lunedì 4 agosto 2025

Completata l’acquisizione da NEC: Fabio Lazzerini artefice del debutto di Comtel Innovation

Completata l’acquisizione delle attività Unified Communication di NEC da parte di Comtel: il CEO Fabio Lazzerini guida la trasformazione del Gruppo verso una multinazionale dell’innovazione. Il rebranding delle società affidato a Inarea.

Fabio Lazzerini

Il CEO di Comtel Fabio Lazzerini protagonista dell’operazione

Comtel ha finalizzato l’acquisizione della divisione Unified Communication della multinazionale giapponese NEC Corporation per l’area EMEA. A seguito dell’operazione, NEC Italia è diventata dunque Comtel Innovation, mentre NEC Nederland si è trasformata in Comtel International. Ad occuparsi del rebranding dei marchi, realizzando un’immagine chiara e coordinata che rispecchia appieno la nuova strategia del Gruppo è Inarea, la società di riferimento per l’identità visiva corporate. I nuovi nomi e il posizionamento sono stati pensati per accompagnare la trasformazione della società verso una multinazionale dell’innovazione, capace di consolidare l’eredità di NEC, ricoprendo un ruolo di primo piano nell’ecosistema ICT. A fare da regista nell’operazione che ha portato al debutto di Comtel Innovation è stato invece il CEO Fabio Lazzerini, il quale ha stretto la mano al Presidente e CEO di NEC Corporation Takayuki Morita.

Fabio Lazzerini guida la trasformazione di Comtel verso una multinazionale dell’innovazione

Grazie all’accordo sancito tra Fabio Lazzerini, principale artefice dell’intesa, e la giapponese NEC Corporation, Comtel adesso è pronta a proiettarsi nel futuro come partner di riferimento per la Unified Communication nell’area EMEA. La nuova organizzazione del Gruppo vede Comtel Innovation nel ruolo di centro di ricerca e sviluppo che si occuperà di integrare le competenze tecnologiche di NEC, stimolando nuove soluzioni per la multiconnettività. Con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento internazionale di Comtel, Comtel Innovation avrà il compito di spingere le attività commerciali nei mercati di Europa, Medio Oriente e Africa. Il legame industriale con NEC resterà comunque solido, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo congiunto di soluzioni come la biometria (NeoFace Watch), e l’apertura a nuove collaborazioni su fibra ottica, IoT e Intelligenza Artificiale. A Carlo Nardello, Vicepresidente di Comtel, è stato affidato il ruolo di Presidente di Comtel Innovation, mentre Stefano Asperti guiderà entrambe le società in qualità di Amministratore Delegato. L’incarico di Presidente di Comtel International è andato invece a Fabio Lazzerini.

SACE rafforza il capitale umano con le nuove tecnologie: Gianfranco Chimirri al Workday Horizon

Gianfranco Chimirri, Chief People Officer di SACE, ha preso parte al Workday Horizon, evento per celebrare i 20 anni di Workday. L'incontro ha evidenziato l’importanza delle tecnologie come l’AI per migliorare le performance aziendali e liberare le persone da mansioni ripetitive e noiose a favore di attività ad alta soddisfazione.

SACE

Il People Officer di SACE Gianfranco Chimirri ospite al Workday Horizon

Il Chief People, Culture & Agile Organization Officer di SACE Gianfranco Chimirri è stato tra gli ospiti del Workday Horizon, l’evento organizzato dall’azienda statunitense che integra l’AI nei software a supporto delle imprese. Tenutosi lo scorso maggio a Milano, l’incontro è stato un’occasione per festeggiare i 20 anni di attività di Workday insieme ad alcuni degli oltre 700 clienti del mercato italiano. Tra questi c’è anche il Gruppo assicurativo-finanziario partecipato al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha intrapreso un importante cambiamento organizzativo, sfruttando le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, grazie alla quale è riuscito a liberare risorse ed energie dalle mansioni ripetitive a favore di attività ad alta soddisfazione. “In SACE – ha rimarcato Gianfranco Chimirri – due anni fa abbiamo intrapreso un viaggio per evolvere in una organizzazione skill-based, e lo abbiamo fatto con una convinzione: investire in innovazione, robotica, automazione e AI generativa non è di per sé sufficiente a migliorare performance e risultati aziendali. È necessario investire anche nella formazione delle nuove skills di cui le persone hanno bisogno per utilizzare al meglio la tecnologia e guidare la trasformazione in un mondo altamente digitalizzato”.

Più benessere, innovazione e produttività in SACE grazie al nuovo modello organizzativo

Grazie al nuovo modello organizzativo adottato da SACE, si è reso possibile lo sviluppo di competenze attraverso iniziative di upskilling e reskilling. Partendo dai dati raccolti da Workday, i collaboratori e le collaboratrici dell’azienda possono adesso creare dei piani di sviluppo personalizzati con il supporto della piattaforma che suggerisce quali sono i gap di competenze da colmare e fornisce loro delle soluzioni per farlo. A dare il via a questa rivoluzione nel Gruppo assicurativo-finanziario è stato il progetto “Flex4Future”, il quale ha portato a una rivisitazione in chiave agile e sostenibile del lavoro. Eliminando il controllo formale, adottando modelli ibridi activity-based e facendo della fiducia un pilastro culturale, l’organizzazione è diventata più attrattiva, innovativa e centrata sulle persone, alle quali è stata data la possibilità di scegliere come, quanto, dove e quando lavorare. Oltre a migliorare il benessere dei lavoratori che hanno visto migliorare significativamente l’equilibrio vita-lavoro, a beneficiarne è stata inoltre la produttività dell’azienda, aumentata in modo rilevante dal lancio del progetto.

Cristina Scocchia alle giovani donne: “Vale sempre la pena lottare per i propri obiettivi”

L’AD di Illycaffè Cristina Scocchia ha condiviso il suo percorso formativo in un’intervista al “Corriere della Sera” e si è rivolta ai giovani invitandoli a non temere l’assertività: “Se non sai dove vuoi andare, non ci sarà buon vento che ti ci porti”.

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

La crescita professionale di Cristina Scocchia tra studi ed esperienze internazionali

Ha iniziato all’Università Bocconi di Milano dopo essersi trasferita dalla sua città natale e, come tanti ragazzi a quell’età, non aveva ancora le idee molto chiare. Cristina Scocchia, AD di Illycaffè e in passato di L’Oréal Italia e KIKO Milano, si rivolge ai giovani che oggi si trovano a dover scegliere il percorso da intraprendere per costruire il proprio futuro, condividendo il suo. “Sapevo che mi piaceva l’idea di non specializzarmi in un’area ma diventare una sorta di direttore d’orchestra”, racconta in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. Per identificare il ciclo di studi che facesse al caso suo, si è focalizzata sui corsi omnicomprensivi che fornissero una preparazione a tutto tondo sugli aspetti della vita aziendale. Alla fine, ha deciso di iscriversi a Gestione delle imprese internazionali. "Sono sempre stata molto soddisfatta della mia scelta, perché la Bocconi mi ha mostrato opportunità che non pensavo neanche di avere, ma soprattutto mi ha fatto capire che potevano essere alla mia portata e a quella di tutti”, afferma. È proprio nel contesto dell’università milanese, durante un career day, che ha conosciuto la sua “mamma professionale”: Procter&Gamble. “Dopo un primo stage, sono rimasta a lavorare in azienda, facendo la vita da ufficio di giorno e studiando di notte per tre anni fino a che non mi sono laureata. Si può dire che mi ha cresciuto per 16 anni e mi ha insegnato tutto ciò che oggi conosco e mi rende manager”. La formazione professionale di Cristina Scocchia si è arricchita di importanti esperienze all’estero, dove ha trascorso 13 anni occupandosi di Paesi maturi e in via di sviluppo. Convinta che “continuare a imparare, a investire su se stessi può essere un acceleratore della crescita personale professionale”, ha poi conseguito un PhD in Business Administration, nonostante fosse già una giovane dirigente di Procter&Gamble. A 40 anni è diventata AD di L’Oréal Italia, posizione raggiunta anche grazie al coraggio di lasciare il proprio Paese: “Aver scelto una multinazionale americana che crede nel merito, vivere culture diverse, parlare lingue diverse. Sono tutti cambiamenti che mi hanno arricchita e che farebbero crescere moltissimo i nostri giovani oggi”.

“Il coraggio di provarci”: il consiglio di Cristina Scocchia a giovani e donne

Fare esperienze in un Paese straniero ha sicuramente il vantaggio di arricchire professionalmente, aprendo a nuovi orizzonti e scenari, con il rischio però di allontanare dal nostro Paese i suoi talenti. Sono tantissimi i giovani italiani che abbandonano la patria, attratti dalle opportunità offerte loro dalle aziende fuori confine. Un’attrattività che, purtroppo, la maggior parte delle realtà italiane non hanno. Dopo un’esperienza all’estero, però, è bello tornare per contribuire alla crescita del proprio Paese. “Ci sono, ovviamente, eccezioni – precisa Cristina ScocchiaFaccio l’esempio di Essilor Luxottica, perché è una realtà che conosco, essendone Consigliere di Amministrazione da nove anni: dà grandissime opportunità, offre training di formazione e investe sulla crescita professionale dei propri dipendenti. Dobbiamo anche essere onesti e ammettere che in Italia non esistono tante aziende di questo tipo. Mi piacerebbe un giorno poter dire che rimanendo in Italia, i nostri giovani possono avere le stesse occasioni, ma per adesso non è così”. Il consiglio dell’AD di Illycaffè per i giovani è quindi quello di non temere l’assertività: “Se non sai dove vuoi andare, non ci sarà buon vento che ti ci porti. Dare il massimo è importante, investire energie e passione è essenziale, ma lo è altrettanto aver chiaro dove si vuole andare e avere il coraggio di provarci”. Parlando di giovani e opportunità lavorative, Cristina Scocchia rivolge infine un pensiero alle donne, le principali destinatarie del suo libro “Il coraggio di provarci. Una storia controvento”: “In troppe occasioni abbiamo aspettato di essere perfette per una figura professionale, troppe volte abbiamo aspettato che una promozione ci venisse offerta. Essere donna è ancora una discriminante. Ma vale sempre la pena lottare per provare a raggiungere i propri obiettivi, anche se c’è un prezzo da pagare. A trarne i benefici non saremo solo noi, bensì anche tutte le donne che arriveranno dopo”.

A2A, Renato Mazzoncini: Brescia, un modello di sviluppo sostenibile

A2A, Life Company guidata da Renato Mazzoncini, ha presentato il Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Brescia: valore generato nel 2024 oltre i 547 milioni, 286 milioni di investimenti e 600mila tonnellate di CO2 evitate.

Renato Mazzoncini

A2A: l’AD Renato Mazzoncini presenta il Bilancio di Sostenibilità di Brescia

A2A ha presentato il Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Brescia, il documento che rendiconta le performance ambientali, economiche e sociali del Gruppo e illustra i piani di attività per i prossimi anni. Con 286 milioni di investimenti, nel 2024 il valore generato dalla realtà guidata da Renato Mazzoncini sul territorio supera il mezzo miliardo. 600mila, invece, le tonnellate di CO2 evitate grazie al sistema energia - ambiente e zero rifiuti in discarica. Oltre 10mila gli studenti coinvolti nei progetti di educazione ambientale. Come ha evidenziato il Presidente di A2A Roberto Tasca, “Brescia è un contesto strategico” per la Life Company per la sua “capacità di anticipare modelli di sviluppo sostenibile replicabili su scala nazionale ed europea”. Un modello che si traduce inoltre in programmi culturali e sociali. Nel 2024, A2A ha infatti sostenuto progetti come il nuovo Teatro Borsoni e altre iniziative, in collaborazione con la Fondazione ASM, per rafforzare l’inclusione e il benessere collettivo. Insieme a Fondazione Banco dell’Energia, la Life Company ha inoltre supportato 180 famiglie in condizioni di vulnerabilità energetica. Giunto alla sua undicesima edizione, il Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Brescia è stato illustrato alla presenza della Sindaca di Brescia Laura Castelletti.

Renato Mazzoncini: Brescia, un laboratorio avanzato per la decarbonizzazione e l’elettrificazione dei consumi

Nel 2024, A2A ha generato sul territorio di Brescia un valore economico complessivo superiore al mezzo miliardo di euro e investito circa 286 milioni di euro per lo sviluppo di infrastrutture fondamentali ad accelerare la transizione ecologica. Non si tratta solo di ammodernamento tecnologico, ma di una trasformazione strutturale, che guarda al futuro della città – ha rimarcato l’AD Renato Mazzoncini I nostri investimenti hanno infatti abilitato soluzioni innovative che pongono Brescia all’avanguardia tra i centri urbani europei: dalla valorizzazione del calore residuo generato dal termoutilizzatore o dai data center, ai sistemi di teleriscaldamento sempre più efficienti, fino ancora ai progetti sperimentali sulla guida autonoma”. Il manager ha poi proseguito spiegando come l’adozione di tali tecnologie anticipi su scala locale la traiettoria del Piano Industriale al 2035 di A2A, il che rafforza il ruolo di Brescia quale “laboratorio avanzato per la decarbonizzazione e l’elettrificazione dei consumi”. “È qui – ha concluso – che testiamo soluzioni scalabili, in grado di coniugare l’innovazione industriale, sostenibilità ambientale e benefici tangibili per la comunità”.

venerdì 1 agosto 2025

Utilitalia: è Luca Dal Fabbro il nuovo Presidente della Federazione

Manager di esperienza e già Vicepresidente vicario della Federazione, Luca Dal Fabbro ha assunto il ruolo di Presidente di Utilitalia: il suo mandato durerà fino al 2027.

Luca Dal Fabbro

La nomina di Luca Dal Fabbro a Presidente di Utilitalia

Dallo scorso 10 luglio, Luca Dal Fabbro è il nuovo Presidente di Utilitalia, la Federazione che riunisce le aziende speciali attive nei servizi pubblici dell'Acqua, dell'Ambiente, dell'Energia Elettrica e del Gas e le rappresenta davanti alle istituzioni nazionali ed europee. Subentrato a Filippo Brandolini, Presidente di Herambiente (Gruppo Hera) alla guida di Utilitalia dal febbraio del 2023, porterà avanti il suo mandato fino al 2027. Già Vicepresidente vicario della Federazione, il Presidente esecutivo di Iren potrà mettere a disposizione di Utilitalia le competenze acquisite nel corso della sua lunga esperienza manageriale internazionale nei settori industriale, finanziario e dell’energia. Oltre a presiedere il CdA della multiutility quotata alla Borsa di Milano, Luca Dal Fabbro è Presidente dell’ESG European Institute e Vicepresidente del Circular Economy Network. Nel 2023, è stato insignito del Premio Manager Utilities “Andrea Gilardoni” per il settore Servizi Pubblici Locali.

La biografia professionale di Luca Dal Fabbro

Laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università La Sapienza di Roma, Luca Dal Fabbro ha conseguito un Master in Politica Internazionale presso ULB al Centre des Etudes Internationales et stratégiques di Bruxelles e ha partecipato, nel 2011, all’Advance Management Program del MIT Sloan School of Management di Boston. Ha avviato la sua carriera nel ruolo di Business Developer e Direttore Marketing in realtà come Procter & Gamble, CTIP, Tenaris Group ed Enron Capital & Trade. Entrato in Enel nel 2001, ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità fino a essere nominato Amministratore Delegato di Enel Energia. Passato a E.ON Energia in qualità di Amministratore Delegato, è stato scelto per guidare il Gruppo E.ON Italia. Presidente di Domotecnica dal 2011 al 2015 e Amministratore Delegato di Domoenergia dal 2012, dal 2014 al 2019 è stato nel CdA di Terna. Ha ricoperto incarichi di rilevanza in GRT Group e Tamini Trasformatori. È stato nel CdA di Buzzi Unicem, Presidente di Snam e Amministratore Delegato di INSO. Prima di intraprendere il suo percorso in Iren, è stato anche Presidente Esecutivo di Renovit, la piattaforma ideata per promuovere la transizione energetica nel Paese. Adjunct Professor presso l’Università LUISS dal 2015, Luca Dal Fabbro è infine autore di tre libri sulla sostenibilità e l’economia circolare.

Giacomo Mareschi Danieli: il futuro della siderurgia nel suo intervento

In occasione del convegno “Siderurgia 2050”, primo incontro di “Impresa Futuro”, che si è tenuto lo scorso giugno a Udine, il CEO di Gruppo Danieli Giacomo Mareschi Danieli è intervenuto per parlare delle sfide che il settore dovrà fronteggiare in futuro. Focus sulla collaborazione tra accademie, istituzioni e industria per garantire una siderurgia sostenibile, innovativa e resiliente.

Giacomo Mareschi Danieli

Giacomo Mareschi Danieli: la sua riflessione al convegno “Siderurgia 2050”

Nel contesto del progetto “Impresa Futuro”, lo scorso 27 giugno si è svolto a Udine l’evento “Siderurgia 2050”, occasione in cui sono intervenuti diversi attori della realtà produttiva, tra cui il CEO di Gruppo Danieli Giacomo Mareschi Danieli. Al centro del dibattito, le sfide che interessano il mondo della manifattura, in modo da poter ricostruire il tessuto industriale partendo dalle trasformazioni sociali e del settore. “La collaborazione tra industria, accademia e istituzioni richiede un impegno sistemico e costante — ha rimarcato Giacomo Mareschi Danieli dove la prima fornisce il contesto operativo, le esigenze pratiche e la vision; l’accademia contribuisce con ricerca avanzata, formazione di competenze specialistiche e sviluppo di nuove tecnologie; mentre le istituzioni hanno il compito di promuovere politiche coerenti”.

Giacomo Mareschi Danieli: convivenza uomo - macchina e IA tra le sfide dell’industria

Nel suo intervento, Giacomo Mareschi Danieli ha ribadito quanto sia fondamentale la cooperazione tra istituzioni, industria e accademie affinché si realizzino progetti congiunti, come centri di competenza, partenariati pubblico - privati o programmi europei. “Rappresentano strumenti chiave per rafforzare questo ecosistema. Un dialogo continuo tra le tre componenti è essenziale per garantire una siderurgia sostenibile, resiliente e all’avanguardia”. Tra le sfide che l’industria dovrà fronteggiare nel prossimo futuro, la convivenza tra uomo e macchina si ritaglia una particolare attenzione. Gruppo Danieli è già un passo avanti, formando i propri collaboratori e collaboratrici per farli diventare tecnici altamente specializzati: “I supervisori di macchine complesse hanno sostituito gli operai”. Riguardo l’utilizzo dell’IA, Giacomo Mareschi Danieli ha sottolineato: “Non credo poi che l’Intelligenza Artificiale potrà sostituire le persone, in questo momento non è così affidabile: un solo piccolo errore può compromettere giornate di produzione”.

Mario Putin: innovazione e qualità alla base dei risultati di Serenissima Ristorazione

Solidità finanziaria, sostenibilità e affidabilità gestionale sono gli elementi che hanno consentito a Serenissima Ristorazione, realtà guidata da Mario Putin, di ricevere il Premio Industria Felix lo scorso dicembre.

Mario Putin, Presidente di Serenissima Ristorazione

Mario Putin: il Premio Industria Felix conferma la solidità di Serenissima Ristorazione

Lo scorso dicembre, si è svolta la quinta edizione del Premio Industria Felix presso il Palazzo Mezzanotte a Milano. In occasione della cerimonia, Serenissima Ristorazione, azienda guidata a Mario Putin, ha ricevuto il prestigioso premio, a dimostrazione della sua eccellenza gestionale e finanziaria. Organizzato da Industria Felix Magazine, in collaborazione con numerosi partner di rilievo, il riconoscimento è tra i più importanti nel dare risalto a esempi imprenditoriali di successo ed è destinato a quelle aziende che spiccano per solidità finanziaria, performance di bilancio, sostenibilità e affidabilità gestionale. “Questo traguardo è motivo di grande soddisfazione per tutta la nostra squadra — aveva dichiarato Mario Putin — essere selezionati tra le 161 imprese più competitive a livello nazionale, su un totale di 635.000 bilanci analizzati, rappresenta l’importante conferma di un impegno costante verso l’eccellenza e la sostenibilità”.

Mario Putin: il successo di Serenissima Ristorazione

Questo premio non è solo un riconoscimento per i risultati di oggi, ma un’ispirazione per continuare a innovare e a migliorare ogni giorno”, aveva ribadito il Presidente Mario Putin. Serenissima Ristorazione opera in numerosi ambiti tramite le sue 14 società controllate, che offrono i propri servizi nella ristorazione commerciale e automatica nella fornitura di prodotti alimentari e bevande a ristoranti e bar, fino alla birra artigianale Beer Table e agli omonimi locali a New York. Serenissima Ristorazione è da sempre impegnata nella qualità dei servizi offerti, nella sostenibilità e nell’adozione di modelli innovativi di gestione, elementi che fanno parte della visione imprenditoriale di Mario Putin e che hanno permesso all’azienda di distinguersi e diventare leader della ristorazione collettiva, dal settore sanitario a quello scolastico e aziendale, con focus sulla sicurezza alimentare e il benessere dei clienti.

Amica Chips Stings Mantova: sport, giovani e valori condivisi

Amica Chips ha avviato un'importante collaborazione con gli Stings Mantova, consolidando il legame tra sport e territorio. Questa alleanza strategica punta sulla crescita dei giovani talenti locali e sulla promozione dei valori condivisi, trasformando ogni partita in un'occasione di coesione e sviluppo comunitario.

Amica Chips

Amica Chips firma il nuovo corso degli Stings Mantova

Amica Chips è il nuovo Title Sponsor degli Stings Mantova per la stagione sportiva 2025-2026, sancendo una partnership che valorizza l’identità locale, l'impegno sociale e la crescita delle nuove generazioni. L’azienda mantovana, emblema delle patatine Made in Italy, rafforza così il suo legame con il territorio e con il basket locale, dando vita alla nuova identità "Amica Chips Stings Mantova". Questo accordo non si limita alla visibilità sul parquet, ma punta a consolidare un percorso comune fatto di inclusione, valori umani e coesione comunitaria. Come dichiarato dalla Vicepresidente del marchio Laura Moratti, “essere al fianco degli Stings Mantova è motivo di grande orgoglio. Non si tratta solo di sport, ma di persone, passione e valori condivisi”. La squadra biancorossa, reduce da una stagione positiva culminata con i playoff, guarda così al futuro con obiettivi ambiziosi, valorizzando il ruolo dello sport quale potente strumento di aggregazione sociale.

Amica Chips investe sui giovani e sulla comunità mantovana

Con il sostegno dell’azienda di Castiglione delle Stiviere, la Stings Academy avrà la possibilità di potenziare ulteriormente le attività educative rivolte ai giovani. Il partenariato rafforza il ruolo della società sportiva come punto di riferimento territoriale, promuovendo lo sviluppo del talento locale attraverso formazione e opportunità concrete. Per gli Stings Mantova, questa collaborazione va ben oltre gli aspetti promozionali, configurandosi come un’alleanza orientata a obiettivi di lungo termine che pone al centro i valori di solidarietà, inclusione e appartenenza. La dirigenza della squadra sottolinea infatti come “condividiamo valori fondamentali come lo spirito di squadra, il legame con il territorio e l’attenzione verso i giovani”. In questa prospettiva, Amica Chips diventa il catalizzatore di un percorso condiviso in cui sport e imprenditoria si incontrano per costruire un futuro più coeso e consapevole, capace di generare benefici concreti per tutta la comunità mantovana.

 

Alessandro Benetton: l’età non deve essere il limite ma la forza per ripartire

Alessandro Benetton: “Non è mai troppo tardi per cambiare strada, ricominciare da zero o scoprire nuove traiettorie. Il tempo giusto per agire è ora”.

Alessandro Benetton

L’età non è un limite: la vision di Alessandro Benetton

"Non è troppo tardi per ricominciare da capo alla mia età?": a fornire ad Alessandro Benetton un nuovo spunto di riflessione è un commento ad uno dei suoi recenti post su LinkedIn. Lo racconta l’imprenditore riflettendo su quanto l’idea di essere in ritardo ci influenzi. “È una delle illusioni più pericolose che affrontiamo nella vita. L'ho sentito anch'io. A 27 anni, mi chiedevo se avrei mai costruito qualcosa di veramente mio. A 50 anni, mi sono chiesto se avessi ancora molto da dare. A 60 anni, mi sorprendo ancora a chiedermi se non dovrei rallentare. Ma la verità è che non siamo mai veramente in ritardo”: come dicono anche i suoi due libri, “La Traiettoria” a “Mai fermi”, in cui ripercorre il suo cammino personale e professionale condividendo con i lettori anche gli insegnamenti tratti da illustri personalità a cui si è ispirato, “l’età è più uno strato che un limite, costruito sull'esperienza, la prospettiva e la profondità”. Sbagliamo dunque a trattarla come fosse una data di scadenza. E per accorgersene basterebbe guardare a tutte le volte in cui Alessandro Benetton si è reinventato. 

Il coraggio di reinventarsi: la storia di Alessandro Benetton

L’esperienza ha insegnato ad Alessandro Benetton che ciò che collega tutte le diverse fasi della vita è la paura. Non essere all’altezza, ricominciare da zero e soprattutto quello che potrebbero dire gli altri: “Reinventarsi a 20 anni spesso comporta incertezza. Di solito sei nel bel mezzo di porre le domande giuste e provare più cose per vedere cosa funziona e cosa no. A 40 anni, reinventarsi potrebbe significare avere il coraggio di cambiare strada anche quando gli altri non capiscono. Ci sono passato anch'io. Ricordo come ci si sente a cambiare traiettoria, ad abbandonare le certezze e ad abbracciare l'ignoto. E a 60 anni, è importante considerare l'idea di riformulare ciò che si sta facendo. Se inizi a inseguire il passato, diventi nostalgico abbastanza rapidamente, cercando di recuperare il ritardo con qualcosa che non esiste più. Invece, dovresti concentrarti sul rimanere curioso del futuro”. Per Alessandro Benetton quindi non dobbiamo permettere che la paura si travesta da pensiero eccessivo: “Cerchiamo di controllare tutto prima di iniziare e aspettiamo il piano perfetto per fermarci quando chiaramente la perfezione non arriva mai. Io sponsorizzo l'azione piuttosto che la perfezione. Perché c'è sempre tempo per cambiare la nostra storia e prendere una piega diversa. Possiamo ancora perseguire nuove traiettorie rimanendo con i piedi per terra”.

Fabrizio Ruggiero: l’importanza dei fringe benefit per chi lavora

Secondo l’Amministratore Delegato di Edenred Italia, Fabrizio Ruggiero, strumenti di welfare aziendale come buoni pasto e fringe benefit sono elementi sempre più apprezzati nel mondo del lavoro.

Fabrizio Ruggiero

Fabrizio Ruggiero: l’importanza del welfare per chi lavora

“Il welfare aziendale è ormai una componente essenziale del benessere, anche economico, di chi lavora”, ha dichiarato Fabrizio Ruggiero, AD di Edenred Italia. Ammonta a circa 1.000 euro il valore di credito welfare che le aziende hanno elargito ai propri collaboratori nel 2024, segnando un importante incremento del 10% rispetto ai 910 euro del 2023. Il welfare si conferma uno strumento fondamentale per migliorare la qualità di vita di chi lavora e una valida forma di integrazione al reddito. Il tasso di utilizzo del welfare si è infatti alzato, raggiungendo quasi il90%. “Sommando buoni pasto e fringe benefit, un’azienda può mettere a disposizione fino a circa 2.700 euro esentasse per ciascun dipendente – ha aggiunto Fabrizio Ruggiero — per chi ha un reddito tra i 25 e i 50mila euro, è l’equivalente di una o due mensilità nette aggiuntive”.

Fabrizio Ruggiero: aumentare la soglia esentasse dei buoni pasto rafforzerebbe il potere d’acquisto di 3,5 milioni di persone

Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Welfare di Edenred Italia, azienda leader nel settore degli employee benefit guidata dal 2021 da Fabrizio Ruggiero, i fringe benefit – tra cui buoni acquisto, buoni carburante, rimborsi per affitti e bollette domestiche – rappresentano la voce di spesa principale del credito welfare. Spinti dalla Legge di Bilancio che ha innalzato la soglia di esenzione fiscale da 258,23 a 1.000 euro (2.000 per chi ha figli a carico) fino al 2027, i fringe benefit hanno superato, per la prima volta, la metà del credito welfare complessivo che le aziende mettono a disposizione dei propri dipendenti, arrivando a coprire il 52% del totale. Le voci di spesa a seguire sono area ricreativa (23%), istruzione (13,5%), previdenza integrativa (5,6%) e assistenza sanitaria (3,2%). Chiudono la classifica mobilità (1,5%) e assistenza familiare (0,9%). “Il welfare aziendale è sempre più costruito a misura di persona. Gli HR manager diventano architetti del benessere organizzativo — ha evidenziato Fabrizio Ruggiero — chiamati ad ascoltare e anticipare bisogni che cambiano, soprattutto nelle nuove generazioni.  Per diffondere sempre più la cultura del welfare serve una semplificazione e un aggiornamento degli strumenti più diffusi, come il buono pasto, la cui soglia esentasse è ferma a 8 euro come stabilito da una norma del 2020. Nell’attuale contesto socio-economico, segnato da inflazione e rincari, è il momento di rivedere questa soglia per rafforzare il potere d’acquisto di 3,5 milioni di lavoratori”.

Diana Bracco: innovazione e salute al centro della terza edizione di Agevity Forum

Diana Bracco: in occasione della settimana tematica dedicata all'health & wellbeing dell’Expo di Osaka 2025, si è tenuta la terza edizione dell’Agevity Forum, organizzato da Assolombarda e Silver Economy Network, con Gruppo Bracco come Strategic Partner.

Diana Bracco

Diana Bracco: l’Agevity Forum sceglie Gruppo Bracco come Strategic Partner

Sotto la guida di Diana Bracco, il Gruppo Bracco prosegue il suo impegno all’Expo di Osaka 2025, che si svolge dal 13 aprile al 13 ottobre, nel ruolo di Gold Sponsor del Padiglione Italia. Lo scorso giugno, l’esposizione ha ospitato la terza edizione di Agevity Japan 2025, in occasione della settimana tematica dedicata all'health & wellbeing, riguardo le prospettive demografiche e importanti temi trasversali, tra cui salute e prevenzione, scienze della vita, sostenibilità ambientale e applicazione tecnologica. La terza edizione del forum si è tenuta presso il Padiglione Italia ed è stata organizzata dal Assolombarda e Silver Economy Network, in collaborazione con il Gruppo guidato da Diana Bracco, che ha ricoperto il ruolo di Strategic Partner. L’evento ha avuto l’obiettivo di trovare un approccio innovativo per interpretare, capire e affrontare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione.

Diana Bracco: salute, sostenibilità e longevità delle future generazioni

In prima linea per quanto riguarda salute, innovazione tecnologica e longevità, Diana Bracco ha consolidato la collaborazione con la comunità scientifica giapponese in occasione dell’Expo di Osaka 2025. In occasione dell’Agevity Forum, è intervenuto il Professor of Public Health in Department of Social Medicine of the Graduate School of Medicine, University of Osaka: “C’è bisogno di aggiornare il sistema di salute pubblica, il sistema di assicurazione sanitaria e il sistema di prevenzione, in questo modo garantiremo la longevità e il benessere della futura generazione. In futuro, il nostro sistema sanitario avrà bisogno di più personalizzazione per garantire prestazioni mediche migliori a tutta la popolazione”. In questa ottica, il Gruppo Bracco ha rafforzato la partnership giapponese, riscontrando nella città di Osaka sempre più centralità nella diagnostica per immagini.

Gianantonio Arnoldi: CAL, opere pubbliche finanziate da privati

Le autostrade realizzate da CAL, tra cui BreBeMi e Pedemontana, sono tra le poche nuove in Italia negli ultimi 20 anni. L’AD Gianantonio Arnoldi: “Siamo nati con la provocazione di fare opere pubbliche e risolvere i problemi della mobilità grazie ai privati attraverso la finanza di progetto”.

Gianantonio Arnoldi

Gianantonio Arnoldi: 136 chilometri di autostrade funzionali, moderne e sicure

Sono in tutto 136 i chilometri di autostrada che CAL, acronimo di Concessioni Autostradali Lombarde, ha realizzato negli anni, per un costo complessivo di 4,6 miliardi di euro, di cui solo 1,5 miliardi derivanti da finanziamenti pubblici. È l’AD Gianantonio Arnoldi a sottolineare con orgoglio: “In dieci anni abbiamo trasformato dei voluminosi progetti di carta in autostrade pubbliche funzionali, moderne e sicure”. La società, partecipata da ARIA e ANAS, ricorre allo strumento del project financing per costruire autostrade di grande rilevanza per il territorio lombardo. “Siamo nati con la provocazione di fare opere pubbliche e risolvere i problemi della mobilità grazie ai privati attraverso la finanza di progetto e senza avere un contributo totale dello Stato”, sottolinea il manager. È stato grazie all’intervento di CAL che importanti opere pubbliche, da tempo ferme ancora nella fase di finanziamento, sono state sbloccate. La BreBeMi, la Tangenziale est esterna di Milano e la prima parte della Pedemontana sono tra queste.

Gianantonio Arnoldi: le opere in corso e quelle in agenda

Insieme alla Pedemontana Veneta, rimarca l’AD, le autostrade realizzate da CAL sembrano essere le uniche autostrade nuove realizzate in Italia negli ultimi 20 anni. Oltre a migliorare chiaramente la viabilità, hanno anche attirato “grandi avventure imprenditoriali” che si sono insediate proprio nei loro pressi. Lungo la BreBeMi, ad esempio, si trovano i centri Amazon ed Esselunga e l’Autodromo di Castrezzato è stato invece acquisito da Porsche che lo ha trasformato in una vetrina per il mondo. Attualmente, sono in corso i lavori per gli ultimi 40 chilometri della Pedemontana che completeranno le tratte B2 e C e il collegamento finale con la Teem, nonché la A4 con la tratta D. La società guidata da Gianantonio Arnoldi si è inoltre impegnata nella realizzazione dello Ski Stadium di Bormio e di infrastrutture in Valtellina in vista delle Olimpiadi 2026. Queste, chiaramente, si vanno ad aggiungere agli oltre 110 chilometri di viabilità ordinaria e opere compensative già in agenda.

Ruoli e strategie di Matteo Cordero di Montezemolo nella finanza

La carriera di Matteo Cordero di Montezemolo rappresenta un esempio di leadership e visione strategica nel mondo della finanza e degli investimenti, con ruoli chiave in società di rilievo internazionale e un impegno costante per la crescita del Made in Italy.

Matteo Cordero di Montezemolo su Wikiceo

Matteo Cordero di Montezemolo tra finanza e Made in Italy

La storia professionale di Matteo Cordero di Montezemolo inizia a Bologna, dove si laurea in Economia presso l’Alma Mater Studiorum, prima di intraprendere un percorso internazionale nel settore finanziario. Dopo esperienze nelle sedi di New York e Londra di Goldman Sachs, approda alla creazione di Charme Capital Partners, società fondata insieme al padre Luca nel 2003, di cui oggi è CEO e Managing Partner. L’azienda si distingue per le operazioni di investimento in brand legati al lusso, al design e al Made in Italy, come Poltrona Frau, Cassina, Cappellini, Thonet e Gufram, con l’obiettivo di rafforzarne la crescita sui mercati globali. Il suo approccio imprenditoriale, basato su acquisizioni strategiche e joint venture internazionali, lo ha reso uno dei manager famosi più influenti in Italia. Nel corso della sua carriera, ha guidato tutte le principali operazioni di fund raising e quotazione in Borsa dei fondi Charme, confermando la sua capacità di trasformare le opportunità in risultati concreti.

Ruoli istituzionali e leadership di Matteo Cordero di Montezemolo

Parallelamente alla guida di Charme Capital Partners, Matteo Cordero di Montezemolo ricopre incarichi di rilievo in diversi consigli di amministrazione. Attualmente è membro del CdA di BPER Banca S.p.A., dove presiede il Comitato per le Nomine e la Corporate Governance, contribuendo all’elaborazione delle strategie e delle politiche gestionali. Ha inoltre avuto incarichi in istituzioni come Banca Intermobiliare, Santander Private Banking e Octo Telematics, portando competenze finanziarie e visione strategica in realtà di primo piano. Oggi continua a consolidare la sua influenza nel panorama economico internazionale, con ruoli attivi in Montezemolo & Partners SRL, Poltrona Frau, Torre Elah, Olympic Real Estate e Igenomix. Grazie a una visione capace di coniugare innovazione, governance e valorizzazione del patrimonio industriale, Matteo Cordero di Montezemolo rimane oggi una figura centrale nella promozione della competitività italiana sui mercati internazionali.

Enrico Vita: il successo di Amplifon su LinkedIn e il bollino Top Voice per il manager

Doppio traguardo raggiunto su LinkedIn per Amplifon: leadership e qualità dei contenuti pubblicati permettono all’AD e DG Enrico Vita di ottenere il riconoscimento Top Voice, mentre una linea editoriale basata sui valori aziendali ha consentito al profilo del Gruppo di superare i 100.000 followers.

Enrico Vita

Enrico Vita: superata la soglia dei 100.000 followers su LinkedIn per Amplifon

Il successo consolidato di Amplifon, guidata da Enrico Vita, nel settore dell’hearing care si riflette anche nei profili delle piattaforme social. Il Gruppo ha raggiunto importanti traguardi su LinkedIn, superando la quota dei 100.000 followers, un numero significativo che consente ad Amplifon di distinguersi rispetto ai profili dei principali operatori competitors sulla piattaforma. L’obiettivo raggiunto è stato possibile grazie all’ecosistema che il Gruppo ha creato su LinkedIn, una rete composta da altri dieci profili dedicati e brand internazionali, come Miracle-Ear e Amplifon Hearing Healthcare negli Stati Uniti, Gaes in Spagna, Minisom in Portogallo e Beter Horen in Olanda. La realtà guidata da Enrico Vita è stata in grado di ottenere una crescita organica sulla piattaforma, grazie a una strategia editoriale che ha combinato purpose, innovazione, strategia, sostenibilità, campagne di informazione e prevenzione.

Enrico Vita Top Voice sul LinkedIn: riconoscimento per contenuti pubblicati e ruolo

Tutti i valori che contraddistinguono la storia di Amplifon in Italia e nel mondo sono stati fedelmente corrisposti nella linea editoriale pensata per LinkedIn. Un secondo traguardo è stato poi tagliato dal Gruppo sulla piattaforma social professionale, che coinvolge direttamente l’AD e DG Enrico Vita. Il manager ha ottenuto il “bollino” Top Voice da parte di LinkedIn, un riconoscimento che la redazione giornalistica della piattaforma conferisce periodicamente alle personalità che risaltano per il loro ruolo e per la qualità dei contenuti pubblicati. Dopo un percorso contraddistinto da importanti incarichi manageriali, nel 2014 Enrico Vita è entrato a far parte di Amplifon in qualità di Executive Vice President per la regione EMEA. L’anno successivo, ha assunto l’incarico di Chief Operating Officer e, dal 2015, è AD di Amplifon.

giovedì 31 luglio 2025

Manolo Cipolla: rinnovamento della flotta, nuovi depositi e intermodalità per Cotral

Sotto la guida di Manolo Cipolla, Cotral prosegue il suo percorso di sostenibilità e innovazione con progetti per l’intermodalità con Trenitalia, un rinnovamento della flotta e la lavorazione di nuovi depositi, consolidandosi come prima società di trasporto pubblico della Regione Lazio, come dimostra il successo della tratta Frosinone - Terracina.

Manolo Cipolla

Manolo Cipolla: l’impegno di Cotral per la sostenibilità ambientale con l’intermodalità

Si rinnova l’impegno di Cotral verso la sostenibilità ambientale e l’innovazione, come ha dichiarato il Presidente Manolo Cipolla in un’intervista rilasciata a “Odissea Quotidiana” riguardo il nuovo accordo per l’intermodalità avviato con Trenitalia, “del quale sono molto orgoglioso, nel quale ho messo le competenze e le conoscenze che ho dal mondo della ferrovia”. Il progetto di intermodalità, che è nato per individuare le corrispondenze tra treni e autobus per la nuova stazione di Guidonia Colle Fiorito, si è esteso anche ad altre numerose stazioni, in aggiunta ai nuovi servizi e tecnologie digitali per ottimizzare la gestione del viaggio. “Sull’elettrico stiamo lavorando sull’ipotesi di Monterotondo, che è un deposito con caratteristiche peculiari”, ha sottolineato Manolo Cipolla. Mantenere la flotta aggiornata secondo gli standard europei è un obiettivo costantemente perseguito da Cotral: oltre ai 62 nuovi bus CNG e sei a gasolio, è prevista infatti una gara per l’acquisto di 50 bus a gasolio da 12 metri e 20 di lunghezza ridotta.

Manolo Cipolla: nuovi depositi e il successo della tratta Frosinone - Terracina

“Oltre ai lavori per la realizzazione degli impianti di rifornimento a metano, ci stiamo attivando su diversi fronti secondo quanto previsto dal Piano Industriale — ha ribadito Manolo Cipollache prevede un investimento di 15 milioni di euro per lo sviluppo del portafoglio immobiliare nel triennio 2025-2027”. Il 7 luglio è stato inaugurato il deposito di Valentano, con un investimento di circa 2,4 milioni di euro e “quattro mesi fa il nuovo deposito di Monterotondo dal valore di 7 milioni di euro”. Proseguono i lavori per il rinnovo dell’impianto di Civitavecchia, per un costo di 2,6 milioni di euro, ed è in sviluppo il progetto per l’apertura di un attestamento a Manziana. A questi si aggiungono i lavori per il nuovo deposito a Subiaco, a Castel Madama e a Tivoli. La tratta estiva sperimentale per collegare Frosinone a Terracina ha riscosso molto successo, ha sottolineato Manolo Cipolla: “In alcune giornate, soprattutto nei fine settimana, abbiamo dovuto inserire delle corse bis in supporto ai bipiano”. Per questo motivo la tratta rimarrà attiva fino a settembre.

Il manager delle trasformazioni: la storia professionale di Flavio Cattaneo

Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Enel da maggio 2023, Flavio Cattaneo vanta un curriculum ricco di incarichi di vertice in alcune delle principali aziende come RAI, Terna e NTV-Italo.

Flavio Cattaneo

Dalla laurea all’ingresso in Terna: i primi incarichi professionali di Flavio Cattaneo

Nato a Rho (Milano) nel 1963, Flavio Cattaneo si laurea in Architettura al Politecnico di Milano, per poi perfezionare il suo percorso formativo presso la SDA Bocconi School of Management, dove acquisisce solide competenze in finanza e gestione aziendale. Il suo esordio nel mondo del management risale al 1989, quando assume la guida dell’impresa di famiglia nel settore edile. Ma è sul finire degli anni ‘90 che inizia a costruire la sua reputazione nel settore pubblico e industriale. Nel 1998 viene nominato Vicepresidente di AEM, oggi A2A, mentre l’anno seguente entra nell’Ente Fiera Milano come Commissario straordinario. Qui assume un ruolo cruciale nella trasformazione dell’ente in società per azioni e nella successiva quotazione in Borsa, una delle prime operazioni di questo tipo in Italia. La sua capacità di traghettare le aziende verso nuovi modelli di governance lo porta, nel 2003, alla direzione generale della Rai: sotto la sua guida, il servizio pubblico avvia il digitale terrestre e razionalizza la struttura finanziaria attraverso l’integrazione con Rai Holding. Il salto definitivo nella grande industria arriva nel 2005, quando Flavio Cattaneo assume la guida di Terna S.p.A., il principale operatore europeo per le reti di trasmissione dell’energia elettrica. Durante i suoi tre mandati consecutivi, Terna si afferma come best practice nel settore, ottenendo due volte il prestigioso EEI International Utility Award per il miglior rendimento totale del titolo. A livello internazionale, segue anche la quotazione della controllata Terna Participações SA in Brasile, confermando la sua visione globale.

Le sfide manageriali di Flavio Cattaneo tra Italo, TIM ed Enel

L’esperienza manageriale di Flavio Cattaneo prosegue con Ntv-Italo, dove nel 2015 viene nominato Amministratore Delegato: il suo intervento è decisivo per la ristrutturazione e il rilancio del primo operatore privato italiano dell’alta velocità. In parallelo, siede nei Consigli di Amministrazione di grandi realtà come Generali Assicurazioni, dove è stato Consigliere indipendente dal 2014 al 2016, ruolo che ricopre nuovamente oggi, e Telecom Italia (TIM), di cui diventa Amministratore Delegato nel 2016 con deleghe esecutive. Dopo un ritorno a Italo nel 2017, lascia definitivamente il Gruppo nel 2018. Il rientro nel settore energia avviene nel 2023, con la nomina ad Amministratore Delegato di Enel. Pochi mesi dopo assume anche la presidenza di Enel Iberia e la vicepresidenza di Endesa S.A., segnando un nuovo capitolo internazionale nella sua carriera. Oltre ai ruoli operativi, Flavio Cattaneo ha svolto funzioni strategiche in diversi ambiti: dal 2008 al 2012 è stato Vicepresidente di UIR (Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma) con delega all’energia e all’ambiente, ed è stato Amministratore in diverse società nei settori dell’edilizia, del real estate e delle nuove tecnologie. Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti: Cavaliere del Lavoro nel 2011, premiato nel 2010 con il Lombard élite per il contributo alla competitività del Paese e nel 2012 come “Uomo dell’anno” da Staffetta Quotidiana e Fondazione Energia.

Alessandro Bernini: il Gruppo MAIRE ha chiuso il primo trimestre con 1,7 miliardi di euro di ricavi

Sotto la guida di Alessandro Bernini, il Gruppo MAIRE ha chiuso il primo trimestre con grandi risultati, con ricavi consolidati pari a 1,7 miliardi di euro. Previsto un andamento simile per tutto il 2025, grazie ad acquisizioni del valore di 3,5 miliardi di euro e all’espansione verso i nuovi mercati Global South.

Alessandro Bernini

Alessandro Bernini: un primo trimestre di crescita per il Gruppo MAIRE

Il 2025 si è aperto all’insegna del successo per il Gruppo MAIRE, che ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi consolidati maggiori del 35% rispetto al 2024, per un totale di 1,7 miliardi di euro. “Siamo orgogliosi di consuntivare i risultati finanziari del primo trimestre 2025 con una crescita a doppia cifra dei ricavi e dei margini, una conferma dell’efficacia della nostra strategia e dell’impegno delle nostre persone”, ha dichiarato l’AD Alessandro Bernini. La business unit Integrated E&C Solutions ha generato la maggior parte dei ricavi, per un totale di 1,6 miliardi di euro, 35,7% in più rispetto al 2024. Anche la società controllata NEXTCHEM ha incrementato la propria crescita, aumentando i ricavi del 25,3%, pari a 96,1 milioni di euro. Sotto la guida di Alessandro Bernini, il Gruppo MAIRE ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 64 milioni di euro e un EBITDA consolidato di 113,5 milioni di euro.

Alessandro Bernini: gli obiettivi futuri di MAIRE

“Il nostro solido portafoglio ordini, che superava 15 miliardi di euro alla fine di marzo, si è rafforzato grazie agli ulteriori 900 milioni di euro assegnati ad aprile — ha ribadito Alessandro Berninimentre continuiamo a diversificare ulteriormente la nostra presenza geografica e aumentare la visibilità sui nostri ricavi nel medio termine”. Aumenta anche il numero di collaboratori e collaboratrici, pari a 10.000, numero che rimarca la spinta operativa del Gruppo. Per i prossimi mesi del 2025, il Gruppo MAIRE prevede un andamento di crescita simile al primo trimestre, a margine anche dei 3,5 miliardi di euro investiti in acquisizioni e dell’espansione nei mercati Global South. “Il ruolo emergente dei Paesi del Global South e la resilienza del ciclo di investimenti energetici nel segmento downstream ci danno fiducia per affrontare la complessità dell’attuale contesto macroeconomico”, ha concluso Alessandro Bernini.

McFIT: #senzarimorso, pizza e wellness nella nuova campagna di comunicazione unconventional

Continua l’innovazione del brand McFIT con una campagna di comunicazione unconventional: 15.000 cartoni della pizza brandizzati nelle principali città italiane, con un voucher per un allenamento gratuito. L’obiettivo è promuovere benessere: gustarsi una pizza, ma senza sentirsi in colpa.

McFIT

McFIT: cartoni della pizza brandizzati per promuovere uno stile salutare e consapevole

Innovativa, fuori dagli schemi e autentica, la campagna di comunicazione unconventional di McFIT ha avuto l’obiettivo di intercettare il pubblico target in un momento imprevisto e in maniera sorprendente. Lo scorso maggio è nato #senzarimorso, un messaggio motivazionale inserito su 15.000 cartoni per la consegna della pizza per promuovere uno stile di vita salutare e consapevole, senza rinunciare ai piaceri del cibo. Il concept della campagna di comunicazione, in collaborazione con Able Creative Studio, si è basato sull’idea di bruciare calorie subito dopo aver mangiato una pizza, senza sentirsi in colpa. I cartoni brandizzati McFIT erano presenti in 15 pizzerie partner nelle principali città italiane (Roma, Milano, Bologna, Torino, Verona e Napoli) e contenevano al loro interno un voucher gratuito per una sessione di allenamento, da utilizzare in una delle sedi della catena di fitness.

McFIT: i risultati della campagna unconventional #senzarimorso

Con questa iniziativa abbiamo voluto rompere gli schemi della comunicazione tradizionale nel settore fitness — ha sottolineato il Marketing Director di McFIT Italia — parlando alle persone proprio nel momento in cui meno si aspettano un messaggio motivazionale: mentre si concedono una pausa di gusto”. I risultati della campagna #senzarimorso sono stati più che positivi, grazie alla risposta da parte del pubblico. Tra le persone che hanno ordinato una pizza, più di 1.200 hanno riscattato il voucher d’invito e, in aggiunta, l’iniziativa è stata diffusa anche sui canali social di McFIT. Il piano editoriale della campagna ha previsto il coinvolgimento di un influencer del mondo del wellness, vicino al tono di voce del brand, grazie a cui è stato raggiunto un engagement potenziale di circa 500.000 impression nei primi dieci giorni. “Il nostro obiettivo non è demonizzare il cibo, ma promuovere un approccio bilanciato e sostenibile al benessere: godersi una pizza oggi, allenarsi domani”.

Gianni Lettieri: un percorso imprenditoriale tra industria e sostenibilità

Con un percorso professionale avviato nel 1979 nel settore tessile, Gianni Lettieri ha costruito una carriera di successo grazie alla sua visione, consolidandosi anche nel settore della manutenzione di aeromobili civili e militari con Atitech S.p.A., e impegnandosi nel sostegno socio-industriale del patrimonio del Sud Italia con numerose iniziative.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: visione imprenditoriale e impegno socio-economico per il Sud Italia

L’attività imprenditoriale di Gianni Lettieri è iniziata nel 1979, quando, insieme a un imprenditore lombardo, ha aperto uno stabilimento per la lavorazione dei tessuti. Dieci anni dopo, ha fondato la prima società europea specializzata nella produzione di denim-ring e, nel 1995, ha ampliato la propria leadership in India, attraverso una joint venture con il Gruppo Raymond, avviando la prima impresa di denim nel territorio sud-est asiatico. Grazie alla sua visione imprenditoriale, Gianni Lettieri si è sempre distinto nella valorizzazione del patrimonio del Sud Italia, avviando importanti iniziative. Nel 1992, ha vinto la gara pubblica per la privatizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali e, con uno sguardo sempre rivolto alle persone, ha avviato una serie di progetti per il meridione, tra cui il patto per la legalità, la gestione delle imprese confiscate alla criminalità e i protocolli con ABI a sostegno delle famiglie, oltre ai premi destinati agli studenti. Dal 2000 al 2008, è stato Presidente dell’Unione degli Industriali di Avellino e Napoli.

 Gianni Lettieri: l’esperienza in Atitech S.p.A.

La visione imprenditoriale di Gianni Lettieri si è spostata nel settore energetico: nel 2006 ha fondato CO.S.ER. S.r.l., società di energia da fonti rinnovabili. In seguito, ha costituito Meridie S.p.A., prima investment company del meridione a essere quotata in Borsa e, nel 2008, ha fondato MEDSOLAR S.p.A., acquisendo Atitech S.p.A., oggi una delle maggiori realtà europee nella manutenzione di aeromobili civili e militari. Atitech ha consolidato la propria posizione nel settore MRO infatti nel 2022, rilevando l’ex divisione manutenzione di Alitalia a Fiumicino e incrementando la sua presenza negli aeroporti italiani e internazionali più importanti. Grazie ai successi e ai traguardi ottenuti, che rispecchiano una marcata visione imprenditoriale e un impegno verso il sostegno sociale ed economico per valorizzare il patrimonio umano del Sud Italia, Gianni Lettieri è stato insignito di diversi riconoscimenti nel corso della sua carriera. Tra quelli più rilevanti, la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall’Università Parthenope, il Premio Guido Dorso, il Premio Mediterraneo Economia e Impresa e il Premio Masaniello.

martedì 29 luglio 2025

Pier Silvio Berlusconi: MFE in Europa, investimenti anche sul capitale umano

Pier Silvio Berlusconi ha tracciato un bilancio delle performance più recenti di MFE - MEDIAFOREUROPE, delineando una realtà in costante crescita che si afferma tra i protagonisti del panorama mediatico europeo.

 Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: MFE genera occupazione e guarda all’Europa

MFE, realtà di vertice nel settore media guidata da Pier Silvio Berlusconi, riesce a distinguersi non soltanto per i risultati economici e sul fronte degli ascolti, ma anche in virtù di un progetto che continua a valorizzare le risorse umane. Come evidenziato dal CEO durante la presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, il Gruppo è riuscito infatti, nel giro di tre anni, ad aumentare il proprio l’organico del 7,1%: un dato che si rivela particolarmente significativo se confrontato con le difficoltà occupazionali del settore. Ed è anche nei numeri che MFE riesce a riflettere la propria forza: si pensi, ad esempio, al 37,3% di share raggiunto e al vantaggio superiore ai 10 punti sul competitor più vicino. Risultati che posizionano il Gruppo in un ruolo di leadership in Europa nel proprio mercato di riferimento. Non solo: a livello produttivo, la realtà guidata da Pier Silvio Berlusconi è al vertice grazie a oltre 12.000 ore di contenuti realizzati. Ottima la performance anche in ambito pubblicitario, dove MFE è il Gruppo con il maggior volume di contatti pubblicitari in Europa. Non a caso, come sottolineato dal CEO, MFE ha creato “un sistema multi e cross-mediale unico: TV, web, radio, digital out of home (affissioni digitali), che nessun altro ha in Italia e in Europa. E noi, con il nostro sistema, raggiungiamo 95 milioni di italiani. Il nostro lavoro negli ultimi anni ci ha consentito di essere davvero solidi ed efficaci”. Anche in questo modo, MFE dimostra come l’innovazione e la capacità di coordinare mezzi crossmediali si traducano in una struttura solida, dinamica e proiettata sempre più su scala continentale.

Pier Silvio Berlusconi su MFE: “Siamo fiduciosi, continuiamo a credere nel nostro progetto”

Ulteriore indicatore della forza di MFE - MEDIAFOREUROPE è la crescita occupazionale registrata negli ultimi tre anni, in netta controtendenza sul comparto media che ha registrato oltre 20.000 uscite. Nello specifico, nel 2025, MFE ha già integrato 337 nuove figure professionali. Pier Silvio Berlusconi ha descritto tale evoluzione come una spinta di motivazione ed energia che permette di “guardare avanti, siamo fiduciosi, continuiamo a credere nel nostro progetto”. Alla presentazione dei nuovi palinsesti, il CEO ha inoltre ripercorso i momenti chiave della crescita negli anni, sottolineando come MFE abbia consolidato la propria posizione nonostante uno scenario internazionale con instabilità e incertezze legate all’introduzione dei dazi. MFE si è confermata primo editore per share in Europa, raggiungendo il 37,3% e un pubblico settimanale di 95 milioni di persone in Italia (dati da settembre 2024 a maggio 2025). In prospettiva, Pier Silvio Berlusconi ha ribadito l’ambizione di rafforzare ulteriormente il posizionamento a livello continentale e diventare il primo vero broadcaster europeo. Alla base di tale visione anche un modello crossmediale unico nel suo genere, che integra TV, piattaforme digitali, radio e pubblicità out of home. Un sistema che, tra l’altro, ha avuto impatti importanti anche sul piano commerciale: nel primo semestre 2025, la raccolta pubblicitaria in Italia è infatti aumentata del 2,1% sullo stesso periodo del 2024, al netto delle attività svolte per Dazn, proiettando MFE verso un anno di crescita anche nel 2025.

Comtel: nuove operazioni con NEC Europe per allargare i servizi in nuovi settori

Comtel ha finalizzato l’acquisizione dell’intero capitale sociale di NEC Italia e NEC Nederland, con lo scopo di estendere i propri servizi nei territori EMEA ed espandere il proprio portafoglio in nuove aree di business, nello specifico nell’ambito dell’ospitalità e crocieristico, preparando il terreno a future sinergie strategiche.

I manager Comtel

Comtel acquisisce NEC Italia e NEC Nederland

"Una tappa fondamentale per la nostra società. L’accordo apre all’internazionalizzazione di Comtel, ci consentirà di presidiare una base installata importante e dare continuità ai Clienti della divisione Unified Communication di NEC”, ha dichiarato l’AD Fabio Lazzerini in merito alla recente acquisizione da NEC Europe dell’intero capitale sociale di NEC Italia e NEC Nederland BV, che possiede al 100% anche NEC Emirati Arabi Uniti a Dubai. L’obiettivo di questa operazione è consentire il consolidamento dei servizi di Comtel nei territori EMEA, potendo contare su una rete di partner e system integratori locali, per estendere il proprio portafoglio di attività nei settori delle navi da crociera e dell’ospitalità. In aggiunta, l’azienda leader dell’integrazione ICT in Italia avvierà la commercializzazione di sevizi tecnologicamente avanzati in ambito biometrico per il settore pubblico del Paese.

Comtel: il ruolo delle aziende acquisite

Dall’acquisizione di NEC Italia e NEC Nederland BV nasceranno rispettivamente Comtel Innovation e Comtel International. “Inoltre, ci apre nuovi mercati e nuove aree di business: da questa operazione potranno nascere interessanti sinergie strategiche per il futuro con un player tecnologico di primo livello come NEC, affermato a livello globale", ha ribadito Fabio Lazzerini. L’azienda ha avviato un percorso di sviluppo e di crescita organica, investendo in ricerca e in capitale umano, per dare un solido contributo alla transizione digitale. In questa ottica, la neonata Comtel Innovation gioca un ruolo fondamentale, diventando un centro di ricerca e sviluppo cruciale per la società, grazie all’unione delle competenze di NEC con le tecnologie innovative e il know-how dell’azienda italiana.

NEXTCHEM, l’AD Fabio Fritelli al “Forum in Masseria”: strade per l’indipendenza energetica

In qualità di Amministratore Delegato di NEXTCHEM (MAIRE), Fabio Fritelli ha parlato ai microfoni de “Il Giornale d’Italia” chiarendo alcuni aspetti fondamentali dello scenario energetico attuale: si punta a competitività e decarbonizzazione attraverso rinnovabili, recupero dei rifiuti e nucleare.

Fabio Fritelli

Fabio Fritelli: come NEXTCHEM risponde alla sfida dell’innovazione

Fabio Fritelli, alla guida di NEXTCHEM (MAIRE), ha preso parte alla summer edition del “Forum in Masseria”, kermesse alla sua quinta edizione, organizzata a Manduria da Bruno Vespa e Comin & Partners. Intervistato da “Il Giornale d’Italia”, ha parlato delle sfide dell’innovazione energetica e delle differenti strade per raggiungere un ecosistema più competitivo, indipendente, solido e green. La possibilità di sperimentare nuove tecnologie in aree dove i costi sono competitivi rappresenta un valore aggiunto nei Paesi in cui l’energia costa poco: “Questo consente maggiore innovazione rispetto a Paesi come l’Italia e l’Europa in generale, dove il costo elevato dell’energia diventa un fattore ostacolante per il ciclo industriale”. Fabio Fritelli ha parlato anche di come la transizione energetica non stia arrivando in modo uniforme, “ma in maniera diversificata a livello geografico. Ogni nazione, regione o continente sta trovando il proprio modo di affrontarla, e a velocità diverse”. L’Europa deve cogliere questa sfida e comprenderne le potenzialità, guardando con sempre più determinazione alle rinnovabili, alla diversificazione delle fonti e al recupero dei rifiuti, ha sottolineato l’AD.

Fabio Fritelli, il nucleare come fonte alternativa preziosa

Secondo Fabio Fritelli, “si sta aprendo un nuovo capitolo tutto dedicato all’energia nucleare”. Il nucleare è una fonte energetica alternativa al fossile, affidabile e disponibile in grandi quantità, capace di traghettare il sistema industriale verso un modello a basso impatto carbonico. “In un contesto geopolitico complesso”, ha spiegato l’AD di NEXTCHEM nell’intervista, “il modo per ottenere indipendenza energetica e competitività allo stesso tempo è proprio quello di esplorare fonti alternative ai combustibili fossili che noi non possediamo, ma che abbiano caratteristiche specifiche come il nucleare”. Fabio Fritelli ha fatto riferimento, in particolare, all’alta intensità energetica e alla disponibilità prolungata nel tempo. Si tratta di elementi fondamentali per garantire una produzione industriale priva di intoppi e di discontinuità, che fanno del nucleare una risorsa importante. Seguire questa strada ha anche come obiettivo la costruzione di una industria meno esposta a shock energetici nel prossimo futuro, favorendo al contempo una transizione equa e competitiva per il Paese.

lunedì 28 luglio 2025

Siderurgia europea, Gruppo Riva: eccellenza tecnica e sostenibilità

Nel cuore del tessuto industriale europeo, la siderurgia rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e infrastrutturale. Questo settore, che comprende la produzione e la lavorazione dell’acciaio, fornisce materiali essenziali per numerosi ambiti, dall’edilizia alla meccanica, dall’automotive al movimento terra. In un mercato globale altamente competitivo e in continua evoluzione, l’eccellenza produttiva e l’innovazione tecnologica rappresentano fattori chiave per distinguersi. In questo scenario si inserisce Gruppo Riva, realtà leader in Italia e tra i principali attori europei nella produzione di acciaio.

Gruppo Riva, attore di primo piano nel settore dell'acciaio

Gruppo Riva: dalla visione di Emilio Riva alla leadership internazionale

Fondato nel 1954 da Emilio Riva, imprenditore lungimirante e figura centrale nella rinascita della siderurgia europea nel secondo dopoguerra, Gruppo Riva ha saputo costruire negli anni un’identità forte e riconoscibile. Specializzandosi nella produzione di prodotti “lunghi” tramite acciaierie ad arco elettrico, ha progressivamente ampliato la propria presenza in Europa, affermandosi come un punto di riferimento per qualità, efficienza e capacità di innovazione. Oggi, sotto la guida di Claudio Riva, Presidente dal 2014, Gruppo Riva mantiene capitale interamente privato e impiega oltre 5.300 persone. La sua presenza internazionale è testimoniata dai numerosi siti produttivi in Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada, con un organico sempre più qualificato e arricchito da giovani diplomati e laureati.

Gruppo Riva tra leadership e investimenti

Il core business di Gruppo Riva resta saldamente ancorato ai prodotti lunghi in acciaio, un segmento strategico nel quale l’azienda detiene una quota di mercato significativa. Questo risultato è frutto di una strategia industriale basata su investimenti costanti, finalizzati al miglioramento della qualità dei prodotti e dei processi, al mantenimento dei più elevati standard della sicurezza sul lavoro e alla compatibilità ambientale degli impianti produttivi. La produzione del Gruppo si distingue per la realizzazione di componenti ad alto valore aggiunto, come trafilati, pelati e rettificati, ottenuti da ulteriori lavorazioni a freddo dei laminati. Questi prodotti rispondono alle esigenze di settori industriali avanzati, in particolare la meccanica di precisione, l’automotive e il movimento terra, che richiedono standard qualitativi estremamente elevati. Il successo di Gruppo Riva si fonda su un modello industriale capace di coniugare tradizione e innovazione, attenzione al territorio e proiezione internazionale. La vocazione all’eccellenza e i continui investimenti rappresentano i capisaldi di un’azienda che continua a giocare un ruolo di primo piano nello sviluppo dell’industria siderurgica europea.

venerdì 25 luglio 2025

Sustainable Future Energy Summit: la vision di Claudio Descalzi sul futuro dell’energia

Come si sta muovendo il mercato energetico? L’AD di Eni Claudio Descalzi ha raccontato al Sustainable Future Energy Summit le soluzioni di Eni per fronteggiare la “fortissima volatilità”.   

 Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: “In futuro avremo più bisogno di energia

Lo sguardo lungimirante dell’Amministratore Delegato Claudio Descalzi continua a guidare la trasformazione di Eni. Ne ha dato prova anche lo scorso 15 luglio in occasione del Sustainable Future Energy Summit di Class Agorà. Dal 2014 alla guida di Eni, ne ha coordinato la trasformazione in “global energy tech company” intuendo in anticipo rispetto ai tempi il ruolo che la transizione e la sicurezza energetica avrebbero giocato negli anni a venire per le realtà del settore. E oggi che si guarda alla rapida crescita della domanda di energia, l’AD invita a riflettere sulla necessità di adottare una strategia energetica più ampia e diversificata. “Non basta un mix con il 40% di gas e il resto rinnovabili: dobbiamo trovare una maggiore diversificazione, anche sulla tecnologia”, ha spiegato nel corso dell’evento indicando nel nucleare, in particolare di terza e quarta generazione, una risorsa essenziale a cui guardare con più attenzione. “Ce lo stanno insegnando la Francia e la Spagna. Non ci dà una reale indipendenza, ma ci dà una resilienza superiore perché avremo più forme di energia, potremo usufruire di una diversificazione energetica”, ha sottolineato Claudio Descalzi aggiungendo che “ci sarà sempre la necessità di importare”.

Plenitude ed Enilive: la vision di Claudio Descalzi per le società satelliti di Eni

La capacità di anticipare il cambiamento e trarne le opportunità è un tratto distivo di Eni. Lo conferma oggi anche l’innovativo modello satellitare, basato sulla creazione di business integrati che sono in grado di generare valore concreto per la transizione energetica di cui oggi, ha fatto notare Claudio Descalzi nel corso dell’evento, “si parla sempre meno e i tempi si stanno allungando”. In questo quadro “la locazione del capitale diventa un fattore centrale”. L’AD si è soffermato in particolare su Plenitude ed Enilive: “Le società stanno andando molto bene. Siamo riusciti a iniettare 6,3 miliardi di euro e questo ci permette di raggiungere una maggiore maturità. Più crescono e danno risultati, più sarà semplice e darà dei ritorni entrare in Borsa. La nostra visione è quella di farle crescere, consolidarle, dimostrare che sono società che sono due gambe solide di Eni per poi quotarle. La quotazione deve essere fatta e nelle mie aspettative saremo pronti a farla quando i multipli saranno paragonabili ai multipli che i privati ci hanno riconosciuto”, ha spiegato Claudio Descalzi.

Amplifon: la visione del padre Algernon portata avanti dalla Presidente Susan Carol Holland

Amplifon è il Gruppo che ha rivoluzionato il settore dell’hearing care a livello globale: con 10.000 centri nel mondo e una presenza internazionale in 26 Paesi, continua a crescere sotto la guida della Presidente Susan Carol Holland.

Susan Carol Holland

La nascita di Amplifon e il passaggio di leadership da Algernon a Susan Carol Holland

Era il 1950 quando Algernon Holland, ex ufficiale delle forze speciali britanniche, lanciò una realtà dedicata alla cura dell’udito da un seminterrato di Via Cerva. Proprio lì, nel cuore di Milano, sorgeva il primissimo nucleo di Amplifon. La mission di Algernon era quella di offrire una nuova vita a tutte quelle persone che avevano riportato danni all’udito a causa della guerra. Passo dopo passo, guidato da una visione pionieristica, riuscì a trasformare quella piccola realtà in una grande azienda. A distanza di tanti anni, Amplifon è un leader affermato a livello globale nel settore dei servizi e delle soluzioni per l’hearing care. Guidato dalla Presidente Susan Carol Holland, il Gruppo continua ad aiutare le persone, in ben 26 Paesi, a “riscoprire tutte le emozioni dei suoni”. Nonostante la sua dimensione globale, Amplifon resta però una realtà ben radicata in Italia. Dall’headquarter di Milano vengono infatti coordinate tutte le attività internazionali.

La crescita record degli ultimi anni sotto la guida di Susan Carol Holland

La capacità di Amplifon di adattarsi alle esigenze locali mantenendo un’entità globale ha senz’altro contribuito a raggiungere il successo di cui gode. Nel corso degli anni, il Gruppo oggi guidato dal CEO Enrico Vita e dalla Presidente Susan Carol Holland ha più volte dimostrato di saper declinare il proprio modello operativo in base ai contesti culturali e normativi dei vari Paesi, garantendo sempre standard qualitativi elevati. Dal 2014 ad oggi, i ricavi sono più che triplicati, merito di una strategia orientata all’eccellenza del servizio e basata su un modello di business scalabile. Con un giusto mix di crescita organica e acquisizioni, nel 2024 Amplifon è arrivata a oltre 2,4 miliardi di ricavi, 20.900 collaboratori e collaboratrici, 10.000 centri audiologici in tutto il mondo. Tra le operazioni di crescita recenti più significative, l’acquisizione della spagnola GAES e dell’australiana Bay Audio, il raggiungimento del target di 400 centri diretti in America e oltre 500 location in Cina.

Fabrizio Palermo: Acea punta su acqua, reti elettriche e ambiente

Nell’intervista su “CEO Talks”, l’AD e DG di Acea Fabrizio Palermo ha parlato del processo di trasformazione che sta coinvolgendo il Gruppo, da multiutility a operatore infrastrutturale.

Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo: la trasformazione di Acea in operatore infrastrutturale

L’AD e DG di Acea Fabrizio Palermo è stato ospite del programma “CEO Talks” di Class CNBC e ha parlato delle strategie future dell’azienda. Sotto la sua guida, il Gruppo sta attraversando una trasformazione che lo porterà a posizionarsi come operatore infrastrutturale. “Questo è un percorso che ha avuto inizio col lancio del Piano Industriale, un percorso di focalizzazione di tutte le attività di Acea verso il business regolato”. In Acea abbiamo da poco anche avviato il nuovo progetto del termovalorizzatore di Roma”, ha specificato Fabrizio Palermo. Sono previsti inoltre altri interventi sul potenziamento della rete elettrica di Roma. Ma il progetto più ambizioso, ha spiegato l’AD è rappresentato dal nuovo Acquedotto del Peschiera, “un progetto da 1,5 miliardi di Euro che rappresenta la più grande opera infrastrutturale idraulica d’Europa”.

Fabrizio Palermo: i progetti futuri e la presenza internazionale di Acea

Il core business di Acea è quello idrico: “Siamo il secondo operatore in Europa”, ha sottolineato Fabrizio Palermo. Sono state acquisite nuove concessioni sia nel nord che nel sud Italia ed è prevista anche una crescita all’estero. Il manager ha appoggiato l’iniziativa della Commissione Europea relativa alla transizione idrica anche in termini di nuovi investimenti nel settore in Europa. A rimarcare la solida guida del manager sono gli obiettivi del Piano Industriale: tutti i progetti annunciati sono stati infatti lanciati. “L’obiettivo dell’azienda è mantenere i target comunicati al mercato. Su questo credo che abbiamo una storia di performance e di delivery di performance consistente”, ha dichiarato Fabrizio Palermo. Per quanto riguarda la presenza sul piano internazionale, Acea fa parte del Piano Mattei: “Stiamo discutendo progetti in Nordafrica, stiamo rafforzando la nostra presenza in Sud America, dove siamo presenti ormai da anni e dove stiamo partecipando a ulteriori gare”.

mercoledì 23 luglio 2025

La Presidente e AD di Pellegrini S.p.A. Valentina Pellegrini insignita del Premio Pavoncella 2025

Valentina Pellegrini, Presidente e AD di Pellegrini S.p.A., ha ricevuto il “Premio Pavoncella alla Creatività Femminile” 2025 per la sua capacità di fare impresa pensando anche al benessere della comunità.

Valentina Pellegrini

Il Premio Pavoncella 2025 a Valentina Pellegrini, Presidente e AD di Pellegrini S.p.A.

Tra i talenti femminili celebrati a Sabaudia lo scorso 14 giugno, in occasione della XIV Edizione del Premio Pavoncella, anche Valentina Pellegrini. La Presidente e AD di Pellegrini S.p.A., azienda leader nel settore dei servizi, è stata premiata, per mano della Rettrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Elena Beccalli, nella categoria Imprenditoria e Sociale per la sua capacità di coniugare la guida di un’impresa con un impegno concreto per il sociale. Negli anni, la manager si è infatti distinta nel portare avanti il proprio ruolo imprenditoriale promuovendo al contempo un numero significativo di iniziative per l’inclusione e il sostegno di coloro che vivono in condizioni di fragilità. Il riconoscimento conferma dunque la visione condivisa anche dal Gruppo Pellegrini, secondo la quale fare impresa significa pure contribuire attivamente al benessere della comunità e costruire opportunità che mettano al centro la persona. Istituito nel 2011 dall’Associazione culturale ArteOltre, il Premio Pavoncella è dedicato all’eccellenza femminile nei diversi ambiti della società e ogni anno seleziona le figure che si sono distinte per merito, visione e impatto.

Valentina Pellegrini: il percorso nel Gruppo e l’impegno per il sociale

Laureata in Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Valentina Pellegrini entra nel Gruppo Pellegrini nel 2010. Inizialmente si dedica alle aree di Amministrazione e Gestione del Personale e nel 2013 prende parte alla nascita della Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus, impegnata in diversi progetti di ripartenza a favore dei nuovi poveri. Dopo l’ingresso nel Consiglio di Amministrazione come membro, nel 2014 viene nominata Vicepresidente e Consigliere Delegato, contribuendo all’espansione del Gruppo e al suo consolidamento come leader di settore a livello internazionale. Nel 2025 succede al padre in qualità di Presidente e AD di Pellegrini S.p.A. È soprattutto attraverso la Fondazione Pellegrini che Valentina Pellegrini porta avanti il proprio impegno per il sociale. Tra le tantissime iniziative promosse, il progetto del Ristorante Solidale Ruben. Un locale accogliente in cui le persone in difficoltà economiche possono recarsi per cenare in modo sano ed equilibrato alla cifra simbolica di un euro. Situato a Milano, è diventato un punto di riferimento per il sostegno ai cittadini economicamente fragili. Allo scopo di promuovere l’innovazione e la sostenibilità, nel 2016 ha contribuito alla nascita dell’Accademia Pellegrini, un centro di eccellenza per la Ricerca, lo Sviluppo e la Formazione.