensivo Santi Savarino nel Municipio IX di Roma e in collaborazione con il SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana), l’evento ha avuto lo scopo di promuovere un’educazione alimentare nelle mense scolastiche, tra un pubblico composto da studenti, famiglie, docenti e personale di servizio. I dati relativi allo studio dettagliato sugli scarti alimentari delle mense scolastiche del Municipio IX - Lotto 4 presentati dalla Dott.ssa Lucia Cammisa, dietista e Responsabile Qualità di Serenissima Ristorazione, hanno restituito un’immagine critica sugli sprechi e le abitudini alimentari degli studenti.

Serenissima Ristorazione: le iniziative scolastiche per aumentare la consapevolezza alimentare e ridurre gli sprechi

I risultati dell’analisi presentata da Serenissima Ristorazione hanno evidenziato come dagli scarti sia ravvisabile una difficoltà nel consumo di legumi, verdure e pesce da parte degli studenti romani, in aggiunta a una scarsa consapevolezza del pasto scolastico. Ad allarmare è la corrispondenza tra i dati delle scuole romane con la media nazionale: la quantità di cibo sprecato nelle mense scolastiche di tutta Italia corrisponde infatti a 4,5 milioni di tonnellate (+9,41% rispetto al 2024). La quantità di cibo scartato costituisce un forte impatto non solo ambientale, ma anche etico, poiché oltre al consumo di acqua, energia e suolo, si aggiunge anche un costo sociale. A margine di ciò, Serenissima Ristorazione ha promosso una serie di iniziative nelle scuole per diffondere l’educazione alimentare e un modello di mensa scolastica che sia più sostenibile e rispettoso verso le risorse, con laboratori sul gusto e sull'alimentazione consapevole; giornate tematiche per avvicinare cibo e cultura; campagne anti-spreco con premi simbolici.

Università LUMSA: al via il X ciclo di specializzazione per insegnanti di sostegno

Si è avviato ufficialmente il X ciclo del corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità organizzato dall’Università LUMSA. Le iscrizioni preliminari, chiuse l’11 luglio 2025, hanno aperto la strada alle selezioni per i 400 posti complessivi messi a disposizione dall’Ateneo e ripartiti tra scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.

Università LUMSA

Il percorso formativo promosso dall’Università LUMSA tra teoria, laboratori e tirocini

Il bando promosso dall’Università LUMSA ha previsto tre fasi selettive: test preselettivo (da svolgere solo in caso di esubero candidati), prova scritta e prova orale. Le prove scritte si sono svolte a luglio, mentre le prove orali si sono concluse lo scorso 28 agosto. Da settembre, i candidati risultati idonei hanno iniziato il loro percorso formativo. Il corso, che attribuisce 60 CFU e il titolo abilitante per l’insegnamento su posti di sostegno, prevede attività teoriche, laboratoriali e di tirocinio: 36 CFU per insegnamenti di didattica speciale, pedagogia, psicologia e normativa sull’inclusione; 9 CFU di laboratori pratici, differenziati per grado scolastico; 9 CFU di tirocinio diretto e indiretto e 3 CFU per la prova finale. La frequenza è interamente in presenza e obbligatoria: massimo 20% di assenze sugli insegnamenti teorici, mentre per laboratori e tirocini è richiesta la presenza al 100%.

Università LUMSA: i dettagli del X ciclo del corso di specializzazione

Il corso è iniziato ufficialmente con la giornata inaugurale del 18 settembre 2025 e le attività didattiche proseguiranno fino a maggio 2026. L’esame finale dovrà essere sostenuto entro il 30 giugno 2026. Le lezioni si svolgono ogni sabato per l’intera giornata. La quota di partecipazione è pari a 3.200 euro più 16 euro di bollo, con possibilità di rateizzazione. Per chi è già in possesso di una specializzazione per il sostegno è prevista una quota ridotta a 2.000 euro più bollo. Il titolo rilasciato dall’Università LUMSA consente di partecipare ai concorsi per posti di sostegno, incrementa il punteggio nelle graduatorie GPS e amplia le opportunità di impiego, sia per supplenze sia per incarichi a tempo indeterminato.

Fabrizio Palermo: l’EBITDA di Acea sale a 731 milioni di euro

Sono stati approvati dal CdA di Acea i risultati del primo semestre del 2025. Il Gruppo guidato da Fabrizio Palermo ha registrato tutto i conti in rialzo, con un utile netto a 277 milioni di euro, un EBITDA di 731 milioni di euro e ricavi consolidati a 1,46 miliardi di euro.

Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo: i risultati di Acea in crescita per il primo semestre 2025

Il CdA di Acea ha approvato i risultati del primo semestre del 2025. La multiutility guidata da Fabrizio Palermo ha chiuso la prima metà dell’anno con risultati positivi e in rialzo: l’utile netto è in crescita del 32% rispetto al 2024, pari a 227 milioni di euro. L’EBITDA, attestatosi a 731 milioni di euro, si segnala in rialzo del 12% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Anche gli investimenti sono migliorati del 18%, per un ammontare di 668 milioni di euro. I ricavi consolidati si sono attestati intorno a 1,46 miliardi di euro, sul cui risultato hanno inciso l’aumento delle tariffe di Acqua Italia, Reti e Illuminazione Pubblica. Gli incassi delle aree regolate rappresentano infatti l’88% circa del totale, evidenziando un aumento del 5%. Alla luce di questi dati, Fabrizio Palermo ha commentato: “I risultati del semestre, solidi e in crescita, confermano l’efficacia della strategia industriale intrapresa che vede il Gruppo sempre più focalizzato sui business infrastrutturali regolati”.

Fabrizio Palermo: i risultati delle aree di business di Acea

“Le capacità gestionali e operative ci permettono di attuare il piano degli investimenti in tutti i nostri settori di business e raggiungere gli obiettivi di performance che ci siamo dati”, ha dichiarato Fabrizio Palermo. Per quanto concerne i risultati delle aree di business di Acea, Acqua Italia ha chiuso il semestre con 428,6 milioni di euro di EBITDA, una crescita del 16,5% garantita da investimenti e aumento tariffario. Reti e Illuminazione Pubblica, invece, ha totalizzato un EBITDA di 225 milioni di euro, con una crescita organica del 4% circa rispetto al primo semestre del 2024. “L’innovazione e le nuove tecnologie saranno sempre più integrate nelle attività quotidiane e nella realizzazione delle grandi opere in cui siamo impegnati”, ha ribadito Fabrizio Palermo. L’EBITDA delle aree Ambiente e Produzione è aumentato rispettivamente a 37,1 milioni e 32,4 milioni di euro.

venerdì 10 ottobre 2025

Renato Mazzoncini (A2A): “Autonomia energetica, la chiave per il futuro dell’Europa”

Per il futuro dell’energia in Italia e in Europa gli operatori energetici hanno un ruolo decisivo. Lo ha sottolineato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A, in un’intervista rilasciata a “Il Giornale d’Italia” in occasione della tavola rotonda “L’Italia dell’energia che cambia: dialogo tra istituzioni e operatori sul futuro dell’energia”, organizzata da EP Produzione.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: “Autonomia energetica decisiva per l’Europa”

Il ruolo degli operatori energetici è sempre stato fondamentale nel panorama industriale – ha spiegato Renato Mazzoncini – e a maggior ragione negli ultimi anni, anche per via del contesto geopolitico molto complesso. Dopo l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, la questione dell’autonomia strategica del nostro Paese, e più in generale dell’Europa, è diventata centrale”. Secondo il manager, “L’autonomia strategica passa inevitabilmente attraverso l’autonomia energetica”. Renato Mazzoncini ha posto l’accento anche sulla sfida rappresentata dai data center, che a livello globale consumano mediamente circa l’1% dell’energia elettrica installata, con una crescita attesa al 2035 fino al 4%. Un consumo che in alcune aree è già molto più elevato: “A Dublino, ad esempio, i data center consumano già il 21% dell’energia disponibile”, ha osservato. La Lombardia sarà tra le regioni italiane più impattate dal loro sviluppo. Per questo diventerà cruciale valorizzare l’energia altrimenti dispersa. Un modello arriva dal Nord Europa, in particolare da Helsinki, dove il calore generato dai data center viene recuperato. “A Milano – ha ricordato l’AD Renato Mazzoncinisi stima che fino a 500.000 appartamenti potrebbero essere riscaldati con il calore di recupero dei data center”. Sarebbe un passo importante verso la decarbonizzazione del riscaldamento urbano, rendendo più sostenibili sia i data center sia le città.

Renato Mazzoncini: il piano Capacity Market

Un altro tema affrontato riguarda il gas naturale liquefatto: “Il GNL è più costoso rispetto al gas trasportato via pipeline, perché per liquefarlo occorrono grandi quantità di energia e perché comporta costi di trasporto via nave e rigassificazione – ha sottolineato l’AD – Tutto questo raddoppia praticamente il costo del gas stesso”. In questo scenario l’efficienza delle centrali assume un ruolo importante. L’Italia, ha spiegato Renato Mazzoncini, sta già lavorando in questa direzione con il Capacity Market, un piano coordinato da Terna e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che prevede la costruzione di nuove centrali più performanti e resilienti. “La nuova capacità in costruzione equivale all’intera capacità nucleare della Spagna – ha ricordato il manager – Queste nuove centrali, oltre a garantire resilienza, potranno anche sostenere l’aumento dei consumi”. Con il passaggio dal 30% di efficienza degli impianti dismessi al 62% delle nuove centrali, il prezzo dell’energia prodotta potrebbe ridursi notevolmente.

Forum Ambrosetti, Cristina Scocchia: le misure per far accelerare l’economia italiana

Ospite del Forum TEHA Ambrosetti, l’AD di Illycaffè Cristina Scocchia ha parlato della necessità di snellire la normativa europea per favorire il mercato interno, ribadendo inoltre l’urgenza di ridurre il gap tecnologico in Italia e intervenire sui costi dell’energia.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: costi dell’energia e gap tecnologico, cosa serve per rimettere in moto l’economia italiana

Nel corso di un’intervista rilasciata nell’ambito del 51esimo Forum TEHA Ambrosetti, l’AD di Illycaffè Cristina Scocchia ha condiviso quali potrebbero essere delle valide misure a supporto delle aziende italiane nell’attuale contesto politico ed economico, partendo dal sottolineare cosa stia già effettivamente funzionando nel Paese. “Noi imprese – ha affermato – abbiamo sempre la tendenza a lamentarci e a vedere il bicchiere mezzo vuoto, però questo genera sfiducia. La sfiducia poi genera risparmi e i risparmi, si sa, non generano posti di lavoro, mentre l'ottimismo e la fiducia generano investimenti, e gli investimenti fanno crescere poi i consumi e l'economia”. Tra i segnali positivi indicati dalla manager ci sono i dati relativi alla crescita dell’occupazione e al debito pubblico, tenuto sotto controllo grazie a una gestione oculata delle finanze pubbliche. Sui provvedimenti che potrebbero aiutare le imprese italiane, in cima alla lista di Cristina Scocchia ci sono misure riguardanti i costi dell’energia. “Noi paghiamo l'energia 4-5 volte quello che invece è il costo dell'energia negli Stati Uniti” e anche “all’interno dell’Europa, l'Italia e la Germania sono i Paesi che pagano di più l'energia”, rendendo difficile la creazione di condizioni competitive. Secondo la CEO di Illycaffè, ci sarebbe poi da intervenire sul recupero di quel gap tecnologico che l’Italia ha accumulato negli ultimi 20 anni: “Tutto ciò che si può fare a livello di leva fiscale per aiutare le aziende a investire e a esportare in un momento di dazi e di barriere può aiutare il nostro Paese a mantenere alta l'occupazione”.

Cristina Scocchia: l’Europa è un mercato di sbocco interessante, ma ci devono essere le condizioni giuste

Da soli, incentivi e misure, però, non portano molto lontano. Cristina Scocchia ha rimarcato infatti la necessità, da parte delle aziende, di assumersi le proprie responsabilità, prendendo atto del fatto che “il mondo non è più quello che conoscevamo” e, pertanto, è essenziale riorganizzare le proprie strategie. “In Illycaffè, ad esempio, abbiamo deciso di investire molto in Europa. Per noi, ma non solo, può essere un mercato di sbocco molto grande e interessante”. Questo a patto che ci siano le “condizioni giuste”. I costi dell’energia andrebbero, infatti, ridotti a livello europeo. E andrebbe adottato un approccio più pragmatico al Green Deal, con uno snellimento delle norme: “Tutti i vari Paesi hanno una normativa così complessa e farraginosa che, anche se i dazi in Europa non sono mai stati dichiarati, in realtà ci sono”. A confermarlo è anche uno studio del Fondo monetario internazionale, che evidenzia come i cosiddetti “dazi interni” europei, ovvero le barriere legate alle differenze regolamentari tra un Paese e l’altro, penalizzino il mercato europeo, pesando al pari di un dazio del 45%, di gran lunga superiore rispetto a quello imposto dal Presidente Trump. “Queste sono le aree su cui, secondo me, bisogna intervenire a livello italiano, ma ancor di più europeo, affinché le aziende possano riorganizzarsi”, ha concluso Cristina Scocchia.

giovedì 9 ottobre 2025

Pasqualino Monti: Enav supera il record con 2,2 milioni di voli

Nel 2024, Enav S.p.A. ha gestito 2,2 milioni di voli, un record che segna una crescita del 23% rispetto al 2019, anno già considerato di picco con 1,9 milioni di voli. A sottolinearlo è stato l’Amministratore Delegato Pasqualino Monti che, in un’intervista rilasciata a “Starting Finance” lo scorso settembre, ha ricordato come Enav rappresenti un unicum nel panorama europeo: è infatti l’unico service provider non sostenuto da fondi statali a essere quotato in Borsa, con l’obiettivo di garantire efficienza e trasparenza verso il mercato e gli investitori.

Pasqualino Monti

Pasqualino Monti: torri digitali e free route

La strategia di Enav si concentra su un processo di digitalizzazione avanzata. Oggi, l’azienda dispone di quattro centri di controllo (Roma, Milano, Padova e Brindisi) e punta a trasformare 26 delle attuali 45 torri di controllo in torri digitali gestite da remoto. Il primo progetto pilota è già operativo a Perugia, dove la torre digitale funziona h24, incentivando le compagnie aeree a utilizzare lo scalo umbro come punto di riferimento. La crescita del traffico aereo richiede nuove soluzioni tecnologiche. Enav ha introdotto la tecnologia free route, che consente agli aerei di attraversare lo spazio aereo italiano seguendo una rotta diretta, senza dover rispettare traiettorie prestabilite. In questo modo le compagnie aeree consumano meno carburante, riducono i costi operativi e abbassano l’impatto ambientale. “Prima avevamo la capacità di gestire voli con la procedure free route dai 9.000 ai 12.000 metri, oggi, partiamo dai 6.500 metri sino ai 12.000”, ha spiegato Pasqualino Monti, sottolineando come questa evoluzione consenta di aumentare la capacità del cielo italiano e di accogliere un numero maggiore di voli assegnati dal network manager europeo.

Pasqualino Monti: Enav come modello europeo

Sotto la guida di Pasqualino Monti, Enav si conferma come un attore centrale non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa. La combinazione di digitalizzazione, sostenibilità ed efficienza permette di gestire un volume crescente di voli e di posizionarsi come modello per altri Paesi. Come ha ricordato l’Amministratore Delegato, per una società quotata e indipendente dai fondi pubblici, l’obiettivo è duplice: offrire un servizio di eccellenza al settore aereo e al tempo stesso garantire performance solide agli investitori, dimostrando che innovazione e crescita possono procedere di pari passo. Secondo Pasqualino Monti, Enav “deve esprimere la propria forza anche sui mercati, deve convincere investitori, per cui l’asticella dell’efficienza deve essere sempre mantenuta molto alta”.

Eldorada rinnova pack e ricetta: Amica Chips punta sulla sostenibilità

Eldorada evolve con un approccio centrato su gusto, equilibrio nutrizionale e design responsabile. Amica Chips presenta un’identità aggiornata, una gamma ricca di varianti e una creatività dedicata per rafforzare il posizionamento nel segmento premium, con attenzione concreta all’impatto ambientale.

Amica Chips

Eldorada: l’attenzione di Amica Chips verso qualità e sostenibilità

La linea Eldorada è tra le preferite dei consumatori italiani per consistenza e croccantezza, frutto di una cottura lenta in olio di girasole a bassa temperatura che esalta il sapore e garantisce uno snack appagante. Rispetto alle classiche fritte del marchio, offre il 30% di grassi in meno ed è senza glutine, ampliando le scelte per chi cerca gusto e leggerezza. Il restyling introduce la nuova Confezione Amica, realizzata con il 30% di plastica da fonti riciclate: un passo concreto verso una filiera più responsabile, senza compromettere praticità, protezione del prodotto e riconoscibilità a scaffale per Amica Chips.

Amica Chips: gamma e creatività, il nuovo corso

La proposta copre sia i grandi classici sia note più originali: Classica, Grigliata, con olio di oliva, Gusto Rosmarino, Gusto Tartufo, Gusto Salsa BBQ, Gusto Limone e basilico e l’opzione Senza sale aggiunto, adatte dall’aperitivo alla pausa sfiziosa. La nuova veste grafica porta a consolidare un’identità che unisce tradizione, innovazione e responsabilità per Amica Chips.

mercoledì 8 ottobre 2025

Luca Dal Fabbro (Iren): “Un piano Marshall per acqua e ambiente. Sul nucleare servono 10-15 anni”

In occasione della presentazione del nuovo Programma EMTN da 5 miliardi di euro, approvato da Consob e quotato sul MOT, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha rilasciato un’intervista nella quale ha delineato le strategie finanziarie e industriali della multiutility italiana.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: con l’EMTN da 5 miliardi, più investimenti green e risposta alla crisi idrica

Dalla gestione delle risorse idriche al ruolo del nucleare, Luca Dal Fabbro ha ribadito l’urgenza di un approccio sistemico per affrontare le sfide dei prossimi anni. Il nuovo programma EMTN consentirà a Iren di approvvigionarsi sul mercato dei capitali in maniera più efficiente e diversificata, con un occhio di riguardo ai progetti green e sostenibili. “Questo significa per noi – ha spiegato il Presidente – un costo del denaro più basso, quindi risparmio e maggiore utile. Inoltre, poterci approvvigionare in Italia rappresenta un vantaggio in termini di rapidità e vicinanza al mercato”. “Faccio i complimenti alla Borsa Italiana e al Consob perché hanno lavorato molto bene insieme a noi per rendere possibile questo giorno”, ha aggiunto. Luca Dal Fabbro ha poi lanciato l’allarme sulla scarsità d’acqua che colpirà soprattutto il Nord Italia nei prossimi anni: “I ghiacciai si stanno impoverendo, la raccolta delle piogge non è efficiente e perdiamo il 90% dell’acqua che cade. Con temperature sempre più elevate, la Pianura Padana rischia di diventare povera d’acqua, con conseguenze pesanti per agricoltura e allevamenti. Dobbiamo fare qualcosa velocemente, dobbiamo fare investimenti, dobbiamo muoverci”.

Transizione e nucleare, Luca Dal Fabbro: serve un piano Marshall per acqua e ambiente

Sul tema della transizione energetica ed ecologica, Luca Dal Fabbro ha sottolineato i rallentamenti causati da conflitti e barriere commerciali. “Dobbiamo aumentare la qualità, dobbiamo ridurre i nostri costi e rendere i sistemi sempre più sostenibili, garantendo la resilienza ambientale, quindi garantendo che i sistemi energetici e idrici possano sostenere le onde di calore, la siccità, le alluvioni. Su questo dobbiamo lavorare tutti insieme – ha ribadito il Presidente di Iren – È necessario un piano Marshall sull’acqua e sull’ambiente, che renda il Paese reindustrializzato e reingegnerizzato in base alle nuove sfide”. Infine, un passaggio sul ritorno del nucleare nel dibattito politico ed energetico italiano: “Costruire una centrale richiede almeno 10-15 anni – ha quindi concluso Luca Dal Fabbro – Vediamo prima di sopravvivere nei prossimi 5-10 anni, facendo quello che è possibile e in parallelo studiamo le migliori forme per produrre energia elettrica sostenibile e sicura. Perché no, con tutte le fonti, nessuna esclusa”.

martedì 7 ottobre 2025

Pier Silvio Berlusconi: MFE cresce nel primo semestre 2025, utile netto +24,4%

“MFE chiude il decimo semestre consecutivo con risultati positivi e un utile ancora in netta crescita”: così Pier Silvio Berlusconi, CEO del Gruppo, ha commentato i risultati di MFE nel primo semestre 2025.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi su MFE: performance solide, acceleriamo verso il primato in Europa

Il CdA di MFE - MEDIAFOREUROPE, presieduto da Fedele Confalonieri, ha esaminato e approvato i risultati finanziari del primo semestre 2025, esprimendo anche soddisfazione per il perfezionamento dell’OPA su ProSiebenSat.1. Come evidenziato dal CEO Pier Silvio Berlusconi, MFE è riuscita a chiudere il decimo semestre consecutivo con performance in crescita. Ad attestarlo sono i numeri: l’utile netto del Gruppo balza a 130,2 milioni di euro, in incremento del 24,4%; il risultato operativo (EBIT) registra valori positivi per 105,6 milioni; ricavi netti consolidati a 1.436,8 milioni; generazione di liquidità (free cash flow) a 254,4 milioni (+13,9%). “Il nostro lavoro e questi risultati ci danno la solidità per intraprendere con concretezza e convinzione la sfida per realizzare il primo player TV e media in Europa”, ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi: “Il perfezionamento dell’OPA su ProSiebenSat.1 appena avvenuto è un passo decisivo per il nostro progetto industriale. Lo affrontiamo con realismo e prudenza, consapevoli che ci sarà molto lavoro da fare, ma con l'entusiasmo di chi sta costruendo qualcosa di mai realizzato prima”. La crescita, ha aggiunto, è essenziale per “resistere e affrontare tutte le nuove sfide in un contesto economico molto complicato e con una sempre maggiore concorrenza dei giganti del Web”. Notizie positive anche dalla raccolta pubblicitaria, che in Italia cresce del 2% (in miglioramento rispetto al +1% del primo trimestre). Margini positivi, inoltre, a livello operativo e di utile netto, con costi complessivi contenuti e una robusta generazione di cassa che ha consentito di ridurre significativamente l’indebitamento finanziario netto.

Pier Silvio Berlusconi: la raccolta pubblicitaria di MFE e lo sguardo sull’Europa

Nello specifico della raccolta pubblicitaria, il valore lordo registrato in Italia mostra un notevole aumento a 1.060,6 milioni di euro, con +2,0% sui mezzi gestiti dal Gruppo (canali televisivi free, emittenti radiofoniche di proprietà, siti web e DOOH). Una crescita di rilievo considerando anche il leggero calo (-0,4%) del mercato pubblicitario complessivo, in base alle rilevazioni Nielsen. Parallelamente al successo commerciale, il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi raggiunge il primato anche nei confronti del servizio pubblico: il totale delle Reti Mediaset ha conquistato infatti il 36,9% di share nelle 24 ore, il 37,1% in Day Time e il 34,8% in Prime Time. MFE mantiene la leadership anche sul target commerciale (individui tra 15 e 64 anni) sia nel totale giornata (39,6%) sia nel Day Time (40,0%) e Prime Time (37,4%). In Spagna, i ricavi pubblicitari lordi si attestano invece a 363,0 milioni di euro, con Mediaset España che ottiene nelle 24 ore una quota di ascolti sul totale individui pari al 24,9% e al 27,4% sul target commerciale. Ritornando agli obiettivi generali di MFE, Pier Silvio Berlusconi ha ribadito come l’orizzonte rimanga quello del primo player TV e media in Europa, in grado di competere con i colossi del settore su scala globale. Obiettivi confermati anche alla luce della recente OPA sul broadcaster tedesco ProSiebenSat.1, nel quale MFE ha raggiunto una partecipazione del 75,67%. Tale operazione, ha ricordato il CEO, accresce l’impronta del Gruppo su scala continentale rafforzandone la presenza su cinque mercati chiave (Italia, Spagna, Germania, Austria e Svizzera), con un bacino potenziale di utenti che supera i 100 milioni di spettatori complessivi.

Andrea Mascetti: il percorso professionale dell’avvocato

Dopo i primi passi professionali in EY, l’avvocato Andrea Mascetti ha fondato lo Studio Legale Mascetti, operativo nei rami del diritto civile, amministrativo e penale. Membro del CdA di BPER Banca, dal 2023 è Presidente di Finlombarda.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: l’attività legale e lo Studio Legale Mascetti

Originario di Varese, Andrea Mascetti si laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano nel 1996. Ottenuta l’abilitazione all’esercizio dell’attività forense e iscritto all’Albo degli avvocati di Varese (successivamente di  Milano), avvia la sua carriera presso lo Studio Legale Tributario associato a Ernst & Young. Due anni più tardi fonda lo Studio Legale Mascetti, che nel tempo apre le sue porte a professionisti specializzati in diversi rami del diritto civile, amministrativo e penale, offrendo ai clienti un’assistenza legale ampia e articolata. Andrea Mascetti si è specializzato soprattutto nell’ambito del diritto civile e amministrativo. Esperto di diritto commerciale e societario, nonché delle materie attinenti ai diritti reali e di alcune aree della responsabilità civile e del diritto del lavoro, svolge anche attività difensiva avanti ai TAR e al Consiglio di Stato, oltre che di consulenza stragiudiziale per enti pubblici, società commerciali e privati in materia di appalti e contratti pubblici, concessioni, partenariato pubblico-privato, urbanistica ed edilizia. Effettua, infine, consulenza legale in materia di preparazione, redazione ed implementazione dei Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo.

Andrea Mascetti: gli altri incarichi professionali

Oltre a esercitare l’attività professionale da avvocato e titolare di uno Studio Legale, Andrea Mascetti ha ricoperto, e ricopre tutt’ora, anche incarichi di amministrazione, controllo e vigilanza presso diverse società attive nei settori dell’energia e dell’ambiente, bancario, finanziario, alimentare, delle infrastrutture, del trasporto e della logistica, della tecnologia e dell’aerospazio, sanitario, della cultura e dei servizi aziendali. Membro del Consiglio di Amministrazione di BPER Banca dal 2024 e membro indipendente del CdA di Snam dal 2025, da qualche anno si occupa inoltre di web reputation e diritto d’arte. Dal 2022 siede nell’Advisory Board di Valore Italia, Centro Internazionale di Formazione e Ricerca per il Restauro e la Valorizzazione del Patrimonio Culturale. Dal 2023 è Presidente di Finlombarda S.p.A., la società finanziaria di Regione Lombardia e intermediario finanziario vigilato da Banca d’Italia.

Il percorso professionale di Gianni Lettieri, imprenditore e dirigente d’azienda

Alla guida di Atitech dal 2009 in qualità di Presidente, Gianni Lettieri ha avviato il suo percorso imprenditoriale nel settore tessile, arrivando a creare la prima azienda europea specializzata nella produzione di denim. Ha anche fondato Meridie S.p.A., la prima investment company del Sud Italia a essere quotata sul segmento MIV di Borsa Italiana.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: l’avvio della sua carriera imprenditoriale nel settore tessile

Gianni Lettieri nasce nel 1956 a Napoli. Dopo aver conseguito il diploma da geometra, si iscrive alla facoltà di Economia Aziendale e comincia al contempo a lavorare per un’azienda di La Spezia, curandone la parte commerciale. Nel 1979, avvia la sua avventura imprenditoriale, aprendo insieme a un industriale lombardo uno stabilimento produttivo per la lavorazione di tessuti, tintoria e finissaggio. Dieci anni dopo crea la prima azienda europea specializzata nella produzione del denim-ring, con cui si afferma anche all’estero. Nel 1995, avvia una joint venture con il gruppo indiano Raymond, dato vita alla Raymond Calitri India, la prima azienda produttrice di denim in India. In Italia, intanto, prende parte all’asta pubblica per la privatizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali. Nel 2000, viene nominato Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Avellino, incarico ricoperto anche dal 2004 al 2008 presso l’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli. Membro del comitato centrale Mezzogiorno di Confindustria Nazionale, in questo periodo opera anche all’interno del Comitato Consultivo del Fondo di Promozione del Capitale di Rischio per il Mezzogiorno NHS Mezzogiorno SGR APA. Già allora, si fa promotore di diverse iniziative a sostegno delle aziende, dei giovani e di contrasto alla criminalità.

Gianni Lettieri: dall’approdo nelle rinnovabili alla presidenza di Atitech

Nel 2006, inizia per Gianni Lettieri un nuovo capitolo nel suo percorso da imprenditore. È infatti l’anno in cui crea la Compagnia per lo sviluppo di energia Rinnovabile CO.S.ER. S.r.l., società con cui entra nel settore della produzione energetica da fonti rinnovabili. Un anno dopo fonda, insieme ad altri soci, Meridie S.p.A., prima investment company del Sud Italia a essere quotata sul segmento MIV di Borsa Italiana. Nel 2008 costituisce, invece, MEDSOLAR S.p.A., start up del comparto “energie rinnovabili” e acquisisce Atitech S.p.A., azienda leader nella manutenzione di aeromobili civili e militari. Dal 2009, la guida in qualità di Presidente. Con l’acquisizione dello stabilimento Alenia di Capodichino nel 2015, la trasforma nella società indipendente di manutenzioni più grande d’Europa, con 20 linee attive e 15 nelle aree di parcheggio. Nel 2022, si aggiudica l’ex divisione manutenzione di Alitalia a Fiumicino, arricchendo la MRO di 4 hangar, 6 linee produttive per aerei “narrow body” e 5 per i “wide body”. Nel frattempo, consolida le attività di manutenzione di linea sui 32 scali dove offre questo tipo di servizio. A inizio maggio 2023, il personale dell’azienda ammontava a 1.447 dipendenti. Alla guida di Atitech, Gianni Lettieri ha promosso varie azioni di solidarietà per il territorio. Nel 2020, ha messo a disposizione la mensa aziendale per fornire pasti caldi alle famiglie in difficoltà durante il periodo natalizio. Durante l’emergenza da Covid-19 ha “prestato” uno degli hangar per la realizzazione del centro vaccinale più grande del Mezzogiorno e ha donato 20.000 mascherine FFP2 al sistema sanitario regionale. Diversi, infine, i riconoscimenti ottenuti dall’imprenditore nel corso della sua carriera. Tra questi: il Premio Cuore d’Oro (2010-2011), il Premio Masaniello (2009) e il Premio Guido Dorso XXIX Edizione (2008).

domenica 5 ottobre 2025

Italgas, Paolo Gallo conferma: “Siamo in linea e in alcuni casi avanti sul Piano Strategico”

Sono trascorsi quattro mesi dall’aumento di capitale da 1,02 miliardi di euro che Italgas, guidata da Paolo Gallo, ha avviato a inizio giugno per finanziare l’acquisizione di 2i Rete Gas, un’operazione che ha cambiato il volto del settore della distribuzione in Europa. Oggi, i riflessi di quell’operazione si iniziano a misurare concretamente sul Piano Industriale e Finanziario.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: l’acquisizione di 2i Rete Gas ha consolidato la posizione di Italgas

Nell’intervista rilasciata a “Class CNBC” lo scorso maggio, l’Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo aveva spiegato che l’aumento di capitale sarebbe servito a “bilanciare un’acquisizione importante, non facendola tutta a debito”. L’acquisizione di 2i Rete Gas, chiusa a marzo per un valore di 5,3 miliardi di euro, ha infatti consolidato la posizione di Italgas come primo distributore europeo di gas. Il ricorso a due emissioni obbligazionarie e alla partecipazione degli azionisti – con CDP Reti che ha garantito la sua quota e Snam che ha portato avanti un’operazione finanziariamente neutra – ha permesso di mantenere un credit rating solido, elemento chiave per la sostenibilità della crescita. Dal 1° luglio 2025, Italgas e 2i Rete Gas operano come un’unica realtà, con la fusione realizzata in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Paolo Gallo aveva sottolineato come il focus fosse ora sull’integrazione: “Le sinergie che pensiamo di estrarre sono importanti, 200 milioni di costo e 80 milioni di ricavo”.

Paolo Gallo: “La redditività crescerà fino al +15% grazie all’integrazione

Queste sinergie, stimate complessivamente in circa 280 milioni entro il 2030, stanno già iniziando a produrre effetti nel secondo semestre 2025, con un’accelerazione attesa nel 2026. Secondo le previsioni, l’operazione porterà a un incremento della redditività fino al 15% rispetto allo scenario senza acquisizione. Paolo Gallo aveva inoltre già anticipato come l’acquisizione fosse stata chiusa con due mesi di anticipo e la fusione realizzata prima delle previsioni. A fine settembre, il percorso conferma questa traiettoria: Italgas sta centrando, e in alcuni casi superando, le tappe del Piano Strategico. Nei prossimi 12-18 mesi, l’attenzione resterà sull’armonizzazione dei processi, sull’ottimizzazione delle reti e sull’estrazione del valore dalle sinergie. L’integrazione di 2i Rete Gas rappresenta non solo una crescita dimensionale, ma anche una piattaforma per nuove strategie di lungo periodo.

Gian Maria Mossa: quali strategie per il futuro sostenibile di Banca Generali?

Banca Generali continuerà a puntare su servizi, innovazione e sostenibilità: nelle parole del CEO Gian Maria Mossa le strategie per affrontare nuove sfide e rafforzare la leadership nel settore.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: così Banca Generali guarda al futuro

Durante la conference call di presentazione dei risultati semestrali, il CEO Gian Maria Mossa, parlando del nuovo Piano Strategico 2026-2028, approvato dal CdA lo scorso 26 giugno e che Banca Generali presenterà nei prossimi mesi, ha illustrato le direttrici che plasmano il futuro dell’Istituto. Tra le novità di maggiore rilievo figura l’accordo siglato con Alleanza Assicurazioni (Gruppo Generali), che segna l’ingresso di Banca Generali nel settore dell’insurbanking. Il progetto, annunciato alla rete lo scorso 17 luglio, prevede una partnership distributiva con una delle più estese reti assicurative italiane, composta da 10.000 consulenti attivi su tutto il territorio nazionale. “Si tratta della prima volta che abbiamo lanciato un piano con Alleanza per la distribuzione, è un network performante che ci permetterà di accrescere il cross-selling. Loro sono 10mila, in modo conservativo prevediamo di portarne a bordo circa il 20%, ovvero 2.000, entro la fine del prossimo anno”, ha spiegato Gian Maria Mossa. La convention di presentazione al network è in programma per il 9 ottobre 2025, mentre il lancio a livello nazionale sarà a partire dal mese di novembre.

Gian Maria Mossa: continueremo a creare valore a lungo termine per tutti i nostri stakeholder

Se l’insurbanking rappresenta “il motore della crescita futura”, come ha rimarcato Gian Maria Mossa, sono anche altre le direzioni in cui guarda Banca Generali nell’ottica di continuare a garantire una “creazione di valore a lungo termine per tutti i nostri stakeholder”. Il manager ha citato l’integrazione di Intermonte che “sta andando molto meglio del previsto”: un’operazione di grande rilievo strategico, come ha più volte evidenziato anche in passato definendolo “un progetto di crescita sostenibile guidato da persone di valore, unite dalla volontà di creare qualcosa di unico e distintivo nel nostro settore”. Contestualmente, prosegue l’implementazione di soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale a supporto dei processi operativi e della consulenza evoluta. Queste innovazioni si inseriscono in una visione di medio-lungo periodo in cui tecnologia, sostenibilità e qualità del servizio continueranno a essere i pilastri della strategia di crescita dell’Istituto guidato da Gian Maria Mossa.

Il futuro di Comtel, Fabio Lazzerini: più capitale, più trasparenza, più crescita

Comtel, guidata dal 2024 dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabio Lazzerini, accelera la sua strategia di crescita. L’azienda leader nell’integrazione di sistemi ICT in Italia, dopo la quotazione in Borsa dello scorso 19 febbraio e l’acquisizione di Nec Italia e Olanda (il cui cambio di denominazione ha portato alla nascita di Comtel Innovation e Comtel International), guarda già a nuove operazioni di M&A con l’obiettivo di rafforzare fatturato e redditività.

Fabio Lazzerini

Fabio Lazzerini: “La quotazione in Borsa ci ha resi più trasparenti e credibili

In una recente intervista rilasciata a “Italpress Economy”, l’Amministratore Delegato Fabio Lazzerini ha sottolineato come la quotazione nel mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana rappresenti non solo uno strumento per raccogliere capitali, ma anche un passaggio fondamentale per accrescere la trasparenza e la credibilità dell’azienda. “Quotarsi significa sottoporsi volontariamente a regole di massima trasparenza, di completa indipendenza rispetto a qualsiasi altro tipo di bene che non sia la redditività dell’azienda – ha commentato Fabio Lazzerini – Questo ci ha permesso di mostrare ai nostri clienti, partner e stakeholder chi siamo davvero”.

Fabio Lazzerini: Piano Industriale aggressivo e chiari obiettivi manageriali

Fabio Lazzerini ha inoltre ricordato che la prima acquisizione, quella di Novanext, portata a termine da Comtel come azienda quotata, è stata finalizzata appena due giorni dopo l’ingresso in Borsa, grazie ai fondi raccolti con l’operazione. “Abbiamo un Piano Industriale aggressivo e obiettivi manageriali chiari: far crescere sensibilmente il fatturato e soprattutto la redditività. Per questo abbiamo chiesto accesso al mercato dei capitali”, ha ricordato l’AD Fabio Lazzerini. Comtel, dunque, non intende fermarsi. L’azienda sta valutando nuove operazioni di integrazione, con una politica di M&A mirata a consolidare la propria presenza internazionale e ad arricchire il portafoglio di soluzioni e competenze.

General Trasporti, Lazzaro Ventrone: logistica sicura e sostenibile al servizio delle imprese

Le materie prime secondarie sono oggi uno dei pilastri dell’economia circolare. Non più rifiuti, ma risorse strategiche che, attraverso specifici trattamenti, acquisiscono nuove caratteristiche e possono essere reintrodotte nei cicli industriali. Dal vetro alla carta, dai metalli alle plastiche rigenerate, fino agli inerti da demolizione: gestirne il trasporto in modo sicuro e conforme alle normative è un passaggio decisivo per valorizzarle. È qui che entra in gioco General Trasporti S.r.l., azienda fondata da Lazzaro Ventrone che negli anni si è affermata come partner di riferimento per il settore.

Lazzaro Ventrone

Lazzaro Ventrone: efficienza, sicurezza e responsabilità

Con una lunga esperienza nel settore dei trasporti, della logistica e dei servizi per la mobilità, Lazzaro Ventrone ha dato vita a General Trasporti con un obiettivo chiaro: garantire efficienza e sicurezza nel trasporto di merci sfuse e, successivamente, di materie prime secondarie. Un comparto che richiede mezzi specializzati, processi tracciabili e il rispetto di standard rigorosi, ai quali l’azienda risponde con un sistema organizzativo certificato secondo i più alti parametri internazionali: ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001, ISO 39001, SA8000, EMAS e Modello ex D.Lgs. 231/2001. La filosofia di General Trasporti va oltre la mera conformità normativa. L’azienda sceglie infatti di sottoporsi a verifiche indipendenti e di rendicontare il proprio operato attraverso strumenti di governance e sostenibilità come il Bilancio ESG, il Codice Etico e la Dichiarazione Ambientale. Una scelta che unisce competitività e responsabilità, rafforzando la fiducia delle imprese del riciclo che si affidano ai suoi servizi.

Lazzaro Ventrone: General Trasporti, dalle normative europee ai riconoscimenti

Le materie prime secondarie sono regolate da un quadro normativo complesso, che va dai regolamenti europei – come il Regolamento (UE) 333/2011 e il Regolamento (UE) 715/2013 – fino al D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale), recentemente aggiornato dal D.L. 116/2025. Le nuove misure hanno introdotto criteri più stringenti per la cessazione della qualifica di rifiuto e rafforzato i controlli contro le gestioni non conformi. In questo contesto, l’azienda guidata da Lazzaro Ventrone si propone come interlocutore affidabile per le aziende che intendono operare nel rispetto delle regole e con standard di eccellenza. Grazie alla sua crescita e alla solidità dei suoi processi, General Trasporti è stata inserita per tre anni consecutivi (2022, 2023 e 2024) tra le Top Performer della provincia di Bergamo da “ItalyPost”, in collaborazione con il “Corriere della Sera”, ottenendo anche il titolo di Impresa Best per la provincia di Bergamo. Un risultato che testimonia l’impegno costante di tutto il team.

Raffaele Pio de Nittis: nel 2019 il conferimento del “Premio Virgo Fidelis”

Raffaele Pio de Nittis opera dal 2011 nel settore sanitario e socio- sanitario in realtà come la Società Cooperativa Sociale-Sanitaria "San Giovanni di Dio" e Confcooperative Sanità Puglia: nel 2019 il conferimento del “Premio Virgo Fidelis”.

Raffaele Pio de Nittis

Raffaele Pio de Nittis: il “Premio Virgo Fidelis” 2019

Nel 2019, il manager e Vicepresidente Vicario di Confcooperative Sanità Puglia Raffaele Pio de Nittis è stato tra i vincitori del “Premio Virgo Fidelis”. Il riconoscimento, istituito dall’Associazione Nazionale Carabinieri - Sezione Gen. R. Castriotta di Manfredonia con il patrocinio della “Presidenza del Consiglio dei Ministri” (oltre a quelli della Regione Puglia, del Parco del Gargano, della Provincia di Foggia, della Città di Manfredonia e del Gal Daunofantino), vuole premiare chi porta avanti il proprio lavoro con senso del dovere. Intende, altresì, rendere onore alla Patrona dell’Arma, riconosciuta tale a seguito dell’ultimo conflitto mondiale, con la proclamazione del 1949 da parte di Pio XII che ne fissò la festa religiosa al 21 novembre. Insieme a lui, sul palco dell’auditorium dell’Istituto Tecnico Toniolo sono salite per ricevere il premio anche altre figure di rilievo del mondo della cultura, dell’imprenditoria e delle forze armate.

La carriera di Raffaele Pio de Nittis

Dal 2022, Raffaele Pio de Nittis si occupa in qualità di Vicepresidente Vicario di Confcooperative Sanità Puglia del coordinamento delle politiche di categoria e della rappresentanza istituzionale del settore cooperativo sanitario regionale. Laureato in Giurisprudenza, con una Specializzazione in Management delle Aziende Sanitarie e un Master in Criminologia e Studi Giuridici Forensi, nonché un Certificato di Formazione Manageriale per Direttore Generale e Direttore Amministrativo delle Aziende del Sistema Sanitario e la Certificazione ACS come Facilitatore per l'accreditamento istituzionale delle Strutture Sanitarie della Regione Puglia, ha avviato la sua carriera nel 2011 nel ruolo di Amministratore Delegato presso la Società Cooperativa Sociale-Sanitaria “San Giovanni di Dio”. Nei dieci anni trascorsi ricoprendo tale incarico, ha gestito l'amministrazione ordinaria e straordinaria dell'organizzazione, facendosi carico della programmazione economico-finanziaria e della direzione generale. Il suo operato ha contribuito a far ricevere all’azienda il “Premio Industria Felix” come miglior impresa under 40 della provincia di Foggia (2019) e il “Premio Campioni della Crescita (2019). Raffaele Pio de Nittis è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio “Sanità e Servizi Integrati per Azioni - CON.SSI” e Consigliere regionale e provinciale di Federsolidarietà.

venerdì 3 ottobre 2025

Serenissima Ristorazione: redditività in aumento. Presto operativo il nuovo centro nel napoletano

Il Bilancio d’Esercizio del 2024 di Serenissima Ristorazione conferma la solidità finanziaria e strategica del leader della ristorazione collettiva. Con un fatturato consolidato oltre i 593 milioni di euro e un EBITDA a 34 milioni di euro, l’azienda ha chiuso l’anno con tutti i principali indicatori in crescita.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: nel 2024 crescita solida e investimenti strategici

Nel 2024 Serenissima Ristorazione, azienda leader nel settore della ristorazione collettiva con sede a Vicenza, ha registrato un fatturato consolidato di 593,4 milioni di euro, con un incremento del 9,8% rispetto al 2023. Un trend in salita che si riflette soprattutto nell’EBITDA, che ha toccato i 34,6 milioni di euro, con una crescita su base annua del 21,44%. L’utile lordo è arrivato a 21 milioni, mentre quello netto si è attestato a 13,7 milioni di euro, in aumento del 5,25% rispetto al precedente anno. In miglioramento del 7,67% anche il patrimonio netto a 135,1 milioni di euro. Il 2024 è stato un anno importante pure sotto il profilo degli investimenti. Serenissima Ristorazione ha infatti investito oltre 30 milioni di euro nel miglioramento e nel potenziamento delle tecnologie produttive, nonché nella sostenibilità ambientale. Nell’ambito del piano investimenti è rientrato il nuovo centro di produzione di Napoli con cui l’azienda amplierà i servizi per la ristorazione scolastica e socio-sanitaria nella regione campana, per il quale ci sono voluti più di 4 milioni di euro.

Mario Putin: i numeri di Serenissima Ristorazione confermano il trend di crescita di questi anni

Il Presidente di Serenissima Ristorazione Mario Putin sottolinea come l’incremento registrato nel 2024 dei numeri di bilancio confermi “il trend di crescita degli ultimi anni” e l’efficacia degli investimenti strategici messi in atto. “Un impegno a lungo termine verso l’innovazione, la sostenibilità e l’espansione in nuovi settori e mercati”. Il manager ha poi evidenziato come i risultati raggiunti siano frutto del grande lavoro di tutto il personale dell’azienda. In crescita del 5,7% rispetto al 2023, è arrivato a contare più di 12mila tra collaboratori e collaboratrici. “Un team in continua evoluzione, impegnato quotidianamente nei servizi di ristorazione collettiva e commerciale e nella fornitura di prodotti all’Horeca attraverso le piattaforme logistiche". Centrale nella visione strategica di Serenissima Ristorazione c’è infine l’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, dimostrata anche attraverso la redazione del Bilancio di Sostenibilità.